La Fiera Letteraria - anno XVI - n. 39 - 1 ottobre 1961

Domenica l"' ottolire 1961 LA FIERA LETTERARIA Pn. 5 UN PERSONAGGIOSCONOSCIUTO: IL GIOVANESOVIETICOD'OGGI Lanarrativa russa e il problema della giovent L A GIOVENTU' SO\ ictica. come la tro– viamo rafhaura1a nella letteratura rus~a attuale, in genere accella il sistema po– litico e sociale da essa ereditato, ma non reagisce positì, amen te al credo sul quale il sis1ema è basato. J gio\"am portali alla speculazione filosofica si preoccupano di tro– , are una ragione all'esistenza più soddisfa– cen1e di quella offerta dagli slogan del par– tito comunista. Allri chiedono sempre più apcrtamcnlc benefici materiai! immediati e mostrano di prc[crirli ai compensi della so– cietà comunista del futuro che \'engono fatti loro \"agamente balenare davanti agli occhi. Kcl tentalivo di far fronte a que:.ta situa- 1ione di passi,•ità, il regime ha cercato di aumentare la d1!-.ciplmadei giovani, esigendo di più dalla scuola nel campo dclraddestra– mcn10 al la\Oro. Inoltre, è :')lata incremen– tata l'attivi!~ dei Komsomol. Ma nè l'uno nè l'altro di questi pro\'vedimenli sembra avere aumenlato l'adesione delln gioventu ai fini proposti dalle autorità politiche. Malgrado la la\"ata di cape, che Krusce\' ha ditto agli s.:ritton sovietici nel 1957, gli auto1 i non conlormisti hanno cominciato a cercare di allargare i confmi della lelleralUra so, ie– tica. Obbedendo alla ingiunzione di Krusccv di lasciare al partito il compito di tro, are i di(et11 dO\ e :')i trovano, in generale hanno cessato di criticare la vita so,·ietica nelle opere di narratl\•a, co:-:.ache infondendo nuo– ' a vita alla letteratura, a,e,ano comincialo a fare all'inizio del decennio del 1950 e hanno ri,·olto in\ece i loro sfoni nella direzione della comprensione e della descrizione dei loro simili. Da molto tempo il regime chiede agli scriuori di concentrarsi ~ull'edificantc en– tusiasmo per il sistema socialista e sul com– pilo di e educare• i leuori ad uniformarsi alle richieste di tale sistema. Gli sforzi com– piuti per e~orb11arc dalla trattazione dei do\"eri dcli individuo nei confronti dello S1a10 e di r.:tfligurarne la vila emoliva e privata, sono considerati, net migliore dei casi, come una perdita di tempo e uno spreco delle risorse dello Staio, e nel caso peggiore come uno. manifes1azione di sovversivismo. Cionondimeno, quesla vila emotiva e privala preoccupa i più promellenti fra gli scri11ori :.avielici, sia a causa delle loro inclinazioni. sia a musa della reazione entusiastica dei lcuori. Il fallo che, mala:rado ali attacchi della critica, opere di cara11ere sogge11ivo conli– 'lmino ad essere pubblicate sulle pagine delle principali ri,•iste le11crarie. indica l'esistenza di un pubblico di lettori assai favore,-olc e di redazioni ansiose di aumenlarc le tira– ture. lnollre la popolarità di tali opere ;-embra a, ere l'erTctto di infettare, per co~1 clirc, anche gli scn110ri piu conformis1i. I personagg.i piu , icini alla vita, con i quali i conformisti hanno cerc:ito di rispondere alla '>fida dei non confonnisti sono spesso, ina\Vert!lamente, altreuan10 rivelatori degli a11cggiamcnti sov1et1ci quanto l'opera dei J h•ali. Insieme i due gruppi di scrìltori prc• ~cntano un'immagim. di un se11ore impor– tante della g1oventu sovietica come tale set– tore si \'ede i\,llo specchio. Tale immagine, però. non comprende la ~r:-,n ma:')~a C:ci conlonnisti che accettano il sistema come lo troHino cd imparano a , h·crc nel suo a.mbito. E nemmeno nllcU.c i non conformisti a~soluti le cui idee, troppo poco comen7ionali per essere pubblicate, circolano di tanto in tanto sollo forma di manoscrilli e si lanno cono'>cere in piccoli gruppi di amici fidati. Ciò che questa im• llH\~inc qfl_ett<! è il gruppo medio dei g10- ,am mtclhaent1 dai cm ranghi usciranno le pcrsonalitn dommo.tnci di domani e, cosa questa che ovviamente preoccupa 11 regime questo gruppo evidentemente non corrispon– de ai sogm che il comunismo nutre per il t;.11uro. 1 Ricerca di un significato N ELL'AMBITO di quc~to gruppo, i giovani sovietici accc11ano il sistema che han– no ereditalo, ma, a quanto pare. tro– rnno che il credo politico su cui esso si basa e sterile. Questi gio,•ani inoltre sem– brano molto impçgnati a cercare il signifi– cato dell'esistenza. Considerando i 40 anni di ateismo mili• tante del regime comunisla sovie1ico, pu_ò sorprendere che la relieionc sia spesso indi– cata come la possibile soluzione. Di fre– quente essn si