La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 7 - 13 febbraio 19

.J.1========--=c=c-=====-======'•A._Pff_ESA 1!._f~LE J,AVO~~T'!_l~~ LOTTEE PROBLEMI DEL LAVORO UNA liRANDE COMUNARDA . . . . . h. . r LUISA MICHEL A proposito di elez1on1 pro 1v1ra l inNl:~ g1i:·~~ 8 {i;~,i~fnithfi~ 10 af\.~!l~~'. . . . . di donne e di bambini si recò• al piccolo Lc~~iamo sui o-iornal i di questi giorni I li Gorerno. ,li fro!1to !!-Il onr,1'/ l1eo.in - cimitero di Lernlloi&--Perrct nella. ba 11: fa nÒt-izia che il Comitato pe1·mani;n(ol te.rvenLo delle Orgamzzaz~on1, dimostra- /,it. 11 pari<>in:i a depofro corone d1 fi~r, dèl Lavoro ha a-ppro1·at.o i cap1sald1 d1 va sul p·,mo momento eh acccckro alle sulla tomba della grande e lrnona, Ùll&a una rela.zione. con la quale esso ,·a ." proteste nos(re, _soltop<?ncndo al S?na- Michel. , . prcsrutnr~ al m,ini•tro. compet<e<nlc 11 to, una lco:g1n<1insuffic,c,n~ a.Ile_neces- Il ricordò di. l~i ha preso nell a'rnmo dise,gno d1 legge sulla riforma del JH0· sita attuali, con la quale s1 modifica la del popolo pangrno le rn~e ed ~ugu– li:,·irat-0 riforma p1·ed1spostn, nel ml-I compct{'nza, aumenl:rndoln,. da L. 200 a ste proporzioni della leggenda ed e con dalla C~mmissionc Pa-l'lame1;tar~ ed e- 190()._ o con decreto 16. di_e<'.'mb~·c 1920 fen·oro quasi religioso che la folla d<?– st<·s,1 orn a tutte lo cate.gorie di !_avo- rrnnava, aucora lo _elez1om st,e,se alla gli umili, di <'oloro c~c la, subl!me n; ra.lori dell'industria,. del c001mc1·c10 e s,'conda d_o11!r!llca _ti, a,pnle. hell,: amò con l'esa,ftaz1one mag01fica. d: dell'agricoltura, ed anche ~i liworat_or1 Ora no, rntcnd1.1,m~ .,.assolutamcnt~ quc)L, passione che rcr certi <:Ssen e dello srcllacolo ed a quei11 d~d1cati a. che la famosa legge ,cn.,a modificata, la ragione stessa dcl111 Jor_o es1st~nza, Ja,·ori domestici, ~otto le 1·~r1e formr,. I non tanto o non solamcn_L<'.' 11clhs mi- compio il rito e paga 1I tnbuto d1 a,f- Ramrnentuuno. IO propos1l,o, che l_e s\lrn delle competenze, ma. rn _lulte qHel- fotto alla sua, mcmona. . rlrzioni nei Collegi dei ProbìYiri, isti-1 le all,ro nch!rste van~z,on,._ cbo dt~-- Luisi Miche. istitutrice e madre ])t~– tuiti in base alla legge 15 giHgno 189:l, rante l,t prnt,ca )lro_ b_l\irnlc 81. sono r1_: tosit dell'infanzia. ribelle a]le _ncqmz1e n. 20,,. si sarrbue,o don1te f:~rc nella ~eonlrat". nrccssa.n<>. 1mpellrull, pe,rche sociali e fiora as,,-rtrire dri _d1ntt1 u– ~crond:,, domenica del mosc d1 1101,cm- 1. Collc,g1 possano proticirnmc 11tc fun-. mani, solda.to i11Yitt-o della nvoluz1<?nc bro u. s. A cauga, però. od in consi- 2101'.al'e. . . ch·,.. ~ba difc& faccia a faccia col nem1c'? drrazionc drllc elezioni amminisLrativ,', Siamo d, fronte, oggi, a quc·s(;c _!,'trn- sulle 1.,arricato che le sue stesse mani con un R. l). dellì 10 ottobre