La Difesa delle Lavoratrici - anno X - n. 1 - 2 gennaio 1921

4 _____________________ ______ LA lJl PES,1 lJl!J:.!:..E_ LAV_(?R,!'i'li!_(J(_. l_aug-0 ,sea.glj11to a pi~n.- mnu i .su ehi va diritta e sicura s01t-0 la hanùi<•.r" della 1,ua fede. In un lampo mi bale11ò la verità; quella frase rrn stata proparata. ., ponaer.,,ta nl'lla sogrc'tcriu fra io eo], loghe e la d-irettrioo pc,ltegolc o m.ali– g,;e; si affilava. alle mio spa.lle il col– tdlo della malùice.nrn o nwntrc io pas– savo le ore difilate nelle classi, serena, spiegando alle bambino, quello mezze auimuecc borghPsi, strette in confrater– nita. ne,lla. se.g·r{.)teria, mi· la,nciavano fango a- piene mani. scita, un visetto sfavil!a.uJo ùi s.ilute él .,, Sai, le mormorai, sai, Elsucci.i7 Og– <l'allegrin, mi sorridevtt sot,to il berretto gi noi siamo pii, socialiste c,bc lil~J. Ev– rosso alla Masaniello; I.-1. mia himba <li viva Lenin!"· ritorno dal ginnasio. Oorsi a lei: La bimba rise .. Al co11!»Uo della. ~nn . u E' tardi, è voro1 E' mezzog1orno, ma'lttn~ svan1n1 1n. n1c_l ·acuto senso ù1 andiamo ])resto"· molestia provato dianzi, meni-re con rs.- Uscimmo nella '(ia fangooa, sotto Jn. <lici pii, profonde si sa.Ida.va nd 1~10 piogg~rclla antunnalo. La ma.nina dell'I cuoro la nostra fede forte o prn v1vo mia bimba striàgova,_nervosamente la s1fa.cnn1 l'aff~U(! p<ll' voi, proletarie d,·! mia o i suoi grandi occhi neri mi guar-[ br.accio, por voi, compagne dcll'IJc:c, davano con una muta interrogazion-:;: Jolci sorcllo di la,voro. LEDEA. CORRISPONDENZE= Sotto J"insinua.1.ione ripduta sussul– tai; ma sdegnai Ji raccoglierla; troppe fiero sia.mo noi. c·om,pagnc, per cont,m– <loro colle piccole serpi .. Solo ribatte.i: "Cre<lo di m·ero diritto alla, mia api- [onvn~no ~rov·1eu·a1e fnmm. •nr·12lirt~ mootr,ll'C 00mc ln 11ro1,agand,1 l'iÙ ofllcacc, nione, alla mia fede, norì le paoo 1 Non t t ~ Ui'UU plù clcmeut.src, più penetrante, non poosa sono già. una schiava. >1, • :n.11-si oon trattazioni nslr.alte, dottrinali, " Sì, ma le ri)Ìfto I utl·i rirsr.ovano R . E ·1· ma debba trnrrc ,ugomento d\11!.arealtà vlv::i ,., a egg10 ffll la della •esiRlcnM >-1-0-'°"" deL!<1ù-Onna. Anche teetb suo modo irò, violento, di af- ,ieL1<1 Difesa <lei/a LM·ora.trici-, gli nrti00li fermarsi. Una signora, <leve avere più Dorllenic,, 12, nel Siilone delL'l C,,mern più suggestivi rono quelll che una donna ;.egno ii. del Lnvo1'0, ha avuto luo:;<:> rannund.ato ùcl J)()r,olo, non 01:ieraia .nut.entica ~riYe, o u Non .50no uua sir11ioro, prego, sono Convegno Provin't"iale delle donno soci.ali- !fi i:ic-rlver,e 00Jl una sua domandlll, eon un 'nn.a prolet.aria e siccome non ho paura st e. ottimamente riuscito. euQ dnbbi-0, ron una auu o.