manifesta con una spe ranza che più tardi si dimostra fallace. In S.OS. (Tutti i romanzi i racconti e i la,•ori tea– trali citati in questo articolo tranne Co,111- tmazione di una legge11da, sono stati pub~ blicati neali ultimi due .lnni) di B. S. L vo,, un fialio angosciato per la perdita dcl.pa~re, cerca di dare un sia:nificalo alla propna ,,1ta. Dopo che non sono riusciti ad aiutarlo nè la scuola nè una zia ,olentcrosa ma .troppo dottrinaria, egli entra in un seminano leo– lo&:ico che quindi abbandona deluso. Alla fine egli sarà e sah-ato • dal komsomol. Va però osscr\'ato che l'autore non pretcn~e arTallo che il komsomol pos:')a dare una n· sposta al quesito che egli si è posto. Talvolta addiritlura la religione ~i. ri\'ela la sofuzior.e del problema. Ne La f iaccola un personaggio e buono• si ri,·ela un br.wo studente e decoratissimo eroe della seconda guerra mondiale che prende gli ordini sa– cerdotali non appena congedato dall'eser– cito. e Tra i part1aiani - cali dice - ho , isto un prete. Ha combattuto cd è morlo come un. soldato. Lu, sape,·a -cosa dire a.Jla gente. Dopo tutto quello che ho yisto du– rante la guerrn, sono arnva10 a capi~ quello che \'a dello alla aente; sono amvato a comprendere ciò di cm la gente a,·e, a più bi_sogno: il ~onforto, cioè la fede, E ora c·c bisogno d1 me•· Molti altri scriuori raffigurano la stessa ricerca sen7a fare nfenmcnto esplicito alla religione. JI diciottenne di Terre d~ c~mfi11e di V. Nikitin ,a nelle remale reg1om del– l'Artico per e edificare il comunismo•· Ben presto però e deluso: e Quale causa comune sto servendo? Quale nuo\a v11a sto edifican– do? Sto semplicemente scavando delle tri~– cec E' lorse que:')to che ho sognato, ciò che...\'olevo fare della mia dta? Perché mai ho studjato per dieci anni? ... Cor:nincio ~ capire che non comprenderò ma, percht: \i,o ... sta di,·cntando una co.)a tremenda•· 'e La pro,·a d1,'f1ctle di N. Dubov un altro ragano pro,·a un senso_ dì repulsi~ne per gli inganni e le ing1ust1zie di cui e le,!il1- monc nella fabbrica in cui lavora. Egh ~ anche scosso dal cinismo e dall'addita del figlio di un pezzo a:i:-o5sodel partito. e Stai cercando di convertirmi? Non occorre. So sul comunismo piu di quanto sai tu. Lo stanno anc..ora edificando ma io ho già rag– i~unto lo s1adio comunista: rice\"O secon~o i miei bisogm. La'"orarc? Credi forse eh 10 sia una bestia da soma, somaro?•· . Nella ricerca della fede Il ragazzo si sente co 0 mpreso e tratt:i:10 con simpatia da un operaio battista: e r giovani non sanno che fare di se stessi. Hanno il pane assicurato m& non basta. Quando l'uom~ ha nutrito il corpo cerca di nutrire l'~nJma, ma non trova il nutnmento per lo spinto e pertanto \aga nel buio dei piaceri de_isensi. E' im– poss1b1le appavare la sete sp1ritu~le .. E que– sta sete divora l'uomo, lo rende ind1tfere111e aa:li altri•· l tentativi dc&li scrittori co_nfor- :~;~io;~ g~7c_ase~es~~~a ge~~a sg~t;:~~ lito, in Colleghi di Vasilv Akscno,·, si sente rh olgcre quesla domanda: • Che cosa sono mai quelle splendile ,ette (del comunismo)? Sono troppo astratte•· Egli sogna il futuro della sua ci11adina c~e :')orge nelle gelate regioni nordoccidentali dell'URSS: e Presto la cittadina divenlcrà la metropoli di Kru– glogorsk. I nostri figli guideranno motori azionati dall'energia atomica. E cosi una catena di progrcs~o ~nza fine si spingerà nel fu1uro: magnifiche case piene di luce, con grandi finestre si specchieranno nelle calde acque dei laghi, le palme ondcggc• 1 anno al ,·eri(> e le automobili di ,·etro sfrccccr.1nno ,;;u e giù per le larghe auto– Slrade bianche•· Un altro scnttore, nel momento cruciale della storia di un capitano di lungo corso. gli ra tro,·a1c la ragione di continuare ad esistere nella nec,:~:;ità che la sua na\"e tra– ::,porti un carico senza precedenti di caviale. i· i.ndividuo U N VASTO gruppo di opere narrali,e è des1ina10 a sondare l'animo dell'uomo, a de~crÌ\ ere le relazioni tra gli indh·i– dm senza cer.:arc di esprimere dei giudi1.i morali. Yuri Kazako\', nel raccoolo L'ap<>– stala presenta sulle rhc di un fiume un ,agabondo ubriacone e spaccone dotato di una buona ,·occ. \'iaggiatori di passaagio, senleodolo cantare, e dimenticano la sua roueu.a e la sua stupidita, le sue sbom1e e le sue , an1erie, il lun20 , iaggio che sta di fronte a 1010 e la fatica•· Per li can1an1e, però, la chia,c dclrcsistenu non consb,tc nel piacere che può dare agli altri, ma nel lallo stes,o di cantare. Le .ifTermazioni del– l'autore sulla \"alidità dell'esistere, al di là ~~1~:~:;i~~~~~~~i~~~j~n/~ ~!