la Fiera Letteraria - XII - n. 2 - 13 gennaio 1957

Pag. o LA FT ERA LETTERARTA Domenica 13 gennaio 1957 VERBA VOLANT .. - Le riviste· i aliane CALENDARIO Tempo presente, che fin dal primo numero s'è 11ive1ataco– me 1a rivista di cuJtura più vi,va e seria, dopo nove mesi F.S. - Ga!larate - Non esclu- di vita può ritenere d'a'<'er do che una ulteriore matura- compiuto un notevole la,voro. Il/ultimo :fascieolo (dicembre 1956) pubblica le prime rispo– ste al questio al1io ch'è stato !lottoposto a un certo numero d'intellettuali. «scelti con· ri– guaxdo e1la lorn pel'Sonalità e all'importanza defila loro ope– ra», a proposito delia «scelta radical~»> che. si pone «tra parlare e tacere, dire la verità quale ognuno di loro la vede oppuoce subordin-..re l'espres– sione di oole verità a questo o quel criterio di opportunità politioo». zione espressiva possa portar– la a buoni risultati; per ora nella sua lunga raccolta (un po' indiscreta come lunghezza considerando quante ne devo leggere!) ravviso soltanto una certa ricchezza di ritmo non disgiunta da parecchie inge– nuità; non c'è ancora un se– gno nuovo, esclusivo; siamo ancora ad una poetica di me– morie. E ricordi poi (a propo– sito di quanto di•e nella sua lettera) che non siamo noi i più qualificati a giudicare del– la sincerità di ciò che seri- viamo. AN.GIAR. - Palermo - Il giudizio che Ella ci chiede non è. purtroppo, positivo, anche se (ancora a proposito di sin– cerità) non si dubita della sin– ce rità d ei suoi motivi. LI.FO. - Milano - Non brut– te in se nso assoluto. ma anco– ra piuttosto anonime mi sem-– brano le composizioni da Lei inviate. tese per lo più ad an– noverare quello che .non c'è anzichè a dichiarare quella pur minima certezza che è l'obietti– vo di una seria ricerca poe– tir a. Ji1 questionario si compone delle seguenti tre domande: « 1. Pensate che si possa an– cora a..<ssociarela causa della verità e dell'umanità coo quel– la di un partito, di uno Stato, di un'organizzl!zione qualsiasi e riporre in essi una Jii.ducia :i.llimrtata quasi che nQn po tes– sero, per loro natura, ven.ir me– JlO alla loro "m.issione "? ere– dete che si possa ancoTa, in b u on a fede, paTlare di -ua u oamPo della pace h esist-en te a pri,ori? O non rappresenta inJVece. un ta]e atteggiamento, la più ,grave !orma d!i " alie– nazione" de1!1.acoscienza in cui oggi Si possa cadere? cidentalmen te a Israele, la mi– naccia d'u, lancio di missili atomici. «La ,verità è che nessuno può avere il monopolio della pace ... Esistooo soltanto nazio– ni più o meno pacifidie ... "A1ie– n82:ione" mi sembra in ogni modo una paroila troppo no– bfile per deslgnare ['atteggia– mento di coloro che si ost,ina– no a veder solta\1to colombe all'Est e aV1Voltoiall'Ovest: ac– cecamento. libidine di servitù o ammirazione nichilista della forza mi sembrano termini più appropriati». Le. dsposta alla seconda do– manda è più strin,,""1ta: « ... Non si può permettere all'opportunità di regnare so– vrana sul bisogno di verità. Esempio: una stampa non è veritiere. perch.è è rivoluzio– naria, ma è rilVoluziooaria sol– tan I-O se cerca di diTe la ve– rità». Quanto al compito e alle pos– sibilità dè$'ÌJiltellettuali, me– glio sairebbe, dice Camus, se costoocono.n parlassero in con- tinuazione e badassero sopre.l- . . . tutto a creare, esprimendo nel In Codicillo a Buzzat, a pro– mi,glior modo i problemi del posito_ di Kafka (~poca del 6 loro tempo. «Ma in e.lcU!lleciT- gennai~ 195"?), Giuseppe Ra– costaoze eccezionaili (guerra di vegnaru scrive: « Pensavo. ~ Spagna, persecuzioni e campi anch!' sperav_o che. do~ ~ di coneootramento hitleriani, molti _romanzi e racconti d1 processi e campi di concentra- Buzzati, da Barnabò delle mon– mento sta!!:iniam, guerra d'Un- tag'?-e (1933) a n crollo della gheria) non deve lascia·r sus- Balmverna 0954). e dopo le sistere alcun dubbio SU] partito var~e conclusioni un po' _da che prende; deve 1'.tliutaTSi di f:t:ttti proposte <e. se è lecito affievolire l'efficacia della sua dirlo. anche da me, nel tomo scelta con sapienti s:fumature secondo di Uomini visti), i o con prudenti equiliJbr.i ... ,.. lettori e specialmente i critici Non ibadar tanto a firmare e recensori sentissero l'obbli– inuti!li manifesti, ma r.ifiettere go di -!!on ricorrere più al proioadamente. « Una cura d!i nome di Kafka _come a una solitud!ine e, se è possibile. di dovu_ta o poSS1bile parentel_a modestia. ci :farà bene a tutti». tra il -!!ostro _romanziere e il Cam,us conclude enunciando romanziere di TI Castello•: questo pTincipio: Dopo av:r 1>,rovato,_con va1; N d . ali . ali argomenti, l mconsistenza di « essuno_ ei m . ai gu . un simile raffronto, il Rave– prelf:ndf: di PD~. ,:,medio µ gnani cosl conclude: « La fan– totailitaTismo (d~bì.D,e m P.r 1 - tasia di Buzzati, se svoltiamo mo [uogo per_ il part ito ~co l'angolo delle apparenze, non e la .soppr':-5'5' one.di ogru ~p- è nordica. non è gotica: è, nel pos1Z1~ne) e peggiore del ,o- fondo, per l'accensione poeti– talitarismo stesso»• ca, anche nostra, latina, medi- M. P. terranea. Se noi ci mettiamo sopra questa strada, vedremo cbe Buzzati non può essere Kafka. anche per ragioni di sangue». Sull'EuTopeo del 6 gennaio, Carlo Bo dedica una nota a Vasco Pratolini, prendendo lo spur>to dal Diario sentimenta– le. testé uscito presso Vallec– chi; e cosi termina: « Ma se lo scrittore può sbagliare, ma se i suoi tentativi di allargamen– to sono stati diversi (I! QuaT– tiere del 1944, Un eroe del no– stro tempo del '49, Le rag_azze di Sanfrediano del 1952)° c'è una superiore fedeltà cl:Ìe lo riscatta e ce lo rende caro. Il Pratolini che ha conosciuto la povera gente del centro di Fi– renze ha conservato in tutti questi anni e sotto tutti i cieli (si ripensi alle sue ultime rea– zioni di fronte ai fatti d 1 Un– g!:Jeriameùtre viaggiava in Po– lonia e in Cecoslovacchia) una capacità di reazioni umane che è :a migliore garanzia dell'au– t~nticità della sua parola. Pra– tolini ha cominciato a scrivere sotto la spinta della commo- zione dei suoi ricordi ed è cortina,.., scrive Aldo Garosci su L·Espresso del 6 gennaio "la vasta rivoluzione che si sta svolgendo nel mondo co– munista banno provocato an– che in Italia crisi e riflessioni di intellettuali, se anche non dell'importanza delle analoghe manifestazioni in Francia, ove la professione dell'uomo di lettere è assai più regolare e circondata di garanzie corpo– rative». Dopo aver passato in E.RADIUS. « Paura diche? » Garzanti. rassegna le risposte alJe tre mero 25 di No..-d e Sud; belle domande rivolte agli intellet- per il nessun artificio ma la tua1i dalla rivista Tempo pre- grande arte con la quale Rea sente, sottolineando che ba ra- riesce a rendere il vagare di gione Silone quando dice che un artista dalla coscienza sve– ~ non esiste l'ultima esperien- glla nel limbo dei miti mante– za. l'esperienza definitiva~. nuti dalla autorità d'un parti– Aldo Garosci . aggiunge:. ~ A to, ma uccisi poi dalla espe– questo J>roposito non 51 può rienza diretta di una semplice non. c~nstgliare la lett~a _delle realtà a cui non si vuol re- bellissune Confessioni di un . . compagno di strada di Dome- st ar_e eiechi "· nico Rea, pubblicate dal nu- ~ APOLLINARE BIBLIOTE della notazione immediata, ade– rente ai fatti. a volte secondo un modulo schiettamente auto– biografico. Ma tutti, quale più quale meno. denunziano una pensosa curiosità umana. una ansia " inquieta ,,. di una più se– ria indagine. All·apparenza lo autore sembra a volte preso da un labile gioco dilettoso, inte– ressato unicamente alla stra– nezza della favola ingegnosa o all'inusitata avventura generale nella sua fantasia. Ma oltre al- le forme più evidenti avverte più o meno sempre un inte– resse che va al di là, della sin– golare casistica, alla dimensione e alla condizione spirituale del– l'uomo d'oggi e ai suoi possi– bili percbè. Personalmente dob– biamo dire dle tra i racconti preferiamo quelli meno ,,sofisti– cati • che sono anche quelli. a nostro avviso, nei quali l'autore meglio consegue una sua misura espressiva. G. G. RO.BE. - Vicenza - Ambi– zi ose tte nelle intenzioni. con tutto quel loro carico senten– zioso. le sue poesie risul tana al confronto troppo modeste nei risultati per poter solleci– tare anche la semp1ice ombra– tura d'un giudizio ;favorevole. Speriamo in meglio per l'av– venire: non posso che conge– darmi con questa b:inal ità dal– la loro lettura. «12. iP•ensate che, me,Jgrado • l'urgenza , della situazione si possa continuare a dare mag– giore peso a considerazioni di opportu.:lità politica che allo impulso profondo il quale por- ta 0ioanuno di noi a ricQnoscere TTa le novità della Ar Colu.m– prima di tutto la verità dei bia » peT il nuovo mnno se– fatti? Se sì, quale è s econdo gnaliamo, nel campo delta mu– voi il criiterio di te.le oppor- sica operistica. dei brani delLa bunità? Lucia di Lammermoor di Do– « 3. Se no, che cosa credefo nizetti, eseguiti dall'orchestra possa fare oggi l'intel,lettua'le? del Maggio Musicale FioTenti– tia eg'li il dovere, in 'ogn,i cir- no diretta da Tullio Serafin, e costanza, dii esprimere pubbli- cantati da 11 e soprano Mari.a drrivato a controllare la sede Sembra a tutta prima di scar– e la natura delle sue emozio- sa utilità persino ir.riverente ni: sembra poco. invece è mol- ,.raccontare» ex novo. raccon– to per uno scrittore del ge- tare • in prosa.. i e Promessi ,,ere. in parole povere signifi- Sposi» a scopo di'Vl.