<--sc1·vazi-Olf!.C. C<l– di nulla o <li nessuno, a.ffonno a. vooe Eritno rapprc::,ento..ti i gruppi femminili tli Rì, neHa Gi11,loltiz·ia ~ttimnnnle egli YOlT<'l~be àlta sotto il sole, sotto le banJiere roose, 3 v Se-'1oni. ci. fo.."8() serupro la colonna fern111inHe,11"1 lo mia fede ineroltabilo. Noi siamo, si- All.ii presi<lenw viene chiamat.L la Mm- vorrebbe ancbe elle lo si:>unt.o, il tem.1, l.\ g nora.. così oonvinti del nostro ideale, pa.,"Ila: VaUi Nella, l,a Quale ,,..,1.~te a I Con- occasi-011• dell'articolo venl.sse dnllc i101lne com = ·10 •rano i pri,:il'i cristiani nelle vcgno in r<1ppresentunz.a anche ddln. Fcòo· slesse. Non lrnr,ort,.~so non san.no .ser'lverc u "' raziono llrovincl:aJe So<:.i.nUsta. 1 1 ò. l'id 4 c.k 11 catacomho ... "· · Prima d'u,.izlarc ; lavorl dell'oi'1ine ,J.cl b<'ne:· ,a, .st.al < ·i'e /"" 0 t'Jo 00 '" 1 a ., a u Lei ò a.nche aspra, dicono ... n. gl-Orno. BeU-enl<i,n) oE:p.rlllli} uFJ ~liuto al ~~'!;:i: 1 fuT~~lu~.a ~~)e~i~~ne~e~-Ilu;~~gi~: ,« No, Lei sa meglio di me (luanto io compogno Znnfi - •j>resen,e all'assemblea di.z.l<J,un concetto ~bag'lklto, elle oentono Mia mite. Sono aspra, SQ ]ta.nt ,ò qna.ndo - reoonte'f!lell>t-e srnrc-erato dopo il "'10 a-r- 1 I di h ro un ·futto mi .i offoride nella mia fede e JieÌ miei resto durante gll nvvenlment.J ùi Bologna. ~~e ~no;ovi~:f'%~o ,;.;:~. ; . · compagni di :rede. Io -aon insulto nes- Relnzlon-0 sul ConTeguo di Milano Q.ue, ;to ,, il segreto della prop.ignn<la più anno -ma non tollero nemmeno che altri feco1ltl 11. llimgrw. •cl.le ili lettore nuovo, re- mi in~mlti n. , . H.a J)Qi là p.a.rola la rompngn:i Fio,·ila. fra.t.tario. •~i~t a!'ferrnto d;a un qrnak:h«osa Lo sguardo <lolla direttrice sorrideva Nlibtl·i. c-he-rl!ermoo 6ul Convegno Nazio- che lo interessa, ,P,,rcht· gli è ro-pi1ato, t,er– oomil per roocogliersi per un'altra free- ~\"~ ~~~~~~~~~••,/':;,i~i~ 1 ~tantLa!ll,e t nut9si diè è vero, percl1è l'ha penM·to 11ncl1<: lui, ciata, poi si fece &0nario e la voce dis.se , & gli l"-11'<l,i a,·erlo penfiato. Bisogna che :ala Ln relntrioe i-llnst-ro alle l\re.sent.l, iu un che chi J,,ggc sii\ tratto ,. dire: « E' proprio paca : nmpia e chiara cspoolzione, 1 lavari jvi coo· , " Ma come mai quegli uomfni sociali- evoltlsl. . . . ' rt' Jisoorso, che non pos.1amo <laro per sti non a-vevano oondot1o le loro donne a~oenna 'alla_ ò1scu<,.s1onc_ .ompla cJJ.e si ll!llero per non rubare sovertbio spazio ulla in oortoo1 Eppure t1ltti o,li-a.nno figlio o svolse e 00m~rncu gij 01'11_ni<lei giorno vo- Difesa, termina tra gll· applausi 0011 l'au– moglie o sorelle. Sicchè non ammetteva.