La Difesa delle Lavoratrici - anno III - n. 14 - 19 luglio 1

prima : pai la t0sse [{ina secca, il martellare delle tempia, g,'i sputi sang uigni: una vita è stata presa nella morsa crudele. Ai primi sintomi, però. si potrebbe ad esem– pio, prevenire la malattia, togliendo di colpo I 'o– peraia dalla fabbrica . 1"\a ciò non è possibile. La giovane, od ap– partiene ad una famigl ia numerosa di po,·er i braccianti 1 oppure è soia completamente . Se ab– bandona il \a,·oro. è come se arrischiasse di mo– rire di fame, im·ece che di malattia. Considerato ed annulla to dunque questo primo biscgno vi potrebbe essere una seconda riso rsa. Ad esemp io un più accurato ,sano, e :eggero nu– trimento. Uova. latte, carne . e qualche dita di ,·ino bucno. Ora supponiamo che \ 'operaia rag– giunga il massino di una paga femm inile : lire 2 a 2.50 giornaliere. quantunque noi conoscia mo benissimo, che sono ben rare , le operaie che giungono :l tanto! Orbene se sarà in famiglia. avrà ad esem pio tre o quattro fratellini minori. Il padre guadagna dalie 3.50 a ➔ lire giornaliere. In tutto, se i lire in meàia al giorno. Ogni mese bisog na togliere ì ·affitto ed il vestiario . L' entra ta giornaliera è ri– dona alla metà. E con tre lire al giorno, si de– veno sfamare sei bocche! Cinquanta centesimi a resta. Ora domando io al più ottimista economo, come si può aggrnvare il bilanc io, colla spesa delle uo\"a fresche, della carne fine e del vino bucno '. Eppure è cosi. Il caso si ripete, doloro– samente. in ogni famiglia. E l'ammalata? Con– tinuerà a Iavora re. ed a trangugiare i medesimi cibi. sino a quando I ·ultima stilla di sangue, fer– menterà nelle sue vene. E poi cesserà. come una macchina catti\'a, di funzionare. e scomparirà, miseramente, dalla fabb rica e dalla casa. E la la po,·era madre. in lutto. al dolore della perdita, si aggiungerà una nuo ,·a angustia. La perdita anche del salario del:a figlia morta! . '\\a la Crociata contro la tubercolosi » ha rana successo: i ricavat i della festa. me tà pa– gheranno il banchetto d'in augurazione e quello di chiusura. e tutti i relativi rice vimenti; del! 'al– tra me:à. una parte and rà al comitato promotore, alle medaglie d'oro. encomio ai più attivi mem– bri.. e :e ultime bri ciole a qualche Sanatorio sulla ri,·iera . E le damine \·estite di bianco ed inguantate. che offri,·ano i fiori ai passanti. non hanno pen– sato. che i più accaniti nemici della (< Crocia ta contro la tubercolosi » sono forse i loro padri me– desimi! Essi. ricchi proprietari. ed industriali: essi. che mentr e \'Oi. piQ fate della beneficenza, cercare 1 'offerta generosa. strirolano fra gli im– mani ingranaggi dei loro opifici. mig1iaia di gio– vani fanciulle e donne. vezzose come voi. ma atrossicate dal lavcro che loro impone la fame! ODILLA BIOLETT O. I miracoli delsole dell'aria .