u. s., esse na, stra.n1ss1m1t s1luaz1ono, rhc. et fa- ec.essrro, suòra carìt:tt!"vole. cos_tante– ,·ennoro rimandat-0 alla sxonda dome- rebbc s~rndoro_ per la factlon,'rrn bur- men!R cnn·a 811 tutte lie m1-scr_1edel nien dcl me,e di gennaio p~ossimo pas- lona de, n~sln 1s0Yernaut-1. se l>t que- mondo -~ una fi.gura chr cnmpegg11_1, nd– sato. st,one non fosso tn\'OCl' \anl_o g1 .iw: da la sto~ja Noiea e dolorooa delh1ma- Fu in qurll'epoca. e. cioè, appunLo I una parto ti govcrn<?, che mtcndc fare uita. . , yc,,o la fine di nonmhre· stesso, che la le eloz1oni secondo I antica leggo: clnl- Il 8110 tratto pii, saliente fn la bonta, :Federazione Italiana Operai Tessili ri- l'altra 11 Conntato Perma~cnte del La• la l.,outà inunensa. ed infinita. . chirunarn, l'attc-nzione del ministro del ,·oro; ente eonsu_ltn·o del Governo sHlia L!I ~rande scrit-trice franc<'SB 8el'er1- I.a1·oro sulla inopportunità di rinno- legi~n.ziono ~ocrnlc, che prorone .. tre 11 e cosi dice di loi: « La sua. bontà su– rn,re i Collegi Probi,·irali sulla. base '!'es, _prnna che le elcz1on1 stesse s_, cf- prrnsa tut-to la sua bontà dominnya a della vecchia, legge, che non nspond,) feHu(no, dello mod1fiche_sosta.n1.1nl1. tal pnnto che perfino J'esJH"('.SSionedei più. che non è piit consona ai tempi _Noi 01 oppomamo . ns_olutamrnto " suoi ocll cm ]a nsultanza, 1I ron•sc10 in cui YiYiamo cd alle esigenze della in- c&e questo gmc;,eo.c0Minu1.. La, Fcd~rn- Jo"ico dc'i suoi affe.tti. Come non roe– t!'l':t. classe laYoratrire. z1onc Itahana. Opera, Tess1li, pe,r I l'le- cr~re come non malc<lil'<", colui eh<· È la Confedera-zionc Generale del La- mento fommin_ile. cho è in_quadrato nello sfrntla il fratdlo più debole, chmnqne ..-oro in seguito a tale richiamo, faceva sue S~·ziorn <l_• tutta- Italia .. è nna dcli,, con la srnnturn degli altri procura a rroJ)rin, la causa.. ln, agitazione, e man- 1 1 ma..gg:iot'.1 11 nt:' r.es~ a,to a.l ,ngua rtlo. ~· se stesso la fe-Jirità'? )>, dm·a al capo del go,·erno un formale non la, maggio,,e ... e la ], · I. . O. T. sn Ed essa prrchè amava tropjJo - nd inl'it-0 a de~istere cla· ta.le proposito, I oppor.ra ~n tutti_ 1 modi. <l_e,cis~rnenLe.suo gl'an t:nòre ca,racc dì contencro tut– sollecitandolo per contro a ,·oler pren- perchc le ,;lcziom fi1;Sate pc, api ile a,· le k s-offerenze de-gli uomini e tutti i dern in èsame quelle modifiche della vengano, sian_o effot.tuate: _la F. I. O. T, aogni cli fclieità umana - coloro c:-hc I gge atti<ale così come furono re<:la- fa noto clw rnntel'~ tutti gli nd crcnt, soffrirnno, CSC'crnva cd odia-va e com– C::a!R.financo.dal 19 JL da.I secondo Con- ad adencrs1, dal pa_rtec1parc al :·?to. balleva. gresi,o dei Probiviri tenut-osi a. Roma, rendendo co s i nullo il r1su_ltat~:. pcich~ Dire di Luisa Michrl non baste1·cbbe E natisi bene che a quel Congresso ade- a.ssolutamente la ,legge de, e cssdc una un \·olumr. r.anlo fu riempita la sua Lol'l'i<lo. solo a.fri~an?, _I~ con.solÌ,tr~ dei suoi compagni d1 s, cntura e e I& gnosamentc e geuerosàmento che 1 a,i5o ,._ grazia che potc_rn ~et.t3:r<; era,. 