la Fiera Letteraria - XV - n. 47 - 20 novembre 1960

Domenica 20 novembre 19C0 JLETTERE JCNGJLESJC * Esotismo psicologico di Gerald Hanley * di GIAC(JilIQ A1\'TQ11'11\ 1 I Un paio d·ann1 fa Ernest Hemingway nel corso di una intervis~a cui la pubblicità diede molto rilievo dichiarò che fra i narratori della nuo– va generazione inglese Ge– rald Hanley era il più ricco di talento, il più promettente e sicuro. In un certo senso egli lo prescelse e lo indicò come suo successore. L'eco ottenuta dalle parole di Er– nest Hemingway fu vastissi– ma; Gerald Hanley divenne d'un colpo un autore noto e ricercato. il suo primo ro– manzo ..Tbe Consul at Sun– set ... ottenne un grande suc– cesso di critica e di lettori ed esso si rinnovò alla pub– blicazione del secondo roman– zo "'Tbe Year of the Lion "'· Di una sua genuina vocazio– ne al romanzo non si poteva più dubitare anche se il chiasso fatto attorno al suo nome sembrava eccessivo. Dichiarazioni come quella fatta da Ernest Hemingway sono quasi sempre pericolo– se ed inopportune. Non s'in– tende negare i meriti di Ge– rald Hanley dei quali parle– remo più innanzi ma è su– bito chiaro che Hemingway ba prescelto Gerald Hanley pe:ché riconoscendone le qualità ha sentito nel nuovo autore una certa affinità con se stesso D'altra parte l'opi– nione di" Ernest Hemingway ba in questo caso un valore molto relativo. Egli non è un critico autorevole in proposi– to come V. S. Pritchett o Cy– ril Connolly. né un roman– ziere come Evelyn Wau~h. Antbony Powell o Graham Greene dei quali si sa che seguono con interesse gli svi– luppi della nuova narrativa britannica. DI moltl fra l più meritevoli scrittori dell'ulti– mo decennio egli secondo ogni probabilità Ignora l'esi– stenza. Alle parole di Hemin– gway altrl hanno però subi– to fatto eco e Gerald Han– ley si è visto d'un colpo lan– ciato. Quando è venuto alle let– tere Gerald Hanley; non era più un giovanissimo ma ave– ,·a ani.i una ricca esperienza di vita e di vi~ggi grazie a lunghi e ripetuti soggiorni in India, nell'Africa Centrale. nel Pakistan ed in Birmania Il desiderio di perdersi in paesi lontani in tutto diffe– renti dal suo meno per ri– cercare emozionanti avventu– re quanto per conoscere altri popoli e penetrare mentalità diverse !u sin dall'Inizio una delle note salienti del suo ca– rattere. E' difficile presume– re che come Joyce Cary ab– bia durante lustri lavorato a libri destinati a rimanere manoscritti inediti prima di ved.Pre un romanzo accetta– t.o e stampato da un editore. Perché egli è il fratello mol– to più giovane dl James Han– Jey, autore fecondo di roman– zi e racconti di vita marina– ra o portuale che non han– no mai raggiunto un indiscu– tibile successo. non banno da– to ano scrittore sia pure per un breve momento una vasta rinomanza ma banno sempre ottenuto una lwinghiera va– lutazione critica. James Hanley ~ un narra– tore stimato, d"a trent'anni sulla breccia ed ln un ce:-to senso sempre ln ascesa. Mol– ti considerano ., L e v I n e • (Macdonald edlt. London) J"ultimo In data il suo libro migliore benché per noi la prova più convincente delle sue qualità rimanga ...Boy• che è del 1931. proibito d;tlla censura britannica e pubbli– cato quindi a Parigi dalla Obelisk Press allora diretta da Jack Kahane, editore in– telligente, audace, avvertito cui si deve la scoperta ed il lancio dell'oggi !orse troppo famoso Henry Mlller. La car– riera letteraria di Gerald Hanley si presenta come mol– to diversa da quella del fra– tello maggiore. Col primo li– bro uscito quando già aveva trentacinque anni egli ba raggiunto d'un colpo una no– torietà quale James Hanley durante cinque lustri ha In– vano ricercato. I due romanzi successivi hanno sebbene In minor misura rinnovato U successo. Il suo talento nar– rativo è sembrato più fresco, più originale, più Istintivo di quello del fratello maggiore. Inoltre in un momento In cui l'esotismo era di moda nelle lettere britanniche con « The Consul at Sunset.. e quindi con ...The Year o1 the Llon .. ha risposto ad un de– siderio d'evasione diffuso nel pubblico lnj!'