Fiera Letteraria - Anno VI - n. 47 - 9 dicembre 1951

LA FIERA LETTERAR A.SNO VI - lit. flr SETTIMANALE DELLE LET1 ERE DELLE AHTI E DELLE SCIENZE DO:"IIENICA 9 DIOE'1BRE lt31 SI PU BHLiCA L,\ DOMENICA ll1re11orc VINCENZO l:ARD,\RELLI QUESTO NUMERO" L. 60 DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE ROMA, VIA O'ARACOELI 11.3 - Telcfont n. 684.097 e 684.098 _ Pubbllcllà: Amm1m.:.t.razlone ~ LA PlERA LETTERARIA:t o PUBLITAL. via della Concll1az1011c n. 15 • Roma • Tartrtc. Conuuerclall L 60 • l::dlt. L 40 a1 m m ABBONAMENTI: Annuo L. 2.700 _ semestre t.400 - Trlmestl'e L. 750 - Estero: Annuo L. 4.000 _ Abbonamento speciale Onscgnan.tl e studentll: rata mensile L 225 Copia arretrai.a L 100 - Spedi,Jone 111cc.p. 1GrupPO 111 • Cont.o corrente oostale n l 1 ~142R CHE COSA FANNO GLI §iCHJI.TTOIKJ flAUANff * LA PASSEGGIATA DELLASERA * di VINCENZOCARDARELU ILCINRM A, ZAVA'l'T I N I E LA RE ALT A' * s OH ~zlio d'ttK ro::;o pat:.Jt: di cui più 110n ,..; piact HCJl/lllh/0 il po11c. Vi nocqui per t1t:11t11ra, clit mia slirp,t è piti J,io•a, lo diurlai bambino, t: 11c fui castigato (111 dalla nascita. Forse i per qut·sto d,e l'lio tanto amato! Ma it1 tt1fe amor risJ,ecd,iai cadano J111re i fulmini l' le ,11alt:di:io11i. Ali che tristo pan,, d()i.•e solo i beccl1i11i, so/tm,lo le lroatrici goJon di q1wlche credrto. Giaccl,f 11d 11asure e 11el 11torire la sua unica sfuria si compo,1e. Pasci11tu, vc:=eggialo, il 11co1,ato 1•ic11 .rn S C R 1S SE recentemente Gcorge.$ Sadoul, in u11a sua breve storia del ci- 1tema: « Quello che /a la "rart– deua del cinema llalm110 è che etso è direttamente, pro– fonda111c11te del suo tempo• E Jcan Georgc Auriol, nel cor– so di una conferenza, a"giun– geva: e Con i /ill1u dei cinea– li Italiani battezzati, perché no? neorealisti, Il cinema di• r;c11ta lndl$pt:nsabile allo stu– dio della storia dcll'umanitO ... E' l'cvoca2:io11e della vita In certi a11nl, sotto u11certo cielo, in mez:::o a certi esseri, vista aUravcrso lo ~irito creatore di certi cronisti che d1 colpo cntra,10 nello steuo tempo nella storia dell'arte e ne.I– la storia del 1uondo... E' glo• ria del cinema ltaliaM, quella di avere imposto al ci11easti del mondo intero questo ri• tor,10 al documer1to... L'impor– tante per essi è di rico11oscere la loro vittoria; di assimilarla per trovarsene fortificati... Il neorealis-rno fu un 71u2.w me– raviglioso di /are dei fihn:J i,1 armonia con un certo stato di Verrcì il momento in cui ctndremo a vedere ctl cinema cosa /'a un uomo nelle sue più minute azioni quoiidiuue, con lo stesso inte• resse che gli antichi ponevano 11e/l"a11dare a vedere i drammi greci. Non c'è un giorno, un'oru, un minuto di un essere umano che non sia degno di essere comu11icato Of.fli altri. Noi non possiamo amllrci perchè ancora nun ci: conoscicuno abbastunza cli UGO BETTI Nrll'ort· dei ro11do11i, 1111a souora P1Jrt11 batte, s'avv1atto solit11ri Passi 11clla via cheta. Vu il p11sscggao e 011Cora Gli parla e l'i11q11ii:ta La voce dei fa11lll1ari. la 11oslafgia dcll'etd ft'licc, i dolci i11gc11111i della mia memoria. Or l'ho rivisto al cader d8lla vita, come In mala erba. per suscitare iwuiJ,a, di P. FJ:i>!STA CA~'IPA:-.IILE Ma co11u s·oprr dai muri la via E d'orli 11m1Ja odora, o iltngo, a /1,nJ[o, a/1i111t, lo contemplai, qr,cs/o vacl,io decrepito ftaesc, cillto da fossi e i,wm, e illorridc11Jo ouistt·i alla rovina delle mie il1"sio11i. S 1111 p11cse pii, aspro del Calvario, ma la foce di Cristo 11011 l'/10 a11cora scl1iarito. Quelle me11ti so11 proprio tet1ebrou, e s11pcrbe, i,i loro te,iebra, come i s11pcrbi