La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n.2 - 19 gen 1919

I La democrazia capitalista degli Stati Uniti ..; di Wilson I pochi giornali &0cialisti cl~li S~a: );i Uniti di ... Wilson che sono nuscit1 a sopra.n·ivero a-1 regime d<'>lla. /il,crl, ·rnzicmata, ci danno un J.egg1~d·ro pro– spotto della denioc1'0..:ia cap1t1iJ1s_ta. Dapprima è la conda.una .a, dwc1 an– ni di carcere inflitta dalla Oort-0 Fe– <lera.h, di Cleveland al_ compagno !l'a: 'genio Debs, la condanna purn n chec1 anni inflitta a. Rosa Pastor _Stokcs, h coll{.tanna a n•nti anni a RuJ!,ard, O' 'llare ,due <lonno socia.liste che hanno comn!esso il delitto di aver predica.lo la ~~ il record :,pc,lla al Tribun-:lo di Chi~a!,O (sempre famoso ~ontro .. ' so,·: ,-ers1v1 !} nel processo i,onb.o 1 du 1gcnb dell'a.ssocia.ziono orcra1a nroluz1onana oogli J11d11strial JJ 01·kers Word,! (LaYo– ntori Industriali del M~nd?} _eh~ com– batte i metodi collabornz1omsti ,li qncl Gompc,·s cho l'I.tnlia ufficialo hn, accolto oon tanto entusiasmo. Questo pr=<:550 è tor'?inuto !X)ll 20 .anni cl; reclusione .a 15 ,mputah - 10 .anni a :J~ imputa.ti - 5 aru1i a 34 im– puta.ti - 3 anni a un imputato - 2 3.0ni 11, 8 imput.a.ti - un_anno a. 3 impu– tati. In tutto, 820 anni d,, reclusione, senza contare due mi, i011i e mezzo d; ,rn,/.laf'>E tul,lo ciò, por av-cr racco.Ilo in Sindacati fuori e contro quelli colla.– l>orazionisti del Gompors, operai i più sfruttati- doll' America wilsoniaua. I Quando c'Era l tensura ... Questo articolo, ù1 titolato: Distribuzione, dofo,:a, c0111parirn il 1. Gemwio 1018, ma t•cnne aompletamen-te censui·ato, allora. Noi pubbliohercmo anche alt,·! articoli ohe du– •·ante la oue,..,.a,et 1,e11nero « s 'ilu.ra.li ,, . E le 00111.pa1711c l. ggcranno oosl ciò olle 110>1 potemmo dire ... .Negli anni paSSàti noi vi sramo venuti incontro, o lavoratori e Javo1)1t.rlcl, e vl nbbiamo detto con le pnrole incitatrlcl. la espres.sione sintetica del nostro· 1>ensiero àl fratellànza e di amore. Vi abbiBmo at– te._so sulle ,ie dei campl - lavora tori ·di tutte le terre - imlle nere soglie delle of– ficine, - opeml di tutti i paesi. E sem– pre ,-; abbiamo rimlto parole dl reortn- 2iose n tutte le conquiste; alla compren– sione ckl rn,;,tri diritti. Pane c la-1:oro ne– gli anni della diSOCCUt)!!Zi.one e d<'ll:1 fa– me; riposo e giusti.zia negll armi del ph" atrot.-e afruttament.o; libe1·ta nei tempi del– la crudelt reazlonin e inJln,:, w. espressione nrHe di un deslàerlo di pace mentre le altre unzioni si dilania-,-irno nella g11erra. E mentre mai stanchi, mai delusi err.– vamo sempre votati alla propaganda dellP nostre idee, per le masse e per l'indiYlduo 1P0rla eonquis'ta del pane alla miseria di nnn classe, e per l'u!l'ermll7Jone degli nlt' ideali delle nnime p!