Fiera Letteraria - Anno III - n. 34 - 14 novembre 1948

Pagina 4 LA FIERA LET'l'}<]RARIA Domenica 14 Novembre 1\/118 u1111111n111111u111111111111111111111111111tn11111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111111,11111111111u1111111111111111111111111,,111,11111111111111111111111111111111111111111,111111111111111111111111u111111111111111111111111111111111111111i.111111111m11111111111111111111111111111111111111u111111n111111111111111111111111111111111 111111111111111111111111111111111111111111111 m!!n~of~a~~Ja e:;:\~ 0 u: :~~ =~1; ~~ L, di• G . d . ~ l h ~~t ci~z~~n~ ~~ ~~:~~~~t:fli ~~~ ~aos~: grorde magg1or.mza: su ciò bastare per tutte le altre che arte erar a se ap d',un~ cosa pe~chè ci emana di carne e ossa; Dentse nou vl può essere dubbio; ignoro: \\'.ilschap è uno (e Qu il ne m a1me pas! • sei tu stesso. lettore, tu stes· t'hanno l'_iconosclutopersino sorit.torc di pruno ordine, csolama Prn.idence Haute· sa, tettrice. Non vor.rel che 1 comunisti ... i\la come si fuor1dl t\1ttc le correnti, non . chaume), mentre noi cl rl· ncssuu di 1 1 ~JJICc,"'3 che gli ocrit.tori it.alia· catalogaùtlc sotto nessuna calo dell",tdclaidc (1920), si col tradirsi a vicenda, Que- de; hanno cacciato un demo- clegJl dèl, come potrei sop- to che ama soltanto sè stcs· beJl!amo al Suo amore, ana n ° . Q~ant m l~o– ni da Manzoni :n POi e parilo dclllc so::tc ct!chettc: un uo· che a sua \"Olta è umt trilo· sto alm~no capisce Adelaide, nlo per farne entrare r,;elle portare <li non essere un so, che .si ~rve di del soltan· prtvazlone. e vogliamo ab• ,0 ~lounciasse a .ruocurmsl dei grordi scritton. non so· mo che la religione cnst!a- gla di ire romanz: brevi. e ~a sua povera mente con· ~lcgllo, mollo meglio. cs~erc <Ilo?•>· L'Buropa va a fon· to por il suo macere san.sua- bandonal'cl al nostro male. ~iucsto co.polavoro dl Jet.tera• no cattolici, o. se lo son0i ~o 1w, Ja cono~c e la con<X'Pi· AdLtl:ilde è ng:ia d'un no· fusa t.rastom1a Questo caso P~atorL come :\tar:a Egi• do In un ab1s.so di orgoglio. le e anche odiandola vuole I•'orse !a più stu1>endaprova u 1ra c..'lttollca,cristiana. La· sono b-Oit.anto in \"iaseconda- scc In s:;rau.òe.ridurondola m:o, educata in convento. Da lPoLedeo in .una tragedfa In· zmca, che trovars i nr-llec orr I francesi sono orgogl!osl di e far J'amoi_-e • (quale sw• dell'esistenza di Dio è ila per. se 0, dunque,. D~lse. senza ria. ciuasi scusand~i? Se so- at suoi pr!ml elementi che ragazza soffre di sorupoll; ttma. Persa.varc i1 suo ba m- dizioni di queste ani.me tor· r,.