Fiera Letteraria - Anno I - n. 19-20 - 15-22 ago. 1946

4 FIERA LETTERARIA co_r~T ;RONIOAN.ZN ,E ~I I * R I • Il Abbiamo 16 _ === I==---L= ___ I=B======~~ ricevuto : di generaz10m Gli a.r1icoli pubblitali da 80111cm1)clli nel con,o di c1ue::iti ultimi armi "U ,og~c-li di var:o mornJi1:i poli1foa eJ ora r.1u.·1·olti in un volume sotto un titolo che ,noie es– liìero una indicazione (l) non po~o110 Cur. mare come è ovvio un volume orgonico da giudicare accondo un <1u:1h..hc metro di giudizio, letterario o poliùro t'he s :1. Piut– tosto eis::,i formano il IC.!>IO di un:1 l'Ontinua. lo conversaz.ione nella quale. romc in tulle Je conversazioni, la cosa v·ù im1>ort.inle è il profilo che alla fino :-,i 1>0Lr:i rica, are de.i con,•er&atori im1>egnati in C'ilS:t. Di qul!– ~ti, unro ha per cosi dire un ruolo 0111,0: è oolui che parla. che proJ}One. l.."altro, nn. che ,se ~mpliccmenle ascoll,1 - ctl a rigore dei termini fii r>0trel1be dire ~ohnnlo lc110- re - non è dello che abbia minor impor• tanza del 11rimo. Giacchè è ~olo IH.'r lui che quel comcr-.alore parla e si ,,~liua al diacorso, e noo si rtb~gna all:1 11H1lin(,, -01t.ia del monologo o alla giubilazione, com·egl i iìlt'6SO a un cerio 1>un1.o d:ic.e,th:I « limitar. si» a BCri,ere le memorie dei propri unni pa8SalÌ. di <1uelL'crrOrt; a .chi abbia nppenn un pò di conoscenza della siluazione jh,ico]ogica di <1ucl pcriOflo. E" pe.rrue;.eo, però, por~i L' "Assente,, ormai il problema de) rivoluzion.aliHno di L'assenza di coloro che ntornano dc.po quctta generazione « noia ribelle» che si <Lnni dalla prjgionia non ha mflntenuto, ri1,ro1>0ll~ oggi all'altcm:ione dei suoi figli come in tulli ,gli allontanamenti normali ..insio~a &empre di metlcrc u loro di,po~i- quei fili psicolo,6ici e prat'1ci che; legano ol zionc le •uc forze.. luogo ed alla vii~, che si lascia partendo; Sc111hrn ~1,.1"11110, 111a è proprio CiUC6l~ri. , l'a,penza dei prigionieri. non è statn un mo– , oluz onar1emo che dovrebbe ai trarre il fì. do diverso di cont.nuare la vito, ma una glio e i·om incerto a riconoscere nel <(1>a- \'era e propria interruzione della vi1a, un tlre » un l,uon compagno di strada, ad irri. toghe, che d1"ide l'esislenza passata dA g"dirlo imect: e a rendere mobo aleatorie c 1 ut":la che e.torna chi r:troV'.-i pronta ad lo 1>0~iliil,i1à di un colloquio. ln realtà attribuirglisi meccanicamente. li ritorno egli non chiede p'ù il riconosCimento di da.Ila lunga prigionia è un ritorno speciale un:1 C"t-Ìgcnza riv·oluzionnria, ma un lnv-oro è l'tippre!lsarsi ad una v:to scono::iciuta, ~c. curwreto :1 siahilire i limiti di quCt:-h1rivo- chè non è più quella che un giorno fu la. s<.iatn e nemmeno que[a che dw.mte a;li anO.: d: assenza s: è sognate. Cosa s,1rà il ritorno per ognuno dl coloro che sono stai tanto lontani e tagliati fuori del tutto} Non è racile dirlo avanti, d:nnanz.i alla por. la della casa l}'Affente .sosta; dietro di essa stann,, gli easeri che losciò e l"he oggi comunque non son proprio igli stessi, sono cambiati: egli -:non cono!JCe quali s?no i cambiamenti e la soglia di casa div:ene la sogho d1 una avventura, il passaggio per •m tcnLolivo di. una vita nuova là dove si pote– va credere che esistesse ancora quella di sempre, que[a più immaginata e più real• mente vissute. Il dram..