Fiera Letteraria - Anno I - n. 36 - 12 dicembre 1946

FfERA LETI'ERARIA 1 PRESENTAZIONE DI MUSICISTI I c1e J1 duodo IÌSfio da cui e difficile pre• 1 D E SICA trifronte La giovane sèuÒla scmt.lerc m un quuls,11s1 ragioniunen,o sul– la musica motlcrnu. La 11ruude evoluzione che 1111z1aun periodo &,onco profo1ttlu– mc111e d1vcuo da quello preceden.c, che romana ~~:S&:~ 00v;:~ r::11:,:~: 10 d:t~~en1~ 0 11t, 11 è p: : 1uf~~~:~%e:Ìe pii ~nd:" 0 dei1'l~~,=~~ia~i~ ~=~r~; ::em~i!'.'e,a c:e ~ di 1 t10~:~; ~~;:11:~0 ~~lc~:::it;·e~u<If! 111a1:0:at t0e"~1a ed~~ ,';:~i c00 :i~ 1 ;~:~1i 3 d?r:ua~:~tedin:t~::;ie:l rt~:u~ ~fa~:ÌÌ:idii ~ f~~;t"°v:~~dì uel~ N 7i: ~Jf~ 0 1e~1~ 1 ::;:ol:o~e~:~:t~\;1°;~ 0 ~;i· ~!pii:~~~:~~°.. clic li ucconumu nelle ioro dccafonia Jo hunno dimosLra.o. No, 1n,t, popolari di Napoli: in pochi giorni trove· cerca di paradi,i terreni, o, infine, da quel· e a tutte le altre storie invenlnte d111 mu• Non hnnno quei vir.i di nuturn profes• ~biamo coscienz:1 di lavora:e nel periodo rcbbe il tema per il suo prossimo film. Non le dei malati, diretti a Loreto, de u La por• QiCisti di 6Cllrso talento o 11overi di fnnta• sionale a cui acCCllllll\'0ma non sono nean. :~~ it:t~: ~~~s~n:v:~~:io;:~ 1 ~\ (l{~~~ls:n; ~~~id:CStir:~n;e;t•s;\v;,:ròi'act:;o dl ':ag~~~.ci::r:i ~v~:~~;lei ~i::t:~~r~:i ';/t\;.° d~ :~~::ine<"l~ei r;~~~.sQ::s,;e;!:~ 0 ~!~ 1 :Sl; 1 : 1 1~eni 6 t 0 11 ;u~c;: 1 1 1 i: :i v:~~:i,~~/oam:a~ morire e l'altra non è o:'lcora compiuta• dei loro epigoni: quanto il u napoletani· di De Sica a Belli di un II Don Giovanni i::::;ti~a~;o ~:::~1i~1~~~1i in:1 1 :.:::~ 1 ;•e ,e"'!~rfi~~~~ ~l~~o 11 , 1 ~ 13 ";;sp~::bitran~o~', 1 :no" 0 ~; ~c~~ ;':;:::f , 1 r~~ri~i:O~l~~~l~~t;:~ ~! 1 ~s~:":c:r ~r:11': \ ~~~;rd: De:"Fm;po~o;~;~::m::~i ~I ;:~~!a t~si:liere~a~~:\i elO: :~~:ia dt~C: e,etlivc, cioe ciuei segreli ricb ami del cuo- dell'orientamento libcrurnenle se... lco avcn• vere de1,n musica cbe obbia una suu pre• certo u napoletanismo II che vorrei ~à av· tatto fra le ambi1.ioni dei b«ghesi moraviani re e dcll'intclligctiza che 1Ì indirizzano vcr- done g,ii srontato a priori iute le consc- potcn,e ragione di vi1n. A cousolnzioae de• \'Cniristicamcnte chiamare di Vittorio De Si- con quelli di Luchino Visconl~ fra i perw 10 una persona piuttosto che un'altra. ;• guenze. Rifuggono dall'assicurazione coptro tib\~~i ii:~ 0 :t~:òtr~~ror~ 1 ~!~~ 0 : 1 :c~~~j/~~~~ jt q ~li~~~p:~iv~o d!ii':" 1 ~ 01~~ ~~~/::~: ;!fiii dji u:n 5p\t~ne} ti~n che •;~;,~:a in~ ~),:e p~ 1 ~i:~\~r;i 11 ~~z:!~it et!~~e!;~ 1 :~:~~~~;i / : 10 J ~~h~~ 11 11 0 °~ 0 : 1: 1 t 1 ~i~~~cl~e :1\\:i~:~ 1 e; 2 :;n!: sica modale, re.agg,o del medio evo elle popolaresu e provinciale.· '°prattullo meri· tanto 10ttolineare è che Vittorio Dé Sica ha senti consono alla tua inquie.urline. a ri• ril'tnO, 1 J çhe permette: loro di guardure iudugiuva u scomparire. e la nascita de.Ila dionale. Per que1to a Napoli. De Sica do- viri via risposlo alle nostre 1peranze, che nac cercare Ja comirngnia di esseri con i qua- olle cose dcll':ir.e con quella neresimriu gra• ,onoo11ilmoderna non impedì a Pa,es1r.11a wcbbe fare, -le non erro. proprio un favore- quero ton tt 'fcreaa Venerdì II e 1i raffor· li semi di avere in comune gli stessi pro- viii, che si addice ai sublimi pensieri. 