Fiera Letteraria - Anno V - n. 21 - 21 maggio 1950

Domenica 21 maggio 1950 LA FIERA LETTERARIA ·NIJINSKY, UN MITO PER SE'ffE ANNI n OPO la morte di Nijn- rtco Cecchettf; legge Mlle ore l k'JI, avvenuta a Lon- • libere S11.akespeare, Dostojev - 1 etra l'B aprile scorso, 1k11, Cechov. ToUto1 . Pred ilige seppure non si è verlftcato To!&to1 j)tr f1 suo amore del: che • i posteri non 171trecciano noi· s'era ri·ni·ega*~su se stesso.·"Lo l'umanitd e soprattutto per la ghirlande al mimo >, 110n po- r I ,-, U.., sono conce,ttoné cùll!arte quale chi fiori appa11tu abbiamo vi- mezzo per elevare L"uomo, e .!to fn quelle oOerte alla ,ua h h , , per .servire Dio, Il .n,cce1.1o non memoria. Il commovente /a- UnQ (; e muore, ·pere e non e amato lo commuove, la. tecnica. chi scino dell'a rt e scenica, e so- 1 ha raggiunto , lo splendore del prattutto della da11.Za,consl- D . . . d , l . diaman te non lo &od4Ufa : eglt ~:,l:'~:ra~oi~ ~f;! ?/~;· ,::: lO mi ama e mi ara a vita,, ~"e,'~!~,~;.;~r1ai~~~rtam !~~ U 1embtanze dell'fnt~rprete l{qne fn una maniera pif.i per- dileguano dalla memona delJo rono per oanf dove. La sua vf- sente a proprfo agto, si dUUn- ra che eglf ,arà un /llturo letta. Durante le passeoqiate 1pettatore, sebbene la sclntil- ta a•artista Ju breve: appena gue ben prtsto p,r t ,uof &al- grande attore ctella Ru,&La. La ,olUarfe, 1ul calare del giorno, la di POesla,acce,a negli ant- dopo iette annf df un'attività tt, e per la compren,tone def 10Utvdlne, ormai, non gU p, - 11U ritorna nella memorta un ml durante la fugace comu- mal vt.tta cod lumtno,a NfJtn- pa.uf. Div enta ben pre,to lo ,a pili. Quando, come oU ,uc- monaco predicator e udito 1.1l nfone &plritual e dello 1petta- aktl 11 &ommeraenelle tenebre, alltevo preferito di Nicola1 Le- cede non dt rado, è 1egre11ato fanciullezza. Vivere una v_i~a colo, contcnul ad ardere tra- Come Promet eo Incatenato r,at, mae1tro fnteJUgente,bai- In puntzlone per la.•1ua pigri - uoettca e wra , Utrutre le l/lr,uratrice ed operante. Il cadde In balla deglt avvoltoi. lerlno considerato ln.,uperabf- zia, ,tu dta t ge,tf dei grandi /olle, cercare la verità ,areb– vertlgfnoso susseguirsi delJe Va1lav NfifMkV era nato a le nell'elevazione. Graafe alla ballerini, vuol dfvef\tarc gran - be Il 1uo 1ogno.Ma la pcusio~ emoztonl, durante questi ultl- Kiev tl 28 febbraio 1890, da tutela di Legat acquista ftdu- de ballerino anche lut JJeT afu- ne per la danza lo tlefte nel- - ml anni, cl ha educati a per- genitori f)Olacchl, ballerint gl- ota In aè, e Ja crollar e ta mu- tar e la madre, che ama tene- la sua malta. :· eufoni rapide. concfle. Nella rovaahf. La 1ua ln/anzfa ,1 raglta dell'incomprensione dtf ramente. "'Evita i giochi coi Nell'Inverno del 1903, Dlq: premura df dimenticar e fl Pe- svolse nell'atmo1/era /anta- comJJaanl. La 1ua notorletA si compaanf, j re.stlo a oanf gh.Uev 1i4 formato una pro– no,o iert, sbiadisce in noi. non .smaaorlca del teatro, in con- dtt1onde raplmente: .st ha la flirt, ha una sola S)41afone: la prfa compaania con ( mfgJiorf di ra(!