La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n.3 - feb 1919

3 dure), fo oa.rni, !e uo,,a,, il )aUo, ·cou- !ugna pcrehè ptw uolp,a, di qua,\c1,na -colle sae braccine tonde e, mo1,bide, I t'{Wii delle rpiautc. Du.rante le o~ci di ri- teni;ono appunto g·li elementi cle1 quali to,•1,/ ,1rnu>lante. ariditit, ;.i fnxhlezza-) menti-e tenevi~ g~i ooch.io11i<--Btatici fissi poso me lo prenclevo s:osl .stille ginoe- - è costituito il nostro orga.rnsmo e chr non· compaiono piì, le novelle che era; in faecia a,l bab-bo e la gioia che t-rn- ·chia., e g-li dico10 che anch'i.o ave,vo- ai_ noi no.:i. potremmo introdan·i al loro ,10 "\a ,,:ll·Le p,1, dilctternlc del z.1or- spa.riv.a, da quello &g11ardo valeva tutte casa um, bambina !buona che mi a.i.pet- 5lal'o naturale. Cl.alo,.. •\e p,arolc, pii, dolci e pii, a.ffcttuose. tava con la stessa impa.zionza colla. A scNnda poi dell'azione che, com- l'rcgbiitmo l>, cara compagna di vo- Passito il ·p1·imo 'mo.mento- di coufu- qllale lui a.s·pettay;a il suo babbo. S1cço- piono · nell'azione della aliJ.nentHìion,, lcr d1stmg1iero trn scntimcrltalismor: e si?ne, e dopo d1e la._ma-mma \'ebbe ve- me di le. gli ,P~-rla"o sovente, quel pie- . .del nostro corpo i cibi, cioè gli alimen- S'e11timcrr,0, tra .idealismo e rotnarrtw1- sfata e 01\Clmal;a,assieme al babbo fece colo ometto lini pe1· ,·olcrt1 be.ie a,nch(! I.i. si suddi,-i.dono in tre classi. SJ),10.Pcrchè il socialismo, in quttnto è 0olnzione; -dnra•:ito il pasto non tacque ,senza _conoscerti e. molte _rnlte era._ ltu i'riam: alimento che fabbricano le dottrina e ~cienz1c positiva-; mentre c_ol- un momento. Quante cose avera di ohe m1 cl11cdeva (h da-rgh tue 110t1z1e. canli, chiama.te più p.1'0p1,iamcntc "azo- tiva .o sviiuppa sentimenti ed ideaJità raccoritarn! e come cl'a, gclica ora che Quando, termin,lla lx guer·ra, _ suo· tali ·o ·rlastici »: c&.rue, uova, latte, for- ouo1·e e consone alle nuove forme di non aw·ebbo pi,, vista Ja sua mnrnma babbo ritornò cd egli seppe che· 10 sa-– iuaggi-01 pane e, legumi {Eagioh~ piselli: conYivcnza. .~ocialc rerso le quali •can.1- con gli occhi l)icni di lacrin1e ! rei 1 partito, ne fn 5piacentc, ma ~i ra.s– lenti, l,l\c). mini-amo, non può dare asilo alle dccrn: Seduta. poi sulle ginocchia del bnbbo, segnò pen~ando cbc dovcYO venire da Tnltc ouestc materie digerite, a-3simi. pite forme romantiche e sent1mentalr Oar),t esaminò .con ammirazione i gio- te. ·p,,iJ.ua <li la.sciarci mi baciò piì1 vol– lalo, si LÌ·a&fot'Illano nolla cai'.nc dei no-- verso lo' qua.Ii 1·0,Tebbc indirizza-re il ç.attoli cbo qttesti le ,porgeva e giunse te e mi diede quc,to fischietto percbb stri m 1 &coli, nelle oss,1 ciel nostro sche- nostro giornale 111, compagna Rosetta. al colmo della meraxiglia -qnando 1·ide Io -porta_ssi a