la Fiera Letteraria - XIV - n. 2 - 11 gennaio 1959

Domenica 11 génnaio 1959 LA FIERA LETTERARIA Pag. :s LETTERATURA STRANIERA Eua Pound Jorgc Guil!Cn Omaggio a P und e a Guillén * di GIORt.ìlO CAPROH Abbiamo in Italia due ospiti d'ecce– zione, chi non lo sa: Ezra Pound, nella tirolese Brunnenburg, in quel di Mera– no e, a Firenze, Jorge Guillén, chissà con quanta gioia soprattutto di Oreste Macrì, e con quale fitto e fino scambio di e Usted • tra il nostro infaticabile esploratore e im·entore per noi tutti del– l'anima spagnola (proprio in questi gior– ni è uscita da Guanda - a pochi mesi dalla V ed!Zione: e poi dite che qui i poeti non si leggono né si comprano - la VI edizione riveduta e corretta dei lorchiani Canti. gitani e.. andalusi) e il cristallino Autore di Càntico. Certo, né le trombe squillano per que– sto. né tuona la grancassa della pubbli– cità, giacchè i poeti sono le creature più trasparenti del mondo. e per ciò quasi in:fotograiabili e per nulla televisionabili, e poco ci sarebbe da smuovere sul loro conto la massiccia curiosità del pubblico, presentandoli in primo piano sulla pa· gina che resterebbe bianca. o sul video. che si illuminerebbe soltanto. Intendiamo la curiosità del gian pubblico dei roto– calchi e della TV, formidabili mezzi di progresso che per lui - appunto il Pub– blico, rimasto sanamente attaccato alle belle tradizioni paesane - sono riusciti così bene a debordaÌ-e dal piede di casa al piano internazionale i1 gusto (che hanno industrializzato con ammirevole organizzazione) per il pettegolezzo sulle disavventure sentimentali della zia Ca– rola, o sul non troppo ortodosso conte– gno di quella civetta dell'Assuntina che, con le sue moine ( e ma io Io dicevo ~) storna i giovanotti dai buoni propositi e stuzzica i vecchiotteUL Con l'unica differenza non sostanziale che, in luogo della zia Carola o di chi per essa. la cui personalità non avrebbe certo la forza di ,·areare i pochi ettari del vilJaggio o il portone di casa, si inventano di giorno in giorno personalità ben più e grandi~, tenute su - appunto e nonostante il bisticcio - dal gusto per il pettegolezzo che quelle tengo110 su, e all'unico e no– bile scopo di tener su la tiratura e, quin– di, d'aJimentare il commercio. Non cambiamo discorso. Dicevamo che Pound e Guillén sono in Italia, e che se la gente, com'è giusto. non fa tuttavia pazzie per la strada a caccia d'un auto– grafo, c'è chi se ne rallegra nel profon– do, come c'è perfino chi, con la discre– zione che si addice agl.i spiriti fini e non distratti, cerca dioffrire un fiòrè c0ncrét0 e non improvvisato non soltanto e agli ospiti di riguardo •, ma a coloro che vengono riconosciuti, ancora una volta. come silenziosi costruttori dell'anima contemporanea. Quanto ha fatto Vanni Scheiwiller per Pound lo sappiamo, né vogliamo aver l'aria d'esagerar nell'applauso. Può darsi che il suo sia un semplice fanatismo, un'infatuazione, chi lo sa. Co– me può anche darsi (tutto è possibile) che la nostra medesima attrazione verso il poeta dei Cantos <lo ,·edemmo una sola volta prima del Diluvio, lungo come un bastone o un biscione che. stirato e obliquo - rigido e dinoccolato a un tempo - cercava invano di stare su una ooltroncina rossa in casa di Giambattista Vicari) superi la nostra scarsa compren– sione per la sua altro che facile poesia; ma non per questo