La Difesa delle Lavoratrici - VIII - n.2 - 19 gen 1919

ABBONA~lEMTO r Amio lt:ili.a. e Colouio • • •• •• L. 2.50 E1::,tero.. .• u , • ..:Fr1uu:hi 3,75 Sonwre L. 1.60 Jtr. 2.- I delle REDAZJO)lB ED ,Df.l!TNIS1'RAZIOND: MlLANO - Via S. Damiano. 16. MILANO 19 Gennaio· 1919 Vn numero cent~ DIECI Al CIRCOLI ED ALLE SEZIONI· Per copie ~ L. 4 - Per coplo 100 L. 8 ESTERO IL DOPPIO 45? W ldlb i&9it!'blitSTVFS?'2Pttt W ™-.~fu&iE§OOWf - _::tft"Z!!++w .. 3 +HA+ - uiL: - ~ --- - -----=="!!iii4::f:!?- Wir:WbtWWWdl ??+i? •;:r ?-@ 11 Questa borghesia, 1·1fatta e ,,alita, che •i deruba a vicenda e fa insieme c«,norra, e, 1."nlascati i t,rutti del mal di lulli, r1ria11g.;a al egramcntc le promesse e i gt.ucrosi ideali Ùl nome dei quali I,, mandato yli altri a mo– rire n. ciucsto p:l.rok, che fotografru10 tan– to crudamente, o pur così perfrtta– IneOito la situaziono dell'oggi, sono ~t-a– t-t, scritte nel l 96 da Filippo Ttu-ati. 11 qualo diccrn. così deLla borghesia che aveYa fatto l'ltalia. - quella pic– cola - e potrebbe ridiro oggi le stes– se cose di q uclla che ha fa vlo - per modo di dire - questa Italia, piì1 grande, e sta ora bisticcia.ndo per qualche metro di piìt o qualche metro Ùl lll€nO. . Guarcht.~ come è fatto il mondo'. C'è ora. uno scoU\·olgimento intimo, di c-OScienze, collettiYo, <li follo; c'è ora un cumulo di difficoltà da supera– lù, di ogni sort.a, :dimrnla.ri e finan– ziarie, mora.li c... . immorali, ideali– stiche o pro-;aicho; e·è un senso vasto di incertezui., di instabilità - e voi tro,·nt<e della gente che pen,a sì al pa– lu del confine piìt io qua o pii, in là (parlo della gente.... borghese 1 ) ma nun nt1 tro,·ate, fuori del èampo socia, lista e proletario, di quella che pensi a risollevar-.) gli spiriti, ad assicura– :re il pane quotidiano al popolo, a CÙL– re nuovi - ordin.am ·nt-1 al mondo, quei nuovi ordinamrnli che tutti S"ntono ncc=ari, che tutti, dirù, altc11dono! ... Aggiungo che mc:1trc CJUesto aYYie– Il-t', e mentre le mtl.Sse dolornno per le ferite e i disafi di quPsti anni di guerre., ç per .10 Epettro lici.Jr... Gf80C– cupazio □c e:bP di} n.ga , e sono tormtcuL..– te da nuovi vasti bisogni, Yo\ tròvate persino deputati socialisti che, .inv-e.ce di inte!'pretare il grido delle masse ass,,tate di gius' izia, di lih~rth., di be– ness-ere, gran;mcnt1-?, d.iss<!'rtano int.-:)r– no ai probabili o non proba.beli can– didati elettorali che ci saranno o non ci saranno nel Collegio, putacaso, di Reggio Emilia I Tutt() le miraboln.nJi promess() della borghesia stanno a.!ldando in fumo. Jia intascato, essa, « i frutti d~l ma.le <b tutti », ed ora che donebbe volgersi con animo rioonoscent-c agli artefici della sua rinnorn,ta ed accresciuta for– tuna, chiude il portafoglio, e oerca di lasciare aperta la porta. alla possibili– tà di nuove gur·.rre, che le perm~tu.,no di mantener viva. o di rco.lizzarc rli nucvo, una situazione che le dà il di– spotico potere sulla classe proletari.a.. .soffocando il suo difonwre, il Sociali– smo. e le dà. o le darà, la possihilità di 'far conw·rg,,rc la ricch1 ,7.za nr,llc ca.s---oe d llo Stato pe1· a.t ingervi a pie– m mani. Ci sono anco.ra, viventi i t.:slimoni di quest.a , ico110.