La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n.3 - feb 1919

Una proposta r 11acompag,1a · ci scrÌv/3: Pro1>0J1°·o che la Difesa delle Lavora.– t.rici pub\';tichi. come a,ppendic.e, Oil(pi– toli o brani di libri buoni, celoJ:n,i, m– tònati alle idealità ,socia.1:iste, o quanto meno r-cmtencnti problemi di idee i.J.11,e– n,ssa.uti o moderne, allo rcopo di ap1·i1·e fc,r.izzonte del pensiero allo lettrici. Le appendici .dovrebbero cssNe corto (clnc o tro numeri al nms.simo) in modo d.it . ess~rc ritagliate o oonsorvalo. Uosì ciascun;i, ·comp.a,gna potrobbo farsi, mo· cliante cartelle appositc 1 una biblioto– churn r1·ez1osQ!, tutta ouona, e luUa se-olla. Lu- 1n·opo.,ta ci piace 1 cnorm.enzen,le. .li" rlc.,ide, ·ìn.mo il pa.re ,·e delle- contJ)a,– !/llc che ,,; i,1/ercs.;an.odella fa,t,/111-a, del– fu. u Pifc2a n; st:, . ~arti accèttata., inco– m1u~1o·oìi'J col pr1m.o nuuu:-ro di ·marzo, 1,re{i'ffnclo Te c.O!•!pague culle di vo!e1--ct ai1Jl111B ,i;,;'J-<J sce/.trL dei brani a caz,itofi. uauale mHrnùe :D2r u~uale lavoro LA f)[Pl!:EIA o;nr,B f.,,\V0//,!7'!1101 ohe nott siano gestit.i da. esso cliriltta.-\ JI ·· ,1· • ,I' I mente, il 9oy~rno fa;mu-1i l'applièa,zio- glUulZ!a ul unavucrsiìr ] ne del -p.r~crp10 « <M/-. e~uale la,vor?, ':- Il bo/.sccvi'mw è per,colorn, penco- glla\e salano~ con l 1stìLuz_10nede_, ,:ru- fosis~im.o, a,ppunlo pe,·c!tè è allaahile, mmi di isala-no ,e ccxa ogni altl'o p1·ov- aitllab,Hs-•imo. l,a woielà t1mana, •,n re– ved1mento utile _.allo&copo ~- _ gimo bolscev-ico, non avrelJbe pit). c,it_e,•i,i Qn€!St.o comumcato della. Feder&?<one -di r·in1,1meraz·ionepo/1lica. o econonuca: f~m1mmsta foa-?cese, yio1 np!)r~1amo n- mlr, solo tecnica, co" tulle le co,ise_g1ten• mcamente. a titolo d Htform,iz10ne. La ze de,'. sistema,. La cl-imi 1111 .zio110.cteU.e equa soluz1one ,del pro:bicma: pu~ essere 11,iiiative, l'abolizion.'e cl:el-la,prov1·ietà data,non dalle bno'.:16,olonta ~01 gove_r- privata ecc,, ecc,; sa,,·cbbe senza d11bb10 m,nt1 e tanto meno dalla. d1plomJ.l.z1a orqa11ata in, modo d!J,re,, o.te, , se tutte /,e achmata alla Oonfe.renza della Pace, ma /1-ontie-re na,zionnli, fosse,·o state aJJbat- 11!1'cam~nte <lalla forza. _della, organizza,.. tute. Dott,·11,rn int(?;l·nazionaJista, ha /,i– z1one d, classe. ·p91chè Il p~oblema del· swrno dell'-intèniazio,1abismo a t,-ionfare l'eguaglianza dei salari è un problema netta realtà. ·, di classe. Co/f,.edo BellonciJ. Quando c 9 era la censura FRAMMENTO ROSSO IN IT1\LHl GJ,i sei? :'\cll·ordine del. giorno rntaLo· da nu- I' ':ltet·osissime Sezioni iealilme del Binda- remo 1 l 1Jinocchio s-u/, /.vo pttlo gctgtia,rdo c:tto Nazionale Fe.rrovieri seconda,ri allacct 0 o le dita a,r, fu/f coUo taMri,10. T,·anwicri intercomunali, Persona.le dei Non mi sfuogi 1,i,). Laghi. è lGJ. inoi,~o che riguarda ·il pro- j]fa, ha,: le braccia e le manii !1bei·e blema del!' «·uguale mercede ,per ugua, e n.e avvro{ìlti. le lal'orn ··. Qnesto in-eiso ·noi riprodu- ciamo mtegra:lmcnte, lieti di vedere Sento (J<à i/, frtd.do de.liii lama !