Fiera letteraria - Anno IX - n. 3 - 17 gennaio 1954

Domenica 17 gennaio 1954 LA FIERA LETTERARIA Pag. 7 LE A.RTJC FJlGURA.TJfVE A .N\.lILA.NO Ceramistio pittori1 ALIGI SASSU - « Cnmlll t.,innchl • IHOS'.l'IIE IIOHANE * IlMichetti degli appunti * FRANCO JURLO - « S. l\farln di Ponte ì\llh-lo" Notaper la Corsini * di MARIO GUIDOTTl Dopo il 1ucce1J.So arti.,tico o monda,10 fe il secondo termine non contra.sta, in queato ca.so , con il primo) ot– tc11uto recc11teme11to alla galleria de • Ii Pincio ,., 11ot1 possiamo non i11d1tgi11rci in alcune co,i.,idera.:ioni 1Julla M08tra di A11ita Corsi11i. Potremmo p<1rtirc da ri.fleuiotai di cMctica fignra– . ·M del mezzo a critica abbimw accettato piem1montc, IJli– un piai10 di autc11tica arte, la trasfig1tra::io11e 1>0etica fe ,,rccis<rn1e,1to vittorie« e .sc11ltorea t1l tcm1)0 slC$SO, co,t il peso dc9li clementi del coloro e dello 3/Kr.:io, della luce e del rilievo, del riflesso e del volm11c) che A11iu, Cor1J111i. Jm po1J1Uoomcnte te11tato 111" tcrr08e e ammuffito radiche di .scopo trovate 7,rima 11cl siw comino poi »ei 1Juoi bolJchi; rodiche c1Jtratto come 1111 n1i11erale i{11iorato, con forme e simili a quelle che si di11e911<1110 nelle ,mvolo e ·11ollo macchio di sal11itro •· inct1sto1mtc. dall'artista. di qualche pietra sci11ti1l(l)/le,arriccllite di c1irve o scre:i !Ue1~?~o~n~~~o :l! ~r:;tiffo o p~~:i:it:'tci° d1j :~r:;::.di11ari . Q1t11lc1rnopotr{1 J>(lrfure di q1wlche 1111000 ~vressiono .sttrreali1ticri; ma sbflylier(ì; gli 1iotran110 facilmc11to obiettare che le radlclte della Cor1Ji»i 11011Jo110 che e1Jc1- 6{>6Tato realismo. Ci .tcmbra porta11to che q11al1wsi rifc– rsmento del ge11ora sfri h'IIJ)rcci.,o e i?111We. i\IAIUO GUIDOTTI Erminio Loy C.<tJ10110 alla gal– lcrUI cli (,'(WIIIIO> «IIU C1IICJIIOU– ti11a di opere, in 1m am'lùe11te g1utosC1me11teuddobbClto; e• .te .,, 11e1111a cillo raritcì delle 71er- 1011ali delJ'arti1tW, vien tutto di 1totto_li11earo fu s1w serietà, il 1110 rn1pe9110, lo 111acoscienza dicwmo pure arti91(111a/e. tt11~01fle}'~;/!"~~g;,~ryi»: bi~ ~ dell'ambie11te morguttiono; /Hi triesth10, ha 11c,p11to romt'uuz– zarsi 11erfi110 ne/ICIixirl<itae por.ti come uno dei pii, decisi tutori delle tmdiz1011i nmbie,1- tali. rommtticamente ri/iHta11- 1:J8je~~ti1iJI'~i;: ~~:! 1 1lf':f..~/,~~ 1~ i11 mcrno u 9e11tc IJC 3i esclu- do110 pochi artisti che 111111a lwmto a che Iure co11 l'arte, p1,r c11sc11doincot11ci d111CeJJolì cli Ou1clio, evide11tcme11te in senso cletcriol'e. /.,'attaccamento <li IAy alle tradi.iio11i roma11esche, trova u11 ri.1contro e 11011 potrebbe cs1toro dit1er3amonte. data la mat1trità SJlirit1w1e dell'e1tf)osi– tore - it1 JUICI JJC1'/etta adei·e,1- .:radei 31toi q11adri alla tr,1dizio- 11c. Il nudo, 11er c1Jem11io. che in tont_i 3cdice11U tiit~ori si riaol- ~~g~~fj~~- c1::~~1rc:,1:::li'!o J~~/; ,~:~"J~f•Jt~;'iv d;:i 'i~~,~~;:~'. ~~!1~~1/:, ~ 10 !,~11~tgicl:r:J;:~ de i suoi fr11tti. SCrllJ>Ol03(1 Cli· ra d'rtn egregio i113eg11t11tte di 101(1 libera Accademia del Nu– do. elle giova 1Jet1.:a dubbio al ,,uotidiano f'Serdzio di tc111ti giovm1i 11011 fuC?rtJiatì • dagli iprOJIOIJiti avuen,risti di citi 11011 se11t6 il dovere di 01111orsi a certi rig11r9ìti di.barbarie. . Lo,11 iJ ,rn cnllA1J1a~to. crede 1101 111to lavoro 1Jo11..::n 11rcoccu– par3i di co11/ro11tarlo con le l'i- 1J1llta11.::e 1J03itit·o di 11t1 iunrrc– stab!le fieri r1,e ci 1w porwto fuori lii ogni c~11re&.sio1te ,wtu– ralìMioo morti/Iran te hr /w1tc1- ,'tia o facctt(C le l'CCi dello (IIW· lit<i fa11((1,'ttiro: e agli Clllll3Ì(I• !~~ ~i/:7o::~.