Fiera Letteraria - Anno V - n. 21 - 21 maggio 1950

LAFIER4' EETJ ERARI A .lNSO V - NUMERO 21 SETT 1MANALE DELLE LETTERE DELLE ARTI E DELLE SC I ENZE RO~IA, 21 :0-IAGGIO 1951 SI l'lJlll\l.lCA LA J>O.\IENICA Direttore VINCENZO CARDA R ELLI QUESTO NU:\tERO LJRE 50 u11~: ?l !_\;'1/1:, ,\i\lM l NlSTR/\~ LUNI:.': H.OMA, VIA D'ARACOELl D. 3 · 'J.'eJerow n. 66f.097 e 684.098 • C0NOESS1O NAR.1A DELLA PUBl3LlCITA': PUBLlTAL: Vta COndot.U, 5. Roma. TARIFFE: Comm. L. 60 · Ed.1torlal~ L 40 al m/m ..1w ABllONAM8NTJ ,,unuo Lo. 2.200 · Sem. c.. 1.150 • Trim . C. 600 • E.stero: Annuo i.'. 4.000 • Abbonamento speciale Unsegnonll e stude nti): rata mensile c. 185 . Copia arretrato Lo. 80 . Spedizione tn c.c.p . <Gruppo m. c. e pestale n. 1/31426 "?' INCHIESTA SVLLA RADIO ITALIANA L A Rad.lo Italiana, nella e ON QUESTO neonero cominciamo 1m ~sa1111 - impegni dl una concessione sua.oraanlzzazlone. nel- che si protrarrd per olcimc sctti,iurne _ d, 1 ottenuta sia pure oltre venti la. sua struttura a:turl• problemi relati:Ji allo Radio flalia 11 a. aunl p~ima. ma. nello stesso dica. quale OHI et ap• Come i più samio, con il vicfoo , 9 .s 1 lo R.A,l. tempo si trovava con tutt.e pare, ha compiuto da poco chiederà di rinnovare con lo Stato I toliano il vigc1tlt: le attrezzature molto rovlna- 25 anni di vita, Periodo di accordo clie le dovrebbe cot1selltirc _ come le lw te. In più la Radio ItaUana. :~ c~iiaru:i~ tnc:r~e;:C,~~~ co11se11titodal 1()24 od oggi - di essere la sola voci ~~~. d~~~~;fc~i1::!-~· 11 ~~ ma per un orgnnlsmo, C spe• radt!~:~ìr;i :~'::;,~;:, 0 f~11dafi~;:,~;re 'if,~~o~~::·,~:,\ C par, none di abbonamento agli ~~or~;l ~"mp~rgc~~~min ~~~ lar11c, d1111q11e, è doveroso cd 11rRc11tr. i ~ten~lVa~~1a~~o~~egl~~~~i:~~ ganlsmo radiofonico, rap pre- agli~s;~~:r:111 ~':,~:fl'd~t ,:~ toa;~di~?:11i~~~"!!rli'::/!~; ; , doveva subire graduall ma ~~! ~Cia~~r~,:: :; :m{~ !:tt!ifa~'i~r:m(~f:::1!'::.:- 1 :.~;f~ ~ ;),v:E·f!~~~t~~~::3 = ~ ':orr:r~el;:~~d~~ fr,cilild a ragìo11i organi::ati vc e tec11icl11.>, stmpr~ 1111 fur~1:slso~l~~~~~co ~fi:'iw ~nrj dl!Cu.slone In It.allai quantun- po' misteriose almetto p,r i no,i addetti ai lavori , contrastanti) che proveniva que essa, ~ ovvio, sia. In con- cl,e sono i pi,ì. Comu,iquc il 11OstrOsco/Jo rima,u dal nord, quando Radio To- tlnua evoluzione e in sempre quello di determinare in quale modo e in quale mi- rlno (collegata con Radio crescente sviluppo . Storia. che surn la Radio llalia11a potrebbe e davrebbt• csuu Milano> voleva essere il cen- voiiUamo Il più po.s,slblle ap- mc~:o efficace perchè i valori l'iù aut c,ttici e pi,i tro dl irradiazio ne del pro- PoHlare alla. documenta%1o- solidi della cultura fossero messi, con la indispen • a:ramml e chiedeva una se- ne ed al rlferl.mento di passi sabile obbiettività e con l'i11dispcnsabile buo11 x•uto , parazlone da Roma. u!rtclosl ed u!C1clall d1 perso- a vivo co11tatlo dei milioni di ascoltatori. Gid altra Furono anni . quelli l.mme• nalltà che, alla vlt.a della t•olta - in uno breve, qHas, fuggn·ole HOta a pr,.