Fine secolo - 8-9 giugno 1985

Poesie di Jude Stéfan traduzione di Gianfranco PALM ERY CALORE Cuore e sesso che battono drenando la morte ugualmente profanaqo l'empio e la ragazza che mima l'amore non 4uella che davvero si paga ma una pagata con falsa moneta il nauseante sentimento. Con vergogna la notte la vorrai spogliare accarezzare fino alle gambe lei-che ti ama per poi sparire senza una parola inutilmente accorso sotto lo sprone del tempo. Liberato l'animale bisognava purificarsi ma se altro si voleva oltre la lotta e il piacere cos'era? Né la passione servile né la dissolutezza che resta dramma né questa tenerezza miserevole ma una cosa sconosciuta che non è amore né piacere ma te che in lacrime intravedo sotto la pioggia calda carità. LA COMUNIONE DEI MORTI A Ostrapova villaggio della Camiola rivista intatta la chiesa dell'infanzia dove la gente è grave e l'organo consolando compiange chi appena ieri amato camminava parlava ho pianto su di me sulle ingiurie della sorte. Cosa chiedere per chi avrebbe paura di rivivere se non il vero l'eterno riposo del cuore e il bacio onesto della polvere? Quaggiù per stare insieme alla morte bisogna rintanarsi tra fiori sereni e muri s1cun. LAURA Durevole beltà alla sventura fedele l'oro le lauree gli allori saranno per la tomba della Traviata i fiori che sanguinano ogni mese per la nostra pallida agonia di passanti ricresciuta la lupinella il tuo volto ha i miei occhi alle corse feline, baci e moine, cupo a sera il tuo largo nome, Laura, nelle mie laure selvagge rutilante di verginità due ruminanti si fecero sotto a contemplare me nel nostro comune oziare - culto dell'ossame, sadista, petrarchesco, - il garofano di sperma, la rosa delle regole attendono le nostre domeniche LAURAV La mandria allora prese a ondeggiare le nove vacche verso la fattorà lui nascondeva una rosa di macchia per offrirla al suo corpetto senza spine la tua.viva.inaudita bellezza non vede nei miei occhi·la morte che sollecita più grazia? - addio aquile strepitanti nell'alto dei cieli usi e costumi del mare cani che sfiorate le onde variazioni di diabelli, ma grazie per le tue gaie per il cinque, il quindici, il diciannove e venti - sei di giugno (il bosco illanguidito, il tuo viso che ride tra le mani, ai tuoi ginocchi - i miei baci, i tuoi bianchi ricami) oh speranza di vita , Foto JacquesRobert POSTERITA' "Ascolta sciocco una volta morto sarai letto da altri morti come te che si figurano vivi. Dunque vivano eterni come ruderi celino la vergegna della morte in una tomba ecco che già risalgono il fiume dell'età poichè il tempo non fugge il tempo sbianca come capelli per lo spavento precipita" dice la Musa la vecchia. BALLATA Vidi un angelo di spalle che a passeggio portava il suo cane sul cuscino dicendoti: si muore senza età sono il rifugio del tuo cuore un cane nero come l'idea della morte e l'angelo fasciato nel suo camice azzurrognolo che attraversa il campo fiorito dei cieli silenzio delle pupille che si divorano una magnolia che avanza all'altro orizzonte accorreva uno scheletro con la sua bara in spalla gridando: férmati! poi come in hugo i miei occhi strappati si pesavano su una bilancia UN ANGELO A LORO INSAPUTA Fin dall'infanzia mi hanno oppresso le ali degli an~eli lordau dai colombi in un caffè deserto come una chiesa · quando le campane suonavano il terrore al cader delle tenebre ~ in comunione ai pavimenti ai vetri d'alberi defoliati come si vede barcollare colei che si ama se le sue cosce amiche sospendevano il tempo del cuore in una stanza impolverata un tempo di là a scrutare le tende innalzate sul ponte delle navi PROMETEO dato gli fu un cuore per correre più veloce della sua morte, una testa per sapere disperare, occhi per vedere il bianco dei seni l'azzurro dei cieli, un sesso per esaltarsi tra altre braccia entro nuvoli d'oro - alla donna una groppa sacra un culo religioso-, e piedi per portare le inquietudini, mani per stran– golare.gli infami, ginocchi per dormire, una voce buona a mimare l'anima, un nome di rappresentanza, una gola per tutti i vini, una lingua per labbra d'occasione, denti per lacerare l'avversario, e una bocca per cantare l'immondo - il tutto ricoperto di carni corruttibili

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