paga11i. Di lor villa11io co11sapevoli, se rie sc11.m110 e pregauo di 11011 co:sartti, se 110, guai a te, sciog11rato. Nel co111pia11gue it misero, nel deprecpre il male, di c1ti l1a11pafetto no3ione, più i11erti, pii, imbelli · del coro greco. Puese egoista cd ipocrita, cfte sol Ji quel ch'è L'ano va glorioso e quel cl,e t•ale e non coNosct spregia. T11tto è st11pe11do, i11tangibile e sacro in casa propria, ma sulle case allrui la vita di'. ciasci1110 in qutsto sito essendo 11110 sfida al vicino. Il defunto scompare, iii 1111 batter di palpebra, "rlla fossa più fo11da e meglio or11alfi. Là sollo gi .. ~e e i viili si d1111 pace. Ah cht tristo poeu! Spesso, 11egli a1111i,rndtJli, pe11.roi clic solo 101 Scmto potrrbbe purgarlo dà s11oi tu11ti peccati. E ima Sonia tiag{, fd dove io f'u"e vc1111iofio fila, mo volle il Sigt1ort e/te fuggisse di li com'iO fuggii ignaro della sorte a cui .scampavo. Era Sa,,ta L11cia dei Filippi11i, fa mia coi,1quili11a, iota Sa11ttJ rcwdagia. /\'acque nello miti casa, ma corse ad ort1rc allrovc. •E ti, perdesti allora, empio pohe mio, paese iniquo, ima gra11de occosio11c, tuo certo 11ot1te 11c duoli. VINCE!'òZO CARDARELLI cose•. E//ett,vamcnte il cinema ita• liana ha derivato dal neorea– lismo rrna sua digniUi estetica e concettuale. Que.,to crnema seppe nurabilm.ente attingere alla cronaca, interpretandone , temi con un linguaggio poeti– co e stilistica.mente compiuto, e giunse a riprodurre i terml• 11i reali dell'esistenza h1tegran• do la occa-.,ionalitO delle cir– costanze con la .,ignlflcazio- 11edi una ri<!erca umana va– lida ancora oggi, ~r quel che riguarda la sua veemenza emotiva e la sua capacitd di comunicazione sociale. '-----------------~-----------~! pe:/!1':~f Jn°~f~~~ 1 o 0 :1i!r~~f! 1'UE ~O t' THE im'AIH: O\ nito LA S~'l'E 01 OIO SARAH DI GREENE oltre l'amore prruna vita * di GlACtJillfl G RAHAM OREENE ap– partlcqe all'esigua schie– ra di narratori europei di cui ogni nuovo romanzo viene atteso con. Impazienza da un va.sto pubblico di let– tori e passato attentamente al ·vaglio della critica In In– ghilterra ed altrove. Ofunto oramai alla plcna. maturità egli occupa un posto di prl• mo plano nelle lettere lnglesl contemporanee, ma Il suo spi. rito tormentato, sensibile al· le angoscte del nostro tempo ed una fede cattolica ardente e tiravaa;ilata nel contempo gli rendono arduo 11 compito Im– postasi. Scrlttore sorvegliato e scrupoloso, cerca In ogni libro di rinnovarsi evitando di sfruttare t successi ottenuti nel passnto. I tre ultlrnl ro– manzi: • Brighton Rock>, e The Power and thc Glory > e e The Heart o! thc MatL<'r > costituiscono non soltanto tre capolavori della narrativa In– glese di oggi ma. per lui stes– so. tre battaglie vinte. GRAHA.M GREEXE alni di un cinema tutto con– venzionale, drogato, di bana– litd e di falso romantlcf.,mo, t intellettualmente deteriore. Già nel 1944, subito dopo la liberazione di Roma, Zavat– tini espose ad alcuni produt– tori un progetto di film che evadeva dalle usuali strettole della trama e della tradizio– nale successione del fatti e d.egll argomenti, e mirava a portare .,ullo schermo perso– naggi veri, 110n impostati lt:t– tcroriamc11le; perchè, h1 ogni caso, Il perso11aggio essendo gld tale, e gill con una sua "eo– gra/ia spirituale e psicologica, arrischio, attraverso arbitrarle manipolazio11i e .tovrastruttu– re, la propria autenticitd. Si trattava di girare una pelli– cola a bordo df un camlo11 in viaggio da Roma a Napoli, speaker Zavattinf .,tesso, senza regi.,ta e senza attori: -prota. gonlsta del film sarebbe stata