La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 11 - 15 giugno 19

Cosoie1.1za. socia.:list:a Della nece:,!-,,ità di formare nella <lonu.i una coscienza ... ocialista, io mi :--ono con,in– ta in una bre,o corsa nelle campagne; e mi sono co1n·inta altre.sì es.sere quf'sto còmpito e do,ert~ d('lle compa~ue operail' <.' contadine, per i continui contatti eh~ e,-..sebanno colla g.ran n1a,,a. proletaria. ]~' nt~eessario, ripeto, formare nelle donne una coscienza socialista perch~• là. oYc qu~b.1. co~cie~1z3:manca, _o _ci :::.i t~ene paghi <lei po– du m:ghoramenh ofte.nuh perdt'ndo <li mira te- finalità del ~ociali~mo, o al primo urto della resisteinza borghe~e le leghe si sgreto– lano o tuHo il la,oro che il socialisìno ]n fatto per il miglioramento economico de11'-' ela"'si hn·oratrici ,-iene colpito o accaparrato dal prete. Perchè? Perchè mane::. ueae donne la chiara risione delle finalità dc-1soeialismo: e così. :::-0110 ·se che piegano e ::::anno piegar~ gli uomini al YOlere dei nostri nemici. Sp;c ghiamo a queste donne quali sono i capisal– di della no...;tra dottrina. mostriamo loro che co~a lrn fatt-o il prete per le ('~aSsi po,en, dal g'.orno -in cui Cristo h3 predicato l'ugua- 11lianza. fino ad oggi. Dimostriamo loro co– me il j)l'<'te abbia <lato fin qui il maggiore aiutn alla tla~,e bor!?he,;.P-.E dom,111.<liamo al le la,oratrici t-e nel socialismo non ,i è la r"snluzione dei problemi che oggi gra,ano più pe..;anti l' minac..:io~i sul nostro capo. E' il soc:iali:-.ruo che dice al1a donna: tu nella odierna società non sei donna ma be.stia eh ~0:1,a, u Ila :,.uder futura ::;olt,mlo ~ar~d l'– ruancipata dal grosso del1a rni,..;eria. cli,-ente rai cittadina, donna, madre. E' il sociali– .,mo ,1 ,lo, o donna, che difende i tuoi figli e c:he ret.·l::nuando la comunione dei mezzi di produzioni" Yuol preparare ad e~i un a,– ,enire mig-Lurc. E" il socialismo che oggi s'innalza M!fJ a C'Ontrastare i tuoi figli allCJ talo ed alla morte: esso che lotta conh-o il militarisUJo e si oppone al massnCTO della ~nen·a. Crii:..to lo ha fatto. ma non i1 cleri– r·ali-.mo, tSibbene il socialismo lo imita, di– fe-ndendo sempr~ il reietto contro il potente. E così ne Yerrà la deduzione che è un do· rere per la t.lonna proletaria di ere socia lista è un <loYerc :.e essa ha la coscienza eh p..;,ere dcnna e di e'=.Sere madre. Dite que,,to o compafJ'ne. alle la,oratrici. ditelo durante il macchinale la,oro o ne! hren• ripo~:L ditelo)a do~enic:a 1:1el crocch1o; ma ditelo c·on queL e5perienza v1,a e sentita die ogni ~i'lrno acqui:;tate. Solo così noi for– meremo la co~c:euza delle donne, .solo cosi ci tro,eremo pronte. incitatrici de~li n,m1ini e prime nella grande battaglia di. dr.Yi:en1ù combattere ... .1.llf' co1upagne più colte e competenti ~pettani, altri compiti: a noi, qu~sto mode· sto di -.elllinare do,unque: al hu10 ed ::tlla luce, in ca-.a, nel c:ampo, nel laboratorio. ~emplieemente. modestamente. Cc:-.