La Difesa delle Lavoratrici - anno VI - n. 13 - 8 luglio 191

Car lo Marx, .per il pr imo, intrav ide e affer– mò l'Int ern aziona le dei lavorator i. Piuò ess eir morta I 'lnrernaz iona le? La fleb ile ele gia, con cui i nosrri avversarii ten tano di commemoranla, è superflu a. L 'lmernaziionale non è mona; nè può 1mori– re. L 'ideale non muor e mal . u Pote te sop-pri– mere il mio pensiero? - esclama) senza im– pallidi re, il monaco ribelle. - E allora sono più forte di voi e voi siete disar mati innan zi a me •>. La st oria avverte che i gra ndi idea li non si sopprimono : essi passano dal! 'una ali 'altra ge– nerazione. come la lampada nelle mani dei cursori . Si può spegnere la l-empada della vita? Così non si può spegnere I "ideale- Specie quando esso non è un 'astraz ione filosofica, nè una me– ditazi one solitar ia, nè una mali nconia di genio incomp reso : ma ha le sue radici nella storia. Gl i avversa.rii sono vitt ime di un error e ot– f_ico o di un equi voco. Essi hanno cre duto che l'Interna zionale sia raçprese ntata dn un ufficio burocra tico. GI 'imipegari hanno chiuso I ·ufficio : sono an– .òati in villeggiatura : ergo poss iamo recitare per l' Internaz ionale le preci dei defunti . Ci \"UOI altro. Esso non è una prati ca d 'uf– ficio . E' un comp lesso ..di pensi eri e di idee fuse con la realtà: è il programma dell 'avven ire. Gli impiega1i poss ono dipartirsi : ess o resta. Perchè .è nella cosc ienza di tutti i lavoratori. L 'ln~ernazionale è il comune linguaggi o del lavoro . 1 letterati non hanno mai potuto risol– vere il problema di una lingua universale. l l:lvoratori l'hanno riso luto. E' il linguaggio co– mu ne delle comuni sofferenze , rormenri e spe– ra nze. Le differenze d' idioma non c0nta.no : essi s 'intendono. L 'internazio nale prosegue il suo libero cor– .so . La sua diplomazia è qu ella di non avern e. I suoi titoli di nobiltà sono iscr ini nel libro dei suoi dolori. Dal! 'Oriente 1ralucono le prime luci che sa – lutano il nuovo cammino. Alle Termopil i - nar ra il poeta - un so1- da t-()uscì dane fìle: e s'i ncamm inò- Ave va una meta nel cuore e procede va sono gli strali ne– mici. A ogni cento pass i gli s'apriva una fe– rita : ma egli , ferito , prosegu iva, lasciando una tra ccia di sang ue dietro il suo passaggio. Ma r iuscì a str appare la bandiera al nemico. A que l comba ttente delle Termopili rasso– miglia l'Int ernazionale. Dal! 'Oriente vengono le nuove luci. Con cuore commosso noi seguiamo le lotte d'i quel popol o. E ' il più grande avve nimento storico. Do-po secoli di tonne nti e di soppress ione di pen– s iero hanno s;,ezzato le carene. Ma net! 'ora d·ella vittoria , occorre non dimen – dcare . Non dimenticare i caduti: le catene uw.ane avviantesi verso la Siberia : que lli che cadder o rrafitci : quell i che affrontarono la mor– te senza impallidire . Rieordiamo anc cra i cavalli cosacchi scalpi– tan':i sui corpi maceri delle fanciulJe, le quali .ave vano SJX)sato la cau sa della libertà . Perchè furono le donne che anticiparon o col sac rifizio la marcia verso i nuovi des tini . Ed era giusto che la RivcrJ.Jzione vitt orios a ad esse ri– volgesse il primo pensiero. La lolla di popolo accorsa a sa lutare la Nonna della Rivoluzione, torn arne dalla Siberia , volle rendere onore a un simDOlo. Cos ì. II proletariato in un 'ora ha cance llato l' ignominia dei secol i. Jn nome del diritt o uma– no vien e un giorn o in cui anc he lo Czar è di– sar