ù aadacl, - un 'istin– tivo desiderio di belle,-2a, Il biso~o esw– tko di una fiam.mn nel i::rlgio dellr, vJtn proletaria, per la espansio!ie deUa là~utr fraternità dclle classi re!et!e, per ht soll– dari<'tit dei :Un-oratori di tutù> le inclustriP e di tatti i naesi. E fu da aJJora, una ,;_ slone di bellezza nuom: 1mo sventofar di bsnàiere libere. nn rinnovami di fe,,th;t,) una ao,,"t:a nell'austerità delln '<"ita cl<>llo studioso. nella pena quotidlal1{l <lell'e,,;. stenza del laYQratore. Ques;te furono, per noi le nostre feste, sempre; se '))nr molt• di ;,oi le avessimo desiderate eompt'<'Se cl' severità e di fierezza. Quel giorno nlmc& le po,ere folle, chiuse tutto l'anno. nelJr officine e nelle case po,ere, onoresse ùal tanti ma!J della. mieeru e dell'imorenw ,olevano godere una giornam di riJ)Oso ,. di canto. La lotta d.! wni l(iorno ,-,.uh-o <,blia ta tra le strofe degli lnru no,.·fri: lo miseria d<'I domani scomporfra oouo il M,mre l:ell<' eperanze. Im:ano noi proJ)>l gand.L<rtl.sempre c0n gli occ:hi fi&.,i nll" !1ll!e ,~11,, noc<tra mèt.a lontana, n,:rim,·o"'~ la ~yJi"ra della lotta. Sotto al J>,'lllido sole o anche fra la nebbia e la Il!'\'é In band.lern ""mbra va rossa come i fiori r0<.-,:i E le folle ùn-oratri<.'icantavano la lx•ll,..1.'l. 0 della libertà ehe non S'lf)(•vano coll<ml ,itare ... Oi:,n soltanto, lontarnt da 'l"Ol. f<,llr proletarie, mnSS(> lnvo:ratrici. io C'ompreri/11) internlo Quel clr"1<1erfo illcoseic:nte, rJUE,Jin nspett.azione me!!!<ianica. E ho tanta compassione di voi, <li vo' tutti! Dopo la no$tra !n~oe,nion.e alL'l r,o,:rion• venne la guerm. Furono a ,o!. J.nvon1torl proletari di tutti i p,1e,.i. dl•trlhnit.- J, armi. .E voi, quasi tutti. Pi!'gn"¼ la t<,st:1 dinanzi ,illa renltit dolorosa. Th>n di,·e1·s11oottii,:rlla, anche 1u <-!•1""" prc,lptarla o;::,:rlc-omoot~. Le l!)tt 0 rh·oln– zionarle rel'lthno certo rnt,tte 10 fondo n• enori; ma c-ome una f<>rltache rend<- T>lr triste ogni t:opp,'l dPll' OPPOsto mmmltvi pià doloroso ogni oddio che la nf>re,,:sn, impone di dore: olla fami,:rl!.'l, nllJt f,:,,i,, propugnata, allR vita ... P<>rcbè molti d<-' nostri - dPI noatri, car,11:c?- rono gi1' morti. lnfellC'l ! . Ma lo vi c0mplan,:ro, lavoratori di L11t;t-1 1 pSH'RI,cbe dovevate unirvi in un rmttr frnt€rno ! La bllndlM'a è nera: ma J')('r tutto. Nor pl!J. o,:r,:rl.l'an,:rPlo ardente dal~ a~ :m.rd, – S_!>ltoall'ayyenl~ si Vl'\!S(:nta a voi, fa. ln.ngl proletarie, nella resta della reden– zione. Non plù,.oggi, vengono s voi le fo11t, son·er,;ive a dirri le t)arole di incitamento. uè le f,rnciul~ dell'età nuova al nva117.nno a<l 00'rlr1'i parole cli umaoo ooli<ùtrletà in– tR1'M7.lounlc-. Oggl è 11nben cupo fantaJl]l:u, l'il<l ,-i fissa In l'accia o ,\I gu.arcla con u, dllierenw. El' J,i &;alt,\ di questa triste vlt;i moderm che di:Urnlil gli uomini nell<' ruot.i <lel suo ingranaggio e aument.'l le n,spirnzioni di ognl idoolc di libertà. Ogg,. ~ il slgoi!