1 n:– torno in Fra.ncia d1 tutl,1 .1 suoi com pagni d·i dei10rtaziono e. ~1 c,ond~nna. catrico pazieuLe de, lnmb, rn_d,gem,Jd una offerta di « grazia " •:spose• • &- Amnistiata, dopo rarNJchi_ anm 1 !1· sieme a tutti i suoi compagni, t-ornò fn. patria a comba.ttere o ad, nmare: el u partecipe di tutLi. i dolon. do] popo O 0 fu ]a bandiera n,·cnte· cl, t.u(t,c le sue ribellioni. . . · d' tt,e Gli scribi, gli cs;rr.1 ~mmoncl1 , l,u . le e-poche e di _tutti I rcg1m1. e.tibet o agio di sbizza.rnrs 1 a. loro La.lento con la « Ve,rgine rossa», con, la « Pebo– Jiera » con la_ donna cm s1 faoov~_ 11ra– vc co!Ì,a di non o..<sere hella. .. , f1S1ca- ment<>. · • h d. « Brutta, sia (dice~ .. Tailhade 0 e 1 Lursa 'Miche! <lit nn rnterr~ante profi– lo). Ma brntlezza alla :M1rabca,u. alla Ricnzi alla. Dn.nton; hruttt..,zza, cht: oog•• gioga. '1 0 folle, t.~nt.o -i, J}ene,trnt-a. d'u~ raggio divino d 1_nu,l11genza, ta.nto L1 fiamma intc-rnn: n p_onc un. ;ie.g_nom1- stcrioso di gcn10 e di a.ut- or,ta:, I\ na..s_o }argo. r,'a.rrotonda in punt.a., 1nd1c~ Rl– curn di bonti,. l·,1 leggero p_rognot111mo fa emergere il lahl,ro rnfenore. TuU-o il carattere dell:i. bocca offre un a.~1- gama singolare di tcnNczz;s c cl, d1sd'-'· gno. La statura i: alta, 1 os;,atura P"'– santo c01nc conYionl, a.<lHl! essere .?f\:fUiCI., d'.assumPrc senzn. la.n1C'nt1 .. ùO.JllJHt~ BO– numani. E' come quei C:ris~i ph,b~1, so– gnati clall'ortod_os~ia clè-1mochocvo, I,•. t-ni spa.l.ll1 n1a~1cc1{\- se-,~•~rauo r.f"lggeri" tutta. la mi,cri,i ,, t11tL1 1 Ji<,cc:,,t1de-1- l'Cnin•rso n. Qursta la- brutt-ezza. oo insiem_f· ;,, _lwl– lezza f>CCezionale. }a hr..llf:zza 1_1tt!'r11?rt· riservata all'auima d'el1tr <ll LttLS...l Miche!. Inc-hi1,inrnO<'in.<l f'SSJI., r.r>:npitgJ1.(·; f. ,,. HassEgna di libri E opuscoli rirono alruni ministri. l'attuale presi- buona volta mod1ficab. E nor) s1 chi<;- l:Ìta. dente del Con.~iglio. e ,·i parteciparono de. tl'oppo, dopo d1ec-1 anm cho_ le 1'1· L'episodio glorioso della C-omune di I malato cmineuti personalità. eome il sen. }{or-' chie st e vennero for~!'lat<-. con il con- Parigi meu,, 11rlla luce pii, viva I<' sur l sangue tara. l'on. Nitti, gli anocati Valdata. senso delle .l?er~ou~hta che attualment~ pii, belle qualità di donna sensibile al :-So,·cllc di lTALll 'l'oscANI con illust'f(\,- e Caldarn. ALl'im-ito K'irnlto dalla; g6'rcrnano 1• no st ,o bel _pa~.se. ciolol'(:, cli' combattente o d1 n.post-olo - Coofedera-zione del Lavoro al capo del No pre.nda buona oo~a il CA.P. 0 del p,onln n rntti i sacrific.i. zioni di Luigi Melandri (1). Governo. faoeYa seguit-o la avvertenza G_ornrno, ne prenda, b11onn..pota li mi- ]Jurante le terribili giornatf.' che pre- - Ecro Ul/1 buon libro - cliee il Jet.