lp. strada, con tutto il com– plesso delle sue vicende, dei . sitoi episodi, del .,uoi perso- 11a"gi: protagonista di un ruo. lo lmportanlis.timo e portico• larmente annona In quei tem• pi di immediato dopoguerra. L'ultima idea di Zavattini, oogl, è quella di girare u11 ftlm interpretato da otto tra le più /amo.te dive dello schermo, in cui ognu11a di use raccontcrd un episodio della propria vita, 11egli anni che vam10 dalla querra ai nostri giorni. Per la prima oolta use interprete• ranno se stesse, qua,l fosse una confeuione da fare al 011bbhco che le conosce nelle resti di perMmaggi fittizi. La costante aspirazfo11e ad un cinema comur1q11e •vero>, c11e nella pii'l intima e genui– na a11tenticitd delle co.,e e def .,entimenli rintracci il moven• te e l'origine dell'effetto e-mo– llco. e vi colga .timultanea. mc11te le capacild di h1teresu drammatico e .tpettacolarc e di attrazione umana, ha consen• lito ora a ZavaWnl di riallac– cfare, attraverso la pros.tlma rca/iua:ione di Jt.alla mia, il dJscorso interrotto del neorea• lis-mo. Italia mia, di cui la .,tampa ha dato recentemente Mtizia, e 1111 c.,perimento che può costituire un nuovo punto di parte,LZa per Il ci11ema ita– liano. Dc Sica ne .,ara il rt:• gista: 11cs.su110,Jor,e, sarebbe .,,aio adatto, più di lui, a rial• lacciare questo discorso. A pre• scindere dalla .tua particolart: sen..tlbilltd, l'impegno umano e poet,co dl Dc Sica proprio nel ncorcallsmo ha trovato la sua piri compiitta e1prculonc. Uo parlato a lungo con Za– vaHlni di Italia mia.Non lo ho mai visto e.tprlmer.tf con tan– to calore, con co.tl polemica co11vfn.zlor1e. Si agita s-ulla se• dia, /a o.tcillare il .tuo te.stonc pelato; ogni tanto, o dm-. /or– za al discorso, batte 1111 pu"no contro il palmo dell'altra ma– no. Ogr1i volta, dopo aver al• zato il tono della voce, dice: Ua capito? Zavattfni, per sua natura, r1on ama immaginare i propri concetti nella loro con/i"urozionc teorica: prt:ft:• rl.tce dlsCOM"ere, spiegare, e– semplificare. Tra..,crlvo qui, al• la. buona, /a sua e arrin"a •· il suo cnt11siostico e disOrdl· nato discorso. Dice ZavaWni: Italia mia è come .te fosse Germania mia, Francia mia. Ame.t1ca mia, ec– cetera. A me, naturalmente, l'idea viene .,uggcrlta dall'Tto– lla. Jt.alla mia. vuole euere lo c.tperimcnto di un cinema eh.e abbia riguardo delle CO.te d i CUI viviamo e nelle quali vivia– mo cd evada da una immagi. nazfone che è sempre un poco • torre d'avorio"· In oltre pa• role, dando affidamento alle eo.te, facendole cioè divenire soggetto, è pouibilc udire « il "rido della rcaltd "· In secon– do luogo, Italia mia sOd.disfa il mio desiderio, o l'esl"enza d1 tutti noi, di occuparci delle cose elle abbia110 un intereue Immediato. Se è vero elle l'ar– te ignoro i limiti e le dimen– sioni del tempo, io pen.to di dover apprtmderc dapprima la realtd più. urgente, piU scot• tante, più espressiva, che è quella racchi11$a nel tempo e nello spazio della nostra ot• tualc consapevolezza untana. f:te?i~";i'b'tm~ 01 ~ec:u::;o::i: 1 ~~ tazloni poetiche, morali. soelali della rcaltd, e nelle sue pouf· bilità di comuniccuione, che la realtd è Il massimo di spet– tacolo che vorrei realizzare. Rl- t~~g~;i~eu~1 fl~geu~:groar/:r::= sivo ed c.,tensivo nello .tte.uo tempo. Vorrei andare da u11 uomo, e dirgli: • Ecco uno ae• Loeke oltre l'e,npirisnto Cou lui il Seicento inglese chiudeva in bellezza il suo grande ciclo spirituale, ed apriva Ja strada a sviluppi cli portata vastissit11a, oggi non ancora e~auriti di CAl\~tLLO PELLIZZI Non pago Oraham Gre.ene si presenta. In un modo del tut.to