ìcatfro e f.orzato ti.1c,(l1'Cl de la D?· sll'il voce elle ha - purtroppo!. - ncgl1 anni passati, parlato lnv,100 nel dc-sertù cleUc Yoolre anime !llc,'lP:,Cid'intenderhl.._ Iv vl gu..'1.rào, 1nveoo, con 1nfilllt'\. pietà. ln\:tùsco in voi tutti, poveri C\\1.-.ere flagel– la ti ,h11Lt ,-ita e impote11ti a clifenden·l, un d<'Siderlostruggente di dJ)OSO o dl gioi>•: FJ von'tct poter ve,ùre tra voi con le mnn, piene di doni prezio~l; di don! che solo fu1ll'Orie11teestre.mo pot1'ùbbero arrinu'Cl oc fossNX> pur <1rrivnte le palme cli )l<IC'l', per qucstn rinnsclt,'l cattol!c,t, cliver,93 da tutte' le nlt1s:,. E dl\-ersa <llsl:ribuzion.e'l"or,·elftlrc que– ;;L';rnno trii c1J ,'Di, Lavoratori, r,,roletari cl! tulto il mondo. Le nostre voci sono CO· slretto al silenzio; le nostre parole fiCrltlR ,·engono canoeJLqte ch'lll'autoritb ijUperl~r!' cbe sl è pre-sa il .d.lrltto dl C<'nsurnrc1 ... Non !}!ù oomizt dunque; non lllillllfe,<rtl in– citatori. Doni deìl'Oriente c](>,·otoal sol~· ùoni dell'Indla sacra al l'atnlmmo... Oppw o 1tasciso, per !l i"OStro riporo e r>e-r 1a vo· stra gioi.a, 110v01,e plebi stM)Che che aapc!P solo soffrire e morire: o~g10 e ~1a,Sai:w 10 v-0r1·ei porgere alle vostre mani ~tnl?t'f' te,,--c innno; oppJo perchè potesse dormwe quos1o giorno che non 1mò essere simb0!0 di fra tenil til ; 1>a.sci80 -percbè poteste. so· gnare le ,-lslonl iUusori<l o felici clic mal godrete forse. nella ~lta ren le. Oppio ~ ha.so ,'.so '.a gunrire le vostre miseri<\ n ffu•,n dimenticare la vostm J.ropotenzn. a lascl.,r· vi In riposo almeno Jn questo giorno.- sp~– ci.s.lmente voi J.avorntcn:i, compagni ,,,ostn. I LEDA. A • 001 la Patria! tria, madro 1no.n pa,soolano, le_ n~r~ ma.ndrEl ... Opimi, è voro, sono 1 oaro~i cl-' oro i verzieri che feoond·iamo oon • 1 noot.r~ lavoro Ilill per noi ~ solament\;: Disse Mazzini: u La l\atria, dcl popolo 3 pigolatura a.varn.... Le !ncantat.e c,c,rgerà, <leJinit.a dal vot, <l<>1 lllJ.en, sul- stro &-pia,gge manne bruh.can_o 1~ ~na, !e rovrno ctoilo patne de1 1·0 e deLle folla cleganto mootre lo _ca.rm cli mili~_ casto privilogiate. _ 'l'ra quello pa-Lrn, 0 mille dei nostri figholi malati · di ,arà arrooma ed affratella.mento, _e a.i- scrofola si sfasciano 1Ilesorab1!.mente 1orn il lavoro dell'umanit.à, verso 11 m1- perchè, 0 signori, la vos,ra. ben•cficcnza, 5 1iornmonto comuno 1 ver->0 la scoperta. è oosl genero~a che non nosc~ ohe .'!1 a l'appl'ica.zio~"° de!Ul, propna. leg!r' di salvanne uno su cento di quegli rn_fclici' vit,a,, r1,,art1to socon.