- che cc guulora si rol/'s.,e_ insisìere a· f<L>e m st ro ~I La"1>l'o: :· il uopo eho la leg- c-c·c'tr-ttcròla gra.n'de disfatta del vrofo- torr socchiudendolo, Ec<:coun bbro cM. /P ele:ioni con la 1·eccl11alegge, la ma.s- ge 'cng,, modi.fìcat". , tn.rircto irnrig,no. mentre i manipoli di si è contenti di porrH frn ]e. ma,m · dri, sima organizzazione ,iindarale d'Italia I.."'. F. I, .O_:,·T. 'che' fu la prima a c1oi csn.re "3i dal!:. folla e.ontendeyanq propri bimbi. un libro ch<>_si legge vq' ,arebbe costretta ad ,n1zwrè wza forte lanciaro ;J_ gnùo µ ~llarme, a. protc- pn,qso a passo il teneno insan1suinato lontier.i a.nchc dagli a,lultt, ch_n hi),nri-0 ar,itazione fra la c/r,.,,e laroratrire pe,· stare, ma,nterrà con'lp_lctarncnt3, 1i1to- ~Ile iene di Versaglia, Luisa Miche! fn consrrl'alo sano lo ~\Hnto e ti c-u_orc .• irnpedire l'efjettuazio,,e· delle ele:ioni gralm<>ntc la 'prop1•1a.·linea cll c~l)d?tta. r.d un tempo l 'infcrmie.ra instancabile Sono novelle. "Il s,at,gu~ mal,cto,, e·_ la ,tnse ». 1 confermando. c&·e-qualora 1° cfoz1on1 n- e !,L combattc.nte audace. prima e dà il ti(,olo a.I Jtbro. Il nm- Gn giornale industriale. commentan- ni~scrc_i fatte, sara. iniziat,n nna. forte Arrestat.a. ri,·enclicò ficra.rne,nte i suoi pianto ,, Germoglio 11 __ ( qua.nd~ inat, do la C(.\tnunicazione appa.rsa anche ~1ta.z1<?ne irn tutte le masS<' per impe- ~rimini. A, uta, la parola rer difondcrsi vcrrai,no apprezzato, e rncorn.gg ,ato _ lt> sull<J Br,ttaglie Si11dacali, affermava che chrnc I effettua21on0. dinna.nzi al Con~iglio tli guerra, essa buone iniziati'1c '). Jt<• hn, p ,ubbltc.a.ta la cau&a era buona. pur disa:rprovando,' AMERIGO STROBlNO proforì: · qualcun'altrn eh". q!,i comparo in bol- naturnlment-e, il t-or.o e la minaccia ed dell'lìfficio Stampa clella F. I. O. T. ,,·bccoQlondel 1 . ch'io r~rla:mo da c-oi. è il pa- la nste. e con artist1rhe 11lu~tnLZ1onr,. a-ggiu~e\"a chiaramente eh-e anche esso =========------ -----· " Satory dove son caduti i miri li conknuto d, que~t-r, novell<" è sano, credeva ccopportuno m.odifica.ro yrima . . . . . f,ratrll,i. P;tso\l11a. tagliarmi Yia da.llit como una. Ìlella pannocchia d1 grano- la legge e poi procffiere alle elezioni,,_ I L Ammm1straz10ne _dell~ • Difesa» 8oc1eta. \_1 s1 d\C<' ~1. farlo Ebbene! tmco. che matura a,l sole, tutt:i chiu- Per parte sua ]a Federazione Italiana prega le abbonate, t C1rcoh e le_,Leghe hanno, 1·ag1onr. Po1che e d<'tto, c-he ogni O II suo rm·icl" fogli,•. Operai Tessili. in1:itava fom,i1lmonL'è a rto~oY_are 1 ~~bonai:nento al g,orna)e, c·,.•~n- che ~:Hle p<'r la Jibert,\ non Jia, sa 80 ~ 0 e noYcllo socialisk . . 