(), anche il ricordo di tJnu-epereorJnazJont&lno aaU -certezza eh-e un nuovo astro dama. I .suol proare a,f 1balor- artf&tl del Marlfn11et1,,otto la un pa,.satomtallore. angoli più remoti della Ru, 1fa si levi nel ftrma.mentu d-ella df.1:cono. Riceve un primo ruo- dire.don~ del coreoara/o Fo• La notizia della morte di e dell'Asia, Jedele la miseria danza. lo Importante nel belletto Pa- kln . I memorabtlf spettacoH VASLAV NIJ INSKY Nl.flnsk11ha dt.ulpato ,a bru- e la preoccupazione dell' in- Nel 1902, compiuti I due an- qulta , e ottttne un successoallo CMt elet, nel 1909, con– ma, che Il tempo e Oli eventi certo domani. La madre, re- ,u di preparazione, ammesso form idabile. . . . , quistanq Parlai. e In seguito avevano accumulato .sulla no- liaio1issl,pa, lo educò alla Je- quale /lou rante nelle opere e Il suo maestra Obuchov di- tutto !l · vecchio .e U nuovo !t ra memoria, per rico11durce- de cattolica. Gli svaghi della tiel balletti del Teatro Ma- chfara ai sentir,1 super.alo-dal mondo. Per un dissenso pro– o, quale lo amammo nel ful - sua Janctulleua Jurono f can- rUnskll legato alla scuola di geniale alUevo, al auale non vocato da un incidente di na– oore della , ua ~loria, alla so- ti.e le danze del_le ,varia te tri- danza ha l'ocoa&tonedi vedere ha più nulla da Insegnar.a.~• tura dl.scfpUnare Nfff nsktl &f glia del secolo. un Prometeo bu. Egli appre,e la dania con Sclalfapfn che diventa a suo coll che gf(i nel 1906, due,a~ dimette dal Maritnsk11, e nel nuovo che aveva carpito aall I prfmf pa.ul. • nf prima della graduazione 1911 la1cla la Russfa per ,em– def il segreto della danza. E Nel 1900 prescelto Jra f cfn- Idolo. Nf1b 14 kll ' ' propone df Nf1f~kJI i assunto QlWr•. pre. 11'ileme con lui •anqhe olf In verità Nl1fn1k11fu l'Inter - que del c~,atocinquanta a,pi- seau!re les-ueorme: spia 1 ,uol còmponènt• regolaTe del TtJa~altri> mtgltorf elementi del prete di quell'e110ca di sottm ra 11 tt, va,lav è as&unto nella movimenti, il suo modo di tro Marllnsks,. Nel 1907 ballii ·MarUMkV rtmangon.o nella tnautetudbli, df vaghf presagi, ,cuoia imperlale di danza. a truccar,t Presto diventa ealt 11 ruolo del M ,arch.e.se n ei Pa- compaonia dt Diaohilev, al– dt sublimi elevazioni: Ju Il Pietroburgo. l lwao dtlla Ja.. st es,o un maestro del. trucco. v111ond'Armide, nella co,eo- l'e:,tero. no. Il fato si abbattè contro della vit a normale? Leggendo messaa ero della danza, il rl- mosa scuola-convento lo sbc- Debutta ,ulla scetia ael Ma- orafta di Foktn. Otti ene un Da aUora, ,nsieme con Ta- df lui. Costretto alla dura lot- Jl suo Dlarlo deolf anni 1917- 1>elatoredel valore lntzlativo lordUce e lo lntlmidflc e. E' un rlinsk11 nel ruolo dt un Jan- succeiso memorabile nel 