Fiera Letteraria - Anno X - n. 48 - 27 novembre 1955

Data la sovrabbondanza di scritti che cl pcrvengor:.o con la esplicita richiesta di giudizi p11.rtlcolarl, comunichiamo agii interessati che direttore e redazione della • Fiera• sono asso• lutamcnte lmpo.sslbllttaU a dar rlscontro a queste richieste:. GAILLJERIA tA FIEH1\ tETTER1\RIA DEGLI A\R1rISTI ORARIO DELLA REDAZIONE 11-13 16·18 Manoscritti. foto e dlsernl non pubblicati non 11 restllolscono I1tA1LIANI OTTONE ROSAI • • "' . C'è tutto l 'uonio sotto ai SllOl omini OTTONE ROSAI: Iri.J e blucttes Rosai t Inevitabilmente un plUore. Detto questo Il corollario oUretta.nto lnevllabUe t che ogni fJ.SPCtto del• l'arte di Rotaf t un O,Spettovero di un pittore vero; dal periodo della 1composizlone /uturlJta a quello che po– tremmo dire d'Intimità, quando con amore, neUa.pittura * di MAURO lNNOCENTl di Rosai la scomposizione della quale l'art~ta aveva vi– sto l'unftir si11gola, si rlcompo11evaIn un /atto compiuto di pittura. Non è /acile che un pittore sia 1. uero ». Mollo ri~S:iamr::tz~gnee s~er::::c~a,,~es::::: 1 vtia~::~Si;:;j~~for! o a.ll 'Mlru.seria delle /orme. Ma fra tutto questo e la pittura c'è dl/Jeren..za, anche se il primo sia un /atto di lnteUlgenza, di gusto e perfino di stile. Rosa! Invece e un pittore, di fortissimo temperamento. Poeta altret– tanto inevitabilmente che pittore dei vita con I colori a tutto un mondo che ha la sua giustificazione, anche umana, solo nella pittura. St è detto da tante parti che li 111.ondo di Rosai è popolato dì 1.ominb fiorentini. Null4 di pìù errato. Omln! come uomini come uomini detrunlverso. Cht quando da un 1. omino»' si tocca l'intimo più fondo si trova l'uomo, vero in tutti i tem;,t e sotto tutte le latitudini. Ma anche questo e un discorso che si ad.dice poco a Rosai de.Iquale vero soprattutto rimane l'amore della piUura, Il ltnguag- gl°,>:S~1f:m!itt~~adl:e s~~=o R~~i r~~'::~eJ plù grandi pit- tori di questo nostro tempo, UM di quelli che hanno 1)0: tuto, Jn attimi sussegueTJti.d, fermare di quegli att1n11 l'Msoluteua sfa con la pennellata preclJa, «segreta••. d~l– le opere precedenti U 1930sia. con la pennella.la plu in– quieta. più aperta più tormentata delle opere dopo il 1930. Nei quadri di Rosai il soggetto è solta.nto l'occasione alla pittura, che rimane la sola realtà: una strada In curva, un prato con una ca.sa ,un panorama con i monti, ~m~b;r: :V:~oc1::ti:S~·u:~:1~~ufe~:.o ~!n 11 fu;~es~'::t°:_'ai paJese la s11a. prese11<:a incombente, seppure a.ssorta e Incantata. Le ca.se di Rosa.i sono /atte per la vita degli uo,nìni e le strade deserte sono state appena lasciate o iia.ranno tra poco percorse da una di quelle figure nelle quaJf la vita è tutta interiore e tesa ad una verffà essen– ::lalmente umana, ad una assorta verità. Tutti I /atti della pittura sono presenti e hanno valore preci.so nell'opera di Rosai: ,1 taglio la composizione la pennellata, oltre, s'Intende, al colori che nei .1euol quadri iii possono chiamare, con Corot. valori. E l'Jmportan::a del– la sua pittura. t confermata dalla presenza continua, anche quando è sembrato che dovesse preveder,! una @nesti disegni ed 11,bbo::::::i sono l'1dti1110 0111aggio di Ottone Rosai ,dla sua eitt,"ì,. S11esso lt_1, sua "fio,•entinit,-;,,, gli è statu ••i1np1•ove1•tdt• eo111e 11 ,.,,., li111ita:::ione: ,nu eo111,e sotto gli 0111ini c'è l'uo,no, sot– to Fi,•en:::e si ap,•e HHU vivu eu1n1H191u1,, un cielo continuo, 1:a,•eo del n1ondo. I teca Gino Biar ba.ttuta d'arresto, dagli itinerari nuoul che egli ha sapu– to indicare, dalla vallditd, non minore, delle sue opere ott11alla confronto di quelle del tempo passato. Ancora. dinanzi at qua.tiri di Rosai si rinnova lo stupore che pr~ à.uce un'opera d'arte in chi la sappia leggere. ì\1AUKO INNOCENTI OTTONE nOSAI: Rost' i!! = .:::::.: • \ rJ;' .. ~--··- __ ..J..c_.

RkJQdWJsaXNoZXIy