<lo lo _cap_aclta I_o- Oh, por noi c',è la maremma. mic1d1a,le, · cali e a.,;,ociate, potrà compi.et 'Sl P!:t via la i:isaia esalante il fetoro. Suporb_i, . è di sviluppo prog1-e.sis1'Vo_ e pacifi.oo "· . vero sono i palazzi dol,le. n~tre c1tta, Più ai cin.quantann1 sono tra.scorsi -spJc{ididi i giardi~ ohe h _circonda.no, eta qna.ndo il u!osoio esulo (che potè artistid:io sono lo nJle oho s1 specch~r passare 1il:leramenlo su torr!), 1t:1hana noll'a.zzurro dei laghi ma t.roi:ipo .l~n 13 -solamento dopo la morte ... formul? la sono lo soffitto,, le ca.se cho noi abitiamo ,ut>lime profeàa o solamon_tc- ora. ~1 co- nella città, e 1 tuguri dei_ conladmi. . mincia ad avorn albori cli hberta ad Oh, sì, o sign~ri, çred' l.ll, mo che be.n, Jri.ento o a, .Non!. ba.1-~nno sopraffatti ricco sia' il palnrnon10 d1 co_ltur!l- de~ JaJJa caligine rc.aziona.na o s1 risolve- nootro paese, IIUl per t_ropp1 cli no! :a.nno in un'aurora radiosa 1 Questo. è l'alfabeto .è a,nçora u.n mistero, e molti. J.ILcora 1µ1 mislern che con 11suo dubbio mo1lissimi compit.a,no a ma.la. pona., mgoocioso assilla fino alla. tortura ogm se;orbiano solamente il loro nome. :,nùna cho aspù-a ad. un\l' ~"'p_pa oltre · Mentre i vostri figli nello aule. del]e le rivendicaziom1 tcrr1tonah della na- souole superiori dcllA madro }?atri~ ri: zione. L . cevono un'istruziono profO:>S\Onalo, _1 1 Patria! Mà cho cos'ò e:;sa I a nspo- nostri figliol-i, ancora raga.z,,i LUe3portt,. sta ò \IO nuovo prob.lomu. cho commcrn. ~racili, debbono imparare un me,s(lcr(} a delinearsi nell'onzzo.nte. o. che da11a. fra I& clur&ze di mi la.voro supenoro teoria tenta già concrotar1n m. u,na ne- alle loro forze fisiche. ~a.zione clw potrebbe nsolvors1 lll una Per 1·evostre orca.tu.re il maestro pa,– ribE>lliono disperata. ?,,1,entre,s1 sta ad- terno, il professor.; 6aJ?iente; por le no– lobl>a.ndo anoo.ra a nu-ovo l ant,_co a.I- strn il P.apo-officma <11 frequente 1'?1''0) i.aro clulla pa,tna sul qual_e quasi ogm -0 Jn.Mle3Co il padrone esoso. A voi d nazione d'Europ1;1- ha sacnficafo il s~n- favoloso guadagno o l'alto impiego, a. ,;uo più sa,no, piu ngogho.,,o, aella stir- noi il larnro sfilrrante, lo &pctlro dc!UII pc,, una m1.Doranrt:acne è anco_ra fal.a.n· <lisoccu,pazione. A voi udi.a ,-ecchiaia' _;e d'avanguardia ma-_ch~ h~ <hotro "· sè la ricoa- rendila. o la pensiono più o .in immenso stuolo cli vmh: donutnti, meno lauta., alla nostra. squallida vcc– :inalfabeti, delinqtHmti per_ forza. fer;Xl8 chiezza il pane amm-o della bene:fìoen2a ... e.ti circostanze, gua.r<la md1fferon.to I a.I- Sa.pienti, o si-gnori, sono lo leo-gi d-el– ta,ro che da. Stleoii si ·proclam~ sacro e !a patria ma tu.tela.no, però sofamente ,]i tende, porfino, il puf,'110 mmacc10so la, vostra proprietà. e non i'unica no- I ' Si alzano cori à1 _proteste molte delle strn ricchezza.: i;l La.voro; anzi quanao Le rlforme d lre~ime boscev s { ouali sono L5p1rate da una fodo smro, a.. tentiamo di difende-rio contro l'e;-0sità; . . .. . .. . . . .