~- dlatamente seguiti alla (lne radlodlf(u.sione ln Ualla, tosito del e teatro dell'usignolo • - noi ,nellemmo della a:uerra. in cuJ si tace- hanno dato un personale rn rviden:a la par:iolitd e la sommarietd con ru, vano due pr()8Ta .m.ml . non contributo. E tutto questo ha certi servi:i dello Radio ltpliaHa mat1ipolova110 r, lntercom unicablll, per ragioni lo scop,o, non solUmto di pre• implicitame11te, stabiliwno e af{crm11rnno ;:uarrl111• Indipendenti da questioni sentare un quadro, 11 più pos- di t:alori assol1dome11tc orbitrorir: ,rrl corso di q11t'.HJ tecniche od organizzative, a siblle completo, di quanto è rn_dagir,e sce,rdercnro a na1Hi t'd " rsemptifico.::ftlm Mllano e a Roma, con tutte avvenuto, ma principalmente p11ì particolari clrc i11veslrra,rno i t·ari settori illtr• Je conseguenze finanziarle ed di Porre le basi perch~ la rcssoti della R.A.I. ora-anlzza.tlve <sulle quall do- cultura italiana e ali ascol• J,. q11esto modo ,1oi i11tc11diamooffrire ai lrllori, vremo ritornare) èhe possono tat.ori stessi abbiano la pos- da 1111a parte, e alle compc1e11ti AutoriM , tlatl'nltru, fa.cllment.e arguirsi. slbllltà dt es.sere pii) fa.ttlvl 1111 materiale rigoros.ame11tc co11trollt,to ,, uttct1tlibifr, La sta mpa Italiana par• collaboratori alla vita della e vorremmo poter dire ,sa1mc11tr, di mi cì si pqss" 1.lalmente si lamentò di que- radlodtr,uslone. .1, 1 'Vire per modifi care .so.rtai,.::it1l1111•i,t,· !!li accordi ,li st1 Cnttl, ma data la sempre ltii z,ano le lrt1fmissio ni :~gfyt 1 ~ 1 1:if/A~tg!~11d~'~ 1 :~:,r~} 11 ~~;;:?':/·dr,~:,~:~/~c1:; !~a>rsnde~f:os~~~ ~!~o~~~ regolari suoi interessi in dcfi11itivll solto11to eco11omici, le qr 6 u 1 a 1 sl 6 ~ 0 1 1 rr O 11. stra11 erano tl- Stato ha, d'altro canto, il dovere t"scl11sit10di rupprr • ~ A lnlzlatlva di lndu.strla ll se11tarc e di dife,rdere gli interessi rnlt11rali tlei ,.,;. Ed accant.o ad ll.ttacchl di del camp,o radioelettrico. solo lro,u di cittadini clie dcvo110 e dcn1ra,m 0 - ili virti, sta mpa <ricordia mo, partlco- nel 1923 nasceva.no alcune di u,1 accordo - ascoltare obbligatoriame111c - pt•ua larment e vivaci , quelli del società con lo scopo di chle• il sil•ti.::io - q11<'lla voce. e q11t'ltasule,. Giornale d'Italia.> vedia mo dee al Governo lei llcenz.a Fino ad Olgi i vari te11tatit•i di oprfre discu.s1ìo11i ne-&11 anni lHS e..ì.941 aor- pe• l'esttctz!o della rad1odlf- 111 q11t'sti prolilt:mi so11Ostati prt•m11rosa 111.,-. 1 tt' cd cibil- sere anche ore:amsml, di fu.atone rea:olare circolare. mt'nle tacìlllti O controllali dalla R.A .I. sttsso, il cl,e maggiore o m1nore durata , a "?U nell'a.aosto del 1924, potrebbe far ·pensare cl 1e la R.A.l. Jrsidai gi1,1nJ!ert ieeon da de«u scopi che si dalla unione delle due prtn- ol varo del 11u<r<1O accordo sr,1:a clic t·oci tropt,o 1111• pre(faa:ono. elpall società, la Radfo/ono portu,re t1engono a turbare te SII<' acq 11 r. .\fo se 9.,irsln Sorge a Roma l'A.I.R.A. e la Soèf.etA Ita liana. Radio- trnocc amou di q 11 it'le è pii, cl,e com/Jr,•,isib,te d1J U11ocfazione I taliana. Radio audilfonf Circolari (SJRAC J. fortr ~drtla R.A.1., dr.,e costitHÌrt', al coritrnrio. 11,, Aacoltatori> e a Milano altra che si costlt.ul la Società 111 ce 11~1 vo olla più pronta , frn·,Ja " documc,itata di - analoga organizzazione che r;i;p: la~:te~n~;~~iadna~ ;!.:b~~~,~: per q,umti 1,a,rno ~·rra1nrnlt• a CIIOrÌ' il ~:~~llQu:Sn~he o~:i~~i ~;r:v~~llr ::=::· ~;~; q1,a~:: f)~~:;;:,o"1 et~f 1:~:;~:~:,./;a~~;i:~ ;:do iHJ it,~ .~11:,~ : a~J:t!~f~::n~~ zlonamento della st.azlonc di ::e 1 0 Jf :f :;: :1i~ 1 /{:,tiss:r: O~est~~ 10 ;~~~:;::cep,~.,ar:;:,r~~~~: della radlodiffuslone utrlclale, Roma . ed t'sa11rie11teq11esta prima • i11cluàta s11lla Radio perchè sempre gelosl.ssl.ma è La concessione Cntta dal ltaliaua >. sta ta la Radio nazionale ad Governo all'URI nel 1924, (e LA PIEAA LETTERARIA ogni introm issione, i~~~ID;fa~~,:'I As:!ffz}~~At: -------------- toi!elo;~fiu~~~ d~ut~r!