Fiera Letteraria - Anno IX - n. 15 - 11 aprile 1954

Domenica, Il aprile 1954 LA FIERA LETTERARIA Pag. 5 "HABEAS ANIMAM,,E "HABEAS LITTERAS,, .... Le due solitudini "Ho portato per qualche tempo una maschera e la testa d'un altro, una testa di partito ...,, sc~~[o::~Ìjg~~~ 1: ~ f~ •di~~ 1koltl na&eedal contrasto fra un usenso mondiale le cui ragioni non sono solo extrA• letterarie ed Il riserbo del lettori Italian i: un rberbo, neppur es.so extrAletterarlo, ~~~e rg ~~l n~i~•c~A/e':ìg~~o d~~ pubblico di altri paesi. La prima difficoltà. ma non la sola: bl101tna anche fare I conti con JW 11.ppa,rlscenll dati della "pollL\ca •. che del– lo scrlltore ostacol&no l'ln• tendlmento, almeno flno a Quando uno non tla riuscito a f8!riJ.:fcir:!,1t?c1 l~d 1~U~~lzi~~: 11.alla radfce di tali conflitti, al loro cmenere da una si– tuazione umana della ouale tutti. più. o meno, partecipia– mo, our nella dl\'trtltl delle etperienu sin,e:olarmente \'ls– sute. Dovremo allora oarUre,dal– la elementare reazione di un uomo, direi di ogni uomo, di fronte all'anllca maledizione che ocsa 1u211 umili e 11u.-::JI Innocenti, su coloro che /onno fi~u~I~:,;.:: 1 ~o:J~".~a1o 11 ~~~i: 1•10 di t1mmuth,omcnto mora– la contro la vecchio rcolicl ao– clald inoccettobiZ... che ou te– Mre In piedi se steS8ll finisce coJ vietare a costoro persino (anzi, In primo luoa:o> il ra– aionamanto, perchè potrebbe !arti coscienti della loro lna:lu– sta condizione , portarli a Ì;°c~~cf1~i:;i~•~~:=~d~~ ~J.~~: g1r1et~m~ ~~!f:~~,m~nn8 .~r~ me nei cartello che un certo s:-1:ornofu attaccato nell'oste– ria di Fontamam. Ma non do• ;;;g~~:i~~"sf;~~:u~,ru~~I~:~ realtà. non meno tra2lca. con l! ~~\\~ 1:fl!":0:1~~i !-i,~~~: na, di mnua. e delle 1st1tuzlo- ~~ò d!nrh~~in3! 1 ie i1u~lio~~g desiderio di veder rovesciata ~uell meschina ed ooaca * di ROSARIO ASSUi'-ITO Slll'nlftcato Il fatto che l'obbe- tenne a bMteslmo auesto nuo– dlenza alla Droprla tardi\•• vo scrittore per li quale mc· ~r::~OS1to~e:4~t~OrfecrC:C~~.j~ contare i f(lfh ,!UOIO modo .tUO d ll'E I I I :r: :ng!'~lu~ g:~~{; !" :~!,~ E~ga:J{~faa en~~1f!a va1f~adei assillavano da tanlo: dal srlor- ::r~~{;, ql~elc~~n:~~~~r_~!~ ;t~ 1~~~ 1 •.~~~r:~:leie~~~~:ra~l~ &d urr:ere nelle cosden:te la !nvau d11.J lamento del ferii! peculiare lnCel\cltl delruomo 1n i,:uerra da più lonlano an- !ret1eluna°,}~:'a\mji;:o~cl~;~ ~~~A ~tb~~~t!'t! 0 s~\ ~~~ri~~~~ uos 1930. sta scritto sull'atto o addirittura da Quando a\'e,a di nHclta dello sc::rlttore SI- cominciato ad accor2ersl di ""' Ione. Er11.noa:11 anni In cui, su contrruto atridfHftt. incom– certe cattedre tedesche di ftlo• pre11aib1le. Qlm,i auttrdo. tro ~:~l~· s~::~:~~ 1~ 11 }r! ~~:: \·~~~I o'';;:::~o ~Jri~::/:i~r: comlncl11.v11. fl far-si ,trada un llfl. proool1t,cteme,1te mon,f/e• nuovo vocabolo, una nuo, 1 a ratri aerio one,.ta. e i ra,morti ~~eil Pa~~:;/uTu 0 n/ a~•~!