diverso nel suo recenk' e The End of the A!Talr > (Helnemann edlt.. LondonJ. Per la prima volta dopo aver pubblicato fra romanzi e e en· tcrtalnments > quattordici vo– lumi di narratlva scrltt.l In terza persona. ha scelto la narrazione soggettivi\ !at.t.n dal protagonista In prima per– &antL, intercalando pagine di diario di un secondo perso· nagglo. L'lmpc,st.s.7.lone cd Il ritmo narrat.lvo ne rlsult.ano modlllcatl. Inoltre ha volu• to rinunziare ad ogni o.ttrat• Uva dovuta all'amb1cnte od al paesaggio: a la SvcziR. di e England made Me>, I bas– sifondi e l'Ippodromo di Brlgh– ton Rock>, . U Messico di e Thc Power and t.hc Glory > e l'Africa Equatoriale di c.The Power and the Glory > fa ri- V ENNE fuori 11 nome del dica. DI ciò molto sorpreso, il patria, e favorito dall'ospita- vastlssima, non ancora oggt scontro una Londra limlt.ata Locke In un& conversaz10• mio illustre collega riconobbe lltà di amici poi.enti, con un esauriti o, conclusi. Ma si di~ ad alcuni appartamenti. chic. ne con un prolessore Unt· che, dunque, il pensiero del cert.o agio aveva lavorat.o alle. rebbe che le successive genera. se e ristoranti volutamente verslt.ar1o di !11050ria (uomo, Lokc deve aver subito vaste e successive st.esure dell'opera, .doni non abbiano mal avulo privi dl colore. del resto, di vtrsatlle e !inlssl- :.ccolarl deformazioni. se anche quale oggi l'abbiamo. Su alcu- la pazienza di leggerlo tutto, o. Mentre infine una. delle mo Ingegno), ed egli ne parlò un uomo del mestiere. che non nl problemi li suo pensiero comunque. si siano a!!rett.ate a caratt.erlstlche del suo inge- con una certa fretta e con un ne abbia una pieno. cono.sccn• aveva raggiunto po.slzlonl che utilizzare solo quelle pari\ del imo era st.nto finora l'amml- cerlO fastidio. come del fon- l.R dirette., può cadere In un gli sembravano definitive; su ,;uo pensiero che potevano dare revole capaclt .• -\ di sfrut.t.are le datore, o precursore, del sen- :.!mlle equivoco. alt.rl , e specie sulle questioni l'avvio a certi particolari svi• possibilità del racconto po- sismo prima, poi_del positivi• In realtà, Il e Saggio sull'm- riguardanti la volontà e la Il- luppl, o convenire a ecru par– \lzlesco e del romanzo d'av- smo, e non so di quali altri tclllgeru:a umana,. O). è un la. bertà dell'uomo. si r1credetu: tlcolarl e Interessi> mosoflci. vent.ure per mettere In cvi- • lsmt ,-, Ml limitai a fargli os· voro troppo lungo per lncorag- nelle edl7Jonl !luecesslve alla Egli avrva dedicato la prima denza sul plano dell'arte servare che. per Il Locke, le giare un'at.tcnta lettura. In prima, ed esplicitamente muto delle quat.tro parli de.I e Sag– con!llttl d'Indole pslcoloslca e Idee senslblll "• cioè le ldcc questi tempi lrct.tolosi, anche sistema, offrendo 1:ìoluzloni In• glo • alla negazione delle e Idee o metafisica secondo esempi delle semplici Impressioni rlce. da parte degli speclallst.l. Il torno alle quali egli stesso Innate"· di medievale e scolf1. che nel passato furono quel• \'Ute dlreu.amente at.traverso I pensiero dell'Autore vi si di• esprime non pochi dubbi e In• stlca memoria, e aveva dovuto Il di Balzac. di Dostojevsky, sensi, sono In ogni caso .c.p. stende In fom1a ampia, dlscor. certezze. Ed è I\.Sl:ìal curioso li perciò fondare la sua gnoseolo– dl Dlckens e di Stevenson, In prosslmaUve e malcerte, e tali si\'.