La Difesa delle Lavoratrici - Anno VII - n. 12- luglio 1918

t Ul o Il, Anno \111" - N. 12 Rl!llBOl'lAMEtlTO: A11110 Ita~'\ o Colonio ,• .• . • L. 2.50 E~to1'0_., ~. ~ ~-.\ ••F1•:inchi 3. 7 5 Semestre \ L. 1.60 l''J:. 2.- R,EDAZWNE ED 1ll[JfINlSTRA.ZIONE: MILANO . Via S. Dantìi.ano. 16 • MILANO Vn numero C ALLE SEZIONI 50 copio • .• L. 3.50 !=° 1( ESTERO IL LA QUINDICINA Un'altra quindicina che è tìurnta un mese o giì1 <li lì. l\f a le compagne bè1i sanno intuirè le difficolù enormi che tlobbiamo sormon · tare _per arri\-aTC in tempo a ~odùisfa1·c tulle le esigenze <l 1 dla lott« in questa ora tormentosa. Gli occhi e i pensieri di tutti sM1,1 I orn Yolti al processo <li Torino. Abbiamo là, cfavanti ai giurlici mili tari i nostri U1igliori con1ragni ai qual, n1ancliawo fin d 1 orn i nostri !-alutì e i UO!::t1 i r!.ngu1i. Dopo la pul.,blicazione del nostro ùl– timo numero, abbian10 avuto una brev.e sessione parlamentare nella qua!c ben s1.·arsa. atliYità., gli onorc,·oli ·c1cputa.ti tli ogni Gruppo hanno syolto csscnc1chi ùeliberata la chinS(l!'a della Camc 7 a perc-hè 111 quegli stc<:"si giorni, gli au– striaci aY~vano iniziatr- .. l'uffen~ivr .. con– tro le lic 0 0 t•'nuk dall'esercito italiano su} Pic1,.\"e. ~icntc di ·straordinario iu ciò, per thi come noi cono,ee il co~tumc po,itico italiuno. In tutti gli altri Par– la1nenti eùropri, Austri2, csdusa, i1 Parlamento H.;Sta Si!mprc aperto anche ~·" ~-i svolgono operazioni wilitari di grande stile; e di non lieti 1 isultati. Fran,ja e Inghilì:crra. aYevano i ri– sueìti\·i Pal'lamcnti aperti, quando nv– /c:1nero i rV\·':'S:.:i di S. Quintino e ·del- 1'Ai,ne e a nc-ssun dcputz.to pa%Ò per la testa di chi'.dcre ,·acanza prrchl, la patria correva q uakhe pericolo. Da noi in·:f"?•.:e, ant::he la sola ipott:~i {;be l'azione militare del nemico pos~a. di;·~ritarP un pei·i..:olo, m --ttc aclùosso· ai drputati una gran voglia di scappare a casa. :,Ia n-,i regi'::triareo qu-::-,to :fatiu non già pcrchè ,p.lga la pena ùi intratto,.,,ni tanto su 1Ji r,sso. benù per t-..C·'.'Cil!lRl'e- ad un epi– sodio àell'ultima ses"ione parlamentare che ha destato un certo scalpore . .Allu– diamo al discorso pi-onanziato, prima ehe si chiude2sc la Camere.., dall'onore– ,-ole 'Turati. Tale di'3e:orso solleYÒ un e:~rto scalpo– n nelle nostre file non tanto per ciù che il Turati Ira detto (l'augurio che ras-salto degli eserciti ne:rnici aYcsse ad infrangt;r:-ji contro la resistenza dei no– Etri soldati, non ,, opinione che discordi da ciò che ha se,mpre <letto il Panito bensì per lo sfru t,. tamcr.to che di q'uel <li;corso banno ten– !2.t-0 di farne i nostri an-ersari. I quali vo!lero vedere in quel discorso un or,r;n– tamento nuorn del r,cnsiero di Turati auUa guerra, mentre in realtà cs-,o è; la conferma e la ,·ipro•.-a <li ciò che sanno anch-i i paracarri e cioi, che Turati non è ma.i stato nettamente ed e·;plicitamen te concorde in tutto e per tutto con l'at– t,-cn,iamcnto ùcl Partito, scb~ne ne ab– bi:0 con encomiabile spirito di discipli– n~ accettate e praticate tutte le delibe– razioni. Il Turati part~cipa, in merito al problema delle nazionalità, della gJena, dei rapporti internazionali ~cc. più della men.talità, e dello stato <l'ani– mo <ldle classi dominanti che <ldle classi dominate. E questo mo stato di animo lo porta a credere che ,sia. una inaniera di essere buon p8,triota e buon All'est-ero abbiamo a\'r,to pc! mo,-i– mento femminile un fatto notcYolo cho clcYc esscrn registrato a nostro conforto o a nosti·o jncitamento. Le elezioni generali politiche s..