te, e ti dicessi che !tu t, ]e~ro, nell'albumina del nostro _ecrYellCl Alla qlla!e risponde «Serena-» co: 1 per ultimo levare dal po1•Lf,foglio un ,·uol t,inlo bc:ie, come, se- ne può vo- e nel sangue che cirnola in ogni_ pal'te una. fra-sè che a volerla analizza,·e. cl ti-schietto -piccolo e facente. !ere ad u.na. bnona ,sol'ellina "· del nostro corpo e gli dil. moto._ nta.. porterebbe assai lontani. « Oh come è bell'o ! ma 'è pl'oprio per « Ghc gioia, babbo caro,_ co!1{c sono. Quindi quando l'uomo non d1s1)0!1e ~ « La donna ,·i,,e d'amore e pei- l'a- m~i e li.i mamma, non me l'ha volulo contenta di avere questo hscb,elto co- suftìcio.nza. -cl'i t.utti que,«l, altmentt· dc- more»' Bel sisLema in veritil. di dcltu-- cornperar'e pNcbò dice -che una bambi- me; ncorclo del m10 fratellmo t.ai )LO perisce, si esauris"<!e-:muore. L 1 anc1ni.~-, la. con un.a frase altisonante, acl nn 1ut non dcwo fischiare! » buono! » Fesatu·ìmento, iu ultimo la, tubercolosi. pÙvero essere n1ùin 1e~tale1 come già af- u La: mam1lla ha ra.giunc, e- io uo-n Ca- Primà di sera, \utli i bambini• .del Yi- sono cfauque ,causate, so.p.ra t1itlo, da lernHtno, in buona od in mala- fe d e, vrei ·certamente fatto un ,simile regalo cinato erano ~L co,:io3cenza del dono ~ iru.1Lffici&ite, cattiva nutrizione. t-anti n,ostri aiTersari, avente limitate se ciò non rn1,presentasse il ,·icordo ed ne sapevano !a storia relanva.. _ , ecouda: alimenti combustibili ,·espi.- sensazioni e .scarse capacità all'infuori il ,pe.:isiero gontile di un bravo bam- Dueantc tutta la, giornata fa 'ba~'.b,1- ratori o clett-i anche « idrogeni-carbo- di quelle, che la natitrn le assegna-. r~r~- ibiGo·». . . · na -si occnpò in modo straordinano del. nat.i ». Essi sono costituiti dai gl'assi se impagabile per coloro <:he ci accusa- La bimba nsçolta1·a seria ccl attenta suo fr-atol,lino e no1_1cessò. di ohie~c,•~ (grn.sso animale, burro), dagli zucche,·i, no spesso di anelare· alla Camera del il dii·e del babbo. al babbo le più mrnut0_ _1:1fonnnz10~t da-Ile frutta. dolci e fi;u·inose, amido, Lavoro od alle a.ssemblce pc,· trovare « Sicuro, cara, ,continuò: tu sai che sa! ,suo conto. Le emoz10ru di tutto tl ,erdure, radici di certe piante. lo sposo O l'i':inttmornto, per coloro che molto tE<mpo addietro foi fatto prigio- giorno l'_avevapo . star:cata e p\·c\to e-_ Q1wsti u!l.i.mcnti digeriti, a.ssimiiali, si assicura.no che nelle elezioni noi "'?te- niero. _ Durante -q11esti lunghi mesi ho spresse 11 dcs1deno d~ essere m~ssa !!– trasformano ncllo pa,rti a;diposn dol J10- remmo pe,· il cartcliclato piìt simpatico, vissuto in Austria prns·so una· famiglitt dotmtrc. Appena P'.' 11?