Fiera Letteraria - Anno X - n. 10 - 6 marzo 1955

LA FIERA LETTERAR Anno X· N. IO SETTIMANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SCIENZE Domenica 6 marzo 1955 SI PUBBLICA LA DOMENICA Direttore VINCENZO CARDARELLI QUF.STO NUMERO L. 60 DIREZlONE, AMMINl.STRAZIONE ROMA, VIA D'ARACOl:.LI n. 3 - Telefoni: Amministrazione 684097 - Redaz.ione 68~098 - PUbbUcltà: AmmlnLslrazione • La F'IERA LETTERAIW.A" - vla d'An.coeU n. 3 - Roma. Tariffe: COmmuelab L. 1$u Edltorlall L. 80 aJ mm. - ABBONA.MENTI: Annuo L. 2.700 - Semestre L. 1.400 - Tnmeatre L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 - Copia arretrata L. 100 • Spedizione tn conto corrente poe;tale <Gruppo n,·- Conto corrente postale numero 1-314lG Paul Claadd. dllJ'allt.e Il MC'florno milanese dd ltM6. In oc:castone ddla e prima• alla Sea1& della na • Glon.nna d'Arco•• rbponde al uluto che Giancarlo Vlt"ett.lU rll an,'t& rholto a aoa:ae dqU ICrlUorl Ualla.nJ, taduo.aU alla • Cua dtlla Cultura• Il "terzo tempo" di Claudel »e ~IANCARLO V.IGOREl",LI Alla notlzla della morte di Claudel non Non sono molti quelll che, scoperta- 11bblamo saputo mandare avanti che i mente, oggi si rllanno a ClaudeJ; lorse dati della sua fortuna In Italia. Dati In• lo stesso Bo è lontano dalla passione che completi, perdlpiù, perchè limitati alla gli dettò nel '36 la sua Meditazione •" scoperta lattane da Jahler, traduttore Clmulel; e per l'Intolleranza, ed 11.lastl– nel 1912 del Partaoe de Midi, ed alla dio, che Spt'S$0 dà Il versetto claudelllano avversione di Croce. Era lt'nonaltro tra- (e dentro al versetto la fastosità. la Jat• IC'Urare tutto Il es~ tempo> della taro.a, l'ampllrlcnzlonc), quasi tutti rl• aua fortuna, dopo il e J)Ctmo t~po > vo- mangono prevenuti di fronte alla sua dallo. che "1'Uelnò dietro. più renitenti opera. Ma già Mar"l'Cl Raymond, nel suo ~~• Bolne•• llf Baadeleirw, aa Bum:lalilme, awva In• ·1,,;,~Mllilill1' 'l-'l)-'25 eon l!Fpall) • uJuqre In liii. pw: tra le rl• fii i1url l e 1al19Ari di ~,--, 1.1u '-·a11tu1t.• ~ w, 'lllunl~t.t totale, un aptnl. di D'Amico, dl Bor&"e.t, di Til• poeta delle e cose>, l'instauratore del &her, di GobeUl e con gli apponi ph'.1 passaggio dall'c Impressione> all'c espres– dlchiaratl del Gennari nel 1917 e del Ca· s!one >; e non a caso Bo,. sottraendolo anaU col libro Paul Clmulol e i 1uoi dram- alla falsa compagnia di D'Annunzio, lo mi, pubblicato nel '19 come In rlpnrnzlo- a,·eva ricondotlo a Whllman, come a rl– ne della stroncatura crociana dell'anno cordare dn qual(' mondo Integro, cd lnte– prima. grato, egli provenisse, e non certo dagli E' col Riuit.Te di Bo, nel '35, che si sfa~li dannunziani. Inaugura la seconda fortuna di Claudel, Quell'Insegnamento di Raymond e di ....e non è certo l'avervi avuto parte che Carlo Bo (ancM se l'opera di Bo è cosl ce la fa tembrare più feconda dell'allra. anticlaudelllana ..., Mallarm~ dà scacco 11 merito va a Carlo Bo. Dal Riuière al matto al suo Olaudel!), oggi sembra an– MaUarmé, in questi dieci anni, il nome di cora più valido e più provato, tanto da Olaudel gli è valso più In là di que11e far credere che al e secondo> possa te– raiaona dl4 coeur Illuminale nel suo Dia- nere dietro un e ten.o tempo> claudel– rio aperto e chituio: ha saputo relntro- Ila.no: e sarà proprio la sua poetica ad durlo In quel discorso sulla poesia mo- avere un vantaggio sulla sua stessa JH>C· <tema. dal quale l'avevano un. po' tu( tl sia. Del resto. se si butta l'occhio su al• distolto, lnten'Zlonatl a relegarlo t.ra I cune opere critiche degli anol dal '35 al dannunziani (come se, date alla man o, '45, il nome di Claudel fa la sua compar– non tosse più giusto elencare I claudel- sa Jà dove sono registrate o occultate, 111ml di D'Annunzio). quando, oltr,e a_lla anche da noi, le prime crepe nel sistema durat~ di opere come Corona ben1gn1_ta: della e poesia pura>. per esempio nel Sa– Ua, Cu,q grar1de1 ode•, PartagB de Midt, r-er dbting1Jere di Capasso, nell'Autono– lA aoiùier de aatin, a cinquant'anni di ,nia ed etcro1tomia di Anceschl. nell'Arte d1stanu l'Art poétique (tradotta nel '13 e Poc,ia di Baratono, In certi saggi di da Jahler) resta ancora un testo rlvolu- Macrl, di Pacl, di Luz1: scn1.a dlmentlca– zJonarlo. re due tipiche note su Clnudel, quella di Pe_r mio conto arrivo a dire che l'Art Contini. in Escrci.:i di lettura, a proposi• pothque cl mette nelle mani un esegeta to di Co"t10Ta<1tion1 dana le Lotr.et-Chcr, della poesia e dcll'uom<Kll,poesla supe- e quella dell' Anccschl di Saggi di poetica rlore ai risultati deJ poeta stesso: Infatti, e di pocaia, In margine al libro della Gor• per I troppi equivoci di Unguagglo e per ra. Fine del caao Ota11del (1936). una concomitante contaminazione di for- Il libro della Gorra. ora che l'abbiamo me la poesia di Claudel è venuta ad ap- riconlato, clamoroso quanto era esterno, partarsl quasi da sè dal corso della poesia può ben reggersi. Ln dlre1Jonl opposte a :~a r:11J:\::1ti:!a dX~1~1Qd:I s~rl:: ; ~~~le ~~:.t:~·1d~~~~1:~~ ~~!~!~~~ cennlo: ma a tllegeere bene quella sua lette~arlo Claudel > e rare I conti con Poettea vi si ritrovano le anticipazioni di Claudel I limiti letterari della sua opera quel tomismo e soprattutto di quell'ari- sono evklentl; c'è una parte che è caduca atotellsmo, al quale, consciamente o no, In sé e un'altra che lo è per una lncon• ti richiamano oggi un -po' tutti per essere scia Obbedienza al gusti di un'epoca, - ::~nc:e~~tl ~1ila~~~:m~ ~:ii~ p~~~ GIANCARLO VIGORELLI ermetica. (ConNnua a pog. ZJ DOPOLA PUBBLICAZIONE DI "DIALOGUE D'O~JBRES,, * Tutti i racconti di Georges Bernanos L'importanza del volume risiede sopratutto nell'indicazione preziosa che esso fornisce sullo sviluppo dell'arte narrativa di Georges Bernanos, e sulle influenze che