~a dell'assente, personaggio prÌn• C1pale del romanzo di Agostino Degli l:.spi– noea, comincia così, sulla soglia del o nsa in cui stanno la mogt'ie ed i 6gb.: din,"Jonu ca. ah-ingenio e aggiomoto. La viccndo è po– ca: l'uomo ritorna, si trova n diH.gio cd ab. bandona il luo,lO e le persone olle quali tanto ho pensato e agognato duronte c1uat– tro nnni d1 prigionia_ Ma tutto quello che può esser pro"a to, tutti i risent'm.enti ed i entimenti c.he pouo111 no•ccre da una s1- tua:z.ione come questa che no&c:onde sempre un avven imento triste quanto più si è con 11:oia desiderata, come ci ha provato Ago. stino Degli Espinosa non è poco, ~ qunn- 10 basto. a rivelare. comple1amentc un uomo, una famiglia. Se questo non è poco c'è an– che molt"altro, v'è qualche ~ che si t1al• lacc·a a fenomeni più grandi e più profon~ di dei due poveri persom.1g,;ii dell'Assente. La acr'1ttura di Agostino Degli Espinoea è adeguata o.I contenu.lo piuttosto spenta e cnstiJata, .cnza colore malgrado che qui avrebbe potuto eascr facile difetto colorire l'argomento d'una rettorica tanto dolorosa• rn.ente comune ej più. Jn compleuo l e assen– te• è un romanzo degno d'cascr cons.idem. to con cura e senza d.imenl'icare, pur non e.a• iiendo neceSSf\r o tenerlo preaente, che pro. pr:o pcrchè l'oulore he. avuto raccortcua di non plLesnrlo apertamente, vi sono riflessi di un dramma mollo più vas~ ...di quello d1 Cado e sua m oglie, vi aono ac.c:enn1 a stati d"nnimo c.he . non sono puro episodio e non si ferm ano so!o all'avven'lm.ento familiare; ;n questo caso il merito del libro sta nel .farli scnfire, nell'oiutare e acoprirh e oono– scerli senzn mco3liere nell'errore demagogi– co d'a"er voluto fare opera per essi. GUCLIEL~lO PETl{Oì\1 Questa ,olontit di stabil::re un c0llo<1uio. e quindi una f'Omunicaz.iooe, al di là delle generazion. ci è bem brata la caralleri~Lica J>rincipale di <1uet.te 11agioe. Le abbiamo ac– cohe perciò c ome q uelle del padre che - i11quieto del .,ilenzio duro del figlio e del proponimen10 che egli crede riconoscere in esso, di ral·coglicro i docwnen1i dclJa generazione 11a1en1a e comfocioro a calalo• garli per e.1>rin1tre il t:uo giudizio ~117,a cl~edere ulteriori chiarimenti - , uole as-..i• turars~ ancora una ,oha, il diritto di par. fore a quel'.a pori~ com:~ciano. i ~umuh~ d~I su~ ~O Df.GLI E.SPINOSA: L'As.sen• cuore e le pr;me e11taz'lon1, i pr m1 e1.1 1lom1 I A N . 4 l{i·quielantc generazione, dalLrondc, qud. la del 1880 che. unni più anni 111t•no. è op. punto queUa dei no~tri padri; ne.i con~ fronti della ftualc il ra,!)J>Orto più cl fficile a creare è proprio <111ello di « paleruilà » l'lle nalurulmcnle ..,.i do, rebbe &lubilire Ira una generale e,I un'altra. E forse Jlropri~ J>erchè es~a uon è riuscita mai a «·hiudersi .\fossimo Uo,,t('m11elli f:!tn?~::: i!•;~:'t~:0 1 ~:i::rt: 8 ° ;.~:~g~:: luziuoe e, per intanto, una ricog1(zionc re questa verità o <1ue,,1cumarc di-.illusiou.i ~~~ ~~:-~~',::i:~o c: 11 :~~,1t~e~~ 0 :J:r~j 1~ ~: oi È•u:~ 1 e;-e<~l~~le 6 :ano le caratieri-.iiche del l'impostazione del 60c:alismo itaLlano untf" ,apporto :.?abilito tra due &enera7.ioni di '922 nt>l quale Boniernpelli è <lireltanu:nlc impegnalo) e.gli è pa9Salo ad una rh oluz. o. ~~nae , 6 c~/ 1~ lcl~;i•t~r:~ 1 : 1 ::~, 1 ~:_e_:::~: IJ(" come fallo economico ni:1rxi-.1icamen1e n~n debbono. at·ce11are senza henefìrio di ~:::: (,,'(.c_;n;m~~~>e:: 11 °:~fud~'";" 1 ;:~to: 1 ~juti~ ir.vwrario. Allora il padre non oomprende il follo nl(lralc ma lo vuole , nlorizzare .,. 