-olt~si in Olanùa hanno ,lato dei risu !lr.ti -lu– singhieri per il nostro Partito e spc– cia1n1entc per il movjmento fcm1ninile. Una donna è stata eletta deputato. Plaudiamo con entusiRsmo a questa affermazio!1e di forza e di \"Ìta, che ci sprona a prèpararci per le lotte e le ,·itto,·i~ dell'avvenire. Il Comitato della Direzione del Par• cito residente in noma, mentre rir.nor a la sua fiera protesta per il nuovo atto ditt.ltoriale consumato dal Governo ·,u Orlando per 'la illegittima proibizione .ctec~ etata; richiama solemiemente tutti i p!'O• ietari iscritti - specialmente coloro che coprnno carii:he di responsabilità di fronte al proletariato, al Paese e all'Jn. tem:izionale socialista - a valutare ra. dicalruente q11esto nuovo e più palese atto reazionario inteso ad impedire colla violenza del potere l'espressiJne sincera e autorizzata del pensiern e dela l'attività soc~lhta negando il più ele. mentare diritto di ri:mione interna e priHta, -~acro a,I ogni partito politico; eti invita tutti i compagni n 1 t~pi 1 1~ gere sdegnosamente per il seus:> ,li <li• gnità e di protesta ogni adesione «d enti e ad atti che reclamino il contri• Irnto del pensiero socialista coartato, nella sua manifestazione sincera, dalla vioienza del Governo ; convoca la Direzione per i giorni p-recedcntemente fissati per l'immediata attua1,ione del « referendum» e per Ufa genii comuuicazioni ùel Segretariato». PfBUH C~tlUf 6~0NAZIOHALf ff MMIHlbf ~ .. - ,, ~ :,.;;.4~ ... Su- {]111 .-;lo argomc11lo abùia,,w i Sf'guenn alcun momento, della oi·gnnizza.zionc-, tre scritti pt'vt:cnicnli ùa tlii.:erse .Se;io11i e della }HOpa,gan<la, dei problemi chC PO:– o,·ganic:a:ioni femminili, clic csponyonp toYano essere posti specialment<é' dalle donne s-ocialiste, della funzione nel i..:ad Jituiti (li i;i~la, circa i'opportw1ilà di Pa,rtito O fuori, esse poteva.no aYe- coHrocarr .un coni.·rgno jcmminilr>, a coté del Uong,·r.s.'-!OSa:;iunale (lei_ Partito. Pub– ùl-ichiamo ugualmc11,tc, scù"bf'ne il punto r0. Anche durando. la guerra e quando tioè i me1.:zi a •-nostra disposieio-ne e.rar no diminuiti crJi ai ·ceppi vecchi ·posti aJla nostra opera si a.ggiungcva110, pill cr:ntralc <li t11t1r; le tc.<Ji. - cioè la., con-coca~ tenaci,· i 1n10Yi, non. 1"estamn10 inattive. .~ione <lel C:ongn:880 Xa:io,wle - s{a r:enulo Proseguì la nostra opera di pl'0-paga.11- a mancar,:; con la.,proUJi.::-ionc del CfJ11g,-r,sso da, di cos.tituzione- di gruppi, di for- mazione. delle coscienze femminile per stesso. il prossimo domani e l'ultimo segno Ai urnoni fmnmlnlli ~ut ali~ti 1 I alle rnmnanne· à'ltalia Il Comitato nazionale socialista fem– minile piemontese, daila JJ,fr:sci _ dr:lle Lavorut, ici, l1a. 1nv1tato la « Unione nazic,nale delle, donne, sociali2te " a prc– muo-i·erc-, accanto aJ prossimo Con.g1:cs– so nazionale, un Con,cgno. femmm1le, in cui le donne sociahsLc cl Italia pos– rnno discutere i problemi della h)l'o ol'ganizzazione e fJl'OCedel'e alla, nomrna del loro C'omitato. Proposte uguah c1 sono venute <la altre compagne, che non vorrebbe,-o veder passare le assisi del Partito socialista senza anr avuto modo, dopo così lunga separazione e cosi IJ'lnascoso periodo, di riunil'si e di preparare il lavoro prr domani. La sollecitaruione delle compagire ha un po' l'ariai di rimprovero per. no1, che ancmmo bisogno di rimorchio per compiere ciò che facemmo senza es· sere rie,-:hie;.tc, mentre l'organizzazione femminile era più bambina <l'ora, non si presentavano ai socialisti problemi così grandi, nè era co~ì intenso il 1,i– sogno di scaldarsi l'un l'altra alla stes– sa fiamma di sentimento. 