~ !?:~~,/~1~'t'~~~ff 0 /g;:~·h1/'!". scritto Il suo aa21:10su Plcu- · ed u:11 altri. che 11d essi si so. una na1tlne che ht el )()('a eran venuti u:si::lungendo nel oer chi ,·02lla affe1Tan il h1.to tempo: nelle città d'ltalla e ttottur,co dell'anima cont em- d'altri paesi. nella clandesll- :::::J:·o~~~t~su~l~~f~c~~!~~ ~ 1~e n~~e~:~~,il ffl,.:~~jfj no Il discorso su Oog1oe,•sklJ; /orme slor.chct cui dove,·amo e Kafka si a,·v\ava a dl\·en- ln<"hlnarcl. ~e non una n uo, a tare una lettura di tulli. Non lmma,:lne dell 'lnum11.na re11.l· 11onoconcomlt11.n1.('accldenla• tà contro I• Q uale cl era ,l!lmo Il, come non ~ l!lccldentale Il ribellati dlchlarandOci soch1.ll – fatto che un altro Italiano. sn? S1 può. Ptr Il suceesM> anch'l'!2II esule-. aveAAecere•• dl'!lla lolla. dimenticare I mo• to di vederci chiaro nl'!Idram• tlvl oer cui slamo scesi In mA del socialismo. nel ,uo ''<'· lolla? ... •· nlre a conllltto con la ch•lltà li iuo discorso er11. Il dlscor– Uberale. e la rik>luz\one di ta- so di uno che non ~ esule ,olo le conflitto perse~IS&e a quel ~~raftcamente. era Il dl~r- 1empo nei modi di una rh·olu- so dello e 11eomunlcato ,.. , e- ~~~~:l~~d~lt:11\~~it: ec~i~!r/: ~,!\~ ~ar tii1 ,~~'~}hl?,,.c~:u~Tn~ ~ 11,0~:t~v~•~~,~~;r'i~ro~~ 1!!!!(J·1::rd:i· ~ul~l~ ~-e~~ CRONACA Bibllo el;a ~lflO 1anco 11destino degli uomini Mila regione che da circa olio 5CC0li ,,iene chl11,mata Abruz.zo è stft• lo dcc ao principalmente dalle montagne. LR natura lmI>ervl11. del ter• tttorto ritudò neJr11.ntlchltl\ l'un1flcnt.101'1C del popoli di Vt\• t111. orla:lne che rnbltnv1mo. gl! Equi, 1 Morsi, 1 1c llgnl. 1 ve- 11l!nl.I ).farructnt, I quo.li rlma– i,ero sepuraU cd o stili n nche dopo che Romn a,·em (l'I/\ este– "° le sue leggi u tutto l'Oocl– dente. E le stesse c11.u11C fisiche contribuirono p!tì lnrdl a sot.• trarre h, vlfa nbru1,.esc, Dime– no In note\·Ole mbiurn e con 5tf"I\Ve rllnrdo. o.Imolo umnnl– aUco· etti R!na.sclme,nto, all'ln– fluen:t.a i;lncoblnn delle artnnte napoleoniche. e nlle 11tcs.~co• 11plr11.:tione per l'unità nn1Jo. nale. ~I fil rlp:tro dt\lrurto lmmedlnto del m11g(l,:IOri nwe• nlmcnll slorlel. qun..,\ 11empre conslderftll con dlffldcnzn cd lnlmlclzln e subiti solo come forutn con:i;cguem.n del mu• lamenti politici e mllllarl che 110pnwvcnll'f\no nelle rCl(ionl vicine, al è fom1ato e con!'OII• dato l'Abru1..zo:e 1(11Abruzzesi M'.lno rlmMU stretti In unn CO· muniti\ di df'11Unon~\1\1slngo. l•re. Cllrtlt.lettzwtn dn una te– nace ft'dt"IIA alle loro ronnr Figura complessa * di ENZO FOIICEl,l,A Vorrei ricordare la parte che, per una comprensione della complessa penonalltà di l&nazlo Sllone, v• !atta al suol Intere~,! politici. L'a11prenamt'nto della sua atti– vità ouò ek>t're diverso. come t- Inevitabile In una realtà :n~o~:~~~~ :I ~/!~1~~ !