-puntare fina1mente la messe della no- che mi r,enetrtJ, /r·a co61a e clJS/a.• sha, se-miuagi,onc. Gli uomini si accor- 1Y on ti sfuggo r,itì. gono iin«lmente che la risoluzicae. del Guardiamoci prima d-i morire. suddetto p1·oò:l.ema rap.p.resenterà un e- norme vantag:gio per k• forma,zione F,·atcU•i vioi ·,siam.o, e ·nemfri. <le!la coscienza. ~dslla donna, e pe 1· il be- Fratelli .-ic/.l'Umvena.{e, nesscre cléllo loro fami1,lie. ne-,;iv,c;, nett' Attimo, Ecco l 'inoi.so .del.l'ordino tlcl ,giorno.: nuoi,a,nente frn:te!.T,i, nit te,·,·or de//,'Iunoto t A. uguale lavoro sia cwTi5posta u- o!,.e o'&n•;erta· la, f.-rmtc di fretllto sudore. gualc me,·cede, &=a, distinzione dì '' se.sso. Poicbè ss la, beneme,-enza ,·ico- Uolpisci'.mi, ch'io fii éolpi'.sco. nosciut,a, alla do~ attrave,·so lo s,·ol- · Ucc1,dimi, éh'io ti uccido •. gimento ctell;i, p;rop.ria, attivitn. clell'a- Penet.-ami p1·1)cutd:cntro-la, tua fi'l!d(lc, famct, ziell;da dom"l!tica, ed attraverso i pub- ch'i.o stringo pi,) fot-te if. t,,_ 0 collo hltc1 se1TIZ1 111 questo periodo di dolo- rose vicende, ha, vaJso a marita,·e il ri- e le i•çne tm•uide pare ti scoppino. co::iosclmont-o di diritti ciò non deve Nemfro fra.tello,. àgiti le fabbra,l ... risoh·e1:3i in l:Jil. ·S~i_C~ ~ogio; ma, la, ·Anche a, te trerna quct no·me 1iell'ora, 1.1,ttima ...: esa!taz10ne d1 ien cle1 g,.orna-li deve Mamma.! ... trovare oor;-ispondenza neUa pratica della vita, pa~ndosi !'ugual lavoro col- Oh lo1,tan,a, ond;-rc,scre11codei gi'orni.,rli vacb, l'uguale meroéde. tu, cl;Qci .,·avviavi i 1,ape/li, - e I fo1.To,·ieri &acondari non sarebbero ,tu o1,:e, ci addorn1,ivi t_011, ·/e b1'!1,cc.ici in croce, ~-_..,..,,,..._,Priliiti;,1 .,ruci,·,,s~P.,°"'iè-ti,..a,.,,;to;mll'ae;crr;a.r'iir~ee';d. _qi:iufa;:;ni,toi;'i:'."s1r,· '.'1,,"rn,-~c~--t-·tl---,,-..-,,.-~ ·-· , . -' ~ ~ 4--- .iiii ... &to fj~ IL.t,~1:"[tc, prnw, cue lE:> loro 1 ~ · dcane (guardabacricre, ecc.), con l6-l6 c,, io •ion raNetiti la mitJ, stretto, uro di , igilan.za, si -paga-sero con 70 ch'eqli .,,011, ritragga la sua Ùlllna,nella, 1ncmo-rùt- di tli cen,esimi al giorno, mentre le stesse che non c'insegnavi a, odiare. società s.lxaniC!'e, favorite e protette Fùiisc,mA,, fratello nem,ico, cl,/io ti finisco. dai. nosb-i gorernanti, ~paga,vano nei lo- I ro pa~,i lo stesso servizio sei lire al o vedo lo spas"7/W defl t1,.o co,·po, giorno ; ccn&idera,vano -cioè le oostre 'IJed•i lit qu.eUo clell'a?t•irnn,mia? ..., donne - eomo del resto g.Ji uomini La fua t,we!.la m'è: ignottJ,, nè ti. sai qu.el ch'io vat·lo .. rtlla ~tregua tlc'i neg,·i del Congo! "· j]fa, noi ci comprfJlt4ia.mfJ egual-mente, IN FRRNern La Pedera7ion,; femminista. universi– f a.t1.a di Francia aveva la.ncio✓t.o l' MUlO scors0c un appeUo a,le