- t.o.t1.I~o provtnda_ dl ReggJ,Q - °'""°rva con- gurlo cl!fl le donne evitino pih ohe vossono no f.oJ'!ljl neppure loro che la donna par- cl 0 uden<l1> la :elnt1'1<X>, _forte _d~oltr{'. 40 gru{>- la struttw·a 1, 11 .rncratiW e yc1·archica <li .,._ t.eeipaase a.I oorteo1 ». E lo ~n'ardo ri- p, ron qu.a.s, un m1gha10 <h _1,11sc,:1tte, tene- na loro organizzazione di-,tinla d«lla. ma– eleva a.dosso <li lojolesca gio1H.. 'il' arl.,be m_ qnel ~v-egno 11iwuno posto . .sehile: e de<lich.lno oopra.t:utto·t.emPQ e ope- ' Ma io già ribattevo con accento fe,- Ci sia ciò do 111c-oragg,,unentoa perse.e.rare ra a comprendere le verità <1"1 ooct11lismoe mo o serio: « In questa oittà, purtrop- nell'opera_ nostra! (ApJJta1<si). . . . . a- tlivulgarlc tl'a le loro rompagne ! po, non v 1 è ancora una sezione socialista La rompagna,. Se·~Bi di Gual! 1 er 1 _rbcc d 1 Viene poi met:1.90 in w>t.nz.ione un orài-ne femminile; le donne òi eui lei parla a1;ere = ~a _n~nngere ali ampia rela- <le! giorno, pre,,ent.ato dalle ·co~•Pàgne di forae sa.ranno probabilmente estraneo se zlone delkl Nobih. . . . Bagnolo. nel quale, 11pprovand0si l'operato non avveree alle ìdec dei loro uomi-ni 11. Parla .<lell'l d.iscu&SJo_ne ,;volta<n intorno o le. reh1¼ioht, <le.Ilo rni>Prosenro.nl.l. ~i in– E il mio ~uardo di,·entato duro ormai, al "Suffrnglo Femmlnilell, e raceomanda v1ta: la Fe<lemzlone Proviuclale Sociall-eta alle compagne e co~pagnt tutti d1 tener a<l Jntc.nsiflmre J<1propag:an<l.a fra k don– sotto qM la sforza morale, diceva: conto della grande 1mport.anZ11 d, qnesto ne. E' approvato all'uai.animit.J. « Vuoi guerra e guerra sia e sarà guer- problellUl. p p . ra implaca.hile, senza quartiere "· E in- Dopo altri vmi rilievi stti lavori del Con- er In ropagAndB dovinazido lo ultime ca.rtuceie del-la, di- veirno Nnzionale, la Ses>sl <'binde, "'""" pu- Sul sccpndo eomrua dell'online <lei glor- rettrioo replicai n90Juta: 1 re oppJauditiasim~,. 1i00rdando le vittime oo: « Acoordi per una azione pratica dl u Do! reato pO&So pensarla ooroe vo--, della reazione _poht1<-:>-, p1'\l!)'J,g11n<la e di organizz.azlon-0 fra Iè don- glìo, purchè non faccia propa.ganùa po- . Aperta quJndi la <liscuss!Qnc, p,arl~no la ne"· rifcriS<.'Cb1,evernente Bellet1ta.ni. litica. ne1la scuola. .. ». oom11:'lgna Va.UI,. la. quale esprlrne I su.01 Egli Jia akume proposte, che il Con,·egno ,, Appunto, si ricordi che non una pa- <lubh, sulli! utilltitl d1. u~ Sl)e('Uil_e org::uuz- apprO\·a, ~- -tra<luri'e' Jn ".tto le ·d,e!ibe1-a– :rola coo implichi le sue conviru:ioni deve ''"~Ione." dello mwr, d, fll_mlglia•, come z:oni <li ;\fil.ano. , . ll I è dct:t.o rn un ordine <1<,1 giorno apprornto La Noùfli ritiene elle dopo il Co1~1·e,.S90 esa&ro pronune,ata °" ~ sc:uo a,.se