Ùgativo,co– ca coscienza, volontà. bisogno me fa l'autore: Wl'opera ese.ro– di verità. tre voci che si ri- plare e • totale~ qual'è il gtan portano a quella suprema fe- romanzo manzioniano, vuol es– deltà alle origini che ce lo sere accostata direttamente, e rende inconfondibile e caro non !:la nulla da guadagnare, alla nostra memoria di Jet- anzi tutto da perdere, da una tori». mediazione del genere. Ma la Sul Mondo del 1. gennaio, fatica, lunga fatica, di Emilio i sei dischi finora usèiti ci Alessan~o Bonsanti tra~cia u_n Radius non è consistita solo in paiono degni di particotare Ti- profilo .di v,ttonni penpatett- uo simile reductio ad vu!gum Hevo i due c0<ntenenti The Cole co, chiamando continuamente del romanzo. Questo vuol esse– Porter Song Book' (li libro de!- in caus~ G~ansiro _Ferrata! re ed è prima di tutto un com– le canzoni di Cole Porter), con- sempre il piu p7:ovv':'to Cdi mento, e come tale si pone va– tenente 31 canzoni cantate da soldi) fra noi. Riportiamo il lidamente sul piano critico: un Ella Fitzgera!d. Sono il CLP terzo paragrafo: « Di lui, delle commento singolare, fuori del- NOVITA' IN DISCOTECA I fonia n. 3 in fa m.a.ggi,ore, op. 90 » di Brah.ms, suonata daWorch.estra « Ph.i~h.armoT1ia » di Londra. n disco è un QBLP 5042. Ne! camP.o della musica leg– geTa, 1a « Voce del Padrone » presenta una nuova serie di dischi. denomirnata ff' Verve ,,,, registrati. r-eceti,temente negli Stati Uniti peT l'o1nonima casa discog-ra,fica di Norman GTanz. Queste incisioni hanno riscos– so uni eccezionale su.ccesso pres– 1083-4. lu_nghe sedute a!- ~ayolini_delle la norma. non pedantesco ma PREMI . e concorsi G.C. - MeS t re - Forse è per- camen,te ed in prima persona Meneghini Callas e Anna Ma- EDISON Gmbbe Rosse. s1 e infatti por- acuto e sensibile brillante e vi- tati. a ricordare. più che di- vido nell'esoosizione un'inter– scorsi filati... provvi_sti di un pretazione dèll'opera 'manzonla– costrutt'? l_o~1co,. ~ di una c'?n- na discutile forse nei dettagli, sequenzialita. cn_tica guaii vie-!! certo meditata e • partecipata •· !atto di attril.nnre ai maestn, Il racconto manzoniano è dun– un inso:gere di grida e un ef: que sì • rilfatto • al modo dello Premio Nazionale dipoesia di lire 500.000 chè in esse trovo presente il quella qua:lsiasi. opinione che, ria Canali, dal tenore Giusej:)– segno di un Poeta che ho mo!- in quanto ioctiividuo e cittadi- pe Di Stefano, dal baritono to letto e a cui molto devo no, egli non può non avere su- Tito Gobbi, dal tenore Va!ia– che la lettura delle sue poesie gli avvenimenti? Oppure, di ,no Natali, dal basso Raffaele mi è riuscita cosi agevole e fronte alla gravità degli a,vve- Ariè. e da! tenore Gino Sarri. piana: le ho considerate o.Ha nimenti stessi, e in mancanz,a I brani comp-resi in questo stregua di quella influenza (è di forze politiche in cui si ~ 30 cm» sono: atto 1°, cava– tanto facile ravvisarla). Se ciò possa a:ver fiducia, pensate che tina ~ Regnava nel silenzio»; toglie parecchio al merito del- si possa far altro che conti- duetto, « Su!la tomba eh.e rtn- 1a sua originalità è anche vero nuaxe alla meglio i[ proprio serra»; atto 2°, -ree. « Appressa– che una così precisa assimila- lavoro? ti, Llucia » e duetto « n pal!or zione pµ.ò far sperare in risul- «Nel primo caso: credete che funesto oT-rendo.,,.,scema «Do– tati gradualmente più indipen- gli iotellettuali, oggi, possano v'è Lucia?», sestetto « Ch.i mi denti e, quindi, in senso - individualmente o .per grup- frena»; atto 3". scena delta assoluto. migliori. .Che sono pi - costituire una forza? Su pazzia, « Oh., giusto cielo!», àppunto i risultati che auguro quali ,basi? . ~ Ardon .gli incensi». J.! disco · 1 • « Nel secondo caso: quali so- è segnato 33 QCX 10-227. aIJa sua sens1bi ita e al suo no le CO[ld!iz:ion,i nrnormali" In tre .,30 cm» è stata pure amore di poesia. cui ci si può affidare per la edita una impeccabile esecuzio; AM.GAT. - Biccari - Non mi continuazione norma!le del pro- ne del :Matrimonio segreto d1 vanno gli pseudomini program- prio lavoro. Quali forze e fatti Cimarosa. realizzata per !'inau– matici tipo il suo • Lahore~ considerate ~gi propizi a .ta]e gurazione de!!a «Piccola Sca– mus •; per ciò voglia,scusarmi norma,lità, quali inrvece conm- la» da!!'orch.estra_ della mede– se come per gli altri. ho usato ri e minaeciosi? ». sima diretta da Nino S011zogno. so i! pubblico americano, sia La Società Dauna di Cultu– per !a perfezione tecnica delle ra di Foggia ha bandito il se– regi.strazioni, sia per i• a l t O condo premio nazionale di standard musicale, sia per la poesia intitolato a Umberto orig,nalitd de ! la concezione. Fraccacreta della cui scompar– Hanno partecipato alla rea!iz- sa ricorre nel 1957 il decimo zazione dei dischi « Veroe » ar- anniversario. Possono parteci– tisti