l'hanno determinata * dl GIACOHO Aì\ 1 T0i\ 1 1,\'I COiia recente pubbllcazJone trazione 1ublte. da tantl altri, i. !o.ma e 1ti stanco d1 tanti del raocontJ riuniti per la PM- del luorhJ e delle reglonJ dove &U0 0CS,9 ,1, Jacquf'S e Franço'M, ma volta ln volume di Oeorges trucone PI umi più Jmportan- la npua fiera ed Indomita, Bernan os narratore abbiamo ti dcll4 sua vita: Rouen, Tou- perdutamente Innamorata dl lul onnat t.ut.to , Si avv:ialne. il mo- lon, Bagnères de Blgorre, Cler- che 111oon!MSa la macchia del mento qul\l ldo nel riguardi di mont aur Olse, quindi la Nor- proprio J)a61&to rifiutando per queeto acrittore tumult.uoeo e mandla, la Costa Azzurrr., I Pi- orgoglio di eseere e.ltro che una puro. disuguale e magnifico 1I renel l'lle de France, cui al 1ua a.mante. potranno tirare J)8.C8ta.mente le J)()S90no anlungen Maiorca ed Ambo aono alquanto irreali, tomme. n sa11!1ta quul aem- Il Brulle. nel romanzi non vi Jet.~~rl IPOde: Fn..nQOllseche pre vlolent.emente poiemlco gli e tn.ccla. Sia chiaro che non 11f:r rai1'onl lncomprenalblll al ~l& J~e~~,: : ~~ ~~~b1: 1 = n~ :.O ~n::-r:= e~!a~'~; lep.tl ad una attualità politica ca. ma ,oli..nt,o dl w. prova dop.le, Vl!t'lutaaln da bimba col col t .ruoorrere del t.empo per- dell'Impermeabilità del t.empe- pra.dte ad abitare una crande dono lnt.ereue. Fonte rimarran- ramento artlstlco di Georget e t.rate villa aolltuia della Pie– DO quelU concepiti come opere Bemanos dopo 11 periodo di card.la . Il racconto In forma dJ leturarle In virtù d'un lffltl• adolescem..a. dlalO(l :ovale non per I due pro- M::to d;~~e:-.:~~\n°a : vor~~r~~~rano~d:~ ;'}~t;~t~urpe~~~~ ~ =-~':e:~ ~"!"Z: PÒ~ ~~f:~ ~ 1 ~iet~, ~~?::re.,:~ ~~~r:u;:i~~:sl 11 P;~,!~ Clmltlèret to\11 la Lune >, e Lea pratut-to nelllndloulone prezto- ma quul diremmo l'oueulone Enfa.nte Humlll~s >. Qui anche ea che eMC> forni.Ice sullo avi- delle. morte, li desiderio in al- 3uando aclvola. nella polemloa lu:ppo dell'a.rte nutatlva cU cune donne giovani, 01011Jose, ~i: w~ri~~ su~g;gr:ro:~ ~= ~sulle net lnfl~ ~ ~Jr::- ~d:mi:_n~u). ~:; !l'mo rivale li F'nln~ Ma.urla.e adolct0enza la dde~ morte sftdando Iddlo. TemJ qui libelllata cui la sua grande om- Tot.ti I raocont..l. dJ CU.1 tre al- appena accennati che oel ro- ~mbr1 non dO\-er dare r:1~1~~vt 81~~ f~I~ r::i =~m:r:ir:.° i::i'=J:- Ma questo anche nel momen- ed. Il 11114 quando dirigeva un ti al post.o di queste pallide tJ m1auor1 è n Bemanos mino- aiomaJe a Rouen e non aveva ombre dJ Barbe)' d'Aurevtlly. re. Que-Uomaggio~ è li namt.- ancora. una seria vocu.lone Jet- e Une Nult >, la KOOnda no– tore. AJ suol roman%J e non ed teraria. appartengono ad un velie, l)Otttbbe essere una del– altro Oeorges Berno.nos dovrl periodo anteriore alla rivela- le e D!abollques > lmpngnata Il posto Importante che conti- alone di e Sous le Solell de Sa- com'è In un clima di orrore, d1 nuen\ ad occupare nella lett.e- tan >, II suo primo romanzo. tortura e di delitto. Per una eo- ~tuq~e:iarr~~1S::~~~:; :81we ~":io ~=teal~ ~,;gl!