1ag- mara Karsavina Nli inskv re- ta per l'esistenza, Inadatt o co- 13 una specie cUcolloquio con del aedo; seono dell'id ea, pe&sfmo al1tnno In tutte le ciullo neoro nell'Alda e ot- aio finale, dove balla con la ona nella compcionta di Dia- m'è alla vita pratic a, egl( non Dio di un'ani ma sempHce, pu– espresslone di un modo di e1- materie, Juorchè In geometria. tiene poco dopo un grande Jcimo,a Ludmilla Schollar ,nel ghilev. La saggia organtua- resiste alla prova, ea è str i- ra, che .Per mancanza d'amo– sere. Con la sua preae-nzama- E' triste, 1olo, Incompreso. J succe&sonel ruolo dt Gott/rled Don Juan di Moiart, pure di ztone di Dtaohflev, Dli eriae tolato. Un breve attimo di e/- re si rfpieaa su .se &tes1a, Bi oica egli Ieee 1caturl re le ac- compagni lo hanno sopranno - nel Lohengrin. Studia con Jer- Fokln. Le lacrime oli scendo - Intorno Ufl ca, tello di cri.sta!- ftmera JelicitA viene riscatta. ~ pre1I da tale dubbio, manf – que s~ralve della danza, che minato e Il piccolo cines e> vore la danza cla&slca e la no quando Petlpd lo picchiet- lo, che lo protegge contro le to da a11nidi pena. Jestato a .suo tempo anche ouul, ora come chiari /lumi, per I suoi tratti monoolfol. So- pantomima , e Il suo maestro, ta sulla spalla, e Scfallapin, Insidie aelfa vita : la polvere Il tentativo di organizzare da Young. Una analoga d!sln– ora come torbidi rivoli, ,cor- lo nella claHe della danza ,1 Il grande mtJnOGerdt a1sicu- abbracciandolo, oli dice df bal- della strada non si po1a sulle una compaonia a Londra, nel carnaztone, che part endo dal lare sempre cosi come ha bel- sue JrCTtDJli dJf. Eolf diventa 1914, è tnte"o tto dalla auer- Jondo mUttco si compie me– lato quella sera. Prima di la- l'idolo dei poetk dei regnanti ; ra. Nel 1916 raoolunoe la dfante Il movimento della sciare la scuola li prostra in- diventa Il dio della danza: un compaonta df Diaghllev ne- danza è e,pres,a anche nel nanil all'Immagin e del Salva- mito. Ha ballato : in Les SYl· oli st ati Uniti. Dopo un breve 1uof disegni /atti di curve. Al– tare, implora la Sua protezio - Phlde.s (1909), fn Carna.val giro oroantua una ,ua com- cuni 1ono concentrici, fÒrma– ne per diventare oltrechè la (1910), tn Narc iso (1911), in paanta, crea TYl Eulenspteeel , no Il personagato medttat(vo gloria del Teatro Martf n&kVun Le Speetr e de la Rose (1911) , che non otti ene che cinque re- raccolto su ,e dea.so , oli al– Jedele ,ervltore di Dio. fn Olselle (1911) , in Petru- pliche . Seguono vani tentativi trl &onoeccentrici, che rtscat- Dal 1908, divenuto compo- aka (1911), In Daphnis e Clo~ di rlconcflfazfone con Dlaghf- tano la ftoura principale, la nente reoolare del teatro Ma- f 1912J. Nel 1912 Bi dedica al- lev, viaagt disastrosi In Spa- trascinano In una specie di ribuk11 nel gruppo di Fokin la coreografta, creando per sè una, nel Sud Amertca. Stanco, turbine. compi e' rapidament