1,. ~a~~i~ <Jl~= 1 ~1: 1 :Ji:~ 1!'u::~~~t~ol-:~~h~~l:';~ punto pcrchè il ri\'oluzion:ilismo moraJe di. ,a es.ere _ J>0-.-.it:de in -.,e quei ,alori di ,enga poa.:,ibilità ri,•oluzion:iria. E perciò, tran<1uillitit e di ,alute che llroHugano :!n::~/~~:iJ~ :!:i:~;~a"~,a._~u: l~~:l<'~~:\:/ dalla acccnazione e compren,io~c delle leg• , i chiaramenle u liberali » l'0IIIC <iucllo del– gi di natura. )la per <1uesh1 gcncrazion::: a la n••ulula anto~omiu dcliii nillura con le ~m:r~oeU: <JUe~:r 8:~:~ 1 ~P: 1 1 ,:; 0 !:~:~ila, o.~:: ahba1--1~nz.1 _c.. . plitle •impat!c. p r il com~1li: i..J: acccl~a~e~ u1 ei ladri .,0110 ~tali p~cm, ~1110. I adc~1one :ul una c-r111cadcJ~n.éOl'ICIII >re iù io,anili dc! lì , 1_. 1 uc ..ii !ii --.ono ~o~i,:h~"'-' ~ la 1,rolf•--111 i·orllro tutL. 1 ~e'.1la: 1 1 . p . g . I' K ' 1 1 1 '" 1 d1 1·011nolgcre la le11ern111r:1 nei giri d1 f.:~:tou //~~-,~;;:~ •i;,;;;~:~ 111 :;:; 1:~ 1 0 ~:~ qu~...1~ ,·ritif'a. Ed è d1!..1ro che que<.ta. mc. r:.C 1atè' a,,enl~~ da (llJelli i·hc a,r'eh-1 r,~,1i,:lia_no!I. _riguarda 11 n~n confonnismo ~o do,uto 11011 dfco 0 ,icg~forlt: ma per l~I- u,. ~T11,!)~t1z;,;u~te c~m11111-ta _ma la (ll_lfl• lo meno rafT~c-dd.irle nel aorri'-~. co~. cui il !:~\.~I~ •::~ì,"::~~:~JO,n:r~~~ii 1 :~r 1 ~f,~~h~;,lio 1 ~ 1 ; p~e,.sore d1 una qualche ,t:"~11:1 b"'IU lulla \-<r La b;._,ti:i dclJc Oit:"ri Corna è il P:,.!><l:l• <.h1~r.a e Hrutlala guarda. rolm <-h,· 1::r su•1 lo .. dol,b'amo imJ) 3 rare 11 ,•i, ere solnmcnte ,erua de,e ~nrora _t'Oll(}Ul'-l:1rccd ~~plora. di ruwro »J d1e •ncll"oggelto di c;.;$3. Ripe– rt!'. _Con la t·onclu-1one, per c~em1>1_0. du: lcndo i·o~i li:.! modo di es,,{:re divenuto :g:l:;~o;he cl 1 i, rdt;l';:~~:~t·r:,·t;.,. 1\ ~;dr~'. ormai s!?r-ico. Come m~do di e;;vre, ..ip tro,,ano raccolti at:orno allo ·lc.•so ta,olo: 1mnto. d, ,,uella I!'. ueraz1one. eon lo st~o fumulo d errori t' di ilJuFio- E,zo FORCELLA 11i perdute, e tutri confe,-.u1i <"On il gio,a- uile coraggio di l'hi può ri<"omirl('iure da 11) J\Ji\S 'IMO U0'\TE\11 'EI.LI . Oig11i. l..lpo 1 in una almo,rera di folso l'amerati. 1 ;, <fr•ll'uomo, 80 111 11:mi, l<Jl6. ~mo ove il pila cl flìd.n1e <1ut•-.ta, olla è il !ìgHo ed H pil, ttnsi0-3-0di brueiare le 1>ro– prie tappe, ancora una volta, è il padre. Io non so ~ <1ue,to ,çia bene o male. Certamente è ~olo una con~id~ra:r.ionf' di ra1ti per 1anti ,er-i , us1ifi<"abili nella pro– tpettiva ,piritualr- di que,ti ullimi 1·in– quan1•anni. Quel tlic crf'do '-apere i: il ter• ribile imbarazzo i•he ro!!'