potremmo tacere il piacere di ricevere. prima da Mary de Rachewiltz, che ringr:Sziamo. poi dallo stesso amico nostro Vanni (che ha cu– rato l'edizioncina. come la stessa de Ra– chewiltz ha curato, insieme con Unga– retti, con lzzo, con Quasimodo, con la Guidacci. ad alcune traduzioni) A lume spento, e piccola antologia • il cui scopo è semplicemente quelto di ricordare. qui in Italia, e in margine alla i\'Iostra delle Edizione poundiane promossa dall'Azien– da autonoma di Soggiorno e Cura di Me– rano i1 30 ottobre 1958. e il cinquantena– rio del primo libro di ·Pound •, che usci giustappunto a Venezia. da Antonini, nel favoloso (per noi che dovevamo ancora nascere) 1908. Amanti come siamo di certi e pette· golezzi •, figuratevi con che cuore ab– biano raccolto sul palmo della mano la edizioncina, così ricca di • curiosità .. intorno alla p0e5ia e all'anima di Pound, gfazie ai Documenti e alle numerose fotografie {dove il trasparente Pound non si vede che di rado. ma dove si vede benissimo la sua Venezia e la sm1 - in rari ritratUni - gioventù e caJligrafia). e dove abbiamo trovato quell'impagabile e Marco Landonio's ltalian version of Nel biancheggiar•, che per noi vale un trattato di Estetica. ma.mente meditare sul senso che andreb– be dato al concetto di novità in poesia. il quale probabilmente è un puro e sem– plice concetto di poesia, essendo essa sempre d'avanguardia (sempre in anti– cipo) come lo è ancora Cavalcanti o, nonostante tante continuate e logoranti lecturae, Dante. Ma tornando a Vanni e ai suoi e omag– gi >, potremmo forse non ringraziarlo del Canto 98, non fosse che per quel Servizio di comunicazioni (e perdonia– mo> a Pound di saper l'italiano), dove tra l'altro e comunica • ch'è e natural– mente felice d'essere tornato tra i suoi, ed inoltre di trovare le bozze d'un canto inedito•• mentre stava e cercando tre mesi di riposo, un vuoto - non torricel– liano -, che non gli vieo.e concesso li, e tempestato di domande> come e cosa ne pensa di Kruscev? cosa dell'America? cosa delle Università USA?•· Sono i rotocalchi. i rotocalchi, i roto– calchi che e premono>. E Pound invero potrebbe diventare e abbastanza interes– sante• (come lo è diventato a tutti Pa– sternak) per la e vicenda politica •. Non mescoliamoci con certe faccende. e veniamo al secondo omaggio che Van– ni Scheiwiller, per tutti noi, ha voluto fare all'altro ospite Jorge Guille.D. Guillén lo conoscemmo la prima volta tramite Montale, quando su Circoli {che tramontana soffiava a Genova) leggem– mo di pugno inconfondibile montaliano Avvenimento: O luna! Quanto aprile! Oh aria va5ta e dolce! Tutto che già perdei tornerà con Qlì uccelli. Tornerà con i piccoli uccelli che mattinano e piano in coro senza desiderio di grazia. E' pros$ima la luna. fenna nell'aria nostra.. Quello che fui m'at.tende di sotto i miei penst!ri ... Quand'anche un poeta, o un traduttore (che nel caso di Montale è in primo luogo un poeta), avesse speso l'intera vi– ta soltanto perche un giovane studentello di violino potesse ricordarsi a memoria, chissà quanti anni dopo (chissà dopo quali vicissitudini) i labl-li segni lasciati sulla carta dal pennino, \'aie a dire le parole che gli faranno compagnia fino ad oggi, potremmo enfaticamente dire, co· me l'Imperatore romano, che dopotutto la sua giornata non è trascorsa invano. Ma a farci accogliere