la Fiera Letteraria - XIV - n. 6 - 8 febbraio 1959

Pag. 6 LA FIERA LETTERARIA Domenica 8 febbraio 1959 Dall'asilo diCervia' I TRE DEL TREBBO * POETICO VOCE PRESTIGI ' * di TO.H CO.JIELLO QUALCOSA Dl UTILE * di DIEGO l'ALERI Sono tre anni (era il 'i terpreti del nostro tempo. Ho gennai? 1956) che nell'Asilo fatto esperienz.e di guerra, San Giuseppe di CerYia ho di daggi. di lavori manua-1~--------------------------------------------------' iniziato con Walter Della li. ~on sarò mai un e uomo :\Ionica quelratth-ità di di- nuovo>. l'uomo che rispon– citore e dh·ulgatcre di \·ersi deril storicamente alle esi– che ha raggiunto una certa genie di un se mpre più notorietà col nome di treb- prossimo futuro. : i.la credo ~- Trebbo è l'italianizza· di poter essere utile per Quel z:one del romagnolo trebb. passaggio delle consegne che ,·0cabolo che si incontra ine,-itabilmente dovrà a,·er anche in Toscana nella !or- luogo da una cultura di élite ma trebbio e che già nel 500 a una cultura che. non as· era usato per significare sorba. ma raccolga e sdlup· spasso. trattenimento. La pi le energie migliori estrat– scelta dì questo nome è sta- te da tutti i campi e da ta dett.ata da aUe.to per 1a tutti i ceti. A nche se ror– regione don? è .:niz.iato iJ gan:z.zaz.ione della diHusio– nostro la'I.-Oro. ne d ella cul tura è una for- Una lettura silenziosa (intima, segre a) della poe– sfa sarà sempre da preferire alle più perfetta lettura., per così dire. sonora. Forse. i trebbi sono riunioni alle ma di elaborazione della qua1i tutti possono inter,,-e- cultura n~n sono un teori– nJre gratuitamente per asco!- co: ~"O!"re1 . a\·er creato e tare v·ersi di poeti antichi e v~.re1 continuare a perfe– modemi. Non sono \"ere e vone uno strumento con– proprie dizioni. Sono. in creto. utile. Peccato che non nuce. uno spettacolo. La di- esistano. iz:t . It~lia a:hre cin– sposizione degli ascoltatori quanta m1z1at1\·e \"l\·e come a \·entaglio. qua1che sempli- la nostra: repani d"assalto. cissimo eUeHo di luce che staffette leggere della cul– raccogl.ie l"attenzione sugli t:1I"3. Eceo perché cei::te cri– atto ri. Ja scelta dei fondali tiche a quella che chiamano (un portale. un archh-olto. la mia art~ non mi inte~– all"aperto. d'estate: un araz- sano. ~a~U,!lt_o u~ _certo li– zo. d'i.m·erno. o lo strombo \"elio d1 d1gmta. dt impegno. di Wl finestrone). !"alternar-- di ~eMeta. :o non recito pe:– si di due voci recitanti. una recitare ma per fare. che commenta i \·ersi e .ae- Ci sono stati '1."icino fin conta fa vita dei poeti e, daU-inizio j poeti. Hanno di– faltra che li dice. \-oci e te· 1 mostrato curiositil per la sti legati in modo che ne nostra iniriath·a anche ar– risulti un insieme unico. un tisti. di altre arti. e non ar- Poesia eseguita * di GIORGIO l"IGOLO Toni Comello e Walter Della :'\ionica hanno creato una calda atmosfera di comprensione. anzi di entu- . s:.asmo intorno alla poesia: e questo faho ha. a mio pare re, un g rande valore per la nostra cultura poe– tica, pere.be portare cosi la poesia a \ivo contatto con la gente di oggi - che J"ha dimenticata e ignornte.. per cento altre cose diverse o opposte - vale di p:ù di tante edizioni critiche o di tante den'ie o accademiche dissertazioni. _ * di Gr SEPPE li:\"G.