~u,~eod1:tl!At~-=l~n! avere presa. arvt es,o ne aooen- aua or!Jlnale ma.turit.à di ro- do per ambientare la vicenda tua la alngolru'Jt.à ed 11 valore. ITlllllZlere già miracolosamente J1 Paraauay dove non era mat Scritti all'lndrco. fra Il 1925 ed r&ff!untAl In e Soua le Solell de stato ma che aià sogna va un li 1940 N9:I al dl stlngu ono net- satan > cui molti danno ancora qu arto dJ secolo prima di pot.er t.1.mcnte dagli alt.rt romanzi 1n pttJerenza accanto al ramo- l &lpa.re verao quelle lont& ne rl– rmnceal pubblica .li In quel pe.- flO • Jounwl d'Un CUrl de cam- n. In e Une Nult » tutto è fan– riodo t o.11to dn sem brar ap~ar- pacne » ed t. e Moneteur OUln• > taatlco e tt.nebroao, tutto rima– ~ ad Wl paea,e, un cl'ina tn rol bo! vedklmo l'opera plO. ne mllU'ri<»O.Ma Jjll• noUe tl'a– z-~» e Je&taarto dt-1 tatto nalnnta M'Ora dal 11ovane O&rlc. Dar- d1 ":itor& Col~ra~'n'~ uvf':~n~VI~~ >~:~ :.::-~:'""'!ii·~~-- m =: ~u~~er?.!a~~"e !~ ~~~ !•U: 1:.oJ 0 :1~tar;:~ ~ •:~•e ~~~~cc'1:~~•~ I più elO\l'anJ Henry de Mon- du Che\'11.llerde I.orge, >, curio- Tesa Clà con notevole emoacla. therl.\nl Jean Olono, Drteu li $0lt4nto come documento per La morte nel suo più tetro arro– la noc1,ene. Andrt Mnlraux, seguire aln dnl lontanissimo lnl- re è In e Une Nult. » Il motivo Jullen Grcen, egli non h.'\ avu- alo l'evolua.lone dello .scrittore, domfn~te come lo è del rea«> to nulla In oomune nè come ma e.nche nel tre raccoat.l In nel plu noto del raoconU e Ma– ~zlone ~ come ~to Jet.- cui già al rlcon080e Il auo piglio dame DaNent >. tenu'lo. Benmnoe dimostra di essere rl- e Madame Dargent. > è H ao- Georgcs Bemaooa ha sempre muto fedele nel gusto, nella lo racconto dove Bemano. afa coetltUito un feoomeno a ~. conculone di per,onaggt, litua- riu.eclto a aovrapporre la propria In un certo seoao questo può aloni ed ambiente ane letture penonallt.à • qualalul lnnuen– MJCre detto d1 ogni 8Ct'IU.Ore che pii) l'lmprm.,Jonarono nel za. B&rbe)' d'Aun!vllJy non è ~r:::r:a:~1a'in:C~o~'!1&:~ ~ Ct~odJ ~~~Tu~~rmact~eJ ~~~ ~ ~~~u: le parentele lette:nu1e. t rappor- dell'Ot.Locento. Fre questJ ohi su non è plò preeent.e. In Charles tt esiatentJ fra gU uni e eU al- di lui ha avuto menlore In- Dareent. 11 ramoeo romac:tlere Lrl nel caao suo non al Lrovano.nuenz.a è lnd!scutlbUmmu Bar- lMto Immerso nelle proprie Egli era di un'altrn orla:lr.c. bey d'Aurev!lly. Ed è proprio rlnz!onl da esaere lnoapace dJ La. materia d1 cui lo S{'rlttore quCSULdiretta discendenza da vedere Il dramma dJ quanti vl– ert\ fatto era differente come Barbe d'Aurevill)', romantico e vono attorno a lui, mostruoa– del tutto dlversn è alata anthe magnutoo. eooeailvo In tutto e inent.e egolatAl ed Inuma.no, al In.aua vita, quindi le espcritn- non scevro di