ì hanno fatto molti compagni no ... tri: entra,ar,o in erm·chio, .;e<levann su un para– c:arro. -.ul elciato, ecl anrhe sui g-radin; del– la chie,a e co....;ì._.;empliremente di•rorrendo di c;;ocia!i..;mo hanno formato la coscienza di molti e-be sono ora fra i migliori r·ompagni. In un pa,,;o. il presidente del Circolo pre– sentò a noi un -.ecc:hio operaio di<-enclo: que sto è mio padn:- ~pirituale, percbè fu lui a i()rmart! 1a ruia coscienza sociali.;ta '. Compa~ne 1 ..:l.nche ,oi ron me vi ~areste -.Pn.tite- onr,rate di strin:z-~re quella mano. an– r·he " 4 oi con me avre-.t~ -.entito la ri<·onoscen– za d_ ·turti i N1rupazni J_)l"r l'opera rnodesta ,li uri.o .;olo. E \' \r.osTISt. Lettere dall'Inghilterra Londra, 12 Giu;.:n Queste indiavolate •uftraj1'i,te han finito r·.Dn ]'in· are· il 1n0nd(1 ~nti1·ro, r -ipe-cialmen– tP ~uel1a 1,artP <lh mondo d1e deve guardarsi daLf- c0Iv:11?~UP,nz.P diret~ dPlla lùro azioue a 1,a.,_. ,rinei:-nù: e di bornb(•tte più o me110 Jrarie-010--. l"ill rhe gridavanr,, fin ,-be s6.la– 'ç"c10r1 in (·ort.N,, fin cl1P ~raffiav.ano il mu,;o a qua1r·he wini~tro pi:-r pt:r,,uaderlo della bontà della l,Jrr, rau-.a, l:i uF-nt.f- ci -;i divt:rtiva co· we ad uno E.-pf-t.b.eolo g-i<Jeoud(J. Jla. ormai le iar:C'.endf- ni 6ono rne-.P al serio f' la w·nt.P non riile più: s'inqui~Ui, ,..'arrabh-ia. ha paura ed in\"ù<•a... la polizia. ('lif> arH·l1f> nf'Jla ìihi:-ra Inp-lii1t,·rrr1la polizia ,. I*" l!l(Jlti il più effi· rar~e rim,!dio N1ntro i ma1i. Eppur~ noi. ,;;j JJUIJ da,·Yeto rimproverare alle suflraµ-1:,t" .. di e.-...ert pa:,:..ate ni lJJ<•zzi vio lenti M•nza aYer pri111at;<•-Og,it:tu, q11Pllipa,·i– fiei. E' da tanti ann'. r:11< .. pazi<·11tano'. Da tantP gf'nnazioni, awn ~ 5011 tutt<· s<mo (.;(r.;Ì y~•ebie n<mthtante 11 C:lmhatilJ µ-indizio dei mali:•voli an1ifr·ministi da aw~r vi~uto uella prima iasf' clc-1 moviwent<J 1,ro f!uftrc1 g-io fernwinilf'. )fa anr•he, I,.. µ-i,1,·ani :;anno ,~hf-la loro cau,a, pur bf'" s<~tf.uuf:l nPJlf> for– me più lf-p-;ili 4• tranquille, }1;: <·ozzato sem· pn· r:ontrn l'f'µ-rJi.-imOeil il mii;ot!f·isrno df-ll,.. per-.olle rna .... r·hili11. Sin da quando. nel 18~~' con questa f<,rmula. dellP «pi:-rr;onP rna'-chd1n iI Reform Arf restrinµ-eva al -.r,}o <,{~➔o ma– ,,-hile il diritl<, rli voti politir·i, e,tludPndone le: poc·Le cate~ùri1• di ,lonrw, '"11f' prima ne 11· f.ufruivano in l,a.._P a1 rpn,;o. P nf'l 183:j esten r1P'\8 13 restrizionf" a~1 voto IJJlltJi,:ipait>. Da 80 anni protr,-.tano c·ùt! le huon,• mani,•re: .;e ade;a.o dopo tanti in .... uc-r•tu;isi ritrn~onr, dw jl L.~ lJ!FE~A Di',LLb: LA\"UHATRICI metodo pacifko non ,·,dµ;a a nient::' e c·he oc-. corrono altri siskmi di pcrsuai-iOnl', Ja colµt1 di quanto avYil'ne più che- ad e:sse po11ohhe spettnrc ni partiti thl' Yogliono mautene-r1..: la ineapaC'ità kgalc e politica della donna. Eppure- da ~14 anni ]1• donne ingll•si sono ..;tate riammesse nll'uso del suffragio cornu· nalc e la co:-a pubh,il'a municipale non ne ha sofferto. non ne ha risentito alcun sostan• ziale cambiamento. Xl•IJ'e.