Fiera Letteraria - Anno VIII - n. 39 - 27 settembre 1953

_D_::-_:_,·_e,_11_·c_a_2_7_se_t_1e_n_1b_r_e_I 9_5_3 ___ _ __ _ ___________ ::_L:_:A::_~t-· :_I :_E:_:R~A L El' TE R A R I A POESIE DI UGO FASOLO .. lamentod'uomo in guerra civile Ho chle<,;toal cuore, al mio cuore s&omento, !~~~!~~~e\!~~~ ~!~~r:.ss~ro~o i:~~ !to · la compreniione per legge d'onore, per calcolo dell'utile. Anche ho chiesto e Invano èhiedo ('()me !'lan scambiati ' nemici (" amici, disprezzo e gl('lrla, onore e viltà, e merito, f' colpa. Dispero ln confusione di mente e di cuore, senza fratelll re non so luo~o amico> una disperazione senza lat'rimc, senw lamenti aperti, e frP.dda e dura, ~~~ l~~~~~a• v~~~~~ 1 r.o~~~cr;1i spati. Come la terra s'Imbrunii Roccedi sangue d'o~~ce~~~1ie~f:rie:~e~r~~~!u;~81 maN! S'Innalzava Il n10.ttlno dell'aprile :~~~rl~e r)~~~,s ,~1~~·! 1 eri~efl~r\ran1er l'onde. ~;Il;;~~ ~Ì:~e ~~~~f:i/~b~~c;t~po del tuo sguardo stupltn) - Non il san,ue - d!~e Il mlrurRtore delll' pietre -· , - ma certo un ossido di frrro - come se Cerro e ~aneue non Coliscr fratelll e ferro e fuoco e songue. Anche Il mare, querto marP turchino h11 tanto strazio nell'ombra al fondo da formarne rupi coagulate In morte delle navi? ;;~!=~~ iu~!1 1 s~1:\~11~rcft!i"~~Ìm11, è nutrimento nell'ombre del cuore. ~.~ini:r~~~~~:I ~•~~aa~~ae 8rl'1 ~i:so delle rupi r tua l'onda del capelli. la fronte. le tue l11h'era .. Scorda l'ombra, stnt'ombra li l'ala del gabbiano e luce, tutta luce s'accresce l'era In cielo. Nons'accoglierugiada N6n s'accoglie rua:iada ove Il continuo passo dell'uomo ha ucciso l'erba mite, chè fn stanca la tura e ne conturba !'acque sorgenti e ll condor della MVe e della iolltudlne I 1ilen;I. ... UGO FASOLC RASSEGNA DI STUDI CLASSICI A CURA m IETTOIRE PARATORE .. Terenzio • 111 italiano . FERDl1'rri'A~D LEGEH.: Dnmbino e ,·uso lrlcolorc <Mostra Francia-Italia a Torino) s·roRJCA E JB[OGRAF..IIA DJE!f ... LE JCDEE .. DAL CAFFE' AL JI l'a.llo11e hu 9eftoto u,u~ lo.ce el'itlcu Hell'insicme pe1•1<11t1• sfora sul due pe,•l11dlcl lomba,•di ,. ,ml "p1•e1•01t111.,tfci,mw,, Bib ioteca Pag. ~ POESlh DI MARINO PIAZZOLLA Ariadel giorno Aria, ml iUardl. e sii loda\4 tu! Venuta è luce e dice: 1)ace al 1lorno. Siate fellcl, fiori, e tu cipresso, SII baciata, tu, rosa che ancora tremi di rosso all'alba, ... Benvenuto sii tu. gilenzio assorto dell'erba accoccolata. E dite al cielo ch'io 90n di nuo\'O lieta del mio tslllo. ~ :~\1~~~\\a \~istett&, Il Che dirà mal ls tortora volata quando ti chiamerò? J\ vivere qon basta Il solo cltJo. 01u:1 ti chh1mo ancora. e , qlano le splihe. lo tremo d'e'5er sola, come un tempo. Tu vieni, tu val, tu ml circondi: non so dove Incontrarli. Ml dico. mi dico che verrai e Intanto la mia ,·est• n,'accompaana. IJl • IV Buongiorno. acqua, tu 1,pecchl Ja ml& faccia: P lieta l'aria se ml ,erut appeni. Venite. man:herlte: , dit~olàif:r~~~I:, d~ià";-:,1:,tt altrove, e che ,:ia sola. Dite alle fosrlle: ?- ormai temPO di cnscue. E tu. sole mio. resta, resta ancora. lo n•nni alla 1,1cecer amtr• IQ nnn sn perchf sonn In esilio: perthè ti lodo e aspetto. V Ouilndo venni quusU, dlI!t: una vecchia: 'F'rco la casa: ~ tJUIsetto le frasche. Nnn so se ~ bella, · nut le tinestr_, sono tue comp&Jnt. ,!11.nnnsull'erba e tu potrai 1uariu Il male ('he non sr.t. 0'-?'nl C'0$1l ti I> li.mica e tu potrlll sta.l'e con l'aria e non temere Il bui"'. VII Ascolle.01!, tu, rosa ,·e11ut11 fin dletr!l I vetri. Ascoltami • non dirmi c-he sono trl&te. L'altr'ann'1, a tua sorella, dlul: l'amo! Ed ero Invece stanca. 1:bbene che tu sia dietro I miti \'etrl: fto.tll plU In li.Ilo: e quando dormo 1ua~a se 9.ncora. penso o sogno chi non torna. i1i 0 ~e~ 1 ~~~ta~,il>Ji~; 3fe6g~ :~ \~~- VIII '" Ancora un giorno è spento In un btlef\O. Farfalle, abate Il cielo: le nubi u.nno dO\'e nJorlrete. Ql1alcuno die,tro I mo.ntl chiama Il solt: e l'acqna è mutll se lrallenp:o 1J flato. Addio, poh ei e "•C:• dall11 stra~a. ho gli anni che ml chiamano lontano. Intanto, tra le frasche, acceso t un ~ume. Anche, per me, qualcuno g:là veglia e si nuconde. " Quando sarò guarita, lo vorrò torna1·e dove &Il Occhi ~ 01 !fi~~ 0 1! 