~~!11!. i~t'~ai;l~•n i~~~ 11ulquale amici cd avver,1r1 si dovrebbero ritrovare. ~~:tr~ti~i~. e51r~~n~ a~~!e~~o:~o c~ae'te~~Ìl,t~i~e•:;~ corn crcdm10 nella oolltlca come lmpe51:nomorale, che ~J~.!a~11iu~~~l~n~l;j ~?r~~fgm/~1)~0 cd~~~~~~~~= ~~~ ror,e !I f)re('ato mort11.Jedel no,trl 1empl. Ei,i:11 non bmll, crooo, le conto.mlnnz,onl tra la sua n– ~ura di 11C>rlllorce di uomo di c,ultura con quella di uomo politico. L4 verllt\ t-, tuttnvla, che non si p.1trf'bhe comerendere l'una rncl'ndo a~tr:u:lone dall'altra, I::' Implicito In quc,111 visione, n111uralm!'ntf', un con– ce110 quasi rellg'loso dt'lla polltka: come parltclpar:ion• al destini del nostri lilmlll, piena acceuazlone di c1b Che cl lega ad una ~ll'!!M !IOCletà.cosc!cn1.a della ltrlmed1a• hl lc meno m~lone che avverN'bbe In noi ove tent&ulmo di llr:i.rcl fuori d:11gioco. Ogni rui;:11., anche la più nobile, M rchl>e u n Inganno. Ricordo eon Sllone, una gita alla Marsica. Mancava da molto tempo. tornava nel l!U0\ pnesl e tra la sua r:~~!a~~IK/c!t",t df~:t~!riJo~\~v~~n~r~andecl aTr~~:'o~· ~ lul rlm11.ncva scontroso e un J)OCO Imbarazzato. Ml sem– br,\ di enplre come si po~~ portare per tutta la vita ~1:~~:C'ì1'tic~i1, Pl~ ~~d~~~:ra:;!~~ ~u:.C~llù /:~~! flgJ:erc come si voleva Il dolore dolio. società da cut si è nati e nella quale ancora çi ricono!IClamo. Non cl si può sal,•1trr da wll. F:,prlmcre le lacrime. le sofferenze, la umllia:tlone di un mondo, \ti bene. :\lo. non basta. C4me non ba~ta l'1mp~no pollllco: può capitare che, dof)Onvorgll dedicato sciianni migliori della nostra vlt.,, cl si trovi di rronte ad un'altra anche più dra-nmat!ca rivelazione: la pollLlca tradisce la sua ml<t_tjòne, i .suol 11trumenll JtOno lnsutnclenll o lnutllizuiblll, la sordiU del(:~ u:~~~: ~f r r ~~~p 1 i"~\f~~~e~r~ eu~I =r:ng.rtAIO dalla poH1lca o.lllv:t. ;\la t- Il primo a e portare fl lutto• pl"r questo distacco. ProPrlo percM per lul non pu0 In • 11'eun modo 1d2nlllcare Jnd\Herenza e dlsprel:tO. ::ie tll ~~~'!'t~" 1 ~-1~'i1:u~ 1 :~1c1!~1~1d~.•i~"n~ 11e~~I \"ro~:.zi~1~ s;llorl strum,nti: quuta, ml sembca, la e le:tl-:r,e• che Sllone, prima ancora che con le sue opere, offr~ con li\ sua umana presenin. EN7.,0 FORCELLA VJ[S'!l'O DA SJCJLONE )f. di santi' e di 1n1aroto1•i economiche e IOC!allanche 01- In primo luogo, e a giusta ra– tre ogni prAUCII.utllltA, Il che gtonc, l0, storia: r:,olchè la re– fltu"ebbe inc8pl!cablle ae non &I g1one ricevette Il nome di A– tenesse conto ehe li ffl.ltore CO- bruu..o. verso il 1~00. dopo Jltflnte dellfl loro cslstentn è rnnnesslonc fil regno di Slci• nppunlo !I ptu prtmlth•o e sta- lln; e ln squlto - wlvo bre\·I bile degli elementi, le mturn periodi di oonqulst11 franca. Essi si rono dunque trovali pontlllcln e t\ustrinca - ebbe In 1p1we difficoltà J)Cr l'elnbo- i.cmprc In stc!.SAsorte politica 7.lone di una proprln