.lese del lettori. Va riconosciuto tuttavia che ...The Consul at Sunset • (Col– lins edit. London) meritava in pieno le accoglienze che gli vennero !atte. Il romanzo è vigoroso vivace nella scrittu– ra serio neU· impostazione. L'esotismo del quadro non deve trarre in Inganno, l'in- COUANA 01 0 N,\RRATIVA ITALIANA et GIUSEPPB CASSIERl !;!• LA SIESTA .-I;; Jllustnto da ~ Glo,,anni Omiccioli -'"> - -:3 W , LJBERO DB LIBERO 5~ C § IL G~~~ ~O ~- O:;] Fabrizio Clerid ~i ~ l ALVARO VALE.lvTINl ~ -'~ I CONIGLI g:!l < ~ E LO STREGONE ~= 0 llluslrato da ~i O Alberto Gianquinto :::: o ~ ~~ SODALIZIODEL LIBRO teresse vero di Gerald Hanley va ,·erso problemi morali o psicologicl E questi egli intende mettere in evidenza attraverso la finzione roman– zesca e l'elaborazione artisti– ca. L:l critica ba !atto a suo proposito il nome di Rudyard Kip!!ng notando sia pur con molte differenze e ad una di– stanza di mezzo secolo una parentela fra i due scrittori. ...The Consul at Sunset .. è un romanzo ambientato nella Somalia Italiana durante l'ul– tima guerra nel periodo sus– seguente alla conquista del territorio da parte delle trup-– pe coloniali britanniche. Co– noscendo bene la regione ari– da. assolata, desertica, una delle più Impervie dell'Africa Equatoriale, Gerald Hanley ne parla in un modo sempli– ce e diretto riuscendo ad evo– carne con efficacia il clima sfibrante per gli europei co– stretti a .trascorrervi un pe– riodo di tempo lottando di continuo colla solitudine, l'ec– cessivo calore, i pericoli. L'autore mette tuttavia !"ac– cento sul confiitto psicologico e morale fra i vari protagoni– sti inglesi chiamati a far fronte a difficoltà d'ogni ge– nere per le quali non sono stati preparati. Carattere inglese In ...The Constù at Sunset .. I protagonisti riflettono co1 loro caratteri ed 1 loro con– flitti personali 1 vari atteg– giamenti del popolo inglese di fronte ai problemi posti dai rapporti colle popolazioni indigene del vastissimo do– minio coloniale ronte della potenza e della ricchezza del– la Gran Bretagna. Ecco dove si può scorgere un elemento di parentela tra Gerald Han– ley e Kipling. Va ricordato però che Rudyard Kipling nei racconti e nei versi è stato ispirato da un sentimento di fierezza per l'Impero Britan– nico giunto all'apogeo men– tre Gera.Id Hanley lo vede al momento del declino mentre si s-.a preparando lo sfacelo. Egli non possiede l'impeto li– rico o la tlnezza che permet– tono a Kipling di essere am– mirato anche quando non si può affatto condividere la sua posizione morale ma in com– penso ba una maggiore pene– trazione psicologica mentre in « The Consul at Sunset .. e « The Year of the Lion .. !a prova di una singolare bra– vura come romanziere. L'ultimo in data dei suoi li– bri « Without Love .. (Collins edit. London) è però quello dove meglio si può scorgere la sua vera indole come scrit– tore. In contrasto coi due precedenti « Wit.hout Love» non è un romanzo pienamen– te riuscito. A volte un'opera parzialmente mancata può es– sere però più utile alla cono– scenza di un autore di quelle dove ha potuto !ar brillare tutte le sue qualità. • Without Love .. è un romanzo molto ambizioso, troppo ambizioso per un narra.tore di talento singolare ma