no ... " nel Convegno. RltJ.ene bpsll che ogni <lon- Naziornile <lei Partito ,si renderà necessaria o fooe_ un gesto vago di mI!JaCCia. na proletaria sia oriuul:lzoota nei no.91.ri Iu CO!lvocazwne ni un nuovo Convegno del- " 81g_nqra., nella scuola 1 0. rnse.gno la gruppi femminili e nella propria lega cl! Je donne •soch1li~te<l'Italia, E'a rnti e-be sin borltà., la lea-1~, la grnatiz1a, tutto mestiere. tenuto· a Ue'ggio. ' . • quanto vi è d1 eletto nel mondo e se f,o Verol!eSi rivolge un vivo incitamento La propo,,-t.oNobili vlene messa ai voli èd ci-0 - in ultima an,aJ.isi - è pa.trinJoni? ai 00mpagni afflnehè es.sl curino_ la propa·· apJH'0Ynta quasf all'una11imiti1.· indiscusso della mia fede credo non saro imnd.i fra )e donne. Non lvistano le pro- Ne\l<>·«Varie», vlene accctU1)<11rna i;to· incolpata. èli... pròpag":!'da ''.· . , me&.-se che si fnnno i<Itut.tl i C?ngrcs~l. . poet::, della .c<>mpagna Falllil!ni d'1!lizi,1re Lo sguardo oolla duettnce dnento La compagria Lamb.-i1Bth1 di S. Vittona fra ; grnppi femminili dellu provlncin unn velenooo O Ja vooe dura: parla ampiamente anch't>S9,l della necassltà sottoscri7-lllne r>el migliornruent() ùclla Di- " Si ricordi, di86e alzandosi, cbo se d! curare la donoo_. . /Ma <lei/e 1 La,;,,ora1rici. vuole restare in questa città ba biso- Parkl_no ancorn m _vano se,:,so la. Sessi, * gno di es.sere attorniat-a. da u~'atinosfe- ~' Nobili' e 1 oorupagm &co nd '• Lari e Ilo- PIRE!\i\E. - Domenica in si rillll1 i.I ra di .stima "· '. 1 ~~r\-nlinc la.· parola 11 compagno onore· Groppo femio.i11ilc~-ociali.s1a <li Firenze per u 9et:tamen~ 11. _Avovo la _mano sul_l_a voi.e Zibo,-<li. • dl1,-cuwrc ln ·nrerito a ,arle questioni. ma.n~~l~ del! u_ec10; sa)utai ed u_scn. Ei:11 0011 vorrebbe ripetere concetti gii\ La 00m1:,agnn Pa.n<lolfl fece la relazione 11e,<it.1! 1 op"j1re.66l°')<> a vv1len.te ~' 9.uella <letti. RaC'comanda due ~: concepire u, del 0onvegno tt'Jllmmile di Milano in )nO<lo guerr11, ~ _e v:t.}e,.a b~ ,d1 J?lce,ole ·or;zani'l.znzion,e femminile eo!Jl<luna_ dlvi- ampi.o e preciso -0 fé!'Illaudosi 001ymaggior l}UDturo dr .spillo, pii, terribile <l1 qua- slon~ ù.i lavoro n,;r la 11roP.ai;and,'\; ri~_urro virncW, snlla questioni 1.>iù ,salJe-nU. , lulllfl}O guerra cruenta. ._ n-1 minimo ta • IJUJ'<l<>razlu.» dcli <>,1·g,,ni,,.-,.a. .I-:Hau1im kl J'elnzlon~: ,;erun1-e Lo CODlfi<O· Nel corridoio scorsi il viso curiOSQ <l1 zlo,oo dletJnta clu1rnM.ra. g-na l'unùolfi, 11'1"lòi1,~mc1ito all,i. prnpa- lilla oollcga, ma lÌl.in foodo, presso l'u- Quanto al primo punto. egli inslb'Uoa· <li-. g.auùa fen11ninilc: al m<><lo, ::ii mez?.i, agli Voci dalle Ollicine e dai Compi Domanda Cara u Difesa n, '8000 fedole tua abbonat_a, o_ leggo yo- 1-entieri la rubrica: "VOf.l da, campi e dallo officine n i a mezzo della quale _mol– te O<?IDragne ri?