R\Otin dcll'ltttll11 merldlonnlc, tro\•nn– cocrentc e di unn clvllt 1\ pro- d081 volln f\ \"Olln i;overnntn prln dn proporre nllc nit.re .d11.lNormanni di Crtplin. dn.l regioni del P'\CS(!. mn nella Normnnn1 di .t ugUa. dnl Nor• condizione più proph'.lfl per miuull di Slcllln. dnglr Svevi. !ormflrsl un for1e e chh1.w cn., dngli Aragonesi. dn! CAstl1tlln– rut.tcre: eornc si rivela nnoom nl. e lnline. dopo il 1759. dnHn O(,tf(I n chiunque dnl piccoli dlnnstln del Borboni dt'llfgnntn eent.rl urbnnl ne rls.'llf(n le Pn- dnlln Cortc di Madrid n rcg– RUt.tc ,·nm. l,ft vttn vt ,., ll\-Olstc gere l'tntcro Reo.mc. 1 tre se– tuttortl In !onne i.t,·erc. umill. coli della corruttrice, rwvllen– durc. ,;enrnc, flPl>Cllftprotctln te. ret.rogrndn domlluu:lone dn rudlmcnl nll \•cli ed or)>elll JIPfll:Uluoln. che precc<1ct1ero e I fntll eMcnzinll delln condi- runillc:izlonc nnz.lonnle. furono 1Jone umnnn lii nnscrre. ro- dcch11,·Iper rendere \°Abru2210. mnrc. li rorrttre. ti mortre> vi nel civico costume e ncll'eoo– oostitulscono p rcs.ù1 poco nomla. uu11 rcglone . preltR• • tutto qut'l!O che suecec.lt " 11. mente mcrldlonnlc. Mn nnche 1.c montnitnc sono dun <iur ner sp!egnre q1.:cst11. iuortn C I r-crsonn1tid più l>N'P0tcnll utllc tenere d·oc:chlo le monta. dcli/\ vita ttbru,:z.c"e. e In loro gne. Chiunque a;.~rvt unn car. p11.rllcoh1re fonnl\7.lone spl«:n te orogrRllcn puo sco1lrlrc co– Rnche Il pnrnd0550 1nt1Q:g1orc mc le cntenc dcffAp1-icnnlno. della rcttlone. che consl~te In che n nord dell°Abnm•.o sono qucsto: rAbru1,.o. sltunto nel- dlspoote tn rormn di quinte - 11lRl\a t'rntmle. nppnrllf'nt In che vnnno cl~ dn ove.1l 8 est, realtà nll'llalln mcrtdloMlc. e rtndono fucili gli scumbl tra A sp 1 t1eMJonedi r!h ~• evoca le pro\•i110lc del due versanti forninno Il grnndc nlllplano nbru-u.e.-.eschlernndwl In for– mn di pnr1tllelc trtl loro onno– datc da po>entl mM~CCI Crl\ I pt,1 nlll delln penl'IOltt. 01 a:uL,ache In Cftl.cnaCRrscob.na Sc,l:~!~1~ 1 1 1~it J~\~1~~~f! 1 ~~ 11tru:tlonedelle ferrovie rende– ,·a nssnl dl-.Rge\·oll le comunl– C:\Zlonl con Rom11.: flru:I. dli· rnnte la at11g!one lnvemnle, come se n'C nvu'to oonfermR dopo ifl re cente dl11truzlonc delle strnde rern.tc per c11.l:se belllche, ren de\'a addlrillUnl lmpr:ttle11.blll le due 11.ntlche ~t-rude d l'ICce S:,Q. la Snlnrlfl e le Claudln-Vnlerln; mentre le ,•alll del Llrl e del Volturno. In ogni stl\glone. con.,.cntono gli ~ambi col NBpolct1mo. Ne In costa mnr1tllmn, che scgnn Il tonnine orlcntnle delln rc– Jl:IO!lc.può consldcrnn~l un'R· pcrturn ,•erro Il rt''Jto del mon– do e fun,ere quindi In qual– che m:surn dli. nntum!e com– pen-.o pe.r In pnrte montuosa. polchè quel trntto del litorale t Il pltì rcltlllnco. Il ph1 un 1 to e lmportuOM>di lUllO l°Adrla. tlco. Anzi. la stessa rqlone co.