\\iracoli del sole pctrei raccontarvente a cen– tinaia. Conosco un contadino che aveva una ::iaga in una gamba. Ali 'osped ale non lo vole– vano più : non guariva, anzi peggiorava ogni giùrno; andasse a morire a casa sua! Al paese, per fortuna, trovò un nuovo medico che gli con– sig'.iò di esporre la pane malata ai raggi so:ari. Per ere e giorni il poverino attese pazientemente :a g:iarigione che non mancò e fu completa. LA DIFESA DELL E L ~YORATIUCI Ho assistito ad una conferenza di igiene. Jl conferenziere ci mostrò, tra !'altro . una proie~ zione : la fotografia di un povero ragazz ino gra– cile. col torace stretto, la spina dorsale grave– mente deviata: un ,ero predestinato alla tisi. Ci disse che quel ragazzo aveva pass ato un anno in un sa natorio svizzero a più di tremila metri sui livello del mare, dove i piccoli malati vivono completamente nudi. se mpre espo sti al- 1 ·aria e al sole, in mezzo alla neve dove dor– mono in padiglioni tutt i ape rti da un lato. Poi ci fece vedere la fotografia <lei medesi mo figliolo dopo l'anno di permanenza al sanaror io. Una cosa merav igliosa, quasi incredibile, se non si considerasse la ser ietà de;!a conferenza e la com– petenza del conferenziere. li ragazzo dritto e forte pareva guardasse nella sala e ci invitasse a partecipare alla gioia che gli si leggeva nel sorriso e nello sguardo. Aveva la spina dorsale completamente rad drizzata i muscoli ben nutriti e la fe,icità di se ntirsi sano dipinta sul volto: che volete di più ? l n questo caso, siamo giusti, il sole fu aiutato dal! 'aria a compiere il mira– colo. Voi sapete che per mezzo dei pori della pe lie noi eliminiamo molte scs tanze tossiche che si formano in noi, sia in causa della fatica, sia in causa di sba gliata a,imenrazione. Ebbene: !a pelle al comp leto contatto dell'aria vivifica la sua azione, fa uscire continuamente veleni dal nos tro sangue; essa aiuta anche nel loro lavoro i polmoni, i quali, come sapete, hanno l'ufficio di ~iberarci dal gas carbonico, mentre introd u– cono \ 'ossigeno nel nostro sangue. l polmoni. non forzati ad un lavoro intenso, si rinforzano se deboli, e possono perfino gua– rire se lievemente malati, specialmente se si tratta di bambini. Tutti avremmo bisogno di fare un bagno di aria o meglio di sole, ogni giorno. In German ia CORRISPONDENZE A M ILANO, l.e opera ie della ditta Pozzi hanno chiuso il loro ~ciopero con una bella \ ittoria. Esse ha llno ottenuto : L'numento della tar iffa per la la,·ornzione dei capi di cu i fu causa dello sciopero : impegno da parte della ditta che le altre tariffe non notranno e$sere modificate che col preavviso di qui ndici giorni: ri conoscimento della com– missione interna: amministrazione della Cas– :-.a ne ra a mezzo di tre operai in unione al titola re della ditta; ritiro di tut.ti i licenzia- 111cnti fatt i in ca usa dello sciopero . 