Fiera Letteraria - Anno I - n. 36 - 12 dicembre 1946

FIERA LETTERARI ANNO I N. 36 ESCE IL GÌOVEDÌ SOMMARIO ROMA . 12 Dicembre J.946 UNA COPIA L. 20 Direitore: G. B. Angioletti Di'.re:z:ione, Ammini.ur1u:ione s Pubblicii/J EDIZIONI DELLA BUSSOLA Piazza Madam~ 8 • Telef. 50.919 ROMA 8p,edhoio11I I• •hboumento po<l•t• (Cn:ipp<• 11) U. Spirito: Il problematicismo al Congresso di filosofia - A. Moravia: L. Pirandello - L. Bigiaretti: Autobfografìa - E. Curreli: Il treno -· A. Beccaria, E. F. Acrocca, B. Marniti, L. Ca1tali: Poesie - A. M. Ripellirw: A. Rèmizov - Và1tes,a: La moda e i tempi (3) - G. de Cli.irico: Un libro d'arte - G. Petrassi: Giovani musicisti - Note e rassegne di-: E. Fulchigrio1ti, E. Forcella, U. Morra, A. Bizzarri, G. Armandi, M. Mida Abbonamenti: annuo L. 940 • aemeetralc L. 490 • trimetlrale L. 250 • Eatero: annuo L 2000 • AvviJi economici: al dgo L 50 Pubblicitd: al mm. L 20 fino a 500; L 18 da 501 a 1000; L. 15 da 1001 a 2000 Il al problematicismo I Congresso di Filosofia di r.:co SPIRITO L '1MPORT.4NZA del Congre1so internazionale gliono rinunzi.ne i ijÌovani, che I~ vita hanno di filosofia, per quanto illustrata ,ipetu· finora subìto in un diaorientamento radicale. tamente e sotto vari a.petti, non è staia an- Chi ha se~ulto con animo aperto 11congres– cora chiarita nel suo significato più propria- so anche qu~o ha potuto no:arc: e tra lanla mente filosofico Dopo lunghi anni di scarse delu,ione è riuK.ito a Ìntravvedcre uno api– relazioni intemu:ionali e di difficile raccogli- raglio luminoso. Di vivo è apparN whanto mento speculativo, i fil0601i di ·tutto il mondo l°ansia di conoscere e di orientarli, nell'in– - anche gli auenh, come Heidegger, Ja- terro6ativo tormentalo e tormentante dei gio– spcri. Dewey, e molti altri, sono stati in vani. E quando li è alzala una voce che non qualche modo pruenli - ,i M>no ritrovati presumeva di rivelare nulla, ~ soltanto di in,ieme ~ hanno dato, anche fisicamente, il oon celere nulla, 1! cioè di pone i problemi quadro della filosofia di OQtli. La· nota do- nella loro drastica nudità, gli animi hanno minante è alata quella dei capelli bianchi <J vibrato e hanno dimostrato di casere vivi. Co– molto briu.olati dei protagonisti. Sono, in ai. per generazione ·•"'Ontanea, si è costituita fondo, gli ste55i uomini che ha:mo carattetiz- l"anarchica quarta. sezione del congress::,, dove zato la filosofi.1dell'altro C:opùguerra, e quasi per due &edule ai è discusso - la sola veta trent'anni di lurbinoi.e vicende non sono riu- disc.unione degna di nota - con la p11s- 1eiti a porlo.re in primo piano alcuna nuova sicne che è fede. Ed è la fede di raggiun· figwa degna di particolare rilievo. Uomini gere ciò che non si ha e che il congresso vecchi o anziani, essi hanno stemperalo nel non poteva dare, ma v-l~anto fa, desiderare lungo cammino le dottrine e le fedi, che, più fortcmen:e: f~e che non può es~rrmersi d~ il primo confliuo mondia.le , aemb,ava se non in un giudizio di condanna per ciò dovessero illuminare la vill per un mondo mi· che è e in un"aspirazione jkr ciò che ~n è: gliore e più civile. La. stella filosofja tede- fede, dunque, che non porta i giovani mi• aca della disfatta, già preparata, duran~ la gliori alla ribalta