organizzazioni or,eraie e•fonuniniste dell'.1,uropa. e de– gli SLai.i Uniti per ottenere d'o,,ua– glianza dei Ea.lari per t' cguaglianz: di la.voro ·. Ade;;so la.ncia. un altrn appel– lo. ,,,_1111, possibilità . f ~rirnre questo proc1p10 nello e,-ond1z1omgenerali della pe.et -, Eccone il te,;to: , L' iniz_iativa da noi presa l'anno i,:cnho di fare ap;-,ello alle 01·ganizzazio– ni opentiP. e fr-mministe al fine di otte– nere che J;, 1u~stione ' a la.voro egLtale, <,al.trio c·g;,afe • f,,s~e disoussa nelle. eon!-•i·:--uzc dPib. p::t,e". ci ha dato rispo– ste., intL,r"'5f.:anti. ùi. giunc;ero adesioni d~!l'T1alia, dall'Olanda, dall'Inghiltcr– r1c drtJlH SvizvrP~ rlilla Norvegia, -O.al – la :,,i-7.i,:. d&g]i titati uniti. Negli Sta– ti I •niti la Lega d<>llcOperaie foce pro– i:mo 11 n•Y.Siro ,·oto, e lo ti-a;,mise alla, F~,J··, ,izir,ne dr•! La,oro, d.te lo adottò , ~-,, lir: ·tlto ad unauimit~. IJioterosse ,oll•·•·nlo rla)>p~rtutto, gli ~forzi t€0.tati ,.,1 i r·isuJta,ti ottenutì, sono una prova c)p'i'inym·tanza della. quistione e della r. 1 ·ce 'f')Jt-iJ <li trova.re una fJ.Oluzioneequa a qu,•,,(o urgente problema wci111e. O~',i v{)g!iamo teotare di coordioare ,.,w-,li sforzi paralleli e di dcercare ,,11,di formule comuni sai-ebbero suscct- 1 ,!,iii di <·•ee-10 adottate dai differenti (,o,cmi E fotm.uliamo ,questa proposta eh ~ott<>porre alla Co:i.f~tenza, della Pn,·<'. [l Govorno adotta ~er i suoi [un- 1.ic ,nari ed impiegati di O{l'ni grado, uo– mini o donne, il prin.ci1>10 deU'-egll-fl,– i:;li..tnz[odi salario per l'egu,a.glia.oza di Lavoro, L'a,ccesso alle funzioni suµ&io. ri sarà riservato alle caoacità, ed aJ. me– ,ril,o, BPD211, distinzi.a:J.e di €esso. - fo tll.tti i n.mi dei/' attivi\! 1111!.ao.a f-rcrtelli nell'Univenale, nemici neU' .1 /limo, 111,01,&m.ente f,·a,_telli nell' ,,f.tim& 1;10/o dtUe rabbra esctngui e m( 1 /erfice:nti. A. LANZATIINI. Ccuoura.l,u il 1. &:llembro 1918. Là Scuola Moderna "Francisco Ferrer,, Oi chiamino utc,piati, ci chiamino visionar-i : non importa. Noi d.esidemmo, noi vogliamo · ciò oho oreiiiamo utile o noocssario; noi ci agit;iamo per una cam;a gn~nc1e o no– bile, per fa rnaliza:uionc cli ciò che sa,– rà pogs:ibile se non oggi, domani. La via. è lunga, o il cammino è malvagio: ma POO' questo èlobl.,iamo airrtstarci l La &tori11, doll'umani'l,/i è tutta un tessuto cli lotte =pre, apa,Y.,ntoJ,!\ nol– lo qnrui i negbiUosi od i il<~oli furono sempre sopraffatti dai volont<·rosi o da.i forti chi; oon oo,,~io oh,:, giunse alla ttemerit,à, eil. àU'oroismo, rc3istet– lero e viu.saro ben più aspre ha,tt..glie. Le grandi epoclio che o.ttrarnrno alle1 Hchiavitù. ad alli,, 11c1-vit1tci portarono alla ~ra,nde rivoluzione che proclamò, sulla. ciu·ta, i diritti. doll'uomo, furono sorpM611,l;e, o C(Jlli1ussero l'uman genere a.l sato,,.