\rlETTr S" u.sa creder.e, specialmente da chi ha da aUeshre • progrommi po~ari ... che il popolo sia s1upido. Per mia esperienza personale, e fin dal tempo d~lla guer– ra, so che la poesia trova il modo di toccarlo pr ofon– damente._ II popolo e un. gTan calunnialo. ed ha na.tu– ralmente moilo miglior cultura, vera cultura, d i eh.i, spesso, da.Ila cultura ha avuro la sensibilità _e l'fnlel– Jetto guastati. ...Sento che Cornello e il Trebbo faranno miracoli per riportare gli uomini a non t?j.Sere più lanro di– straUi dalla loro voce più profonda. ------<>~ __Quel Trebbo che per l'irruen:a del cuore e per le delicaze:2e deU'ingegno di Cornello e pe-r la rara giovaniHl.à di Della Monica usa a semplificare reru– dL-ione leueraria ai semplici. og!i invidiabili uomini semplici, fa risuonare nelle piazze à'ltalia e torna a renderla famiHare la voce.di mille ann("di tradizione poetica italiana, trodi.:ione presen<e ancora nell'ani– mo del nos1ro popolo, e che basta evocare con il sen– timento necessario e il gusto necessario per sentirla rin.-egliarsi e illu minarl o. Chi lui assistito ai Trebbi. ha vis<o glj occhi d.ét popolo farsi lumfoofi. occhi di innamorati. Gtl:SEPPE UXGARCITI (dal discorso tenuto da Ungaretti a Cer– \·ìa H 21 dicembre 1958. per la consegna àeUa cittadinanza onoraria). Consigli dipopolo * cli SALl"ATORE QIJASIJIODO ll Trebbo è una raffin at:ssima riunione popolare. do\"e Toni Cornello. aedo dispere.to. e il logico Della )Ionica, che commenta l a v oce recitante., continuano le tradizione del canto della poesia sulle p:e.zze. Ho assistito ad alcuni d: questi trebb:.. veri Consigli di popolo. c·erano contadini col mantello del Passatore.. e c·era anche le «cultura> umanistica della provin– cia italiana. le difesa più silenziosa e profonda della poesia. Vuol dire che popolo e poesia vanno d'accor– do: non c"è trettura ne ironia. Ecco la \:era critica del sentimento. Ma vien fallo subito di considerare che non tutti. non molti. tra gli uomini che sanno leggere, possie– dono un orecch..io interno cosi fino ed esercitato de saper cogliere, in tutti" i suoi valori espressivi, il can– to del?a parola poetica scritta e non voailizzata. (Xon sarà de d:re la stessa cosa. salve le propor– Z:oni numeriche., nel riguardi della musice? La più perfetta esecuzione musicale non sarà quella dei pri– vilegiati che possono leggere., in silenzio.. le partitura? E non è poi necessar:!o \·en:re. per noi illetterati mu– sicati. e.i cantanti, elle orchestre, ai teatrl1). Allora, se. per rendere accessibile la poesia ei molti. ai più, una voce ha da sostitursi a quella, muta eppure mi– steriosa.mente percetJ.lbile. del poeta stesso. b:SOgnerà che quest·a1tra voce s!a bella, cioè ricca di toni. su– scet ibile di gradazioni e modu?az±oni e sfumature in– finite, ma. a.