11111 Ji l!crivcre (Iuello Che ficrisse, e proprio nel vole « ioconho u e il suo realim,o patetico iarono sempre più fino a u Sciuscià 11. Un hlcftii, e t.osì certi affe1ti e predilezioni, i;enzD 11ffogare nella pedanteria O vimi6 per.odo. cruc111Je in cui la geata;ioue del e accor~ro, agire da oartina da tor~10le nei imJ?Cgno, du119ue, che De Sica aono sicwo un medesimo giro di pensieri. Insomma cura• nel nulla. Un r.arallere ccmune è Ja nuovo lmguagg o swva per co.ncludcrsi nd confronl1 della povera gente che abita a Fo· è m grado di mantenere e che lo porterà, csisle una conconlanzn di scrll;menti, e fCrie1à al lavoro -. intesa come detlizio. opera di Monleverdi, dopo le anlicipozio- secondo me, anco1a piu in al.o, verso la sua (!U ndi di intcreni. che raggruppo 111tuniin- ne nlla musica in una ricerca ~cvera e ap- ni di l\1.arcnzio e di Gesualdo, cc-mpleta maturnione di arti11a. dividui. Ques1i avvicinamenti avvengono oassionntn dell'eccel'enza 1ecnica come IL modo d1 esprimersi di que:-ti gio\Uni Co è t v· 11 • D s· u · per delermi1111zfonespontanea e nicn1e af- mezzo per ra1giungcrc l'esprebi1111e, e od coincide csuuamcmc con le ncces~i1à esp. es- r.ema~afic':. 0 ~elle 1 :::i d:i ~C::Onaag;e J;'; fatto artificiosa, ognuno essendo J.bcro cli cna mirano. come 1u11i i musicisti degni »ive. le i11quic1udini e i 1ormen1i dell'uomo Camerini gli arfidava, recitava la parie che uccos1are o. respingere thi vuole. In qu!ln• di ch:n111arsi tali. Perchè non si vuol av od erno. E6si r,flenono, per quel 11111.0 Che più gli corri~pondeva: quella del campagnolo to alle tendenze, d1 cui si fa sempre no cusore nessuno dircndo cbe ~ termina o. e ognuno di loro, ha realizza:o e pii, realiz. capitalo nella grande città in cerca di for- f..'lslidioso eorlare, ne esistono, è vero, due da lanto. il periodo del laboratorio musi• zcrò in fut~ro. 11 turbumi::nto di (jue~w im- luna. Ma se j desideri del protagomita de ma non vanno intese nella comum. e voi- cale, dell'osten11110 e nismo inespres,ivo m:ine fecondazione da cui dovranuo dcfi. « Gli uomini cl-iemascalzoni ,, 0 de u I gran• f... q~e accer.jonc di untièO e moderno, come coo la conseguente teoria art:giana o no.' n rsi i carimcri dcll'anc del nos1ro secolo, di magazzini ,, non auperavano un modesto si compiacciono di caw'ogare le menti p\. tarile. Se u:11i cose furono dette in anni 11011quando le polemiche sui nuo\•i mezzi e• impiego &tatale e un amorll(.,Cio tenero ed gre, bensì. e molto più 6Cmplicemenle, fru 1roppo !omani, si <lii;seroperchè era oppor- spres~ivi s.i saranno a 1 fine pacifica.e e la one~lo, il aiovane De Sica, appena venlen· ~r,c e non arie. C'è chi tende a fare del. tuno dirle. anche dcfonn:mdo il propr;o rnusica avrò ri.rovalo un'ord ne, una disc.. ne. si tr.1deri da ~ora• . 