ce!ebeTrimi come Ella Fitz- parvi i poeti di cittadinanza gerald, Louis Armstrong, Fred italiana con OJ?ere edite nel Astaire, Anita O' Day tra i periodo 1. lugho 19:,3- 31 dt– cancanti; Oscar Peterson, Ted- cembre 1956. Il premio di lire dy Wilson, Gene Krwpa tra gli 500.000 sarà assegnato nell'ulti– strumentisti; ed o rch.estra di ma decade di maggio 1957 in grande fama, come quelle di San Severo (Foggia), città na– Lione! Hampton, Count Basie. tale del Poeta. Il termine di ChaT!ie Barnet. Artie Sh.aw, presentazione delle opere, in Ch.ico O' Farri!! ed altri. Tra 6 copie, è U- 28 febbraio 1957. le sue iniziali. Mi dispiace di µ risposte, nel .loro msie- Geromino è i! basso Carlo Ber- LO.SA. Firenze.· Perch.è questa osservazione iniziale d!e e più accora quando sa- d,oh; El,sa_betta la_soprano Eu- ':,_~i~~c~i;.'toto ii~o~!~g1~~~ri~ perchè (ora· che ho letto le sue ranno eompl<ete, rappresentano genia Ratti; Caroltna la _sopra- così sciocca e presuntuosa? poesie) Lei crederà che il giti- un documento ;notevole. Ad es- no Gabriella Sc,utti; Fida!ma Perch.è vo:er spiegare, fin da!– dizio tendenzialmente negativo se direttamente rimando il let- ! 1 mez';o sol)rano !'be S t ;gnani; le prime righe, eh.e si rivolge o quanto meno perplesso che tore soffermandomi soltanto 11 conte Robinson il bfsso ~r~n- a noi « senza neanche sapere ne esprimo sia in parte origi- sulla più aperta e corag:giosa co Calabrese. e Pao ~no• i e- se siamo i più qualificati» e nato da una sfavorevole dispo- di esse, scritta da un m,tellet- nore Lms A!va. 1 dischi sono eh.e spera nel suo intuito. Cer– sizione di partenza. tuale ·veramente onesto e co- 33 QCX 102246 - 5 - 6 · te cose, egregio signore, anche PA.NJO. - Catanzaro - ~o raggi.oso qual è Afbert Camus. Nella serie de!!e esecuzioni se ,.;, pensano non si, ncrivono; letto attentamente le sue tren- (Invece ne!lla !i.sposta _più am- pianistiche di Mozart, ecGO ag- e se si pensano ci si Tivo!ge tun poesie ma non posso ral- 1bigua. P:etenzaosa ed ~voluta, giungersi agli altri otto dischi ad altri. legrarmene: credo che Lei do- quella di Carlo Le111,d!ixò sol- questo no no, c ompTendente !a C'è un romanzo di. Henry vrà ancor molto ~perime_ntare dtaaoc1umo cehnetoesds,.a _: fsePPr1:a~'f.?1~~eunt- « Sonata ~ n.fa _magg_iore » K 332, Miller, da poco uscito in Ame- ~~ =""' «_Otto va nazw n, in la _ma.g- rica (A Devll in Paradise), la sua ven_a e approf~nd1re la tuale). gwre_ » K 460, «Sonata_ m do .nel quale l'autore racconta di r!cerca. dei ~uoi mezzi espres- «Specialmente quando si m.ag! lio:e'.' K 5_45, «Dodici va- come ,improvvisamente gli ca– .stvi P:=a di capovolgere que- tratta della verità storica - nazio ni m mi_ b~m. maiw. » piti di dover ospitare una cer– sta mia (potrebbe anche essere scrive Camus rispondendo alla K 354, « Fantasia ,n do _mino- ta persona: una spe,cie di astro– er rata) impressione. prima domanda - la pegg:ior re» K 396:_ tu_tte eseguite d~ logo decaduto e stracciato, eh.e SCRIPTA MANENT MA.MI. - Roma - «Cosa ne menzogna è quella di chi so- quello sqms;to interp,:ete eh.e e non possiede nulla ma in com– p ensa . ho qualche possibilità di stiene di esserne il de1:jmtoTe. stato Walter G,eseking, pur- bio è pieno di pretese. Appe- riuscita;»?: mi mette in un L'insurrezione ungherese si è trpppo di recente scomparso. na è entrato nella casa de! letteraria, posseggano anch.e bell'imbarazzo. Che cosa ri- <liretta prima di tutto contro Un altro grande scompars~ suo ospite. suscitando così cat- de!!e concrete e pratiche in– spanderebbe Lei ad una do- una roe<Jeogna genera,lizzata. d_alla scena musicale, eh.e· si tiva impresswne, egli si mo- tenzioni educative peT aiuta·re manda del genere? Il futuro è ~uamto al c~po della pace, npTesenta a! pubblico nelle sue stra sgradevolmente stup'ito di e sorreggere con esperti ìn– sulle ginocchia di Giove e b1SOgnerebbe .nvolg:,re q_u~~ spoglie più duratuTe è Guido non trovare il talco • cardley ~ segnamenti ai fi11.i della sin– preferisco non scomodarlo: domanda ~gli e.x . parligiam Cantel!i, u giovane m.aestTo e lo esige. E cosi. via,. questo tassi, dell'esposizione, del me– speriamo sia bello. Per oggi d~lla ;pace , ,che si sono mo- unanimem~~te designato come strano personaggio . chiede todo di sviluppo, della svili– le sue non sono che simpatiche bilitati. per l appello di Stoc- uno de, ,p,u valorosi e sensi: sempre e non dà mai; le sue sticlI... ». No. w-0n esiste una . . . . d colma m favore della messa ,a.I bili direttori d'orch.estTa eh.e vi pretese au!ftentano ed egli non disciplina di questo .gene.-e, esercita~lOm di una stu entes- bando delle· armi atomiche e fossero al mondo, e scelto da fa mostra d'andaTsene. e nemmeno un trattato. Lei sa dici_a~oyenne_ che ama che oggi debbono plaud!ire a'!