-;~re francesi. cli Italiani J>endadescru:1one del desu· fez.ione oon cui tutiU .gli In· seguire le penpeziede\lasua no buoni scrittori, sono cattl· ~ono pochi, e forse uno solo. c.'Orr\! a nconfessars!. affultl· b1uo. \'UOI far ricade.re la mentate. di e,ssr-rc itallaol: ~nirsi? CO·no de.!1a donna), comincia numcrevoa fili di questa tm- vlt..1,mentre_ seduta accanto vi cat.tollci; e persino i buo· )a carità; uno scrittoJ•e che mo momento prima di prcn· «C..'O,IXl • su sé stessa , o sul Non è facite ragionare d! me, vedere la gloriosa patria con l'obbandonarsl aHa com- mensa tappezzeria che è 1a ai fu_ococucina del riso e rl· nl acrlttori che diventano riesce, come '.\lauriac e Ch~ dcrc fa Comumone, temendo marito. 1.nun primo wmpo que:;t-ecose 111 poche parole, sP..1nrc in una unione più J>ilSSione di Sè stessa, finchè vita umana si intrecciano mugina tl suo J)O.SSato. cauolid. rnil.ltanlj cessano su- s tcrton, e forse meglio <h di L--si''l'ecaduta m peccato µensa d i:mmolars1 mancan· nel! questa la sede; e ll \\"al• grande? Megiìo dividersi on- con uno st.rappo sublime 1-ea•con perfetto significato e e F.lla va a sedersi. scorag. bilo di essere buoni scr1uo· '- laur.ac, a essere coslan· mort..,le per 1~:on1 mcerte. do c,:a 1.ncde~imaal patto schap non si indugia in Jun· 1.·ora.Ja Fiandra ai fiammln• b'i&::e éLlaPropria dcbole-lza, coerenza per ciascuno - per gtata, Vicino a1 fuoco sul rl. cosa strano.· pc,rchi!! que· temente. conseguentemente E torna, al suo banco con ta dl"l matrunomo, ma pol si ghe discussioni Oi teo:og!a ~hl, la Vatl'.ontaai v.-?!oni; re.spinge •!'uomoche fama e clascun0, cioè, che abbia oc· quale del Tiso. un allmenlo sU\ regola nssa' eS:.~e so!trtn· cattolico. senza mai 111corre·saliva che le gocc!ola da .a convmce, s~~la a!~n ~ond!l·mora~e. Egli prospetta li O'.l· Camogli al cam~lni, e Pe· che ella.riama, e gi'llnge vit· cbl per vedere. Per tutti, 1a che fa parte del regi.m~ pre· to per ~•tt..1Ha.Per quanto re nel sosi>ettodi bacch_etto-bocca aperta. temendo di In- mento, ch e 1 1 1 m arito I~bb1a so; e H l~tl?re attento non n•tota al pcretoles1. Cosl con- tori~ in porto. con la sua mano scrive su{ muro: por scritto, cuoce ~cntamente 10 f,nighiamo l'orlzzontc, 110n nerla; che ho. messo d:ew-o golai1Japrima di aver as.c:;I• trad~li.l.e, ne.la disperazione, avrà difflcoità a ~ompren· serviamo c!aSC'Uno le sue ca• J>ond1cratirtonfante al vento. tuul, la mano bussa alla por- Ut)a ciotola. E mentre rlm~ troviamo traccia d'un Mau· a &:- t peccati wnani senz.-l mllmo le s:icre particelle. ~la si uccide. Qu~l'è il e peccuto• dcrlo. Il crist!anes:mo egH ratll'rlstiche. restiamo tutti Denfsc è un libro più sem· tn; per tutti, splende all'oriz• sta il riso. vede in 'I.madOl· riac, d'un Clauc\."I,d'un Pé· sf"nt!rs~ per questo al di so· I :s~o!su1>eriorihanno ro~ dc: 1 r.utc1alde:' Credo che 1! sembra volerci <lire, non è indlpcndenti, fìnchè un bo! pllce, un tentativo meno am- zontc l'arcobaleno della sPe· cc e pietosa luce, i·\ destino guy, d'un Chcsterton Italia· pra dei pccc..1tor_i: che è tut- ra~ione di credere che non .:bro sia stato spesso mal certo una cosa _nuova;non ò i.l'IOr!)o cl sveglieremo tutti.. blzioso, ma m~sarebbe assat ranza. C'è chl inon vede di \V~Hy,dei suoi gonltorl 110 (Un Pégtw italiano.