~:i~ ~o~t'~,~::~ di Hemingwa\", romanzo che ha a,u10 una grande e -,traordinaria popolarità nell'Unio– ne So, ietica La ticcrca di un significato da dare alla , ita ha portato al riesame di altri valori oltre al codice scmplici<;tico comunista del contributo da dare allo stato. In N1Jt1lista un gio,ane poeta, Ycq,:cny Ycvtushenko, mette a contrasto un gio,ane che si \'eslc con calzoni aderenii, ama la pi11ura di Picasso e osa leggere le prime opere di Hemingwav, con e gli ones1i operai pro– duuh•i • che lo definiscono un nihilista. Il giovane muore salvando un compagno e il poeta si chiede chi dunque fosse il nihilista. Corte di giustizia di Vladimir Tendn•akov metle a contrasto gli sfoni compiuti da tre uomini per sbarazzarsi~ del pe.:,o che hanno sulla coscienza con il comportamento di un tribunale socialista che si piega alle influen– ze politiche cd è disposto a condannare l'in· nocente per sbarazzarsi degli incar1amen1i. Scetticismo l L QUOTIDIANO del Komsomol ha di re– cente lamentato che le scuole, a\.·endo mancato di e spiegare la contradd1zionc Ira cib che ,ien scritto e cib che \"ien ,·isto nella Yita quotidiana• allevano • dei cinici, degli ipocriti, dei demagoghi•. In e La difh– cilc pro\3 • un ,·ecchio la\"Oratorc dice al protagonista che lo interroga: e Caro mio, de, i elaborare tutto con la tua 1es1a. Altri– menti 1i diranno oga1 una cosa è bianca e tu dovrai crederci; domani ti diranno che la i.1essa cosa è nera e ancora una volla do– , rai crederci ... O, peggio ancora, non cre– derai piu a nessuno. E questa è la fine quan– do una persona non crede più a nienlc è ,cramente la fine•· Un dottore appena laureato, in Colleghi, protesta: e Se tu sapessi quanto sono stanco di tutte queste frasi altisonanti. Non é sol· tanto la ,asta moltitudine di idealisti come te che le usa, ma anche una ,as1a molli- 1udinc di imbroglioni. Bcria probabilmente parl,l\ a m questo modo per ingannare il partito. Ora che abbiamo aperto &:liocchi. queste chiacchiere non , anno più. Faccia– mone a meno. lo amo il mio paese e 1u110 ciò che <,ladalla parte del mio pae~e e darci la mia , ila. le mie gambe e le mie braccia per esso scn1.i batter ciglio, ma per questo io risponcio soltanto a mc ~tes~o. alla mia MIRAGGI E PERICOLI DELLE ULTii\IE RIFORME IN RUSSIA * Destalinizzazio11.e e i1nbo1 1 •g hesiniento 111 cl,e modo la destalit1iu.a:.io11e degli a1111i scorsi ha influito su una ~f~~:;•o~ 1 :be~ie,,;:si~~!~~ta e 0 ~a;;f\~:t E inol1re, gli speculatori, i parassiti, che pullulano nell'Unione Sovietica, rappresentano forse il segno di 1111 ~~;::,i i;;~ti1~::~i~::;:,~d;oJf:;!~~~~ 11 :! e profo11dainchiesta di Francois Fejto. E STENSIONE de\l:l pena di morte ai reati economici di una cer/a &:ravità: nuo,c e piu se,·ere disposizioni di Jegae contro i cosideui «parassiti,. e infine le dgide e tassath·e norme contro la distil– lazione clandest.ina: tutti questi atti rcprcs– si,•i promulgati durante &:li ultimi tempi rendono più che evidente la ,·olontà del Go,·crno Sovietico di stringere quei freni che della morte di Stalm a\-'evano comin– ciato ad aprirsi Jentamente ma decisam"n1e. Bisogn:1 notare. a questo punto, che la maggior parte _deidcli11i P.Uniti dalle recenti nonne leg1slnll\e, sono 11 prodotto di un progres,çivo imborahesimen10, c.aratteristico nello. popaJa,,ione russa dopo il e nU0\"0 corso anti-,1:tliniano •· Il miglioramen10 del tenore di vila ha avuto, come prima consc– gucn7a, il risul_1ato di_crearC: nuovi bisogni che 11 meccamsmo d1 d1stnbuzionc creato dall'c anomia ,ovìctica non ha potuto an• cara soddisfare. * di FRANCOIS FEJ1.'0 talato da Ehrenbourg in uno dei suoi primi romanzi, e Lach1k RoitCh\"3nts •· Xulla rcsi3te di piu al mondo che lo spirito della libera iniziati\"a, dell'ìnìziatirn t,ri,·a1a. E certi esperti ~i chiedono mera– , iti:liati_c~me mai il meccanismo delrecono– m1a pianificata possa fu071onarc senza ri• correre, neces:')arlamenté come i fatti dimo– strano in Ru!iSia, a me1odi illegali ma effi– caci, i soli atti a corregger'e le carenze di un sistema dittatoriale applicato all'econo• mi_a. Al margine del colletth"ismo, la pro– prietà e la produzione ind1vi~uale continuano tuttora a S\"olgere una fun71one importan1c. Ciò si nota sopramuto nell'approvvigiona– mento dei prodollf alimentari; più della metJ. del be'>tiamc re~ta nelle mani dei c-onladinì a IÌI0lo prh•:tto e questi uhimi dhponsiono :anche della qu:tsi totalità delta ra~~~io~~\ ?