.lie I figlio in <1ue– sla camerat~cu l'0O\ e~azionc attorno .id un tavolo, sulJo 1.1e;;:,o piano. e la isua ri– lu1tanza ad a.coogliere <'onre,.sioni di t.'rrori che ,;;olo lui ,•orrelJl>e ricon0t-<"ere Q a di. ,eutere di nuo\'e ltO•iz ooi rhe ~olo lui \'or. rebbe proporre ed esperimf'nlare. Vi è una fra~ riH-lalrirr in <!ue•li :u ;j. coH dj Bontem1)elli: ,, La miu generazione oota ribcUc, - egli dice ri"oho a un trcnlncinquen.nc - N.trà s.rrnpre llroma :d indicarti la via più nettamente ri,oluzio. naria •· Ed è <1ue'-ta I.a !ftnerazion,. di co. loro e~ non sapr..10110 mai i-entir-,i padri, ln e,,.s.a ., fof"lie la meno interP.Uat1tP e ma• gari u.na minoranza, hi:,0~na dictingutrne una parte : Punica d1e la fUa parnhola "'ep. J>e percorrere regolarmenle e St'(•ondo tulle– le reeole tradi7.ionali. C-On t!ucl rn111,, di inevitabile sp1lros&ima1ività 1,ossi:.:mo ·ndi– C"a:rla nella parte liberale e <-r<n-ia11a ,li <1uell.a generazione. F.i88a rcce le P:ue prov('. raggiun,;e il c:uo ..iato ,irile, '-0,tenne I.i p.ierra del 'JS come la '-ua rucrra <-h'-' ,fo. veva fare 1>er aggiungere arll'Oru una pie• tra alJ'ed'ficio del risorg.iruento (e non ci interessa ai fìul del no~lro di'-<'Oroo ,li,,,ru. tere la 8olidi1ù delle basi di <ruci,.to e,lifi. cio), accolse magari il faM!i'-mo ,lei ·22 p r. chè garantha I;. tranquillità tlt•Jlq Staio J'. beraJe e rifiutò il fascismo del ·25 ucrthè ne meuev.a in wffi1ta i prind1>i. E <1uan10 è racile polemizzare con c1uc-1a 1Hlr1 e ,lei nostri padri e 3g·itare d, fronte al fanta,rna del loro vecrhio •1a10 Jiberale le pro'>J>el– ti"e della l\06tru democrazia sm·ialc! Poesie di Jiménez N~lla col!ezzon~• • Fenice i di Guancia ec– co oppanre. aue~1tamen1e tradotla da Fr<.1n. cesco Tentori, qt-e9ta raccolta d, poesie ,~he rapprc&enlano la .IC91 monian7.a p.ll valid., del poeta andaluso. Prima d, essere staio un poeta in pro. prio direste che Juon Ram0n è 61ato una anima poetica, h.n cercalo sempre se st~so. ,; è sperimentato s: è st1mo!ato nei contat– ti del mondo esterno: non per quellO !a sua sincentà ne è stata mai compromesAa. L"' ,ua pocAia, r.cca di dolore sofferto e di umnnilà, è • ;J viaggio nll'i90lo segreta del. la purezzu • ha scritto TentoT·; in realtà 11 poeta -affida all-'l. parola i 1en1imcnli più ch:a. ri del euo sp1ri10: il suo canto diste90 e acopcrlo. colmo d frnttur e e d i ansime, 8p. pare pregno d"infinilo, pie.no di 1ucori e dolcez.ze, la immagine del suo mondo con. crcto ap partiene allo agorgt) di una bellez.. za "'va e reale: onche 8C affonda le pro. pr1c md ci in lontane esperienze (Rimbnud, ~follormé, 11 geometrismo del Valèry) Ji. n1fnez ha fatto d: quell'ermetico e criatal. lizzato ideal'smo mag1... o. che tento .- ha Ja. vor<.1to • dentru di no· m que.ti ultimi anni, un;, COS.'l tutta ,ua, a <"t)l"'l pleto beneficio dellA qualità della sua pocaia Poe,;,ia .- pura •. dunque, e 8p<>Rho da ogni p.aludamcnlo mcttS'.anico. F poeaia di gru.: e, una grazia lucida e IIOQ',mnt.e,mu,i. cat:1 aopra l'estas'• di temi na~ri. 30ldi e lc::9:geri. Valga il r'.cordo di una ;mmagine prez. OMI di Cc:rc.ilaso che Tentori t'lnlroc. cia · e HMm<>&ura conver1 da en viola,· il fiero di lrasporente crietaJJo de.Ila pocMa juanramoniana. Le v-e-rsion:iqui ,accolte si riferiacono 'l 1:tCCondoperiodo poetico di Jiméncz e sono quanto di meglio pote"Vamo attenderci ~• efficacia eaprCM:va e per miaura di gu•to e d1 prep111rat1onc. REi'\ZO FRA'TT\ROLO dello squilibro tra j pensieri consumo.ti in sente (Ed11r:ce Foro, Roma, 19 .',, pag1• quattro anni di prigione e la realtà che è ne 112, L. ISO). sempre in un mov mento suo da cbi ae1 e11.duso appena sci assente. L'aver princi. piato questo !ibro proprio i.n una 8'ituazione così psicologicemcnle esatta, proprio con un e 1 emento coeì preciso p:r dar l'avvio al dramma dc: ritorno visto com"è quì, sotto l'aspetto d. un dramma inlerno, intimo .,_ paicologico, rivelo indubbiamente nd nuovo scr ttore una eicurez.z.n non com.une nell'io• qundrare la psicolo.,lia d'i un raccon10, l' ntima verità d1 una situazione racconta.