e la s® la parte del Fauno ne:Z'Aprèl!I delu10 SI stabJU.ua tn Sv!u e- A chi, alcuni anni /a, alt a,ce,a. Balla con le gld cele- midi d"un Faune. che però ra. La sua vita d'artista &f aveva e1pre&so l'auour io di brl Kshessimka1a. Preobra• ebbe esito assai contrastato. chiuse: come quella di una ro• vederlo ritornare all'art e, Nf- 1en1kafa, Pavlova, Karsavlna. Provocarono un violento 1de- sa. non ha aura to oltre 1l bre- jtnskl r!spose: e /o ballo sem– ll pubblico competente va in uno del pul>bllco anche Je ux ve spazio di un matt ino. pre, ballo per Dio>. Una dan– . visibilio per. u Janclullo aotle e Le Sacre du Prln temps , Dopo l'ultima danza. nel- ~a , en.za movimenti e,teridrl, e leggero, per I suol volt che creati nel 1913. l'Albergo Suvretta, a St. Mo•, danza, del suo &11lrUoverso 1/lorano appena al terra . SI Nel 1913, Nljln&ktl, libero ritz, In cut ballò oli orrori d6l- Dio torto , tatt oli ultfm t anni vede tn lui lo stile classico, la dalla vlotlanza di Dtaohllev, la ouerra, e che egli chiamò della &uavita. dunque cosl co- Pagina 7 ' , AH.TlSTJ JTALIAN L -CarloCorsi Il suo lingua~~io s'infon,1e diluce limpida meri1lia:11a, ol (jircoslanza liricasi allar– ga ,~Ila.mossa ;1 ertura «egli onz onti C O/!(• FRESCHEZlA di spv ito e KiovonUe ener– gia Garlo Corsi sta sorpassaiido lo stll a11tit1a E' da olt-re q11arant'aN11ichi il liolo~Hese di N iz– :?. per.1~gue l'ordu~ strada della pittu ra co11 11obittò d.rnte11t1e coragg,osn fede. co1i 11110 dedi::1o11e c/ie ri escend esser cmm11~11e111e U11pitt ore che 11011 è mai ve1111to a~la ribalta con i protago ni.rti, e di ,1,i 1Nolti magar~ 1g11ora110 ancora t'otttvitò~ malgr ado abbia P(!rtec!pato a par!c ch!e rassegne 110,aionoli e interllO• 1;1011al, ma che m. d!sparle - nell'aria nou .sempre leggera della ·prov111c1a - non ha mai tradit o il suo amore'f'ole impegn~ di cono.1un.aa , la serietò d'1m'ag– g11errrta, tenaft ric erca_. ~ recente e perscmale • bo– log111u e del Circo ~o Arhsuco ha prescntat.J u11asi11tr.1i abbastan6'! esa1m.e111te delle tappe del .110 commino; e la pruno _11npreu1oneclte si riportavo dalla visita alla mostra di llui . Clavat11rerig,uordov/J proprio la ulh llldrne : la rettitudine , l'intell ig,m:a eh, fum110 soste• 1111to la s11a mano att~ave_r.1, te co1!1fl"e.sse vicendi di questo mu~o. Sf!c.olo d, tribolate, çri ti cli, esperienze. Svolto.11 1n1a1almente,iel gusto spe.rso .1offoca,ite delle . sectss101u, dopo l'appr, _ndi..stato sotto Grosso CMs1 su~ì assai pre.1to l'influe11za dcll 'impr es.1ionismo; la. sua pittu ra t st'!I0 pe~ più di tre11t'am1i vna pittiira d, .luce. Alo non .11 pen.n ad un'accd tocione pacifica e br1Ua11t~ del e plein oir >, ad 1m accomodomt 11tosot– ta11topiacevole nell'ambito del frisso11atmosferico nè d'altro catilo .1i creda che l'impressionismo sia siata ima cottdi~io11e .s.ubit"! certa, .sen6a trapasso. Baster<l pensare 01 1nod1 e a, do,!unanti , ~regiudizi dei prim i fi!':, ..:~:: 1111 e~e~n~~~1:;/'c/:trf,~ 11 :e dt!