Fiera letteraria - Anno VII - n. 24 - 15 giugno 1952

_oo_M_EN_IC_A_l_S_G_IU_GN_O_l:..::.95:..::.2 _ __ ___ _ _______ _____.'.L::_:A'.:......_F'._1 ERA LETTERARI A IL TEORICO DELLA DEMOCRAZIA ~ RICORDO DIJ HN DEW~f ~ DC LUIGI QUATTROCCHI[ JOHN DEWEY al pensiero amcr1cano una .sua fl.slonomla totalmente auto– noma e uni\ sua autonoma tu:i;tone. sia pure dcll'auto– nomlA che 0!(111 pensiero su:i– rlcimente rondnto e quindi 11torlcamcnt.e dipendente può con.seau!rc.anche ea:11denun– ciando una certa roZZ('U.(I. nel servirsi dello st.rumcnto IOKICO e un certo N:Ctdente slancio ot.tlmUtlco ncll'eiprlmere le sue \'Critll. che ~ preroaatl\'O. tipica: del •nuovi• In oa:nl campo, ma b\'lluppo.ndo una tanto ampia problematica, con ln~rtssl tanto vost.l eppure talmente a criterio di unità :='\'r~ acnc 0 it lu~~~! zionl e dcftnlZk>nl di problemi tanto umanamente accass 1blll e ,,:,·e e .. ldamcnt.e, cioè r.to -– rlcamcnte. fondate. che o rmai l'tnfl\U60 delle 1ua niosona in• staurato r.ulla nl0&0fta e i,ul costume europeo In genere non ha più nulla di occasio– nale e dl lng-huUncato, e O([• &I, come p('r n~un altro ame– ricano era aoc:Mluto. nessuno anche In Europa pub lntcres– &arsl d1 n~fi• aem:a fare l conti. comunque tienza t.cntr present.e anche John Oewey. Per comprendere, nella sua generale 11.ruttura e nel suo e.ffetUvo VI\IOre, Il peruilero di John De wey, ~ neccs.sar!o con– slderii.re come CKII, che pure proviene. per 11uoe51>Hcltodi– retto' richiamo e per eviden– te avlluppo dotLrlmulo. dalla corrente IU\ttlos&MOne dell 'em– plrlsmo. 11ubisea tn parl t.cm • po rtn!IUS-W della nlDM >ftadi Giorgio Hegtl, aotto la cui egida ha cominciato a avllup– pa.:e un ,uo pen,onale pen– siero e la cul sunestlone eKII ha di conUnuo aubH.o. Otorgto Hegel ~ stato l'Ideatore del p!tl. to Aristotele, noi slamo esseri 50elevoll. Ma se la società ~ un dato e non un problema, san\ un p1oblcma, anzi sarà l'unico problema nel tnnt.l aspctU In cui cl appare. co– n~ltl IO pslcolQRlcO POlillco C!!tctlcopedagogico ecc.. In (or– ma della vita in ouesta socie– tà: occorre cioè capire le ~1- gtnze che lo stato soclalt' com– porta, affrontarle, cercar-i! co– &Clcntement.o di supernrle. Questo, dal punto di vlsta Jnldale della n1osonB che ~ quello del conosct!re, campar• L'\ l'unlt.A di teoria e di pra• t.lCA,sa.nella da oi:rnl nlOl'IOna lmmt\nentlsUca e tante volte r1p1oposta nell'età moderna, ma orlgtnarlamenl<! pr06pet– tata dal Dev.·eyche è arr1\'&l0 per,.mo. egli t:mto schh·o •I fonnalwno e allo spirito di sl5Lema chh.L'lO, a conii\~ un nuovo -l.smo per deHnlrla. e la chlnmb strumcntallffl\o, teo• ria che porta con ~ un certb peao di empirismo psicologico mll ha anche Il p~lo 1mll• scu~ della psloololtlc" con– crttca:l. n pensiero, dice Oc– v.-ey,nuce quando l'uomo, che \•lve In un mondo pieno di pericoli nel quale di continuo corre Il rl5chlo di soccombere, si Impegna ad Bffrontare l)e– t1coll e rischi e, per rfuant6 gli ò consentito, n rimuoverli, ptr• ohè l'llrnblente In cui egli 81 1rovR ad esistere mll;(llorl e JX'T'Chè, comunque. h, stlunzlo• ne che ali è propria sia più aoddl\!ace.nte: e allora l'uomo 111 <,ente C06tretto a rendersi conto. a capire qual'è la 11ua effettiva condb:ione, a tr,,c– clare plani sul da fanit. quin– di Ml a;lr e ma non clecamt'n• te ben.si con l'avvedute12a di ch i h. c he C06R pUÒ e deve ottene.re. Il pen.s1ero, In tal Biblioteca Giho Bianco Pag. 7 LAFIERA DEL IBRO * li lilli putto

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