• to: •i può d'.re che la precisione con cui è :ndovinato questo aemplice iniz o è una ga. rnnz a per l.. re•to del libro. lnfotti. il dram• JIU1. che si svo ge nel giro di poche ore e tutto internamente, nella intensa vita in!• ma di due peuonaggi sollecilat. da un av• venimen10 aspettato per quattro anni (il ri• 1orno), non smentisce, anche nei porticola– ri solt'li e scabrosi a:I esser trattati da una narra1·va eh~ nor. •.n t·0rrenle e irazzett1e1.,,. la promessa iniziale di una. :ogica J»icologi. Un codice quattrocentesco delle Laude di lacupone U,i prezioso ,.:mlic:110 del '400 CQ111e1te,ue fo Laude di J"copone d" Todi è •Wlo do– t1ato aJ/~J Biblioteca Es1otsc di Modena. E' 111: verv a1,vc11i111e11to per la 81bliorec,1 trttllcwdo~i di un nuuwscritro degli inizi ,lei Quttrtroccuto, d·importa11:t1 fondllm.e11. utle per ,wa ('di:i.oue critict1 delle laudo jace,pV'uicl,c, di cui si lllmeutr, fino ad OI!,· f!.i Ili ma11c,111:(I, /J coafieello 1·011sìMe di 176 C(lrle ed i• flCCllrttUllll.''11 (' .~critto in ,,;. tido ed t•/eflw•tc carattcr, 11mt111iMiro cori i titu/i coforati i11 rosço. Romanticismo di un critico Ritorno col 1>tm~it•rou un lont.1110, l·uldo pomerig~it., c rhedo una. ~la in 1:>enom. l,rn, affollata, e una lìgura mode5-l:1 e .. cu• ru, il ,i!:-Oc11111t··a10, lo ,-guardo :ib"0rlo ma a lralti :1r.teso d11 l:11111•i , ,aci, la ,ot·c po. co urmonio'-a. ~ ril·ortl'l un tempo « Il ~o. i.:no di un nwllino di 1u·i111:l\'cra >): trtt una. lettura sulfo S1a111.edel Poliziuno. Lu ritro– vo orn, dopo ,enlicinque anni. in qucelo Hilume : e come è ancora , i,a nt•lla t>Ua ~ruz.ia fre-.ca c. rr..ig.ilc, rome ~11h•11deanco. F.1nel Fuo lume ntile o ~oa, e. Ma qui ci isono :tfH•hc ahri ~tndi, di <1ue– i;li unni e di poi, fino ad o~gi; e ~,110 1111 t.11 ilo ma eloquente imito alla mt·tlll~1zio. nt: ocr rhi coni nua monolo11:1111e111e :1 delÌ- 11Ì1 •; la 1·ritica tli i\10111iglia110eome n ii,·a Je~ritti,a e i1111>rc~,.ioni~tica.r 11l'hius:1 nei limi1i di una 1i'eo1iiilJili1ù fine e lif'\'enH;nte morbida, comt: cnlro 1111 magico e iUu.-..or:o giardino di •\rmida. Qui. dallo @lutlio sul Pohziano, che iu ordine di temJ)o è il pri. mo, u quello '-td Tns-.-0. che ,·redo t-ia rul– tìmo, non 1~ di'-a~cvole '-corgcre lo ~viluI>– po, la sto, iu di. c1uesla. critica. Sviluppo uormalc; etoria rc11ilinca e ?Jle.rn. .io,a, sen. 7.a e, identi e drammatici c.onflitti, senza cri~ , iolcnte, ~en'l...arol1>i di. ..cen.n: e\'olu– tiont: lenta e tran<1uilJ11, procedente 1>er con<1u~te graduali e tenaci, tul~ volla al raggiungimento di 11~1-11 rnern ideale e con• clur.iva. S1oria di 111111 criliea. drn è nnd1c storia interna dell'uulore, J>Cl~Su~a e, "orrci dire, per u-.are uno parola a lui caru, -. J>cnsosa e tt romita :o autobiografia. ~: pro. prio iu <1uesto suo discreto ed emergente caraaere di autobiografia, r.ta il J.tgno cer– to del 6uo ,alore e. vorrei aJfJ1.i11ngere,deJ. lu sua grc.ndc-u.:1. Cr'it'ca descri11iva poteva es~erc della, in fmrle, <111ell.