11 laYoro è stato ripreso fra la più Yiva c:oddisfazione. Da MONZA. .Indetto dal Gruppo Femminile socialista ebbe luogo domenica 5 un comizio fernminile a\'ente lo scopo di chiamare l'attenzione del– la 'donna laYorafrice sull'importanza dielle elezioni ammi nbtrative. Pa rlarono i compngni Ettore Rema, Abi– gaille Zanetta e l'operaia .\le$sanclrina Caz– zanig-a Fizliodon i. 11 g,·uppo Femminile so– ciaJi:.•ta nell"ultima as~em blea deliberò di ri– pre ndere la scuola di propazan cla per le ope– raie ~onfirlando nell"aiuto delle cornpagne cli 11ilano. Da NIGUARDA. Domenica, 12 venne inaugu rato il gruppo femminile sociali"-ta che conta 70 isc1itte. La eornpaf<na Zanetta pa rlfJ fra il più ,·ivo entu!-ia,;mo. ci seno città che hanno de i magnifici giardin i dove dietro pagame nto di una lieve tassa ci si può mertere in un costume molto sommar io e far provvista di salu te con un bagno d'aria e di sole. Avviare i vostri piccoli a questa sana abitu– dine! Questa è un ·ottima stag ione per comin – ciare : per le pr ime volte poch i minuti al sole, colla tes ta coperta , poi man mano sempre più, sempre più, fino a tenervel i un ·ora se è possi – bile, cura ndo che si muovano. Si prese n:ano molte difficoltà, lo so : non sempre. è comodo lasciar spalanc ata la finestra in pieno sole; non sempre capit a di poter iso– lare i bamb ini dagli sguardi di quella gente da! cervello corto che vede nella innocente nudità dei fanciulli un vero scandalo. E se questa mia esortaz ione non potrà esse re tenuta in conto da quelle famiglie che hanno i figlioli già grandi, o che hanno abitudini troppo contrastanti con la pratica che suggerisco, serva almeno per le madri che sognano, aspettano , od hanno il loro primo tesoro. Comincin-::i appena possono e si istruiscano intanto in propo sito facendo ricerca di libri adatt i alle biblioteche popolari. Bisogna. man mano che i bimbi crescono, far loro capire il grande beneficio del bagno d'aria : ciò che si fa con fede fa sempre maggior profitto. E non abbiano scrupoli per mettere nudi maschietti e bambini. Sarà bene che i piccoli si abituino a unire nella loro me nte l' idea di nudità e di sa– lute. Eviteranno così di associarla invece col- 1 'idea di malizia, come si suol dire. Del resto. non temete. mam me: la forza stes• sa che acqui steranno col bagno d'aria aiuterà il loro sistema nervoso a non deviare e i sensi si sveglierann o solo quando Natura avrà segnata 1 ·ora. A. Siiss. E PROPAGANDA Da TORINO. li G1·uppo Femir'iini1e Socialista, riunito in assemblea, delilJera,·a rendere noto a mezzo dei giornali Avm 1til Difesa delle La voratrici, e Grido del P apula, a tutti i compa gni e com– pagne; circoli, sezioni, leghe cli resistenza, che onrnque occorra nella pro, ·incia di Torino, una confe renza femminile, un aiuto, un con– siglio per la formazione cli nuo\·i gruppi o leghe femminili, di rivo lgersi direttamente a l Gruppo Femminile Socialista, corso