~:1 ~~. dfo/onfche - per la. R.I. - Ra• te come quello della radio-, oporate, con attrezzature di ma al pericolo di creare rl– dlo Italiana - e per la RAI diffu sione, nello slato tota.- fortuna e con emitt enti di schloalssl~ l precedenti, resi Ra~lo Audizioni Italiane -J Utarlo, non potevan o non es• scarsa potenza, sotto la dir e- nncora plu rischiosi dal Cntto prevedeva. un periodo di 25 sere soggette alle ph). ampie zlone degll alleati della P,W.B. che troppi sono I punti vu1. anni (periodo che poi ebbe cem1ure ed Infatti allora an - che serviro no anche di ele- nerablll della dertcltarla or• una dllaztone di 5 nnni, Per• che le tra.smJsslonl di musi• menti tecnici e di collabori\- a:anlzza.zlone del progra mmi chè ol si trovava nel momen• ca O dl prosa, senza parlare tori che erano g:là preceden- della Radio ,nazionale . to poUtico del dopoa:uerra del n'Otlzlnrl e delle conver- temente. e che poi sono dive- E con l affermarsi della con tutti l problemi iieneraU sazlonl erano oggetto di ac- nutl collaboratori della Radi o democraticità nella vita pub– ed anche particolari della curata• acelta che 51 riferiva ltaUana. bUca ltallana, anche la Ra· rloraa.nlzza.zlo11e radiofonica ad un aludlz!o politico. Da quel momento, con la dJo nazionale si trincera dle– da ,risolvere e sistemare). Pa.ssata la bufera della aura della llbe.rtà, ~ comln- tro ben prepar ati Decreti Le- E chiaro che 1~ concesslo• ir\,lerra. le prl.m.e radlotra- clato a.nche un periodo un glslatlvl. E C06l Il 3 aprlle ne sianificava l'esclusiva per tmisskinl quando ancora l'I - Po' critico per la Radio na- 1947 (dopo 11 tacito rinnovo la licenza della radlodlUu.slo- talla era' divisa in due parti zJonale. (Continua. a pag. ZJ ;1/mg .J,4,5,e6 Omaggio a lincenzo tar~arelli • Testimonian ze d-i Angiolcui Barolini Bran cati Carchedi Carrà Chuzeville De f"eo Fabbri :ferr ata Franciosa FratLarolo l\laccari 1\fucci Palau.eschi PcLrOni Pia zzolla Raimondi Sigillino Solmi Stupa.-icli Tambur i Vigo1·clli Viuorini • Poesie e Prose di VI, 'C ENZ0 CARDA RELLI INTERPRETAZION della letteratura d'oggi * "Non sappiamo assolutamente che valore e che signi – \ ficato abbiano le nostre azioni nel campo dell 'umv er- sale; ma sianw ugua lmen te tenuti a compie rle 1 , dicono g li scrittori contemporanei A LCUNI Krlttort avevano dello che l'arte non è un ornamento, che Il J)()D– alero non può dominare tut\o, e che l'uomo non è più. al cen– tro del m0ndo. Trent'anni dopo la storia Im– poneva n tuttl glt uomini ciò che eql avevano manifestato nelle lettere. Alla fine del dl– clannoves.lmo secolo Péguy si levava contro un'lnglustWa fat– ta a un Lsraellta. Quaftro de– cadi dopo l'affare Dreyfu.s.dieci mutonl di lsraellU ,·entvano u– sa.atnaU. I bucrocraU di Cour– tellne diventavano lo strumento dt Stau poUdeschl. D cb.lertco ttnln. tratto dalla torre d'a– vorio da uomini ln unilor:ne. D Ubro non SttVln più a or– nare la vita, perchè prima d1 tutto dove,"a cercare di difen– derla. Oll M:rlttorl erano parUU al– la ,•entura 5ulle strade del ca• ao e ora delle gttgt1 umane er– ravano per le strade luclando le loro caae distrutte dietro di M'. Uno Pslcbari, un Pèguy, u.i Slt'g.frledSassoon, un Enut JUn– aer, un Lawrence d'Arabia, un Malraux: s'erano tmpegnall per plactrt nl'll'A,•ventura, e OrA trecento milioni di esseri uma– ni erano gettali loro malgradl) nella guerra, Un Unamuno, un Olde, uno Shaw, un Péguy, avevano detto che non c'è si• a,iema untveniale di pensiero, e ora. la lolla degll uomini. pri– va di convlnzlonl rulonaU, al lanciava nelle mistiche e nelle t.vventure