-. d'nllor:1; ma in ei-53 <-'crrt 1111- rhe del.l'altro, e c'i·ra '-npra tutto il germe di quella che Ei i• fo11n oggi illuminazione e parteei!le rirn•a7io11e di or·zzonli poeti. ri. E' st:110 11110 .., li•JlJXI sen7.a vere dcYia- 1.ioni. Es-.u i.• crci--<'iula in se t;t~,a e da -.e blNSO, in ,ir1l1 di un conlinuo :1rrict·hi– me.mo e ar,profondimc,110 interiore: 111111(1 più 3dJe111ro Mo111igli11no 11:1 ~puto pcue– tr:ire in 1• crlc zorh, di poc:,ia. (!lla!ll0 più :.i fondo eg.li ha ~a1m10 guardare in se ble,,..,o, ,i11ori(". Coch•slo e11111-i:1.,1110 non è. in fon– do, altl"'u, •e non bisog;no di di,tinguer-e e Ji cogliere lo , 0t·c umana della poc-, a. Pcr- 1:11110, ì\10111igli:mo è ~1:110g11i1lato .i ,,•opri– rc iu poeti e ..,·rillori co111e Uoaiwcio, A. r uslu, l':wini, i\lfieri. Porla. il rondu di ~•·r ••tir. um:ma, , i,cnle Sollu l:i ,•ro~ta d Ila 1·omfrit:J, della Slth-a o della 1,olitica. An– dic ◄1uando egli è s1a1:c,preceduto da Cro– ce. li.1 1u11u,ia recalo ~c1111lrc1111 ,110 con· 1ril11110 originale, h..1 fotto 111rnl1·h)l'0~a di pi.ii d1c t•o11for11wrne o l~ll\ aliJaruc lt· ,c. dult·: h:t ~uggcrito modi nuc,, i 1! 1•ii1 in- 1imi ,lj le!lgerc. e di ~enlire. Andic i. tontrm,1i e i conflitti dr:1111111:111. ,·1 ,·011ìcori ul rom..-,.,·c; ... nw, onrhe <1u,·ll~ fon id..1 1>a~ionaliti1, che si souo ullima– uu•nlc c-.ore~,i lr.i noi. e , on tanto rilie, o. nella criÌi◄·a tli Eugenio IJoit.uloni, perd,1. 1.rn iu Mo111 idia.110 1a loro i111·Jndeseenza. Ma l:.1 pcrdon,, ,cn,,_, e-:mrir .. i, la perdono pc.r purifìcnr~i e p.r liLcr;ir-.j ir1 una !Mo ,·olul1ilc :innonia. Inoltre. hl 1111'.i\:i diffi. denz:1 di quc~l:1 crilil'a 1wr il linguu~g o fj. )03ofico, 1 11 allo:!l:111:i !wr~ino da og-ni pur 1roppo a1>erln i1npos1:n.io11e ,Jble:tira: "0• ~if'ehè, la ,arif'IÌ1 lcm:1ti,·a <h•lla pot-.ia Si r·éohc per lui e compollt" in un &og.naute O"rillare, in un rihuii·o Auirt• e riflettcr~i ili 11101ivi. ~: 1 il ("a.!-o dd B rt·ltel. in cui. :UTanto all.t tribtc:t.:za doloru~11 ,. 111alioconi– l:I, !>p:Tano impeti guerrieri cii ,,pi1•i; t'd è sopra tulto il t·uso dcll1.t\riostu, la cui fa11. tasia è clominnla da un rilmil'O ri,crberarsi di sogno e Ji realtà. Ma dove la ..oc,tanz.a u111a11:1 ~ pii1 f'0lll· plessi, e più tormcnlala. allor11 lo riccheud dei 11101i,i !lùelici 1);'.lr C'Olllc da '-e :-le::,sa diapursi in uu muluo equilibrio. jn un su. 1>eriore ormonit·o eo1u·c1110. E m1srono le pagine più rclici e piì1 aun.•iH. quf'llc •m Leopardi e. :-.u Ta:.So. lu\f 1, .. ofTu... t. d'unto 1·on.sona e rontenula 111c1li1a7ior:c; p:u~ine in cui lo 1,11:·u11rdo del niliro ora s·n, "iva, 1>enctra ed e-.11lora, ora ,,'al,liandon:1 ulle innna,:ini cvoi·ole: !).'tAin,· in ,·ui il critif'o non &marrisce il dominio tlclln ••oe•:n 1•he studia, ellJ)ur 11e accoglie il 1:,.1lpiÌo t: il re– spiro. Sono tiucste le oceas·onl in n1i Momi– gliano i.i illl'0ntra con gli nutori II lui con– geniali. e fl0llO !)erf'iÒ anclw quelh· in <'ui meglio fii ~thiude il suo ~gre10: ricei:d1e ed elucuhruz·oni, ane·hc uunndo ri~ano relici ed illumfoami. non giunAtHIO Hra. mente al <-11ore 11('\la llOC!