- Toscanini come suo successore. Lei constata con un certo vorrebbe. se ho ben capito, la p~es!a. I ::;nera altrettanto l'ultimatum di Bulganm .nel La • Voce del Padrone». come stupore • eh.e non esistono una specte d'incubatrice eh.e fra dieci anni. quale 6i agita di :fronte alla ultimo commiato de! Cantel!i, proprio delle riviste eh.e o!çTe tenesse caldo i! suo cervello HOFFMANN InglùllteTra, alla Francia e in- presenta la impegnativa « Sin- a!!a sensibilità e alla critica e facesse maturare quei pre- Lettera da Siena fo~ars! dt proteste. Je qu~ autore, ma in un. ampio e uni- Anche quest'anno la ridente s1 msenvano a preferenza net tario. a vc;lte avvincente di- Siena ha signorilmente ospita– discorsi aeip.; a,itri riuscendo scorso che sa d·esegesi e ai mi- to i premi letterari che si in– spesso a mmarli alla base, o nuziosa analisi stilistica d'evo- titolano al suo nome. Compo– a dirottarli, ormai priyi di, e!- cazione biografica e df pene- nevano le due commissioni ficacla, verso le p_aludi del! ov- trante disegno morale, intento giudicatrici. presiedute entram– v10. In tale funzione, ?he del com·è l'autore a cogliere e a be da Giuseppe Ravegnani in paradosso sapeva scegliere ed dominare nella sua molteplicità assenza di Francesco Flora, usare proprio guani'? lo f~ il mondo etico-culturale e rar- Massimo Bontempelli, Luigi scambiare con la ventà, egh te inimitabile del Manzoni nel Fallacara, Edoardo Crema, Lui– eccelleva: e_così, poich_é penso suo capolavoro. se si aggiunl('e gi Fiorentino, Lorenzo Gigli, non ne abbia ?imes~o ~ costu- -he • J'intenzion,e principale Corrado Govoni, Adriano Grai1- me, queste _gnda mi gurngo_no dell'autore del commen,to era de, ElpidiQ Jenco, Lorenz.:i anche oggi, 1n questa m_1aq~1e- però quella di non annoiare», Laurano, Aldo BusiniJ Gir.l.o ta stanza, dalla Gallena mi!a- vale a dire quella l'interessare Mazzoni, G. Titta Rosa, Araldo nese dei suoi passi perduti». massimamente un lettore an- Sassone, Armando Vannini, ~ Gli avvenimenti d'oltre che non dotto e che tale inten- Giuseppe VillaroeL n premio zione risulta pienamente realiz- più cospicuo. il « Simon Boli– zata. sl comprendera il valore var • di L. '100.000, destinato a zio.si gTani di gen.ialità eh.e/ del libro. poeti dei paesi di lingua neo- ora sono in letargo Mi di- latina, è staL" attribuito con spiaiee, ma peT ora non ce n~ D.TERRA. << Gli inquieti». parere unanime al poeta bra_. sono. Dovrà fare tutto da se. siliano Ribeiro Couto, scelta fe- se ci tiene a combinar qual- Sansoni. µce, riteniamo, e non tanto per cosa. J\,Ia a giudicaTe dal suo l'opera premiata, e Jeux de Tacconto, può anche smetteTe Tra rantar;ia e 11 realtà». l"in-~ L'apprenti animalier >, la più su bito. . ventiva di ,Dino Terra non tro- recente ma non certo la più im- FRA.BA. Varese. ~e, va in sostanza un suo peculiare pegnativa e vitale dell'autore, ch iam a romanzo 'breve treiici 0 quilibrio: non del tutto alie- quanto per la figura del poeta paginette, di venti_ righe ci<t- 110.dagli albbandoni d'una fan- di Santos, una delle più emi– scuna. E un be! siste~a, per- tasta alquanto generosa ed aenti e rappresentative della ch._ècon altre ,sette pllgine po- estrosa, lontano d3: qualsia~ < nuova , po.:,sia brasiliana: uno tra vanta..-s, d av~re scritto un scrupolo o. assillo di .• realisti- di quei poeti che con Manuel romanzo. Sch.erz, a parte, la ca» fed~ltà al d_ato d1 cr?naca, Bandeira posero fine al cosid– sua prosa è mo!_to, tropJ)o !e- pure attinge a piene mani dalla detto • periodo coloniale, del– vigata: e !a sto7:a eh.e_ !e, Tac- " realtà • del SU?, del nostro I letteratura del Brasile cioè conta è troppo inconsistente e tempo, con un mtento a suo a . . . ' quin& appare paludata in modo , documentario •· Questa cont~tburrono ad emanc,p~e la pompa eccessiva con le frasi ricerca nell'inquietudine urna- poesia e le lettere brasiliani: dannunziane _eh.e _ lei usa_. _Non ma. nell'inquietudine d'oggi che dalla pesante .dipendenza dai deve d~mentìcars, eh.e ".ivia~o ,embra tanto diversa e più acu- mod~ e_urope1e a dare ad es– "' altri te~p• d, quelli, _squ•- ta e angosciosa di quella di ie- se un anJJna e un volto suoi, s,-tamente µberty, eh.e !e, va- ri, è mossa da una sorte di • im- • riscoprendo • poeticamente il gh.eggia. L'estetismo è fuori di pegno. nel tempo, nella tema- Brasile, traendo cioè da esso, moda e ~o_n credo eh.e: peT ora, tica più viva del tempo nostro dalla sua natura, dalla sua vita potrà rmivere. Pens, soprat- Sooo dodici racconti. e un iti- èalla sua storia. diretti motivi tutto ai probl~mi ~ella nostra nerario .solo, un'esplorazione d'ispirazione poetica. Del poeta epoca, ben dmers, da quelli condotta con modalità a volte e dell·opera. se ci sarà data oc– ch.e lei sembra prediligere. diverse ma in una stessa di- casione, vorremo parlare in fu– Certo, all'artista ttitto è per- rezione' Non tutti i racconti turo. Una medaglia d'oro è sta– messo, ma in nome della ge- hanno io stesso tono. uno stes- la assegnata al poeta belga nia!ità e .de!l!ori~ina!Hà. In- so modo ct·ispirazione: in alcu- Maurice Caréme, e due meda– ve':e _i suo, modelli son trgpp_o ni vive una strana •realtà• ca- glie d'argento rispettivamente vicini e troppo chiaramente r,_ muifata d'irrealtà. 