11.oyet.lc ra .ile, a l'ane e chi ne vive' ai marg ni, c'è de'la pensiero per neces1<ilò polemiche. Si trai• pJinu, una norma da poter servire a tutti. Roma, con l'ambitione ma!celata di far brec• musico che ns1>ir11a renliz.zarsi artistica- ava di ridare una forma alla musica. di Dei ,sei g1usidsti oggi in programma c. 11• eia nel gran mondo; uno dei l'anti Grnhano mente e quella che rimane cos1antcme11te rilrov::ire un ec1uihbrio eos1.ruuivo sperdu. que di loro. Coi;lnrelli, .Lauricel'a, Renzi. Sorel, per intenderci. Ma, accompagnato dal leguta ai lim:ti della terro, in m111 zona tosi fra le 1or111o;;ità del cromu1 11mowagne- l"os111tie J'urclu hanno 1tudia10 0 Homa caldQ e innocente n tifo II dei suoi compae- purame.nte fisicu. - rinno e lo liquescenze dell'imprC'ìsionismo. nel Comcrv111or, 0 Ji S. Cecilia, e il sesto sani, Vittorio, che a Roma, finiti gli studi, La definizione di U,8iovnne scuola ronrn- L'oggettivismo, il neoclassicismo e 1uni il 1ricsli110 Zafrcd. è un «irregolare», 111; non riusciva a trovare una ICliHura leattale, nn ~ sono la cui etiche.t:1 s-i vorrebbo in• gli ahri moyimenti d1e pretendono ripor• uu1odi<lau11.pur avendo conseguito il di- fini per accettare un posticino d, rag1on1ere. !;~~ne;: ~~ ~~ur't~n~!ict:,vat p:~:::~:e i•;:; ~~~;:J~:iak~si~:n 11 ~o~~n d~~;:,~zair.r:::~ 0 ': ~ ~~ 0 ';~:q~ie~~~::~tzci:;s: 4 diR:~~:;zr:l~~~~;~ ~:i i::d::;~ 1 :e=enl:i • 1 t =~re:1~ casionnle e serve, gr_osso modo, ad indica- benefici cfTeni sono stati evidenti soprat· di l deLrando. Piz1.eui. Ma 11011 .uganm la n~ tunore che la speranza delusa provocas- f"C J>.Ù unn residenza che un orrline o in- 11110 in llalia. Volerli ignorar.;, o oon,;ide- roincidenza ioo'aslica. Nella loro musica è s,e cmi irrimediabili. A queslQ punlo, 11 di.rizzo estelico. A questi giovi,ni, suppon- rarli con sur6cenza vuoJ dire essere destina~ diHìci 1 mente riscontrah.le quella ·media commesso de 11 Gli uomini che 11U1scalzom .11 go, non farà ues;suo (Jiacere 6en1irsi dire li li non capire mai nulla della musica mo- s1,lis.ic11elio J)UÒ dç.;ivure da un unic~ iu. e il raa1onìcre puntuaJe og:ni mallma al 1uo che sono musicisti « romani :o, tan10 que- derna, ed in realtà chi non capisce nullo, e scgname1110. Semnrni e sul piano morale. sportello di b!ln~ 1i a11om1gliavanostraordi~ sto· termine, al !ìOlo nom nnrlo, suggeri- sono moltissimi, vuol dire che tra l'altro 11cl modo di intendere l'ane con severi. ra11amente. Ma solo per poco: 1vutita la sce subito ct:rle irnnrngini che sono !SCII· ignora queste ed altre cose. effello qu.ndi à e senza compromessi. che Liliiogncrà ri- diviM. di granatiere dì Sardegna, De Sica z'n 1 tro d11 .condannare e II cui la critica di normale ignoranza. Ma non i111endere la cercare quel'a coslunte che può dare qual- ubbidi fiMlmente al suo vamtolO .111molc cd r;corre con p11ssivu compiacimento. Voglio musica moderna vuol dire purnmen.e e scm- che ir;ignific1110 alla loro unione, l'n quan• entrò a far parte della compagnia della Pav- dire che «romano» trasuda di pietre e di plicemente non capire la musica. Le ragio- 10 al resto sono temperamenti ossai Ji\'er• lova. Scrisse allora un lunao, d<Uagliato let- basiliche, di riforma e con1ror,form1t, di ni umane per cui quest'arte esiste sono si e o@.nu",:1 si esprnne f!econdo la propria ria O vive di mille