-ÌA; 11lla llM'tia hisop;no rivOIJt:f-rsi ,emprc rom\, alta f':i-,1 11 interpre1c della vitn, l'Ome .,ll'aha e J)(• rrnne ri,elalriee a noi della n0i-tr:i urmm:. tà. S'intende 1•osì, t"<>lllt' in ('.Crhllll' di que– ~tc 1>::1ginela no.:tra uiti1·11 romantica ah– biu tla10 il -.uo fiore !,iì1 ~rPno. GAETA o TnoM BATOHE VALERIO TO INI: Terra del carbone (ro. manzo), Modena, Cuanda, pp. 264, L IUO. Stampato ne/ "43, queslo oolumc ha visto lo luce aolo pochi mesi Jo. E' ura libro singolare, lroboccante di maleria narr«ioa, ricco di qual/tà e di d:jctti, con pagine laoorole inge;1uamcnie che ai olfe,nano a pagine irri/leue ma aeol– lre e riusc.'te per istinto. Ci so,: apun,. li, personaggi e abbozzi di ,to,ie non per uno, ma per dieci romanzi e tut. to converge intorno alla na,cita di una c:ttà: Carbonio. No•cita che oui (in mcn·torio contrasto con certa dozzinale poelicità) è un /otto aporco, br.1..ito/e, faticoso. i>iolento, primitivo , corrullo– re nei confronti delle creature umane che lo rea!'z.z.ono. E cocle•ta voluto crudez.:a e! aembro ,I pregio Jo~do– menlcÀe del romanzo. Cui ,ion ne mancano altri e lo/i da supernre '1el comp/esao aquilibri e deficienze, così che ne risulta ..un'opera notevole e d'in. dubb:o interesse, •Girasole•: I. FEDERICO TOZZI: L·im• mogine; 2. LORENZO VIANI: G=nte di V ersilia: 3 IV AN TURGHE.NEV: Via– rio d'un uomo wper/luo: 4. MAX BEERBOHM: L'ipocrifu beato: Firenze. Vallecchi, 1946. ftuw:~·coli di pp. 48. iUu. strati, L. 40 ciascuno. E' una nuovo collana economico di e narratori d'ogni tempo e d' 01tni Po'> ,e •, ,ceffo/ e slampata con e.uro, il/u. ,trato con ricche::.r.a e gusto. Del 11u. mero relat'.Vo al To::.ii, quosi tutto me. dito, si parlerà a porte e co.sì dGl Via– ni, Qui si vuol ~lo regis lrare ed elo– giore l'ini::idl.ioa.. Fro gli autori atranieri particolarmente felice appare la sccltJ dell'ingJe-9e Max Beerbolim, !o cui fa I, laa:oso opereUoi no,, era •loto moi lru. dolio in italiano. CEORCE BE.RNANOS: Diario di u-, curato di compagno, Milano, Mondadori, 1946, pp, 380, rii.. con 8 tnv., L, 400. Quelli che ancoro non cono,ceuero il capolaooro di. George BcrnanOIJ po► sono ora accoatarvisi o/traverso l'ecc,;!{. lenle traduzione di Adni.ano Grande che a_optrTe, con taoole del p."ttore B,on. coni. nella collana mondodoriana e Il Ponte •· A proposito di Bcrnanos .si _.on ricordati Pa1C4l e Vostoievs~i, Lc,~n 8/oy e Huysmons: accrutamenti crilici che lionno lulh qualcosa di vero, ma clie non valgono o d,~e neppure ,:,er approssimazione la cl1iaoe dell'orle narrativa del Noalro. Ba,tì rilegflere lo leggere) queato aingolore roman7.Q: do– ve non accadt;: quasi nicr.te e che pu. r~ r•iesce 1Jtraordino riamente drc.mm1,1/i. CO dalla primé <.ffult.'ma pagina. \ill\CENZO GIUFFlllDA, P,oblem; d; ieri e di oggi, Roma, La Busso!a, 1940, pp, 196, L. 180. Il volume, presentato do FranCek:o Saverio Ndh, è compoato dei p-ù no.. revoli discorsi pronunciati dal C:.Uf/,id<. nel pcr .. odo d1e t1o dol 1909 al 1922 e che ebbero a suo Ccmpo largd eco. Leg– sendoli ara ai può apprez.::.ore l'ottutJ. lità singolare dello studioso di scienze economiche, del perasato,c e del po/e. miato. Per cui lo rimessa ,'n discus.sio. noi dei auo· temi preferiti non è •oÌO– menlc un unaggio allo memoria delle, scomparso, .ma anche la riaccensione: dì un dibatlito che pur in condi&ioni di diversa comple1JSità o grm.itd viene ripropoYlo delle .,,esse nJ?cCS,Sìtà del– rodierna vita ilali(jno. PINO DA PKAI I: Il trian1tolo ros.90, l\'War 110, Costa:di, 19-16,PP. 3:'JO,L. 2iS. Un tr~ansolo rosso era il distinti&}() dei deporto1.i polilici in Germania e in qucslo Ubro l'autore na1Ta la terribile odissea che lo condusse allra.aerso ben quattro • compi della morte• le- t::7h~u:~o•;cn;}::t/!