della vita politica, ma che guerra, d~llt- forti tinle a.poa\ittiche di uno prepara il dotnDni in un'opera di sil~zioso e Spcua:er, e che; ai tra espressa nel dramma trepido raccoglimento. La gestazione del nuo· mHa.fisico dell'esistenzialismo, si è mosbala vo mondo potrà e,sere ancora lunga e fo,se , ormai diluita nella moda di questo indirizzo tragica, e tutto il n~ativo che affiora alla di peruiero in ibrido coMubio con il callo- superficie potrà far di•;,erare del domani, ma licesimo, con J"attualiuno. e perfino col ma- la voJ.ontà di u\Ore dalfo tcetticismo d.ilagan- 1e;iauml0 sforico. 11 malc:1ialismo,tòrico, poi, le ,si rivela Ofmai con chiari Mntomi d"iznpe· 11è presentato come l"abito di ultima moda, gno spiriluale non comune. Il problematici– goffamente :ndossato anch'~MO da uomini an· smo, e cioè 11bisogno d1 porre; 1 problemi, o ziani. che s'illudono così di ringiovanire e il problema, senza alterarne o VJ;lame i ler– d1 adegu11rsi ai nuovi tempi. Tipico, a que· mini drammatici, pu~ 1Cmhrare, visto ~l– ato riguardo, il Benda nelle sue paradossali l'esterno, soltanto un as.petto dello tcettici– contraddizioni, e tipici l nostri comuniMi, per smo, ma per chi lo ,vive davvero - e duv– lo più scettici cd catetiz:r.anti, che si diver- vero lo vivono i giovani per il fl\ttO sten:, tono a scherzare con la rivoluzione. Contro di euere giovani - eS&O è già profonda vita di essi si è levata la voce di qualche super• spirituale, sincerità e pureua d'animo. Con .tite liberale o di qualche cattolico dalla voce esso debbono fare i conti, sul piano Icore· fioca. Il pensiero cattolico, infalli, sempre tico, i dogmatici costruttori delle mdalisiche così vivo e; battagliCJo nei precedenti con• anacronistiche e gli scolastici ripetitori dei ai– grea.si , specialmente nella po!emica con l'idea- atemi e delle mode filosofiche, e;, sul piano lismo, è rimasto quella volta ai m~rgini e pratico e politico, i ciarlatani e I demagoghi senza alcuna inizi.1.tiva degna di nota. Tut· che voglionQ mantenere o conquistare jl po– t' al più ha tentato di amore~iare ~n I' esi• tere facendo USO di formule logore; e vuote 1lenzialismo. per l"evidente preoccupazione di senso. Questo c!opoguerra, privo di fede, cL essere ancora aggiornato e alrahaza dei tanto simile e pur tanto diverso dall'altro, tempi. In disparte - e in Wla speciale te· c05Ì ricco di fede, ha un doppio a$J>Cllo Mii zi~e .a _loro _d~icata. __. ai son? raccolti si! quale non· si riflette abbastanza: e:uo è in• 1e1en~1at_1e I f!l~fi dcli? IClenza.' COIIICl fatti, per un verso, e ciòè per quel che si tmaa di una ~di ~ulativa ~ciata =I• vc;de, ancor:i. quello del 1919, pur invecchiato to';i~ 1 :e~:i:. m: ~~:;:ctdtin~ra~~e:: e consunto negli u~ini e nel!e. ideologie; ne una qualsiasi soluzione. per un allto verso, invece, e c1oe per quel Un 1quad'ro, dunque, tutt·altro che liefu c~c è alti!&,-.e vita -germinale, euo ha aià quelio della filosofia di ozgi, e l'nverlo mo- rinnegato lutto il pre,cnte e f!