difetti, a dlstin- ha già una prefigurazione di ze che ltn.nno nutrito In. aua guerlo dn tutti gli altrl autori Monsleur OAnSC di e Un Mau– st.mordlnnrll\ fantASkl creat.h-o. dclln. aua genenulone. valA Rkve >, mentre Madame Ciò coetltulsce una parte del- Il B'l.rbey d"AurevUly de e Les Oara:ent nella. sua pervena cri– l'ntt.razlone esercitata su tanti Olabollquea >, e Une Vlel lle Mal- mlnnlltà na.scorta sot-to un'ap– dl not. Albcrt Béa:u,ln ne11·1m- t.reMe >, e Hlstolre ,a.ne nom >, pnn::nza d1 Innocua bonl.A, di poruwte sanlo Introduttivo del e Un Ptctre Mariè > è s tato un ruacanat.a sopportazione è già suo e BenULnos pnr lUi-meme > mun.tore coeplcuo non certo una prima veralone di Simone (Le Seul! edlt. Par11) tr.alat.e Inferiore a tanti naturallstl del- AUlerl di e Un Crtme > ed e Un ~~ ~'}!~l~u~r1:dof~: ~a~~l~jv~~~~N!~ ~u~n~\'3ej· r~~-è~ :i :f1011 ~h= :1na 81~~1; roec:tni:~~ ~u :'Jr:n ::: ~~ ~ 1 i ~"::a!~\a~rso~ creat.lva di Bemrutos. Ed egli tuoeo romant!Cismo tipico per et.ret,tamente apparentaU. tanto aJ riferlace ripetut.amente cd a la rnet.à del 19COOlo, 11 mondo d:I da lr.dloare quanto profonda e ~ ~:gta~m~l1ffl1~ ::r'<ìif~~~:~l)':~~j~: ~'r:e~!adla:~1 1 ~= ~ bro autoblogralloo da metterai terlormentevlssuto.Nelsuol cu- ogal tMI vh·ono per noi-è ap- n~~~I ~~:,m~teorgas Ber- ~ \~~~~~~ ~~c:C~u:l~ e~1tope~l~j~ =t:!-tv~~~ oonoa hn altuato l'lntrt-cclo di nonnannt\ molto vicina aJl'Ar- I rom anzi egli ha t'er<l8.toanzi– tutti I auol rom:uiN nell'Artois, to!.s dove crebbe Bemanoa. Da tut.to di renderli concretamente una rea:lone alquanto de.,olata n.gau.o queau ne ha. subito Il quali al prese.ntavano al suo e non certo fra le più tavorttt. ruclno e non lo ha più dlmen- aplrlto. del Nord de.1111 Francia, dove ha tloat.o. e Dlalogue d'Ombres > Ec«ttuau quesU tre, aecondo ~r:u:n~a..'~~~ r~cor~=taald~-:'~~~g'b ~'i°~:n: ~t le~~~ da dlda~~; un modo paaeea:ero a Parigi aloni eoce•lve alquanto appia- Solei! de Satan >, George, Btt– dO\-e nacque e ·più tftrdJ 901· rentaU fL quelli dJ Barbe GIACOMO AKTO?l."INt Domenico Rta SEI DOMANDE a Domenico Rea I PENSIERI E LE ORE Checosa . esigo dal lettore * di STEF ANANDRES Anch'Co mi IOllO po,to la dJ;r monda ,e f mtui ke1tlci di eonwnlcazione del J)tMero. come lo radlo. U cinema e l4 stampa ~u:a a rotocalco. abbfano oontrlbufto a creare vn tipo dl u.omo ormai nega– to alla t.'tta deU'ark. E com– prendo per/eitamente che una rilposta al/trm11tiw. a tale do• manda porta con ,è graol con– ugiuenu:: perche in quuto ca– .so ,ono co,tretto act ammette– re che il COiloquio tra ruomo ""eatore e la gran park del mondo fntonio è interrotto, oppvre che u,o al t obba.aaato Jhto all'equivoco Il dubbio u ,to lecito al poe– ta df .servtr,t df qu.utf mUlf tt'cnfd d.t oonwnicazione. tra– dii« un partieolare gTado df inoerkUa e dJ riluttanza dl– nanzl alla tecnica. Lo spinto libero non può metterla unzo altro al proprio servizio, sen– za rlcevt:rne danno. a nM!IIO che non voglia abba..s,arri al grado di quello .tcrfttore che noi tede,chf chiamiamo But.