-·cnw1, d.-ila borgb.,)'na veroo gli artefici ddla sua. fortuna: i garibaldini, e i ,o[datini. orir1i d,lla Libi<J. I pi'imi li abbiamo vis•i, pov(}– ri vecchi, n•~i rico"'eri di mendicità, più o meno der..,orosi; o a suonar ]"or– ganetto pu le vie; i seconrl i, li abhia– mo visti ripa.rtir1J per l'E<;tt-;ro, dopo la, .<çuerra, a cncarsi il pane, malgra– do che uno r}ei pretesti p<'l' i quali si na fatta l 'impre.aa famo,,,a, fo~b<'> qur:l– J.o rii conquistar la tcrra p<,r i nostri emigranti. ~on c'è da farsi iUllf.i0ni. 6e non h:, trovato i m'?Zzi per le poche centinaia di garibaldini, e per le poche mi– gliaia. di combatt:P..nti della Libia, la nost?a borghesia non tro,erà i m<'zzi J)ilr le centio.aia di migliaia di reduci dalla guerra. to«tl: finita. E nnn li tro– v6Tà perchò non vorrà, come non bi> ma.i' -,oluto, fare il minim? sacrificio! Guardate: una grand1.S&1ma quan- tità di industrie ha.nno raddoppiato iT }oro caniJtaJe durante la guerra, e le azi-ard loro sono cres,ciute fortement-! 'di prezzo. Eran-0 al lavoro, a _Procurare questa fortuna .i,. Lor 6jgnor1, operai ed op&- r::nc, trattati come schiavi, o posti I Polnvfoiti'. Parlamento i A che cosa, ser– sotto le dure leggi mit1,wui. La guerra vo il Parlamento per ddla geuto come è unita.: la possibilità di far quaU_n-1 mc I Non unpectirà certo all'acqua. cli ni a palate non e"/:, piìt. Gli stabili- passuc attraverso il mio tetto. menti si chiudono, Ja,·oratrici o lavo-I " Votare! Ilo bon altrn cose da pen– ra.ton vengono cacciati fuori di là, I sarc_ che _al rnto, col latte, a. diciot-to dove rimane, la fortuna da essi creata, soldi al htrn "· nelle mani dd piccolo gruppc di azio- ~uando la lascia_i,. quella buona vec- nisti. clua •}l"IL una part1g1ana. convinta. del• Pocbi soldi per lustra, e non a tut,, l'.1-can$a ?pcraia e tutta la strada vo– ti: questo è l'obbligo che il Go,·erno tò co,1 lei. li sergente maggiore non h11 imposto agli industriali: E poi l , ,-ot-ò: , . . . Ah lo so io che cosa c, vorrebbe, hl1 ,mono. detto cho 11 gndo d1 poi!.'.. Olimpia. I gu~rr<1-: "B_i,ogna impiccare il kai- p S. - Nell'articolo dcl 31 dicem- w 1 ." ha _a,uto \ID:t. gran PM'to tra . · . • 0 . • d G rr. l donne, 10 altri collcg1. I mw1 due brn, uwe~o di lnnrna e_s . ou,,es concorrenti promisero con ardore la 1I prot,o m1 ha fatto d,m _Olimpia. dlls punizione del kaisel'. Le prom s", so– Gran!jes. Prometto un arL,c_olo pet d!· no cose facili in criodo cle~to\a!e. •:e cl11 e1·a quest::i. so st enitnco dei di-1 Ma il kaiser non e&bc alla fine che ut-t1 della. donna.. una p1ceola parte nella e]),zionc. E strade: iute.re cht', una. settimana ri·- l ndonnn jn "l"l·1on1· ·1n IIlf hltnrra, tenc~cio che il kai_scr foss~ ca.usa della ti U ti i; i; i; ( ~ l~I g11e1 ra. pe_r scmp.hce cattl\-~\na pers.o- ~ nale g1ud1cavano che il solo mczw di Le forze di reazione, di privikgio e impedire la. guona fosse quella di fi– di finanUI hanno nporlato 11n tuonfo nirla con lui, era.no , la settimana do– politico