0 ,viceversa al poeta venezuelano Carlos conosc,bi!i. per una sorta di bizzarra ma- Gottberg e al poeta portoghese MINOSSE gia, in altre predomina il gusto Raul de Cervalllo. poesia italiana all'estero, è sta– to assegnato alla memoria del poeta e italianista i ugosla·,o Ante Cettineo. GIA...1"NI GRANA Sommario di « PraTagone » PARAGONE (Arte) net suo numero 83 (nov. 1956). si apre coi saggi di Ferdinando Bolo– gna e Michael Jaffé sulla mo– stra carraccesca di quest'anno; di Antonia Nava sullo scultore barocco (di origine maltese) Melchior Caffà; di Hans Naef su alcuni disegni inediti. dei primi anni italiani di lngres. La folta « Antologia di Arti- 6ti » commenta opere inedite o sconosciute del Llp,pi, df,J Par– migianino, del Cerano. del Borgianni. del Vouet, del Coz– za, del Giaquinto e del Gu– glielmi, con scritti di C. Volpe. A. e. A. Qu.i.ntavalle, A. Gri– seri, F. Zeri. L. Grassi. F. Bologna P. Della Pergola pubblica negli «Appunti» alcuni docu– menti inediti sul Poussin. Italo Cremona ci dà la XV puntata del suo « Acetilene ... PARAGONE (Letteratura) I dramma d'un Amleto paesano Il premio Ausonia di L. 200 mila è stato attribuito a Mario Gori, un giovane dotato di ge– nuino temperamento poetico, di capacità d'immediata trasfigu– razione lirica, anche nell'indul– genza verso modi pro...c:astici,ma che, a nostro avviso, ha biso– po di un assiduo studio ed esercizio stilistico che riscatti la grezza materia d'ispirazione, e il cui mondo morale, fervido e tormentato, deve ancora de– finirsi in quella chiarezza inte– riore che è presupposto essen- ca! numero 84 pubblioo uno studio di Luigi Magnani su « Heine e la mUSica romanti– ca». un divertente saggetto sul romanzo poliziesco di W. R Auden C«La parrocchia delit– tuosa »l, tre poesie inedite di Mario Luzi, rubriche. di filolo– gia <D. De Robertis), Iéttera– tura francese (Bigongiari) cri– tica (Squarcia) e un gruppo di « Alppunti » di Leone Piccioni. Barberi Squarotti. Elemire Zolla etc. Particolarmente in– teressanti il racconto « L'es'.:ate della menzogna• di una scrit– trice del tutto inedita, Beatrice Solinas Donghi, e « L' infelice Chiarina.,._ una tr2duzione dal maccheronico d e l Folengo, espcimento del giovane scrit– tore Giuseppe Tonna. Leg~ete (Continua da pag. 3) quella . mor~ lib1:randolo di ogni seccatura merente al sue colpevole passato. Potranno sembrare, que– ste, osservazioni margina– li, pur esatte a lor luogo; se non fosse invece che, alla prova della pagina, e sulla trama generica– mente precisa della situa– ztone morale - psicologica che abbiamo detto, i vuoti della scrittura s'incontra– no appunto dove i senti– menti aspirano ad appro– fondirsi e complicarsi, e non hanno fiato da tanto. Si vedano per esempio i discorsi di zia Annedda, madre di Elias, al figlio, anch'ella in tono· di am– maestramento e di predi– ca: e Dio disse: tre cose solamente deve aver l'uo– mo. amore, carità, umiltà. Cosa si ricava dalle altre passioni? Tu ora p.ai spe– rimentato la v ita, figlio mio; cosa ne dici tu?>. Su piano di moralità elemen– tare, còlti sulla bocca dei semplici, sono gli stessi problematici discorsi di zio Martinu e di Prete Por– cheddu; pronunziati da zia Annedda in un tono di monodia quasi triste, con un'aderenza ai modi e– spressivi folcloristici del– la paesana Sardegna, che non li lascia farsi espres– sione di un sentimento morale senza farli insieme espressione di un senti– mento, che direi pittoresco, dei sentimenti degli uo– mini. E anche zio Martinu mette 'Elias di fronte ai problemi ultimi della vita: e Sai tu che cosa sia il dolore, Elias Portolu? Hai tu provato l'angoscia di dover commettere un de– litto?>, ecc.; dove siamo, non c·è dubbio, nel più vivo del mondo religioso della Deledda; ma quanto più le cadenze popolare– sche vi si fanno lucide di moralità riflessa, volendo affidarsi unicamente alla ispirazione morale, tanto più si sente che ella oltre– passa i limiti dove le sia possibile trasfigurare quel– l'ispirazione nel ritmo del– l'arte. Qui non c'è più per lei un terreno su cui cam– minare; quel mondo non è il lievito di cui fermen– ti la sua anima poetica; anche se rimane l'àncora e il porto a cui la sua ani– ma sta solidamente attac– cata.