~itulto e sop.at1utt.o, obbecLente, anzi Egia Q.J comando della sensibilità. delrint,elligema e della cultura. che, sole. aprono la vfa alla vera cono– scenza dei testi poetici. Queste qUQlità mo1teJ;1Hcima naturalmente, neces– sariamente, fuse in una. mi paiono propr!e e parti– colar! delle voc e prestigiosa di Toni Cornello. Presti– g:osa (sarà bene sottolinee.re) . non tanto per timbro e vigore e splendore fis ico, giovanile, quanto pe.rchè porta in se tutto un mondo morale. un'intensa vita interna in cui manifestamente predomina !"amore um:le e ardenie della poesia. Ho detto tutto? :-:o. vorrei dire. confessare. e.nche questo. La diz:one di Comello mi ba (atto capire la mia poesia. come fosse di altri. Capire, che vuol dire amare. E D!o sa quanto si.a difficile, per chi ebb!a un pochino di coscienza art:stca. e.mare le cose proprie. DLEGO \"ALERJ UNASTRADA * di l'ITTORIO SERE.H L'iniziativa. del Trebbo fa porte di queU'aperturc, o di quella çolontd di apertura, con cui la poesia ha ceTcato e cerco. in qu.uti anni di riaprirsi una. smuia cerso u.n pubblico che non. sia solo di poeti e affini. Lo spirito in cui. l'opera....-ione si svolge oaranti– sce il minimo di devia..:-ioni cer-so Paspetto più este– riore e appariscenle che di solito caraueriz:o pur ,roppo una lettura o dL'"ione. di versi. ll iacoro di Corn ello e Della. Monica ha tutta. l'aria di costituire una fa.se di preliminare i.mportaTCa. - elementare nel senso mi gliore. senza alcun carattere ba.ssamente di– t·ulgalit:o - alla compren&ione d.i un'opeTa poetica.. YITTORIO SERE::--7. Da molto tempo è mia convinzione che la poesia. per uscire dall'isolamento e dalla pratica posizione d: in!eriorita in cui si è venuta a trovare in confronto delle altri arti, abbisogna di vi\,ere, come nasce, nella vi\·a voce. S.-\L\".-\TORE QUASDIOOO Giaclnto Siucnoleui t r.t Comello e Dell:l )Ionica dur.ante il Premio Cer,·la La poesia. insomma, deve essere eseguita (in pub– blico) come la musice.. Solo cosi si poire.nno ristabi– lire dei rapporti reali e viventi fra i testi poetici e gli uomini d'oggi. che spesso non sanno più leggere o non ne hanno più tempo. GIORGIO \'l,GO'LO racconto lirico (racconto d'a- listi. Per esempio un co– more. di guerra. di morte. struttore come Amoldo di mare ecc.) anche se scrit- 3.Iondadori. Il nostro la\·oro to da autori dssuti in epo- ha creato una rete che si al– che dh·erse. dal 1200 a oggi. larga sempre più di rappor– tutto ciò forma uno spetta- ti umani. di amicizia e di colo economicamente poco collaboraz:one. in tutta, Ita– gravoso che \"tene e acqui- lia e all"estero: un anello stato> di \·olta in volta da di affetto che mi pare mo– circoli culturali. enti dopo- ti\·ato e atth·o. la\·orislici. comita!.i per fe- )1ario Cicognani. dne:ito– steggiamenti. prh·ati ecc. re del Premio Trebbo Poe– Spett.acolo elementare ma tico Cittil di Cen·ia 1956. è non impro\-visato. Abbiamo staio pubblicato daU-editore rinunc:ato \·olontariameme Rebeilato con una prefazio– ai teatri delJe città per a\·- ne di Giacinto Spagnoletti. vicinare (nell'unico modo Altri poeti. prima inediti. che ci è stato finora possi- sono stat.i recitati e portat: bile. per ragioni finanziarie. fra il pubblico: Andrea Car– nel!e nostre yesti di attori) li, Tomm~so Papandrea. Al– quei \"astiss:mi strati di po- \"aro \"alentini e altri. La te– polazione che non \"l'l."e in le'l.