politiche. e Qual'è la lo~ ogcura e crudele•• al la• menta U vecchio sacerdote 1ta– H1no dl SllOne, • che ln qoesU ulUml l')Ulndkl anni. ha con– dannato la Tillltrn. aeneraslon1 alla dblatta, dall 0 oca:q,u:lon1 di f'tume fino all'OCC"Jpazione delle fabbriche, dalla dtvuta– d.one delle Camere del i.,·oro fino alla liquidazione del fa.sci– ano del 1919? E qual'è la !or– u che la d1 vol. cattolici., prt– m" det nu.lona.llstl. pol det corpora.UvLstJ, e on., se non ml !npnno anoora del sociallsU? Qual'è U nuovo demonio che nulll può Intenerire, qual'è Il feroce ciestlno che ha preso Il j)C)Stodi quella anUco, e eh, g:loca con la nostra vita. com, un ubriaco col dadi?>. Questo destino prese forma quando, In quello scorcio di &e· colo che segnò la crisi ccono• mica. e il sopravvenlre del fa– aclaml, la storta reale Impose n tutta l'umanità quell'nng~cln .~r1~~~'.·~~tn::~ 1b11\° al ~~~br;! menti d'atmosfera, avevano pre• aenUto, e Incontro a cui s'eram? preclp1tatl gli avventurieri. E' ln queato senso che Plovene cita la frase di Mussolini dopo l'en• I.rata tn guerra e La 'Storiacl ila preso alla gola>, e commenta: e E' il grtdo d'Un uomo e d'Un popolo presl ln trappola, a loro insaputa> . L'Uni\"enale era stato di.strut– to, e con la sua scomparsa l'Uni- ao. Urtnndosl le une con le al– tte, le 1ucl della rag:tono e del prolircsao, ll'crnno spente. Per primi gli scrlttorl ave\lnno visto 11rrlvare la notte: om t'ssa do• minava la terra, divenuta deaor• tn, Incerta e perlcoloaa: e VI 6 rlwclto un colpo unico, - escla– mavn Bernanot,,......avete dlatrut– to la alcuruu dt'l mediocri>, osc~1J~ a,f'i~tefi:it'~:i~rr~~~ no tra I resti delle dottrine : • Tutte le formiche dello apirlto cominciano a muovfral, avt'(lla– ~ dal colpi vtolentl che acom·ol– gono I corridoi accoellenU e pu– uu, In cui erano abituate a Sl · lire e a aeendenicon JI loro muc– chietto dl pensieri> (Pa1d Nf – zanJ . Qui era U disordine, alt.ro – ,·e la collera e la nrsocna : e E– ro ln preda a violenti furort, que– st:ln,·erno. QvanU alla perdlrJo. ne del a:ent're umaoo. Er-a. pa– recchio che clò era capitato, e lo te.nero la test.a buu. Vede\'O nel gtomall dt-1~nllesU rtm– bombanU, e abbuiavo la testa; a,·evo una n,pua o una donna che m'upetiav1, ma anche con leiatavo·11.tto; e davanU • ld ab-– bu&avo la tetta> (8tfo Vfttorl– nl). e La CUt'rra ha tntto aU uomini da q"uella··specie dl lea– Usmo coonn&ionale cont.rarto che esllteva "> t Rtx WarnerJ. I prlml..anU-lntelletlUlll..SUa– Yevanocreduto di liberare l'uo– mo da un buato dl pre1ludhtl ra– t.!onallche lo aoffocava. Ma svc• ~~=r~~~l:j' C:~t1:~e, 1:SC~~ glonevole. Ciò ohe d'Irrazionale e dl mlatleo l'uomo n.YCVI\ uUlb- 1:ata por llbcrAral al rlvoltav:i. contro di lui. Quel1'11rma 11. dop– pio t.ag :lloche 6 la rivolta doll11 spontnncltà contro In raslone, dopo a.vere tagUato I ttntacoll dell'lntellettuall..smo dlaaeccato, colph·o., dl rimbalzo, Il braccio che h1 rea:a:evtl.Coel nacquero I fa.scilml,avventure di condotUe– rl, I quali, chlamatl In IOCCOrao di una claue aoctale In pericolo, adoperarono ti potere dello Sta• to measo nelle loro mani per dl– nn tare t aoll padroni, ala contro le class i popolari che contro co– loro che 11avevano alutatl a u– llre al potttt. ~to.blllU,In ravoro di nuovi valo– ri, alcuni uomini s'ubriacarono del pot.erc e della libertà che ve– nivano loro concessi. SI crn det• to loro di camminare avanti sen– za voltarsi, senza Indicare nes• auna direzione. • La meta del cammino Importa poco a qµesta ,r.o,·entù che