\ticosamenle ,i strato in tulle le sue linee e in 1u1ti ,i suoi prepara per l'avv~nire. In tale preparazione, cclori è il merito indiscu11bile di ques'.o con· la filosofia deve a.ss.olvere il e.empito di un gresso, opportunamente inc.cnlr<1to nei tre ipercriliciamo che richiami le coscie(lze alla temi dominanti - d'interesse internazionale erandiosità della svoha storica dinanzi alla - de'! m3terialismo storico, dell' esistenziali- quale si ho\·a il m~ndo di oggi. Il resto 110;1 amo e del valore dclln scienza. Esso ha con- è che accademia. fennato, con l'evidenza e con 1<1 concretezz.i di un colloquio duralo alcuni giorni, che la A DIECI ANNI DALLA MORTE PIRANDELLO l,i occasidflC d-ellu rappreumtaz..a11e. dei Sei Personaggi in cerca di Autore al Tea– tro Quirino in Roma, ricorrendo 11. decimo m111i11ersorio tiella morte di Luigi, Piran– dello, AliMrto Moravia l1a letro t1urmtu- se• gue; Per 11rima cosa Jebbo avver1ire che la figura di Pirnndello st.-rillore e dnun11111- 1urgo non lm bisogno di essere illuslrata e commemorata. Pirandello ormai fa par– ie della no,;tra più alta 41.oria letteruria allo stes.eo 11wclodi Verga O di Ma1uoni. D'altra parte Pirondello, 11 dbtanza di die– ci anni dalla morte è più vivo die mai non soltanto nel ricordo (lt 11uanti lo ama• rono e gli furono vicini, ma anche altra– verso lo ristampe <lei suoi libri e le rap• llresentazioni dei suoi dnunmi. Per uoi, dunque, sarò soJ>rnttuto importante ,lire 1>e.rchèe in che modo l'>irandello 6in vivo. Q;;siu intendere la lezione di Pirandello. Per quesla comprensione b sognerò sem• 1>re rifarsi ugli e~ordi dell'arte pirnndel– l1anu e ,•edere come ((Ue:.<t'arte ,;in naia. si fìia s,·iluppata, siil giuma ai suoi 1>iì1 validi risultati. Percliè, appunto. la lezio– no di Pirandello C nello svolg·mcntt> del– l"arte sua. nel modo con il ,1unle Piran– dello diventò Pirandello. Donde viene Piramle!lo? Viene da Ver• ga e dal naturnlismo ottocentesco. Dove ar• riv11? Arrivo fino ai giorni nostri e si pro– lunga nel futuro. Verga ru il puuto di pur– lenzu di due scriuori 1>rofomlamen1e di– versi. D'Annunzio e Pitundello. li primo doveva sviluppare i doti del vcriitmo ver• gbiano nella direzione del suo fatale este• 1ismo e cosi dall., Nouelle tiella Pescara giungere fino al Not1ur110; Pirandello. in– vece, più profondo. più scarno, più 5offer- 10. ,ebbene pt.-r molto 1em1>oinfinitamente meno 11010,assolse in lt11lin il compito che altrove ebbero per il romanzo europeo Joyco e per la pittura Picasso. Per que. sto, mcnlre D'Annunzio, tulio iiOntmato, resta in un'aria ottocentesca, Pirandello è autore pienameule con1em1>ònmco. Como Joyce, come Picasso, J>,r:mdello riCC\'CltC dall'ouocento un'arte naturali,11ca ormai St"oduta a convenzione inopcrautc. Come quei duo artisti, egli disintegrò il nn1t1• rulis.111 0 e al 1e1111>0 stesso ne spinse le prcmeHse fino al pu1110 di copovolgerle. Gli i;trumeu1i di cui Pirandello si 11crvì per ques111 disintegrazione e ,1uesto c.,povolgi- 11101110. furono, t"ome è noto. l'umorismo e la rlinlcttico. Tra il riso amaro delle no- ai,i politica e sociale contemporanea, giunta alle forme estreme e più dolorose in queslc. dopo guena, è prima di tutto e sopra lulto una lerribile crisi melafisica. Cadono gli dèr e cadono anche i filosofi: e -:on eui cade ogni fede per la riCOMruzione.Capelli bianchi e cuori innridit,. Qua e là qualche giovane, dal viso scavnto e dalranimo invee· chiato anzi tempo. Un mondo sopravissuto e in diswcgazione. E