con una tenerez– z.a ancor maggiore questo Jorge GuilJén tradotto da Eugenio Montale (All'Inse– gna del Pesce d'Oro, ì\'lilano, n. 2- della collana e Poeti stranieri tradotti da poe– ti italiani•), è forse l'incontro avvenuto molto tempo dopo non soltanto tra noi e l'opera maggiore del valladolisano. ma tra noi e la stessa persona fisica di Guillén (a Napoli, di settembre. nel limpidissimo arco di sole e di mattutino tra Santa Lucia e Mergellina), uomo ca– pace come poche altre persone di non smentire, con la propria presenza a un tempo cosi aristocratica e familiare, la prima virtù della sua parola: il dono tutto spagnolo di rendere trasparente e domestica, nel nome ogni volt.a inventato degli oggetti più comuni, !a metafisica luce d\m eterno Presente: Tempo in profondo: scende sui g1ardt.nt. Guarda come si posa. Ora s·atJond.a. è tua l'anima. St,.a. Che trasparen=.a di sere unite insieme per l'eterno! La tua infanzia. si. favola di fonti... Già: stampato e per festeggiare l'amico Jorge Guillén oggi in Italia•, in questo quadernuccio risentiamo identicamente puro quell'inconfondibile son.Ido tra– sparente e pur così visibile che la prima volta c'incantò. Sonido tutto in sottovoce (in pp.J che in Clamor o in Maremà– gnum ci manterrà viva nel petto la me– desima fe de vida con cui fummo mossi alla tersa conoscenza, irreparabilmente presi dal fascino di quella lucentezza e popolarità di eloquio ch'è unicamente, dopo i nostri stilnovisti, degli spagnoli del primo e del secondo Siglo de oro: ora, in particolare, di Jorge Guillén, co– me nessun altro, forse, degno di diven– tare e italiano • per virtù propria e per quella di uno dei nostri maggiori poeti contempotanei, che non a caso (in ap parenza così teso all'encanto de otra.s si.renas) ha scelto anche lui per assotu· gliare i propri strumenti. E tutto ciò non vale, concludiamo, più del frastuono pubblicitario? GIORGIO CAPR01'"l Rapida ascesa diJris Murdocb cli G I A CO lii O A N TON I J\i I L'ascesa di Iris l'.iuràoch è simiglianza alle sue favole. gruppo d'amici per assistere genza e di sensibilità. intuiti– fra le più rapide e brillanti Rimaneva tuttavia diCficile al suo addio alla vita, la se- va che sono da considerarsi deUa narrativa britannica scorgere le intenz.ioni recon- quenza di Rosa Keepe. che le sue caratteristiche pecu– contemporanea. Il successo le dite della scrittrice perchè il confennavano in lei possibl- UarL Esso si iscrive nella tra– ha arriso fin dall'inizio. Sor- romanzo sebbene con una lilà eccezionali anche per il dizione narrativa britannica prendenti qualità d'inventiva maggiore consistenza di II Un- genuino tono poetico di al- ma conserva un piglio per– e di stile si notavano nel pri- der the Net» ed un più alto cune scene. i.onale modernissimo e quasi mo libro « Under the Net». rilievo dei personaggi conti- L'accentuata tendenza al- dkemmo sperimentale. Certi Pure non fummo allora Cra i nuava a svolgersi come un l'assurdo ed al gratuito che tabù della morale britannica suoi più convinti difensori. film fantasioso dove non si l'hanno in un primo tempo vengono intaccati senza l'ag– « Under the Net n. si presen- doveva chiedere un nesso di fatta avvicinare a scrittori gressivilà dei eosidetli gJo– tava certo come un romanzo logica fra i vari episodi men- come K.ingsley Amis e John vani arrabbiati ma con