1Ia le compagne debbono ricordare la situazione in cui il Comitato nazio– nale delle donne socialiste si h'ova dal– la fine del 1017. In srguito ad una spe– cie di sconfessione, di diffida <lata all2, opera sua, C.%0 dichiarò alla. Direzione <lei Pai·tito che non credeva di dover più interessarsi della organizzazione, nè <lei giornale. Non credeva allora e non erede oggi che fossero l(Ìu!fti µli ar,prifaamenti appar&i sulla Difrw,. Non esistevano le auto-elezioni al Vomitato, nè l'Unione fcmroin>i10 8Ì era mai di~iJJtRre~saia,, in della nostra attività collettiva fn quel Congresso <li Reggio Emilia del 1917, in cui, prcse.ni -i le maggiori organizza– :t..ioni economiche d'Italia, ponemmo il p.rc.biema: a A eguale Javoro, eguale sa,Iario! )). Avremmo potut-o forse allora mettere a,l!'o,-dine del ,:;iorno anche la, nomina d'cl OomiLato, il quale, costituito a Reg– brio Emilia, l'icontermato ad Ancona, a.vcva, già una lunga Yita. o non rappre– senta.va i gru p•p,i nun1e·rosi di recente formai i; ma, il Cong,·csso el'a indetto pe-c un problema estraneo aU'organiz– zaziono politica femminile; non era la assisi ,·era e propria del Partito, ·che rinnova Io cariche, d'istl'ib-uiscc i man– dati a ,econda rlel prc,·alere delle cor– renti e della valontà delle maggioran– ;10; e - l'agione più forto - non pcn• sa.vamo che la stessa nostra aLtività, spiegata fino a qnol punto, c'imponcs– so di andarcene. D'altra pa.rte, il fayo– ro con cui la Direzione del Pal'tito a– v,;vn, aer.0lta l'ini,in,tiva del Congresso, l'aiuto che ci aveni, dato nel preparar– lo, la. simpatia di c·ui l'avcvn circonda– to presso tutti i compagni, aggiunto all'aiuto chP ci aveva dato sempre nel– lo s,·olgimento d!clla modesta opera no– stra,. ci assicuravano che non avevamo tenuto mo,lt.o male il nostro posto e che, per lasciarlo, potevamo attendere tranqui)le il Congresw del Partito. Ma quando, sulla Difesa d,//, l,rn•Q– mt, i·i, apparve quella, specie di diffi– da, a, cui abbiamo accennato e la nostra replica fu chiusa <la un accenno a,mng 0 g:iQri nostre responsabilità o manche– volezze, credemmo -l'(iust.o <li l'imettere alla Direz.ionl' del Pai:tito la question<', com'era stata sollevata, cessando intan– to <la ogni nostra attività come Comi– tato. La Direzione del Partito non ci ha dcU-0 ~.ncora i;e e come riwlverl, il 7 K nostro caso. In qu, -cri non poteva.mo pren--=o 1Dlfl1ative per il p-1·ossimo Congresso. Sentiamo oonicr lo compagne cli Torino, come tutie ¼ altre che,, in questi giorni, ci J:iamro mandato le loro propo&te G...le loro sol! lecitazioni, eh~ J,ç donne soctali.st .\l d'J~ ta!Ja dovrebbero essere la,·ga.mente lil1,p/' presentate al prossimo Congresso, pe;r~ chè hanno problemi da trattare, più' specialmente lol'O, perchè l'organizzà~ zione femminile deve essere ordinami a-11cl,e secondo i loro C'l'itei·i e, sopri-– tulto. non cleYe essere tra.scura,ta;. Se le compagne credono che, per i;a;;– cogliern le rapp1le.