·isione e i grandi settima– cittil e che non si appaga. nali illustrati (eccettuato per un gusto innegabilmente quakhe accenno e un solo S\-iluppato da secoli. degli articolo di ril:e\-o) hanno spettacoli giro\·aghi. Abbia- ignorato il nostro la\·oro. Canto di popolo * di GIUSEPPE l'ADELLAllO Te1!!i!i;:; 0 •v~~~ è;s~':~~:oilaft~~:• ~~ie~~di:h: 1 : sembrato avessero tolto possiamo oggi aggiungere che il « Trebbo Poe tico• sra facendo tornare la poesia alle sue origini di con.io di popolo. Sono stato fra i primi a compiacermi con ComeUo e Della Monica per l'iniziativa felicissima di accosta– re le masse popolari alle fonti genuine della poesia e far conoscere periodicamen.e a:-traverso inconiri vivi i Tt0$tri e grandi,. ed anche i comemporanei. Sono lieto di poter- testimoniare l.a mia simpatia agli amici del e Teòb o, con. l 'assicuro.:::ione che li se– guirò ancoro con inlere.s.se t,-ìt,'issimo ed on.imo cordiale. GIUSEPPE PAOELL.-\RO Ap11la1:1si alla po~sia'. * di GIORGIO C.-tPRO.H Cornello e Della )Ionica, all"insegna del Trebbo Poetico. hanno im·entato il più straordinario anacronismo del secolo. \"anno in giro per piccole e grandi cit– til recitando poesie e riscuotendo a pa– late ... applausi. AppJausi non soltanto per Je interpretazioni di Cornello... ma proprio per loro, per le poesie. Il che francamente ci confonde un poco le idee. a,·endo sempre a~uto l"impress:one che ormai le poesle \·enisse:-0 scrffte sol– tanto per chi scrh-e. o tuttalpiù per una risiretta cerchia dl amatori (che non \·uol dire di innamorati) se non addirit– tura per il p:ace1e di certi chimici o mecce.nici che. d:\·ertendoSi a scomporle in tutti i loro elementi o rotelline. non sempre poi riescono a rimetterle as.sieme GlORGIO CAPROXI Testie persone Un incontro * di c\,GELO 110:\l.·\'Ò Trasferire a un pubbUco popolare i remi e gli accenti della poesia contem– poranea. cosi eletti e filtrati. cosi chiusi. può apparire un·ambi..a-ione disperata: e non so se Cornello e Della .llonica. por tando in giro per i paesi d"Italia testi e persone di poeti. riescano d.at.Tero a co· muiiicare quell'interno pudore, quella segreta angoscia. .\la gli incontri del Trebbo non si propongono risultati cri– tici: e come lo pOtrebbero? Si propon– gono ben.sì di dare ai loro pubMici fa rit.-ela.:ione di un piano della realtei sto– rica e umana la cui esistenza altrimenti resterebbe loro per sempre ignora. E, stando alle rea.:ioni manifeste. si dovrei concludere che un.o dei caratteri primari della poesia eoincide con la capacità di attra.:ione o.o:cura. direi bioJogica, di cui ~ carica: cl1e è anche il suo modo di identificarsi coi dati fondamentali della esperien.::a di ognuno. in quanto è uomo. ANGELO R0:"!1Al"i0' * di ALRERTO :uoxn. .\DORI Per un editore U Trebbo Poetico di Toni Comello e \\"alter DeJla Monica in– dubbiamenre non è un lancio pubblici– tario sugli schemi ormai con.sacrari di slogans e d.i imbonimenti. anche se. co– me qui. l'incontro col pubblico avviene spesso proprio sulle pia.::.