&e polemica. Esso era nalO fatto che questo filosofo, co• gla sull'altro termine tradlzlo• e The End o! the Af!alr > ell• da non poten•I mal fondar dalle lunghe e appassionate di- noscluto dal più, per I suoi nale del processo conoscitivo, mina d1 proposito qualsiasi sopra una ,,era e propria scusslonl avute da lui con al- scritti di etica politica, come OSSIA. Il dato sensorio. Ma non compl1cazione nell'Intreccio, scienza; e che, In un altro cunl frn I plu geniali del suoi Il primo gro.nde 1>en~atore del si era fermato a questo, e nve– rlnunclando a quella colorita punto, lo stesso filosofo esprl• concluadlnl, uno del quali eu liberalismo moderno, abbm va sottoposto il dato sensorio e movimentata rappresenta- mc Il dubbio che possa essere stato Il Newton. Negli anni conressato le sue maggiori in- ad un esame cosi spietato, da zJone degli evenll rlconoselu- definita come vera conoscenza dell'esilio politico. In Conti- certezze proprio Intorno alla doverne concludere che. U dato tagli da tultl 1 critici come la e f11050fla. naturale,-; ossia, nente, egli aveva ripreso tra dot.trlna della libertà dell'uomo. sensorio. In sé e per sè pr~. uno del massimi pregi. Quasi In alt.re parole, t.uttc quelle che sè e sè quel discorsi e aveva Il Seicento Inglese chiudeva non cl offre alcuna vera cono– avesse voluto dimostrare a se noi chiamiamo QGgt scienze cercato di e !are Jl punto• .i;ul- In bellezza, con lui, Il llUOgran• GIACOMO Al\'TONJNI d'osservazione, o JX)6itive,o In. le questioni che gli sembrava- de ciclo spirituale. ed apriva CAi\llLLO PELLIZZI (Continua a pa"ina '2) dutt.lve, o come alt.rlmentl &I no più Importanti; tornato In la strada a S\'lluppl di portata (Cont~a~na Z) lioteca Gino Bianeo CE$ARE z,n'ATTINI dia; siediti, e guarda quello che: c'è"· Riduco, cioè, al rni– nimo lo .,po.zio fra la vita e lo .,petlacolo, perchè credo che la vita ha già, fn se, un .tuo poetico moto e una sua mera– vigliosa energia. Il massimo che posso concedermi è df far diventare spettacolo quello che gld c.tlste. Naturalme11tc 1111 può rnteressare maggiormcntt lo e .tpettacolo > di un uomo piuttosto che di u11 altro, in q11a11toanl'J1c nella realtà c'è un'ampia poss{bilitd di scelta. Alla ba.,e dl questo tipo di cl• nema c'è una mia csi"cnza mo• ralc, in quanto che Il mio ln– terito è di alimentare l'attcn– La foght1 s11lla siepe, Trcp1J11 se11::ove11to ceco gli fo Fresco 11cl petto e q111ete. S'odc remoto ormai Dei for11aciai il cauto co11su~to Ed il martello al1cr110, Argc11tt·a eco. Fi,1cl1é i11cm1tra it sentiero QllllSI rm si/4'11:.io e poggi i11abitati , il rossori Vt.·rso po11~·11trcui sospira il c11ore Da lui caduto it peso Dei -:,alti amati. Un gridio di bombùti, 11ltimo, verso Il celeste vo11i. Poi, 11clla nero Sicpt!, solo più svola Il passera cui fa fretta la uro. Ama l'aria clic imbruna il passeggero, Quieto a11da11do.Gode Qudl'ombra; cd il ptt11siero Dclfo morte gli è al /ia11co. UGO BETTI UN LIBRO ALLA SETTIMANA PRESENTATO DA CARLO BO L'UVA E LA CROCE di ARDENGO SOFFICI (EDIZIONI.;; VALl:.,ECCHJ) :zio11e: degli uomini verso le CO.te . SOFFICI con 1111~~•0 vo!u1t1e nemmeno da aFrcato) della '"" Soffici nort dicenterà. u" mo,-a. Noi 110n cl amiamo percht 11011 cu111ir1ciu 11 durci fo .11cm 1, ~r1111it/im:11 e 111I mio 11iccolo li,.iu, 1w1101Lu11te fecce.JJo di ci cono.tciam_o a~bastanza. La delfu ,1,a vit 11 o per u,en t•elllre, $Ullr« il bellico, r111ell11 1m1/c/ie .111u uU"Jliiumcllfo, mo mancanza d1 sol1dariet~ derl• c~111i e l'1111toritn,llu J'urti$lc1 ,li una croce: scg11i, il ,irimu 1li 11umini e le cuse elu, ricor– va da Ulla :;:gncaf- di fono• i111/im1u 11elr11wdro ilei MIOtem ,lei r11rn/i di li 11 ,,oco .1/Jofiri, mer1 ,/crlJ uvru11110 1111 /Xlrticoforc ,i, :1::zl~: l:~oscf~~ t:~':f~ 11 g,:~ I~>, come egli sieJ_su ci .tugge• ire il accomlo, ero 1i1ì uomu ~nific111u. ,fo c111può ~l.eri1H1re pu reale plutto.tlo Che la cono• r!.W:f: ~ I~ P"'IJOS/41. e ubba.111mu1 fallo ehe non era a11cora ,com ,I Jeuore 1111 ,enw /lift_ largo, u'! iii~oa d~i f~::so~~nf~rn!!