aspira solfunto a confonderai nella massa, l~ra– ta da ognt'approfondimento per– sonale sul sfgnlftcato della vlta.M LI aola meta è,l"Ubrlacheua: bl– qna sbaruzanl del proprio lo, del proprio penalt'ro, o, più"pre– cl.samenu, della morale e della ragione In aenere. E' ,·ero che at tratta ugualmente dl llberarsl dell'ana:oscla della vita> . (Tho– ma, Mann'). L'EUropa.si .copri, d1 m.Ls.erta.. Sul mondo erano apparse, diso– nore del genere um.ado, ·1m.men– lC cost.rtwonl di cemento, con 111 .scallnt consumau dalla ru– uanazlone. uffici do,·e la folla faceva la coda· per del·qu~tlo• nari, tra un odore·di !also ospe– clale; e, plù ln 11, campi d1bat.,. taalla, campi d1concentramento e tomi crematori. Bisognò &O• pravvlvere e vincere. In quella rovln11.La diretta esper'\enu di una condl.tlone umana vissuta nella dureu.a e nella nudità si lmpcse con più crudeltà di quel cho s'era voluto. e La morte pre• ae gli uni. La prigione, l'esilio, la fame, la mlaerta, presero gli altri, Grandi sciabolate d1 brl– v1di cl hanno traveraato, poi, la ablealone e U allem.l.o.Chi, sulla noatrn te-rra riceveancora Il ba– cio della cto!a, dal protando del cuore? Non s"ama più la luce, pida trpppo, Non s'ama _più la noi.te , ammanta~ di PteGCCUPI• lkw-1. lAUle l"OCI per sprotondart. Nessuna ,·oce per apponlan.L .La noatra pelle è stanca del noatro VIIO pallldO > (Henrl Michara ) L1rrod.onale, ebe s'en creduto libera.tor-e, diveniva un slnlatro automatismo di soUerenza e di a.uurdltl. e Vivranno nel ventre cieco d'un"ammlnlstn.d.one_ U• n'ammlnl..strarlonenon è In gra– do di rlsol-rere problemi nuovl Se ln una macchlna. da atampt che In dureua e l'orrore. Ahora l'uomo al ribellò,affermando che l'abbandonare do! metodi raalo• nall, &caduti,non b, n6 pub es– sere, abb1mdonare la ractone. Fu Il slgnUlcato delle e resllten– ze>, Non 11 , 1 olova plò. Il mondo antico, ma dlnaral nll'unlverso concentrn&lonarloa'affermò che non questo al ,·olcva, come nuo– va mondo. • I nostri volti aono &lglllaU, I noatrl pus! contaU, le noatre ore 1tablllte, ma il rA, SILONE stro cuore rlrluta Il allenalo. Rl• fiuta le !late e le mlltrlcole t mu– ri cht' non finisconomal, lesbar– re lllle flneatre, le n.lbe irte d1 fucili> (Albert Camu,J. Per aver abbandonato lt strade tracciate, Il ICCOlo nn1- va non più nel ctardinl lncan – tatl d~n·rurorta dc} u120. ma nel lablrlntl dov'era appoatato l"antlco ~otauro, none ca• acrme. nelle achlere votate al– la morte: 61 doVC\'"anoquindi tncc.laro nuove 1trade e ,o– prattutto rlbellart,I al mor-t,mo pote.re di quella 11un1la d1 10- lltudhle e<'Il frrocla: • Se: volete conscrTate U pane e la ape. ranu, dl.atrunete I ceruncau, apeua~ I ,·etri delll umct, ·ab– bandonate· le tue della paura> (Albf:rt Camiu r. Amanti del· traliCO, 111 U0• mlnl del ventesimo ,eoolo l'a– nvnno vl»uto. Rimaneva loro di vincerlo. Vedendo acomparlre l il.ate– mi che claulflcnvano le azioni o I pensieri -In buoni e cattivi, gli a.dolt'sce~tl dtl' 1920·a :èra.no creduti acl<>},tl dn olinl obbligo. Un S11rtre, un Bernnnoa: un RE.X WARNER i Sllone o un Plovenc rispondono loro: eNo. Ia:norlamo ciò chè le nostro azioni 1l1nlflchlno, nell 'untveraa.le , ma dobbiamo compierle>. SI ritrova la vec– chia Idea teeondo cui li Male e l'onore aono neceaaart nell'or- st mettono del peu.l d1legno,non ne uselranno certo del mob!ll i. (Safnt-Bnpt,v J. ,__ ___ __ ___ _,, nrao diveniva cupo e minaccio- Invltatl a dllpeuare l valori n tra.l'lcouomo si tro,·ò vuoto di pregtudu:1ma scoprl che quel– la llbtrnzlone non