e..pedienti su per le ram• lerone ai suoi genilo~i: e .quand~ la 1ua ~n: barocco, Ji incenso o di mille altre carn- sempre le medesime ma bisogna ricer('arle indiviùuali,à. ~ della Napoli alta. Di quella gente che, na verj:Ò la firma, 1 1001 occhi erano p1em battole che ai no!tri giovani musicisti for• e isolnrle dal contesto dei mezzi adope• Ma c1uesti giovani hanno al !orti attivo come diceva un mio amico con un paradosao d! lacume. A~eva all~a ap~~II: ventun ·an· lunatamentc non inlere~ano affatto. Qua. ru1i, per stravaganti che possano essere. A lavori orcbestrali e corali di \·as10 irupe• indovinato, non conosce il mare e trascorre ni; la wa camera ha .mfaU1. tnlZI? nel 1923, li ;;arcbbero du1H111e le ragioui del loro ag- chi ba orccch, per inLenJere e i;ensibìle gno. in cui gli i111ere1siumani clic li nmo• le sue giornale tra l'uscìo di casa (una casa n:ientre la sua data d1 nascita et dà _qu~e grup1•amc1110, cioè quelle offìnitii e 1 et1ive in1elligenza per capire non sar;à sfuggito, vono trovauo una p ù e\·iden,e renlizu• che si etaurisce il più delle volte nella sian· c1fr~: J, 7, 1902. Lentamente, D~ Sica 111· di cui. si diceva prima? In una breve DO• n 1 meno si spera, che i musicisfi moderni zione. Cilerò ad esempio i Nouurni !!acri za che dà sul vicolo) e l'angolo dove toneg· CO!Jll'!CIÒ la ~ua strada. A Sora, intanto,. le ta che scrissi io otc118ione di un concer• ad ahro non tendono che a creare ùna per coro masch,le e orchestra e i Fram. gia l'immancabile tabernacolo. az1om. del giovane. attore erano. lorf!ale un– to di loro musiche che si tenne alla Gal- nuova espressività, e dico nuova nel scn• mP11ti di ~,1 fono olla Madonna per coro Dc Sica è il regi&ta della piccola borghe- provv1Jamentea aalne: una pa1tec.1paz1one ch_e leria dd Secolo nel luglio del ·,14 ebLi a M che deve assumere quella forma adatta ft>mminile e orchestra di Turchi. le due sia italiana che ha fatto l'esperienza del fa· lo confortava e nejlo ~~"? lem_polo sollelt· d:re che « ... uno dei caraaeri comuni o i'.,.-1 esprimere le emozioni, i pensieri, la SJnfo11ie per orchCl'!"lrae i due Trii di Zn- scisrno e si trova og:~ia dover risalire la cor· cava. Le 1ue.9uahtà !Shnt1ve s1 raffo~avano ::1~~\t::: 11 1\:s!~z~ 13 <l~ 11 :~a ~~i:~!0 1 ; 11 ::: :~ns;b! 1 !~~rid~\0~~ 0 n~dlo 11 i'~~;~~~s:~~11:t:r~,::: ~:i:~: : :::~i;;~ ;:::: ::, 1 ;: f\acC~,~: ::~:· 1~:~\ri~1r:: 1 di!~~~~nj (Cc;~a:? ))lr~ r:un~ i~~;nzi'°~~ll:: 1 10 e ~ii:rl;~e:: gnifìca neces;;nriamcnle i11presenza di una 1.ioni che da cinquant'anni a questa par- Iuta per ba:;,so e orche.~lra di Lauricclh1. borsari neri, o 11 corrcntiati n) Con 11 Sciu· rato: una destrezza non meccanica d1stmgue– virtù, ma c1uando 1,i pensi ai vari v zi in• le ha sllhito il linguugi;io musica 1 e, Le CO• 1a Sin/pnia Corale di Tosaui, L'Adagio e scià n, in ogni modo, il realiamo di De Sica v! i suoi mezzi. Pll; ancora imJ?rCC.i1i e non 1el'ettu11li, cerebrali, lecnici o dilettanteschi noscono non 1,olo stor1c11menteo gromm111i. Rondò variato per pianoforte .: orchestra si è fatto corpo10, a contatto con ambienti p1enamen\e dom1!1at1 .. Bast~à dire che f111o- e di cal!ivo gusto che hanno infesta o lo calmen e. ma per averle sper mentale nel di Renr.i. in formazione e facili a scivolare la 1ua aar· ra D~ Sica vestiva I panni del caratterista: moderna musira italiana - e le cui trac- vivo dei loro lavori con un processo di co• GOFFREDO PETRA.SSI rnzione è diventata acabra ed asci'uua, ha per veech1 ~n panucca, lord ·~nglesi ... !