~:~~O: :::;:f:~i~~= l!~;,~!~,,:::,:'.et:o~~~• p«~::~ .IO Jt' .1in il caso tli lr11rrr :rto;:,.,:~;~e;uli;111,';;'1,:,:111:1:;:~ :rione. Il male è che noi siamo """ di <111es10 1,imo i:ol11111e con- r11111lclie mis11icio tla q11e.t111 ,ili dell'Amlm:1, 1e11w1i110 cl1e udeno :ri:'!:~: 0 c~ni ::;:~n::a~t 1 #::: ::i:;:;:ti cf e ,;~:r~li:.:i'~';r:J:r;::,: :,:~a,;;t;b';r:;;::,~a tin~l":r~~,~:t: ~1:,t~:i1~Ì:,e:'~ti:~ !1,~e''!in·~ rd il momento, credo, molto ro problema dell'o11eru di So/11 d'ut'11 l11 iioia tli i:ivcre, nelfo fld O!!i ci munctwa il eo,uro· presto, in cui andremo a ve• ci e oll'c"1me fi,wle dclii, """ croce la 11cna. il sacrificio: e ~11110 elle f1111et'o ori1inu10: in ::;e pf;:.f~nln°ut~naz~i:? q~i:~~ ~:~:.l~l~,:~~u ,1..i~::~,~; !il,;,f d~ ::~~~ 1 ::~11 1 :1~:;:~11 '':::::,,:~i;;;~ :7:::: pv°::i:r~~:,.t:':r~!;ca,:l 'J~i d;ane, con lo ste.uo interesse .,e,no clc.J.lico,&erve beniuimo ., e 1li.,· po.ti: io11e ,lei mio ,piriw. mutnme1110e cercm,a r11g1011i int• C 'd una vo~a prnevono ncll() c/1i111/ere il Cll/litolo C ::fo!Jic1 > CO/I fo loro 1l11plicceo11tnul1111temagimirie J11ori1lello stesso So/· ~~ Qre ~ veèj[e/ t1ramml grej nella swriu tlelfo let1erotur11 i,a in/l11c11:t1111 corao ddfo mia vi, fiei, fino al punto tlo. farlo ricn– q~alte!g CO t .: .O n 1 ~ovo, a li1111u ilei 1101,ece,1/o ma, si bMdi 111. Ma allora biso1merf.'bbe 1wc/1,. IN•re in imo polemica 11olitico vo m~o >, c'ii:il!u;r~inc~, 1 ~~~= bene,_ si I rolla di 111111 conclusio11,• ,,uervora ch11-rien'r• i.l tuggella con cui, gro:ie ol cielo, non "ra/o. Con q 11 e.tto criterio oggi cf!e m ~111 certo~ se'.u.o _ rot1eM:_w 11vc~ 1111Ua clie /l!r~. /Uu llf!.I facciamo u, 1 film sull'ltalfa I 1111m111me 1lel ::iof/1c11mmcdw- ...---~ c11111re lo JCUIIO or11111«le, per domani ne faremo uno su ,md to, /cficc, COJÌ come era sWto capere u q11ole /i111ru spiriwul• cittd, e poi ancora su un paese, i11 1m 11rimo 1em110 b111te::t1to lo si dovt'Me collcs11re, abbiamo su un vll/ag"io, s11 tm uomo, dalle ,11eprime cose • 1lfl(/11 ile• dovuto 111te11dere fino olle pagi• .tu un momento di 1111 uomo. fini:io11c ,li Serra. Ci,i al temi,,. ne tlell'U,•11 e la Croce: oggi - E f suol vecchi /ilm.t? de/fa bella f/11/ofogia tlel De J<o ,11p11iamo<"hc no,1 si tnlllai:a di - Gid. /o ttesso elle a~ ber1i, si .1e111iv11 cl,e l/lllllco;,o eru 1111 ut1egiim11e11toMlemo, poltr al mio attivo certe a/ferma- i111erl!l'111110 ;,. mollo a11crlùJimo miro, applic111011141 tli una po,;. zio11~di nat,ura teorica _molto in t/111'1/11 lo11t1m11 ;.i.J1e11w:io11e :ione riscoperta, do110 il primo prec_,se, ho lll!]Cntato dei sog- elle gli ultimi 11llfi:/:IÌ11111c111i insi• e1111uili.1mo e fo con/luione do• getti. lnvec~ e proprio al SOfl· ,1iti ,Id Soffici ,le{ 1lo110s11erra ,. ,,.rmÌllata dl'i sensi. Con il do· getto ~he b1.t_OO!'a / re la lotta, ,lei ritorno al cla&iieùmo e al• cirn,,.1110 11ltimo pos.siomo ag, On;a/• a f. 01 flpll"n~ inventa- l'i1ali1111itù do11e1X1110 uvcre on'al 1i1mgf"re qur1lcl1e c11.J<1 r;/1e /irio d~ri:a :~ 1: qrie.,ta lugllanza '"' origi,1e, pi1i cri1ica, coMrul/i• 11 ieri ci 111.rcbbe fosciato per• cose che cu~~i~~! ,.c.,~~t~! 1:: i:~••1111('ora,1a a 1111~ i:c~a illve,~• 1•lcs1i, e cioè, !l i.ero S~flici è nella macc1tina da presa. Non :io11e de/I 11omo. "on _e 1111 1111 .,.i l("C•fOelle co11v1~ne 1co!1rirenel• r~1nu':;. :: 0 r,~:· c!