<)r~ono a t~ ~r sp1ega– &ìom, 1nforrna.z1on1, C(;C. _T1 ch1cd9 dun– que un po' del tuo proz1ow _spazio, on– do aver risposta. a<l un rens1ero che <la ps,r,icchi gi'orni aasilla i _mio ce;Yello. _ In un'&dunanza del C\rcolo GJOva.n1- Je a cui fa,uio parte, e ID seguito a.Ila mancania. di' uoa compagna che prnse pa.rte a<l un battesimo catt.,ol/co, ooete; nno la tooi che i1essuno degli a.de_rentr · al Partito Sooiahst& poteva -p~rtec1pare ., cerimonie di ca~atter-0 ro11_gioso. . Ebbene lo credere8te! alcun, comp~t IIOi!ieDnero il contrario. . . . . :Ila dimmi, è dunque amm1wb1le, d1- gnit..o.o.. lo ree, che mentro il nostro ~r– tito combatt.e \ \it.ti i sostenitori delle cricehe oorglwei .JerH:ali'llllO comprEIIO) cowpagne nostro partecipino a cerimo– nie che sono in aperto contrasto coi principi nostri? Non -dovrebbe· forse es– sere opera nostra, noi che rapprcoontiar mo la schiera dei liberi da ogni progiu– dizio, oombaUere tutte quelle su,persti– zio]!_i che ancora s'annidano nella men– to Ilei nostro popolo minchione, inve<Je di incoraggiarle colla nm,tra partecipa– zione? Che ne pensi 1 Saluti cordiali. Tua An11a Pavig11a110. Occlvi~ppo lnfenore (Biella). Risposta G1J1·a Com1)0,f/1"4, Hai perfett&mf!l)t.e ra.gil)lle quando di– ci et.e nOD è dignitoso nè a.mmissilrlle che una. iscritte. per convinzione &I PI,)' tito Socialista, wenda p&ri<l a.d una ee– ri1r1onla. di ·car&iieN religioeo. E uon PQe9C) pe,lllM'e Mili& r~~- rn0nto come compagni e r.ompagne com– p1~no ancorn oggi, con leggerezza, di– rei quas1, un a.tto, chr. n(Jn solo è. in con– trasto con le idealità nostre, ma che ne irHirma. la ~rictA o la <li, iUu1:u. I compagni e le compagne di Otchic,p. po Inferiore non ignora.no certn,mente cho la piattaforma ]liù solida o più si– cura ove tra.e appoggio la borghc,in, è ancora al giorno d'oggi il clencalisrno. Ora w noi -rafforziamo la ragion <l'esse– re di questa istituzione, sia pure cou la semplice nostra presonza ai loro·riti, a– limentiamo, inyeec che essiearè, la fon– te dalla quale attinge forz-a i I nostro peggiore n=ico. - Come poesia.mo convincere .gli altri quando a.ff! 'rmiamo che la._chie.3a, éovo d1 par-ass1t1 o d1 sfruttaton, devo spari– re per opera nost1·a, so _poi noi s~i diamo in certo ,qual modo imp9rta,nza alle loro !funziom pur sapendo che so– no men1.Q8ne1 In fondo è un inganno che .fi1CCiamo a noi atooei porchò mentre pensiamo cho il prete teme i ll06tl'i circoli, le nootre illtttuzion!, la p06tr~ pr?