~osi, ce sono tullora nppariscea1i -. riconosce- stanle assorbimento, 1111110 che le sini:cola. so og'ni segno esle1iore di convenzione e di pen~agg1 leggerme~le ~an~nett1sllc1 ~e re in un gruppù di giovani tuie caraueri- ritii di ques10 linguaggio, oramai definiti• compromesso. Le evasioni che ..OE:giil noetro acqu11tavano tuttavia tratti d, una umanità sticn vuol già dire eh.: un cerio gus10, un vamen1e acquisite, sono da essi adoperate "A q11uta preseuwziune del maestro Pe• regista concede ai suoi per10nagg1 sono infat- impreveduta. Era, ognuno l'ha capito, l'ae,, par1ico 1 arc atleggiamctJto è sen1i10 da tUI• come il soJo mezzo possibile ed aJegua10 tra.ui il nostro giornale Jorà .~eguire lfel ti di natura interiore e poetica. I raaazzì di cento di un attore in fonnazione. ma già ti allo s1esso modo; e con lllle convin- per esprimersi. pros~im~ numero, 1111alettera tli gio11a11i II Sciuscià » comperano con i loro ri1p,armi pr?vveduto di personalità. Poì vennero le zione da formare precisamenie quel pUIIIO Q11es10del linguaggio. lii 4'8, è una $pe- 111/l!licisiiitalia11i sullo sresso argomemo. l!ll cavallo: un'evasione ben diveraa, bil08na n~:~ f~rtu;:n::ci~: ·~~f:Oial!~rii lapr~ rudimentale 11 na.polelanismo u. E. di Il a po– co i cuori di molte fanciulle cominciarono a • L'ESTEROFILIA DEL TEATRO SO– VIETICO è !!tata osvramente attaccflta dal deputato del Souiet Supremo, Khor:;vQ. ,w,, delle maggiori "urici che vanti oggi l'U11i011e Soviet.ica. Cli CJT1is1i TuS$i d1e N O-T I Z I A R I O rimpatriano dopo e!!Sere ~tat.j all'estero, 50• -----------------------– er11ro e 1w11 oltre j[ 28 febbraio 1947. Al battere forte peJ lui come una volta aveva- 11ir.ci1oredel concor!!o, l'UMoeiazione corri- no battuto per Alberto Collo: dopo u Là ae· !!Ponde lire 25 mila per l'acqui.slo de.i di• grelaria per tutti 11, ecco u Due cuori (eli· r:ui d'autore e di edizione. Il !loggoe.uoci 1), e, se Dio vuole, a.nche la serie carne– dovrà ispiran;i alte vicell(fe drammaticlu• riniana inizia con <l Gli uomini che mascal– vì.s.~u,e. dai mutila,; militari e civili ed ai zoni-. Da allora egli ha avuto in regalo dal· sacrifici ria e&Si eroicameme e stoicameme la sorte il suo peraonaggio, cosa che non è .~osfenuli fU'r il bene delln pntria. Dovrii eccaduta per ili altri attori teatrali che con i,i una parola, e.sure la loro eMllazione lui tentarono tn quegli anni il cinematojlra- no i,,/utuati di tutto ciò che è straniero. hn scrit!o la Klwrova i11 on artico 1 o sulla "Pr1111da "; essa ruccom1111da /Y.rlo11tu la massima atteru:ion/l de'le mttori1i, e sugge• ri.sce che il teatro sot1ie:ico venga purgato di quesro e!!tero(ilit,. "Il rnsso che si reca al ,lì (i, rlc!Je 1iostr1>/romiere deve ouer• vare tulio con occ/1.:.o critico e deve Sllpcr dis1i11guere il b110110 dal catt'vo. Il vero arli.gn e il !!Ovietico. di b11011a fede devorro sempre tenere µrese,1'8 che. !!