~,i~t·a<iu~naJt. ~l~i i~~~l~~Fari <.:O'>lituisc_ono un male n~cessario, c_he age• ,ola la vita e la rende piu facile e p10.ce,·ole. E, dato che gli intermediari manten~no il monopolio di wuo c10 che è raro o d1 lusso, -,i 1rnsrormano in fornitori ricercati dcll:t nUO\ a classe media SO\"ic1ica,desiderosa di prodolli di qualit;_1 e indh iduali, qualcosa che non ~i tro\·a certamente nei magazzini papolari e di Stato. A questo punto SOil!Crà nella mente del le11ore una domanda logica. Perché mai il legislatore si accanisce contro gli interme– diari in,cce dt ricercare la fonte del male e del disordine economico? Pcrche mai si brandisce contro lo speculatore la minaccia della deportazione o addiri1tura della pena di morte, se es-.o rappresenta una quantità trascurabile nella ~ran mas._a della popo– la1ione 'iO\'ielica e in fondo non fa che riempire un e ,·uoto economico• creato dallo Staio con la politica. di. pia~i.fic3:zio_ne?Il lÌij:0l''Cdelle più recenti d1sp0SIZ\0Old1 legge sembra erTetti\"amentc sproporzionato al danno reale arrecato dai cosidc11i parassiti dello Staio o\ietico. Bisogna quindi cer– care il \"ero moti\"o al di fuoli dell'ecooomia. e cioè nell'e, oluzionc generale in alto nella societ,1 russa. I ~ EFFETTI. i diriaenti dell'Unione So– \"ÌCtica sembrano eS3cre co~cienti che il loro Pac~ è onnai giunto a una impor– tante srnlta, d,1ctro lo. qunlc lieyit:ino r:iuo,o idee e a:spirnz1oni. L'uomo sov1e11co d1 do· mn ni sar à confanne all'ideale comunisrn, all° ideo.lc del lavoro eroico e disinteressato? Op pu re l 'aumento del bericsscrc a"rà come con'>eguenza uha_ i:-ccr\ld_e,ccn1a .~elle idee borghesi e qumd1, m uluma :1nahs1, cap1ta– lhte? Si 1rn11a di un problema che è JI centro degli _-,1udidei sociologi ed educatori russi. ~i:i~~e u~th~ 1 i vi! 1 n:g~~~~i1f:an:s:~1~ ;~~e:~~ ,o, ietil·a dJllc immagini, 13\\"0ltn distorte e wamte, del , modo di \'i\"cre america~o ~· I para'>~1t1, i. profitto.tor!, ali in1ermcd1an. i contrabband1cri, ~irnboll77ano, di fronte ai loro occhi que,ta e tenta,ionc del capita– lhmo ,., e' contro quest'ultima cercano di immuni1.1are i gìornni. Ecco perch~ le m•• sure res1ntti\·c e draconiane sono presentate come meui educativi, per impressionare 1 F,j~•~~he~f~cb~~~.c~o~~hérr~~: ~~~~~eerire d~, 1 ~ condi1ionamen10 collc1tivistico di tu11a la gio,·entu dell'Unione Sovietica. Rc'>ta a vedere soltanto se tutto cib re– stcr:\ un pio desiderio degli educatori e dei legislatori di prcua o~scrva07a comunis1a, oppure se l'imbor&:hes1mcnto della società .~o,•ictica scoppierà, un giorno, travolgente e inarrestabile. coscicn7a e nc.n ho bi. oano di applau3i. Gli appl~tU'il ne.,eono wltanto a confondere un ind1v1duo •. Questo franco 1>(:cttici,;motah·olla si esrcn· dc allo s1c,.,o partito comunist:t. In Uce.auo d1 Alc,:ander Shte, n, un personaggio ,r,tiega p.:rché non inh..·nd... i-.cri\"ersi al partilo: • Desidero p oh:r dire <.1quando ritengo che è necessario e.li dire d1 :s\ e no quando penso sia n1.'Cc.s~ariodire di no. \la ,çe mi i<.eri,o :ti partilo, doHo dire di .,. ~uar:ido ,oi'h() dire di no e no quando ,orre1 dire di ~l li sca.rctJrio Jcl Comitato. regionale del ;,arti10 m Le itrnde (;/re abbu,mo sce.lto di Ale.,andr rchaik<J\~J.., descri\·c un collega fun,ionaric. d d p.i. r1110 in quc.~ti termini: e Gli mdo,·ini er.mo sacerdoti di grado clc– ,·ato nell'antico Ea: itto. Essi dclude,.ino il popolo che credc\-'a loro. Ma quando s'incon– lra,·ano l'un l'altro non pote\'ano esimersi dallo '>Cambiarsi dei segni d'in1esa, facen– do<,i l'oc-chic110 come per dire "noi la sap· piamo lunga •· ebbene ceco che cos'c 5mir– no, : un indo\"ino ~o\"ii.:tico•· In guardia contro il materialismo I N é lempo di .:;ogllcre i frutti Valentin O,cchkm me11e in guardia contro il cre– scente materialismo della gio,·entù. Il fra· !elio e calli\"O,. dice: e Perché non sono an– dato in campagna a la, arare in qualche fat– toria arretrata Ciascunc do\"rebbc! , i\"ere secondo i suoi menti. .. E' staio tacile per mc ottenere una i-,trut.ione superiore? La pietra e il fcrrc nor. hanno dovuto reggere il peso che io ho sopportato da ragazzo. E' srato con i miei _denti che ho dO\'Ulo strap~ pare dalla , 110.c10 che è mio ... L'l moglie e d'accordo e dice: e I noslri padri hanno sof• feria perché noi potcs.)1mo m·crc una , ita decente. a.:rifici ditlicoll,1 carestie: quando finirà tulio ciò? .. E' tempo di raccogliere i fr;.itti per i quali ~i è seminato•· Il prola– gonisrn pub -,alo mormorare disperato· cUno dovrebbe ,aper- rame comball'!rc la gente come 1c ... lo ribol!isco di rabbin. ma non 5-0 ,cramentc come rispQndcre ... E' tempo di raccogliere le mes',i, ma è tempo anche che la gente come quella non -,porcili la nos•ra lcrra •· Il gio,ane critico Stani-.lav Rassadin in un articolo sulla lc11cratura sovietica con– tl'mporanen, dal titolo Cii mmi '6(} ha ccr• calo di g1u'!ltir1care i moli, i fraccamente materiali di molli giO\;:ini .