=.e.Direi piut– tosto che il Trebbo Poetico è rincontro tra un poeta e il suo pubblico più genui– no. quello meno legat.o agli indiri=i e alle categorie: il libro che circola nelle mani di molta gente dopo un trebbo. non sarei mai. forse. un grosso succes.~o com– merciale per rEditore che lo ha stam– pai.o: ma può far riconoscere all'Edito– re. dal pubblico. up impegno che questi non gli conosceva. Sono. in ultimo. sia U poeta che l"editore a bene.liciarne: l'u– no per l'opera dell"ingegno e del cuore. l'ahro per averi.a r:olt.u:o pubblicqre. ALBERTO 310:SDA OORJ , I POETI ALTREBBO * di D. CAR.,t EFFETTO RllEL.!TORE U11a data * di G.-tET.l.\O .-tRC.-t.\'GELI Posso dichierare senza esageraz.!one che te dizioni di Toni Cornello banno contraddetto in misura deci– siva quelli che erano ormai. per me. concetti deftni– t!\·i Intorno aH"ane del dire che. su,lla base di quanto eve\"O conosciuto in quel campo, ritenevo vincolata e difetti e 1:miti insuperabili. Si è trattato. perciò. di una specie di conversione e tutt'altra idee. di quella arte. Non mi era mai. prima. riuscito di concepire che un dlC:tore potesse àisegnare nell"aria la linea di una immagine o cli una meditazione: e mi parve che Co– meHo riuscisse quasi megl:o a un- tale rarissimo ef– fetto proprio dicendo liriche di ispirazione med~ta– ti\·a. Per questo caratiere le dizioni di Cornello acqui– stano. e m!o giudizio. un eccezionale \"3lore inter– pretath·o e critico. con un effetto che può anche riu– scire. in tale senso. rivelatore. Anche perchè ,si tratta di effetti di particolare densitil e consistenza, e starei per dire. di strane ·e particolare dure\fo lezza : sono ef– fetti che acquistano tempo, e si fts...:: e.no nella mente con una e\•idenza e una precisione capac: di resiste– re a lun,o. Così la p,ots!a di\'th'lta Ur'i°Opérozione più complessa e più ricca. e acquista una plasticità. una drammaticità di tu t'alira spec:e da quella retorica e tradizionale: di\·enta una fon.a inlerrogath·a, una in– quietudlne atth·a che si insinua in \IOi e vi fruga e tende a costringervi a certi ..dunque .. che forse non ave\·ate mai afirontatL. La mia amicizia per ComeHo è nata dopo averlo ascoltalo. e ha coinciso .perfeUa– mente con rammiraz.ione concepita per la sua arte ... F'l.l a Siena. la sera del 30 no\lembre 1957. al Teatro dei Rinnuo\·ati. do\·e si aggiudica\·ano i premi di poe– sia band!ti nel nome di quella citti e del1a rh·ista Auson!a •: premi di cui :o ero uno dej \"inc~tori. Cornello era piombato all'ultimo momento. impro\·– v:so e prontissimo come credo sia sempre. con quella aria da « guestatore > dell'umana indifferenza: carico della sua facoltà comun:cati\·e e suggésth·a come di un nuovo tipo di ..esplosh'o .._ G• .