~sf x:;:i~iù e! rc_sponsabiltà al suo lrag11ardo lumi11i.stico, alla ci– v,_l_tà dell o spettro solare. Ce5ti dubbi sulle .1ue prov~ pn, . an_t,che_possono ris1dtar giustificati.: quando le 11061onid'arto , d'a111bie11te, di levittuio11e cromatica d1J~!~~a::::r: 0 lp:r/:~·:;:,~~:· :::fi;:~~:u:~,,,~; :!~~: di .s_o~1mmove_re, nel .suo arli/i cial, rupi ro, lo ~.rtve slal1e1tàdegh oggetti. Ma questi tentalmi malfermi .,i .1conta110 110nappena iL colore, liberato dalla servilitd episodica, divie11.eil m,c~eo att ivo della fix ur06ÌOntt, "!ome11lodetermma,1te dei s"o1 clementi, che ci appa. nra.""'? adf!ssofìJ,troti .e pi~ scioltf nella loro sottiglie= • 11aw~,c~t1t10. T1dta_v1a b,sognera 11otarecome Corsi . atte11tiss_1mo. cono.1c1tore . di cose fro11cesi, freni be,e presto 1l rit mo della v1bra:io11e i.mprss.sionistica · e non già. nel sens_o cé~a1rni~110 d~l co.1tri,ire, per ~110 :: :~ 1i':Zf;;~ 'r.ict~'d :';~ ~c~~"~ '~:::~ 0 1'f;;:,,;ra ~=~o:~; fo.1i cromatic 1esucces.1ive,piiì che n1011ifestata nel .1uo fl11sso, in. ,una ri-spondemra co,itillua tiva f ra atmosfer a e.volume_ P11re l'immagine lia una sua autorevolez::a, n .1ca11d1sce ,n 1m contrappu11to di. assort e evident!e: certe dosat11re aUa De11is, n1élange che accoreuan~ piiì il 11at11rali.1moche il simbolo, a volte compaiono a .1/iaccare 11~a figura in accettti rosi da estremi b'j!;/ iori . ~1i:Pf.;u 1 ::~e~1e,:~n: df'~!:tt N:tl: 0 s~!~CP~ss: :: 0 !. alme110per quanto crediamo - 11011 se11,10 traccia non senso esercitare il loro fascino critico. Ma a. q.,/ . ~o~f~~!=~~ .1 f~ ~:·ie~"~: i!er!!r :V~!~a,~;~ftot~~v~~~: ;~z,;r;r,::r;:o:~o c~~! e;:~ ~ni!n:on~~= s:a ::,e'::z'~ì! ~ / stri,, l'aerelta della Tagltonl , paonla In Suct America, &I J>O In una ca,a di cura. Pa&1ò rio. e /o sono uno che muore, l'ardore della Camaroo. Petf- 1po,ò appena sbarcato a Bue- le sue otornate scrivendo, di• ,perchè non è amato ... Dio i,A che ha cono,clutt I gran4t nos Aire,. Ne seout la rottura legnando! Fu veramente una ml ama, e . mt darà la vita >. ball erini del ,ecolo pa,sato Il con Dlaahllev . Forse stanco follfa , o non plUltosto un de-.: '' E' 17WfCo ~dt ~abat o Santo, con/e&&a meravigliato che tan- di euere un mito aveva voluto sfderio di salvaguardare la mentre ,t 1cfògl!evano le cam– te virtù stano r..lunlte In un so- scendere nella mischia per vt- s-ua Jraollttà Jra le bianche pane; e tl suo ultim o oesto è lo es&era umano. Nf1fnsk11vere la vita del comuni mor• pareti dt una Ca,a df cura, stato il ltJQnodella Croce. , NIJJNSKY NELL'c APRES MIDI • continua a studiare con En- tali . Ma oli det non perdona- contro olt urt t della brutalftA o. RE SNEVJC SIGNORELL I .1".0STRE RO.l\l\.ANE I PAESAGGI della eonteniplo:ione 1otecaGino 1anco

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