~ovie1ici. Egli dia quello che ha s.!nlilo dire da un gio– \'ane guid ntorc d i tranori del Kazakistan: e C'è un raga7.zo in un libro che ho letto <11recente, che da , ia i '>uoi soldi e la sua ca.)a, , a a , i,·erc in una !coda ... E ~ul la, oro batte tutti i record facendoli cadere uno dopo l'al1ro come ".lcrni <li giiasolc. ~la .)C non ho do,c , i,·cre, non po.-.<,ofar bene il mio h:\'oro. E patrii scmbr::1rc gio,•ane ma !'.o lfall!lic e due tiglL hanno da mangiare ncv\'crc? Ecco, ci 3i,1mo. No, non cominci 3 dbcuterc con mc, amico, son tulle fesse– rie•. Rn:.sadin conclude che, • nell'auualc :stadio di wiluppo • dell'Unione Sovietica,- 1:"t dbellione dei glo\'ani nei confronti del prc-.uri10 c20i<.mo della \'Ccchin genctaz.ionc e i:m:sta e naturale Per coloro i qunll sentono di non potersi permettere 11 lu,so d1 tale franchcua, si è ,cnuta lonnando quclln che la e Komsomol– -,J..aya Pra,dn • Jc-.c1i\"c come e mentalit!t dell'ombrello•: In :ap.icità cioè di imitare ,.1 pappagallo le fr-J'ii appropri:itc e pcr:')ino di lare ali ~tC'S!iie".lti dn e agit-prop • in pub– blico, mentre in pri,ato ,,i,·ono ~caucndo un ~1~di~rscinr:!~~~:1~~!fm~,~~r:;so~h~n p~~~~gl~~ mance e ra ui;o della propria influenza per ouenerc un )a\'0ro comodo, "ìi :.ente doman– dare: e Era ,·o'itro l'anicolo che ho letto qualche tempo fa ,ulla di:sciplina del la\"0• ro? • Per nulla ,concertato egli risponde: • Bene, dc,o pure in qualche modo miglio– rare la mia repuln,ione ... La pubblica1ione di quc'it0 raccon_to antidpò una notizia ap– parsn quc,la pnm;1,·cr.1 !'òUlla".ltmupa circa un pcn,onaggio della \'it,1 ,-cale che -,cmbra la controparte del pcr!ionJgiiO Ji cui ab- biamo le'ilc parlato si traua di uno stu– dente di \1o-.ca, membro del komsomol. at– t1vi'ita modello e capo del circolo scola– stico per lo -,tudio c,:tr.tcumcolare dell'eco• nomia politic.:.i. il quare J\C\"d 1ro,·.-110anche il temf)O di oc<.upJn.i dd mercato nero ~u larga c;cala A nta{lonismi di classe I ,ox COSFOR.\IISTI. nelle ioro opere pubblicate, ~1 ,ono prcoccupa11 meno delle ,percquanom matenali che della , ìta 1n1criorc dell'uomo. I pubbli::is11 con– lormi.!>ti, m,ccc . .:i hanno fornito sorpren– denti esempi Jeali antaaom!imi di classe nella ~ocicla e \COI.a ·.:IO.\!ii •. \,jd 1an10 lodato Co11111wa:.io11e di una legge11cla di ,\naroh Kutnel\o,·, pubblicalo nel luglio del 1957, il protagonista. un ado– k~en1c. ,·a a 1ro,~n: una ,;;ua bella com– pagna di scuola che ricc,·c p,u per le sue piccole spe'ic d1 quanlo la mamma di lui riesca a guadaa:narc facendo la cucitrice. li suo imbarauo, allorchc -1itroH di fron1e alla ca\d ricca e alla madre ..ofi~t1cat.t del• l'amica e 'ii rende conto dell'abisw pro– fondo che lo 'icpar.i da quell'ambiente, .. i tra3"orma in cx11lita ,·er..o ,li ~so. e S1. capisci, siamo ncm1d._ Quindi ~ta1 allenta ~01 ,i annienteremo. Tullo nel monda è appena allo s1adio ini7iale. 1'\"clla "·11a ci auendono moll~ l011e, La no:-:.trageneraz.1one sta appena entrando in questo periodo•· Oues1e, le righe finali del raccon10, \·en– gono rivolle non g1.i aeli aristocratici della Ru'>sia lansta ma a dei • compagni • qua• rant'anni dopQ la ri,·olunone. Poiché nell°Unione So,·ic11ca la ricchev.a in irncre corl'lcauc. a11'1s1n.17ionc, il luogo co– mune che attribuisce la prero&:at1\"a della bon1J alle mas-,e 1&:noranti e sempliciotte è d1ftus1s~imo. I ca11i,i sono m genere o 1 tipi molto istruiti. o i -,olisticati abitanti delle ciii:\, e dt prclcrenza indiddui che hanno en1rnmbc ques1e c.1ra1teris1ichc. In ~ Menta \Cha11ca • di \'11 Lipato,·, il n<,cntimcnlo nei confr on:i della gente che ha .1, u10 un'i' itn1zic.nc !iUpcriore si puè os– ".len·arc in modo J>a rticolarmentc C\"identc. ~on '-Oltanto il caui\·o è un gio,·ane inge– gnere molto htruito che cerca di sabotare il la\"oro dei ,emplici lcg:naioli, apparente• mente per pura e ..!