ìltru»ta, ~a t:?Olt~?3imeS'?ll d_etta.t~d_a del capitalismo che lo sfrutta, ~ la no- I. giornali r.=~ t~t1moma?o C?1~ qua pavidi cgo1sm1 d mteress1. il11ll!acc:iat.t, ,tra nbelhono ha ';"00 scatto d! .sde~o le rntensa. att1v1ta : ~.oviet iealizz'-'.1° 11 1 ,oichò in quella folla. cho a1 sin~o 1".: oh. alhr~ la p_aJr1a,. madre _d1 ~utti.,, kxro progra.mma à1 nformo, soc_ial!, t,,rno al vclusto al_tare d-e_lla p_a.tna ' 1 oppone 81 nost~1 po~1. selve d1 baionette Un d.c-cr_oto ..r,organ1zia, I ordinamon è uno i;tuol-0 sterm1nato d\ lupi che d, e le bocche dei fucili; e 1e vo.,tro sa,– t(? clclla giustma, oho sara resa •da ~~ :iu-tll'ara ha fatto il propno desco, anzi i:>i~nti leggi detta.no p~ne seYoré contro g1_uchçopopolar;e, t.a.nto u~ _ca.mpo ci 1 .;na noca., ghiotta mensa. . I chi ha osato nhella1-s1 contro qu·el!o D;lln_a.J.c 9.uanto m qu-0Ho civile, e. acn2; I 1 pruni, gli onesti, co.!oro che sa.cri: sfruttamento che è furto della. vita al- 1,nute di compe0Jl2!1'· In casi pnrll7ola.- ficarono aJ loro ide&lo qualche oosa di I trni ! Oh, non parlate di poesia., di mo– mento ç,omplessi, 11 t:P!1d1-copotr~. ag: più prezios,o ancora d:el proprio sa,n- morie, di santità di tra.dizioni o dr 31rcga,:s1 quatt.ro ansilirun .. I ?a,, __ di gue: la vita delle porsono amato, non, costumi alle folle che l'avarizia dei la.– ~1ono _saira.nno esa.mrnait dai Sq_vrnt hanno che il tori.o di 0 non saper ~?Orge--•tifondi.sti, degli spoculatori compatrio– Ja1 grnà1c1; _non:possont? essere sottopo- r,, cnc 11 .1 di là. del lor9 altar~, prn !on- ti caccia oltr,c il nostro mare e i nostri ;to al grnd1Z1o_d1_cassazion~ cho le son- tana, nella-,grande na della.vv- eIJ.u:e; m011ti. E•so vi urla,no: tenzo_ Sllpor_1on a1 _tre_ m.e,31d1 carosre vo n'è un altro: quello d~U'lntornaz10- a Ohe importa. a noi d-ei costumi dei ed "" tr_emilf>- ,...,~1~--<1'- a.nu: """'~-A.U, 'Tifilo7'liillavora,tori, cho _à1ffondo la sua nootri vocc.hi , oon,dann.ato come siamo à, .çOP(? _clll. < len:iocratlz.zar ~ li pei,OJ ,la.le tUCP ugualm,mte su tutti per?h~ non ~~ mendie,,,re una mer<iede meno avara a!– g\u-d·rz1a,r~o, 1 can?idah a-li~ fun_zwn~ dfotro i suoi sommi saoerdotl 1 ch1erim lo strani<>ro, e perciò obbl-ì,gate a plar J1 g1ud1c1 pop~la.n sono d€f!ignah _.dai ae,alcagnat1. . . . . s.marc1 alle sue costumanze e rivDriro Sov10t d_1qul},rtie~ oomposti O ohisiva- EbbEl!l-0 a. voi avversari,. a-nz1 nenncr le su6 tradizioni I Non npc-tetoci la rnc– noI?,te dt_ pi;olelar1. I~ Soviet r_ogionale accaniti ~ frequente, ma _rn ~uona fe- chia storia. che !'Itali~ è d'ieri ... · essa designa 1 ~w:l.1c 1 , &eeghendo fia quest\ do, 1o