mato innanz i ali 'Ideal e e gli sono frag ile 5ch ermo le guardie stip endiate, che ne custo– discono le ,porre. Quelli ch e sono rimasti sbalo rdi ti dinanzi alla Rivoluzione ru ssa: coloro ai cui occhi è appar– sa un 'improvvisa zione, non conoscono le vi– re nde e Ia st oria di que l popolo sve nturato e gen er oso . E non sanno che non es istono rivo- 1uz ioni impro vvisate . Si impr ovv isano i sonetti, oon le rivol uzioni . Esre hanno bisogn o di una prepara zione in– -tellett uale: esse st.anno nei cuo ri, prima ohe nelle carab ine CORSO Bov 10. Le donn e in risaia. li compagno Nico Gasparini , ispetto re del– la FederaZ4one nazionale dei lavorat ori della terra (purtroppo è ora anche lui richiama to al– le armi), ha fatto un giro d 'ispe zione nelle ri– • aie del vercellese. Visi tò tutte le cascin e di 25 Comu ni dei più impo rtami ed ha con~ gnato al dirertore dei servizi ispettivi in risaia le seguenti consta– tazjonj . a) i con tratti dei fores tier i sono, ne llg lo– ro grand e ma ggioranza, imperfetti, sia perchè non so no pr ecisi su lla deter minazio ne dei com– pensi , e sia perchè quasi tutti non ven nero con– cl usi al pa ese di partenza della squadra, ma nella casci na dove si eseg uisce il lavoro; bJ ; capora H ingaggiatori, che la legge intendeva elimina re, sono ancora presenti ed hann o piazza. libera per comp iere le loro gesta di s uccfiionismo; LA DIF ESA DELLE LAVORATRI CI e) i contrat ti non vennero depositati re– golarmente, e molti risicultori , al posto dei con– tratto, depos itaro no un pezzo qualunque di 1.:ar ta: d) molte squadre di mano d 'opera del luo– go, non sono ancora munit e dì contr atto ; e) nelle squadre, tanto del luogo, che de– g li immigrat i, vi sono de i minorenni. Oltre a ciò, eg li ha sogg iun to che quasi tutte le squadre reclamano il chi nin o e lo zucchero che manca in modo asso luto; la deficenza della pglia, la quale· non viene cambia ta; la rego– larità delle botticelle , le quali non hann o nes– sun tubetto per estra rre l'acq ua da ber,e; e la buona composizione del ,pane , ohe è assai cat– riva. Il giornal e La Risaia denuncia poi un fatto ve ramente scand aloso, e cioè non sono assicu– rati a turte le mondin e 36 giorni cfi lavoro con– sec urivo. Vicev ersa. esse ve ngono pagate col sistema del salar io scalar e. il che vuol dire ohe le mondarisi nell e prime se ttiman e percepisco– no una paga minore perchè devono lasc iare in imano del padro ne una specie di cauzione che viene poi rimborsa ta con una paga maggiore ,,e lle settimane dopo. Dicono i padron i che il sistema della scala è necessa rio. perchè altr ime nti le risaiqle ab– ibandonerebbero il lavoro , reca ndosi dall'uno ali 'altr o padrone , nel momento della maggiore irichiesta della mano d'opera . Intanto. però. non ass icurando i 36 giorni di lavoro. il salario sca lare rapprese nta una triuffa. Le -donne soc ialis te hanno il dove re di por– tare la loro attenzione in mezzo agli stuoli nu– me rosi delle mondine. e difendere la causa di tutte ques te povere sfruttate. Vasqua di rose Era presto p-er andar e ali 'ufficio. ed avend o veduto entrar e in chiesa parecc hie figurine bian– che, spinta dalla cur iosità, entrai anch 'io. Facevano un be li 'effe tto que llo stuolo di fan- ciulle vesti te d,i bianco, con il velo e i fiori in capo ; mi se ntii un poco commossa al vedere come tante piccole biricch ine, che non stareb– bero un minuto fer me, ,se glielo imponesse la mamma, se ne stava no tutt e compos te, racco lte, in g,inocch io su.I ma rmo duro e fred do. Mi iavvicinai per verdere se ,quei visetti, che S3nno ridere e scherzare ranto hene aveva no verame nte quel! 