Siccardi, L. Torino . Ciò semplicemente. perch è crediamo utile a coordinare, an;iare e disciplinare bene il no– stro mo\·i111ento rli pl"Opaganda e di prepa– razione. li Gruppo inderà O\·e occorro.., tutte le modeste oratrici-operaie di cui dispone, e si presterà con tutte le sue forze a tutto ciò che $io.. utile per una attiYa e feconda pro– pagandc1. P er il 30 agosto p. v. il Gruppo ha destina– to una et Festa rossa)) a totale benefic io de! nostro arnato giornale <e La Dif esa delle Lo– roralrici ,,.. \ll e compag>ne tut te, il primo ap – pello, per dimostrare al caro foglio chE? solo ed uni co, so$tiene i nostri diritti, tutta la no– stra solidarietà e la nostra fede ! Lo t·ice-Searetaria Da BORGOSESIA. Lo sciopero dei tess ili della :>lanifattura La– ne prnsegue rnalgrado le intimidazioni pa dro- 11ali, militare~che e della pol izia . I forti la\·o– ratori e le coscienti lavoratrici non si lasciano intimidire, nè prendere pe r fame. E:-;<..i sa nllo di es"ere dn lla pa rt.e _del di~·itto e pl"olu11gano la Jrnuagl ia circondat~ d<:1,ll am– rnirnzione del 1uoletar iato tut.to cl~e e. ch_spost.<:> a da,·e le prove pratiche della sollùaneta: ess i :--ano degni della ,Htoria su l cap italismo per la !-itoica fe1mezza elle 01Jpongo110 alle 1,ro\·0- c:azioni della polizia e della tira nnide bor – ghe:-.e. Per citare uno solo dei tanti esemp i di co– raggio e cli franchezza, bast i il dii-e che ie~·i sera la. compagna Filbett i, una scio pel'a nte :ippena \ entenne, reduce dall a\'e r scontata la propria <.:ondanna alle carcer i di VaraJJo, :-;a!i,·a iinpron·isame nte alla tribuna e pro – nu11cian1. un forte e 111?rsuasiYO cliscorsetto in– coraggia nte alla fermezza. ed alla resistenza. Co~i anco ra una \·olta la pe i-~ecuzione ad altro non vale che a spingere e tempra1·e gll spil'iti ribell i alle lotte, nie 11tre la fosca rea – zione prepara le sane e feconde energie ri– Yendicat l'ici della. giusti zia socia le. Da GAiWO R E V AL TROMPIA. Una siinpatica festa soc ialista si è svolta qui il 5 c.· l inaug urazione del Vessillo della Lep;a :.retal!urgìca e quella cli un Circolo fem– m inile socia lista. Il mattino a ll'arriYo della compagna Br eb– bia le gio\·ani socie del circolo erano alla Sta zione a fec;;teggiarla. Xel pomeriggio ebbe luogo trn imponente com izio al qua le inter– \·en nero molt io;.;simedonne. La COlTipag na Bec– cagut i :>Iaria presentò la Brebbia con efficaci pa role, iHcitanclo alla organizzazione. Ebbe poi luogo J"aclunan za fem minile colrlnten·en– to di YOlonterosi compagni che del nuo\·o gruppo furono promotori. La giovane operaia Ziliani .\~snnta pronunciò un breve di scorso che ,·ogliarno riportare, perchè sen·a d'esem – pio e d'incitamento: CrJ1npoune L avo ratrici, Permettetemi chr' unch'io esprirna i l mio com piacimento, la mia più v ii;a soddisfa:.io- 1U' dinan::;i, ad una r'OSÌ laraa espansione rli allf'llo f raterno, al conwne acco rcio, rol quale 111 ;i ci si am.o cu.:1:iole ve rso wt"idcale sublime, ;~~i;,~~~o/ceos~: ~~~l:ncf~cire~ie 1 ::;~;/~ 1 zi:.