se do esso fogliamo lo sguardo per volgerlo alli\ vita, politica, non ci meraviglia più il fatto eh~ i protagonis11 di q1.esta siano anch'essi incanutiti, e tra· sc.inino. dopo trent'anni, i resti esangui di Il 1111111e1·0 38 !lelln FIERA L}:'J'TEil.,\JUA (2(i !licem lire l!l4G) 1111 mondo che fu. Ma trent"anni non possono essere trasc.orsi invano. Se es.si sboccano nella disso:uzionc e nello ~etticismo. debbono pure pr~pa:arc il mondo del domnni. A questa speranza non possiamo rinunziare e non debbono e non vo· fl:arù di 24 1>ngiae e couterrti: Poesie, prose, saggi, disegni dei maggiori scrittori e artisti italiani. li programma della Fiera per il 1947. L'a111Hmcio di importanti iniziative culturali, promosse dalla •'Fiera" in Italia e all'estero. JL NUAJERO. MESSO IN VENDITA AL PREZZO DI L. 50, VERRA' OFFERTO IN DONO Al NOSTRI ABBONATI E A 1UT'/'I I LETTORI CIIESl ABBONERANNO ENTRO lL 15 DICEMBRE l946 ALL'ANNATA 1947 velle e la patetica logica dei drammi non c'è soluz.ioue di continuità. Croce e la psicanalisi Dissoh·cre e capovolgere il naturalismo signilìcò per Pirandello di6solvere e t:apo• volgere le posizioni umane e morali care ad un mondo che egli 6enth·a perituro. Ed è qui che l'011era di Pirandello 6i in– serisce ne) nostro dopoguerra per lanti ver• si cosi differente dal suo. Come noi oggi, se non 1>iÙ di noi, Pirandello 11cotì l'in- 6Urfìcienza e inadeguatezza del concetto dell'uomo trasmessogli dalla cultura o dal– la fl()cietff borgLese dell'0Ìtocen10. Que- st'uomo, dopo essere sen1brnto granitico e Caro dirèttore, imponente, cascava a 1>czzi,si rivelava un leggo sul " Ri$Orgimenw Uberale •· di. famoccio composlo di parti eteroclite. Si questi giomi llna noterella d,eJ. M?n4'ore trauava di riscoprire l'uomo o meglio il Croce, che apporirà jui prouimi '' Q1to– _pun10 ineffabile e inalterabile a part.ire derni deUa Cririca ''. Parlando per inciden. dal quale l'uomo comincio od esistere. fi• di p$icow1alùi. l'eminente filoso/o dice: randello. scartate tutte le, convenzioni i.o- " •.. q1Ullc0$u. di $imi.le sarebbe dn fare ciali e morali, tutto il decoro e lo 6fondo pej metodi fre1«liani, eu:ogitati per CllTONJ che formavano l'im1>ortonza cartacea del• 11e11ras1.e11ici, e folli. c/1e &1.oltamente si 170f'• l'uomo dell'ouocento, trovò che l'uomo rebbe trasporwre ull.'imerpre!azione de'gfi si riveluva tale soltanto sul piano del 't.lra,11•1tomi11iche non ,1or10 i,i queste condiziOIU ma, quando uon le sue idee o le sue po- morbose, e che .sebf>.ene nel fondo di sizioni sociali ernno impegnate lien6Ì la og 11 i uomo sia sempre la libitline, la fe• radice ste66a. deU'ellfìCresuo, il suo più se• rocia, la crudeltà lionno «lu.cmo e 511i{up– loso e istiutivo senso di integrità. Per poi.o in sè le focolti1 i111.elletiuali e morali questo, il cosidetto pirandellismo, ciOC in modo da domare e da domillare, e ren• c1uella specie di foro.re delirante e lucido dere jnof/en.sivi cli i.slin1i be.stiali ", che E;pingeva Pirandello e denudare i suoi Ora. la lettura di queàa pa.ssaggio ri- 11ersonuggi e a ridu.rlj a.ll 'csse.nziale anche vela in mo11iero. mi pure, abba5lan:u evi– <1u11ndo<illt!Sl'essenziale non fo~se più cht! denle che. l'itlu$tre MaeMro non abbia de-– uu. grido di dolore o