'aria di misticismo e la grav ità che que-1 giorn o irr:poneva. Ma niente affatto r Una picc·ola, vispa bru – netta, era tutta intenta, se nza farne mostra. a pulirsi con il f.azzolettino di trina, la scarpe tta bianca che si era sporca ta per la strada; un 'al– tra piano, piano, cercava metrersi sotto i gi– nocchi, che forse le dolevano , le gonnelline ri– camare senza sciupare la fr.angia alta del ve– stito di sera . e due delle più grand ine, si bistic– ciavano. più con gli occhi e le ma ni che con la voce , forse pe rchè ognuna voleva che il suo ves tito fosse il più bello. Sarei stata ancora se non avess i se ntito l'oro– logio ·o:-!e suonava le otto e mezzo ; scappai via . se no, facevo tard i ali 'ufficio. Per !a strada, dinnanzi a me, cammin avano due comuni cate ed una signorina giovaniss ima che le accom pagnava . Mi m_eravigliava un poco il vedere come gli uomini e spec ialment e gli ufficiali si voltava no per vedere quelle tre pers one, che cam mina– vano Jeste, sp 1 edite. forse per arrivare più pre – sto a casa dove avre bbero t.rovato buone cose <la mangiare. Cam minavo e pens avo, quando trovai un si– gnore che io conoscevo molto bene. Anch' esso gua rdava con insistenza quelle tre figur ine gen– tili : lo sapevo rrtiscredente e volli canzonarlo : 1( Anche a lei piacc ionO".dunque !e comu nicate bianco vestite? H . Lui mi porse la mano e· sor– rise, d 'un sorri so che non sapeva di compia– cenza; e disse lentamen te : 1( Non guardavo le bambine , signorina , ma quella giovanetta che le accompagna , ,è molto conosciuta! Ha ca– pito? Sì,- sì, che ave vo càpito, e pensai ohe ciò non lodava Id dio. SPERANZA. CORRISPONDENZE GRUGLIASCO (Piem onte ). - Domenica fu per il mond o socialista nost ro un a veramente bella festa . Vennero a fa rci visita i ragaz zi del ricreato– rio laico di Borgo San: P aolo, acco mpa ngati dal loro IJravo ma.estro e da diYerse com,pagne. Ne ma i visita fu più grad ita e lasciò ricordo più buo no e più dolce. I visp i rag azzetti e le svelte fanc iulle ci com. mosse ro coi loro cori cant ati ,con tant a. disin– voltur a e tanto sentim ento. Ess i furono da pr i– ma aJ Circolo di -Grugliasco e di poi a quello della FJJrgat.a Lewn anann , ove i compa gni li tratt enn ero il m ag gior tempo posibile. Venu ta la sera i compagn i tutti e molt i simp at izzati ll acc ompagn arono alla staz ione Regina Margh e– rita , dove tutti i pa sseggeri guard aY-ano con comp iace nza la bella fior itura dei nostri fan . ciulli, che cantavano si come una promessa, alla qua le rumanità va incont ro, gli inni del– l' an,e nir e. :\'oi ci auguriam o che i ragaz.zi del Ricr eato1io laico di Borgo S. Paolo ed il loro solert e maest ro, e le buon e compagne tomin o pr est o e spesso fr a di noi. Fa bene al cuore, ed incor agg ia al quotidi ano lavor o fat icante per l'idea la vista di questi nostri picco li che ci an nun cian o le futw·e generazion i tPiù giuste, più buone e più felic i. VERCE LLI. - Nu merosissime fur ono le don. ne e le ra gazze che acco rsero .ad ascolta re il nost ro compag no propaga ndista. nelle con.feren – ze pri vate che egli tenn e a Casanova Elvo t. Form igliana . Esse sef,ruirono atte ntiss ima.mente le argo– mentazioni inconf utab ili da lui reca.te ,per