~c~l~l ~~~;;;~ lista . Or;g i per noi è uiorno di festa perchè sia – mo liPle di ques ta nostro solidarietà data al morime ,tt o soci alista, ma de-i;e essere an:itut– lo un gio rno di m.edila:.ione, un (Jiorno di fer - 11ii p ropositi, perchi!. questo nostro gruppo re– r,:ti vuoi. dom,cw i e sem pre s{i..dando tutti ali arversari nos tri. con 1J.Urtlu11que nostro sacri– ficio. Sfidiamo lutti i nos tri avve rsari primo con la nostra perfetta condott a morale, poi con lutto il nos li"o :.elo, il nostro coraagio, il no ~ st ro entusiaS1110 r,ioi;onile nello studio, nella 1nopa9anda, e nella hatla(Jlia per la causa del soc ialism.o . E con questo term i no incitandovi a persi – slf'l"r con tenacia nel lai:oro inlropreso, per d~ue rwche noi al partilo nostro, che solo ci cl1/ 1 'ncle e solo ci ric onosce, il nostro aiuto nd[e ballo(Jlie per la co1u11lista della redcn – :::ione w,rurna. ,.\ 1·cu1fi co111JM(J11P! Aranti sempre per noi. vrotetori e 11er il socialismo. Si discus~e poi sugli scopi del Gruppo stes so. sul laYoi·o da compier!">ie si mise in prima linea la ricostituzione della lega di mestiere che era. già nel 190'1- e che poi fu lasciata mo– ri 1·e nel periodo d'apatia suc:seguito. Qui le donne del cotonificio guadagnano da L. 0,60 a L. 1.30 la\·ornnclo 10 ore e mezzo. Al- ~1~e gc~~~~~~~!Zlll~~~~aJJ~ r ~lb.isàcl~stta 2.~~~tallurgi- Senza dubbio que,;ti sa lari si potrebbe ro migliorare con una buo na organ izzazione e preparazione. Si riconla qui uno ~ciopero du- 1·ato due m0~i in cui le don ne diedero bella rtoc-\~\ .. 11 C~\n~~lidarietà. Si tratta di riprende r"! , _L~ compag ne di Gardo ne atte ndono dal– I ~mone delle donne socia li~te consigli ed I a~uti J)oicl1è non hanno altro desiderio che g~ 11 l~t\·3~;r-i~\ef?e s~~~f! 1 1~~fa~limigliorars i pe r il VOCI DALLE OFFICINE E DAI CAMPI Cr,r.-j t;tj,n.paynu, 'onr.J lit •i ...~lma ch,.c, t 1 :-tnta ;Jncora: ,_ma \fJJt:.i il bi~r,~JO di 1;\·oJ~erti a rne, cor11<!go– drJ n~rni oJt,;i, h~ i JJ"erirJo una Lu~ta. vi 'WCJJ·. gt.J JJJ lt'U!f,:1. tn11· 1 iata da rM1ni pro lf":tarie, i di r>ui ('.; r~·r.eri ,ruanrf and1e fùzzi rivelano un:.1 n,eT..te <Jt'-idP1c,.c,a di R:ir,ere. T 1 mi f'bierJi il rn reni intrJmr, al fattrJ di duE:: -rJ1;;,_, li-,ti f'he "i .,r.Jno uriitl in matri mo– nirJ c-r1n. \incrJ J,, le~:.tle e SfJ"itenendonl'! J'jn11ti– lit:i. e I :nr-rJeren z,1, · ri<• ~i.r:r:ogli r,erò il ternpe- 1a.r1ter1tr.J di :.1c".'ettarlrJ r1ua nrJo si traui della. f!f..',"•i~:1 rJ~i fig-li. JJ n1:.ttnrnr.JriirJ le~:1le e sr.JJJf<it11ttrJ t;1te la pre– ventiH:: dei rw:..r·Jtud. :--:e t·i :-;i rinun<'ia rJr:– Cùrre 1,er,J ia Jeg ittirn;Jzirine rJei figli f,f!r lJfJfi fa,;;,::iarli in una 1-:r.JT1d zi,Jr1e di inferirJrita d1 fron 1 e &da lr:;;!Jte. ~i ca r,i-.c.