Fiera Letteraria - Anno VII - n. 10 - 9 marzo 1952

Pag. 2 UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTA10 DA CARLO BO * liccelli- ~oasi onracconto (EDIZIONE MONDA D< >I~ 1) Biblioteca Grno Bian·oo Domenica 9 marzo 1952 Incontro con Barrault Soldati Opere ognitendenza e genere a buone condi– zioni. lndirluare: Edizioni l'ITALIA D'OGGI Cas. Post. 50• Cremona (Cont,ttuu, dc pco. l J puro eaprlccJo? forse i>trch• n on ama. l a tecnica. mo– dem&? oppure perchè nel auo aecola.re e Pf'O"l"'Crblale int.u!to, nella au:a.antica conauet.u.dlne 111'&.lt.a. bell,zza umana. a.ente l'tqulvoc.o profondo, aente ehe la vit.a dJ un'opera d'&rte non è dblnt.e1rabile, non è rlpetlblle H non rlpet.endo t.utto di lei con rell1!010 rlapeUo e apontaneo a.more? L"lmmaa:lne può anche essere rlco- 1t.rult.a, &Ipuò fare anche un Raffaello con le ali dj m06Ca, ma Il muttero dell'lmma.glne non al pub 1p2:• rare di rl003t.rulrlo se non rlapet.t,ando umilmente l'tm– ponderablle da cui nacque. Non al t.ra.tta ln.lOtll.ffla. dJ rleo&t.rulre le forme del Ponte di Santa Trlnll4 con le ali delle mO&Che,ma di rlcoat.rulrlo con onestà, per ai>erare dl ridargli quella vita, quel perenne 1u1- ierlmento ch'uso espres.,e e che, at.traveno l'lnttm& natura di quelle forme, t.ramandb un euo meau.ulo al quale 111 uomini che comprendono non vo1llono rinunciare. Buebbe come rinunciare a qualche cOfa di u attui: vate a dire, una civiltà che rinunci.a a qual– che cosa dt .sé. che cede, che l&&ela. correre. L'eplaodlo del Ponte di Sanl.'.1 Trlnit& lna.-anerà nulla a noi. al Paese. acll uomini che dovnbbero aen– tlral I cwtodl gelosi del l>OChlbeni che &.bbll\ffloe che 10no solo beni dello spirito? Verrebbe tanta VOBlla a questo punto di ricordare Il Ponte come Io al è e v151uto >, verrebbe vo;-Ua.di rUarcl al cieco terrore della. dlatruzlone umana. che lo trantumb. verrebbe V01lla di parlare di ricordi per– aonall, di Firenze, della civiltà del ftorentlnJ; dtell anni belll della itovlneu.a. ml verrebbe vo1lla d1 par• l&re del tempi In cuJ P'Jrcnze mt aprl al mon do ed alla vtt.a lnaemando a mirare alto. Ma t.ut .to quuto ml porterebb- più che mal a conalde.rare oon ama– reua lnruarlblle ciò che à 1tato e ciò che e. Comunque Ylrcnzc. &$$lcme al me1Uo dell1t alla. è se mpre là a sunerlre per chi vo1Ua e ~u intende.re. OUGLIELl\10 PETRONJ

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