_pà.gan~a. nelle l'C&ltà. det, Jatt1 _19 ,fa«;1ll.lllo ndi,1·e di wo:uniee-raz1one pe,rooè, alme.no nolla. forma, »ÌalllO ~~ S()hiavì. Così e&Ei pos- sc,opi. Bs.r><~~c, 1nol! re qt~tlc dov.rebbe ~9ere la Ji11 c,1 Ji ~rnlgimenl.o <lelkt i>e11ola di cul– tura fr.1 le ma~,,; operaie mettendone in n. lievo l:t 1H~~sità. (' jlfustr~11rdou.e i vnnt1Jg– A"i. Dopo viYa Hi:--..,..:ucli--ionc in ~writ-o a eiò J'udurwnz.a si sc·i,ll·~· ("()'!l l'Jnv,.t-0 e l'm1gu- 1·io <:h-e tutte k: <.:<>U11Jaj!11~ di fe11c ~i n11'.· 6Ci111ua qw:sto grup1.:o ,h Yol0ntcr~ H~l– fopen1 eol11rnw di <·dn<·::1zi•lT"!f: ~u<.:i.::1\i.-.:. 1.fl. * \" HJEV ... -\.i'\O. -- Lnnc<li, li .._'\()H~nto n11:~·. cbhc Ju,,g-o in Vi~1:\'~1110 nn.n riuniouc fom– minile d10 ri11--=-<.:i .~:-vtl1H~fnc1P.ute, tfat,,,1 il 1iumero delle V1t.Cl'H'n~t1.~. J ,R_ CHD1f.V:tg·11:~ M.,"lrlnoni fi!CC fa r!,!l.Hi'tln11e :-:u1 !:1,·on ~!11 Co1n-egno teIJnt.o:--rlin Mikuìo il ~ n.o,·ull lJI\\ C... <lOI> O nl.ll ,PiU C .-.:\'!''.'ll.:t tli~~(·us00U(•. :11: fa !.!_U.U1e1)n>.~ro J)[IJtt• 111\·cr~ ~-omp,'lg1w, :.:, <lclil )e.rò di f~1rr propng:tn<fa 111 llle"/,~o ~il l'cletnento femminile onde fn.r or>cr,1 <h JtM· s,,llti-arno. · · 'Le slm1).Atiz.1..;rnti "<-ipeci.a1mMt-t~ fu,1-onu lie– te di .rr.~st,crc .:.tHeuo&U{' •ùi~uFJ.~io·ni, pro– mi-sero cli abbOnur:-;i alkl V·i(csa, del[.<: l, 1 l- 1poratrid, pel J~2l e tl t.a1o nopo ;-;i ·ùic,tl,: nlt'l sotto~<:ri,th·J l'iuL~trieo dl C",011~!11.i<..«'-: · I1 1 <lic<'mlJr~ cblx 1 Ju1•1!;1) 1.u1 Nn111·1,;•> Jc.·m tni 1 iil:e, dOYC l,1 t·omf,.:JJ::,11à G.;l iJ.o di (;~1~)– ,·:1, p~11tò appl,tu,litl~ixw. * CA~ll'A<!:'\"OLA (Reg1;io f':.J. -. La :-;.~- zlon.e gioYanl?c fèllllllin.iJe Y,H l':q)IÙ:.U}l,~Ht-.J :tf'fenw1nflo.l,{.i nuehe nel ì-ioc:-tro p.ae &. Co1u· I)o@tl in mag-giornn7"'1 ctl giovani e vol~11- wrose l,n·o1·a1.ric-:i ll11 ef<l)r.:BSO serii propo~ili di jnizU11'e- e <li ben <.··o:ndllIT1:)durante l'm– verno, rin lavoro di pre':p:irazionc delle so– cie tutte llt"r •~<ldestrnrle. ooll.l kttum _di g-krrnali e <li opust'O'li di propoge,nùa, a dt!.– fon<lE\J·c H no6t.1X)j(.lc,ale. 'Nvi nbbiHmo fe,rm·a volontà di tinselr~ ed appena la buon.:, stagione i,<,rme1tcrà lo passcgi,.-Jnte doruen.ielli, invece dl ri=cre n furè d<'l . ·pel-tegoJez,~ it'lutik, a.nd1·em<1' nelle. frazioni, uei <:a&.>htr1clispersi n mi– scbla r?li frntemamente, oo,n le.donne elle anoora non sono eon ùoi p,er dimostr.1 re lo. ro elle solamente il Hodalimno salverà i lo– ro figli dalle gu-cnc, le toro famiglie _<la-Un fome. F'arcmo il ""erificio di aC(]u1H1Jre qun-lchc copia <lolla no.s"trì1e.ira _D!Jes1i delle L<L·vo-i·a.p-ici, e la. last.'Cl'C'IDO in que....,"1.C case come un buou SP.nic por l'avvenire. A nome dunque delle oompagne dJ quc– stn' ,sezione !'