- che r:rJJ m:ifnrnr,r11rJ leg;Jle <! irn– r,erJita Ja Je7j •t.JmazirJf1~ 1Ji fi~li di alt,·!"! rfon– rie. TOf·Htre r-r,1 seTJJJ,Jir·e i:tttr, di rir,,nr,~, irti<'.JJ to ,-r,rupiutù ali n:. tsdt.ci di Ufl'1 di ':" ,. la ,;r1ato 1i0ArrJ il I')' in; di ,:r1rnf,iPre un drJve (: ù\e f:JJJitrJ lamr)r,, in 1.Hi:t r,rirua farnhrlia r: ci•, "' amrni=.i:ibiJ,; H1d1,: rhJ r,1H1t,J di vi-t 1 mrJraJe. i:p nP WJ;:tJJ:1 rk,J'::truirP utl', G:f•NJf1da In i.H1a all~ n'rr,trt :1 ,fJir:1 zirJr1 "1:1 wf· HJ 111m ocii•ta in <·ui g J :Jffotti urna.n prJ -c:11,r, piu 1Hierarnn itf- f":"'-Jil1r,:1r.,1: in cui la eo"-,•if-r1z:1 indhiduale si:i t;;ntr, eJ~,;:,t:J. d;1 WJfl ::1.v,~r b1 SCJ;!!J(J N_J(;rr:"zirJ(ii di r:rJdi" I r,~r NJJJtfiif:rr: ljfj eJ,-.rn.-ntare ,foven: nua./p , r111<•lfo delJ:1 t1Jtr•– Ja dr:i fJrr1r,ri r1ati; in c J1 a ,fonna mfic1r: dir: ~ vu 1 ,, J, l.11t~l11tr1 dal r•ryj ce JJ(:r 'fil '<J 'l•Je ~ta 1utr:la J,. ic. rfal r:rJrl. ·e te •(J fatta ri1,a– ;:t: iP, fl'.J"'"~1 invE-:rc: difondo:>re da e 1 prr,fJJJa dbnita P trrAi f1Cl1:J. isr ,,j,!ta sti sea q11ell ,1S- 5j-.11 nz-1 JJ€i f1;:di die <,~;: arwhe ,. manr-a l',.1n:u,rf,, ei::"a dr:,·,- rid1Pdt•,·e mag:u ·n\aHa mJ:fi.'e q} pa dr~ in nr,m,~ dpJla lt;:t!'.!P. • ..\rn ÌJP o;L::ri C<J!rJr<J die si !ò\l•11u,n, :,bba t:w– za fnrt, f:•r1no beni'! ud urd1·si lit,u· ffH:rit ed :1::?-,·on•J vi r-fali"'i ètHH:ntP .;;e esc:i sann,, crJrn- r,iere loro drJ\ér· ~HJ z; N1r'.r-·izitmi. ,1, }J: rJié.ln:1J: 1w1 ,;,j ffHJ "-'JCJ •li<.tJ anrbc r rhe ,;ibLirifmJ drn 1 r:i ·1• n0-;tre teor <l" u,1 r10IJ r rr>- srin dnP drd fatti economici e dngli elementi psi,·oi<J7iei :-;rJeiali, 1,er c-iò 1101t dohllìt1rno farci dell e i1111sioni e r-rc>dere elle un ill(Ji\'id110 pel fatt o rl1r alJbirJ in tasr'.a 11nn tf!SSern sia giun– to a 1m µ-ra do ta le <li perfezione irleale, dn fiottrr1rsi ;d riflrssi econornici del mondo in r:11iviv~. <;j:1mo rdlri fìne tutt i dal poro nl tnnto, 1tn po tir;inni rH!l pirrolo regno on~ ri f, fJOssi– hile di rP::m,nr. Q11ando 1m 11omo c-he (JUO– rJr,,1110 ha di fronte 11ria donna r·hr g-1rnrfag11a me no rli l11i, o rhr- nttPndenrlo nlln c::isn rom– r,ie ,m Jnvoro 11tile, si, mri sfrtrri per dirr: non rr1r1nr,tf;;ollj, o nel prriodo dPll a gr:1vi<lnnzn r dell':dlev;1mrnto non pui, l:,vorare, f!lJPsto uom o pnfJ e:-;sere b11onrJ, hrrivo fin che w,l<'– tr:, rn: 1 sr:ntr rli p-:ser r il pnrlronP f' senz:1 eh<' -;r ne :ir:rr ,n:rn lo l:iscia trapehire. E pn ri– flr· -,rJ l:1 drmna dir si tro\'& in tali ron tlizin11i di i11ferir,rita di frù nte al rn;1rito, p111J :unn1·– lrJ, .. tirn:1rlr1 fi n r:hc si vurJlr, ma snit,~ <'hr lw t,iw Jg-nrJ di lui f: in(:rJnsapPv(JJrnente si fa pir– <·iria, 1Juul<! r~ bdv( ,lt1t sd1i11,·:, ~r d1H1qm: J';1tt,, J,,µ-;J!,~ dr-I mHtrimrJ1J i<1 i· ~arrin r.ia nntil'ipat. , r,,. i 11as<·it11n .. sr i• rM'.ZzrJ di ti1tr·lrl ri,•r J:1 dorwr1 chr, affn,11Ut ro,1 rirwtJ,, f• rJ,,t,r,li fo J"Z<~ l:i w:il<•ruit.H, 11<1isor-ia– Jiciti r1,1n ,,,,,...i.JrnrJ n,'.!Je att11,1Ji con rlizir,u i di (•() ~. ("(J(J(/:J (J()f11"](J. 1~,, ium,J rfop/<Jt:..trf~ die r•~s,J c;:j;, i1JSd11dibi– le d1~ da trulfleuto di <lifo.