sarebbe ba- 1tata, perché non portan in a6 ~= 1 ~~~l~r~o -:1tat~~~~: ~e:!: dalla linea Gotica, furono Essa doveva far fronte a&ll ~ chiaro che allora si pt.D-1-- -- - -------- - ----------- -- ----- ---- - - --- -- --- -- - ---- -----------~--- sava ad un se.rv1z1o proprio della ra.diodl!Cusione. ',o. dine del mondo: Oluda la parti de:!plano dlvlno. In un tisuma di vita aenza Dlo e aema aldllà, Sartre ritrova tutU I problemi della teololla crilUana, mentre le aue ope.re dlmoatrano che b l1110ra.Forae perch6 IUO mlii• arado con ha aaputo affrancarsi da forme mlllenarle di Pt'rulero? Forae J)l'rcM li IUOrtcol"OIO e alnce:roatell.mo ragtunge 111ln- Non entriamo, almeno per ora, ln merito a quello che si poteva prevedere nel for– marsi d'una validità art1atl• ca del mezzo radiofonico:· ,t.a di ratto che la concésslone •• SCHONBERG Dl 'THOMASMAN·N ' . allora (atta dal Governo ·ave• / L VERO protagonlata del va la stessa tmpartanza della Doctor Fau.itu.s è U mualcl- conceasl~ne (atta per 11 te- !~ ~~~ia 1:ivei~:Cnee ~ lefono , l acqua, 11aaa o altri artllt.a torma la trama del 11· servizi del genere. bro. li Leverkllhn è un . tipico Come al è comportata la mutici.sta tedesco dedlto alla sua radio nnzlonale, durante que- arie con rervore. serto, equtll- sto periodo, per snlvagu~rda- !~'!ilfO ,~~ po:!~t':CS:~e :;e:: re 1:: u~~~~~s:~r:e.:;~~o di• :~to: a~::\;1Ì~~~~~~~~i:~ re che ha sempre cercato di t.o, nell'auatera scuola tridlzlo– t.enere lontano U pubblico · nate tedeaca, egll-inlz.la.11suo deill ascoltatori dalla sua. VI• cammlDOartistico ben prepara. ta oraaniuativa. Con questo :pe~O: =:e~ C:m~ non voa:Uamo 1lgnitlcare ch e po mwlcale. n suo enwsla,mo I proiiramml t.rumml (e vJ &1on.n 1le e ta ferma ,·olontà di ritorneremo aopra > alano sta- 11uncere alla perfeatone aem• ti se.mpre acad entl, ma VO• brano a.u.tcurarstt il auccesao. gllamo soltanto afferma re n lettore del libro WJò &CSUI• che I proirrammt sono aem- ~c!'u!t.efa~ci:g pe~ to ~; pre staU e imposti> al pub- conduce U mu.slclsta agli abl.ul bllco deall ucoltator l e t.utt.e della perdl.done. Le tragiche le riserve o lamentele di que• perlpezle di questa emu. ou. ,1 stl sono state messe a tac ere .a,·0110nosullo sfondo dell'evo-- con minore o ma u lore d1- ~~~:: , din~Jeu:O~ n ~~ plomazla, a at'COnda del cast. t.ere del tutto ecc~tonale. Lo al La liberazione e la può chiamare epopea muatcalc tanto vasta è la cerchia nella ricostruzione radiofo nica quale agisce U protagonllta, f: U:Ser~:ob~m~ a u:ic!1:·a:et Anche I trequen u refe ren– dum Indetti nel periodo dal 1930 al 1930 non serviva.no che a dar e valid ità a quello che I • creatori > del pro. aramm t volevan o mettere in onda : come J)ure 1 Copcorsl. le manife stazioni di • esperi– men ti radiofonici > avevano 11 solo scopa di pr esento.re una form a di e collaboraz lo• ne> che In realtà non pateva esistere. D'altra parte la situazio ne di un servizio cosi lmpartan- la. nostra epoca. In qucato &enao Il recente li– bro del •10mmo Krittore tede• aco ha nella letteratura mon• dlBle aollanto un precedente: Jea11 c 1irt1 tophe di Romatn Rol– land, acrltto quarant'anni fa Jean Chrlstophe e Adrlan Le– verk.Uhn rappresentano due, mondi opposti, se si tratta delle, loro conct:tlonl e della loro at.– Uv1tA arttsUca, ma v'è tra i due un neuo Ios:lootnoon!ondlbUe: ~ell~~:a d~~=nf~ 1 J~~!~ ,-olu.done musicale della musi– ca moderna, U 8CCOndo lo atato attuale che non 11 j pub deftnlre tnfiuslblle, la sua ilptru lone ae non come t.ramonto della I gana e feconda. D per1odo d.l tradizione. dubbi e di dia:ldi che questo di 11 aoJ:~1,;8 80 :!r::I)~ ~! 