momentaneo. . ! ~o beu piìt attente ai progetti di di- .1\;e~suno di coloro cho hanno st11d1a- str11z1one dei tuguri D dell'edificazione to la situazione politica. pensava cho al loro posto di caso co11\"enieuti. E s 1( il risultato potesse ess,.,re diverso, . tla-: questa. materia lo donne erano ben più t-0 le condizi'Oni nello quali le elez1om. ardenti degli uomini. a•;c,·ano luogo. . , . . \ In una 1;iuniono in cui _si discute,·a- E' naturale che chi non e nus01to no 1 particola.n secondari dcll'aromo• cerchi di dclermina,rc le cause tb:il lo- bigli,rn«:.nto delle caso, un uomo notò ro irisuCC<'~ e non può sorprendere con disprezzo: u l rubinetti non sono che ,·i sia una tendcnz.!I; ad at-tri_huirl-0 mica . ,1dla po)iti 7 a ! !' Ma la parto al ,·oto dello donne. E una. opm1onc feromn1le del! ud1tono, compresa sua con la quale sono affatto JU d1sacc0Tdo. rnoghe, grida.rono subito che, per loro Certi oxvocati c:s~r€1:r;ist~ del. voto j e( i r~hiu~tt.i_ crn:no de~la noliti<;,a n. : .. dl· cl,:Hinc, U\CY~no 1. .1?1--~id1nc, rl1 rla.- ! "blr~.:ttn1, ... e1 l'~,_ q;-1t1.,l1_ lr- c<>.._r-:.dv-1:iiy•F-1 re com~ argomento_ lll ra,·ore della, prcoccupa~ono d1 rrnnire le don no per loro tes1 l';1mm1rabilc caso che le don-. discutere 1 problemi della ricostru– ne farcbbuo del loro potere politico. I zionc, nessun dubbio vi fu nell11 natu. E,a un argomento poco se.rio. L'uso· ra delle riwndicazioni femminili. Le eh<: le donne potrnbbcro farn del loro donne vogliono una pac-c durernle, la ,·oto nuHa, aveva a eh<: vcdern col loro soppreas1_onc della co.,cririone, giu~ti– d1ntto d1 possçderlo;. s~ le don no han- zia per 1 _soldati e_ le loro famiglie, ]a no votato oggi nel! igno ·anza, gli a,·. smoo1lttaz1one rnp1da e una vigorosa vcrsari del voto alle dnnnc sono par- campa.gna, contro i t11°·uri. L"insucces– zialmente responsabili p<cr l'insuffi- so dello candidate, sa\v 0 o una sola eccc– cienza C:Ula loro educa.ziono poliliea. zionc, è considerata da taluni come un 1Ia, infatti, e ccroc era. ];acile prc,·e- indizio cho le donne non ci tengono dcre, le donne h=no, nella magg10r u.d 1 essere rappresentate ·da donne. parte, vota.to esatta.mento allo stesso I Eppure, i ri,mltati non indica.no che modo ~egl_i uo~ini, sebben<>,spero, per siffatt_i pregiudizi siano g..-J1eralm.ente ragioru d1versLs.s1me. dtffus1. Se molte candidate non Pbhe,ro Bisogna anche ricordM·c che l'ekt½J- cho pochi voti, si è pcrchè le loro cau– rato attuale è un elot_toralo ,da. me<l10 dida~uro furono candidature dclfun– e,·o. Le donne sotto 1 trc7:t an':h gli d1ecS1ma. ora e mancarono quaBi in– sfou.i dPlle quali nelle officrne parrcb- teramcnte deil'orgn.nizwzion" nccessa– h,òro a.