5 ~~e f~~~I. sei potrai ruardarml, pt?rcht'>st1.rò.dopo l'esilio, nuova! E s~ la vena batterA lo ste!l!O dlllo, dillo tu, perl'hè fui 1>0la e p~r tont'annl. In piena Q:!ovlqezza, non bCJipl chi ml disse: E' tempo eh~ tu ,a.dli. a viver sula, cosi tu ,uarlral: Notturno I Che notte se ne vada! F&ltnd lar1;a: devo, devo andare. O, non dite all'aria: Ecco una sonnambula. S'lmpiflltrebbe allora la mia veste. lo hO li puso lieve e dite, dlt• solo: che la sorrena tutta la tri1tezra! Non jicnsate che lo sia malata: aucurateml .Invece pre5$0 Il vuoto: che metta l'ali! ch'ella possa vi;,lare veramente!. II st ~a°~~n~ltèn~~Ct~!cortesla, Se è vero che Il vento ml conduce per mano. Portatemi, portatemi lagi;lù ma non svegliatemi! QUAicuno ml ha vestita e non lo so, mal lo saprà la veste i~: ~I :f~h1!~~~ :~ COra non ha voce? Portatemi, ()Orlatrml una stella: ml vtNSafinalmente. III Ora, alberi miti. asc..,llerele. Io sono sola! Sola veramente: non 10 S@ Il cielo è antico, u temono le toille. "Non &o ncmrricno se ml .!it'IUII l'ombr.s. QuaJcuno Intanto dice: Son anni che tu val, ma non lo 1oa nessuno. O, non andare non andare al ftume: le (os:-lle i.e ne vanno! Tu hai quasi l'età della luna. IV Tu che m'ucnltl, nubt' clà svanita, tu 1ai che non ho tempo. E a voltr sveli tutto Il mio aeireto! Ebbene. dlll".1al cielo, dillo agli orluontl: c'era una volta, dove muoiono le roi;lle Intirizzite, c'l!ra una donna sola. Dlll9, tu, che ,vanlscl, dilla, tu, que~t& pena d'esser viva ntol sogno, d'es,er socno nel vero. lo ti rlcorderb anchi! se li.I non sia mal del mio clslo. V lo ~t~ 1 t~et;rl ~:ll~~}:~~uf 1 ~~~~ÌII: l'aria d•I vecchi monti. M11vot, rose sbocciate, ehluttete le corolle: non dltentl dl andare. Venite, foglie nuove, ha ml• ftnestra è chiusa. Condul!P.taml, voi, In tanto buio: ma non "'ltn Il rumore del ftume. F. voi, 11tlle ~Il vache, ditemi tl'a1petlare: J)tr me II sole t&rderl a spuntare! VI Sape\"O tante i,abe ... la luna poi non volle più ascolta.re. • .\vevo un anello (:(llor solt À,~eev~ 0 u~ret!,t 1 ;~cql1a s!i~ ~ui:;i~~e. ma il vento allor11.lo portò lontano. Che ,un della stan:r.11. . ,. dallo specchio ,a fiori? Che dire df'l , 1 \!'n In fontl9 all'acqua! sapevo tante fiabe che une sera 1.. rocll., nnn ml dlsst1 1 o plO.addio: l'aria era bianca t tutta piena del timor di luna! VII Ed ora ascolta. tu, c11sache Inscio ogni notte: ucoltantl, tu, freddo iuanclalt; tu. mia , 0 e1tlna vuota e m~1sa sulla ndlA. Asco \t11.ml.tu , vecchi& collana che hrilll al solo ;torno: , a1.coltaml, tu, ritrailo che riposi 50pra il muro Ascolt"-ml fu, madre che sai rlove lo si•: •~ltaml, t111 letto pa.tlt:nte che ttnnoll le mie assenn e al •olo vento dici. qu11ndo è l'alba, è andata e forse non ritornerà. VlII F;d era addio can1o di pas,;ero IJnoto: ci..nlo breve t volato oltre le truche; rrbt lntlrlulte: o tu, rugiada, rhf' catll e poi riposi, dove più 11. tunin durerà la notte. Andll"! margherite che non vedo: lucclo\e ch,- seauono I miei paSlll. A voi fo~llr oerdule dico: andate ~~I (,rr~n~ttdto~:J~1:i~~~~e P:hs:•::iu11! qunta mia vita e ancort non ml sverll, IX Se Il buio è qui con me o, non Importa: Altrove sono a:11occhi Se neuun angelo ml ,veglia, o. non lmportA: so dove sognare. lo conosco la notte a memoria: ho !atto un llrestlto al cielo. Se sono In e~lllo, non ml dol,::o: ml basta l'erba sl!'!cca. lo non 1.0 qut1.nrio l> tardl o buio, .se si sciupa la lunt1. ct)I pll.s~ar delle ore. Non ml ricordo i,\ù dellt1. mia età, n<'ln Ml S"! fui neppul"e: ~li riconto soltanto che una volta lo fui felice in un blt1.nco 1,aese. MARINO PUZZOLLA

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