Fine secolo - 2 marzo 1985

J FINE SECOLO SABATO 2 MARZO 1985 J: Dopo aver covato sotto· le ceneri, la con- portuna, viene deliberata un'ispezione del t.roversia sul celebre affresco di Simone "Guidoriccio". La caldeggiano un po' tut– Martini chè ritrae Guidoriccio da Foglia- ti gli studiosi, -la autorizzano il soprinten– no all'assedio di Montemassi, é tornata dente Torriti e il sindaco Barni, la eseguo– bruscamente a divampare, prima sui gior- no esperti restauratori come Tintori e nali stranieri più di grid_o,poi sulle colon- Gavazzi. Fra il 1979 e il 1980, le scoperte ne,dei nostri. Due circostanze hanno riat- incalzàno. La parte sinistra del "Guido– tizzato l'incendio. La prima, é riccio", col castello di Montemassi, é pres– l'imminenza di un importante convegno ' soché interamente ridipinta, per i guasti senese, èollegato a una mostra, sull'opera provocati da un'infiltrazione nel muro. E' complessiva di Simone Martini, che que- ridipinto il cielo. La scritta con la data, al sto giornale seguirà con cura. La seconda centro della cornice inferiore, é ampia– é l'onda lunga della buriana nel Fosso mente restaurata. Fortemente ridipinto é Reale di Livorno, che ha modificato im- anche il "castello" sulla destra. Un gran prevedibilmente i rapporti fra pubblico e pasticcio, dice Zeri, e del resto l'aveva già specialisti nel campo dell'arte, e il ruolo detto Longhi. Inoltre il restauro mostra intermediario dei mezzi di comunicazione.. che il cavaliere é stato dipinto insieme al La sindrome livornese _Resa ormai su ogni resto dell'affresco: perde così peso l'ipote– cvcnto artistico di risonanza, e per quanto si, prospettata anche da Moran, di una il grande affresco del Palazzo Pubblico sua sovrapposizione sull'affresco preesi– non ammetta facili repliche al Black and stente. Mostra anche che l'intera figura Decker (e, al contrario, postuli complicati del cavaliere é stata dipinta (salva forse la punzoni, c9me vedremo), il rischio di un testa) in.una sola "giornata", ciò che é af– colpo di scena finale cori morti feriti trion- fatto inusuale nel Trecento. Sia questo fatori e pubblico pago é assai alto. E dato, sia l'uso frettoloso e 'tirato via'_della poiché i contendenti sono di valore, e la pennellata, sembrano al restauratore Ga– battaglia campale non é ancora comincia- vazzi decisamente contrastanti con l'attri– ta, gli spettatori possono ancora aspettar- buzione .a Simone Martini, e allo stesso si una diplomatizzazione del conflitto nel XIV secolo. superiore interesse della pace e del piacere La questione dunque si é ·già ingarbuglia– della conoscenza. Se no, si disporranno ai ta. Ed ecco la vera bomba: al di sotto del bordi del campo, a guardare assediati e "Guidoriccio", sulla parete finora scialba– assedianti darsele di santa ragione. ta e occupata da una tavola di Guido da NEL 1977, UN AMERICANO ... Nel 1977 un americano, allora trentotten- · ne, Gordon Moran, ottiene un'ospitalità, accompagnata da molte cautele, a un bre– vt articolo sulla rivista d'arte "Paragone". L'articolo la spara grossa, e il bersaglio é uno dei dipinti più emblematici della sto– ria dell'arte. Con argomenti che riprende– remo oltre, Moran mette in discussione pressoché tutto: la datazione tradizionale, il soggetto, l'autore del "Guidoriccio". I lettori di ''Paragone" avranno sobbalza– to: tuttavia, non era sempre stato un po' bizzarro quel cavaliere che galleggia nel– l'aria invece di cavalcare nel paesaggio? Non é sempre sembrato un po' metafisico, più una decalcomania