m1 rivolgo o v1 ch1edo ·. e ben vocch1a. quando si tratta. d'i riven- 1 çanà1!1at1. . . . . . -- Ma che cosa. è ques!a. J?atna 1 dicare le glorio della. stirpe dei domi- . Fra 1 nuon ~ecrcti sulla soc:ial1/lza- Un coro ootuS:ill':'ta. m1. rrnponde: natori .. troppo recente inYece quandò si ltOno, da notar~n qu_clk, del 26 otiobre, - :Ma. por no, 1ta.ham _è la bell=.a tra!ta del nostro diritte alla vita! Trop- ,he regola la_ M_par_t'!-i°',!ed~lo_p<;lh°"': di,i.n" della nostra terra cmtl!' <la.I d1ar po ingenuo è il giooo... · }_cl01 caypclll. {..,lu-e,ti 0 ogett,, di ,c 5 tla · doma. dello su~ Alf'.1 ccce}~o 1 e lo stra.- Noi vi rliciam'), re-..; ormai coscienti< rio pos3-0no ot\eners1 sollaJ,to drntro ,cioo regale de, suoi fium_, d _argento, la. non dall'educazione che ci an,te negafa. oresentazwne d1· un perhficato compro ricch= dello ~ue pratene_ cli smeraldo, ma dal dolore al quale ci av-ete condan'. ,,ante la natura : :J.ol !"est1ern c,sorettato! ò l'incanto delle suo manne azzurro o nate sempre: } d1 !lll altro, nla.soiato dal Soviet ad!{ dei suoi ;cicli h1minosi ! . . . . _ Visto che la patria è l'insieme delle· 1u.art1ero, cho attesti il b1sogno deo , E scg~rnngono subito 1 sapienti, gli bellezze delìa terra nativa , ·1 t · >gJ:ìelti_ richi,esti. . · . . a~tJ.Sll, ~ J)<'l!,satori: ., . . . man.io artistico· J.ettera.rio, i c~ti'icip<le!i'.;. yrnz10 00s1 a:lla. tirann!a ~olscev1sta, _ Ma la patna è ll patn!1}0l1IO d1 sue leggi protettivo oh al] . · l' chi la.vor3: può: r;~arars1 dal frndd-0,. 00 1tura che ci trama.ndò l'ant,_ca. Roma i;?:noranti, -'(li ahbn;_titi 'clall~r~i~,\; ! neutre nei pa.es1 c e god~no __ la., liborta dei Cesari, è_ la _bcUezza che s1 traduce dnJl'ahbaITTCJ.ono, noi i denutriti, noi che .:>0rghes.e,_cb~ lav_ora ò hbo_,is:ilmo dt ndlil 6SJJ'•CS~iom più austero e nelle delle leggi non cono,ciruno eh"' le ~e ; :oma.re .;.rn prnno mvcrno e d1 riscaldn.r- ,fumal1.u:e più ~olicate dell'arte n0stra_ oressioni a voltò feroci fino n-ll'assa.s~i: ol lll aposto. - . e la rontite &p-ec1almentc,ncl poemn, dan- mo. noi siamo i senza atria '] La, _yom~ne del _Jiord annunz,a cho le5COdovo la p.assipne <,_heabbruc1a e ot,·ò sangue abbiamo ào ~7.it , de 1 1 no– I Soviet d Econoffila _pop~laro_propara lu spa.simo del dolore 03p1atore s1 fon- difendoro la ,o,tra terra.I Il ,.ar O ~r ,tllva.mento . la nazwnaltzzaz10ne del dono con la be>ttitudine dclla oouiem- taro finora nn b tt t j hS!ro a..: .:ommerc10 1ITTte:no, sotto tutte lo sue olazione paradisiaca. e per noi rii : "~ a O U<;.e c e su_vo1 !orme. Lo ,:nerci sara1:-00 conc~ntrato o - Patria è il WSOl'Oa.distico che credi- che l'ombra ~1:~t<l_lorte.n;i ~on_lCbl~u ,ondulo nei magazzrn1 d!lllo Stato. tarnmo dal Rine..scimentv O da.l Oittque- d~soJ.a.nte <Ì . • t 