>Cmplu.:e malignila, ma due adol '>ccnti per altro d-.:1tutto inoffen– -,i, i, e che la\"orano come e loro do,ere prima di proseguire "Il ,;;tud!, '>0no anch·essi oggetto di dasprc-no. Es-,i offrono le loro cono.,ccn7c 'ipc."Ciahnale per. consentire del– le npara11om ..cnza le quah il ~ruppo dei la,oratori non riu~c1rcbbc a raggiungere la quota ma si ,edon.:> 1ifiutare l'aiuto che a,·e,·ano offe-no. • U,ano tcnnini scien:ifici, e non <,cmpliccmentc "bobina ·· come di– rebbe qunbiasi normale Ja,·oratore, bensì "bobin.1 cli indu,ione " Il pcrsonaHio ~oeghii:na e e izuarda i rajlaoi con odio•· Ponano nhlli da 'ICI, '111'311di CUOIO,era– mite e camicie c.tndide sotto la a1acca 1 :-.ii:norini: ~ono dei "w:,1ga.. •· Fratella11:a i11ter11a:;io11ale E ' INTE.RESSA<çTE ossenare che man– ca complctamcnlc in qu~ta imma– gine della gio,·cntu spv1etica qual– siasi allusione alla fra1cllanz.a int~rnazionale della da!ise operaia o a un mondo esterno O!itilc. Nelle rJre occasioni nelle quali paesi al di fuori della Unione So\.·1etica ,·cn&:ono citati, ciò a,,1ene 'i0prallUtlO per soddisfare la ~etc di c-,oti-,mo della i:io,cntù so\ietica. l!n gio,ane do11orc. in Colleglti nel rice• , ere un incarico a bordo di una na,·e, pensa· • Come un ;1rcs1igia1ore che si esibisce per i bambini, l'uomo con il cappotto consu– mato a, e, a al1.a10 una tenda e n,·clato una , a-,10. c,tcm,ionc di acqua scintillante. E fuori dall'acqua sorgc,·a un mira&:g10: pal– mi7i, ~r.macieli, guli(liC di ca1tedrali, pira– midi. Sogna\'i una , ila str:iordinaria. intcn– ".la. piena di interessi? E pensa, i che non anc:')ti mili potuto fl\'Crln? A\"C\"i torto, come ,cdi. Ecco QUI, p1cnd1 il 1uo b12lie1to d1 , iaggio e pnrt1 vcr')n un futuro brillante e dhcrtenlc come un 1 In,•· L. R. Tuua,•ia, ci si domanda e E' possibile re– primere le richieste della popolazione•? « Ques1e nuo,e necessità sono la prova di uno. nuovo. men1ali1à piccolo-borghese•? Non :sono rn:tncnte e non mancano, in Russia, le discussioni su questo ar2omen10. Alcuni bu– rocrati del Partilo, ccr11 noslalgici dei tem– pi in cui tllllO ero p1u semplice, pensano a questo imborghes1mcnto e lo ammettono anche. Gh cduca1on si lamentano dei gio– \'nni. i quali sembra abbiano perduto il siusto degli sfarti e delle imprese eroiche a favore dì una vita più facile e più ricca di piaceri. Altri ancora si mo~trano più com- ~~~~~'ibiìtrsd~I le p~b~fi~~~ i;d~iJiJ~~l) e ~h; La n1asclte1•a e il 1Jolto dellt1, c,dt111•,1, d'oltl'eco,•ti1u1, * lo stesso Krusciov era apparso favorevole ad adallare la macchma economica sovie– lica ai \"Cleri e ai bi3ogni dei consumatori. Si 1ra1ta, naturalmente, di un processo molto, ma molto lento. Per il momento la situazione sì pub riassumere in una carica– tura pubblicala rcccntemenle sulla rivista satirica e Krokodil •· La scena rappresenta un magav.ino dt Stato, e il commesso de,·e frontegg1are una massa di clie_nti che gri– dano e Come mai non a,·ete piu cipolle, né palale, né rape?•· e Tacete - risponde il disgraziato commesso - non dimenticatevi di trovarvi dentro un maiazzino di Stato e non al mercato libero!•· L A lNCAPACITA' del e commercio di Stato,. -a soddisfare i bisogni - molto spesso modesti - della popolazione (non ~~~ltiribiitop~i ffj fi~i~~ 0 ~e1f·U~\~~ltriJov~ tica una catei(0ria, numeros[ssima. di .iJ?ICr~ mediari, di piccoli mercanti clandcstm1, a1 quali spetta il merito di ricercare e conse– gnare al cliente qualsiasi merce o manu– fauo. Il commercio 1llegale, il mercato nero, non sono altro che una conseguen7.a ine– , itabile delle defici..!nze croniche del com– mercio legale. Il commercio illegale nasce, in Russia, nei ~~'!· h~~~~J~touil ,~a;;::i~~fi1:d~e\l~ffi~!~~j che si noia in uno dei a:randi porti del Mar ~ero, Nornssibirsk. Una folla di gente senza s1abile occupazione si dedica alla specula– zione attra,·en;o la compra,·endita di appa- ~~~~ti~f.10}~~~1t~~J~1idc{i~~;~,firo~~tt~ marinai stranieri, i russi acquis1ano o mer– canteggiano preziosi, oro e qualche volta anche stupefacenti. Ma tutte le cillà, e 3pecinlmente le più grandi, sembrano ab– bondare di individui che si assicurano en• tratc c!e,,atissime con il commercio clan– de.)tino delle mercanzie più svariate e strane. Fra questi elementi, hgurano, con grande scandalo degli educatori, giovani che dopo a,·er compiuto gli studi unh'ersi1ari, rifiu– tano di recarsi in Siberia, nelle nuove re- 21oni indus-iriali, oppu_rc non accettano gli impieghi loro offerti m altre località del– l'Unione Sov1e1ica. fiati ~in°a1~ictin~~o:~sid111~ 6 ~ 1 :af~ P~P~;i Partito che affollano i battaglioni della gio,·entù dorala •· E allora, per potersi ,·estire