Fiera Letteraria - Anno V - n. 40 - 8 ottobre 1950

Redailon e milanese: Via della Spira. 9 . MILANO Manoscrllll , roto e dlsernt non pubbllcatt non al restltuJ.soono PtZZEJTl ALLA SAGRA MUSJCAU, UMBRA I u FIERA tETTERAHIA I ][L CJl.NE~A I 11,..11u:-.crJtll, o11i.·1, 1 ,, u, •.. 1,uh\11 1ra11. 11111 ,1 rc:-.t1lu1::.conu . Data la sovrabbon danza di scr1tt1 che cl pervengono con l'esplicita richiesta dl gludlz1 parUcol ar l, comunichiamo agll interessati che direttore e redazione della Fiera sono ai.snl11tl\me11te lmpoi.sibllltatl a d~r riscont ro a queste rlc h1eslc. * UOEBE~ZA ALTRE DUE DELUSIONI NOVITf LATER * con il proprio linguaggio Napo li milionaria - La sposa non può attendere BENEDETTOCROCÈ Letture di poeti L'ince1·ta ansietà di Dio gli ha donato , anche nelle pagine inedite eseguite a Perugia, gli accenti inteneriti e singolari che ben conosciamo A comb1nazlone ha voluto L che la manlfest.azlone d'omaggio a Ildebrando Pluetti - tempestlva– menle precllsposta ad inaugura– zione della e Quint.'\ Sagra. Mu– &icale Umbra >, In occasione del 70. com1,1leannodel compo– sitore - abbia scgu\to dl qual– che giorno l'attrlbuztone al mu– slclst.a, In Torino, dell'importan – te ed ambito e Premio ltalla >. Coslcchè cerlmonta u!flclale da un lato e concerto sln!onlco-co• nle dall'altro hanno beneficiate d1 un tono ancor pi(l lieto ed affabile del prevtsto. e Maeat.ro,, nel vero 11ensodella 1,1arola, CO• me ha tatto giustamente esser• vare l'oratore ufflclale G~a;llel• ·*· TELEVISIONE IN CAMMINO A VEVA ragione quel glornallst.a. Inglese Che anni or sono arrLschlò una facile profez1a. La. nostra - scrts.se - sarà la generazione televisiva. ces\ come quella precedente fu la. generazione clnema– togrllflca. Sembrò una frase plena d1 sugge– stione. Non altro. Oggi, però, 1 fat ti confer• mano abbondantemente U pronostico di al– lora. Negll Stati Uniti lo sviluppo del nuovo 11pettacolonon conosce soste: dal milione di apparecchi alla. fine del 1949 si paaserà al due milioni prtma del 1951.Fra un palo d'annl quando sarà stato realizzato un buon colle• gamento fra le varte stazioni, almeno nntl m111onldi famiglie americane potranno seguir, regolarmente 1 programmi televtslvl. VI son cifre da sbalordire. Pensate che In t.clevlslone elettronica. è nata nel 1934 (per opera di Wladlmlr Zworyk1n e dl Phllo Farn- 11worth)e che, tenuto conto della stasi provo– cata dalla guerra , ha poco d1 d'una decina di anni di vita. E non è tu(to. Attra verso un'ln • chiesta condotta dal e Columbia Br oadca.stlng S11stem, si è potuto stablllre che questo spei· tacolo ha note\ 1 0lmente ridotto 11numero delle ore dedicate alle altre torme dl ricreazione, U cinema In particolare. Negll ambienti hol– lywoodiani già si av\'erte Il pericolo e si cerca di correre al rlparl. II fenomeno t.elevislvo &l profila. con una ampiezza non dl.5.slmtleda quella che ebbe 11 cinema, agll inizi della sua. dl!!uslone com– merciale. Per non parlare che del rlfleS!I so• c!:i.11,si constdert questo !empllce fatto: chi 1,os.slede un app::i.rccchloama restare In casa in sera e 11maggior tempo ch'egll trascorre tn famiglia. contribuisce a. d.Lsslparequell'at– mosfera d'indifferenza che f1no a Ieri domi• nava 1ncor.t.rn.st.ata. I vincoli famUlart ne I usciranno ratforzaU, e non occorre conoscere profondamente la struttura della società ame• rtcana. per valutare le conseguenze della tra– sformazione In atto. Dlnanzt all'America, l'Europa segna Il p1s• so. Ma .wlo fino a un certo punto. In Gran Bretagna (che fu la prima nazione del mondo a istituire un servlzlo regolare di televisione, nel 1936) oggi sono In funzione centomila ap• parecchi o ,pocomeno. Qualche mtgllalo li pos• siede la Francln. Nulla di preciso sapplamo della Russia, ma è certo che anche là sono 1n corso tra11mlsslonltelevisive. Il dlvarlo fra Europe. e A.merlca si spiega non soltanto con le diverse condizioni di vita nel due continenti , ma anche con l'eststenza, da. noi, di un cu– rioso problema. tecnico. Sl tratta - l'avrete già compreso - della ingarbugliata faccenda degli ,1tandarcù, di cui tanto s'è discusso In questi ultimi u~mpi. La questlone, per dirla In breve, sta ora al termini .seguenti: gli .stan– dard.s 1n concorrenza. sono tre, uno britannico, che si basa sulla suddlvtslone dell'immagine (la cosiddetta eanaltsl , ) in 405 lince. uno americano, a 625 linee e uno rrancese a. 819. Maggiore è Il numero delle linee In cui la Immagine viene elettricamente scomposta, maggiori sono la precisione e la nitidezza del quadro, per cui 11profano senz'altro conclu– derebbe che Il sistema franc ese ha le più si– cure posslbllttà d! affermarsi. Ma non sembra sia cosl. a;tacché Il numero delle