1 HM,auenbe1 mo O 1nuno al sno posto! Gl'1'11glesi, popolo pmtico per cc- f:f.ll_e11!'t-,pr_OlJfl(JTtano_una regola pras t1ciss1ma di v11a sociale: « O:;ni .110,no al auo posto ». Ogni ,wmo cioè al po– sto pii) -indicatogli dalle sue attitudi– ni, dalle 011c jc,rze, dalla sua, intelli– 'lenza. Nella memo d'opera maschile, si è avut'> il frm110 di procedere, al– meno in parte, a questa scelta di po– sto, J)er 1u•nlo riguarda le forzo fui– che. Di/fio;/m.z,,tc si t•ede 11n colos,o a,l banco :li ore:• oiaio ed un mingher– 'ino a /or ,h fal,l,ro. Per la man-0 d'o– oera femmi11ile; preC'ipitata d'un trol– 'o nella officina, ncm v'è stata P'>SSÌ– /rilità di 1>roredcre all'adattamento, alla acelta, alla sdezione. Occorrerà del tempo, ed il termine sarà affretta– te dall'opera dell' orgonùzazione ... - E dà1;li, c011 l'organizzazi011e! M1, è proprio "" el,iodo ... - ]11,fatti. _E bisogna battervi sopra, finchè non ua- ben conficcato nei rer. velli. Q•:el chio~o là è... la molla, clie fa funuonare il cervello dPll'operaia (e tlelt'opcrnio!). DINA Rosa1. . . t . . . • POral::t ore. a. adale. o cento ohe continua con 1 nos n "!Omm, ,-01 date anche a noi e sub't ·1 ·t di ieri e si completa con quolh del- nosto in prima fila ' . i 0 ,_ 1 _nos ro 1 1 • , . • o no1 ro, e=;c1e-remo oggi. _ . ., la. vostra ara. pn arrivn~e più Pr<'lsto _ E' pm_-e, c1 a.mmon_isoe l< dotto, ,i,lJa nost,·": quella <l ll'I t , l l'insieme d1 q_uollo leggi che,, dettate <lei larnratori ., e n ernaz1onn -O da.ll' antico diritto romano, ruppero le G • · . tcnc,IJ,J'Odel mc.dio-evo e,cl ispirarono il 1 •11 .sepprnr; Moro-Landont'. o;.'.1.nio lcgisla.tcre <l'i Napoloono. E', in- fi.ne , l'insiome d; lutto quelle ,tradizion!, di quei costumi che determmarono il ritmo di nostra vita. - Ebbene, io vi rispondo, ,·oi avete mg-ione, ma. anche quelli che rinnega- &1- 10"'"" no qnt>sio -immenso tesoro ereditato da no,tra gcnto non ha.nno torlo. Asco]· tate lo voci di coloro contro i anali im– precate, o ch1> cliiama.10 profanatori, a'>Colta.tele quelle voci cho terminano in wn singhiozzo <li sofforr.rw.a cho di fre– quente arriva. aJlo spasimo. Esse vi ri– petono: - Cho ne sappiamo .noi .delle bollcv.e d-Olla noslrn patria, ioonlenati come siamo da un lavoro • on.za tregua aJ campo a,ltrui o a. quoll'ergMfolo del lavoro cho si chiama. stabilimento indu– striale! Oh! noi morremo senza avel'le am- - A.ddlo, caro collega; tu resti· ed lo miralo ma.i ouello suporhe vette a.lf )'Ìne me ne vado, ri•<'>rvale a ritemprare le ener~io d 2 gr; ===========-===== ... oziosi r.he vivono rJel nostro lavoro! RhhonatP.V'i. ~)Il n1fJ:~R n~il i: IIJ111>1TDlrr Sulle pr11.t-0no di smeraldo doUa pa- 81111 . uilu IJ UJI L LI. L H URIIIIJ.IJ

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