-',a _d, .eon~al';'tt, stro c.orpo e d<l".lno calore ai muscoli. ec\:;[a, ei~: Scr~na. le donne alt.re che c1i di conwdini semplici e bLt0ni. Io a.iuta- ,-iLta ,5ul su_olotlrno bac10 1 gcmtori, U17 danno a tutto ;1 nostro esse!'e enè1·gia. 1 ,10 m 1 \'ecchio a \a,,·orarc la ten, 1 c.. )oro clf baciates, 1~ dita !folla sua _-r!)Sea mac 1\wza.: aliiuenti nen·osi, eUCi~atori a.morei Vi.ttoo.o di\ ·paue, <li ln,,·oro, e i mi ma-nte:1c·nu:io O mi tratta.vano con )Una slanciò 1onanz1 il b_raccw con t.~a ... l ·'l ·, ct" · 11 · d · lot,ta, cli odio anche, com.e· gli uoni,ini,, cord·1al'1tè. cd ,".',·fc!,to. 'f,·e 1· 1uctub1·1·d1' '1Jiditi, come. se quel bacw dovesse a.n- e'" it n.a e1 ner...-1, e o ·pensiero e, nè pi,1 in/: meno degri uornini. . " ,., - .. d 1 t l tan sens1. Non -pretoadiamo -poi di pubblicare il questa ·famiglia ern 1tnche Lut l?amoinet- are on .a~o ot; . o. ·l' Si compongono dei vini, li<i,1t01·i,ca.f- "Oai)itale·,, di C,irl_o Marx come_ ap- to,, allo come t<\ al quale w nilcvo "Com~,- rnter'.oquì la lllllJTihmaè, llla:~C: fè. -thè, oioccolatte, tabacco, cH,a. molto be,w •pe.,·che era buono e<l rntel- anco.ra t ba,ct al babbo, o e qui•• A questi ta_·e=neri ,si de,ono !)Ol ao.- pe'll d t-ce·del ito,,tro giornale-, ma no, non lirrentB, e peechè come te it-V_·e1·a. il_bab- Rise la_·piccola, drell 'er.ro ~·e d'ella •man,.1- ,,- ~ crediamo che breve sia il oasso dalle ~ di N è I I bb 1 o gitl.:lgere I" acqua ed il sale che sono novelle delta· « Difesa » a Carolina. In- bo lontano, ,o combattere. Egh nn era ma e :'-se:_ « _on a, )a . o : 1_ i minerali. a,ffezionato ·, lo portr,vo con ,rne lungo i mando orn 1! bac10, ma al 11110 fiat.cl- verni:zio. Se cosl fosse, .se vi 5ono com. 1 . ! , t I t 1 E' es·ideul;e che quanlo più l'uo:uo 1 · · d l camni, e 'si diverti,·a un mo'1c\o quando 1-:toc 10 " nma.s o on ano, » 1 . ff .: t t .. l pa.g:i.e, o anche -solamente ettnc1 e gl,· f~,"IJ'·1·1·c·,·'\'O ,1111-p·"zzo]1' ·La.g-!1·11.z·,ando ,· Th. O. a\·ora, s1 a. aw-ca, an .o p1u consnma, r i nostro ocriornale1 che a.mano s11n1_le g_e- e,., u :~ w ~ ,(, so ·stesso. dona, cioè a,!Ja, società dm u- 1 s_uf,·uisce: che viYe della &ua attiviU, nel'e, non saril. la. nove la a.morosa- qmn- dicinate che 1)0trà compensade. della atta vita medesima, e natura[mcn l\Ia anohe quando fosse .. dobbiamo. te ha un 1>t·opo1';\ionato bison-no di ali proprio lascia.rei i,imo!·chiare da lo-r<;>1 n:fnti i qualf per qualità. e guanWà l A questa- stregua s1 potrnbbe opmarn • 1 ,ondaoo d, tutte le energie ~nesc , che poiche nello do:;:ine, ed anch_e m pr_ofiUo della società. Quindi la. fJll" moli,i nomini, è prnfondament-e ,·adicata· stwne clel!o -stomaco non è a-ltro che l'idea religiosa, noi ·dovecmmo dare a.Ile una crucst,o:ie prnci;;a, di rifusione dr nostre ma,nifesta.zioni un carnttere clue– energte: :I la,\·oratore. non è altro che sast;.ico lit.nrgico e si1nb-olic() per strap• l_a 