Fiera Letteraria - Anno X - n. 50 - 11 dicembre 1955

·-•. LA FIERA LETTERAR Anno X • :-;_ 50 SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 11 dicembre 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direuore VINC_ENZO CARDARELLI QUESTO NUMERO L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE: ROMA. Via di Porta Gastello, 13. Teldonl: Redazione 555.487. Ammimstrazlone SSS-158 - PUBBLICJTA': Ammlnlslr. 1 LA FIERA LETTERARIA 1. Via di Porta Castello, 13 ·Roma· TARIFFE: Commerciali L. 150 Editoriali L. 80 al mm. - ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 . Semestre L. l.400 . Trimestre L. 750 . Estero: Annuo L. 4.000 . Copta arretrata L. 100 . Spedizione In conto corrente postale (Grupp0 Il) • Conto corrente postale n. 1-31428 * Poesie inedite di Corrado Govoni ,,._ TU DIO ... Tu, Dio l'Cnu tonno e toeo:r.a mCH1e, conie puoi tu ,·edere con ooehi di tte1le, bruciato e tro,·olto ' da quel tuo tlet•O fuoco «eatore nfl ,·onicosi 1hi"51 dell'incolmabile nuUa, la no...-tra condhktne umana ~eata aJJa ui.gione di un teeondo di quel grano di ubbia del luo ~l'Te ch'è qutt.ta o,a1ra faticosa tena? Vedere china al focolare la madre mentre 50fria l'anima Hpn b 111.ncner• brace, col cuore gonfio di parole chiuM!I e la botta dolente come piaga, come te fle<f.C al fuoco la rispotta: quui che ~n la cenere di torba e col nncido pian10 ti p<>INHi im1>:ubtt1 un po' dl pane per la 1tah:.J l'O\'llta; o a contOf'CttA'Ì al 1uolo come un \ttme t:15li1to dalla v1n1a su.I figlio trucidato? Come puoi tu v&derci 1e nella nMtra none d'uoD1ini IUlla la no.Mra luce ,on le lagrime? Siam per te come l'atomo, ìnvis1bill tolto il bomb1rd1men10 dei 1uoi anknti •guardi: .enu fk-onomia e letlta 1toria come l'erlia dd foui, om■ramente brucati dalla mlk'le Chi può illuderti a-ncora che tu ,·txla talire a te quel gri,:io fioooo d'incemo andato a male che ,coppiò itd HiroM'litna e fo ICfflllre tremare il cuore •1H uomini; o che tu &enla cre,acere lentaml'W'tle nd tuo matt di cele..ie r,azicnu, impallidendone, tra i fiori bianrhi di s11L1C(,Ut,e mine, il corallo di 1om1ue di Matbauten ,. ··---•i- ..... . ,< Che leMO mal P,UÒ eTN' pe.r le que.ia vita più bre,e ddl'andare e tornare della rondine col caldo nido In hooco, con un M>nno cl1e accelera la J"lena di ,•h·ere a~kandola di topi, e il n05lro d~JN""PIO grido con quell'eco giil morta 1wim11 ancora di batlt"n!I 11ll0 spietato muro del tuo et orno 1llcn1io per ■Juto? Ptt 1rapparti il N>nlorto d'una ,illab.a, invano l'uc:>mo Ma in MCOho, o cie«i Dki, o Dio tordomuto, Dio .e"rua volto. Roma, 6 ottobre 19$5 * EDIZIONI DEL MATrINO E' toltanto duronlc le ore piccole che gli uccelletti del buon Dio ranno la loro pron gener.ale, fiachietti, 1rnfoli, :mci~. nel 1eaLro ■lraperto delle foslie; per &parpargli11r,.j poi, t.e.nu me11ere intleme alcun concorto, nelle ,iepi ne.i 1>rati nei bo.tehi, n1J&chi e canlori, menlre loro donne vanno a ni,,,conder le uon nel <'titino: a moneKlr.i qu1tlc<>N nelle m1tni_. come i pO \C.IÌ ptt non far ,·edere; o Hl un angolo 50)i11rio a ttuditt canto e a rÌl)H,~re. dallo zufolo o rlarinetto acolanJo go«'iC d'ilare uliu. Quando ,:li an,:eli lei~ono col n:m,. atxora un po' anonnati, i primi aquiloni del manino fr~hi di gun"A e di tipograiii1.. Roma, 14 ouobr■ 195$ )I.. MAL DI MAMMA E DI CASA Ollni ,olla che in 10,!!110,a ca1>0 chino, 1irand•uni IU il b,n«o per non fanni cono-re J,1i lilla, e le,•ando il ra1>pello col prelcMo col giglio e ffll lhunbino dells 1mrta: di ~aluturc il Sant'Antonio IL LIBRO DELLA SETTIMANA * l~a ehiar.ezza di Uarlo Lewi Il nuovo libro, «Le parole sono pietre», è l'ultimo anello di una trilogiaj do,•e si è compiuta la parabola ascendente - e non di– scendente - dalla leggenda alla storia, e dalla storia alla cronaca di GIANCARLO VIGORELU QUARTA GENERAZIONE * L' istanz a s o ciale Al cambiamento del n,pporto t.ra ar te e realtà, tra arte e società, corrisJ, onde il bi.so – gno di una nuova estetka. che non sia par– teciJ,e né del formalismo né del morali.smo .. di ENRU..:OFALQUl -.