non del tutto eccezionale come GeraJd Harùey, Forse avrebbe potutQ affrontare uno dei due temi del romanzo ma non ambo nel contempo come avviene in ...Witbout Lo\"e .. dove non ha esitato a misurarsi con pro– blemi che ricordano da un lato Dostojevsky dall'altro Graham GrcenP. E' impossi– bile non pensare a quest"ulti– mo quando in un romanzo contemporaneo vengono pro– iettate le difficoltà di conci– liare una vita peccaminosa con una !ed.e cattolica. quan– do i protagonisti da un lato aspirano alla Grazia e dal– l'altro sembrano destinati alla dannazione. ll primo errore di .. Without Love .. dal punto di vista della costruzione romanzesca è che tutti i protagonisti pur cosl diversi di carattere, di opi– nioni e di condizioni sociali sono in un momento di crisi ugualmente preoeeupatl da problemi d'Indole religiosa e ad altro non pensano lad– dovP per essere coerenti con se stessi alcuni di loro quali il sanguinario agitatore poli– tico Kowalski. la prostituta Lola Cbavèz. Juan Pujol. al– to funzionario della polizia segreta spagnola e lo stesso sciagurato sicario il rivolu– zionario Michael Brennan a– vrebbe in quel frangente avu– to ben altro da fare. Che uno di loro condivida la speranza di Una BrPnnan, la ragazza irlandese fervente cattolica giunta malgrado la sua avve– nenza pura ai ventotto anni. di trovare grazie all'aiuto di un sacerdote una soluzione ad angosciose dil!icoltà è plausibile ma che tutti fini. seano o per andare in chiesa a con!essarsi o pPr parlare dell'esistenza di Dio è as– surdo. Tanto più esagerato ed er– rato che la preoccupazione religiosa non è il solo tema di ...Wlthout Love ... e nean– che il principale. ll romanzo 1ntendP presentare uno dei fenomeni più oscuri, ango– sciosi, orribili del nostro tem– po. quello delle migliaia di sciagurati che da più di qua– rant'anni, da quando cioé le assise sociali della vecchia Europa 90no state distrutte come da un terremoto coin– volgPndo le concezioni mo– rali sulle quali riposavano, gettatasi a capofitto nell'azio– ne rivoluzionaria di destra o d1 sinistra e spesso passando a seconda dei casi da un estremo all'altro sono dive– nuti del delinquenti. degli as– sassini. della gente perduta. pronta ad ogni ne!andezza che va alla deriva. I precur– sori di codesti sciagurati cri– minali, i loro padri, gli origi– nali dei tenoristi di ieri e di oggi sono i protagonisti de « I Demoni .. di Dostojevsky. L'ombra di quel grande ro– manzo. uno dei maggiori del– la lettera.tura europea pesa su ogni libro che gli si ap.. parenta nel terna Michael Brenna.n. uno dei protagonisti di « Without Lo– ve,. è un irlandese che gio– vanissimo ha simpatizzato coi repubblicani durante la gue.r– ra civile dl Spagna. Troppo gJovane allora per !ar parte delle Brigate Internazionali si è più tardi arruolato nelle S.S. naziste distinguendosi durante la terribile campa– gna d'invasione delle truppe tedesche in Russia. Poi ha disertato per combattere in una formazione di partigiani e 'franchi tiratori fr.ance91. passando quindi a far parte di una organizzazione segreta di estrema sinistra che lo ba Inviato a Barcellona col com– pito di uccidere l'ex-caporio– ne anarchico Garrido, noto per le sue crudeltà durante la guerra civile spagnola, na– scosto dopo molti anni tra– scorsi nelle due Americhe ora a Barcellona. sotto il nome di Finsk e con sem– bianze mutate a New York dalla chirurgia plastica. desi– deroso dl !arsi dimenticare. Il cammino di Mlcbael Bren– nan, come quello di Bron9- tein-Kowalski. l'orribile ter– rorista che lo guida e lo do– mina e quello di Finck. l'in– fame vittima designata è co– sparso di delitti. di sangue. di nefandezze