· In verità, non si spiega il fascino che pur es erei ta il romanzo, senza leggerlo in modo alquanto diverso dal sillogismo morale in– torno a cui l'intreccio si svolge; e per esempio guardando come vi nasce l'innamoramento di Elias: all'improvviso, senza storia interna, col senso di una fatalità fuori di lui, da cui egli sia oppresso. Le dif– ferenze sono quelle che tutti vedono, ma non può non venire in mente il fatale innamoramento di Aligi all'al:'parire di Mila, nella Figlia di Iorio: un avvicinamento più signifi– cativo, poiché il dramma di D'Annunzio è posteriore al romanzo della Deledda, la quale dunque non ne fu minimamente influen– zata. e Madre, madre, dor– mii settecent'anni, - set– tecent'anni; e vengo di lontano>, tale una celebre battuta di Aligi; e anche Elias sembra avere dormi– to settecent'anni, anche egli viene .di lontano, e gra– vato di un'ombra fatale, che nella immaginazione realistica della Deledda si concreta nel particolare del penitenziario, da cui Elias torna in effetti per una col– pa di gioventù. Così 'Nto– ni di Padron 'Ntoni Ma– lavoglia alla fine del ro– manzo del Verga; ma il particolare rimane senza ségui to per Elias Porto– lu, fuorché a creargli in– torno quella lontananza fra di dolore e di favola, in cui egli fin da principio si muove amaro e stac– cato. Iimamoràtisi subito i due protagonisti alle so– glie del libro, tutto è fer– mo dipoi, per quanti fatti accadano, perchè ferma di. dentro è la situazione poe- · tica alla si tuaziene inizia– le: fin dal primo momento quell'amore è ebrezw., di– sperazione, rimorso, fata– lità di peccato; fin dal pri– mo sguardo, nell'animo dei protagonisti, il peccato è compiuto. Ma l'eccellenza dell'E!ias Portolv. sta pro– prio qui: nell'aura ango– sciata e assorta in cui fin quasi verso la fine il sub– strato del romanzo vecchio stile può fare il suo giuoco senza riuscire a sperder– la, anzi dandole sempre nuovo, non motivo a svi– lupparla, ma pretesto a modularla musicalmente. In quell'aura angosciata e assorta, le parole dei per– sonaggi, quanto meno am– biscono cogliere al centro dei centri il dramma mo– rale come nelle parlate di zio Martinu, valgono poe– ticamente in quanto con– servano insieme l'accento. del dramma, e accento di vero e proprio folclore: come le parlate di zia An– nedda; lì soltanto, sulla falsariga del romanzo vec- chio stile, nuove alla fan– tasia che vi s'indugia. Val– ga almeno un altro esem– pio. e Fra cento anni un'altra, fra cento anni un'altra», è il patetico, e insieme solenne augurio, e insieme dialetta).mente cu– rioso, che accoglie Elias di ritorno dalla e disgra– zia > del carcere; e si può vedere nel contesto quale effetto ne sa cavare la scrittrice, ripetendolo più volte, e sempre sentendo– ne insieme il patetico, il solenne e il pittoresco. Ov– vero l'effetto che sa trar– re dalla consimile ripeti– zione di semplici caden– ze di discorso dialettale: e Arrita Scada, sentito hai? >; dove le battute del dialogo, per quell'assapo– rata cadenza, disegnano bensì la consistenza del personaggio drammatico, ma insieme lo attenuano in arabesco quasi canta– bile: pressappoco, anche qui, come avviene dei ~r– sonaggi della Figlia di Io– rio. E per vedere come l'aura ansiosa del libro non è legata alla situazio-, ne del dramma, ma sem– mai questa a quella, si legga. una delle parentesi liriche del racconto: e Fuo– ri la notte era fresca, tal– volta quasi fredda: la lu– na calava sul vasto occi– dente, dando alla brughie– ra un incanto quasi sel– vaggio. O pallide notti del– le solitudini sarde! >. Dove l'esclamativo rende espli– cito il carattere di effusio– ne lirica in persona della scrittrice, urgente nella descrizione del paesaggio, ambiente dell'azione; e il cupo incantamento in cui la vicenda è sommersa, si rivela, appunto, non natp dalla vicenda cioè non contemplato dlilla scrittri– ce unicamente nei nessi della vicenda, ma già esi– stente per conto suo, in una preesistente zona del– l'interesse della scrittrice; che perciò può attribuire al paesaggio, alternato al racconto, una importanza improvvisamente autono– ma, senza creare fratture alla superficie della pa– gina, come accadrebbe se il racconlo si svolgesse davvero aderente al sillo– gismo morale Per dirla in una formula breve: anche IE!ias Porto– lu, pur traendo tanta par– te del suo fascino dalla singolare coerenza dell'i– spirazione etico-naturali– stica su cui è fondamental– mente inventato, partecipa della dualità d'ispirazione che è di tutt'intera la De– ledda; duplicità che in va– rie forme si puntualizza, e una sua forma è il pit– toresco, dentro e accanto al dramma. Si ricordino i titoli delle altre opere deleddiane di quegli anni: da una parte, titoli che sottilineano la responsa– bilità dei temi morali af– frontati: Le tentazioni, La via del male, La giustizia; ma accanto altri titoli si affacciano, Nel regno del– la piet..