\ETAKO ARCA:SGELI * di GIOV· i\"XI TITTA R0 A Basta acer assistilo una rima e n~C(M:ta uibra.:ione t·ol1a a un Trebbo Poeiico lirica. o quando Walter. con per capire di che stoffa è la breci ed usen--fali pOTole. ne pa.s.rione _ Platone avrebbe eommema il eon1enuro sensi– detto la •mania• - di que- bile e il ritmo. Essi creano sti due giovani innamorati cosi. con una coce dìuer-ia e della poesia: Toni Cornello e unanime. un'armosfera cera– Walter Déila Monica. che or- mente unica. di rono e di mal tuui i poeti italiani e i luce: ma sen.::a jeraricitei, non poeti. e sempre crescen- sen.:a. un'ombra di quella ri. asC'Oharori dei loro rTebbi reuorica. più o meno solenne conoscono e amano. ed enfatica. di cui ceni ler– Comello e venero, Walter rori di poesia che ancora çan– romag11olo: d" occhi o.:=urTi no per la maggiore. nei tea– nel viso profi,lato. con una iri o sugli schermi relevish:i. severiià che spesso s'addolci- rivestono e paludano la pura sce in un sorriso Janciuflesco uoce dei poeti. E' un piccolo e buono è Toni; bruno di miracolo. ma ranro pili incre– pefle e ardente. d"un ardore dibile. in quest'epoca di alto– contemuo nello sguardo ,a- parlanti. gHenre è Walter: ma sembra E che sia un mir acolo lo che la diversitei del tempera- dicé i:I loro , ucce.uo dacarui mento. questa loro dice r.tità ai pubblici più d iversi; lo d'onimo e di coiro si sia fu.sa. dice l'espansione in ru.rta o meglio ~ntemperara in un Italia del Trebbo Poetico. accordo interno e a:egr-ero. crear d - d o· · proprio in vinù del comune 1 ° a q~«ll ue ioscun amore. della passione comu- del. 0 poesia. in una. sera ne per la poesia. E' un caso esuça di due anni fa, da– reramente raro. eanti al mare di Romagna. Perchè questa passiQne co- Quella .serata. che anche fu mune non solo li ha falli la prima del Premio da loro amic_i .. rn~ h~ daro loro un~ ideato e propaga.LO e difeso q~ah~a d ann~a, che non e con ranra fe rma e concinta difficile scopnre nell'uno e . . . - nell'altro: quando Toni • di- os~1~azione. e .~ma sza m emo– ce"'· con quella sua ricchc:::a ra '!e; e onruu fa da.ta nella di modula..-ioni da riessuno storta della diffusione del superata. una poesia. in cui gusro per la poesia moderna.. '-------------------.....J si fa chiara anche la più in- GIO\'A:\":\"1 Tl-rI'A ROSA SCAFFAl~E * di GR~EPPE TEDl<~SCIII pubblicani. _le ""·isaglie del SCRIPTA socialismo. 11rifugio d1 Gae- ta di Pio IX ne furono i prodromi) alla fine dei mo- ti ::..1,i~!ente è pr_oprio il ) I ANE NT 1848 la data d1 m1z10 del - libro come e il 1929 quella PIETRO SCOPPOL...\: Dal apoftegmatìca. sinottica. let~ "di chiusura. esse n d O la SE. RO. Tori:to - Gro...-f~dd– Xeoguelfismo olla Demo- te raie. ncn sia un elemen- e Conclusione > un capitolo 1~ fiducia che lei, gi~anis– crazia Cri_st1<1na- C'nh·:r- to da c~msigli3:rsi anche ad ancora immaturo e in~~- :'::ie; ~!a 1,i:°:;,C:d~ain ~~ci,.r~~ sale Studmm. Roma 1958. oper~ d_1ben p1~ _est.ese pro- p~e~o _anche_ come ob1ett,- rtt Ja propria fi,ducia m~io pp. 182. L. 300._ . porz1on1 <' amb1z.1~m! \":ta d1 _Partno:_ . che in quest'ignoto vecchione ricoUegare le for=e a rebours Pure se ~on scopi_ emme~- . Persor_1almente 11 volume _ Il_ capitolo p1u importante ii quale. al pari d'un cecchio mo dato spettacolo sulle A Gi~seppe Lingare:.ti \"a 1 •• ,_.,- ..,._ dei passati stati di gra.::ia temen~e d1n.ùgat!\ì. e _ll-!11- c1 ha dimostrato che il suo c1 e sembrato il secondo. cane._ èerca soltanto qualche pi~zze. da \"aldagno a Cal- in particolare la m:-!