~~~ r1u: !1ac::~~~ ~~V::1J~~ 11 J~~/ aii, ~~;r:* ;i,~~~oac;r;: verso, l'oma{,r,ro 11//ett11()1Jo che rendiamo o ~n!1i~10 Loy. Biblioteca Gino Bianco 1'-– Quello della Galleria Tatti è un e5perimento che doveva ess~r~t~nta!o : le prove successive faranno tornare pit– ton i pittar, e volgere del tutto alla ceram,ìca i ceramisti )(,. dl GAh?JBALDO 1'-.IARUSS.I LUIGI BAltTOLL.._.,I - « J<a~ane a.Ila fontana• (part.) Imiei d pinti sotto chiave di LUIGC BARTOLINC ~ Ho provato - diciamo - a e foto;r~– fare a mano> con la tavolozza. ed I pen– nelli; e vi &0110 riuscito -come un antlcO pittore olandese, o, come ml diceva quel tol console del Portoa:allo a Roma: • Bar– lollnl, ml raccomando a filo di pennello!». E fu cosi che dipinsi, In un quadro, un salame dove sl contano ~Il acini di pepe. Ho, viceversa, provato a dlplnG;ere al modo dei blli/flJ che divertono Il tialotto della contessa X. A dipingere. cioè, al modo del Cas;l!ostro del nostri giorni. E vi sono ugualmente riuscito. Tanto vero che sia • Il salame oleografico> come • 11 fari– seo> dipinto alla maniera blurtlslìca, avrei potuto esporli a questa mostra. Ma perchè non ho continuate le due esperienze del e Salame,. e del e Fariseo>? perchC c'è In me, una ragione, ben diver– sa dalla cllincaglierici e dal blu/fa, per rare .dell'arte: c'è ciò che non possiede li novantanove per cento del soliti pit– tori: pittori che, dotati del senso dell'lml– tozione (comune senso alle scimmie), sca– rabocchiano più o menr, paS.Si\'amente, ri– manendo a.I di ruorl dei cance\11 delle Mu– se. ~ssi dq>!ngono pren !endo a modello o l'inimitabile Pa~to, o l'A\'anguardlsmo Il più Insolente. Mn anche quando non pren– dono a modello nè l'uno nè !'nitro, dlpln- goC~sJè~rtul>n:i~.n~/uccR~1;1~~!c ddei~l.!~:~\ Oflenderel I collczlonlsti di grido, se li giudicassi cosi miopi da disconoscere od Ignorare il significato dcll'• lo mi son un che quando amore spira ... •· Una ragione unica è In tutte le forme In cui s'è sempre manircstata la mia arte: ifl scrittore. di poeta, d'incisore all'acqua– forte, di piltore. E' la ragione per cui - e sarò immodesto nell'asserirlo - io, In Italia, sono lo scrittore più cercato e più :~~ 1 1~~!~ 1 {,~~:::e;~~Jt;,no~ l.!!~~r~e1~:;: quale pittore. Lo spiegò Lionello Venturi, nel suo saggio sopra di mc: pubblicato In ventltrè pagine nella rivista Mercurio: e Bartollnl è celebre In tutto il mondo qua– le acquafortista: alcuni. però, stentano n capire la sua pittura, perchè In Italia non vi sono intenditori profondi d'arte contem• poranea. >. E soggiungeva • non ~ estr~– nea, a tale incomprensione, l'Invidia na– turale di alcuni artls-tl :., ln un'altro -rnodo 10 dlue - più tardi - Roberto Longh. allorchè auegnandoml un premio di mezzo milione, fece osser- ~~~:rfé!'r~ 1 ! ~~fuq~jid~~t:Ìrde1 1 d,~:~s1 1 u~~~ ri~~ed~~e\Foe~er~~,~rmf 8 !~fns~Ien~~:, ~~ anzi dell'astio di urta critica smlnestran• te. Glacçhè sono stato lo stesso che mor– aendo, ne, m1e1 angt:llcl libelli, Tizio, Caio ~ra~~:-~dodn~:so (~a Pfi~~n~o~~r:r~), d~i ,f1~~~ zio. Ecco pPrchè si parla di rado della mia r~~wra~~ri°dcrftt~r\~~re6~!~6o t~~I alcri\a:: ~~o 1:~~ 1 1~&\'~~~ y~e p:11~tl~t~~=r 0 de~laq~r; penna. Senopchè. per ta!e divertente ma– novra, essi non sono pJu In tempo a rl– trauars!. Hanno fatto, però. In tempo a ritrattarsi. Hanno Iatto, però, In tempo a sgarcttare la mia pittura, In quanto essa è venuta - !n ordine di tempo - dopo le mie acqueforti. Ma hnnno fatto· un buco nell'acqua egualmente perchè li bello è che i collezionisti di grido si contendono I miei quadri: mentre gli I.stessi critici e pittori che tacciono circa il \'alore del mlel qua• dri al contrario li acquistano: - oh supre– ma contraddizione! - Ed alcuni collezio– nisti aspettano che lo sia morto per ca– ,·arJI fuori e rispolverarli come fa, ad esempio, un collezionista di Morandl, Una volta lo mandai da costui un amico fidato aftinchè si facesse mostrare alcuni miei quadri che lo gli avevo ceduti. Ebbene, il grande collezionista pregò il m!o amico di ritornare Il giorno seguente • perchè i miei dipinti Il teneva sotto chia\·e, In una prl• vata gallerla, lontana dalla sua casa>. L'amico tornò dal grande collezionista che, però, in\·ece di mostrargli I miei quadri. J!'.li mostrò quelll di Morandl con il sè– guente consiglio: e l\torandl ormai sta ma– le In gamba, mentre per Bartollni c'è tempo», LUIGI BARTOLL,, IL PREMIO "A~TONIETTACAPJTlNI,, :i,.:_ Tema, la maternità PO'.\lPBO BORRA - e Maternità~

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