di gioia. questo 1>i• dicato al 11aglio dci principii p!icanalitid rande.Wsmo \'n messo,)tra le m11gg1orioi)e 11u~la ouen'Uone rii cui danno inv~ pro• razioni igieniche di cui abbia fruilfl l'ar,r. va gli. innu.mere11oli excut'!ll" compiuti, daJ del nostr~ ternl?o. Quesi.1 è la lezione di :; 110 pensiero i11 tmui «1mp,i deil'u,,..,.. Pirandello buona pu tutti i 1empi " tutte culwra, le. circos1aw:e, questa, all'infut\ri dei risuJ. E intam.o. con~ si meraviglierebbe U tali. pcopriall'le.nte artistici, l.11 sua grande-i• Cr0ce che un metodo di indagine deU'indi- 1a, tanlo Riù notevole quando si pen,oa al- viduo sano sin.1i per primo e.iperimentaio I'? posizioui d~ cuj 1iartiva, al~ineou,pr;•n sul carpo del malato • .se dai te.mpi di M-,. s1one che lo c1rcond,;:iva,alla dtffieG.h1.1 t"be celio Malpighi, attraverso i Barelli, i Re• egli i;teiso tr<?vava ';1-clresp~ere i~-.:e ~~ di. i Bellini, j Bagliili, e, fuor della cer· ~ntime111i cosi nuovi e CO&l..., precoCJ. Ed chic Mli.e Alpi dal Wil/is allo Scheele., thil è la lezione che vuole c~e .in op.i 1eru~ uun Swiet,en. ,ii•Mqeudie, dallo ltaller olla l'artiM.• rifiuti le conve....ODJ acceUat.e Ull.l• Han.emann wtta la Moria delfu /Miologia versalmeote prima di lui e in.veati. U ne. altro no" 'è che .suocedersi J; scoperte in vo se stesso e ~ proprie ~- corpi ed organi ab11ormi, che Q,ppUntO in ll no_su:o-ilehlto_ "e~ _Psrandell~. oltn; quel loro e.uere infu:m.i, g cioè con uia. che nei ca1lolavor1 che ~1 h!L l~8CIA!'l;o, s, /u,i::ione abolita O · esallot4 o comutk1ue ~ncreta 1l~mc1ue_ nell11 _hberta ~• cm go- lontana dnlla regola, costitui11ano eome w10 diamo oggi grazie n lm. Non e esage~at~ sorto di modello e.semplare per !'isolamen– d.re cl1e gran p11r1edel teatro moderniss!• 10 qu9lil.ati1: 0 e qurwtit.ativo di quella stu· mo. soprattutto quel 1eatro che va i'OIIO 1 1 sa fun=ione elle altrimenti. co,mawrala e nor~e de\l'esislenzi~lismo non ci 88,rebbe / ,i.sa alle altre fw1=io,1i, nell'insieme del– mai sta~o senza P1rande_llo. CesiM.ere ordinato, mol s~ 11re.stercbbe Fu P1randello per primo a 1>0rre 6ul• ud euere co11 sì. nitida c1:iden=u. Uolalfr le scene il cootrnsto ira ei;sere etl esistere. valutata e descritta? ' Fu Piran_dello pe~ primo a portare !) me: /Ifa torniamo pi,ì da uici110 al Freutl. glio :t r111ortare III ten1ro la tragedia dei In una lettera del Croce. i11dirìnata a ra1111?rli .:lell'u~mo. con se ste_seoe con l_a te, e pubblicata .sul numero 18 della F1e– rculta. E a P1r11ndello (:be 81. deve 6C 11 ra erano tJueste proposi.%io11i: •·... e, no• drnmma borghese h? ceduto ,, , luog? fi. wralmem.e t1on posso non euer d'acc.u• nalmen)e ulla tr11gedu1~m1nna. E a Piran- do s11.U'impona 11 =a dell'opera del Freud, .1ia dello, mfine. che d.obb1amo se grJn pari~ come c&Jiiora:.iou.e psicologica e r1at.11rali- 1lcl tell\ro convc117;1on~leche ancor ogg_, stico, sia come ternJJeutica: sempre che ~~ 0 °) 1: )~~.;~,:~~c:r: ~~ 1 •,~as~cr~~I 111 ~~;d!en~ 1::nfa~:~~~u.~; 1111esti limiti. come taluo~a z,:1 resulm come e morta la .