•:rd0 dovute rma.nci;,ar:e. dal ria. Nel mio collegio. il voto raccolto loro B<!SSO, sono senza voto .. L'id~ale dal Parti_to de] Lavoro. dopo una ca.m– e hmtusiasmo di quasi un iailwne d1 pagna, d, quattl'o settimane soltanto giovani son? sepolti,. c·Ji loro <'orp1, no~ fu eei-tamenlc sminuita. per iÌ sul campo d1 battagha. fatw che 11 suu candidato eru. una Wilson e il voto alla donne Abbiamo e lo 71ubblichiamo, il test<> completo ddle d1claarc c,,ii di Wi/son al Senato amer1ca110 1 appogoiu.rt , l' cmendamrnto alla e· me Fede- rale. che concede a"• ·,mi diritti, eletorali uguali · ~ 1· uomini. il Preside11/c h ·• \ ~ .:: " Io considero -~ ~ ~ 1 Sena.te all'emendamonl<· i -~ O lo, che propone l'csten.: ~ · :':i i ~o al!e donne, com.e cli ~ ,:: \atate ed essenziale a.I vi ~ uft;llento della grande guorr,,. " ' in cui siamo 1mpegnat1. 11 Questa. ~ una ~u~.rr,• a.i_ popoli e i pensieri dei popoli n.c cost1tu1scono la. atmosfera e il mo.raie, non già le pro• fczie dei salotti o le sonsiderazioni dei politicanti. So noi sia.mo verarncnt,! democratici e possediamo le qualità ne– _ccssarie per condurre il 1llOJ1·dD verso la; democrazia, non vi può essere argomen• to più convincente delle nostre propn-re 110ioni. Dobbiamo po,rre in atto le no– stro teorie; e io questo ca'.so non si chiede che ciò avvenga per il tramite di diplomatici e di min1Stri straauen, non già per l'intimazione dei Parla– m,enti, ma per mezzo dei popoli ansiosi cho a «pctt.a.no soffrendo, CJUe1popoli che sono disposti in una certa mi..s\Lra adl dlìdarci i loro destini se si avvedono che noi <lcsidc,riamo le stesse cose che essi desidera.no. " Ho potuto convincermi che i lavo– ra.tori semplici e ope.ro.5i, ogni giorno nllo prese con la lotta per la vita, quelli su cui maggiormente incombo il teJ.To1·e e. il dolore di questa gueNa tragica, .si 1 ·1volgono v,::rso la. [p~ndo dem~orl)_.zjv-. dell'Occidente, perchè la conduca a. quel nuovo giorno da. tanto tempo atteso. E nella loro logica semplicità. essi cre– dono che la democrazia significhi che le d'otUJ.edebblLllo avçre la _loro parte negli affari a lato degli uomm1 e sopra una, base di uguaglianza. Abbiamo accettato la collabor_azione della donna in questa. guerra: ~erto. 1:101 .non. vorremo esclu– derla da, pnv1lcgi cm ha acquistato diritto con i suoi patimenti i suoi sa,. o!'ifici, e il suo lavoro. ' "N o;i sarebbe stato possibile nè pe1, l'America, nè pe.r le altre Nazioni di combattere qnesta guerra senza i servi{si i-nestimabili resi da.Ile donne. Il lavoro delle donne è strettamente collegato al cuore stesso della guerra ed il battito di_qucl cuore sarà ta!)-to più possente se voi a.do_tt.atequesto grnsto provvedimen• tu o dimostrato alle nostre donne che a;vetc piena. fiducia in loro, come difatti I avete. )fa, le donne, le più avanzate dj e- donna. tà non banno avuto oceasionl) - e (/è un ~.,venir<' per le. donne alla. spesso non hano avut.o il ck1'iderio - Ca.mern dei Comuni. Il pnnt.o di vista di assistere a riunioni politiche. Esso cUlo don.ne d<>vofinalmente, l~·ovare la considerano la letteratura.. dctto~·alo i,ua c,11rcssione lit come altro,·c. Ma corno una kttura noiosa. Le loro idee c'è· un compito per le donne fuori clrl– sllÌ programmi dei cancli,lati Ha.no la. Camc_ra cl_.,; C?muni, un compito spigolate o dai loro ma.riti O nelle forse p1u utile d1 tutto quello che si com·crsarioni presso i f,ott,,gai O per la. può r,·alizzare in Parla.m!'nto un eoro– strada. I candida.ti devono, per