mag– insolito per il ritmo vivace e tre tutto rimaneva ammis- Wain. i due esponenti mag- giore pertinenza. L'intelligen– la scapigliata fantasia, ma sibile e possibile. l\lischa Fox. giori del gruppo degli anQrY za e la sensibilità della scrit– esso era gratuito nelle situa- il protagonista la cui ombra young men, coi quali si è av- trice si manifestano in ognu– :doni e poco convincente nei domina tutto il romanzo. è verato che salvo la cattedra no degli episodi legati que– personaggi. Iris Murdoch ave- cinematografico nell'imposta- universitaria poco o nulla sta volta fra di loro da un va soggiornato per qualche zione nell'irrealtà delle sue aveva in comune. scomparve intreccio solido ed inconsueto. tempo a Parigi e si era resa apparizioni delle sue attività del tutto nel terzo romanzo Al centro di « The Bell • vi familiare certa narrati\'a ce- dei grandiosi risultati mate- • The Sandcastle ». Liberatasi è una comunità religiosa lai– rebrale francese del dopo- riali raggiunti. E un essere dalle influenze intellettuali ca appartenente ad un genere guerra L'influenza di Ray- quasi mit..ico per la favolosa francesi. rinunciato al richia- abbastanza diffuso in paesi mond Queneau sembrava evi- ricchezza ed il potere eserci- mo di una facile irrealtà ci- quali l'lnghilterra. l'Olanda. dente in o: Under the Nel i, e tato sulle donne. nematografica appoggiata ad la Germania. la Svizzera do– non era molto felice. 11 libro In II Tbe Flight tram the una comicità alquanto super- ve il successivo frantumarsi secondo noi era un insieme Ench-anter » si notava ;però ficiale. Iris l\lurdoch riavvi- del protestantesimo in una di qualità molto promettenti una sicurezza di tratto ed una cinandosi alla solida e glorio- infinità di sette. il prevalere e di gravi difetti.. Si trattava bravura insolite in una gio- sa tradizione narrativa bri- di un agnosticismo a volte di vedere quali avrebbero vane narratrice. Rimanendo tannica trovava nuove !orze indifferente e mondano a prevalso. sul piano dell'incubo e del colori e tonalità in lei inat- volte anticlericale. e la pe– « The Flight from lhe En- sogno vi erano episodi, come tesi. « The Sandcastle » è un riodica necessità risentita da chant.er 11. che circa un anno la corsa notturna in auto- romanzo assai notevole pro- alcuni d'ln!ondere alla fede dopo gli fece seguito. segnò mobile al mare di A'nnette e prio perchè l'accento peculia- nuovo fervore e di rinnovare un passo avanti. Iris i\Iur- i\lischa Fox dopo la grande re ed il piglio personale del- il cristianesimo ritornando doch rimaneva ancora afta- festa in casa di questi. il la scrittrice si rivelano attra- alle origini od innestandovi scinata dall'idea dell'assur- mancato tentativo di suicidio verso personaggi e situazioni elementi di budismo e di teo– do ma già tendeva a dare di Annette in un albergo fin troppo sfruttate dai ro- sofia. crea di tanto in tanto maggiore concretezza e ,·eri- londinese dove ha invitato un manzieri inglesi che per gli nei centri più disparati at– . Iris Murdocb anoi di scuola ed i collegi torno ad un uomo animato hanno sempre avuto un de- da un sentimento religioso bole. sincero ma incapace di adat– « The SandcasUe,. narran- tarsi alle regole della chiesa do la vicenda dell'impetuoso perchè inconsciamente desi– amore di un professore qua- deroso di imporsi come guida