~o~eta. che ; S!l questa ultima censura e .s11lperico– l apJ>_laudeo _dol_laquale ~rae l 1sp1ro:i1one. lo di e&terulere sco,uideratamenrn, il cam– La riforma ~1 P1111tddlo e profonda e_du- po d'applitliiionc dei principii p.1icannli1i, re_,·ole_;gra~1e _a I 1r1111dello e ! P 0 t:lu al- ci, poreua si /oue r. 11 tti d'11ccordo, ma tu. tr~ 11~1,og11,1, 511.1mo 111 grado d1 capir. me- recclltc btitWLa polemica Clii 1icc111ma sulla gilo il ?rande d~amma. greco o flOS8lllmo Critica il Croce, mi /Mre riporti tutta la spcr11re ,n una risurrezione del tentro nel qucst<one in alto mare: e " s,•,~!ir parlare senso greco. tk1.}a libido come d'una $Orla ,h mo.'efica l Sei Personaggi al quale tra un momen. Tr1mur1i. miscuglio di "libidine, ;er.x.ia to asisterete. è un dei drammi più alti di- e crmlelltì" JJllr di .1c11tir,e riech~gii11re le Pirandello. Non 6i poteva scegliere meslio propo.1i:;io11i (non certo e<lifica11ti) ,lei IIOTÌ in unu ricorrenza simile, Pcrchè nei ci ccruori che giuocaua110 al.cuni anni fa, ap- 11erso,wggi, accanto al dramma umano sl purato su tali moti11i, servendo.si per trovo il drnmma che Ju di Pirandello e l'opero Ji disill/e:ione, .ora ciel braccio chi.) sarò sempre di lttl1i gli strittori uei secolare, ora di quello eec!eJia.srico. secoli: il dranimn dei ra)Jporti dello scrit, Singolare dcslitlo q1wllo del Freud! Lo lore con le sue crealUre. scopo di tutta lo sua vita fu di Jimo!lra• AL!JERTO °MORA\~A ';:d:i~ov;i:i~in;:r~°o.s~fb;1ft: 1 tdel't:/'}:J~,':; , ,.omuwre le cieche for:c 111co11sa11evoli sUJ quelle occumulote t1ella breve 11ita in– di11id1talc che le altre, ben pilÌ onerose e poue11ti che deriuano dall'erediui .seco• lrrrc dello gcncra=ioni. Fremi - clic ha fatto, con alquu.r1to tPutonica Grobl1eit. profcnio11c cli ,w,i leggere i filosofi e cl1e probabilmc11tc non ha /erto Kant, - h<, il mcrilo cl'ai>ercifattQ ccJ11fpremlcre che la scic11:.a psicologico è l'cretle legittima della lic111idt1zio11e del oiPt~ tl~t1Yl 8 ii° t>So~Er~lt 8 v~~ :;;~~,;~;I !,'ue:~': 1,:e;j;:,11ti:·1:a:::~~: 1 :o~ . ;:t;::;~;~r;;p; 1~:;;1f~.'.:.t.:1.:;~;;.:~ ;}::~:;;:: 1: ..i:i1:! Scientifica delle Na:ioni Unite (UNESCO) ::i~1i:c::;~!Ueu.J~iefo;,:ec:e~:~~;~ 0 c~d e~ii: " Pllrigi. La co11clusio11e della p(I~ ass11· f.c,1110 l'uomo, e po$so110 /or .sì. ch'csso si ~:,!~:~~"::~/']:i•~::i:t:li~1~;;iJ~.uc:~r i:~;:: libl~~:1,1~l,:'/,11;~:::r,:::t:is;~re 'fiiJ~~,,,:;;::,:e;o. Mi; la riunione ,le/l'UNESCO rtlntlllfll/11/ ~~!u~r:;;.7J:;cd~:~:rop3:-::~~l~~is:1 ·',~f~ 1 :1L'~1l: c~:e,!liloi;:"~i;~r;:";;i:::;;ct!;":,;r;:1:iL~:;1; tra i11te111t1 fuori tiella compre11sio11e e del- ol compito wincipnle di creare una. conm• fa g1wrigio11c tlei. si1110111inevrotici: m" 111rì monclialc tli pensiero che di11e11ti il ~ 1~•~ 11 ~ 1 ~ 11 '7 6 /:,~rit;,~ P:(;;r/''u~~fi::~re 1 ::,~,~':,!: ;, 1 :,:::rcfi :~~,,:::::\ : /~fo~:~:=;;u~.'f:e /7,~~ rii ( e si lcgga110, a riguarclo, i recenti bel– rig1 che r11ppresento110 le .arti liberali _o !::i:::\i~ 1 ;:~~~i~1i:{~g-~::rc.g~rj~,,;;'1!:i ~:.,~~;;e cJ~! 1 :n~io;~~oa~ibl~~~~,!e:r:' 10 0 lt:~ m4;111te 5i orie11tcrà v~rso ;I 111111.to ne l _,11mlft fe parole clo 1111e 1 ti e /e cora1tsrose imcn• "Ua l1_agettato solulamerue 1 ''°"''· per ::ioni, orga11iz,rnmlo ef/icaccmcme quelle at• all~r.~i e pl!llelr(ire 11clle $cl1•11zc 1lcllo I IT11i1à c1tl111ra/iche auicu.rera,1110 il conse• I spml.o. guimc1110 elci loro scopi. 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