-a, n vecchio deUa montagna, titoli di sapore vagamente fiabesco, anche se le vicende narrate sono pur sempre realistiche e drammatiche vicende di passioni, di gelosie, di col– pe, di vendette e di morte. E certo, un equivoco nasce dal peso dei contrasti mo– rali, che tendono ad as– sumere sopra di sè la re– sponsabilità della pagina, come reggon6 la macchina · narrativa in quanto mac– china esterna; l'equivoco d'impostarne la lettura, com'è impostata la nar– razione, nel senso di quel mondo per cui vale l'ac– costamento all'Anna Ka– Ténina: il mondo dove si · subisce la t.entazione, si compie il male, si rim– piange tQrmentosamente di averlo compiuto; mon– do di forte afflato reli– gioso, ma primordiale, co– munque Dio vi rimanga qualcosa a mezzo fra la inconoscibile Fatalità, e il terribile Geova della Bib– bia, e un Dio più moder– no, immanentistico, diven– tato una cosa sola con la coscienza dell'uomo. A leggere in questa chiave, l'equivoco nasce perché, nell'arte della Deledda, quel mondo rigorosamen– te morale non si sviluppa mai fino in fondo, senza che vi si apra a ogni tra t– to come una parentesi, una finestra, pe'r la quale un altro mondo si affac– cia, che diremo di sensa– zioni: quelle ariose e li– bere descrizioni di cieli boschi nuvole paesi, che chi si sia lasciato sedurre dall'interesse della trama romanzesca, vogliamo di– re chi troppo abbia dato fede alla voce di quel– l'altro mondo drammati– co, resteranno sempre ine– splicabili. Di qua il dram– ma, di là il paesaggio; è uno iato in cui si sono im– battuti tutti i critici della Deledda quando hanno voluto leggervi più in là della prima impressione. La logica intima dell'un mondo, se si potesse pa– radossalmente dire, por– terebbe agli autori che il Momigliano citava, il Do- stojevskij e il Manzoni; la logica dell'altro, al D'An– nunzio. Sennonchè, la De– ledda non arriva mai nè al Manzoni, nè al D' An– nunzio, cioè non arriva a chiarire in sè fino in fon– do nè l'uno nè l'altro te– ma, perchè l'uno impedi– sce all'altro di approfon– dirsi; dove certamente è la ragione della sua non primaria grandezza, lna anèhe del particolare, un po' aspretto fascino che ella continua a esercitare sopra i lettori. Lo iato, nell'Elias Po..-– tolu, è ancora più poten– ziale che effettuale; l'an– cora giovine seri ttrice che non ha dubbi sulla qua– lità interamente dramma– tica della propria vocazio– ne a narrare. e le paren– tesi paesistiche e liriche l'incrinano senza compro– metterne il ritmo, se non anche il tono. Ma a una chiara lettura del libro oc– corre avere presenti gli èsiti anche lontani della Scl'ittrice; anche per non chiedere al libro, in per– suasione drammatica e morale, più di quanto es– so dia. e apprezzarlo per auel che è, non per quel che potrebbe essere se quello iato non ci fosse Stemperare in lieve aura di fiaba l'antica formula del romanzo naturalista: incosapevole fino a un cer– to punto, è il compòsito incanto del romanzo; e ciò che lo avvicina alla so– luzione, apparentemente ziale d'una valida resa poetica. Una medaglia d'oro è stata a.ssegnata a Gino Nogara, e il « Barbero d'oro , a Giancarlo Politl Il premio Fontebrando, destinato a uno scrittore stra- LaFiera Letterar niero che abbia divulgato la .,______________ , a. o o·o.o o o DI Al\lERICANl ADERISCONO AJ BOOKCLUBS La geniale tniziatwa t stata realizzata m Italia dagd ArtllOI DEL LIBRO i cui aderenti godono del seguenti benetlct: a) ♦ vengono tenuti al corrente del 11br1 d1 maggior sue> cesso attraverso l' invio gratuito del notiziario mensile edito dagli « A.miei del libro•: b) ♦ ncevono a domicilio, a meza., posta, i clibn del mese> da loro richiesti; e) ♦ ricevono in premio no clihro del m- a toro scelta. del valore medio degli acquisti, per ogni due clibri del mese» da loro acqnistati: d) ♦ usUfl'uiscono del servizio gratuito di CODSUlenza u. bratia offerto dagli cAmici del libro»: e) ♦ fruiscono di uno sconto sull'Importo dell'al>bonamento a riviste e giornali di carattere letterario. tanto diversa, della Figha L'adesione al Book Club Italiano è libera e gratuita e m di Iorio, lo avvalora, non effettua con l'acquisto di un clibn, del mese». lo diminuisce, nella logica Gli aderenti che presentano ne nnovi associati banno della maggiore arte. fra diritto a scegliere gratuitamente no e libro def mese• naturalismo e simbolismo. Richiedere senza Impegno dettagliato programma e schedo a cavaliere del secolo. di adesione agli Amici del Llh~. viale delle Mil.:zie2 Ro= E~LIO DE l\llCHELIS 1-------------------- •

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