linee è pro– porzionale non solo alla qualità dell'Immagi– ne ma. pure alle dlfflcoltà di costrutlone e di collegamento e al costo.degli apparecch1, tut– tora piuttosto alto anche per quem più sem– plici. Alcuni paesi hanno recentemente SOt• toscritto a. Olnevra una. convenzione per cui silmpegnano ad adottare li stst.cma americano iblioteca Gino Bianco di 625 Unee, ma Gran Bretagna e Francia sono state d1 diverso avviso L'Italla, 1n fatto di televlslone, è alla re– troguardia. Dobbiamo ancora. comlnclare. Per comlnclare occorre anzitutto decidere a chi aftldare la concessione del serviz.lo. La com– ml.s.5lonemlntsterlale che studia Il problema è orientata In senso monopoll5tlco, per le stes– se ragoni dl carattere tecnko e 11oclae che determinarono la conces.slone dell'esclush'1tà In campo radiofonico all'ente Che tuttora la detiene. Se prevarrà. questa tesi, la RAI si assumerà l'onere delle trasmissioni televtslve. E' vero che molti nutrono dubbi sull'opportu– nità di una simile deciSlone, ma. non sarebbe !nelle trovare In lt.alla una. o più .società che fos.5erodisposte ad arrrontar e le enormi spe– se degli Impianti e dell'esercizio. on espertmenu fatti, or è qualche mue, a Torino non rurono certo felici. Fra tanto polemizzare di frequente, di eollegamenlt e di attrezzature meccaniche, non uno 111pose la prima. la pl(l ovvia ede elementare domanda che cl 11 do\'eva porre. Questa: che cos'è la t.elevlsione·1 A sentirla dire cosl, In parole di• mes.sc , c'è da sorridere, Increduli. Ma chi ri– corda quella stucchevole 11erledt numeri di e varietà > da ca!!é concerto, messi In .'.>n– da dopo una preparalone quanto meno af– frettata e privi d'una. orc;hestraztone spetta– colare che li rendesse lnteressantt per il pub• bllco lontano. sa che allora non c'era motivo di sorridere. Non s·tmprovvl&a uno spettacolo senza prima aver assimilato le regole t-ecnl• che che lo governano, anche se queste re· gole nessuno ancora le ha codificate. Bastava, in ronde, la semplice osservazione che li nuo– vo spettacolo teletrasme55o si sen·e d'uno ~chermo su cui. Sl ,ucc.edoM UVlWU,raJ.lnt--:.\. prese da. puntl di vtsta diversi per indicare che qui slamo 11uun terreno assai a!flne a quello cinematografico. E che se c'era una tecnica da. adottare (sia pure con qualche modltlcazlone, che ora non è Il caso di discu– tere) que!ta era la tecnica del film. Che, poi. le Immagini televisive, Invece d'~e impres– se su una pellicola e orcllnate In una &ala di montaggo con l'uso pulent e delle fCll'blct,sia– no Irradiate attraverso le onde radioronlcht' nell'l&tante stesso in cui \'engono riprese, e disposte ln succe5Slone schiacciando un pul• sante. non è dlrferenza che pregiudichi l'affl• nltà fondamentale. Un ratto è certo: l'c ana• lisi•• la modulazione, 1 ponti-radio e gli altri innumerevoli problemi della. ftslca elettronica non hanno molto da spartire con la s0stanta spettacolare della televt.slone, Il giorno 1n cui questa affermazione avrà cessato dl suonare strana, vorrà dire che avremo scoperto la strada glu11ta. Sull'avvenire del nuovo mezzo espressivo, è lecito comunque avanzare qualche r!Serva. Lo faremo, citando l'opinione di René Clatr : eUn rum si basa su diverse centinala di Inquadrature dlHcrentl , dalla cui succes.slone na11conoIl movimento e lo stile dell'opera. Le condltlonl tecniche della televtslone diretta , Invece, non consentendo un slmUe lusso di Inquadrature , tendono a. far sch·olare lo spet– tacolo verso una convenzione da cui più tar di sarà difficile ll~rars i ,. Que.5to è un campo minato, dove bisogna sapersi muovere con molta cautela. Per male che possa andar e, re– sta sempre la scappato la di trosmettere !llm verl e propr1. riducendo la telcv1Slonea surro– gato domest.lco del ctnema. Ma perché n.rren• dt'rsl prima di aver tentato? 'Q.. Di- Q.U~4,..""T~~ e riflessionisulla teoria e la critica dellapoesia Vol. (n. 39) degll Scritti di storta letteraria e pollUca Pa,r. 338 - L. 1.100 * P. J. CIAADAEV Lettere filosofiche seguitedall'Apologia di un pazroeda una lettera a Schellinga cura di A. Tamborra Vol. (n. 4!17) della B.C.M. d1 pare . 200 - L. '100 (Fascetta: RUSSIA E OCCIDE?l,'TE PROBLEMA DI OGGI E DI SEMPRE) * VINCENZOTERENZIO L'arte di Robert Schumann Voi. (n. t78) della B.C.M. di pare. 176 • L. 500 * NINO SCIVOLETTO Fra Salimbene da Parma lastoria politicae religiosa delsecolodecimoterzo Vol. (n. t 79) della B.C.M. di p:agr. 184 • L. 800 Vasserte il- mpo -~ ~ · e l'aom noa se tfélVVede ISTITUTO NAZIONALE DELLE ASSICURAZIONI Le Assicu razioni d'Italia Fiumeter Praevidentia Il gruppo I.N.A. copretut– ti i rischi d'Assicurazione Agenzie in

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