-;e1•cizio delle loro funzioni elettorali, 1<" donnl' pri111a che al lo– ro .sesso appartengono alla loro olassc o YO– tnno SC'l:ondoi loro int<'res~i di da.sse: 1a o· lei.tric-e borghesP per il programnrn. e per i rapJH'<.",entanti drlla da:--..l' horghe:-il', l'l'let" trte proletari.1 .sp co,,c•1f'nle- per il pro– ~r;_1 mma o per i rnpprPst•ntnnti dr1 proleta rinto. Clw 1'cstPn:-;ionl dt'l -;uhragio alle <lo11nc•. anelw del outfragio nel campo pol-itic-o oltre dw in quello am1ninistratiYo, non tra~fornri di IX'T sè stesso il c:.nnU.erc della vita. poli– tic:a o C'he }p donne YOtino seconllO gli intc– re.-.,i politici della loro ela~i:;e, risu1ta da uno studio cklla :.UaiT \Yood-Si111ons. <li Chica– go, ~ul Yoto delle ..donne nei dieci Stati della repubhliea americ-ana che hanno accordato alle donne i medesimi diritti c-iYici degli uomini. :Xello Stato del Colorado. ad esempio, l'itl– te-rYento diretto delle donne nella Yita. legi ..;latiYa ha protlotto leggi di difo.:;;a per le <lon• na e per l'infanzia. sp11za che esse co-;fitui· 6tano u1~mig-liorarnento della legislazione o peraia: sOno leggi thP reg-olnu9 i rappo1:ti <'ÌYili fra i <lue sPssi come il diritto di tutela, l'aumento di pene nel reato di se– lhrnionc·c di corruz:one di minorenni -- iua non a.Iterano in nlcun modo i 1•a1)porli qco· nomici e>sociali delìe clas:-i. Nello Stnlo del Knnsai, la donna <li cnmpagna. ])a vornto per i parti1i conserYaiori: in alcune città le don– ne dC'lla horgbesia, più istruite e disponendo di magµ-ior tempo che l<' operaie. sono accor– se- numerooe alle urne per scon:fìg-o-ere i can didati socialisti. ...e E la 1i,ood-8imons ne trae la conclusione multo semplice ed e\'idenle che han torto i partiti borghesi quando .si oppongono al suf– frag-io femminile, come han torto quei so– c:iali:sti -- pochi in verità - i quali temono rlie l'Pslcnsione <lel voto alle donne possa nuocere al partilo. Le 1iro:ctarie Yoteranuo sempre per il par– tito, se que:.io ìe a,-rà re-;C' t:o.;eienli dei loro interessi di clns~e. come le borgbe.,;;i voter.111- 110 per la classe loro. ?IIa sembra che c:crie ,·crili\ quan<lo coz– znuo contro il pregiudizio più sono sempliei C' meno sono afferrate e eomprese. Le suffragiste jng-le ... i ebbero gii\ a loro cli 1·e11.,ore un ,.,.rande~oc·io!o:..r0Joh11 Stuart :ùliJI. C..:vlpito dall';niquità <li un regime che san– r.iona ~a inferiorità ciYilo e politica della donna di\·enue uu ferYenie difensore della causa femminile e fin dal 1865 presentò alla Camera dei Comuni un progetto di legge per estendere alle donne ii diritto di voto e di clegg-ihilità; sostenendo cht l'inferiorità legale della donna sia un re,;iduo d'istiiu– zioni basate sul diritto del più forte. Come l• scomparsa la schiavitù, an(·lw l'incapacità _legale della. donna drY<" scomparire. hla l'a r.ione (lel ::Uill non bastò a Tompere le bar· riere del pregiudizio, il suo progetto di legge ebbe 81 voti contro 194. Soltanto nel 18GO .Jacob Bright potè olte· nere da.I Parlamento una parziale estensione rlel diritto del mio alle donne nelle elezioni amministrati-.e e dal 18ùD le donne sono e– !rttric.