d'ogni genere alle quali si cerca di dare sempre una giustificazione di interesse politico. Fino al momento dell'assas– sinio di Finck, compiuto da Brennan in un tugurio dei bassifondi di Barcellona il ro– manzo pur con qualche esi– tazione regge ed ha alcuni capitoli dove GeraJd HanlPy conferma le sue notevoli qua– lità. Ma dal momento del d~ litto tutti si comportano in un modo cosl incoerente contrario ad ogni logica e verisimiglianza da rovinare lo e!!etto prodotto. Sì può sem– pre accettare che uno del personaggi agisca contro ogni logica. ma non si può am– mettere che tutti si compor– tino nel modo più fantasioso tanto la polizia spagnola quanto i terroristi mettendost in un momento di crisi acuta a pensare a11·esistenza di Dio anziché ai !atti loro . ., Without Love.. è un romanzo arti– ficioso e poco convincente ed è un peccato perché i temi sono !ra i maggiori del tem– po nostro. Proprio per code– sh ragione esso segna tut– t.,,via i limiti di Gerald Han– ley, narratore vigoroso ma non eccezionale. che allonta– nandosi dal quadro esotico e dai problemi psicologici del– rtmpero britannico ha perso molto della sua forza. Poesia e non piesia. ieri; e quanti "libri di versi,. e "voci varie .. e "scialbe com– posizioncelle .. e ..versi d"oc– casione", o tuttalpiù "dilet– tazioni di buoni letterari", non dovrebbe oggi sorbirsi l'incauto recensore assai me– no benedetto e di gran croci più appesantito. volto com'è a dipanare il traffico delle macchine poetiche (fuorise– rie e utilita-rie, nazionali e straniere, di grossa e picco– la cilindrata: ma sempre ·•ca– valli.. sono) lungo un qu3.– drilatero fittizio e d·incomo– do scorrimento (lo abbiamo già detto) dove il procedere si !a sempre più difficile e caotico per la inclusione di autisti-poeti che ignorano il codice stradale e si ostinano ad andar contro mano e in dinzioni vietate, finendo per intasani in vicoli ciechi o in parcheggi non autorizzatL Non che la poesia debba at– tenersi a regole fisse e im– mutabili, sarebbe assurdo, ma a contemplare il maggior nu– mero di libretti che oggi af– follano il tavolo di un letto– re obbligato non si più fare a meno di constatare quanto materiale debba considerarsi _perduto in partenza. inutile e inutilizzabile per la incre– dibile vuotaggine di cui è composto, e alla vuotaggine s'aggiunga la inutilità di ri– fare il verso ad altri. o di riinventare l'ombrello, oppu– re la sciocchezza e la preten– ziosità di voler allestire Im– magini cosmiche servendosi delle quattro noci di magra apparenza fl.101Soflca che riem– piono un modestissimo sacco di fittizie possibilità. Tutto è materiale di poe– sia. d'accordo. ma non si pre– tenda di essere Investiti dal– la grazia solo per aver uti– lizzato codesto materiale. il quale resterà tale i&ead ei&so non si aggiungono altri in– gredienti che sono culturali. espressivi. di esperienza uma– na, di ricerca continua nel gran mare dell'essere che non è limitato alla sola no– stra persona. Il poeta, col ra.dar della sua aperta mente. deve av– verttre in sè ogni reazione _ psicologica e fisica, umana e civile, lirica e epica, di spe- L~ FIERA LETTERARIA Pag. 5 BIBLIOTECA STRANIERA IJI PIETRO CIMATTI * "Lettere ai contemporanei,, di Herman Besse ranza e di disperazione, tra– dizionale e libertaria - e trarne risultati che non re– stino informi o &contati per la fatuità causale che li de– termina. Versi nati moni. altrimenti. o addirittura nem– meno embrionali perché pri– vi. sia pure per un attimo, di un qualsiasi soffio vitale. O versi asincroni. fuori del tempo, banali. senza un pro– blema interiore e privi di qualsiasi ri1erimento esterno, vaganti