~:1:"·um~~ S:ll~crI :::;:"';:-:f'~,~"~ec,~:,~~: · !,~::,~;~c1f; 0 ~ .. -~:.~~: ~:e ':t·e,! no che non sia degno di lare ,J,./ ,,,imo mo O!!i ,iu11w \ ln~into cosi fnt11lmell/c im11res• euere comu11icalo agli altri, in gri1do 1/i a11iegar11e il 11erchè: • Jio,wre ,lui colore 1lcl tempo. Se purchè questa comu11icazlone i,1 fomlo il f)rimo Soffici, 1ier . , .• ]_ 1 1 Scrrti /0J1e a11cor11vivo. c/1i$.ltJ derivi dal blSOflrto di tc.,timo- inlcnderci, 1111ello ,legli a//f"ggi11- qu11le sorpre'lf, cos1i111irebbcper nlare la prop;la presenza so- merui rii alu:iomiri, rfo,civu a, lui 11111J r,roMI come q1iu1a del- lldale nella g10rnata no.ttra e ,1 11; 111e3l,o,ti 110,1ri ocelli, 11tr if l'Uv11 e In Croee. Co.ti 111i pitt· degli altri. romribnto ,lato, per 1111111 la p,1r• rt'rcbbt' sentire pre.!llo il ,Jiudi• - E. Il sog"etto di Italia 1e di 110,•itliche 111.·er.'6 ,Jcfi11i10 :i'o ,li De ltobertis. del/'1101110 mia "rJ t:h f tcos; par 1 ta? fil te1111io ,li t111:cd•a e negli un• A den O Soffi I m111•iormc111e1111aliJic1i10 per re• Lt o~t 7 1 en f af atto prc- 11i orm"i mitici 1lf'lln Fire11:e frn r ' e (fi111irci 11n'imm11Ki11e critico dl die C:~~a. 8 1 n 8 tc'::d~s~nu:a::~~ il dif'l'i e il t111ill~ici,.il _Soffici dell'11va fu we.!llo. obliterato SofJici, i~to J,, ,oli p~ssitimo. in· :,~~1::,,,~~~tr:ss:~/efl~~~a!~~ :::: '.fe~J~,_;:,::~;,~a ,,'.'~~~·;:: 0 i;; ;!'.'bi~~u: ?!~~e -~~;,;,;;;t::~bb:"~~. :;~;,; l~;~~a:~us~Jj;cl,~:~:a;:°'rt deve scaturire sponta11eamcnte «m~"''" 1 IJIOl.'11.111 conl~o I peri il mio d1011u1smo ,lovcw ce,ler,• l,_mwwta, ~ome abbwmo /alto dal contatto fra le CO.tee me t'Oli 1/dfo r1ov11" e tlell 11va11guar• ;,, brcre a 111111 prntica 1,i111le u$• /1110 ml 0•1J1,con lo 1d1e111a ddfo Forse è qui la frattura, o /o ,/iJmo //ffop,.rt11'a delle armi tl1 ~,i mc110 ulle1r11, ,.; co.,ì ur«o ric-octru:wne •11iri1m,le {ler ,i. differenza, fra la letteratura c11i 11011 ern b,11 chiari, /'ori3ine me1111,llflo nu,1 si andrebbe /on, ,,,n,imc11to, ,,,.r cui chi è stato e il cinema. lo ho sempre cer- o meilio lo i:ede,mmo acc1111111 ,011vo lt,n11111u d11lvero >, u1 ,,111w11nlisu, ili ,rioi.e111,i. dii:en– cato di !Vl_ncolare il cinema n(lto con ,,uso11e .10.,1,e11e i11 Se 1.0/esrimo 1 ,oi Ìlllertirt'//Jre 111 co1/i110nella 111u111ri11i. Non è da _qual .tta.tl soggezione lt:tle• ,m'opero di ri,rmamt-1110 el1e c1 foi.en, ,lello scriuorc con , 111c:,1, ,liJ/icile ricordwe r111rl/oelle è rana, In 9ua11to l'autore•lette- ri,11/111110 abbas11m:1iarbitrurfo. I:. ,Joc simboli, si vedrebbe clic il <UIIO /'011e~,:ù1111cnla di cl,i a•·e– rato .ti limita,. nella maggior arbitr11rit,"°rebbe rima11a se o« ,lominio ,let/' 11 rn è tluruto fi 1111 1111 ec111'1mni 11,.l 1930 11er&o uo• parte fei da!,', O interpretare ,i f/On conrincitiuinro a scoprire 11,;liunni ,/ella ,,,ima 111err(I m.. mi11i co,,,,. SoJJici e. CO/I </llfllcl1c CO me. ro . e a sufticrcazfone- la 1•er11verit,i delle cast', .1e co11 eh~ 1,robabilmer11e è staio 1,,o riJrri 11. come l'a11ini, che scrn· ~":;;:;1:,~z,otc 1 /a e. perso- f11iuto di l/lll!sti 1loc11menti r10" />rio 11cl dolore e 11elfe .1of/ere11 l,rni: 1 11101ratlire In /JU.csior1e ,1,.1111 rienza um~~a~ A1e:~r'~·~"irr~ c~ IICf:?rges~i,_110 _clic per Soffic.' :e 1lelt11guerra e soprull11t10 Il"' to,_o ,:iot~111,i,. ri1111c,rr1nclo _011e:• parte, la letteratura tf avvale ti or~ "! 1101 11 1l1~orso doi:m ri- m11lf1mcn10 cl,,. 111 avvenimenti ,. 