l'av- pi(-0 dr\ quale i risultati po~sono ma– vcnirc, o imitare Maometto, 0 se lù nif<>starsi anche prima delle prossimo dunne non po3S<mo o non vogliono an• I · · i· dare ai comui i cnnrli,lati dovranno e cziom gene,rn 1 • . « Como comandante in capo ddl'Eser– c1to e <l~lla Flotta 1l come interorete della grarydo N a.7:ione alla qua.le {i 1·i– volgo oggi lutto 11 mondo per conoscer– ne le direttive, io Yi dichiaro che questo Pron-~dimcn to è essenziale p,;r il rag– grnng,mento della vittori11 in questa. guerra e contribuirà. potentemente ad a.:,irnent~1·e le energie sia d'ella 'prepara– z10no, s1a della lotta. 11 S_i tratta_ di cos8'. vitale per la vera: soluziono çk1 grandi :problemi che noi dovremo riwh·ero; o risolvere irnrnedfa, .. lamento dopo la guerra.. Per conto mio ••".n P'fT-".,.,,_.,o. che la nostra salvezza. nei nwrni; diffic1ll del dOpo guerra dipen· andare da ]O'l'o. lliARY R. l\IAc AR'IRUR. Un <lJ)isodio della mia campagna c– lettoral.-, che non dims:ntiche,-ò mai, mi dcno in ro~ntP, tra m,,Jti altri. V-odo la scena mentre scrivo. La pic– cola casa tetra, trism esemplare di tutta una fila di catapccchir, orribili, coi muri umidi, J.a rarta pendent;i in lunghe atriscie, gli ingenui saggi di d~cornzione, la fotografia df'"l sergente maggiore in gran tenuta appesa al muro con una. bandierina appuntata di BOJJ-ra. Era l'elettore as5'ln1e. Jl pre<.,('n~, una donna dagli occhi tristi, mi di!,-'O 0 on vooo rauca: - Sì, ò il padrone. 8-0no quattr'a.nni che è partito. Ma non incoraggia molto un uomo a, ri– torna1·e in una casa com<> qu(!Sta. ., Umida J E' ,~ropre umi.da . Oi so– no due bimbi morti nello. ca~a, ,icinn. La 110,tra compa{lna ,1lary Mac Àr– t!,111· che ì:, lr• comz,ag11a del cittadi,io W. r .. Andenon uno dei niili/011/i più no!Puoli de/l' I. L. P., non fu battuta nelle recenti l{rzio111, che prr alc1111~ renlinai,,, di 1•oti, L'eletto è un lil.,erale aMJllithiano. E' 1 quindi un ,fnsuccc:.;;~o o,iorevole. Or{lanizzat,·ico 11,,tei-ole, .•c{l,elnria della Lega Sirldacale F'emminil.e aa oià ben. conosciuta in quel pover~ col– legio di Stourbridge ( Worce8lPr) per_ le campagne i11/atical,ili che e.jsa n cond1,sse in favore di opaaie veryo– gnommente •fri•ltate. N ell'·interessan– ti.~imo articolo che precede, e.isa parla del wlo del/e do1,;:e e racronta la -,uq, campagna. derà in gra11_varte da 11_11.a l rr,a parte, cipazrone, diretta e piena d'autorità delfo donne nei nostri Oi>n.siqli. Senz/,,. 1l loro concorso noi non SO/remo sagg1, cl1e a metà n. \VILSON. Si dice che ... Si dice che le spese dcll' i tal·ia per kf, gu.erra an~montera1~no a cfrca 50 1ni– lia,·di. La cifra precisa non, la sapre- 11w probab1l111.ente 111.a.i. Ma vorremmo sapere: l.<? Quan_ti di questi miliardi sono a7:da~i a fini re n~lle ca.,~e dei fornito– ...,,_ di _querra 1 dei mercanti di cam,o– ni e ~i mumzioni, degli accaparratori d'ogni sorta. 2.o Citi. le pagherà? Si vorrebbe for.•e farh paqa1·e. ai ,cont-aàinì, agli opemi, agli_ impiegati 1 che li hanno g,à " payat1 n nelle t . nnceel

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