nel cosmo. e fossero almeno delle meteore appar– tenenti ad una poesia di or– dinaria amministrazione. non eccezionale. tale da incantar– ci come un serpente al pif– fero. Ma appaghiamoci intanto di una siffatta poesia, senza scosse e senza arroganza, ri– servandoci di esaminare in seguito quella che vien con– siderata di amministrazione straordinaria, e vedremo per quali motivi. la cui eccezio– nalità non sempre corrispon– de ad una misura di autori– tà e di pregevolezza come si vorrebbe !ar crOOere. tutta– via interessante per ragioni estrapoetiche. a volte, che controlleremo. * Due nuovi libretti del lu- cano Albino Pierro: Agoui e .!:a.ssi (Dell'Arco in Roma) e A' terre d'u ricorde (Il nuo– vo Belli editore). Il primo si avvale di una premessa di Giuseppe Petronio e il se– condo di una introduzione di Giorgio Petrocchi e disegni di CiarrocchL Una poesia. quella di Pierro (di cut ri– cordiamo le raccolte di Liri– che, Nuove liriche, Mia ma– dre po.uova, n paese S"incero, n transito del vento, Poesie, !I mio villagQiO, le prime del '48 e le ultime del '59). tutta raccolta nel guscio di una malinconia approfondita e connaturale con l'uomo, H cui tratto più evidentt' è una sorta di accanita fedeltà al continuo rimpianto per la terra natia. la cui evocazio– ne basta a consolare il poeta e a di&toglierlo per un po' dalla &ua visione della morte. Transitano sulla pagina le immagini dell'infanzia e del– l'adolescenu rimaste a vive- re nel ricordo come puri simboli. come mute accensio– ni e consolazioni del senti– mento religioso che in Pier– ro resta ancorato e fertile. Poesia, la sua, non rarefatta e non Ignara della vita, ma anzi ad essa strettamente le– gata, ai suoi ragguagli, al suoi turbamenti. al i&uosve– lan.i quotidiano ("non ~ mor– to, il poeta alle voci della terra., e come dalla guerra, na.sce il silenzio e dalla mor– te il sogno,.). Nelle poesie in dialetto lu– cano, la "terra del ricordo .. si fa suggestione e costruzio– ne meno Inti.ma, più conte– nutistica direi, e le immagi– ni della memoria cedono più il passo ad immagini popola– resche, di racconto, dove pe– rò l'espressione non viene mai meno al rigore rappre– sentativo di un'atmosfera in– cantata col risultato che in Albino Pierro la coloritura dialettale non cede mai al ..colore., o al !acile !olklori– smo di maniera. * Nella collana "'l libri di Portici .. diretta da Gino Ti– baldueci per l'editore Cap– ~lli è appaTSa la raccolta di Onofrio Galdleri: Delta ver– de, con premessa dl Anton Angelo Chioechio e dl&egnl di Pier-re Foschi. Chi conosce Galdleri sa la tenerezza del suo carattere e la prepara– zione critica per le arti figu– rative. Ebbene, Deltc verde è la componente dell'una e dell'altra tenerez:z.a per le cose. gli animali. I colori. le piazze, gli alberi di una Ro– ma vissuta e respirata a pie– ni polmoni. e sapienza pitto– rica nel ritrarre gli aspetti nascosti di questa città. elle non è la sua {Galdleri è na– poletano) ma e.be tut'".avia sa ispirargli versi e Immagini da tenersi ln cornice. Si leg– ga .. Inaspettatamente•: sul platani del Lungotevere. al tramonto. si posano i passeri "l'aria i conoulsa di canorf Qridi, e s'indovina tutto un moto d'ali, una ricerca. un affoUci.ri ci nidi", gli echi improvvisamente si gp<'Il,Jono nel silenzio colmo della se– ra: un Quadro, un ritaglio della Roma comune, di sem- mini vigili, scriverà nel '48, ,;viamo oggi nella dispera– zione, e siamo posti tra Dio e il nulla, passiamo dall'uno all'altro col ritmo del respi– ro, con l'oscillazione di un pendolo•). Mo Hesse, se vale come simbolo, è il poeta della speranza. una virtù falta di e coraggio, ostina– zione, pazienza. li