111111111g11~1 ,I, /orte .1oll~11a:1_0- di una illimitata libertà di or. ('0111/IIClllrC prO/JrtO ,la ,,,,('~(e /Hl• 111,Cl'll/lO /IOrl/110 nel corso tlelfr IIC lf'rS(J ,l futuro: 1/IIWI ,Cri/• gomenti, Il cinema dal prete- ginc: 11011, ,/1m1111e, il Soff1c1 im co,e, ullucc,,1e con s11iri10 fon, 10,i sono e11tr,Jti11el e purgato sto della e c1ncmatooraflc1tà,. mf!fli1,10, i/ Soffici Jio11iJi11co. 1ro11po leggero do/lo scrittore, , rio> ul momemo della loro pie, ha abu,.tivam,cnte ~edott~ una q11clto de/1'~\rlecrhino_, tm,10 11c, 111110 dunque olloru che il segm, mi 11111111ru,ì e i,! 11ncerto ,uwto serie dr pregiudizi in ordine ai 1ro,·a,,. J11b110 11m1cl1111ve dei re• della cror:e I.a co111111citito II co11 h11n11a Jmt'uo d1 tc11erequel po• temi. Queste limitazioni che: Il i:11u_. 11111 il Soffici ,lclln croce, 111,e 1,cr So//ici. f: non $1.ircbf,, 110 di ~11idfl in c11i 1,mi ern110 cinem~ _si~ Imposto so110hiac~ della &offcrM:n, _dc!fuo'."o chf!' 11111/c u , 1,.,.,, 0 µ 1111 1 0 ripe, 1"'"' ,t1,1_i ?bitm:ti .11 1•~1lcrli. Si e,u,ò ce~tob1ll. E come .te .ti d1ce.t.te. / 11, fil li/O modo ,I, r1.~en11re dr11- 1 ,,.r 1111 mum,: 1110 ,il/'io1,.,a leg ('OJ1 111 1m11ria d1 comprome:uo, « ues~a ta:e f~~a non si PUÒ 1ro 1/i ,è il .i,•ig11ificllto ,/elle cu,e. Jlcmfo ,li'/ ~o11u111olo e 111 c11en ,,,., molti o 1lirit111rt1 insosre11i· ra~con are II e eratura •· Oel re:uo il titolo del 1,rimo /' 11 ccemo s11lfit.1li.,n,, clie 11ccom l,ilt-, ,. Soffici e l'111i1111' :1!.ssurona ~r~~n~o al tP~Obbemn dei tofome ,lf.'ll111110r11ratto si ,,,,. 1,,,,n,, Ili ,lrf1111:iu11e 1f11r11.s111 , di co11111re1ier i lflO~'fmuUmi. ~~iv~r~• d.O po re _cr11s 3 f1'}0 ro'-t'C 1,111111wlme111e a 1111c<1u o• ml quadra ,lrl tcm,,o. Ma 10, (Jlll1l11 t" O[{[{i la foro esu.1111 pusi, quest'twm~, u;rei:r":.t"co ~~~o~: 1tw:i"!11e. e ~I siorr'.o est1110 t1:J 11/umo 111 1i110('0 11'•/ 1cm11.o: si f :io11e? I.ii .l''.r.rra tltl '."~ h'! r~o trarlo_ Egli ha co.tl una 111110• lii .1111111111~•11n /11 1! '."u~ 11111111 dello clic co,~ l'! guerra e /i11ita m""D. sc11.nb1l, le po,1:,011~ d 111. riltà più per.tuasiva po,uledr 18,9. l1111cd,,alle dice, ,I, 11111/e: la ,111F1a11e 1l10111,mc11 e i11 reuh11 1:1111.J,,:l'n:11 ,., ,,cr escm1110, 1111 lnt.l\ttn la .tua aute,itlcitd. Se • mi f"" 1ffll•rr s('11lilo dirt cli, I~ giu-tr;, dl"i •en,i, clte t" 1frl ~o/f,ci 111111011110 co11crct11re lo egli ride, lo devo capire clic t fo"e 111111 1011e ,li 11ie11nl11nc, 1919, è l'ullimo riflc,~o ,/,.lf,. •11nfi11-11ra morale nel ,ile11:io , proprio quell'uomo che ride t 11, t d11to uncl,e 1lc11ud11 1111,, 111111111 in 11tnJ:illt" dr/lo JCrillOrP ""I 1iie110dnl<ll'CO: o,:gi che ho ''.on u110tchema d'uomo. Questo mmlr(' rhe, ,11lii10 dopo 1·e11111u ,lo,,o 1111d1"' ,,. , 11111/che 1,oltu c 11 ,·ompi1110 i ,1-11unl'111111i si rivre e il cinema verso Il quale spiri• <1lm<mdo, mi f11 .•co1icrtu c11ll11 ruterlÌ a $uffici ,li rif'1acare r,11e1 •r11111 con r111rc10 doc11mcnto r/, (10 da tanto tempo. Mi Jacc10 fnm,11 1'1mpro111acl1i11ri.,si111a 1/1 tempi ,w,,.,rmo 11ellu Aull i.oc , 1 efo1ore clie bi_,o,:11eràsii/re al• eiot l'~bbliO~ d1 con,usccrt. le 1111 /l.r11111•olu 1l'1111a, t>/Je11u,M' 1111 diJIUC<o, "1 .. ofo /JrCJ~r1:udel /NIii a 111m/Jrellllere 11dfo luce CO.te, d1 molttplicare I rapporti tomlo /,, /('11,1r1cf", ,lei/ii 10~/11, mcmurfolis, 11: $f 1ru11i•r,idi 11111 della lelleralura 10CC1u111 del· r. J,'EST/\ C/\ll1PANILE a,,. lo. lllf/11111111 aLe1·11 IH.11110 "' ll'riR 111)11 1i1ì /H.1rleci,,11/a lii{/ r111cMu frutlo 11cg.li 11lii111i111eJ1r'l(lu•i111111c111e accclfutll comt' (clic 11011 eran mcJi da ut.a e e~emplifico:io11e. J 1ale a dire, (Co11t~na Z) (Continua a pagina 2) CAl~LO UO

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