-;a fJf:r la donna dJ\'H1f.i ffl(• /ZO d i ùfJfJfCSSio uc, ma in Vf:riL, J/f") 'fWtflttJ I''' J;JrIHJ o m,:n<, r·r<•lfol"<'. Jlf~IJ"f•ffir•;1 d:1 1J,d N,di<:P., dr,UJiamo riconfJse<•n! dH• vi r1rJrJ arir·r,r;1 w,r11i1d <°llf• 11r• ba,rn ù liiVJ~IIO d 11i ;:d• e <·rn1,1 c-d i r-:,rnpicmi 1H.m rn;aw,1- r1rJ nn,purP. fn1 J te tr, ti I-. ,. ·rt flJN1lt: b<· lrJ ved<•rf"> d11e C!ò\Sf•J"J <"li<· l IJ!Ji ('(JJ/IJ 1J( 1 I imr,i e, --nz l fl.t!Jr(• f>J1Z;l f1dur· 1 NJn I. fJJf:11a t'<Jfl tflf:VrJl1:1z:1 d<•J }ù· ,.,, drJ r ,, rJ le cr P.at1H"<! iJ,,J J,JnJ ,1Jiior,•, (!d ' rwtH• \:C (J T (• tfUI stP 1ni<m1 fHJS!:;fJ/IÙ d11• · n · J!IU e m,:,I ,, d1 'JlH•l/ri lP_:.ra/i. ,Ja p11rtr,,1,r,r1 ,1atr• ]P, ttnah rirr·r 1 J: 1n;Y, q t,J JJJ v1 eg'HJ dJ liher 1 i 1111,r1l1i i- r·tJJI('(• 'l'' , irJ1 lii "' r Pi fllente r,ocfle <fo11JH• r/J1 sn nno dì ejse re abbasta nza agg uerrite nella lottn. per la Yita per rifiutare ogni tutela di codice. :\"ella società futura che noi propugniamo questn eccezione cte,·e d i\·entare la reg-ola. Lt:CI.\. Cara Lutia, Anrh'io, dopo llwyh1• esita::;ioni, venoo a te. La q1u,slio111, rhe 1,1i riyHarda è ques ta; io, r-111, s()11r, assirlun lf'/lfice dr•lla Difesa, /if'nlo (Jl'inrilfllflenti di }Jropaya1ida enl)'(l J'llli ne lla ,11n1lf, r:0111ri u11a p rtjflll'S'sa fiilura. .\ftl rorir• wie tùfll JJaane elle non senlono il l,iso11u11 (ii 1Jr1,11rlf'rt• /ro l1' lfW11i il nostro gi or- 11oif', ,,, (·IF· MJ11rJflli.W'l'f' e uù/Jlioale a 1.oi la- 11,ro ,,1·t1•,\·,<;i1·1J ,, 111ril n,tril11til(), 11011 provrrno n1:s.<;011 rrurunrUi(·r,, 111•ssu1ut ripU(Jt1a11:.a da– ro11fi flll'inr;iu.\ti;ir, sodale J;d lfltO ro llo parlai ron loro, 1,w mi df'rist>– ro ,, ,·a111/1iorr,11r1 rouio1w11u 1 11ffJ; prr•j1,risrono /Jfl(/on, di .<;tiorrJ,,,;;e clw di t O,\I', dir• pnr,, tl111Tl'IJ/11'/'l1 ,,s.\1'/°I' Jwr loro rlel fJÌlÌ allrJ inle– n·.\Sf'. (J11r,,,t,, 1·1,tte tli::si lortJ, ,n JJl"l'7Ufrrf' tro lr tfl(Uli il nostro r,iorna[(,, rLi JJrr,rarsi a lcrHJr– t(', ,ti r·,,rrr1r di r·apin,. N1lfl<' f,•r·i io 11ur1•, r•hf> ri ,\f)f/lJ /Jl'/'.,(Jf/1' i /li' JJl'f/S(UIIJ (/ ,\(1/l"Orri fir,fla iynrJ(11n::;o, do/l"rnirlif1i rfrl podro111• ,, rlu• noi 11 1,0• dr1hliir1ff111 1·r-rror di rrdi1111•n:i _"-,'ni? \li f"/1iomrJt1rJ pa::.za ri, dirr;no cfl,, 1U's– s1,,,1,, 1111iJ ,, polrfi ,noi f/11/lo ,·on tro chi ro – mo11dr,.1 fo /11, ris110.~lo 1·h1: u u,,; Jlf(Jnla ad ouni JJÌÙ rllfffl H(lf'1•i//ri(J, f11,·.~·11,1rl11• 1110 fl/(Jf"tt•, JJllr di J11Jlt·r fi/11•tffrr-i do uno so1·i1•/(l t lu· ri a1111riff11' r/11, rr, rn,/i/J1' 1·('(/,,rri mr,rir di f omf' ,, rii 1•r·l'– (J//(///O, S('f/':,1 1 t /11· Jl/'SSl/f/lJ JJfJli-,\S(• {ruwit1r1, il IJfÌ(/rJ di Jlf(Jtt•.