coraggio rinforza, l'ostinazione diverte e la pazienza dà la pace •• confiderà nel ·so a un ignoto corrispondente che gli pone– va problemi, disegnando l'es– seru;:iale d'una condotta mo· raie per i nostri tempi, per tutli i tempi. Le lettere raccolte e ordi– nate da Lavinia Mazzucchet– ti testimoniano, lo si ~ già intuito, nel formidabile epi– stolografo che è stato e ri– mane Herman Hesse, la mis– sione esplicata naturalmente ~!.vi~~~~lie:or:fe~~~~IDm~ maestro di vita, e perseguita a pari con la sua opera nar– rativa e poetica lungo tutta la sua vita di isolato. Quel– la della Mazzucchetti non ,·uole essere che una bre,·e antologia del suo colloquio col mondo, che non ha mai avuto soste fino a rischiare di sacrificare troppo del suo tempo; un colloquio che ha finito anzi con l'erigersi a monumento, sensibile, impre– vedibile, d'una presenza alla vita contemporanea, a con– ferma d'una saggezza utile e attingibile ben più e più a fondo di qualsiasi presenza scoperta, declamata. Chi ha chiesto qualcosa cui Hesse potesse rispondere con utili– tà, ba ricevuto sempre una risposta. Besse si è effuso, ha spiegato e donato, ha ti– rato gli invisibili fili d'una umanità inquieta, incerta, ba consigliato generazioni di gio– vani, confortato o disilluso quando occorreva, ha rispo– sto e corrisposto coi fratelli del tempo perduto, staccando lembi della sua conoscenza del mondo ed intuizione della vita e djstribuendoli, affabile e famigliare, altrove -~o ': tagliente, sunile cogli 1gnot1 e coi noti, sereno d'una sere– nità che dona alle sue paro- ~n!\o~~debate:cii~ ';i~: tccipe. La sua produzione, che ne Il gioco d~Ue perle ha at– tinto il sublime, dopo a,·ere superato e compreso lo sta– dio romantico dei C.anti ~o– mantici, quello ps1colog1co sc~entc alla scoperta della psicanalisi, nel '16-'17, e que!~ lo simbolistico-surreale tesu– moniato soprattutto dal lu– po nella steppa, si completa come gamma e valore con le Uttcre, ormai divenu~a un~ essenziale sezione dei suoi scritti, da cui ci appare l'Hesse maestro di vita. Nella vocazione al colloquio con cltiunque lo cerchi forse riaf- ~111~ld~~- u~!s~~ del padre protestante, nu.ss10- nario in lndia: vi traspare inoltre la cultura-iniziaz1one nata da un soggiorno nel– l'India stessa. che sollecub nel giovane studi e riflessio– ni. una mistica della vita poi rifusi nel Siddartha e nel Narciso e Boccadoro, qui balenant:i per score italora potenti. Le poche lettere raccolte dal Sagzjatore già bastano a scopri.re più a fondo il poco noto in Italia solitario di Lugano, l'aristocratico uma– nissimo Herman Hesse. L'im· presa è di quelle che allar– gano i panorami culturali, che rinsanguano la circola– zione delle idee vive e sin– cere, cosl spesso minacciate oggi, tempo di esibizionismi al più basso Ih·ello. JIL VIZllO A§§UHDO DIEC][ * A\: NN][ DOPO Torna il ''caso Pavese,, za~~Tsic:e di c~~~~~arè (continua da pq. 1) una raccolta che è stata più muscolo de1--;-iso pieno e discussa dopo anzi che pr1- ovale di Neruda ri è mosso. ma del recente Chia.nciano duronte tutta la serota: co– dove ha ottenuto Il prem.Jo me se non ri trattasse df sé, per l'opera prima. Il volume, dei .suoi veni, delle sue pa– accolto nella collana curata role e immagini. Parole e da Alberta Andreoll. è sud- immagini che si .ru.sseQU.ono, divl&o in varie "stazioni., si accavallano, si scontrano, comprendenti le stagioni del- come eruttate d4 un vutca– l'anno entro cui si ri!lettono no, Ma.schera, impauibilitd i cicli di una "poesia privata da diplbmatico? Difatti Ne– e pubblica .. secondo la deft- ruda e .stato con.!:ole del Cile nlzlone dello stesso autore. in