Fine secolo - 26-27 ottobre 1985
Secondo lei anche Pasolini aveva questo sogno di una cosa? Mah, Pasolini non so se aveva questo sogno. Io l'avevo, lui non lo so. Lui ha scritto per me; ha interpretato su di me il sogno di una cosa. Ma non so se- lui l'aveva. Anche lui allora era iscritto al partito comuni- · sta? · Mah, penso di sì, che era iscritto; io non ho mai visto la sua tessera del partito. Io l'ave– vo, la tessera. L'uomo. e il resto dell'uomo Lei-seppe che fu poi espulso?, Certo, è stato espulso _pervarie ,vicende che io... Voi come avete reagito, sapendo...? Mah, noi abbiamo reagito in maniera ... Beh, "noi": io, in modo particolare non potevo .che avere poche reazioni, perchè conoscendo l'individuo sapere che poteva e non poteva aver fatto certe cose, a me interessava molto da lontano: mi interessava più l'uomo che il resto dell'uomo, capisce? Io non potevo dare giudizi, specialmente io, con una cultura come la mia giudicare uno che poi era per noi un uomo abbastanza carismatico; un uomo- che sapeva il-fatto suo; dunque, non penso di poter giudicare queste cose. Cos'era la situazione dei contadini e dei brac– cianti agricoli in quel periodo: lei può desriver– mela? Com'era la situazione? Era molto grave perchè, lei capisce, in quell'epoca dovevano arare i campi con le bestie, con le vacche, con le mucche; e di conseguenza vivevano in– quindici venti per famiglia; anche trenta·, qualche famiglia di mezzadri. Ànche la sua famiglia? No, la mia famiglia era prettamente operaia. Proprio non aveva niente a che fare... perchè non avevamo neanche un lembo di terra, tran~ che quella piccola casa, vecchia e sen– za----bagno- senza niente, ben s'intende - perchè a quel tempo avere un bagno ... E i padroni com 'erano allora? I padroni erano padroni: padroni di fare tut– to quello che volevano._ Padroni anche di darti i calci nel sedere: perchè se andavi in piazza a sentire la messa, a chi piaceva anda– re a messa doveva stare attento che non lo prendesse il fattore o il castaldo per dirgli: "Vai nel campo, che è ora di mettere la foglia ai bachi da· seta". Perchè quella volta erano i bachi.da seta e loro dovevano stare lì, nean– che andare a messa; però quando diceva il padronç "Dovete andare a messa"- allora ci dovevano andare, ma -sÒloin inverno quan– do non c'era troppo da fare. Questo è il di– scorso. Finchè. poi ci fu l'esplosidne di questa lotta e arriviamo qua; si arrivò in diverse_parti del Friuli, penso, non solo qua; ma San Vito è stato il fulcro della insurrezione, di questa lotta contadina. E qui son stati fatti i trattati a livello padronale, a livello sindacale, a livel– lo politico. Fu anche allora la prima volta che lei entrò in· una villa .di questo genere? Certo, certo. Che cosa provò, che cosa pensò? Mi sembrava di essere in una favola, "Le Mille e una notte" .. robe mai viste d'altra parte. Si ricorda che cosa...? Mi ricordo tutto! Perchè mi ricordo il panico che ha preso le cameriere e la servitù che era qua, che correva su e giù come gatti impauri– ti; e mi ricordo anche qualche fanatico che ha dato fuoco a qualche palma - che erano proprio qua: due tre palme hanno bruciato e lì è intervenuto allora il capo, Angelo Galan– te, e i sindacati; gente che comandava questa reazione dei contadini. Il primo gesto che voifaceste quale fu? Il primo gesto, non si può dire "il primo ge– sto"; siamo entrati di prepotenza dentro, ab– biamo spalancato i cancelli e fatto entrare più gente possibile in modo da avere una cer– ta forza di-resistenza, dentro. E poi abbiamo aspettato gli eventi; abbiamo visto par.ti del– l'esercito che circondavano dall'altra parte il palazzo, al cancello esterno che è ·la principa- FINE.SECOLO* SABATO 26 / DOMENICA 27 OTTOBRE le