1 '~':°rf:U ~~,t~o Je'tte. 11 ":t:. st:~:~: erolcl:' Ja sua volontti. 6 ferma, Roma,,aotto ti beneftco inlluaso ''•, ,, ~ -·~ ··-· •ri'f"'r:,,.•~ ......... .... ... , . ' i\rnold Seh11nbt.rr , tlsto da Otkar KokOKhka ioteca Gino Bianco della ,uPrema.armonia I e d~~la ~:; ·1il°~~!h3eu 1 ~a~~:1 a f.~~~~ ptca aerCnltA In ,cui al riflette 101ph1to goethlano. Jcnn Chrl– atopho non. lnvano·b ttato chia– mato .dalla crlllco e dor rclno Tor •·· La aua' palcho ha tratti tipicamente ·t.c'deachl: AD.ti ,per r;1.~f!1:; «:':::~~iirc~!~i! u~~":~ ; tedesco .11. Rolland, scrltt.ore fra.nceaJsaimo. che l\mava di– chiarare .dl non aver avuto mal nella raml1U1. alèun an~enato di u nsue ,tn nlero, lnt.rodWM ne.l auo roman10 un mualclsta franCCIC· Olivier, e Jo presenta come antltCI di Jean Chrlsto• phe, raffinato, rtfleulvo e pie- ~~. d~:ii: 1 ir~tlcar:-1~~a:: che le preferenze deU·autore ,-anno al musicista tedesco. Se at'canto a Jean Chrl.ltophe In cui 111uni hanno voluto ri– conoscere BtcUuwen, gli llltrl Rlchard 8traU51, mettiamo Adriano Lc,·erkllhn, Il dl.atacco t.r:. questi due arùaU r!Aulta ,·e– ramente 110rprendente.8ebbcne tutU o due alano tedeschi, cdu. eau nella auatera atmosfera tra• dlzlonalc ma protcal con Indo– mita paJ,SI0nt',•e1110 l'avvenire della loro arte. aebbene tanto ~gtra~:r l~~fal~ 1ri~:g ~:~~~ no con slmlll. Idee o aaplrazlonl, le loro parabole aono alate ra– dicalmente dlvorise. • Ln atorla della vita del Lc– vcrkllhn è unn tragedia In cui si rllpecchln la tm"edln della attuazione dell'arte contempo. ranea, Giunto alla maturità Il novello Ooctor FO:u.atu• è 111&11- lato da dubl>L la 1ua lotta per lo nuove upre&llonl nell'arte cui ha dedicato tutto se atca,so, ce.saa di ~CltArlo, Il conUltto tra l'arte tradlalonale e lt' nuo– ve Idee 11t rhult 1rt1nda lt e nno e la et.essa essenza musi– cale non più dominata dallo regole tradizionali e anarch..lca– mente dl.sgregata, ali rJsult.a. quaal est.ranen. Egli sente con intimo terrore come sotto la ~~~:lon;c11~ 1 ;1r~~f!~~e 1 ~!:i%: nd lrrla:tdtrsl e come la gioia della creazione venga St'mpro pl(t offuscata dal pensiero e dal. la preoccupazione che destano problemi formali e teortél, pro• bleml che, anni fa, la sua lapl– razlone risolveva spontaneamen– te, qua.al automaticamente. A qu~ ta declslva svolta dt'lla aua Vita appare U Satana che ai lmiw-d.ronl.Scedi questa 1nt– ma delusa e amarrtta e la spln- ~.1~ J:r ~~n~u1:~ rt~1:c! derna e rt,·ela all'artlsta le cauae della sua tragica 5ttuulo– ne. Nella mente del LenrtUhn aorae l'Idea di un ouo,-o ordine sonoro, di un decalogo coordl• natore che de\·e dare solide ba.– al e unire g:ltelemebU sregola– U dalla musica. La rorma aarà considerata. come la u1prt'ma ratio e come l'C6Sefiza spiritua– le dt'll'atto creau,·a, la ragione si iQVrnpporn\all'in\ulto, Nuovo rormule daranno le basi nd una nuova arte, tutta razionale o calcolnl.A,bnaata sulla rUlesslo– nc e sul calcolo matematico. Adriano Lcvork0hn Ili metto ~O~l)l~~l~eO~n b~~R\~lg~l1~,:l ol~: rh\ dn lui escogitata•e nmpla– mcntc commcntat.a. La sua mu– sica. dlvlt'ne sempre. più cupa o dolon:,ga: Il 11uotono dominan– te diVienee lamento • e e la.scln. ttmlmorlre • (cosl la deftnlscl' Mann!) Nt"ll'.