!Uluto tutte le dilllne sociaJL-<st,, prfgal]dole di·graclh-e il 111i.sé_ro c nl.:'-!JUt,J che :nuche noi portiamo alla Ylttona l"m, -:::,r,. ci.nlismo. '"'Bra1:e oom1111g11cdi ('a,npay,wla . .11q1u– t"iamo bnon 't8ito <Li ·vostri 8/Utzi e elce m 1 1l• te·Sezioni sa.-ppiano i-tn~ta-rei. --------~----------- Picèola Posta 'l'Ollll\O. -- (Oa·i-allo T,eopoldo). - La vo!->'tra ~tori.a !AA.rà Interessante :um è sem– ·i,re una stoTUt pen..'OU..~le ~ f.;.1mi linn.•. ):',on ,,a come nrtirolo <li pfof}ng.nmla. VOGH0RA. - (l,anetli F'.J. - Dal gen– unlo 1921 l'at,bunnruent.o annuo ,~ne po1·– lato .i cinque lire useelldo il giornale sd.ti – manaltn(.'ntc. Un nUUJf'.l"O ~f'[Y1rn.to tv..>-<..'e1·~1 oneora dieci. ceute$iml. Grazie alfetuosc parole tlAVElN:,_TA (Ida, Gltir11..-di,.i). « Uu'Ìlltn1 clf-1 Pi,1,i n uon t! cb~·o. CAMPAG:--rOL.\. - (Dirce Hussi). - Rl'– m,iJd.a rispond.crà all.1 t.nn intere.~nte <.fo-. ruanùa anvcn.n vcnà .. il tuo tu1·no. :'\o nh– blamo J).."lre<'clli-c i.u sofferenr .• a .. TORINO. (Verit,iJ. --- Publ>li<',1r,•lo couse.1,·erù.1110 lo 1)\.~cuòo11imo mn. r,c.r n,1 stra regola ,·~lislllo oonosL>c-re il nome del- le colJalx,rntrid Fatti eon~r~. _ CROCE: MOSf-0. - (lt<lera). - l'ubùli– chercruò aw=a poa,iibilc. VALDAGNO - <R. 1'.). - Co.rrlsJ)<.lO• denze eò a.rttroll ifi p1'0pagarrd.i -ri.>r ·TI no– ~trp gloi11:ilc debbono e..s..."<ire -sc:riTii in fi>r– ,m,; aemplice e· c➔1i,1rn. Ma eosa volete si>ie• g11,reC 1 <:bi n.>ldc tonvince-rc oou là b rctr,.. rica cuereutc? >1. sono $Ctnpre din,o,tra.n· che la. quasi to– ta.lit.i, <le, ciltadvni, ~nno Jci ere.denti e giustific.i,c quindi la n,x:essità di man– tenere ucl bilancio tl,,l!o St.ato l'a.s.'lO– gno pe1· il culto, (molti milioni di lire che sarebbero rnr·glio spesi per la scno– la), col q11nlc n•ngono ma.ntc.nnti ehieso e preti. TnUo q11esto lo Jic·o, _e si capi~ce, per coloro che llon credenti (como in ge.ne. – r')le ,wv1enc dei giovani), ·tnUàvia si piegano, per legge1~ezza o i;.cr timore, a SCf,une lo pra.tiche tmpost:.., dalle chiese. Benchè rnvece;_\_n quan~i vengono, o oon9 ,e·nut1, a no, att1·aU1 dalla ve,l'ità d~lla nostra dottrina che ò <lif~a <lnlh vita stessa. od anC'hc prl' ra,,>ioni econo– miche., uin, n<'lla cui til4'1ltc non souo a.n– cora. divelte le r-ncl'iei delle prime crc– d~nzc, _io rit,,ng~ eh,: il pi-oblema reli– gioso. SHL nno ùe, JJIU ionnentosi. Con que.<itJ, e sohunPnto con questi sincora– mei:ite crt•ùen_ti, è necr:;~a.rio essrro rnol– to 10dulg~nt1 ! Sahiti ca, i <lalla tu;\ Ro1,1ilda-. ,INVERNIZZI GluS~f'l'I\ <!~~~";;; – :l'ipog_ra!la ùelb, .Società .i,:,Ji tric e ,1 rnnlif Milano, I'•• El. Domiano, 16. ·

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