~entanze al Conwgno\ p0r preparare l'ordine del giorno, per, aiutaro la b-uona riuscita, sia Tlccessa~:. rio affidare il compito a qualcuno, o p cnsano che quel r; nrùcuno possa, essere ancora il Yccchio 0omitato dell'Unione nP.izonalc, noi non ci l'ifiuteremo certa– mente. ~Ia, questo, non <le,e sembraré, nè es~ere giudicato <la,alcuno, una nu9c Ya. auto-elezione,, non per la povera va}. nità dei nostri nomi e d'eJlc nostre pe-r'. sonc offese, ma per le superiori ragio– ni che ognuna può facilmente discer– nern. Perciò è necessa.1·io che le compa– gne, le qua.li già fecero la, proposta e le altre rhe Paµpogp.iano, scrh·a.n.o alln.00- greta.ria del Comitato (Ca.riatta Ole,ri– ci, viale Garibalili 8, 1Iilano) se ci:e"– clono necessario il nostro. interessametl 0 to. Solo nella, certe7,m <li avere il con~ seu,;o e la fid ,,eia delle compa;:me noi potremo da re l'opera nostra ali.a. ri u– scita, del Convegno ed interessa.r~ aù esso la. Di,·n;ione del Pn,,·ti:to. 'Jt ~~m:i.r.:,::, .,?,.•~c-i,"t:-t~ ltd~,t U. . V. del P. S. I. Hnne!Io nel [omif atoRea. femminile Piemontese Il Comitato regionale della Federa– zione femminile, piémontese sente gran. demente, la. necessità di un Convegno femminile nazionale. Or.a pare che fìnaJ– me11te abbia luogo, a Roma il tanto at– teso, CoJJgresso, del partito; perchè le: Sezsoni non daa·ebbero la rappre:sentan– za delle minoranze ad una oowpagna, e così fa1·e in modo c'.he,a Roma ,n quei giorni si abbia.no a trova.re un J:mou numei·o, di compagne, a fine di affiatar– si, di scambiarsi le idee, di mettersi: d 1accordo su problemi 0he interessano vitalmente tutto il mo,vimento femmi– nile educativo socialista.? :ì\oi con.fidiamo since1·amente che ciò avverrà, se la Direzione del Pa.rtito e i>lCmnitato Kazionale <l.i :1iilano ci por– ranno il lorn attuto,. Creclia.mo <li. interpretare il pensi€rn delle compagne tutte, dicendo che il bi– sogno di riunirsi è sentito in tutte le 1·cgioni, OYesi agita un movimento fem– minile e <lare ad esso una base <l.i ol'ga-– nizzazione unica, tanto in Pi-e.monta qu,anto nella dimenticala. Sicilia, è una necessità, alla quale non si deve atten,. dere piì1 oltre a risponde1·e, La Direzione ha già. rise>lto la qucstio, ne <le!Je iscritte al l'a1'tito, La Dirè': zione ba dato cittnlinanza. alle donne nel Pa1 tito, considu-a1,.dole come glt uomini, Ben fatto, :'crdiè le donne cble ham10 la tessera del P:ntito, hanno la piena. consape,-olezza, n]t,·e che del va– •lore morale della loro qualità di donne, dei loro do,·cri socinli, e delle respon– sabilità, che assumono facendo partè della mìlizia soci,l'.ista. La Diiczionc ìrrsc,a inoltre la facoltà di riunirci a pa1t<> per la p1opaganda fra, le donne e prr i problemi che ci riguai-dano, e via. 'Brnis8imo. Noi andiamo costituendo Grup,p,i femmilini educati,-!, in città e nelle J)'l'O– vincie; ò necesrnrio poi <lare a questi gruppi o circoJI, come volete chiamarll, un accentramento, una guoda che li vadi coadiuvando nella lorn azioi,e e di q.111 a.llora la Federazion,e regionale, con il Comitato composto dalle rappresentan– ti; dei gru1Ppi della pn·ovinoia e città, come si creò nel maggio dell'anno scor– ,o in, Piemonte e: :crecisammte Nm il

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