{ar<1ma1.amN1• te,. però, abbiamo alcuni intellctmali clie dopo es•ere rie11tr11ti in pa•rit1 sono 1Pro·1. ti.J.•imi acl ammirare t11tto quello che l1m1110 vi.,1 0 senza ccce:io11i. lA! profoncle con·rad• dizioni dello ·ui!o borglw.•e, i /at, 11cgo•i11i delle, vita culturale e social,e dei paeJi stra• ,.;eri s/11ggo110alfa loru mente ol!euebrala. Essi ammirano gli spe:rncoli <ti varietà e t11t.to ciò di tle1estabile che 1,an•w visto all'es•ero, anche i m11ccl1i di spa::a•ure agli a11goli delle strarle dc!lc ciui, che han– to visitato". * LAURITZ MELCHJOR, il ten...re pre• /erilo ,li /Ji•ler, di urigi,tf' dalle!le, è di· tXcnto10 11110 de'le prime vedeue del " Me• tropoli,w1" di New York. dupfl over rnn• lato per le 1r11[Jpecmericm1e fl Sto('mr1fo. Il suo ,,assa10· non lo ha pregiwlìcu·o e anzi e~li ho inQltre .~•ip1, 1 t1to contrari a llq.lfywood dove lrn gùì girato 0 rli,e film. * ANCRE IN INGHILTERRA S 1 l\l~i\l• FESTA UN CRE.SCENTE INTERE<iSE PER I FTLM ITA 1..1.ANl, r/ot111to i,, p'lrr.e 09/i apprez:amtmli cl1e .. ~ soldati, ing 1 ~si hmmo fatto del ,1011trocmema ros·b 0 1l.~ d11ra11te il loro sogéomo in Italia. Varie lettere rii reduci tlt1ll'f,11lic so110 .,ime p11b– blicme in questi ultimi tempi d'I giornali di Lontlrn nelle ,,uali si iru-i:a il 1r1bb'i• co a volger(> la s11a nt1t•n:io11e ai film Ìl<l· [Ulni i q11t1li sono gii, 5/0ti t1cco't1 frvore• 11olmr>11te i11 altri paesi, e soprat11llo ne• gli Stnti U11iti. * UN PROCESSO CHE PA,SEI\A' NEGLI ANNALI TEATRALI DELLA FRAN– CIA per il c'amorJi e l'bterP•.,e che fin SII· scitatn è q11dfo che si è ce 1ebrato ir1 nu,,.. $li giorni davatl'i n 1m Trib1mnl,. d'. 1'11ri, gl a carico 1/ell'f/Jtor,, Roberl Coqrulland. ,w·u ul pubMico ci,1cmflWgra/ico come Ro• palit.ica e psicologica tlei tedeilchi. In al• bcrt le Vigan. Egli è stMo condannato runi ca!!i i film lianno ottPn,110 w1 effet• 1 ,reci aruu ,li l{Jvori forzati p11.rcolfobo• to cm1trnrio, so110 stati cioè accolli COif ra:ionism 0 con la C1rma11ia. Una d~11.~an.~tili!à. Un giomalc di New York Si è do– /o/ili attratta 1lalla personalità enigmatica mandato se tutlo q11esto sign-ij:cfl tma di– dell'imputato e un gruppn rii ce',.britrì del- mi1111:ione t/P[ prPsligin rm1er:cnno e lw lo !!Chcrmo e riel teatro francese han110 i11• concluso il suo commento rilevando con O· ua!!o l'aula. Il le Vill 11 era accu.~ato di ,rnre'::rr clie i tf'1lc.<cl11 non hanno im• rruer c0'laborato co11 1111acompaenin c·ne• 0<ualo •11tllo 11eppure dallfl seconda guer· matografico tedesca, cli aver impcrso11ato re, mo,1dio/e. Clwrcl,ill, De Colfllc e l'uom,., de'la .~tra- 1 * •la /rm1CC$e. di aver /alto rarh,., propngan• GLI SCHEMI Fl5SI del ci11emotografo ~;~,,~'. :::~rtr! 11 f~j;:i c;;;u.:~!"/,, 0 ; 0 [~ 11 :! americano sono stat~ C?ndan'.IO~i dal!o llnrrault. l'uliimo intirpre:e di •·Amleto", .ttes~o Sa~1111elCo1rl,~•m,. 1l no!1.u:mo pro- Picrre Renoir, /llade 1 f'!