-i- Ma, se a riscontro dell'Istanza rellglosa poniamo l'istanza sociale, non è per opporre agli Spiritualisti l Materlalfsti, al Cristiani I )1arxistl, al Cattolici i Comunisti. Le Istanze della poesia spaziano più lar– gamente. E noi et limitiamo a prendere e dar atto che l'lstan1.a propu~nata con maggiore decisione (C!r. C. Lconardl e P. Spallettl: Ter-:a genera.tìone, ottobre 1953) dalla giovane poesia del Dopoguerra è sicuramente quella di e uscire dall'Isolamento lndlvt– duallstlco per capire e rappresentare allrt contenuti: quel1t della socletà e della storta >. Di conseguer17,a l'istam,a si rivolge contro la corrente ermetica, alle cui formule viene addebitata grave lnsu1rtclenza rispello « Rile esigenze e al cllma umano del dopo, guerra>. Ma nel contempo non si nega che « l'attog– glamento realista dimentica che anche gll Ermetici avevano a!frontato, con grande impegno e con serio lavoro letterario, Il problema deUa poesia e del poeta net confronti con la realtà: le formule di letteratura e vita, poesia e logos, ecc. hanno slgnUicato solo in questa direzione>. Cosi non può esser trascurato quel che « storicamente e culturalmente rappresentano le forme e le scoperte nuove adottate daJlc voci più si· cure del poeti ermetici>. La strenua putillcazione del dati sentimentali e del dati espressivi non mirava forse a e ritrovare l'uomo: l'uomo di pena. a salvarlo da una realtà retorica e Inutile. a giustl!loa.rlo nella sua Individualità. a scoprirlo neUa sua tentazione più dolorosa e intima, e perciò più vera>? E Mon• tale non e ha pol percorso l'unica strada che dopo Ungaretti rimaneva aperta>? e Valendosi deUa fun• zione del poeta quale solitario Interprete della pro– pria verità, e perciò massimamente lnterlori22,&to>, non è giunto, « estraniando da sé ogni contatto vitale con gli uomini e le cose, alla poetica negazione di ogni comprensibile discorso, al riconoscimento u·agJ. co di una ,SOiitudine e di una aridità tncomunicablll e perciò Inutili>? Per cui e al poeta non rimane che la mera enumerazione delle cose come unica tematica resolvlblle a propria ed esclusiva consolazione>, E slc• come. ove questa tensione fosse stata prolungata maggiormente, l'umanità ne sarebbe rimasta esclu– sa, al giovani torna giusto e considerare l'Ermetismo un'espcrlcn7.a finita, una situazione sem.a sviluppo>. Ma gunf a cadere nel gioco dc-ile reçiproche nega, ,ioni tra l'una e l'altraitg('nCf'a7!ont". , La polernica di questo Dopoguerra disconosce con troppa fretta certi r:s~oU I~~~~ en~r:.i'is~i:ut~ri~t ~~ ~~ ~t~rfL~~ che Il ha capiti e sostenuti) rappresentano: c~ la denuncia umana e tragica dell'Isolamento>. E dovreb, be esser chiaro per tutti che. come e c•~ un senso per cui il poeta si troverà perennemente in solitudine, In quanto ciò corrisponde alla natura dell'arte. aUa sua autonomia di fronte alle altre attività umane>, cosi c'è anche un senso « che esprime l'Isolamento da cui oggi, storicamente, è tentata e compromessa la per– sona umana; l'individualismo In cui si risolve 1a vita dell'uomo>. Tanto vero che chiunque t: negli ultimi decenni ha fatto poesia o ha tentato solm,Jonl al pro– blema della poesia. si è rifatto a questa constata• zionc: dagli Ermetici al Realisti o Neorealisti. E In questo Dopoguerra Cd ora è Qui, coscientemente o meno, che sorge la polemica: è