-.tlcrn non ~ru1t;tt-All"eitemo– nln dl~ltR dt"lln podrr o•n hnr. rll'm dei mont1. dfllla ou11.le è prlvatl\ del bt'neCico Influsso drl temperntl ,·enti tirrenici e MJUre pcrtRnlo di una tl~ldl!à di clima ln~olltfl In conlrRde mnrlttlme delln &te.Malfllltu– dlne. Nel qu,dro flevero delle ~uc montagnf' t' nelle dltrelll con– dizioni di t'll 1 !tten,.n rl11.t'!'i'<f' drtermln'\lt'. Il orof\!o 11ip!rt– iut1'e dcl'.Abrt1no t' 111•11110 nn dellato dal c:-!&tla. nealm o: l'A– bruzzo è ,.1atn a!tru ·rr.so I tte coli, preçalcntcme ntc una creazione di unti e di lavOf'1'· tori. Dop0 "''eme capito le monta211e. che i'OROIl corpo. per !ICOPrlre11nterna st.rut.tura 1nornle deffAbruzzo bisogna dunque con08Cere I santi e Ili. po\'e.m gente. SI puo Infatti dlrt" che manchino nellft storia locale 1:lorle clvlll e mllltflrl 1mr~onablll a quelle delln mnKlfl0r pnrtc delle nitre re– gioni d'Italia: mentre, durnnte tutto Il medloc\·o. che f1.1 repo– cn di rormRr.1one dell'Abrur,.o, e n no al s ccolo scoroo. le nnl– me ciel.te non \•I trovov11110Rl– lr''O scRmp o e non V1eo1\0bbero ttllrc forme di subllm11.1Jonee di KCfllR\llÀttll'lnfuorl di quel• le l'i'ilglose. E: questo si rl\ elA, t\ prmm vtlltn. anche nl fore• sllctO più dlstrnuo. J)('r l'n,;• oolutn !nft'rlortt:\ costrullh•n dcll'nrchHcltura civile rtspcllo n quelln rellglosn: non sono tn(nttl pochi I luoghi d'Abrur., 1.0, ttmto urbn1ll che rur11.11 do– ,•e. n chiunque abbia gusto ed. lnlcrt-S!'.t per le cref\z!011.Idcl– rartc. dopo A\'er visitato lt– ch!c.~ee I conventi, re.slR PoCO o nul1R dn vt'dere. • rc~~~r~r~ 0 lr&fi~~ntg.[[:,,~e Questa regione che In tuttn la sua storlR, per I duri ,·allchl ed Il cRrflt .le.re chiuso, MptO e difficile d el R UOIobltnntl, e sempre stati\ di difficile RCce.~– IIOnllc nuo,·e crede.tu.e, ru In• ,·ece tra le prtme ed aprirsi nl erlsllnncslmo: ernno 11.ncornI tempi RpOStollcle Il territorio 11IchlnmBVI\ tultnvtn pro\'ln• eln di VRlerla. qurmdo vi nrrl• vò e fu accolto Il Vangelo. L3 nuova relisione \'1 fu pro!cssa– tn subito da uo mini cht' l'nc– colsero !n tut.to 1: &I.IO rt gore, Alleni dfl lle ffl cllltn z.lonl co– stantJnlanc, IICOOnd0 ntte&tn In mcmorlfl di un mono.Ches!mo 11.utoctono. dh•erso da quello rartense e vult.urno:ue e 3n– tcrlcre n Sl\n Benedetto. Quol– t·tnlzio f u poi d~trutto dnlln estrt.ma vlole11ZRdel Lona:o– bnrdl; m a la puUcolare vo– cazione asccUca dd crtstla– nesJmo 11bn.au.e.,enon si sJ)Cn- 1<e,che fl01J, nei t.rlsl! te~– pl che seguirono, ~a dt• vmme per molti crt,tlnnl lo. torma più accessibile di Sfll– ,·cu.R cd ele,·ni.lone di unR oondlr.ione umfl.nR i;ovente as– MI durn. servile e pro•11lm11. nl– ln dlsperA1Jone. Il monnrhc!i– mo tuttn,•111.non potcvfl Impe– dire Chi! nel crl!ttlRllt'!llmo i;e– rotnre dt-llc parrocchie si ln– aerlsscro nn da nllorn In qul\11- 1\ti\ n~sal co11plcua miti e usanze pa3cme, rnrrtq;um1lonl 11hnbollche degli i.1tlnll e delle forte nnturnll. e oo..,1tt"nnce• mt-ntc vt si radlCM5Cro dR .so– prnvvivere tuttora. rl\'clnndo un lrntto Pf\rt\colare dell'uo– mo 11.bru:ir.c .. ~ In pcm1flnenlt' dlft""fl da un Anblt"n 1 r fl<clro 0"llle. Tnl le più 11nt!C:-ht ra.p.. prcscnta7'0nt 1111crc dtll'Abruz. 