all'occidentale, acquistare i dischi e organizzare j e surprise parties •. questi giovani si procurano i soldi affittando la macchina o la casa di campagna dei ge– nitori. Bisogna notare che il campo di azione ~~f,1! i~~~~dJ:tt/i ~t~~~s~n g~~? ;~: prese di Stato hanno dovuto sp~~o ri: correre al mercato nero per approvv1g1onars1 di ccr1e materie prime rare, o di macchine che non potevano essere acquistate per via ~~T~~e T~~ 1 ~ 1han~~ 0 ~Ìimio~~ nd~u•t~~~; Sovietica, quel Lipo di trafficante immor- Realismo e feticismo moto1~istico nella I e_ R. ITICI. tcuerari cecoslovacchi recla– mano una figura di • protaaonìsta po– s1t1,·o ~ocmlista • che, secondo loro, la letteratura no.zionalc non sarebbe ancora riuscita a creare. Al 1empo ~lesso questi critici discutono alrinfinito i problemi del e realismo socialista• e del e romanticismo rÌ\"0luiionario •· Chi scorra le pagine delle ri"istc letter.lrie cccoslo\'acche. per esempio Literanu Novmy o Plamen, ha tutla\·ia l'im– pressione che gli scrittori cecoslovacchi abbiano risolto entrambi ques1i problemi senza che i critici se ne siano aweduli neppure alla lontana: ha l'impressione, in– somma, che la le1teratura ceco:')lo,·acca ab• bia da tempo scoperto il suo • protagonista positho • e che una qualifica ben definita sia stata indh·iduata per precisare il con– ce110 di e rcalbmo socialista •· Chi è questo e protagonisla positivo•? Con buona pace di quanti hanno considerato e considerano il « babbitismo •, ed in parti– colare l'alicna7ione dell'uomo meccanizza10, come un prodotto tipico dell'ultimo stadio capitalistico, ,esso è l'automobile, il moto– scooter. la motocicletta, insomma tulio quanto poagi su ruote e sia semo,·entc. Oagi dunque il realismo socialista cecoslo• ,·acca è anche ed anzitutto realismo moto– ristico. Tullo ciò è stato epi&:rammaticamente espresso dal poeta A. KJim in questi versi carichi di qualunquismo automobilistico: e Nel nome del motorismo rifiuro ogni altro ismo: che. s'azz.uffmo tli altri per il mondo io austeram1mte vo rombando m tondo•· L'aspelto più importante del fenomeno sta nella funzione altamente simbolica as– segnata all'aulo\"~icolo: {!::li autori se ne ser-- ~~;dl:C; ~~~~rcpe~ 0 ~~ri~~~a1i~res1~!ffi: cazione sociale. La poesia, non a caso (si pens_ialle concordi in1erpretazioni dei psico– analisti sul profondo valore emozionale della motociclella come simbolo della donna) trova nel motociclismo spunti lirici più• ricchi, occasioni più propizie per la descri– zione di stati d'animo delicau: e Domenica. nuvolosa: salta il ragazzo sulla moto / e la piazza del paese rin– viene al sole; / le fanciulle. passeggiano, le braccia am1egate di caldo / sognando di ragau.i e di vento e di tandem / e d'autostrade e di lui: '7i porterò lette1~atn1~a cecoslovacca tli * JIIARK dO\'e i•uoi..." I 1 ragazzi 1'011 capito e con sorrisi sghembi pigiano il gas...•· ,\nchc Karcl Tomanek è un mistico della motocicletta: e Vii•iamo tra vapori combusti runorcl11a11docirisa ~ ,t~ 1:!n:11f!':frJ\1: as,~gr,:~:::e;::/g/110:.:.0 d·avvramertto e una. candela e, finalmente, u11 cuore•· L'infautazione addirittura erotica che sta alla base della passione per i motori ~plosa nella lcucratura cecoslo\'3cca in questi ul– timi tempi, e 5\"elata dalle immagini nuziali e sessuali che Kveta Kozevnik0\"a impiega nella sua poesia: e lo guido•· Dapprima l'attcgg1amcnto verso l'automobile ed i suoi tifosi e freddo e sarcastico: e Chi mai parla di sposo o d1 sposa: perché tante storie quando l tutta questione di ster:.o e di cambio?•· Ma ben pre:.to anche l'autrice s'abban– dona a un lirismo scopertamente erotico: e Quest'aquila metallica, belva flessuosa so11 io che saldamente la monto e la guido•. [e fulgida Ma altre \"Olle, forse in omaggio al so– spcuo con cui Je autorita culturali del re– gime '°ardano ad- ogni forma d'intimismo, i poeta iniettano temi sociali nei motori e trasfigurano l'automobile, come a suo tem– po fece Lenin con 1'elettrif1cazione, a stru– mento e simbolo di ascesa nell'era del co– munismo. Cosi Karel Siktanc può scri,·cre in • li &:-iomovedrà ìl sole•: e Caleranno sugli scogli la visiera gli auromobtlisti e trarranno la loro maledettissima [miseria w11a11afin sulle rive del mare del [mondo ... ; :iu~é :~c:,~~;~,'f~lat':tt~ gj!;~'/i al termine di quel viaggio felice via dalle cose spore/te e amare•. E le e magnifiche sorti e proaressi\'e • d'una umanità motorizzala sono dipinte con euforia qua3i infantile da Vaclav Jurina in e Chiunque ... •: e C/Ji1mque vorrà un'auto potrà ave.ria. LEll'IS Chiw1q11el'Orr'à wi garar:c per la sua votrit al'erlo. [auto Chumque i1orrà1111a strada per correrci [con la sua auro potrit averla...