invi – ta rle ad organiz.zar si. I freque nti e calor osi app laus i coi quali 1 in– tenu ppero il nost ro compag no, ci sono di arr a o;;icura che l'orga nizzazione feminini le io, a pren– di::?nd(Jnuoyo inc reme nto. VOGHE-HA. - Lln'alt ra. \"ittfJritL è stata ri• p(J1'tat.a. da i nosir i gio\·an i. Dopo la costituz io– ne della Lega :\-Ieta llurgiea, è la. volta delle n(Jstre lavorat rici, ct1e, r ompendo ogni p re.giu– dizio borghese e religioso, si sono costitu ite in Gr uppc, femmi nil e socia.lista . Siamo certi che dal risveg lio che, nnrile nella nostra città, va facendosi fr a. la m ass a prol e– i-ia.. trarril. vita rigogliosa il piccolo nucl eo delle donne ribelli. .\ugu/1 e solidarietà a.Ile n.uove C(JrD.fH1.gnc-. BOLOGNA. - A l Cong resso JJrovinciule del– la gioventii socia lista bologneS(', la compa g na. !Angelica. Zana rdi riferì su l movimento fem– :minile: la.menliJ come diversi srJCialisti ndulti trascurinn fJPif'ino la prùprJ,gf1nda. in seno allft propl'ia famiglia; riroT dò dPi deliber;tti dr•l Con.rçrr~s.')o .'\'azionale dellr d<rnnr· ~ci alistc f' 1prùr,r,se c)1e nr-1 Comitato vc,nga nornin ata nn cllf' uria ra1,pre:;entan za d<>llr Sr·zioni ff'rn1J1i– r1iJi. 0,,1,,, una ('.Ordiate <liscussio 11P f:Llttl dai corn.. p:i.gni Giaccaglia, Fazioli. Orlloti e Fran ch i J;.1relazione dr·lla. Zanardi Hllnf• ap pro vata ad unanimità.. \'lGLTA!\'0 BIELLESE (Avr,"·r1 Ebbe hJO- f!ù nt'!lla Casa del Popo l,J unjlr,rnr·nte 11la sc~– zione femminile la prima. scc!uta del cir roJQ giov:.1nile. Vennero da noi per presta rci J'ope– r:1 l<Jro buon a. e genero~m la rara compagna Tilde :\Iomigli:1n<, r il C'JlllJH_tgJJoPinino An• gfono. Si inizio l'as~m!Jla rol lrggrr<• divl'rsc r-ir– eola.ri ; fra le quali qurlla l'ig1rn rdante il nuovo ~iomafo quotidiano so,~ialista picrnontrSl', che J'a..,:,;SP,mblf~a apfJrO\'<J in og-11iro11,·!11si01r. P o– !- ~ia.si pa.ssb alla. nomina dellr• C'aridw socinli drl drf'Olo J?iovanilr. JJ ('()rfl-fJa::moPiA-rino ;\n- g;iono ci esort ò a. costitu ire una bibli oteca fr a Sezione femm inile e Circolo gi□Yanile. La nost ra Til de ?ilomiglian o pronun ciò un importante discorso in citando le donn e presen t.i alla num erosa as semblea. ad ama rsi recipr o– ca.mente e di aiuta rsi a vi,cenda. La bella r(unio ne si sciolse lasc iando nell 'a – n imo di t.utti un senso di pr ofonda fede. VlLL -\ S. PELLEGR fNO di Regg-io Em. (M . Ji .}. - Con l'intervento di du e membi'i del Co– mitato pr a·dn cia le femm i.nile si è costituit a la SCzione con un buon num ero di socie. Dopo che i due Compag ni ebbe ro incitata le donne ad orga.nizz.arsi sotto la ban dieJ·a so– cialista, per il trionfo dei loro sa crosan.ti di– ritti. ed a comp iere con fede ed entu siasm o i dO\·eri e i sac rifici che l'orga nizzazione esige dag li iscritti, si ,·enn e a lla. 11omina del Comi– tato Diretti\·o, che riu scì cosl compes to: i\Ie– gl ioli :\Ia.1~ia, seyr etaria ; Mar gini Bice, cassie– ra; Fen a ri Se\·erina; Ganass i Gabriella; Ca– soli :\la.ria. consiyli ere. Ali 'ultima asse mblea della Sezione, inter– ,yenne ro molte nuove compagne: era no pre– senti oltre 40 socie, nonchè pare cchi inscr itti nel Circolo ·Giova nil e della villa e di città . Spiegato nuovamente i 1 )ostula.ti del Socia– lismo. e dimostrato che la redenzione delln donna non potrà aYYenir e che con l' abbatti . mento della soc ietà cap italista, si deliberò cli prelevare immediatament e le tesse re , e delle J)Tesenti, 37, •versa,rono ,subito l'im port o. L'entu siasmo delle con-19n.gne è g ran dissimo. :\fASSENZA TI CO (F. C.). - Abhiamo anche qui costitu ito il Gruq)po femminile>socialista. il qua le ,·a. ingrossando continu am ent e : sia– m o già in ntLmero di 29. Fra le prit ne delibe– yazìoni fu pr esa qu ella di ab bonars i nlla. no– strn cara Difesa. (U na cor rfapo11den1U di 30 righ e e relativa nota di al/r e 30 righe, cc11surate). I\.