11,accbma_ . ~el r,rnn lavol'O sociale, parli alla chiesa. · se la .c0Hett1nh~ g~1 dù, sea.r50 e c·a.tti- Us~e-n~iamo ,poi che nessuna di qtlqì– rn alimento, non gli rifornisce ciob le. d1e, i,, un moclo o nell'alLro, èleva– tntto _ti comh»stibile, il ma.terialc di ri- ro;i,o uon, ,·cce discorde ,ntese-ro m~ttp- - cambio non potrà a,·ere da lui un buon re al ba,ndo la. t1ovella,, ma -solamcn:ie lavoro e ,Pa~e~II, co:i ·Ls. .decadenza del- un certo ge,icJ·e di novelle. La « Dj!lè: la. stia civiftàc, oioè con r"sat •rime.nt -0 sa,,, ne ha, pnbblicaoo scìnpre .bene aç– dclla. ~ua, "ita .stessa l'ingiustizia che cette da tutte, <les,id ~a.te da molte. commette. · Oseremmo anzi di.re che fu il porio- (C:nn/im,a). FIDES. d-0 d'oro della, « l}ifesa ,, quello in etti Anrora la nolemirn mll'flmurn _(;bianlia~ola così anche._ no_i per hre- 1·i[a benche. per essere e'?atb. no-.J. \'a– n1nro è in di~cu~3ionc, m;:-:. l'utiliLit di ~ certi " bozzetti amorosi sul no;;Ll'o giornale. Discussione ohe non sarà "ciel tutto inutile se>servirà a chiarire le idee,· od a rendere il nost-ro periodico ll!:l ,µo' piit snello, vario e ,·ernmento 1-i– spondente al suo tifficio di modesla propaganda tra le donne lavorat.riei. pubb-l~cava, gli scri~ti toccanli e n1a.te :– ,·iati. di socialismo, n.e-llo 5tes.,o tempo, della compiantu comM,gna Maria Bor- w.aghi. _ · - Concludendo e ritenendo che, in· fon– do, siamo lutto concor-di; noi ci a.ngu– riamo che ,quosLR, polen1ica non sia sta.– ta i,wano e -che, ·quello .h·a le com1iagne cho hawo una certa facilità, allo acri– vern, sappiano n~,stire di buona o sem– plice forma letternria soggetti d'attua– titi,, rnene dr:lla nostra Yita (li larnro e Jij,_loLta il pianto d.d deboli e l'a.morc degli umili; Lntto quanto '.PUÒ indii·i:z– zare il sentimento alle fomie di eq1atà.. di giustizia, di affratel)amento ver-% cui t-endittmo, Lutto quanto può screditarn, disonorare il passato cd il prese: :i.to in J1ooncIdi ciù <·hr· i: anch~ m11or,Y: iL So- cialismo! M. C. Z_. Il fratellino lontano .Con,;tatiamo che a d,u•ci ragione ,ib– bumo t.-ovat-0 solàmente un .nonno co.l qmùe poi non po,;siamo e«c,·e comple– tamente d'accorclo nella seconda parte del MlO scritto anche perchè certe- teo– rie :· Jibf:!ro ecambisto i/ non. si possono cnu11cia,r·o, senza pericolo, (;hc a S':!l-ta..n– ta carnevali compiuti _e ... che sia mor– ta la non::ia, dtt-imcnti potrebbe anda-r 1nale -anco.ra . (< i\.f a.m1na, marn1n:\ l ,1 chiamò la. pie- In vcca da,l compai,no Redaotore ab, cola (;a-rla svegliala. 