Fine secolo - 6-7 giugno 1985

FINE SECOLO * SABATO 6 / DOMENICA 7 GIUGNO 26 ~-- :- .. L'ORO '--------------------------di Clemente MANENTI--------------------------- Nierenland. Ren/ania La terza settimana di febbraio del 1985 con la posta del lunedì i reparti dialitici degli ospeali tedeschi; le cliniche private e i grandi profes– sionisti ricevettero lo stampato di una nuova azienda, la Internationale Transplantat-Vermit– tlung, con sede ad Aquisgrana. La lettera informava dell'avvio di un'attività di importazione di reni provenienti da donatori vivi del Terzo Mondo. Gli organi erano dispo: nibili per i1 trapianto al prezzo di 100 mila marchi l'uno, più una variabile da determinar– si caso per caso a copertura di provvigioni va– rie, oltre che delle spesç per l'individuazione, gli accertamenti sanitari, l'operazione, la con– servazione, il trasporto e il trapianto dell'.orga– no nella Repubblica Federale. I 100 mila mar– chi spiegava lo stampato sarebbero andati a beneficio del donatore. L'offerta era da rite– nersi vantaggiosa, in quanto il costo comples– sivo della transazione equivaleva all'incirca a ciò che gli istituti mutualistici spendono per il trattamento dialitico di un ammalato nel corso d'un solo anno. La lettera conteneva anche un paragrafo inti– tolato ai "problemi etici del trapianto di reni e della intermediazione commerciale degli orga- , ni destinati al trapianto". In esso si argomen– tava che "se si considerano tutti i ·fattori di ri– schio connessi all'operazione, la speranza di vita di un soggetto al quale sia stato asportato un rene ha bensì un indice più basso di quello che lo stesso soggetto avrebbe con due reni. Vi . sono però nel mondo regioni e culture .nelle quali gli indici di vita toccano i loro minimi as– soluti. In codeste regioni un donatore che goda della-rendita--di-l-OOmila--marchi-può-permetter– si un livello di esistenza tale da garantirlo con– tro il rischio di morire iri ancor giovane età a causa di un'appendicite, per esempio". Il titolare dellà neocostituita società, il Dott. in medieina--Haje---Harms,avrebbe--prese-in atten– ta considerazione ogni richiesta che gli fosse giunta. Dalla Germaniafederale, ar.rivauna storia avvincente come un giallo, e ripugnant! come la cattil'a re_altà.L'! terapia d'urfo del dott. Ha10Harms, che_forn,sce ren, "offerti:'da persone v{ve del Terzo '!'on~,. a 100.000 ·marchi.Sconcerto e imbarazzo de, medie,-,qualche adesione,grande indignazione.Poi si scopre che... Scottature Verso la fine della settimana lo stampato era stato nel frattempo affisso in alcuni reparti dialitici per conoscenza degli ammalati l' offer– ta del Dott. Harms cominciò a suscitare delle reazioni di stomaco, il cui effetto si amplificò con tale velocità che il 25 febbraio, un lunedì, fu interpellato il Presidente dell'Ordine dei Medici, Prof. Karsten Vilmar, appena riéntra– to da una settimana bianca in Erigadina. Il Prof. Vilmar rilasciò una dichiarazione colma di sdegno, che disconosceva al Dott. Harms perfino la qualifica di medico: "q~ello ,?on ~ un medico, quello è un commeretante! : Po! aggiunse: "siamo già abbastanz~ scottati, q~ in Germania". In quell'istante s1 accese un n– flettore morale che proiettò nel foro .delle co– scienze l'incerto e tenebroso profilo del Dott. Mengele. Il 26 febbraio le "Aachener Nachrichten", il giornale locale di Aquisgrana, titolavano in prima pagina: "Tra:ffico di reni, un medico si dà al commercio.:..'