– ttn.SChelbenromantlker e ctot Uolard in modo che la eolpa sta .u.a e non deglf altri. L"ebbrezza della paura Non credo che lo contin ua rappruenta.zione del nudo, d.el morto. dell'inuuerondo. derlt-1 dallo rict:rca intesa o cogltff"e la cu.rlo,ltà delle masse per la t·olgarf:4. Da •lmflt l ibri J}Or– Jo la paura uniuersa.le e Il let– tore gusta ogigt la pau ra oome uno stu.pe/acente. Qu.t li può ved ere so/o l'uom o violato e abbandOnato: dapprima a:e ne prooo pena. e poi raccaprlccfo. Lo «:rlttore che abbia in. pdto anche una ,olo &dntil• la d.elln.pouia. 1a con trutu– aa che è dlDldlc parlare a ctr lCTOcl-4 IO tito ha duaedalL. con er.hlmnte. ha "i,.d1a– to e OOflUfNU alla ~tutalri– le a,,oluteua ddlo stato. in cui ru.omo diventa stupido e cinico: In cui egli olene nM!· nomato con mille Jurrn.e di ,u– bONflna.tfone e 11 J}Oura, e.1- .1endo arati .motu.rati perlfno i valori cfvllf: dove egH e cM 4! tutto contemporaneamente•• come dice fl ftlo,ofo Jrur,er.1. e clot e eutre. co.scitnza. spirito.. est,tenza :a. dive nta partfcello Jun.il011aledelta produzi011e.ed e(11f ,tu,o Infine con.rumotore. comp!endo Il ,uo sen.so e U llt O .100J)O nel mo derno 1 tato d1 mo.ua. ~1is.11ionarioe pagano Quando lo sr.rittore lf rifiu– ta di partecipare alla guida totalitaria d.Lllemaue sotto lo ma.,chera del poeta popolare. que,to rifiuto glf viene a.,crlt• to come azione morale In u.n campa ~t1ano e umanltariO: u pero II rruduimo 1crUtore dlchfara che per lo spirito del– lo pouia In generale. è fmpoc- 1fbfle ragglungue quuto mos– ,a. allora u.n sfmfle ri/futo rfe– ne tnterpretoio con rorazlano odi profanum vulgus.. Off 11 imputa u.n pagano di· spreuo dell'uomo. perchè non ,a auumue queltO compito di mt1.slonario di ma,ue. foue an– che IOltanto con Ide ali u mani. Egli av rebbe potuto, co.ti sf di– ce. adf !guar.sl un po' al l li;ello della gente 1 empllce. per ciò che riguarda fl conte-nuto. la tavola e l't.,,reufone. Certo. ribatta lo .scrittore ~ d«Una l'Incarico: ad.eguarlL percht noi lo ml adeguo anche alla mentaUtà dd bambini. Pouo rlornò a ptù rlpre1e. Ma ae Pa- d'AureV!Uy. Lo &erlttore llbe:rtJ– rigl non eae.rcitò su di lui l'at• no t1unto alla maturità ed al- (Continua a pog, 7) '-------------------'IJICn.sare che acrfvo per uomini i quali ,ono ancora ~romiedu, VITA E ~O.R'l'E,. C01".E TE"-"A DI DOLOROSE ~ERAVIGLJ'E Dionisio Didruejo, poema della pietra Nel I\IO tnàieme -. non con- funesto per la formadone di layo. A spleeare questa produ– t.uUamo le eo:::ezlonl_ la poe. un cllma poetico di quella au. t!one lnatancablle soccorre u- ~n-:-fi:!: V.7,1~!::~: ~~!°l~hte~~1:a ~~1C:: rr- ~,~:, us:e~~ ~i~. [;:ot1v!~ feri dCl'lf ultimi tempi.. ti &m• rei. an7J, che rorig:lnallt.