Fine secolo - 19-20 ottobre 1985

FINE SECOLO* SABATO 19 / DOMENICA 20 26 Le mie bambine di Letizia BATTAGLIA · Non amo troppo fotografare le donne. Personalmente non sono interessata a farlo se non quando lo richiede la cronaca e se la loro presenza èfunziona/e al discorso che di volta in volta come fotografa debbo sviluppare. Sinceramente non le trovo stimolanti. Risatine, chiacchiere e lamentele non sono esattamente quello che mi interessa. E fotograficamente preferisco asciuttezze che raramente riscontro nelle donne. Invece mi piacciono molto.!e bambine e le fotografo costant_emente. Sono naturalmente delle bambine che hanno qualcosa di perturbante che va al di là della loro avvenenza · fisica. E questo tipo di bambina può molto su di me. Può farmi cambiare strada e programma. Può darmi emozioni molto forti. Il mistero è nei loro occhi. Quando sono gravi e profondi e guardano o sembrano guardare verso un fuiuro non banale, disciplinato da leggi naturali molto belle e responsabili. La loro aspettativa è perturbante e il segreto del loro futuro mi dà tremore e speranza. Cerco di imprimere guesto messaggio, questo segnale nella pellicola. Non sempre ci riesco. All'attenzione della commissione giudicatrice del premio Eugene Smith ho sottoposto sessanta fotografie tra quelle fatte in questi durissimi anrii siciliani. Sono immagini di violenza, naturalmente. C'è Palermo cosi come si è andata disfacendo, il dolore di molti, la miseria di tanti, la tracotanza. A queste foto ho voluto aggiungere anche alcune delle "mie" /Jambine: lo sguardo seducente, inquieto efermo proiettato ne/futuro. T.IITIZIA BATTAGLIA Si chiama con u_n omefra'!cescan'!e un.c_oçn'!me militante. Fotografa mor!, ammazzati, P_erche la S1c1l1a _eanche q_uestoz nia ancbegatti che guardano in cagnesco topi, e bambine dei quattro angoli del mondo che guardano lontano. E' una nostra collaboratrice. Ha vinto il premio "EugeneSmith" per il fotoreportage. Evviva. Il premio «Eugene Smith», l'Oscar del fotoreportage, lo ha vinto quest'anno Letizia Battaglia, fotografa si– ciliana che da un decennio racconta vita e morte della sua regione. La giuria che il 17 ottobre, a New York, le ha conse 0 . gnato il riconoscimento, ha voluto premiare un lavo– ro che «si è caratterizzato ped'impegno sociale e civi– le». «E' la prima volta», dice Letizia Battaglia, «che gli Stati Uniti riconoscono tanta importanza alla fo– tografia italiana. Non era mai successo-nella storia della nostra professione che venissimo premiati con un riconoscimentp così importante. Sono felicissi– ma». I quindicimila dollari della borsa-premio andranno per metà a una fotoreporter americana, Donna Fer– rato, che ha presentato un lavoro sulla famiglia. Il meccanismo del premio Smith prevedeva una serie di preselezioni. Dei 90 partecipanti, provenienti da tutto il mondo, dodici avevano superato la prima .fase, due erano poi entrati in finale. Alla fine, il pre– mio ex aequo. Racconta Letizia Battaglia: «All'inizio, presentata da Lanfranco Colombo del Diaframma di Milano, inviai 30 foto e una relazione.• ano foto sulla Sicilia: mor– ti ammazzati, mafia, ma anche sorrisi di gente per strada e baipbini.La Sicilia, questo l'ho scritto anche nella relazione, non è soltanto morte. Da noi molto spesso scappa da ridere... Poi, tre mesi fa, mi furono chieste altre 30 foto e una nuova relazione: avevo su– perato la preselezione». Ai primi d'ottobre la notizia: «Ero in Romania, e da Palermo mi hanno detto che era arrivato un tele– gramma. Avevo vinto. Tornai subito, quasi non cre– devo a quello che mi avevano detto per telefono». Letizia Battaglia ha cominciato· a fotografare nel '74, a· quarant'anni, per L'Ora di Palermo, Prima aveva lavorato come giornalista per lo stesso quotidiano e per alcuni periodici, da Milano e da Palermo. Torna– ta in Sicilia, prese in mano la macchina fotografica, e da allora non la molla più. Con lei lavora stabilmente Franco Zecchin, milanese di nascita, veneto d'origine e palermitano d'adozione. · Insieme hanno creato lo studio «Informazione foto– grafica», che da dieci anni rifornisce la stampa nazio– nale e internazionale di immagini siciliane (per lo più, purtroppo, di morte). A Letizia Battaglia, che tra l'altro è collaboratrice di Reporter, abbiamo chiesto di illustrare con le-parole le foto che qui pubblichiamo. Di solito , ai fotografi, si chiede l'esatto contrario. (Giuseppe Di Piazza)

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