1wima del solito da biamo a,•uto una ,atr1gli'1tina o special- un tram:,,;Llo affatto nuu1·0 nella sua ca-– mente pèrchè, dice, situazioni simili si oa abitualmente tanlo quieta e tanto po;;sooc,,_ ·_darn ed anzi so ne ,;ono •già tri,te, -spoci.e negli ultimi tempi ,in cui d,ilc. ~ot no:t ,neghiamo che nella. vita., ma.ncn.vano le noLizie ciel babl)o prigio" in cui tutto è• ·possibile, non possano niero · di guel'l:a. o non debbano ace~e1·e faLti <;c,nsimi- 'La, ,sua voci-aa era angosciosa. ma la li; rnih crediamo che il romanzo, là mainnia, non accori;e, sollecita come commedia, la. novella, clerooo ornare, o 8 empre, al primo ,ricbi.tmo; e di -cill ,;i 5veg;Hare, in chi le~e, o a.scolta, sen- strnpì ta, piccina, che, scnzn e~ilazione limtmLi ed emozioni tali da fat· ritene- alcuna, -se;ivolò clal lcLto e co~\, tutta n, che i protagonisti non pot-evauo o.- ignuda, mo,;.~e in <lirezìone clelia 5Lan~a gite <;ho cosl, non 1·i j){)l;e1·aessern ne3- dalla. quale veni,·a il_.rumore. :,un. altro &eioglimeoto cbe quello ideà- La sua, apparizione· Ili accolta d" un to dall'aut-oro. duplice grido di gioi,,_, e, rrima _,wcor:. Se questa -prepa.rnzicne pBicologica. che e:,sa potes~e dars, ,ag1one di quan- 11wnca, ~e chi legge non partecipa. collo- to avveniva &i sen!,l -~tretta e sollevata ~pi1·ito alle vicende dell'a.zio:;i.e che r;i dalle robuste braceia tlel babbo che lr, svolga nel lib.ro , o tS:J!fa ~ena, !a. situa- copriva. di baci. . e O_ara, carn lrs ,min, ½ione è arbitrarì,-i·, la, trnron è sbaglia- Caduccia ! Come t, sei .faUa alla [ E mt ta. J'er convincersene t·ileggerc olLt·e cb0 1 11 oi sempre molto bene i Soi c-ont-cnla « La vittoria di un Foi-te i;. anehe '" Più che sia. toinato e che non pMla mai forte che l'amore" e t L'amore che più?,. inca\zaya. commosso il genitore ti·ioufa. ,, per non citare che z., ultime. ten,miloscla.- scmpr~ sr-1-ralai co11h·o il <! In voc~ dalle officine e dai campi i cno.re l • R-0sett1L Torighe!Ji assicura che le dOClr Non ri,-po:ndeva. la p1.Cco!a-,[,t;t·ch/, la. n.e ~ vibr&no d'eotusi&amo per tutto ciò emo,ìon.e <li qnellJI. aorpreaa, gliolo ùn– cfie è rolllantico e sentimentale• & si .. {r&d.ivi,.,,_o:rn, atring-eva qv.el -collo i'obu;Sto _CORRISPONDENZE ~ala che, qunnc1o i-improvcr.a un· operaln · l . (itigiust;uneute o giust,unente) grh:ùt com<c, , y lCEXZA. gt,nnaio _ J.ui ~: un forseun~to ': -le_ più decenti Pfl\'Ok, ct,ro Spero <li .uo-n ruburt~ sp:u:to vrezwso, :;e prorrunCJ_fl sono . . n~cto~~--:-1,-suw,, k çe1,w .. 'i– doi10 un cl-oloro!ill e- Jnngo silenzì_o ;~nelle noi Il nob1l~ ct1,,vuhe1~ duettoi;,, q_uaud? 1 ~ yenct!, pochi iu& \"Ol~nterosi ruUitL del s<J, cevo un rn-p.porto dalla mnc.sttnnzlt 8l:l, ~? chclif<rno:-facciamo 1tùirc Ja nostt·;t yoec. cura tant~ che il capo sala può contlutt..:.ue Attèndendo ... Sebbt••le i..'O'Stretl.i ,a dv.fré .in uu:1 il'<!-gione ne.i S'U.osistema. . .:_. ili,ncn(:ic.1t,i, 1.ren::hè p1l<:-0 clit al s/Jci::tlismo, . J?