à non e non dis. ,ecc:at.odal senso cri. IO della tradizione coal radica. può svilupparsi Che In UJl cli• tloo. On professore dotato di to l'ha salvaruardat.a. un poe- ma di passionalità entlUluU- vero senso storico Il p~rea– t& spagnolo _ u-anne forae ca, di rimescollo e di evventu. aor Martlnez Cachero dell Uni– quelli dell'epoca romantica In ra. 1.6 poesia spagnola, cl sJ veraltà di Oviedo ml 6J)le• cut a:U zorrllla e BeoQt.lerru- presenta come una va.sta lm- Jfl.Va questa fecondità con un aomlrllano In maniera lmpre.&-provvl.sazlone popolare quanto relativo Inceppamento della alonante ac:t Huao, Hel,nn~ 9d meno fino all'avventuro culte- narretlva e del teatro. - In Elchendol'(f _ è kOzi tutto un rana di Gongora, e talorR come Pot$n mi dlce\·a le llfflt'· ~'t'u=r:~ou::!~io 1~~1~: ~1':nct!':~~~er=~,~~~t:a:~ ~=1r!11~nno continuato a bora nel suo Ro,arlo de 1011ete1 tlco di rtng-raz.!emcnto per le Nel teatro e nella narrativa, LfriCoiro nel suo Crl.tto df! Ve- be.nedlalonl accordate alla nuo. no. Tra BAroJa e Camlllo Cela la.,quu temi che avrebbero pO· va Slonne. Direi che la poesia sl apre una sorta di voragine gi::n:::e~ ~i ~ ~: :: ~~~e~e~:a==::edr*t :o!: i!e~te~~~neco~O:ft~e. J: ~~:~:: ~~~1fn~~ric:? ru11w'rn'r:~ 0 ef1~1t! Jl:ìre =tt ~~j di~~ar~:8~~e N~ll~ stlJII• con la sue deaolaz.lone, e delle serranlllal che nelle na.rn.t1,·a oon Bi è prodotto )O )e aue' torri e le aue muntgL:e pluze dt Madrid cantavano equiv alente di quel romanzo • adrudte Da ogni parte qu~ta nelle reste del santi le gito- ba.se di remlnlecenae e di ana- =ntr deT~ij a~~pinf'f/! o~Ò& d~ {~ 1 ~~a:~~- ~~l ~ ~~t= 1 '~~uste M~'nr:;, stata di portici della gloria, gnolo d i ve nti anni al agita un Joyce, battuta da cadenze di mulat• poetn F.cl è caratteristico che L'Erleblla capii.aie della poe– tlerl e di gitani. Pochi aono I tra I p oeti al Inseriscano rno- &ladi R!drueJo ~ atata la cam– poetl spagnoli ohe non abbia• son o erlt1cl di ran,o. Poeta, pa.e:na di RU.&Sla nella. DlvWo. no ratto materia, di un aonet- oltre ohe romanziere e gran ne Azzurra. Le esperienze de– to almeno. Gesù crOl'ertuo. critico. ru Valera, e poeta ap. cls!ve - oheCOhè argomentino co~~a add~o• a:!~ :t:~ f!au~~t~ 0 'vol~~~U~~~ ~~ ~~n~~~tr:,~~ ~!b~ re~n;~: viltà non a:m-oiso daJrintelld.-- premmo Immaginarci Ber(.&Onno In un tremendo confronto tuall&mo. La antltw vichiana e Bionde! Intenti a squadrare la vita e la morte. ~perlenu tra fantaala e rlfle56!one aarà &0netU. F.d è noto che c0n le con&imlll sono redentncl te· \•alida per tutte le epoche. MUACconvU$() da giovane an• dentrlc1 della retorica ;elida e Chiaro ohe niente vi ha di più che lJ grande Meneodet. Pe- ala:ebrttzot.a cui tenoe a con- Biblioteca Gi-noBianc"o ne T,OHENZO GJ'USSO Dionisio Rldrudo tf, nervosi o facili da annoia– re; per uomini che non po.t– '°"o concentrarn.

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