>aJo. Io. qnastio pe>rioclo storico, pt,ggi1J1·0 ùi ogni. alko, oi <lil >attw.mo oggi, o por WICirne e giun&"C«'e ,alta, OOJMJcipwiione eooncrmioa, e politica, una, scuola, laica e W.iM'& eh.& ~ ,ogO:i p-regiudie,io in- coppan~ il metodo raz.i.ona.lo ò più' che ncc" '6sa.na, urgente; è un mezzo potcn– to oreaitorc o plasmatore di coscienze .. S-iccome è notorio <eho il fanciullo nasce senza. alcuna idea p-rooonoetta e cbo acquist,.1, nel corso della sua vita le idoo ooLlo primo ,p<'fl.'Sone che. lo at– torniano, modiJ:ìcanrlolo in seguito se– oon<l~ le proprie consideratiUlli, rì lles– s10n1 e letturo - per l asscrYazioni lo relau.i-oni ohe gli procli:ra il suo ;m– bionJo - è chiat•o cho se si allora il fa.nciullo dandogli ,nor;i,oni posibivo, vo1·0 d1 tutte lo cose, e se lo si pTevicne che è indi.sp &1.Sabile, per evitare orrori non credere a nulla, por lodo ciooa ma solo a ciò cho la scienza può dimostra– rn; è ovi.dento che il ragazzo diverrà, IJ.uo ,1 osHerva;tora e sa.rà . prepm·ato ad ogm spoc10 d'i otudi uhteriori. Q1;tooto, P!!"'. som_mi _ca.pi, lo idee; q ue– ilt1 1 JJI'LllClJll cm s'rn!oo·mcrehbo 1'ori– i:wrJ11, Sr,,ol,a, mode,•na F'rMieisco Fe1•. ru a, b'rilancr. Qurel'O il programma embrionalo tra,ocio.toci, sulle orme del glorioso fucilalo di Montyaich, del no– ~tro dc.funto cd amatissimo Luigi Mo– lina,rì. . E. noi, ~ho qu'."l! suoi crcùi spiritua-li 01 swmo 1mposfa 11 cl<)v(!l'o •di oo.nti.irn&– ro l'opera sua into..-r~ dalla. morte, guidati dal!' entu.sia',;l{l(l e d.aJla, wdo, gridiamo for~e ai libe;rtari, ai .so.oiaH– sti e a tutti co.1oro c11e v1o.g,l1ono fa Scuola nwdcnia, drutie, date, i:Iiate, 4{ voa~ro. obolo, secon·do le vostrn forze. Non ba,st11,no1'0 aàesion i, non basta.. no gli i,noora,ggiamenti, Oooo,r:ra,. è 'in– clii,1,ro1sa-lJil1e il massimo sfo~·ro CCO'llO– w,ioo da part& di t1itti coJo,r-0 che i11- tondono sègui.,·ci no.U'ardua imJ}l'IJS'a, Lo azioni più picco-le d!a ·L. 25, souo a.lla portat.a cli ,tu~te le oarso o si pos, sono versar{} anche a rato mensili. Ab– .biamo già parecohi,3 obl;1,zioni di li,ro 1000, ;i,ltr<1di lire 500, m·olto di lire 250, wa.luissirno di lire 50 -0 di li,ro 25; ma non basta.no ; sc>no aooolutamcnfo in– sufficieruti a.i bù,o,gni. E' inclòs,pensabilo quindi cb8 le azio– ni e le sot.bosorizic>ni aumentino, che il gettito non ccssì per ra{rraneUare !a wmma urgontisliima (circa L. 40.000°! onclo p,i,garc i debiti vooohi. poo· l'acqui– sbo di 3GOO mq. di terreno•; pm· la· co. stn1ziono del mu-ro di cint.a e della. cat1ceL1'ala di ferro, lavori fatti sin dal l-914. Gli ,impegni as,ùnti eoi oceditori so• .no improto-gabi,li, o se mancassimo po– trebbe succedere Io .sfaeolo, il fa1limen– .to -d,,ll'op~ra nostra. Ma ·no-i non voglia.mo; voi 110n clo– rnte farci fahlire. Vogliamo, iiobbi.am -0 andare ,avanti e compiern iJ pl"iino: gr,ande passo, clio è i,\ più importante, ren.òfilu.1o nosbro. 