à. è, om che que-sto vrnt.tamento abl,. .., ben sb-p:portaudo [H.:1· quast q~attro ann~ leunine. tnLtt ,i <lO'io:rl e le so!Icrcnzc -d:elfavita ò'1 u,, 01'11Pf/O <li·o1,'!, 1 'a.ie sooi{<ligtc. guer,~1, ,mai {UJU{.-.Utic..'1.Ul·r no. la_ :-no$~ ra~ . NEL' mon11111n·10 HE661ilft0 d.ìos,t ·f('(!c,, c,t 01 questa .c1 su1.mo -ruvol.t1. I IUii N nei momenti ,più Cl' i 1 ti.ci della nostra <llspc- REGUlO E?il.lLIA, gennaio. rata osist<.mzn,, come a.hl' ulllic.a sp&all2At-; uniti e t<-Jrnoi ci mant0I1cmmo sempre sotto Lessj, ·nella « Difesa-»· del 12 11. s. il tl nos1:1o rosso Ycssrll<J,~x,«istendo n,llo pl'o- richiamo alle poche, purtroppo .poche, te a1iù ,isprt•. E .sr;Nnmmo non lnva]lo! Seziom femniimli esistenti, perchè dia- Sn])fòt•at,L onrn_i la _tNrll>llc pmrn, _sembra 110 se!tno del!t, loro vitalità ed att1Yiti.\; <,he " nuoYa nlcc .I avwmrc cl_ <:hwm1 i. e e paM!lQdo appunto <lt questo con unr. 1101 be-n-c:hè t1oc:l.u,~,rn rn-o prout1 -{\ l -llùSIJ'.o ' •b compagna di qui, le p-o--/to cl:l 1) 3 ttag'fia . g1<?\·ane c. rava . . ...... ?\folti ,oomp~1 .. gni. il ma.g :gi.or nlDnero, so110.- !ch1cde,·o. 11. perche d1 tanta: trascw:;,,--– ,mcont ,,tt.tL11a;dintl ifa:llo grlnfe del .mWta- tezza. l\it rispose QSSa-che 4a colpa crn d.::-uno: ~1 !tri ~oIT.rorw, ~f~H\~.i .ne:l-lo <li verse di no.i uomini. Certo ·essa non 10 tutto ((Case <l'lt;1lkt )), ,;-;contando rrn~clacia d'~· ha, torto. . vere ,,n:c.t·muto, _ a_n_c,lte qumcl? ,rl ba\'aglto Noi non abbiamo mai fatto tro,ppi stl·ozzftv,1 le .vor·1 !1n1_1vn~uti. ~l ;loro 1<le~ls sf0l'zi per la· orO'.anizzazionc politica ,~J dl:l'Jpr-.i d; tu LI, glt ocl, e d1 tutte le ~n- d LI . ,d ct bbiamo dirlo ancho glusti;,; 1~. ,, e p. onne, e, , o , , . 1;} Jl~pett:1110., non 1•3~1:gnnti, m.:t. pronti se. e tutlio a, _nostra _vergog_na, v1 son?· n. ,uwH:c 1 io-btc, rol'n t!c•lla "liberazione, guar- ld·et. çompa,gn1 l1(?Stn, regolarmwt~ 1~ ùa nd.o " ,wi .. Si.'gncndori nei uos'1:i-i ,·, ttl scnl-tt e tesserJ1ti, ,ohe tengono l<lnta,– tierc!Jè (l,i_ noi .srmmno... ne. o vedono di malocchio nei nostri _Q1,i nP! 1re,mto, il~vc dn. poco nou cclwg- i,mbicnti le ,loro compagne, figlie e so– f'.l!JL11_l'Ol~JO fl?ttl'l(:lda,-. tll \~~rf!o dbll~ U?- l'cJlo. stt·,t dntt,·rna, m qucst, ul1w1L lempi, l~ Ma, e 1t1oniroso anche riconosocrc ohe cornpl(,tarnc-nl·e uaud1to; so:lo ~ualch~ eco s, 1 cl h· · · f tto t p· r '.p(l-_nlc n~l ~01111)0 1 l'· .,ro·1111dc è La l.lO.~bril t1i- e -~~1: 0 X}OJ?. t1 .. n D?a1 a " ~0 ~, 0 ~e,~ Hll'1/.7i:.t nel dOV<Ùl' consta.tare <.:be siamo i:.oU. rncnta1 e _1 aiuto do1 "?or:i1p_~ 0 n1, • ,perJa•. miLig,1t;1 r!:i-lla llùu<:i.l nNl' int<'!rcssanJ<>ntomcnt~ diu pro_pagandrnt1, 1_ <jlt_ahcerra: d,i riatt0 de.ll, 1J,ln',,io11e·dN l'ru·Lllo. !l'O eh sp-endero la lcrn a.tt ,v,~a ove ptu ri,/1 \'Olùutil uon {"i m:tDC-0:(• ~omc- _1,i_u'-con frutto può esse-re impif-;g:: t.ta. (;Cltnmo a 11rn11lenNo ar'ro,JO 1l('LL1 ·e,-r1[)l!c Ptesento · ]e proteste delle compa;:mo IJ)J1'é:!'R rear.tona!