•. Ma le automobili - che, come s'è detto, sono a3sai più frequenti delle moto, nelle composi1.ioni di prosa - hanno sopra11u110 la funzione di i_ndici di status sociale, di simboli di pers1Stcnti o riaffioran1i lotte di classe. GiJ il possesso dell'automobile ~,~fc'~f!~!. af,.~a~Wn!~~~Jl~o~u~v~b%~:,C fa~= tentarsi di qucs1a generica caratterizzazione: spesso ~i sforLa~o di precisare il nllJi0 e la collocaz1onc soc1alé dei personaggi mediante una meticolosa descrizione del modello e della patenta della loro auto. 1 a1uralmen1e, gli autori più sens1b11i e meno conformisti non mancano di sfruuare questo stat_o di cose per 1entare di polemi,;- 1are, nei hm111_angusu e nei termini vaghi contrabbandab1h attra,·erso l'occhiuta v1gi• Janz.a del regime, contro la classe privile· giala che si è creata nella e società senza classi • della Cecoslovacchia comunista. J I racconto di Bedrich Skocdopole intitolato • Il diritto della strada•. per esempio, è la s~oria .dell'~ncontro, e dello scontro, tra due g1ovam: lui, uno ~1udcn1e po,•ero che cerca di guadaa:nare qualche soldo, la domenica la,,orando prejSO un distributore di ben: zma, al1'1mbocco d'un'autostrada alla peri– feria di Pra&:a: .lei, una sofisticata esponente della n_uova 111_eu,1esse _dorte •: i f1g_lidei gerarchi comUOl311o dei tecnocrati. Fm dal primo capo\"ersçi, il racconto accenna al con- 11-as10 tra e le nubi d'umanità che colano da~li autobus• ed i più fortunati e compa– gm • che !>ene \"anno in automobile. Verso Je nove del ma1tino una Fehcia carrozzata sport (la piu Ju33uosa macchina cecoslo– ,acca) si fe~a davanti al distributore: e Sembra\a uscua dall'opu~colo pubblicita– rio della fabbnca: carrozzcna rosso-ma11one pneumatici a banda bianca, brilllo di plac: che e .maniglie. Al volante sedeva una ra– gapa 1dent1ca a quella che Jc agenzie turi– stiche p1aZ1ano sullo ~fondo dei Monti Tatra Lui si pull le mani sulla tuia: "Che be~ d1 Dio - pensò - Che ben di Dio!". • "B11011 giorno" - gli disse la ragazza. • ''B11on ... Benzina " « "Certo, che altro.l Ve,ufi for:.e soda?"•· Questa risposta - nota l'autore - mirava a far capire al po,·ero studente che tra lui e la ragana corrc,•a una distanza sociale c~ormc e l°i~baratzo di lui è ben compren– ~1bilc. La .!>1tua1.1oncera molto semplice, secondo Skocdopole: lei era la e Compaana i~,n~~~~ • e lui era ìl e Compagno Pinco e Guardarla dritto in faccia era difficile ~~;;1~ ,1a~;;:zoun_ j~ra~~:~de~i ddincb~Ha; con me: è u&:uale alle mie amiche. Ma a queste posso chiederlo. perchC non so se hanno. le ,euure•~pon parchcg2ia1e ll fuori. E p1u avanti: e "Oh, c'c sempre qualcuno che s'occupa della macchina", disse la ra&:azza. "Pap.1 ha un meccanico portentoso, allo stabili– mento". Parlava come fa certa gente: con noncuran;,a, senza dar peso, ma solo per 011enere un e1fe110 maga1ore •· Dopo un po', lo ~tuden1e po,·ero comincia ad odiare la rJgaua ricca. Gli viene in mente di domandarl_e che cosa fa suo padre. dato che la Felrc1a costa almeno 42.000 korw1y: • Dirc1torc d'uno stabilimento chi– mico: non è colpa mia•• risponde lei. e Ma io non cerco di snobbarti... non prender granchi! ... _Ma,pensa il gio\anc: • Era tropP.o tardi: lei appartene\"a a quell'automob1le come ogni persona appartiene a tulle le cose a cui 1iene: lei, cosi sicura di se, cosl edu– cata, ~duc~ua fino ad essere offensiva, men– tre glt strmgcva la mano e lo rinaraziava •· Il dialogo ~ pieno di tensione emotiva f,atta d'odio di classe e, forse, di sessi. E I autore fa morire la ragaua. e ultimo mo– dell o come la sua Fehc1a •• sotto gli occhi del letto.re. Appena partita. la i,iovane, cer– can do d1 schivare un autobus (il mezzo di tra:sporto .:hc nelle • democ"tazie popolari• csat_1amcrp<;come nei paesi capitalisti arre~ trat1, e t1p1co delle mas~e), va a schiantare la sua vettura, rc~rnndo essa stessa uccisa sul Cl:)lpo,contro una gro~sa Forti che so– Pr.l&:g1ur:ia:c.Data la rarità estrema delle Ford nei pae31 d'oltre cortina è difficile 3ot~ Iran.i alla conclusione che l'auto americana è un deus e.( macl11nn scelto con molta pre– mediu~zionc, e che _lo ..!>contro tra le due macchine s1mbolcg21a il desiderio dell'au– tore d'ac~omunare le ~ue. classi privilegiate, la_com~nista e la cap1tahs1a, in una stessa d1stru21onc.

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