~e Renaud. Fer- ;~t,t; 0 ~~,1~f,f/c: 1 :,t:::'~~o ~!, qd~:;~r~': :"N~~; ;~"= ;:~lo;:~/1:a~:::~~}~feÌ1; %1,;s";,fi l~ork che _llollytv":°d ,h>v~ ,ived1rre s.olle• h 11 inviai.o la !!Ua 1es!imo11:mua per i!!crit• [ ::tu,7~~ 1 •: 11 ~ 1 :::~;~e c,';:'::~ ~;.,,:~:';;:~z';!'. io. . . • . . . ne di capitale della cinema1ogrofia in /a• _L_e V1gnn s1 e comportllato dav"n'h n, 8'~·· ,,ore ,li l,0•11lra e /nr.,e ,111d1e d1 Masc(l. P,1- rl:.c, come. ~e /mise su a scena: 11 rrc,. •i ai " Rnm11. In 11irn rì11nin"11 di indu~t,:r,. t,?to . mag,11/1came11te la_ ~Ila i,ar:~ finn a~- li cinemniografici negli 11//ici dello RKO '.'''imo can ,l;nm'!1at'.r'. ~ccen. 1 e 1~:•U, , 1 New York, q 1 /i ha ril-e:11010 cl1e "la pro– dwe~tendo· pers•~o- 1 gmd 1 c1 e 1 1 P! 1 bl, ,ca, ,1 11 :.-onP ,lo troppo tempo segue schemi fi!l· :f;/'f,/'Vi;~~ ;:~ ~e~~f,~:c:i~:,~~~o d 1 :,.~~cl: l{i., ~frut•rm(lo it[e_p !lei p~.ç.m•o, co7:ccJiè. 'e ;,rn con:oni di Ra,lio Parigi. che la Cor• si'. 110 ,,oche eccez1_,1,~1, ogm ~:wvo film 11e le fm ascoltato i11 r('ligioso si~cnz:o. ;~;7~t1Ra~:;• 1 : ;;;~co :rili~roi;;;~l;a,fi~7~ a.~.<11i ,, r'i 11t:lli c,l origi,urli d, quel'i clic "·""w•o 1/m1li ,çtu,lj di lfo/lywo0<I. la cui gloria ri,çcfiia di tramontare se no11 si cor• re ai ripari''. * STORCE COMMOVENTI DI NEC:HI SONO STATE RITRATTE NEL NUOVO J.'lLM 01' WALT DISNEY: ,. I.a C11•1:011e del S1111" che è com1msto pr>r il i0 per cento ,li a:io11e viva e fl<'r il 30 per cc1110 ,Ji c-r,olfi nnimati, e,t è tratto tfoi rac• conti di }ocL ChamUcr 1-forris, po11ol,rre scrittore rlell'B00. * moral,e e spirituale affincl1.è il loro riemro l ~n.:~:~o!~o l~~=n:j'j j~l:or~u:nadi 1 :i~ 11e'fo società, !!ia occnflo /ruternume11te e 'e loro minara:ioni /L!!iche 11011 siano mo• ~~i~!~a 1;a:~df:C:va~:~ui:~~uf°~!f~foni ~:: 1 i:f :e;;~ipc:zi:a"ni. di fronte agli. allri bianchi: era una vera fortuna. Poi, a De Si· :1a~i :ca~ll~i:ico didt'~ile 1 e:r~~~~~=t~:~ * IL ~fUSEO TEATRALE DELLA SCA– LA, da11neggioto da eventi 6ellici verri, ricostruito entro il dicembre. l frequen/.a• •ori del teatro potrmmo CO;<.Ì oo,uul1are i 20 miln volumi dello preziosa biblioteca e i ,Iue mila pe:::i dellt, raccolta. una tlell4! po'Jl1e e!!isunti in Eur0pa. * legermente più appesonlita. Infine l'attore ha messo completamente aiudizio: 1loria co– mune a molti allori che, vicini alla matwi– tà, sollecitati dagli amici intellettuali, e av· vicinatisi con animo sgombro e modeslo al· ~i. U~~ariv:1:~:ne~~t~,~i ~~bi: soe 11 sr. ca in un clima più 1agaio, verso un apprcr fondimenlo più efficace e concreto delle sue L'" Al\fERfCAN REPEHTORY THEA- già buone qualità. Oggi l'attore De Sica ha TRE" /a nota Compag11iti diretta do llfiss t:cquistalo le particolarità naturali ai grandi te C"llien11e, dopo rm paio d'n11ni ,li pre- allori: e la sua scuola è quella ultima della uarflfivi. ha me!l!io in !!Nmo al New York nostra rinnovata tradizione. Un giorno $i di– \frm/111unn rl11e opere cla.1siclie: "Enrico ceva: Ruj:geri, Ricci, Benaui; oggi 1i dice: 1'111" ,li S1,oke.,penre e "Ciò cl1e ngni Ce,vi. Nmdù, Stoppa, De Sica. •lo1111a !'I " di }am~ Darrie. I due la1;0ri Delle Ire facce di Vittorio De Sica, dun– ~ono stati accolti 0011 moderato ent1uia- que. conviene