- ricono- per ritrov GT.si, o fare emer- \·ersah > (come s1 quahfica autore potrebbe essere sen- almeno per la esatta inter- ossicino su cui eserc itare i tanissetta. da Albisola a scenza. Alla forza \"!tale che gere d.al ricordo ci.o che in l"edizione). questo volume z'altro pronto (i suoi arti- pretazione di quel fenomeno d~nli su~nliri, qua.ti per if.- Trx:anco, siamo stati tn pie- promana da lui sono legato altri' mo menti aveua scriUo. centra opportunamente tut- coli e altri suoi scritti dal- sociale che andò dagli 4in- ludeni d'essere an cora quello cole sale o m aule scola- profonaamente Quella fo:-- Egli, trepidante per queflo1 • to il clima storico dei ~fo- tronde già lo autorizzereb- transigenti a Giuseppe To- d'un tttmpo? st:che m un centma10 eh za. tradotta m fiducia amo- che a ccadrà al sii.o spirito -~=..iiiiMI-■ vi~enti ~attolic.i in Italia. berol a opere eh più \"asto niolo. A ne h e il processo • 11. roo, raccon!o è strono: lo paesi. a \"~te ~n m:a ~- rosa. è stata di grandissi~~ (coS!- capita.va recentemente 1',ll,)nes1~te e~·1dente~~tc impegno .. Le cara~teristiche s~~ri~o . ~i _ Toniolo e tra i si~~:: ~~: eos~ oeloso amore polaz.1one infenore al cm- oe.s:o durante una mia cns: Toni Comello a Ungaretu. a Ce.seno e a w211e.r Della .11onlca oom~ tesumomanza s.or_10- del e tagho > stonco. de1Ja p:u mctsl\"1. frreale v, e. narra_ta. pare quemi}a abitanti._ Dan~e ~ ora.le e psichica che pote· i . . .- _ Cer~io _in a~cuni rr~bbi a lui . . graf_1ca. come erme!leuuca perspicuità __ info_rm~ti~·a_ e I~ complesso perO tutti i naggi. • tc:'an iue:n 0 r::;i ~~é e rappresentato>. nssuto. n- . ess e anche definith·a E stato certo un pn vile dedtcati), sa vede uurodoito confusio?e. dE:nrro un eco storica. come procedimento. della se\·enta dei gmd1z1 ne capitoli mantengono la stes- qualcosa che non fu u:i . fatto sangue e suono pe:- gH ~a ·a1 re ·\-a di generosi~ gi? per i ~eri raver co.no- nel. mond~ delle sue l!erso- che h~ f!ltraro 11 su.o seg~eto ½> ~tesso auto~e ;e n_e ha 5?n~ gli elementi più essen- sa fede e le stesse caratteri- questo. se Io chieda ';,;~ 0 ;4· tn italiani. in modo da ripor- _. 0 1 ~. pro . _ scrnto Toni Co~eHo .. L_f !': nal.a. creaz~ni ed ha timore e lo incide nel_Ja su~_ anima d1ch1amato pero hnes1ste.n- z1al~- . . stiche. Dùla crisi dell'in- pia rispondersi. Anch sap. tarJi. per il }oro poeta. aJ-1• 3 la \-~_me_ 1 ha data. nel rore delle cecchre re_citazi~ della propna presenza, pau- con u~a conquista piu natu- za affen:1ando e il fine di L esame delle pos1z1oni __ . ,.. co,uidercndo • e non re.mozione e all"applauso. I la capac_tta d1 cuor~. d1 la~ ni pubbliche e sal.otr1ere di- ro di esse re denudato tant.o raie d1 q~ondo _lo~veva sco- questo 1a\" or o e schietta- dei v~ri mo\·imenti cattoli- tran~1gent_1~0 aU.a D"'m~ che u Q~..c frauu~ contem ranei lett! da gente \-oro. di comprens:one d. sperdet:_a i.anta parte. de~ da teme.re emo.::ioni scottanti perto e. si era 1sp1ro10. mente dinù ath·o: offrire e! ci-~ ~~bra_to il cano\"ac- craz1a Ci:,sttana. da!la. cns1 ro.cco!zore. s'~vçer.e b~e. tl -che nepoa\·e\·a sentito solo Walter_ D~~. )!o~~ca. :fsu.ggestzon~ e della vitaJ~ta e os sessu:e. Tutto questo !la- _ Va dt~entando un ca_nta~- _ g _ _ un c_10 pm mdicatl\"O. Sono ana- d~l monmento _cahohco e e-r . ~- piutt~~ ~guo . e -a amente rlare. qualcosa e ::..3 •? fa ••o lo s. cui può giungere la poesia. sce do.Ile complesse concua- g1oso mH-0. anche neH orch- un . ra~nd0 profilo_ di a bzzate tutte le correnti s'l.