1 tutte le propri~ Sezioni a<l,<'rnnt,, tutb percbe I Ammtn(S~raz,ooe ~~ssa lu".z10- ch11tto ogg, che a un po d1 p10mbo, wl S ., 11 umane. lnS<'gn :i.no b i propri 150 mila e più SOCI a~ opporsi oare co_nregolar1rn e per "~tare agh •~· 11(' 1·,,clmno la lllll\ parte!)), ODO no,c e in tutti i modi alla effet,tuaz1one del.le coD\e111ent1 fin qui 1amenll1t1 nella spedi, Condannata ali:,, deportazione nella --·---- elezioni. , ,ione del giornale. Nuorn l'a.Jcclouia. fu laggii,, ·sot-to ti (1, l'""' I::llitric<• ~o,·i.1k · i\!ilal}{, APPENDICE 3 TRISTE SOGGIORNO - Contiene del yc]eno, questa mine– Eira - disse. - Kon · dii.e scioecbezw: guardate, mangio ~ch'io con voi, ~:na .. eucchiaia– t.a, per C'la.,,cuno, \"a bt>ne. Rapidamf'nte. com',era l'CnUlf?, il so; 5petto s, 11,ni; ma un nitro ca.pr1cc10, _cli cui ella. stessa non a.nebbe saputo spie– gare l& ragione, la. pres(•. - Pnssa dall'altra part(' ora. Pazientemente, come n., reubc fatto c:oa uo,i, bambina capricciosa, Raeb~lc si a,rrese nl capriccio pa_"6a.ndo da dc– filra. a sinistra., e da s101stra a. destra, se◊ondo gli ordini cli Annie - Ed ora be1·ete , i farà. bene - clis– se poi porgendole 'un bicchi"~e. L'ammalata, bev,·e e &puto con cli– sgust-0. - Com'è cattiva.. In quel moment-o. accomi:agnate da alcune infermiere entrarono alcune paz- 2~ e si dires9ero ai letti yuoti; qu~l– cuna trovando if suo occupato usci lll grida e smanie; in Ll'cvc tutta.. l'in_for– weria si mut-0 in baccanale; chi gr1da– \·a, chi inveiva, chi 1cn.nta,va; A.nnio stessa presa. dal contagio e clallo spiri– to d"imita.zione, che neHe pazze come nelle scimmie e nei bambini, è fort-e– men~ sentit.o. uni le sue grida a quel– la delle altre; la. sua yoce le supnava. tutk; sembJ'él\·a irn.J)O~~ibilechC' una creatura c·o~ì eòill•, ro~ì dc:l>olo. ro~ì e– &tcnuata ne contcnc•-;;.:-cun ~imi le \"O– lnmr. - Vuoi lacere? - intimi, un'amnHl– lata, e, prima chr le: infc.nni<'re a\'C'SSC– ro notuto impedirlo, discese dal letto e si avrento ~u Annic• schiaffeggiandola. - Ta.oor;ii ora? Intimidita c Bgomenta, Annic si ter– so col lenwlo il sangu.c che le usciYa dai denti e non rispose. - Vuoi berr' - riprese I altra con 1111adolcezza che contrast,wa colln vio lenza di poco prima. Se Annic an= 1;otuto serba.re un s•n•;o di rancore, d, odio, sareubc ba– star.a quella dolcezza, per dissiparlo; in quel momrnt-o, come i cani, come i bam– bini avrebbe lambit-0 la mano che I ave– va aspramente battuta. - Non gridel'Ò più - promise. Ma per quant-o sì Rfo1zasse a tacore, una .forza ignota superiore alla BUa. vo– lontà, la spingeya a gridare fra,si in, coeronti, parole senza. senso, o a doppio senso, e internamente wffri, a, sembran– dole che un'altra \·olonlì,, e un'altra anima, fog~ro penetrate in lei soppri– nwndo la sua Yolonti1, soffocando l'a– nima