rantenne. .Mo.r, sposato ad spirituale. simili istituzioni. una donna noiosa e petulan- Pur non molto diverse co– te. Nan. padre di famiglia. me postulati e regole reli– oon privo di ambizioni poli- giose, opposte magari negli tiche. per una giovanissima scopi cui pretendono mirare pittrice. Rain Carter. venuta coteste comunità banno in co– da Londra per dipingere il mune di essere formate da ritratto del preside costretto persone poco equilibrate. in– a ritirarsi per aver raggiunto clini all'esaltazione. non il limite d'età. rievoca con ar- esenli da stranezze e da com– guta ironia la vita degli io- plessi patologici. desiderose segnanti in un collegio licea- di perfezione morale ma poco le di provincia. L'intreccio è generose .ed in genere spinte alquanto banale ma il roman- da una scarsa riuscita ante– zo vale per i singoli episodi. riore ad una parziale rinun– per la tensione creata fra i eia. al.la volontaria segrega– personaggi e per la loro forte zione dal mondo in condizio– individualità. Dopo la diffi- ni che permettono l'illusione cile riuscita di « The Sand- di una superiorità morale- La castle >> si poteva sperare in comunità immaginata da Iris una più decisa affermazione b'lurdoch in « The Beli• cor– di Iris Murdoch senza tulta- risponde seppure con qualche via captare di primo acchito accentuazione particolare nel sur un romanzo veramente comico o nel drammatico a singolare ed altamente signi- cotesti postulati. Ed anche ficativo come « The Bell » col essa ha scelto. come general– quale la scrittrice ha fatto, mente avviene. la sua sede secondo la crìtica britannica. in un luogo appartato ma non un deciso salto in avanti si- isolato. incantevole come tuandosi oramai fra i più paesaru;io. favorito dalla na– importanti narratori britan- tura. nici di oggi. Imber Court è uria vasta 11 The Bell JJ {Chaho & dimora di campagna del Windus edil London) è un Gloucestershire. circondata romanzo originale per l'im- da un parco. da boschi e da postazione e la scelta dei per- prati in riva ad un laghetto sonaggi dove tutto però è pittoresco sulla cui opposta motivato e reso evidente sen- sponda sorge lmber Abbey. za che la rinuncia all'assurdo un medioevale convento be– ed al gratuito abbia nuociuto nedettino parzialmente di– all'autore smorzandone il to- strutto ai tempi della Ritor– no e l'accento. quel misto di ma. abbandonato e circa i;-onia e di poesia di intelU- mezzo secolo fa ricostruito e ------------------------------- preso in possesso da un'ordi- ne femminile di suore angli– cane. La comunità religiosa laica costituitasi ad Imber Court si appoggia spiritual– mente al convento e ne è una BIBLIOTECA STRANIERA * DI PIETRO Cii\IATTI Prosedi H f th I specie di propaggine nel o mann s a E:1t:;:~:T!\~~;:~~~i; conventi. Capo della comuni– Dobbiamo, alla cura infa- narie > che restituisse di giro, cui il poeta si dedica t~ è Michael ~'leade l'ul!~o ticabile di Leone Traverso, getto o di memoria l'imp:-es- e criticamente> in un modo ~hsce nd ·ente ~1 una. famiglia questo quarto volume delle sione derivata da letture e e senso inusltati, sempre più, m. attr! tempt facohosa p_ro– Opere di Hugo Von Hotmann- riletture fondamentali a giu- del termine. Non è criticare: pnetana della te~uta. Non s~hal. intitolato yiaggi ~ ~ag- d_izi~del pOe~. ~no impres- è . rfv:ivere, ricreare. :1co- f ;~1° po~ut~ realizzare an: gt, nella candida ec:hztone s1on1 e colori d1 vita. Ho!