strada che va a Treviso; e sono stati fermi però, non hanno reagito. E di qua invece avevamo la polizia (quella di Scelba), piena la piazza; e ci hanno chiusi dentro, pratica– mente, fino alla fine delle trattative. Una vol– ta finite le trattative ci hanno detto: "Ragaz– zi, andiamo a casa, chè abbiamo combinato qualcosa". E infatti è stato combinato qual– cosa, perchè parte degli operai braccianti o agricoli hanqo avuto qualche cosa in più, ma soprattutto per il bracciante agricolo è stato abbastanza. Pasolini amava i contadini, particolarmente E anche Pasolini quando scrisse "Il sogno di una cosa" ... Sì, sì, lÙiera a conoscenza di queste cose. Era presente? Non presente proprio, io non l'ho mai visto perchè lui, come insegnante di scuola, aveva anche il suo lavoro;-però era al corrente gior– no per giorno di quello che succedeva qua, perchè veniva informato da noi naturalmen– te: veniva da me o da quale.un altro che era qua; lui era sempre a San Vito: tra San Gio– vanni di Casarsa, Casarsa, San Vito; ma più San Vito che Casarsa, diciamo così, perchè credo che avesse amato queste lotte contadi– ne perchè lui so che amava i contadini, li amava in maniera particolare proprio; e na– turalmente era presente a queste cose, se non presente fisicamente, presente subito dopo il fatto, era pronto,a ... Che cosa spingeva Pasolini ad amare in modo particolare i contadini, come lei dice? Mah, non lo so... io non saprei proprio dire il– motivo, il perchè lui amasse tanto i contadt– ni. Però, secondo me, attraverso gli studi che lui ha fatto sulla vita contadina penso che abbia tirato fuori qualcosa di particolare nei contadini, cioè che avevano bisogno di qual– cuno che li aiutasse, stimolasse questa gente a dare una ·mano a questi contadini. 21 Mah, di noi giovani gli piaceva io dico la sin– cerità, e l'umiltà anche che noi si aveva; sì, non si era né... a parte che non si era prepa– rati, con una cultura abbastanza misera. E lui amava anche queste cose, perchè voleva cercare di aiutare anche questi giovani; perchè anche attraverso lui noi abbiamo cer– cato di imparare un linguaggio, di capire me– glio le cose. Dunque, per noi è stato un p~r– sonaggio molto ... Ma amava anche la vostra voglia di vìvere, la vostra voglia... CertQ, certo sì; lui viveva su noi anche; perchè vedeva 'sti ragazzi, 'sti ragazzoni ro– .busti, forti e a lui piaceva stare assieme. Ma il punto è che lui amava proprio la vita con– tadina., Un atleta, nel suo piccolo Tante volte siete stati anche sul Tagliamento. Certo, ma lui era un grande, esperto nuota– tore anche. Era molto bravo a nuotare, era un atleta anche, nel suo piccolo, ma era un alteta. E si andava tutti, a piedi o in biciclet– ta ... Allora quale fu il primo gesto che voi faceste entrando in questa villa? Beh, il primo gesto era di trovare qualcosa da mangiare, perchè tutti avevano più o meno fame; ecco, questa è la realtà, poi tutto il resto viene da sè perchè... non so come si dice... l'invadere questo parco, vedere che la polizia non entri da una parte, vedere che i militari stiano fermi dall'altra, noi coi cancel– li chiusi naturalmente, chiusi i canceUi: que– sto è stato il primo impatto, proprio è stato · quello "Chissà se si trova qualcosa da man~ giare•:. E avete trovato? Abbiamo trovato un sacco di zucchero e l'abbiamo mangiato tutto! Eravamo in tre quattro cinquecento o chissà quanti, e allora .tutti dentro con le mani mangiando zucchero e via. Poi si sono· accorti e allora hanno det- to: "Alt, ragazzi basta, non si fanno queste E .di voi giovani di allora, cosa gli piaceva se- . cose". Finito lì; e allora abbiamo lasciato condo lei in modo particolare? stare, ben.s'intende.
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