1 oomplotamante nostro quel terreno sul– Ja cu.i canoollata cit·comritta si legg1> gil. da,i passanti: . Scuole,, inoderna e< Pranv~iscQ Pen·er n. Nossuna. m,a,no raJ)Me dovrà. ~o.glioro e profanare q ueHa insègna ! Essa deve rimanere là v.icinp agli erirgen-di Istùtitì di alta colt-u,ra! Quel luogo dovo assero il nostro patrimonio iùeaJc, il nostro fruro, l.a busso! a. che pot,.·ò, oricntaro.i e guidare i figli del proletariato a glorioso porto. Dopo il lungo infuriaro della pro– cella, sterminatrice di uomini o di cose, &i.i·!. org-ogLio per noi a,ver collahorn.bo per l'erezione del non.s.simo tempio da-1 (lUale spri,gio11orà. la luco e&paC'.'O a, cli– ra>d.rurele tenebre cli un p=ato millc- na,rio. -Mediolanwn docetf . . lliilam,, la grande aiit¼, de,ll'affari– smo .industriale, inseg-n:.i ai miopi, a,g\i scettici, ai pusiili, che. n,esllo fili'> dei sc.vversi, 0 i aleggia, lo spi.rito del. sa,or,-. ficio e dc!La solidar.ietà., chu ai forti ed ai voLc,nter.osi nuUa è impossibile e che i d.etuoiìtori instancabili -cii nn pas– s3:to oh-e va,... ti%1nontando, sanno 11ut·o erufìca1>0. Per it! C-0mi.-L.'1,to S. M, F. F. V. Fabrùioli Note d'igiene Perchè si mangia? E' semplice la ,risposta,: - Per viv~– rn, ma ua'altea. domanda i::lcalza: - E p.erchò per vivere occorre man– giare! Ecco: ls,:più perfetta, colossale mac– china. ai vapore non ha. moto, ,cioò non ha. Yita se non è a-limentata, dal combu- sliibilo: ca.rbone, torba., in maacanza d'altro : legna-. . Esso tra.sforma l'a-oqua, della caldaia in quel va,porc che dà, movimento a tutti i congegni del maochinario e obe rap.presenta, si può dire, il sangne YÌ– tafo della maccl1ina,..pcrsona. E non basta: l'uso co:itinuo finisce a logora-re qualcuno dei •suoi Ol'gani o allora ceco la necessità di rifarli pron– ta.mente, ripararli con lo stesso mate– riale, col. quale .furono fabbricati: .o ac– ciaio, o ferro, ghisa o ottone. Dunque senza il comlmstibile l'ac- qua,, il materiale di ricambio, la. mac– china no::i, può funzion:u·e, non pnò la– vorare, produrre. E' ptu·o evidente che il suo fu11210- nruncnto è tanto più sicuro e ,conac– gueutemonte la sua, produzione è tanto più perfetta, quanto migliore e suffi– ciente è il amteriale cli ricambio il com– busti.bilo che_ trasforma la matéria, p,·i- ma rn energia. · Al_t_r~ttanto avden~ nel nostro corpo, la. pm perfetta, la, pm complessa e doli– cat11, dello macchine che esi,tono -sulla terra. · .Lo suo par\1, ossa, azoti, ca rn~, ner– vi, sa.nguo, hnfe, non sono altl'o che idrogen?, ossig~o, carbonio, ferro, zol– fo, cl_or,, potas.;10, magnesi, ccc., com– bmat1 tm loro. Noi lavorando con la: mente, (lavoi:o intellettuale, pensiero), con le braccia (lavoro muscolare,- fatica det corpo) consumiamo tutto dò; ec– co, allora, la, necossità, di riforma.re su– bito tutto quello ehe abbiam.-. coll.'lumàc. to altrimfl<Jti la, ma,cchiaa 11iM&Urisce. si fei.·ma, definitivamente. , Ebben~ i vegetali (gt'Mli. le'-Jumi, ver.

RkJQdWJsaXNoZXIy