ricordare soltanto quella che ,mo dnl pubblico, e la crilica è .,taro pim- riguarda il wo lavoro di regista cinemato- ·o;~a 0 f:ig;;i',,.e di Neiv York "Pre.,em ~:l~co; ;in:::~:ra~!. dd\~~n!el~h~ 10 J! 1 :: t~aullli 1 er" W nuova commedia di Noel evoluzione di regisla si è manifestata in ma'– Coll'orrl. che tratln clclla vita, e/egli amori niera decisiva e palese. Capitato con espe• e clelfo .,,ima di sè 11te.1Jo di w, idolo ciel rienze non più che manuali a raccontare in .,.,,,r,., ingle.,e. non ha avuto forw,w, nè clima da te 1elefoni bianchi 11 (« Rose se.ar – di critica 11è di p11bblico. latte 11). con II Maddalenn, zero in condot– * ta n progredì nel mestiere. « Tere1a Vener· di >I è inv~ce la cosiddetta rivelazione: l'ispi• IL CINEMA Al\fERICANO NON EIA PRESA SUI TEDESCIJl DI OGGI, ad ec– rf'::inne di <1uel'i a .'/omfo gu('rresco come '' Trcnlti sr<"nnrli saprn Tnkio •· (I "De• !!tin(l:ione Tokio ". A que.tta co11clu .. ,ione ;. gi,mto il comando ttmeric,110 i,1 Cerma• 11ia c/1,e aveva /atto proi~•tflrc mm 'l'!aran• rir10 di film dalla fine della 111c"1 nd og• r.:i: voclii tli c$.~i hanno m111to 1111 elfe•10 /tworevole nei riguardi della rieducazioni} ll. R.EGUfE DT 11i1POHTAZIONE OEJ razione si chiarisce, i personaggi sono trat• F'ILM:S AMERICANI IN ITALJA è allo lati con mano meno rozza, e, 10prattutto, .mlflio de'le varie ammi11is1rn:io11i stntrrli meno indiffer~nle e convenzionale. Non, è /1"r 111w imporlant-e mo,li/ica. L'attuale 11i• una delusione II Un garibaldino al conven– stema ispirato a principi di mauima liber· I~ u: ancora. uu passo avanti, invee.e, nella ·à sarò ril14!id1110 !!11/lt,ba.~e tleJ;li accert(l• conquista dei mezzi del cinema; ed un ca!~· me11ii offemmti /Jre.s.!a l'ufficio italiana dei re non comune nella narrazione e scahrhza c1,n1bi per verificare la reale situflzione del nel muovere Rli altoti sono qualità ormai in· b'occo c/ei prnuemi cler:unnti dallo s/r11t• dividuabili. E' tuttavia soltanto con u I bam· A PROPOSITQ DEL CONCORSO CJ. lamento dei film esieri .s11i mercati italia- bini ei gu~rdano 11 e n La port~ del cielo n, NEl\( ATOGR.AF 'ICO i.,deuo clll'l'AssO<'fo. 11i. l.,,1 1111ovndi.,cipli11a entrerà in vigore che De Sic.a prende coscienza delta realtà ::011e M11t1fo1i e /,11vilitli con sede a Ifo. col primo gennaio prouimo. A q11a11to ri- che lo circonda ma indagine psicologica e ma. e ,li c11i 1a F'IEUA si è gi1ì orc11pata.. ~11ll(1 'e -11ormc atrnnlmcnre iii vigore non puntualità descrittiva si chiariranno in modo !lj vrcc·sa che i .~ag1LeJti .. 1otto formn di ,(arcbbero state ri;:oro.,mnc11te os.,ert)(lle pe~ co:m!?lc!o soltanto con u Sciuscià )), uno dei tramn o .~chcmn scene,ainbife. do1m111110 c.~. q11amo rig11arda il verwme11t" di>i vrove11- mtglsori film del cinema ,italiano dalle 1uc ~Rre im•iari alla prc,letta Aswciaz:011,e, in ti, 11è per quamo co11ccrrie [,, loro utU::- origini ad oge:i, in senso assolut~. Rnma. p:n::// Ailriaw,. 2 (Cas11 Motlrc M11• :11::1)11<' ,folle case impor/atrici cli film I 1UHti. Ufficio "So,zgetti •• M.011:a11. 12).1 esteri. MASSIMO MmA.

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