~u. 5 É;:, ef;c::~: mente ne deacrfoe gli orrori .enza no– me con I' de<;ento d1e può avere un su– per$lile il quale ha loscioto dietro a sè migliaia di cado1.1eri. Tema non nuooo, ma I bro non superfluo, porch~ Ionio disumano non sarà .mai docu– mentato abboatanza per memoria no– alru e di quelli che oerranno. Il ootu. mc è dedicalo ai deporla-ti po/Wei itc.Jiar'M. EMIL LUD\VJC: Slolin, Mi anc- Mond11. dori, 1946, pp, 250. L. 350 (rilegalo). Pubblicata nel '42 in Americo, pri– ma a p.:.:nfo,le ,mito rivi9ta e Liberly • e poi in oolume, que•t'op,era di Lud– wig è apparsa a quattro anni JI d,·. stanza in llolia con identica tecnica di lancio: t>rÌma a pu·ntate su/ settimana. le •L'Europeo• e ora nella c0llana delle So."e di Mondadori. Ui interessan– te lettura, obi/e nella c:08':ruzione, ricco di spunti contraddiltori e di sorpren. denli trovate {e è /'.unico dittalorc, al quc.,'e aJ{ideroi i miei figli»), questo noteoo/e libro nasce in aostan::.o da 1m •olo colloquio di Ire ore che l' A utorc ebbe con Stalin nel '31. Ma non oc corre cerio •Piegare a degli iloliani co. m,e il Ludwig aia abile nei e ootloqui •· T1.. P1<:NA AUREll..1O CORONA: Bidone l4 (g-1orna– le di un prigioniero di guena 1. Koma, 1l Sagjttario, 1946, pp, 316. F. L. RUCGIERI: Lamero n. 4 (rorn,,nzo), Milano, Costaldi, 1946, pp. 3}0, L. 27'!J. Ma gli ahri. veramente. rhe gf'ncrazione in<1uie1anle! L'11de11ione al fa~·i,ruo, 1a11to per dirne unu. fu un errore di v·►u.'tl,e fio scambio di una tr rivoluzione• reazionaria 1,er una ri,,oluzione progr~i .. 1a) rhe. rnt> stamcr.:e ricono~l'iut.o e amaramente P:t·on– UIIO. lascia\'a tuttavia integra <1uella ,o. lon1à rivoluz:011oriu che lo a,e,a 11rtH"l1•1to. Non è per:ne,'¼) ironiuare 'iUlla prusibilitlÌ JIJAN RAMON JIMENEL, l'oule, con teeto a fronte, "euione e :ntroduzionc di Frunoeeco Tentori. Modena Cuanda. 1946, pp. 150, L. 150. La nota a fTettuo~ della iiUa t·ritica ri ..ie. dc sem1)re in un uruile (" de, 010 amore dd– la J>OC$ia. E&aa di,we11dt in lin("u rella dal romanrif"iFmo: mn le in1ern1:.er:1r1zf>~enti. 111en1alidella nitii·u romantif'a !-i i-ono 'l"i n1te11ua1e e r1,mpoo.:1e nel fuo1·0 O<'i·iduo di un ca~lo enlul!ini,.1110, Cod\-!,lo entu,;·as,no 110n C -enza barriere e ~cnza periroli. Al. n1ni toni, 1111uliIHlrl'hberu (!uf'lli ddla JlOl· .. ia comica, o ..:11iric11,o i:iocosu. gl •O· no ,ietali. Ahrc ,ohe, eomt· a,,i,·nc 1 >er S:1ul e per Mirra, es~a fa lie"e e afTetluo~a , iolenza all'aulori', modellan,Jone i f'llrul– teri non M•condo la loro csallu reoltù, ma 6?f'Ondo l'idc:dc ,•hf' vj ;. implil'illl, Mu cis. "" ha a11d1c i ,uoi ,,1111aggi e celd1r11 le ,,ue ,\TTILJO l\lOMICL.IANO: J11rrmlu:io11e ,,i CRIS TE.RMANI: Le tre &)OC/, Milano, M. JIO<•ti, Tu111111·nel\i cd. 1916, ,,ag. 2l3. E.I.A., 194•. pp, 181. anco

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