·i- d1 Romolo )Iurn. dalle Po- P. di pru senno . mt. pc.re. t- \ g • pa ll . de\·e in parte rJ:le\·!1lte_ a~ Quando i poeti hanno ascol- zioni della parola· cosi come ne del nuoco_ costume tra le pagina della stona rece!l- luppatesi in q u e 1 periodo !emiche tra il '.\Iurri e il To- secondo ~a cer.a fonnu.la ch e _ Io non s.oni':oq~:t O chfo ! 1 sua p:esenza t:3 no: .. Do\·~ rato j lor.o uersi dal giovane l'aedo !"impagina con potere foUe popolari e sproo_cedu- te ... >. et~. . . storico coevo alla Rh-o!uzio- ruolo: dalla svolta che de- non ~ç essere. la spont~~c dice • un fig miaii:°~sto- ringraz:are gh .a~1ci. C1~- aedo_ .son.o stat~ presi da ~~ tra~fomumt.e e uma?.i.zzant.e, t?: e Cornello lascia a1 poe: _ U preg_10 del v~lume_ e d1 ne Francese: i cattolici li- terminò la morte di Leo- e_.fJ?reSStone_ d en~ sua sen..nb:: ~ da~\!:e. ~o tutti i scuno legga qui il proprio mistico caos: s, sono sent,~ cosi C017!e la neutrali~ dal- ti. nel cuore,_ le screJ?Olatu mformaz1one stonca. di una berali e i sanfedisti. i con- ne XIIT e rav,,-ento del Car- lua.. 11Ul P 1 .ut,os,o_ qualcoM ~~ crati~o- :g . 1 . dicati nome. A Joro (e ... quel!a naufTagore in uno. zona: d-t la retonca dello pagina e le re del suo tnbr~nte 1mpet.o informazione scrup-0losa. at- ciliatoristi e gli intransigen- d" 1 S t d G. ru- al ~ppr~so, d1 uoiu,o. Pure, e e pregi e 1 \"UlCO 1 :a compagna / p:ccio!_a daHa /anta.sie e in un d.olce rim- conferisce una: solenne e e, C?me_ non al!"· so. ~~are tenta. \"Olutamente adatta al ti - d . . . . _ ma. e ar 0_- ~ JO 1 1 in ~uo qualcosa. che non sa– che u~a tale form~zione ed qua] qual non fui diserto>) I bombo dello memoria. quasi dura. tristezza .. un significan- tutti gU _ef!ettt P?~1.b,lr ~~ . .. n i 1 1 ttore .. · 1 em~rnt~ci cnSl~~ 1 e e ~a,to Gent1lont_>. dalla na- pr~1 ben . definire. che mi estraz:one compo:,a'10. Ho \·a il mio affetto. Per loro' e ueUo magico coratte- te e nutrito reagente inte- anche gh ,mposs 1 b1h). C10 :::iuo p~u co ge~ a e ~ _ 1 ~n se naton cattolici. a scita de! e Partito Popola- .sp:nge ad 1!'lcoraggiaria. Se ha B'l.;lto la fort~na èi .!)Ote:-se: se· non più do!ce la \"lta. si 11fi~~ione che la poesia ri- T!Ore. Il poeta, primo fra che. ai pQel: 110'1 ero ancora "l! l~t,ore __med~O- Chi puo partire d ~Ila debac~e neo- re> _a_lla_sua crisi e alla scrùto dell'altro. me lo mandi gwre re.golar1 studi a.:cade _ "a meno amara almeno. . dalla dizione di tipo tutti si ascolta avvolto in mai acc<tduto. dire che c10 poi. questa de- guelfa e aal potenziamento Conc1liaz10ne. pure. . m.:ci, di freq~entai:~ _tea_tr-i' . COllELLO cev~ r'fon b~.sta al poeta una~ emotiva e' tormeniata OOMESICO èA.RA scrizione e informazione delle correnti estreme Ci re- GIUSEPPE TEDESCHI Jll..'iOSSE e alcuni grandi studJOSl e m- TO:'\l . • nuo - ,

RkJQdWJsaXNoZXIy