- mmclare da capo, dal! idea . men suo. sogn_o. di vallecchiana della Cederna e mannsthal, o della vita. dei alla stesura al capolavoro: farsi sacerciot_e egh . 1~ riv1Ve per l'opera traduttrice di Ga- colori, dell'amore, della !idu- un agire a caldo, un dare per ~'.'3_ core d~ida spmtu~e .e briella Bemporad. Vittoria eia. del sorriso. cliremo. avere, e Ur1 avere per dare, t!!ge~ e e ~~po costmu– Guerrini. lo stesso Traverso L~anno detto « romantico >, per capire. E' insomma J,a ~-: orno a lui e per suo e Giorgio Zampa. secondo una sigla logora e unica critica valida e capa- me, 1 . 0 · Riconosciamo. e lo ricono- ironizzata nell'uso. sicchè ce, quella da poeta a poe- • M!chael M~ade è bene in– scà chi più può: Traverso è egli. come tutti i poeti d'una ta, che svela, non cattedra •~tonato: smcer'."-111ente de– un'istituzione quasi unica. e certa storia. d'una certa ma açnore. s 1 deroso cli P:rfezione morale rara, la cultura italiana gli consuetudine al ripiegamen- n poet.a Hobnannsthal il ma debole. metto nella vita deve qualcosa come un lem- to interiore. è ,·enuto a ·ri- romantko, è un critico cias- ~ omosessuale. Quest'ultima bo della sua anima moderna. sentire dell'indiretto ed in- sicamente superiore. alle ctrcostanz.a ~m':rsa attraverso gli deve una. segreta Gern:ia- terposto logoramento: ma_ se parole. alle defini~on:i, agli un penoso mc1~ente ment:C nia (dal Baltico al Danubio), Hofmannsthal è romantico, schemi ai comodi dialettici e:a profe.sso:e m un collegio l'esempio d'un amore hID,go non si riesce più a capire i li- capace' di farsi perdon~ d1 rag~1 gh ha anzi preclu– e felice. d'uno scambio di miti. e il valore stesso del {questo che conta) Fatto so la via .del sacerdozio. Ac– amorosi sensi, dal ~tturale cla~ico. O forse, ~'3!ri:~no a sempre negativo e irreligio- cant_o a -~u1Jame~ Tayper ~a– al cantabile, senza 11 quale cap?Te veramente 1 hm1h del- so . del cttiticare dell'andare ce e .p,u. semplice. sportivo. non 90 che vuoto alctH:-1.-e le sigle preposte ai poeti. sim- in fondo a ~ completo poco 1 ?clme alle gioi~ i?tel– quelli che contano. sent1reb- boli morti coi quali s'inten- creato con la lama sezio- Iet:tuali _ed ~ile. sottigliezze bero in cuore. Traver~ è sta~ de restituire illuminata una natr:fce della ragion prati- p~icolo~iche. 11 tipo ?ell'u!fi– to il Virgilio di molti poeh vita. e s'uccide fa vita. ca. E' da legge.re il modo di ciale ~1 carn~r~ colpito dalla tede~i . nel l?ro prof?ndo VedJamo il suo stile agile. e criticare> I promessi spo- voc~zione rehgiosa che ..si e vi.lggl? m Italia, eh~ li. ha chiaro, preciso, traverso cui si, quell'italico fondersi ro- ~~:t:to la sal~te dedt~an– portat, a parlare un 1ta1tano non tanto si evidenzii la per- mantico-classico che Hof- d ope~ di r~enzione da poeti. Nudo di barba co- sonalità quanto la ,·erità e la mannsthal avverte come n.lO~ale negh squall!~i quar- me un Gallo, Padolescente da profondità del soggetto. del perfezione capolavoro tieri_ d~l East End dt Londra biblioteche nazionali che fui tema. · .