sua. . l'ortuna.ta.mente il bromuro e l'oLuio. cito J'infcrmic-ra le a1·ova dati, sortiro– no il !uro beucfico effett-0; ella s'addor- mrnlù. · 8i destò a notte alta; due infermiere avevano surrogato Je altre, ed ora ri– fac-el 'it.nq i lcUi. mutavano le lenzuola. la\'a\'ano k a.mmalate; Annic richiuso gli occhi; la erodettero addo1·mcntata t· passarono oltre. Elln si ria~SO}JÌ; ln s,·cgliù un n1mo– re strano. come lo slriderc di una car– rucola.; a,·r,·ano riaperto lr j:,rrsiao~ e ]n, !uCR dell'alba entrava ne l'inferme– ria oonfondcndosi con quella delle lam– padine cl~ttrichl' t11U-0rfl nrrrfi<', Un informiera si a11·icinò al suo let– t.o chiedendole: - Come vi chiamato? - EYa - rispose Annie, o non avreb- be sapnt-o dire r.erchè avc55e dato quel nome invece del su:>. - Non siete pii, ln C'nterina del Ger– minai! - E,•a, Annie, Calerioa., che impor– ta.1 Non un nome. ma un numero si do– vrebbe dare alle proletarie, perchè non sono creature umane, ma docili stru– menti di produzione in mano alla bo,•. ghc.sia che lo sfrutta. Calorina del Ger– mina,! rai:prescnta l'eterna vittima; l'e– terna schiava,, la cui gioventù, la cui hellczza sfiorisce in un lavoro rude, che non le frutta che slcnti e miseria, e fi– nirà por t~liel'!a all'amore, alta vita co5Ì, come 1ha. t-olta nlla sua. parte cli sole. - Io bo sentito qualcuno parlare co– me l'oi; era un sori a.lista. - le pure lo SOiio - affermò Annie. - N'on credete dunque in Dio'! - La domanda era pa,rtita da un ktto posto dirimprtl-o a quello di Anni": chi l'oc– cupa.ya 8i chinmn\'a ('lf"mf'lnt1na.: c-ra. u– na. })O\'ern cpiletti<•.n di dren trcntn.nni. dal Yiso tondo inoomiciato da.i ca.rolli corti e radi, dagli occhi castani pieni i;li bontà. - Dio 1 - risj)CJ&e Annie. - Qua.li, Dio1 Quello che .ascia sgozzarn mihoni di uomini che donebbero ani'nrsi com<' fratelli? - ])io hn detto: Non mnnclno piu <lilm·ii ma adop1·crò ·l'uomo per c·a.sti– garc l'uomo. - Ma prrchè i\ ca.stillo raclo quasi sempre angli oppressi, sui disc,redati. e non mai sugli oppi·=ori. eh~ specula– no sui cadaveri delle ,·ittimc e si a1'- 1·iecbiocono nel loro banguc1 - Dio solo può essere giudice di re stesso; chP ne sappiamo noi in-fime crentnrc l Ep;li sa ciò d1c i,a cd il pcr– chè dei suo, _giusti dec1eti. - _Uii1st_i ·l Noi trornt~ dunque giusto che '· figli ,cn~ono Hrappat-i ali~ loro madn, 1 padri alle loro creature, 1;,,r essere trnscina,ti al ma.collo? - Ma ~ss! sa..1·n.nno cç>mprn~ati in un mondo migliore; non d,"SC forS<· il :!\"az– za~eno: Bea.ti ooloro _chq piangono per– che saranno conp0Jnt1. - CrPd(_lt-cvoi rhr CrisLo, nobile fi– gura d1 _nbelle. mal@:t'11dola ,ma appll– rento mitezza., a.nobbe ohbrdito al pa– drone ~r quMti gli a,·es,;e coma ,ncb.to un delitto? (C'o,.t111uu), !.IBERA

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