~10 ardcn1e di fiam ma e di a bbia !a \'OCazione_ a\la vita oom1>rcso.anche. J>Cresem· difficile, comp1_1cato. astruso. russi? difficile scegliere fra 1 due. que'l.!o splendore, chl non di Marta, deH'avvocato. del I~ {'a~•rcùbcrocerto ·subito mes• simpatia per i suo, eom-t.ml· convt'mua\e. Gn pr:mo fldan· plo, dal:',..>dilore 1e<lesco: e a La. vita crist1~na r.chlede La sccom:ta part e de'.la tri• Cl-'cr fortuna non ce n'è bi· seme quc>la voce? Non ere· signorina PeyltJes. La s n so :.iH'ind:ceL Contentiamo- 11, e di sdegno moralt' J)('run zato la pianta lì, for.::e-sgo• torto, p~rchè_ è coslru!to con, u~:.:1 à.amore ~1.Dic. f~l]!Ucia l!)g;a r~ccon~ a.la storia de: so;;no). E' la :ilO:ia d'una do; Q'orecchlosi fa sorcio,ma comr >assiones i estende tt~~– C1di costatare il fallo, attrl· soJo peccato: !o mancanza d: m~nto de-l suo temperamen· ane s?mmo, 11tema s1eoun- ne.la bo.ntà divina (fiducia hg:10d1 Ade,a1de,che ancllè donna che commei.a la""v\ta sc,,ntc,potrebbe sentire; t'oc· 10 l' univer.so, dove ~ome buendo?o in fretta a rag'.oni c.irltà. Cercate bene nf>;:.i, to 1rop1>o esubf>ra.nte; ed e-Ila eia ~1a n~t!~ prime rlgh~, nO:.a , tta, direbbero gìi :u1 finisoe male, perchè ere· innamorandosi d'un uomo-• chlo si fa cieco. può vedere, quel riso, cuociono 1 ' storiche e contingenti, e a!· annalt do::e leu.ere: d; quan• 1 fin!sce con isposare un gio- L'amma cr:strnna non è agi· a.gnostici, e non è necessa· cl~ ~i !UCOJ!lba 5?P ra 1! ~e- W!::y Blendeman - che ella non vuol vedere. te t'odio e I malin en~en– )'andatura del Rlsorg!ment0, ti romanz•eri moderm cntto-:van<>farmac;sta che l'ama tata, 110n,11/latur, come disse r:o urtarsi J>eruna paro!a). stino da cui fu già travo.ta sulle prlme non sa ammo· Jn De,dse si descrive tn un ha qua!che cosa dtesl 1 Ella e passiamo oltre a esamina• l!cl si può dire a1tr<-ttanto?!J)f'r ·-:.namcnte,con amore da l'r\postolo; si trova In un E ancora um!:tà- L'or~og lo la ma,1re.Strano! a:Cuni han· g:lato. Quando viene a saper- senso positivo quel che in tutti g!\ uomi i a d re a re ."op ra d'un nuovo gran• ~on \'i sarao di troppo per :<'t abbondantt-mi=>ntc rlcam· r.tJWortoS1:"mp!1ce e naturale fu li prlmo peccato. :·org:o·no voluto capire cne l'aulOr!.!.o, si stacca da ;u1. Scoppia Madame Bouaru si descrive plano e sor .d. 0 ' 1,e Pian~c (i(' i;cr.ttorc catto:ico, che cont..1r!i con I<"_ d~ta d'una lblat~. Nasce un bambino. e co; suo creatore, e con gli al• glia di vo:er •a sapienza P. d! I n c1uc sto ron~anzo ha de- la guerra del '14, il Belgio In senso negativo. :\legllo tanto una n e < esser sol• questa vo:t.a ci \'iene da11cmano: e a tanti g1u .. 