· ed e g1unt~ ad Imber Court non sapeva mai bene chi rin- . . Olt~. alle p~ose d1 e Mo- con un'aureola di prestigio. graziare delle sue scoperte, se -~ori:na~nsthal . a.o:r1sce a~ menti m. Greci~ >. che -rr:a: Cs.th.erit1;ee Nick Fawley. ge– quei molti nomi gotici o quel e:.st, Il. -..,ve e. rivive, non l! verso può defm1re vertici melh fisicamente molto simili costante italiano Lraverso cui fa .suoi. ma_ s1 fa. loro. ~lt della prosa tedesca, e che :n e moralmente opposti, lei l'illeggibile e il polveroso di- scrittori. dei quali e~min~ italiano ci appaiono Iirnpi- una ragazza avulsa daile ventavano musica e vita. un opere Sl. ~~ono .~uali su_~ 1 de e trasparenti in rarefatta g~oie terrene con un'aspira– cordiale elogio del Tradutto- :agu3:d1. 1!mer~rn d'un .01- purezza, il ,:olume contiene z.~one verso la santità, lui un re non è stato ancora scritto, ,erso m cw ~11, per capire, del poeta viennese, fonda- giovane perverso. maligno, del segreto e spesso umile deve cor:uiwre t?talrnente mentali per una sua cono- squilibrato che adolescente mestiere del traduttore. sco- Balzac. D1derot. W1lde, Kel- scenza: le e Lettere a lord fu all'origine del dramma p:·itore e padre. prodotto raf- Ie:, Goethe. Shakespeare, Le <?handos, .o del1'esistenzia- nella :Vita di Michael Meade. finato e genuino d>una cui- nulle e una notte, Van llsmo poetico per eccellen- Alcuni altri ancora tutti più tura aperta. Gogh, Jean Paul, Manzoni, za, puro folle dell'integrità o meno strambi. de1;li inetti Viaggi e saggi raccoglie cui sono dedicati nel volume spL'"ltuale e del silenzio (una e dei falliti. prose di Hofmannnsthal dal altrettanti saggi (Goethe è vita condotta al suo faT'Si Di !ronte a loro e per con- 1893 a-1 1927. dalla prima gio- preso due volte) sono mondi silenzioso e diretto. abban- trasto Iris Murdoch ha messo vinezz.a alla vigilia della in se pieni. completi, vivi, donato l'agire e io1 dire, una coppia male assortita di morte: sono con\'ersazioni. talvolta quasi categorie del- messa l'anima nuda nel nu- intellettuali: Paul Greenfle!d sc,ritti giov~oili. _parti d'un l'ani~o u~_ano. talaltra PIETRO CJl\fATTI GIAC0'.\10 Ai'ì'OKTXI abbo-z.zato libro dt « Conver- espenenze pm rare ma co- · Cosa volete che vi diciamo, amici ca– rL E' che questi poeti • d'avanguardia• oggL nonostante il mezzo secolo dalla prima apparizione, ci fanno profondissi- L-------------------•-----------' sazioni e letta.re immagi• munque perfette nel loro (Coatltlu• ~ p&J, 6) (Contina.1 A r~: 6) Una recente immagine d,j 'I'. S. Eliot ARTISTI DI IERl E DC OGGI * T. S. ELIOT poeta cattolico * di .JIA.RINO PIAZZOLLA Nella poesia di Eliot st. mucoe un'a.spirazione cl ricupero deUa vita: un'aspirazione eh.e non si pu.n– tualizza in. una direzione o attraverso scelte m.c.– giche. ma si fa tono che oscilla. tra quello che sembra banale e il pa.toa di ciò eh.e svani.ace; un tono che è contrappunto detta realtà e remini– scenza. Ci troviamo daoa.nti a un. poeta che vive e sconta la crisi moderna con la caufel.o. di bru– ciarla in una. fede. Eliot è l'opposto di Vale-ry. almeno per quel che riguarda H comportamento del suo spirito ne:l mondo. Eliot fa tesoro delle esperienze poetiche più avanzate. ma le Ja confluire oe-rso le verità cristiane. EgH. vuol essere u.n. costruttore, pu.r ri– manendo sut terreno della compl.esrit.d e dell.a crisi. Ha fede per un.a concezione medioevale dell'esi– stenza, e quasi medievale è U mondo con. cui questo poet.a vive l.a crisi e i problemi della. poesia contem.