-tpocallpsl• cum /lgurls egli da una straziante: e,pr~lon e dell'sogoecla dt'lla propria anima, angoscla in cui si riflette l'Inquietudine splrltua- le del 1uo 5CQO!o, e nell'ultima Mann come lnvent.lonedi Adria. opera, Lamento di Fau,t, crea no Le,•erkllhn. se oltre agli una dl.apernta antlte-11 del rag. Indubbi pregi di genlalltà lo gtnnt.c Inno alla OtoltJJ della SCMnberg ha anch~ difetti Nona: un Inno 111Dolore e alla (chi del morta.li non li ha In Perdizione. • questo mondo) tra que.stl man- Le tenebre avvolgono ln aua ca certamente quello d1più esa. ':!3,lm;gri~:ms~f l~t:t~gl~~~aorlj x:f1~ 18Sc l:lo:~ ~a.nt :Ladà r~a;.~~~ Diavolo. quente prova: e Ho oggi settan- Qut:tto bre;• • r~au unto dellll t ~~~~~~~,n~:t:: n°o~n so~~~t!~ vita lnterlorc di Adriano Le- mal affetto da màlattle dalle verk.llhn, b naturalmen te tanto quali aarébbero potute nascere aommarlo quanto auperncta.le : tutte quelle stupidaggini d1 orni ~n~J~:.n~,:a~~ n a'::!af:~~ t: ~ere.R:c1! wan': /a, ftt~!~!~~; \'8, di tutte le fast della 1u11 e Mano ha $fruttato la mla traa:I~ panbol a. Un particola. proprietà letteraria per dare re de, e tutta•la euere analts- al protagonista I tratU tndl- = ~u:~ :~ :f:~jgca:~~ ~:.ema:~~b~-.s ~ ::~ ch1:~ ; ~~ rc.!:'J;i=._~ ~~rk~; ::! 10 broc~:~:~to1a ~!a~fc t~~ :e 1~;~11~~te ne~:1 •u:er1~~ ~!':nuann" > fflll$=~ l~a9u,'t'{! =~a.'t"t 0 :e'a~~o O!a~~~ f~~:~~e:à :=~=re~ := n~~r~: ~~~fo~~~~ p~: be eacogitata dal LevcrltOhn, •~ mulgata circa trent'a nni la da In vt'rltà la proprietà imelletuale Arnoldo BohlSnberg e, In questo di un composltort:e teorico con– dopoguerra rlme&Slltn ctrcoh•- tempornneo, Arnold Schbn– zlone dalle' avanguardie di al• bera >. Questa dichiarazione ha cunl centri mualcall europ('I. suscitato però nel compositore Durante Il auo 1011lorno a austriaco-americano un nuo,·o HollywOQdTh0mu11Mt1n ebbe P.'\l'O$h.lamo di collern: e Egli ha rapporti diretti con l'autore del 0.18lunto al suo primo delitto Pierrot L1mnfrc. Il quale antl (sic!) un nuovo nel tentare di 3!\1: 1~~~ IJ~a~1if:!~i~t,:~;l ; :i~, •~i~~tt~~c· t 1't~~\~:~:l~~~ eirourltn. On un alllcvo dello pornnco! Trn due o tre decenni Schtlnberg, Thcodor Wlescn- tutti sapranno chi di noi due grund-Adorno Il Mnnn ebbe era co1,Hemporoneo dell'n.ltro ..>. ulteriori l'n.g:guagllaulln. teoria Lo. J)Olcmlcn non è ancora del dodici suoni che probnbll- chiusa e non sembra probabile :!~ ~'t' ~~u~~:~·e~a 1f":~~ i~go~~~:s=e~~r~ 1 et~!~ romanzo. to. Ma es.sa ha veramente un:1 E' racllc lmmaa:tnaralIl ram- mtlr1codel compoaltore lluttrla• ì\tATT \m GLINSKI co ntl ritrovare la sua teoria preaentata nel romanao di (Continuo a pagina I) turop.UV1 cr11UanlIn una un1- n rsaUtAnt'lla quale non crede? 011 ulUml cinquant'anni han– no portato questo fatto nuovo: IUomo non erede più nelle re– gole valide per tutti, che si po. trebbcro g:tu.aUfleare con 1'061Cr• t•as.lone. Mo 111ulUml vt'nt'nnnl agctungono un'altra acoperta: ciò non a:luaUflca l'Htena!one o Il dllettantllmo. La • dl..spcrnalo– no • proclama che non ·cl sono verità acqutslte: e IT!mpegno> aggiunge che queata non • uno \' ITTOR INI buona rartone p.u addormentar• al sul a:unn,;1aledel dut~J!O. La v1ta, perdendo I IUOl prln• cip!, conserva le aue t'&lgenst', Il crl1t\anestmo, nlle auc origini, non nvern detto Bltro al Fari.sei L'indirizzo deve acgulrc la sua atrad11, senza aapero qunl'è. l plll rlj:OfOIIpel\Sl\lOrl non hanno mai dubitato di questa verità. ì\1 1et sono nitri penaatorl, In• dubblomcute meno rlaoroal, mo più. vicini alla realtt\ temporale, che hanno dlst'gnato, con l'ntuto delle conven&lonl, del pre1ludl• zl, delle credenze cmmere, orlen– tamenU valevoliper Il loro tem– po, S;irtr~ lolCNO lndubblament.e lo fan\, •o nou tuoi rutar1 u

RkJQdWJsaXNoZXIy