_i:t__ <Jw•I ,:n(?COlOCnro ~he. J'cO 'o--ia.nc ! C:o~nL:.;1n<'1.ttc. <: 1nù--1;c.1l .a Vl~l. <lu ç,ieguire, l1t orr.rauizZ'L?ione fenuninile ipotrebbo ~-ost~'u1tp1•pC;1pnacuranostt<.tillllautcne-J:e ,· 0 ~ p(... ,·~.cl. ·--d"l'..,.,._· m v.i:tn nurlhi franuu 11 che ~olo la 1uoitc n_ell(t. nostra ro, 1.i.1c1a aie g1a.n 1 _lJlU., pntrà f;lìt'~nel'-<•. t1; ~na _rnancu., 1;on. ù~, parte degh tìtr- Atlualm('ntc <·i in.1nru110 gli e-lc·mc11ti ,n,- 11uo1, ma. un po eh p1u d(li pal'to dcll-o– d-0tt1 rt <la1·ptiucll'impul"° <·lw no'll sllreblle <loooo st-esso un. po' di quella, bHoniL privo cli fr-utli .,,.,];, Oiree.lot1cvole>"s;e in-I.e- rnlonlà, che è tanto indis.pensabile. 1(':-::-;a.1·c _q~aJnh~. Cùll1Pftg110 s compiere nn Ui fu tempo fa un gra·n ris,·eglio di hrt:·~ 1 <' _a-n-od'.1urot1rt:1:u~n!',on<le gr-ttnre J~ a.Uività, e, in b.ro, ·e Lcinpo, si coslriLui– b,i~,. clL fl\>C! _tutu,·o movuuet1.toclw tlov1<ehbe .. 1 , Yari· ci ·coli che tuWora vivono m(l-t..tC.l'1(l 11 Y ~nL•to, <~HJOQntemcntn npel 'D.LO , t? t 1 . . I ' flll'aite,;1,7.n. il.ello nlLt'\?' l't•gioui d'lt.fll::1. ,St _te1~ue u~l c01:ivcgno Pl';)t'lnc1a. e~ ,.n1a. Abbi:lmo oon <'lllusiasmo mocolto '1' ap- poi pian ,pwno il fuoco St spense. \i crr– µc•Ll() tle-Ha !!'(\d<•1-::lzioneJ.tc~onule GioYa.- no a, nulnCn.l'e, dicono lo nos.tro care nilE', e• (;NU pa1·l R.1·(}01e e:i Riamo ,ne.s.~ f\-1- co.mpa.gno. il vostro n.ppo.ggio. l'open1. Agli ~nt.i 1ilii'!ePti il vol<"rci ~- 11:ancò .forse l'apfloggio nosLt·o; ma è it-.:1~.re, facflndo -~i <~~e rn1d e.i. 11:41ne~ qnel- pur vero che la. vora C<lttSa dì tuLto slni J :unto rnot!1I,• d1 ru1 Lauto nbb1-sogu1..amo. invece nella- mancanza di a.tt.irit~L tlo. ~l;.m., Fswn·mn. -parte <li comp:<gne che per la loro µo- Non, .<.cwu,.cr,,nmv.:io;,c• o1>bia,,io 1<'llo quc- 1aizione intclleUuall;'- pùtl'cbbero faro hen ,te ri,1/uJ di uw, 001.,paf]na ani Veneto; 11cl molto piìi ùi quel che non fanno pel' 1n1l,l>licarlc, a. Te, e o tu/.tc T.ccom1,a9no e ParLito. So;io pod1e, Q_uelle cli huona ç,,1114>agni r,l,n, va<sllto la bufera; si o,m.-e- volontà., e son tutto operaie, quiacli con. .~tuno orru buona bMtayT/1J. ,,e,- re ,w,1.-c ben ,poco tempo a lo.1·0 dis-posizione e, i<leuU/à, il 110.,tm 1,k,11so af]',;l/11oso, i! no- secondo loro, incapaci a certi \n.vo, ·i~ stro so/11/0 .<oUdale. N. <l. R. più Lile 'PCI' una verfl. e prnpria incitpa- * citlt.-, per quella naturnle timi<le~z.1, che MH.,ANO - llll,,_ Sltt{fiollo(m·o-·l'/c1c e Al- & in tv.Lto le no&t.·o giov-o.ni operaie. _fin1. -· In 1111 n,pad<, v'.ié 1111 rnro ropo- Uù.'a!t,a. cosa à clii, osserv,ue, i,d .,

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