· poranea. Dotato di un. autentico spirito religioso e musi.cale .si. serve deUa poesia per megli.o posse– dere il paesaggio morale della nostro epoca.. La sua poesia sembra perciò costruita. sulla pouton.a.– titd, sull'apparente frantumazione degli sta.ti di coscienza, sui. vuoti interiori. che l.a vit.a moderna ha scavato nell'uomo. Avendo una irresisti.òUe fede in. Dio, sa che se vuol.e dare consistenza al suo paesaggio deve prendere la C'Ti.si dal suo verso, viverla, farla propria, riempirla di patos fin.o a bruciarla in una i;isirme che e antìro e nuova pro– prio in virtù di quell'impasto poetico che gli e congeniale. La poesia. di Etiot, strano, ha tutta la apparenza di una poesia oscura, quasi di fattura decadente, ma non è cosi. La esperienza costante e controllata fatta sopra una realtà oggettiva, lo h.a saLvato dal cadere in un soggettivismo pelagiana. N eU.a ricerca. dell'og– gettivo, sia pure mondano, c'è sempre una ricerca .ontologica. L'oggettivi.smo sensibile di Eliot mira. a recu.– perare l'oggettivismo spiritua.l.e, che noi troviamo a fondamento del cristianesimo. Per cercare e riconoscere Dio, occorre cerca.re e riconoscere l'oggetto deUa nostra vita se-n.sibile e sentimentale. La poesia di Eliot a.ssum.e allora i caratteri della potivatenza e della polifonia.. Se fosse chi.uso nella crisi del soggettivismo estetico, egli ci aorebbe dato una paesia atogica, vogliamo dire esclusivamente surrealistica.. In. Eti-Ot operano dunque dtu" forze spiri.tu.ali: la certezza che c'è il mondo reale, sia pure com– plesso e a volte caotico, e la certezza. che c'è Dio. La realtà può essere dannata e allora si giunge alla _terra desolata e al la-men.to. A questo punto la poesia di Eli.ot viene fu.ori. con una sola dime11,$Mffle. Anche .se il canto è alto, si avverte la distanza da Di.o. . Quanto più ta realtà è registrata in uno stato di abbandono - la desola.."1.0n.e della coscienza con.– temporanea - tanto piU Eti.ot avverte che Dio è necessario all'uomo. Non bi.sogna di.menti.care che qu~sto poeta ha come suo paradigma Dante. Ma egli v~l essere u.n Dante mode-mo, un poeta che costrut.Sce qual cosa di sacro con frammenti ~ ooci discordanti, con una realtà che è di per sè lacerata e cocofon.ica. Di. qui quel tanto di a.ton.a.le che si scopre nei suoi vers~ musicalissimi interna.mente "!a q~i prosastici nel tessuto esteriore delta. ver: stfi.caztone. I~ EUot sorprende ta. profondità. dei temi domi– nantt che .egli intrecci.a e isol.a, unifica e frantuma, approfond.1..sce e abbandona sul punto più strazia.-nte e tutto questo poetare prevede con. delicatez:zn ~ senso cupo~ come se il poeta facesse uno straziante resoconto a Dio dell'avventura umana.. . NeU'opera ~irica_ di questa singolar-issi.mo poeta s, alternano n/ie~s, 5:t~ggenti di tono agostiniano sul tempo,. e. asp1~"l.Om a un ordine teologico di sapore l:_cmu.5: ti.co. S1 ode a ooLte il celeste e placato paesaggio dt Bach., come H patos tutto umano di Be_ethoven che già avverte la solitudine deU'uomo de-t nostri tempi.. Eli.ot infatti ricava la stUI,• emozione artistica da un centrq ài forze reali che trascendono la per– s~na, co~ fossero le obbie:'.'tivazioni detla luce di– ~:n~l~~' sarebbe opportuno accennare al.la mistica . E' una ~-tica però_ tutta moderna, nata in Qtte– gh arsenalt di dannazione e di sqtta.Uore che son.o aLUUNO PlAZZOLLA (Continua. a p31. 6).

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