Fiera Letteraria - Anno VII - n. 17 - 27 aprile 1952

telllotnza libero.. Non. .tl dia credito al giuoeo dtl rapporti ~ st le:g~i/a t;rrrn~/!1:.~! 4 /~! ~: al capriccio dtll'tsperltnza, Ptr du. Bos .ti tratta. di conditionl btn du:it11t: Il .tuo mtuaoglo ha avuto la sua compiuttua In una /orma di btlltU4 t!altata. per cui la letteratura t in ultima c:u,all,i la ragione assoluta, 1m ttrm!,u concUiobilt con la Jtd.t Rlvttre non ha n4!'ssuna dtllr qualità d1 ptr.11uu:1ont degli al· trl due c11t .ti ,ono preoccupati di raceogllert lt loto parolt In mUJfeo · appartnUmtnte I. il piu pot:tro, quello p11L vicino alla erortt1ca dtl nostri giorni. Ma ,t tratte di un t/lttto esterno, lt ,t OU4rda bene SI t)f!dt che Ri– viere è quello che ci potrtbbt cuere utile, Ho detto e potreb– be •• ptrcht se fl ,uo libro hO r:r:1~ 0Pf° ,:,~~t:t:·cncg,:~a."1~· colpo. è della nodra iordttà o, ,e 81 prcfert,ce, l'ai:cre ,postato 1 term1nf della nostro fndaglnt ho meuo fn ombra la trama dtl ,uo Intenso e i:100 ducorso Qual, tarli U Jvturo, l'altra i,ar– te df /utMro di Rlt-Ure1 Lo lo– &ceremo legato alla. più bella 1tagi011e dell'lnteUigenta fran– cese o lo riprtnderemo ld dovt' ugu,. la traccio diVlna e impe– gna tutto lo spirito nel tentativo df una mctomor/ost auo/ula' g:~:~:: : ~,f!c~~~~tdogg~;~; la!c/are Rlvière ndle schrd, ddla ,torta, letteraria opp11re dobbiamo tenerlo ,tre!lo come uno deglt atti dt'lla· nostra tH cenda' tn{I ne potrt~ 11190 Jt– norc; U nuoco chffl(:I di d111nte. rene per quc.rtiont dtl oenert: t chtaro tM in una ,tagione th< o//re dtl rtct.1pert a Fran~. 11 :ft~~,f:, ~~p~: ~":~::'ltfi~ torlo t aperfluo. Lo verltt\ peri, sta dall'altra porte: se, ci<>I!. ptrdfamo di vùta questa n1pre– mo rl.sorta dell'mte!llgcnza let– teraria riusciamo a un grouo dato di .salvezza, oll'lndloozlonc di una strada .sicura. Ora Rlvli- ~f;,ft: aq;~:toc~fcohn~/c':~~nf'o~ ~li cl ha Indicato la 11troda. 1 dubbi, ù lncertuze e I tlmorj non. contano o ptutto,to gfu– itlftcana il doto 1nltfalt. Rileggiamo questa paghto: e R 491onl di credere/ Come esse ml umbro.no povere, dopo tut– to/ Come no n vi i nulla da di– re, dopo tutto/ E 11opratutto ~~!n~~r '~~1ab!e J:! 0 cJ:~iL v~~~ ad aver o}lerto a tutti quelli che non mf a.mono I meuf d1 /arti g ioco di me e di raulcu– rar.tl tul mio conto con grandi rito: " Sono dunque que.ste tut– te le ,ue raglont/" Ma lo non c·rcavo df con.vincerli. Non ,1 può convincere mai neu1ino di M"4 reltgCont. Spetta a cta-,cu- :i°Je;, ':r:~~o ::, c;;i::;ti;~~ occorre. lo ho voluto far vedat i piccoli mot:fmentf per mtzzo dd quali fl mio ,pirlto rigua– dagna a PocO a poco il ,uo equi– librio e ritrova quella 11tmp/icltà c~ t al di ~apra di ogni parola e che non può e.sacre che U ,1- gfllo della verltt\. • Una pagina dcct,tva per l'Im– magine di Rivftrt. Il libro è ,to– to tradotto dalla .signora Elvira Caui Salti{. CABLO BO IL CINEMAE GLI INTELLETTUALI * LA r!LKA LLT1 L:~AIU•\ Sugli abbaini dell'infinito di ROBE.llTO P,lflLEl,Lcl iblioteca Gjno Bianco Dom~~ica 27 aprile1952 ------------------ 1.U'Rl 'l.ll u:mr.lRI

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