~lfl, 1/IJ ri.,p11sl1J 1·01,i, r·r,mri il mi() ruo rr•, di uio /"fl//1' l'd i ,u•.~/J''(/lf Jlff!/Jll(JOlltlistn mi (/(,{l(ll'fl. /Jimmi [11 11tfl, r-llf• soi f ru,, 1·1,ri wir1JN1/i, ~,, ho .\N· lf11 1,,,,1,, il mir i 011,tr,rlri di pn1pr1uru11lrt -~·,1irl'ir1f11. \llr,orlo, NJfl an:,i(I, 1,,,,. pr,t,,r p ro– .\'NJllirr! rrm 11iu rr,r 11rJ(Jio ud /11mi rt ow•r fl, CO.li , p11frrj .H1f,·1u1• fJl"'l[P, mii : rrJfllfJfJ(Jt/1! du: Rono r1,.d ti1•r ft1,. Ti s;11llflo rii 1·11r1r1• lo turt Jfia carn compauna , _La tua lettera mi fa tanto pensare ad un'a . mma huuna, piena cr,,ntusicuu10 e di fede. P1trl1"1JJJJ)Onoi aUbfr, ,,w un neuùco da co1ti– fl(1Jl1're dir('i quasi più fo rte della class(' che sfrullri e eh,, comrwcia: qu,•slo iu•1nico è nl'l – lYtJJafia, 11elCiu1H,ra11:rt. nrlla mancan:a di fcflr>, di fr~rli r sici ,rr idPalilà rtr,fla maaaior JJa_rle dP(Jlt sfrnllati f' dPgli ovpressi. ,\f a ru!i 11~11 ci dolJ/Jiamo nè stancare, ne rammancarci S1' qualchP rolla sem,hra che la n_ostra JJl"O{)(l(landa sia fa lla in un terreno a– ncfo . (Juando meno ci Si f)C'nsa i l seme acr- 111oulio. \'1,11 stcutcarfi di parla rp di soci ali– s11!0 au,, fili! COMJ)(l(lllf', Cf'l"Ca SP111]Jre di su– ~'f"{/(~re in loro frJ SJ)irito sono della rihe /lione. 1l f1_1s 1 ,u11ù di una ri la più dianilosa . Ridono O!J{/1.~ FrJn1 • 11011 rirlf>rrurno pi/l domani. Do- 1/l(llll r11wncfo 11n'i11yi1uli:ifl le colpirà sen:.a l'l i[r'rlo rif)f'f/S('rflflllO (l[l(' tue J)(O'Ole. La 1n<_,11r1ur111rla sJ}icr-io la è falla cli va:ien – :.a ,, dt costan::;rc apparr:nlPmenlf! è qiull a l'lw ilftJlf'l'Rsirmri 1,11,110 ,. età m('no sorldisfa::;io- 11i, 111 •ll(I rr(llf(t f, quf>{{o rhr dà i più buoni f' più sir11ri ri.rnllafi. Proseauila, cetra com - 7u1u11fl flOs lra. _ la 1,,a11~1w:a rii, fl'<f,,. dr>llP lue comw iane rh lrn·oro I! {rnflo rldla loro ir,noran::;a, clella 1·rmrli:.i11111' d'assrrr i!l1r 1ito in rui sono ere. u~ 11t1• ,. in r11i 1·irrmn, flpl/a obi turlinP cosi. l('J.\lt! e rosl fal1J/P alln rr1ssr-011a:.io11P . 1\fa tu · n111'/o, non li sr ora(Jf!iare, rc,mpalisci le q1um: ~Lo li Rr-Ju,r::;ru1rJ. Pl'1tsrt che tu hai il confo rto rnti1110 rl'a1•f'r un'rrni nw aperla allr lmonP erl f'/1•rnf1, irfrrliila df>llrt rita, rrtf>nlrr 1Jf'r loro ruu·,,rfl lrt rifa si rr•stri:1(1r: 'YIP[ urchi~J aJl(Jll– .\fo rl1•l tro·rJro mal rf'/nlnutr, r, chP ria strusP u1drf1sf11::;io11i 1nrJroli, df'l JJrf>(Jillcli-:.io, rld pPl– tr'1J1J/f'::;:(), p11rlr<,J)JJO, rJ,,i biso(Jni matPrioli ri– rlr, ffi r,t lhnilP minimo. (J11a111lo nu,i RJ1ir•aarP lrJrlJ qtrnlchP coso e 1111u sfli tOlflf> fflrt' suiri 1mrf> a Lv.da . LrcrA. RIGA:v!ONTI GIUSE PPE , gerente. Tip. Edit ric e della Soci età « AVANTI I u

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