qui che si ccroa come nuovamente può nascere la poesia>. Non a torto, dunque, per molti poeti della Quarta gc,nerazlone al cambiamento del rappon.o tra arte e realtà, tra arte e società, corrisponde U bisogno di una nuova estetica. che non sia partecipe né del for· mallsmo crmeUsUco né del moralismo fideistico. Essi propugnano che: e p('r l'opera d'arte è necessaria prl• ma la preparazione umana, in cui determinati valori della tradizione devono essere superati nella visione completa dell'uomo inquadrato nella società>. L'inda• gine estetica e non può essere l'analisi del processo creativo RStTattamente Individuale dell'artista>, bcnsl e del modo In cui si pone Il rapporto tTa l'attività arti• stlca e la storia generale della civiltà umana e na• zlonale >: sicché e a mano a mano che Ja storia del• l'uomo si sviluppa e si arricchisce, l'Indagine estetica amplia Il suo orizzonte>. Bisogna: e Inserire la propria storia nell'Immensa pagina del mondo, ln un rappor• to quasi poUtlco dove gli oggetti scavati nel loro intimo acquistano vita di personaggi e stabiliscono ti termine umano di paragone per una ctvlltà 1.ncerca di soluzione>. Bisogna: e Raccogliere U grido del san- ~t 1:r:!~~ 8 ~hf;~ ~~¼r~~~:r: ,: 1 r~~~r:ld!~~I~ stro temp0 nella sua verità e storicità>, con e com- C'j{~elàt~kr,1si~n~, e di sentimento>. (Ofr. Momenti, PostulRtl che da anni sentiamo formulare e rl• formulare; e che Invariabilmente vengono riassom– mati nell'Imperativo: Impegnarsi. Qs..\la: e Vivere 1 contenuti rivoluzionari del nostro tempo, I contenuti del proletariato, della classe cioè storicamente destt- :~~c~~t~~~:r~a;roantf~~tl:Jt1~~~~l~;;pucl;t~~ t lavoratori esprlmono nel corso della loro lolta, della loro fatica quotidiana•· E. criticamente, i termini del dh'arlo tra ieri ed 02"gl,anzi tra passato e futuro, si potrebbero. secondo Fabrizio Onofri, riassumere iden– tificando nel Fascismo la prigione dell'uomo e la ra• refaz.lonc della poesia e nel Socialcomunlsmo la libe– razione dell'uomo e la condensazione della poesia, Ma forse è distinzione troppo semplicisticamente rias– suntiva d'una ben pili. complicata situazione. Ad ogni modo, volendo dalle enunciazioni pro– grammatk:he scendere e ritoccar terra con l'Indica• zione di qualche nuovo poeta socialista o populista o comunista che sia, occorrerà cercarla tra quelli che, e rotti gli indugi> e tornati « uomini In mezzo agli uomlnl >, parlano a giudizio degli apologeti - e t1)Jl la loro voce. con le loro parole, con le loro speran• ze. col loro odio e col loro amore>. E va bene: sono quelli che della propria poesia fanno uno strumento al servl1Jo degli uomini affinché « Il sostonga, li Ispi– ri> e, all'occorrenza. e ne salvi il coraggio e la gene– rosità In un'aria di eroica concitazione>. Ma quanti non sono costoro? Il presentatore Cd elogiatore del premiato Giorgio Piovano (Torino. 1920) si è {fìà do– mandato se si traua realmente di poesia o di poe– sia narrativa o di eloqucn7,a o di cronaca o addlrit• tura di politica. E appunto Onofrl ha finito per rl• spondersl che cl sono, sl, tutle queste cd altre cose in• slcme. ma che proprio perciò si tratta dl roba nuo, va: per gente m1ova>, Meriteremo dunque la taccia di gente vecchia. non reputandole Invece abbastanza nuove? Concitazione a parte, mo!te altre raccolte potrebbero segnalarsi accanto a quella del Piovano. Per esempio: Baraldl, Belgrano. Cada!ora. Ccrronl, Di Rus~lo. Farinella. Morra. ::\1orsuccl.Nobili, Nomi– ni. Pascutto. Raccagnl. Slttl, Socrate. Vivaldi. <::c. Ma limitiamoci per ora a pcche registrazioni, ENltlCO 1-"ALQUl ------ (Continua a pag. 6) iblioteca G•ino Bianèo

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