India, in Argentina, in Sanano appare rivolto a te- Spagna., e in altu nazioni. ml lirico-filosofici strutturati. Solo allorché toccò a lui nel poemetto a largo respi~ stesso di declamaTe, nell'o– ro. impegnato com'è in com- riQlnale lingua di Cervanus, posizioni a carattere ciclico. i versi di due .. cantos •, la anche se le singole sezionl impenetrabile freddezza e restano autonome. La voce. eompostez=:a del .suo oolto, insomma. pur individuale sormontato dal cranio roton– cerca risonanze e alternati- do e lucido, ri accese vivi– ve corall La rappresentazlo- damente, dal dldentro, qua- ne è scenica, teatrale, da re- ri di colpo, E la .sua voce, a citarsi a più voci: poesia ste- uolte quasi impercettibile, reofontca. attraverso la quale trodiua il fuoco lavico inte- pas.sano motivi antichi e nuo- riore. vissiml, miti privati e coUet- Nato a Temuco, nel rud tlvl. storia (guerra e dopo- del Cile, da povera gente, ~~~- ~;~f~~~t c~5fe~:~ ::do~i~:1:u~~;:r,, : epiloghi, entro cul la poesia cui i attratto da una voca– ta da eco e da contrasto alle rione precoce per l'arte di continue apparizioni e al Calliope. Ed ecco che alla continui svolgimenti dell'es- nta prima composirione La sere tendente alla giovinezza. canci6n de la flesta, che man- Dalla vicenda lntlnlta che d4 a un concono, vien.e a.s– abbraecia uomini e cose. sen-1 gnato · il primo premio. (Tal– timentl e l&tinti, tutto i'insl~ volta perfino I premi lette– me complesso dell'uomo nel Tari .!:e-mono a qualco!a). suo !arsi. nel suo divenire, Dopo aver !tretto amicL~ non è difficile poter trarre con POeti e scrittori, esce con qualche Taffi.nata orchestra- U suo primo hbTo Crepuscu– zlone come la canzonetta '"La larlo. seQuito d11Veinte po~ luna e le donne,.: SettcmbTe, mas da amor y una canci6n le lune e le donne, inclinano dt'Se&perada e nel 1925 La il fianco aU'amoTe. Son belle, tentativa del hombre Ln.flni– guai-darJe fa bene, toccarle to. che lo pongono - dice fa un bene magQiore:_ Tftta Rosa - ... caposcuola dc:lla gengra.zione del 1920 e una delle voci poetiche moa- 17iori dell'America mend,o– ru.le ". Ed ecço ancora. nel 1933, dopo aver capeggiato in ltaha la rappresentanza con.solare del s-uo Governo, Residencla en la tierra. Scoppiata la guerra civile, e schieratosi coi repubblicani, natce il canto Espai'la en el coraz6n, che lo fa richiama– re dal GoiHimo cileno. Sta– biUtoa-i a Parigi, gli arriva la notizia della fucilazione deU'amko Garda Loreo, il quale _ continua l'oratore - aveua defimta la poesia del NoS"tro , con QUeste parole setntdlanti: poemi sospesi sull'abisso per un filo di n– gnatela, sorrisi con una lie– ve sfumatura di giaguaro • grand e mano di vello che ~ ~a.zz! !!~ra=~\~ __ co3 llfllllll11Ulllllflllllt11111111111111 r~~~~:L -;:n~he siaiu:~:: ~ lcu pn>Nlma pubbUcuioa ~ s f~~e::mz::~: !J";!~a pcrri:_ CA IW,fON SENDER ~ g senta,e l"amico poeta come :i i I CINQUE LIBRI ~ t ;t~~u~"t~f~•"~:~A';".'~; .! ~ DIARIANNA ;; a ~d':,~~ d~;'~fl 0 i:";":f;~~ O ~ Copertina di i < riosa •· E in realtà questo è O i Fabrhlo Clerlct ~ ~ il ,;'J~~a l!d~~;~\bifeen~~ M; :ru::ru:: IC:• ;:.~ ~ ~ .sumere compiutamente In - ;J'l ttaitt amb1,u1, come 62 queste brevi noce l'anati3i ..I i ambt,ua ii t'armostua :i ~ ~tk~~La~nd~ ~~~:n;~e T~: ~ ... della iu~ ad USt j = ponare quanto Pablo Nen.:- O ..) i da dice di s~: .. Ho un con- a, SODALIZIODEL UBRO ; i cetto drammatico della oita, ::,:an~o;ch~onno':i J~~; 011:.W 1-AUBR! ~r~{?['/:_mente alla mia ,e-n.- 1 __ o_,_,.,,_,_1n_,._,._'c."-""...:'.c.""...:" __ Stab. l'tpograt1co U E!:> I SA LORE..'1ZO SICARI Roma ... Via IV Novembre 149

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