che una figura in uno spazio? Qualche profano ricorda di aver pensato, guardandolo, più all'anda– tura di un cammello che a una cavalcatu– ra equestre. Qualche studioso aveva par– lato di un'aura di estremo oriente. Si rilegge Adolfo Venturi, che già nella sua ponderosa Storia dell'arte (1907) suggeri– va che il cavaliere fosse stato sovrapposto alla pittura del paesaggio. Zeri dice di aver dubitato "da decenni" che quel pitto– re potesse essere lo stesso della "Maestà" dirimpetto. Lo stesso Moran si convince di aver ospitato fin dal 1957 nell'orecchio la pulce insinuata dal suo vecchio profes– sore di Yale, Helmut Wohl, che proclama– va di non essere- persuaso dello stile del ''Guidoriccio". Insomma, c'é lo scandalo, ma anche il dubbio. Si può passare alla se– conda puntata. UN CAVALIERE APPIEDATO? La seconda puntata é un colpo di scena da far venire giù il loggione. Anzi, una se– quenza di colpi di scena. Da tempo op- Siena, emerge un nuovo castello affresca- . to, bellissimo. per disegno e colori, domi– nati da un verde brillante. La bomba é a effetto multiplo. Si lavora ancora un anno, e su quell'impalcatura delle meravi– glie é un eccitato viavai di studiosi e privi– legiatì, che vedono affiorare, come da un inchiostro simpatico, un nuovo e inaudito capolavoro. Il restauro é molto lento e de– licato. L'affresco non é stato semplice– mente coperto, ma "castigato" -preso a sassate, forse- e poi cancellato da uno spesso strato di azzurrite. In alcuni giorni si procede, fra impacchi e pozie:mi,di non più di due centimetri quadrati. C'é, sulla sinistra del nuovo castello, una specie di spuntone. Gratta gratta, é una spada, che sembra finire dentro il suolo. Sarà la spada nella roccia, c'entrerà San Galgano? Si continua a grattare, in questa incredibile avventura archeologica nel– l'ombelico della venerabile civiltà artistica toscana: e dietro la spada compare il suo titolare, un nuovo cavaliere, senza destrie– ro. E subito dopo, accanto a lui e appena in secondo piano, un altro personaggio, guantato. ' • c1e o, • • • Ul or1\cc10 Dopo aver çampeggiato su muri, manua{i, · cartoline ed etichette, il capitano Guido-· riccio ha subito un assalto di otto anni. É davvero di Simone Martini? É davvero del Trecento? I colpi di scena si sono susseguiti. Un flUO-, ··vo affresco è emerso dal muro, come da un inchiostro simpatico, e la sua, grande bellezza ha insidiato l'attaccamento al · vecchio. I dissensi tra gli studiosi trapassano in strenue avversioni di gruppi e di persone. · Si scambiano accuse _distrumentalizzazio– ne politica e di censura accademica, di an– ticomunismo e di filoamericanismo. L'ombra minacciosa della portuale Livor– no si è allungata fin sopra là gentile Siena. E le pareti della Sala del Mappamondo, domestica miniera archeologica, custodiscono prqbabilmente altri capo/a- . vor,. · Il Palazzo del/' arte non sarà più rissoso del Condominio della politica? Previtali avverte: « Si avanza lo strano Partito degli Antiquari, orga~o ufficiale il Giornale dell'Ar!e, presidente Zeri». Zeri taglia corto:. «E il vecchio partito della politicizzazione dell'arte, che ha paura di qualunque intrusione e novità. Hanno svil– laneggiato quel pover(J Moran per Guido- riccio, figuriam~ci · _come_potrebbero mai (rt :;~; ammettere che ,l ciclo di San Francesco ---- : ~ ~~':' ad Assisi non è di Giotto». - F -~i-- '. · 'i , • Castelnuovo: «Forse varrebbe la pena f · ~ ~ di sdrammatizzare». °<: ~-... /" .· ·,

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