\ VE.'.\':\'.\ (G. il .). - Si è tenuta l'ecente- 111!.!nte il cong,-esso de i rapp 1·esentant i delle Sez icJni esiste nti in tutta la provincia. Riuscì imponente. La Did0'1.ione del P artito or a rrup– present ata da Lazzu ri e Oacc i; il Gru ppo pa r J;11nenta re dal de,Jl'Ututo Br unelli. Fr a gli oggetti ~ ,os.ti ajl'ord inc del gio rno ie'en t la trasfo l'mazio 11e della l•'edernzionC' bi. collegit tle in prov inr iale. Si app rovò Io Statuto rle:lla. n uova F'ecfo1·rlzione, e su proposta. de lla Sezione Feminile cli qul, fu inse rito ne l prim o articolo l'obbligo fede rale di rare costa nt e ope– ra organizzativa e di J)r os,•litis nw sor ialista fem1nin ile. .'\'a.turultncnte, le Sez.i<,ni femminili fa nn o pfu·te della F'edcrazionc 111·0, inria lC'. HH 'RED I (I.o Sf':i011P {Pm Nlinili' }. - Una tri- ~~~ 1 }~~!:t 1 /;° 1 .~L:0 1 \}}~:.;;:~a~~u·} ,.~~~l~a\ ~~1-i';,~ la.scio la. , ita sul C:ar~o. F'u lJuono C' gc11ern!-'<o 1J1ilite della causa so<·ialbln. Vadano alla r:01111m~11a. <' nlln d('-;oJaln fami– glia le nostr e profonde con<loglianze . L'n'altro lutto ha 1·011h1rhalo l't11ii111a <li tut – tP le soc·ie. La. <·nrissirna. <·oinpag--na.Balli Hitn ci lia aba.ndonata Hrll'f'tà di 10 ann i, qua.ndo tulto iparf--va.sorr idf'r le. Tr()f}JJO bre\·e fu la f<'lirità f'!ie JC'gTIÒ nel sun ,·uore. Ess a na ma!Ftt:t di qw"I rnorlJn che non pe r– d1J1;:1 Il TJf'llSiN,, dPI r, atr•llo prig-ioniero e la p;.u tenza del compagn o su o fidanza to contur – ba rono ma gg iol'mente la povera Rita, e la tr as– Sero an zitempo alla. tomba. Venne fatto il t,l'asport o in form a !Puram ente civile. Vi partecip aron o : 1a. Società M 1 utu o Soc– corso Femm inile con stenda rdo, le Sezioni Fem – ,-niirile gtov,w ile· e aclult.i, con le fiam manti han<liel'e, e uno st11olo di simJ1alizza nti. AJ!a ma dr e e a. frat elli giunga no le se.ntit.e conclo~:liaJlze clelln. Sezione. I?QSDOì'\DO {Regg io Emilia). - Domeni ca si è avuta la. costituz ione ufficinJe ciel .cir colo f~rn– rn ini le social,istn. ))l'esenti buo n n umero di comp ag ne. Inten enero akuni compa gn i del C. C. della F. P . G. S. i qu ali spiega rono i doYed della donn a yerso il ;partito. Si cost itu ì il com itato <li1·etti,·o co1npos to cli tr e compagne e di w1 i·appl'esent nute del C. G. e d i uno del circol o adul to. Si de libe,·ò l'acqui sto delle tesse re e !'ab bon amento al gior nale La Di{f>sr1 delle La• l'Qr at rif'l . Alle nuo, ·e comp ag ne che vengono ad ing ros– sa re il no str o ese rciLO, mandiamo il nost ro cor diale e sincero sa lu to, colla. spera nza che fa.rann o in tcnu nente il loro dovere. S. )V1AURIZ IO (Hegg io E.): - Domen ica 24 giugn o, per inizi atiq1. del Circolo giov,anile e ciel Circol o elett oral e, si sono rLuni te in buon nu ,nern le nost re compag ne per cost itu irs i in .gru,ppo femmin ile. All a. riun ione eran o ipre sen – ti, alt.re aid. alcuni com1pa.g:ni del luogo , la se– gretatia ciel circolo cli Regg io, un a rap,pr e– se.ntamte della. r edel'c1zion e pro vinciale