'l~erf'lr>10v11a1X>trebbess"'re tutl.l trl t..'SS<'rl creot!, nel corpo ei::sl're e uguali agli dè1•· ~cnt.to la c0Slddet1a legge è Invaso; 10moglie e U figlio ancora di Maupassant. que· rlm t po~era ,donna che Fiandre, f:io\lantncontando anchf' due fcllcr, ma g!I sc11.1p0ll che as· mlst'.co de: Cristo: e omnia L'orgogi!o causò la div 1 sio1w dC\l ·c-redltarietà. lo vi leggo di Blendeman si wlparano In sto grnndlssimo scrittore cl es a del nso i n un a clo· No . molto cli Cerarci ruqsl ortodossi. Forse eomin· stilavano la ra~azza in con· s11//rrt. omma credit. omnia di Babe'e: « F'acclamo un:..i1•s:-tttamenteHcontrarlo. L'e• Jnghi.ìu.:rra t! Denlse cono· ha dato e Una Vita». Non ha tola,lllei fhe delle it.re perso– w: 1: 11 :g. ~o che è 'bol,.a clate a ('apirc con me, <'h" il \'ent<l tornano. Ella S(~ntrdi· sperai, omml1 su.st111e1, ». Sof· Torre che va~lasino nt•l cie· redtt.) ci u·ascinerà noll'ab:s• sce con lui una notte, ,uoa SO•avu.to bisogno di dire tutto; r: ~ 1fU ~ compos ta èa sua 1 ' 1 scri\•é In fiammingo eh; caso \\'alschap è ìnt"'r<'~s.1n-re. d:l un prete, arnie.od1 fa· fr~ ogni cosa, crede ogni co· :o, facc:1amoe1 un 11on!e •· E so. come ogm a,.'. t.ra forma di la notte d'amore. Poi i t .eòc· c1u0l che 'llOJ è detto, se lo .m~ a, a fot.to tre parti· ~~ie aver quar.rntaci~ue te. F..saminiamolo più do vi· mtg.!a, chi:- i ~enito~1che sl sa, $)),,-raogn! cosa, soppor· a1wl~e. <>!(gi è. .'orgog;1,~che ,1ct<'rminismo,~h.anto. se v1 schi portano Ble~cm.an In dice. il lettore, come se fosse }:· osta l a c iotola dalla amll aJ''·nclrce e che i suoJ cino. amano troppo. ~ \'1vono e· ta o;;m cosa. e ~on è mai ac- cl d1v:de e c1 porta d,:a ro· cr,'<llamo. La n~pote cli Ade· Gennanln, e Deruse runane Ja v1t3propria. Sarebbe ,s>ro, amma e con la testa sul ta· 1 fu~~no ~otti in fran· sc:us1vamenre per t! loro casc:..110_•· dice l'autore dc-I•vina. \'o~!lamo essere ugua• lalde invece si .rtbe~a a que- col senso de!.!a sua co\po. va di frllSlo barbaro tentare VOio di cucina, piange Per )ibr rima n,. 1-L~e:r.~o Tre sono i PrmC:,palilibri amo1'f'.commeuono U? oec-· l'lmltaz,orie, Vi sono mo:i.e Il, rr•rch~ non possiamo soP· sto Pess:mismo. sebbene tut.- ma anche de)l'.ittaccamento di J"8Ccontarequi in poche una J>ena vaga, e tuua,·13 cese e~- "rn italiano stnora di Ge-:-ardWa'.schan: Demsc cato U~ua:e ricad~ sut fig11,anime che s' tr~)\·ano nrllc port..1re_viS!a c1ualcunoal <li to sembri congiurare conu-o a qu-c-~t.-l colpa. Tut,t.l 1 cri· righe quel che \Valoohap ha profonda, fa pena de-~lavtta1, ~1..~'S'iaho pOUJtop~ocurar- (1941) Jlc,utcbet (?) e Il pcc• e che rm:.;('ono po! essi stes- st, ..se cond~t!oni di .\d .-la!·:soprad! noi le Se \'! fo,,,_.... ro 1 <h ·1 Spo~ta con un mari• stinnt cnnoscono ctues10SPII·S."l?l)to scrivere cosi ma<'stte- HF.NU.Y PUHS'r a Gino Bianco

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