1'.0 c'è 11pp11nt()un d!RI0!I0 d•ammPtko tra Il Mrr,o t" 1'111• n!rna. chiamato Vtrburn-Coro: e ti contrasto d.1 tutti I tempi e di t.uttJ I luoghi tn ra nlma rcll(i01Sa e la prer:,otcnte vlt.rl degli lsUnll: ma in Ab ruzzo qut'slO contrnsto h11.agsunto un'cvlden1.a estrcmR. E!l~ere Interamente cristiano sls;:n\H– cò, lln d:tl nrlml tempi, fuggi– re Il mondo. Num«osl cenobi si formaro– no dun que nelle montagne a.– bru1.zc .,1. SJ)CCll\lrur.nte nella Mnlelln . dumnte le lotte A· ccrbe che desolarono Il pnesc e lo gettarono ln preda alle d.1- scord e e 11\ bnndltlsmo. Pur evitando l'aperta creela, quel rll(QHIIO di \'ltn t\SCCUCt\ rlnm– ~ al di fuori della vlln umcln– le dclln chlt'AAe ncco~ In ~. n(lttttn.ndolc al propr10 genio, le l11p!rn:o:lonl umnt df'llt oor– rcnt! hen~INtlne, glol\o hlmlte e rranoescanc. Cosi, t.m l 'alt.ro , 111C'O.~tih1lrtono llllllfl con tr11da della Male.Un. I Ccl.utinl. ana– oorell !'ICt[UMI df'llfl. rcgoln be· ncdt'lllnn pll1 !ltrettn, riuniti In congre:rnzlone nel 1264 Pl'T lnlztAl',·n di Plrtm dn ~iorrn– nr. pili Ulrr11JXIPflCelestino V, nllo SC<lpo rH rr,tn1n1'tn- rtd,.n– li e Il 00Rtt1mt' del primitivo monflch~tmo rr!!i!tlflnn. A~nl decflduto n,.1XIJt U'<'Ol0F ol– io 111.CMO fltlf', e ncr Imoul~ rlclln Ft~ ronrt:ttore, snrcero I apoveri cttm!U d1 Celcst!no,, mlnor1ti ttgl d.l, più tard.l aop.. preul, tra. 1 qua.ti rurono a:– coltt 11.lcunt franee sca.nJ de.Ua corrente de&ll $plrltualt cl'le aspcltA\'ano J'av\'crarsl di a.– cune previsioni del calab~a ftbate Gioacchino di ~ -tto profetico dotato, e t.ra l'aJ. tro l1ncoronMone di un , pnpn angelico•· Qu~.st'ultJ– ma prof~la i,e.mbrò realiz,.. t~rs~" n~o~~e ?~ae1:i'to Ppt pa; ma !u breve s,pe:-anza, pe.r– che dopo clnque m~ di peno-. M csper.erwt, durante I qua. li a cercò dl compromt"tte~ Il nU0\-Opapn ncue mc~ e acerbe lotte tra gli On.ln1, I Colonna e I CAeUtnJ che si ngltAV/\00 nella lllCSSAcur1:1., t'lòtllpronunr.10 solenne rtnun– :rJa Al pflonto. compie.ndr, un ,:csto f.Cnzfle!lt'mo!o nell11.1to– ri11. della C'h 1 CSAL'atto ((li \"lii• I.e di u.,cre rt 1 ('1flto d11C"11nte, nmnregfllnro In 11.lcunc:i111e Il– lusioni pol111che. trn p:'I ~ t. ~nnvt ,. nel VMll~lo dell'Jn– femo (pernh~ e fece per v!Ha.. dc Il srran r1nuto •L rnA Il\ de– cr111onedel monACO P<"•tn a 11e·egl! cre tra d•lf' !OM'T lt' di v1ta rhe 1tll 11.np11rlv11.no l r oncllla– blll. Il pnpfllO e 111. AAn t\tl\.pub t'!I-Yreom 1tiudlcflt11. ln un ,,n. r,o ben divcN:o, come atto d.l

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