e un membro deOa Federazi one giovan ile. Il ff. da segr etal' io <le!la Confederazione provincial e spiegò i cap isa ldi della dottrina socia lista. Una trenti11n di com.!)a,gne R-i sono subito in • scri tte, ed hann o anche nomi na to il Comitat o di l'etth ·o. Pr ima. di sciogliere la riuni one è stata fatta una sottoscrizion e a favore della Difesa dell e L avoratri ci che hn fr uttato lire 10,35. l\Ienfre ci comp iac iamo della avve nut a co– st ih1zione, formu liamo l'a ugu ri o che tutte le no stre compagn e diventino socie del nu o,·o grup po, contribuendo in tal modo ad a.f-fre.tta – re il tr ion fo del nostro pa rtito. GAROFOLO DI P -ANARO. - Con l'int en en– to del compag no Artur o Ra .nza.ni de lla Fede– l'az ione Sociali~ta Giovan ile P olesa na, si ten– ne l'assemb lea di que sto Circolo giovanile, di– nanzi all a qu ale il Hanz@.ni svolse il tema (( La Jalsa religione,, fra le yive ap.prova zioni de– rrli inte n enuti. Si sono gei.tate le basi d'u na Sezione fem– )n ini le che sa rà costituita defìnili\·a.ment e qu an to prima. TER:\"I. - ?\'ella vicina Collesci1)òli è stato fond ato il Circolo femm inile E'OCialista e le compa gne han no fatto subit o un abb on_a,? en – to ciM-cuna. alla Dif esa dell e L cwo ralnc1. And1e al Borgo Gmiba ldi è stat o cost itu ito il Gru ppo socialista femmi nil e di que lla Bor. ga ta, uno dei gru 1)ft'i più im11ort an! i -pc 1· at ti• rd tà e per fede . Le donn e. che sentono tutt.a la. fr a.gfrità del– la resente ora, !'-enton o 1nu·e che que sto f' il loro mom ento. LU '.\1IONFERRH TO. -- 11 com pag no Ostilio Bisell i ha tenuto nei locali della n ostra Se– zione un a splendid a conferenza su lla guer rG: a.ttu.ale e su l dopo gue rra , ap plau diti s.5im o dal numeros issimo udit.ori o, c.om.po~ to ir,i.buo – na rpart e di donn e. Dietro incitame n to del Biselli, le don ne h an – no deliberato di unir si in Sezione. Semb ra dunque che ,an che da no i comi nri un po' di risveg lio. ABBADIA DI MONTE:P ULCIA'\ 0. - Il . ca– rissim o compagno dott . !\icola Cocci di Mon– tepulc iano è .stato t.ra noi a tenere un a delle sue sma.gliant.i conferenze tutt e pervase di spi – rito sociaJista. di fede e d i bontà . Alla conferenza, inde tta in form a pri va ta in un a sa la della Ca..,;a del Popolo, in ten ,enner o tutti i com pagn i della Sezione .masch ile e tu t... te le donn e·recentemente orga ni zzate. La con– ferenza, ap-pla.udi tissim a, fu tutt o un inno ed 1un inciia me.nto alla. orga niz zazion e ed ali 'i– struzion e. Fu , oltretutto , di ottim a propagan – da p-er la nasce nt e Bibli oteca ist ituita da llo. Ca sa del P opolo, e che comin cerà a funz iona.– Te - per tu tti indi st intam ente gli abit ant i del 'f)aese - nel pross imo luglio. PICCOLA POST A. H AVENX A. - I. G. : T..ode\·ole è lo scop o del su o arti colett o: ma l' argomento dev'ess ere svol– to .sulla base di docum enti, citazioni, fatt i. E...~ o però supe ra il campo della n ost ra Di– fesa. è/ . :1: . . '-~ilA ~- . - ~~ ~ ... ~. - L'uni ca mani er a, secondo me. per evi ta re i sott omarini , sar ebbe qi ie ll(i di via ggiar e .w. m i.vi di lerraf er1na. .,..- È USCITA L'Autodifesa di Federico A d/eJ con Prefazione ed Ult imo Ritratt o UNf\ COrlf\ cent. 50 10Copie L 4.50, 11 Copie L 11.- , ID Copie L. 21.-, m Copi, 40.- . Ordi nazi oni con importo anfl clpalo alla lib·e1ia Ed:trirn Arnti - ·Yia l. Damiana 1o• Milano

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