.Lo...s..candalodilagò. Si eb– bero prese di posizioni pubbliche e private, se ne parlò alla radio e alla televisione. I primari delle principali cliniche rassicurarono l' opinio– ne pubblica circa l'estraneità dei loro reparti chirurgici ad ogni pratica mercantile. "Tra– pianti da donatori viventi che non.siano fami– lairi dell'ammalato vengono rifiutati per prin– cipio dal nostro ospedale"; affermò il primario del Centro Trapi~nti di Heidelberg. "Ogni operazione nella quale abbia un ruolo il dena– ro viene ricusata per principio'', fece eco il più grande specialista di MÒnaco. Con un leggero ritardo,· attribuibile verosimil– mente alla consultazione dei codici, si pronun– ciarono infme il Miinistero della Sanità e quel– lo della Giustizia. Entrambe le prese di posi.:– zione erano di ordine squisitament9 morale. Dal Ministèro della Sanità la intermediazione commerciale del Dott. Harms venne definita "impresa ;peculativa priva dj scrupoli", la.cui attività non poteva essere tollerata sul territo– rio della Repubblica Federale Tedesca. Il Ministro della Giustizia dichiarò che il Ter– zo. Mondo non doveva diventare "il magazzi– no vivente dei pezzi di ricambio per i cittadini dei paesi ricchi", e si appellò alle associazioni professionali dei medici perchè approvassero norme statutarie atte a scongiurare ogni prati– ca commerciale. Si ebbe in questo modo la conferma ufficiale, pur indiretta, della carenza legislativa sulla materia: l'iniziativa del Dott. Harms, benchè moralmente riprovevole, non era perseguibile penalmente. Il Procuratore della Repubblica di Aquisgrana, che l'aveva detto fm dall'inizio, tirò un sospiro di ·sollievo. Alla Camera di Co– mercio di Aquisgrana, presso cui l' lnternatio– na/e TransplantatVermittlung era stata regolar-· mente registrata tre settimane prima come so– cietà di persone, fu rimessa la scheda in memo- . ria. Figlio d'un ... La caccia dei cronisti lanciati sulle tracce del medico di Aquisgrana fu deludente: il Dott. Harms risultò irreperibile. Il numero di telefo– no della società era costantemente occupato dalle 9 alle 12, mentre dalle 12 alle 9 risponde– va una segreteria telefonica che invitava gli in– teressati a richiamare dalle 9 alle l.2...Una voce femminile. Alla porta non apriva nessuno. Gli appostamenti furono vani. Abbandonata la speram.a di uno scoop, i cronisti si affannaro– no negli archivi. Ne portarono alla luce uno scarno curriculum. Il 36enne Hajo Harms era figlio di un commer– ciante della cittadina renana. Dal 1969 al '75 aveva studiato con buon profitto ingegneria meccanica. Terminata l'università si era dedi– cato per due anni allo sviluppo di modelli di auto da corsa. Nel 1976 aveva iniziato lo stu– dio della medicina, interrotto poi nella prima– .vera del '79, quando si era messo in viaggio per i continenti extraeuropei. Al suo ritorno nel 1981 aveva ripreso gli studi, portati a con– clusione alla fine dell'83. Nell'aprile delr84 aveva superato l'esame di stato, in luglio aveva ottenuto il diploma che gli consentiva l'eserci– zio della prof~ione medica. Nel settembre si era iscritto all'albo dell'Ordine dei Medici del– la Renania. Nient'altro. I resoconti dei giornali misero in evidenza tra punti: l) figlio di commerciante; 2) ingegnere meccanico; 3) viaggi nel Terzo Mondo. A far scoccare la scintilla fra questi nudi dati bastò l'accenno alla passione per le auto da corsa. La Germania ebbe il suo mostro, tanto più inquie– tante, tanto più allettante, in quanto ancora senza faccia. Paesaggi,sommersi Iri attesa di potergliela dare, una faccia,_ ai giornali non restò che scandagliare gli oscuri fondali della prassi, in Germania e all'estero. Si fecero interessanti scoperte.

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