-i ed eleggibili nei eonsigli comunali; l'altra parte del progetto riguardante il voto politieo, approl;-ata in un primo scrutinio fu infine respinta per la recisa op]JOSizìone di Uladstone. J~ da allora in poi il Parlamento ha osti natame1,te mantr•nuta la sua av-.ersione a.d o~ni riforma; perfino in quest'ultimi tempi ,-he a favore della ,·au,,;a femminile si erano ,chiPrn:i uomini politici cli notevole influen– ,.a ecl autorità. come il Gn•). Lloyd Georgoo, lialdane. ìì'inston C'hurc-1,ili, che fan parto dell'attuale mini'-tcro. Lr ~uffragistc h~111 ,-ambiato t.alli<"a: non più Jr petizioni (' gl_i ordini del giorno, ma la. violPnza e il . .;abotaggio cleJla tranquillità 1,11hhlica. l"no ~,:anda.l,,, nel paP-.r clPlla ,, r– hertù (•OJL ]'ordine"· jfa apfrnnto pPrd1(• le clonnf' votano se c:rnido i oro inlf'rc-...si di <·lae;%, v'é ,la ri· ten<'n· <·hr la coC<:iut:.1ggi11P clf'I VarlamP11tv ia cl,;vuta alla ,;on,n1wvol<'zza r-hc l' ing-/~s– so d,..JI,, lavorntrir·i in~lhi nella vita politi– ca eh• pa.f'fif' ,-o... t.ituin•hhc· un grave JWricolo 1 )(>r µ-l'i11tPr-e-.:-iidf•lla l,or~l1Psia. L'<•noru1e viluppo rJ,,)l'iudustria ha portato anc:be que– ,ta f}1talc•c·cm,e~1H•11za d<·lla proletarizr.a:-:io n,.. ,1<,Jla clonua. L'r·11on11<• r11a.g-giorani'.Idelle donne• appa1-tPnPuti :dL1 ,,J;i,o:,;'-e r,pC>r~iia è· stn ta cootrBtL1 ad abh:uufouarc· il clo111~stico io r·olar,· NI a rf'car i 11Plla fabhric·a, a. salari di famP, io un lJllA>-<> on: tanto ,,1, .. vat..., è il r·o,to rlr•!la vita. (Jui. rlrm• il 50 per r·pnto ,l,,lla J>Opolaziom• 111a..;'"11il<· Hùn supera un t;a fori<, 1,u·di11 ,li 11'.l,J franc·Li all'anur, ,..d il 10 p<•r- ,-,·11to h:1 m1 F.t.dario annuo cla 112.~, a :nr,o fn1w·lii. dato ]o spPtia1e sfrutiam,-ntu drdla 111:.111cJ d'opPr<.1 f,.. 111mi11ilf' ~- ]a Pnorm<• di~uµ-1wg]ianza rle] aalario fni i cluP l->C"fli an· r·IH· 11Pi rami c,w• la prod11zio11,, ~ia <'g1rnl<', le lavor·alrir·,. dalla vita c:ollr•Uiva rl,-lla fah· hrir·a, rlai 1·a,)porti dirc•tti r·ol r-r1.pitalis1110in– du-.trial<'. da la quotidiana e clolorOAa NJD.;fa– tazionfl' ,lr~llo -;fruttamf>11to a tui !-ODO sott.o po,t1• :H·q11isfa110 fac:ilrn<•nte la f'o... ri<'11:i::a rlei ùl int('rP-.".ii di eJa ....,f'. Se 1~lettrici, di quali interessi :-e- non eh quelli della classe lavoratrice donr,bbero oc· cupan,i, op('lrnie l'he t,ouo Tctr-ibuite con un :-iala.rio medio all'anno di L. 4ì8 (neppure l,;)0 al giorno'.) eomo quelle octupatc• 1wlle industrio mc-tnllurgichc e meccani<:he: lire ,)21, comC" le imhallah;ci e le impac:c:hc-tta– trici; L. (i90, l·ome le operaiP dell'industria lessi le: L. ;).JO, c-ome le aggiustatrici? E le cueitr-ici del!<' fahb1·ichC' di abiti p~r bambi– ni, con un oalario medio di L. 375, lo guan– taie .. con h 500, le operaie delle fabbriche d1 c10,·c·olata con L. 55~1. voterehbno forse tX'r le gentili rnog-li dei loro sfruttatori, per le- fo11unate « eonç,;orelll' di sp,;;,o n e:hl' i-P pos– sono spenrlen• migliaia di :-terline all'anno g-]i è perchè- i loro mariti orl e-;~e str-,;s(' usu– fruis~ono <lrlia maggior part" del lavoro nltru,? Quì, ,·ome nltro\·e, i socialisti, i lavora– tori. non hanno altro compito che- quello di affrettare men·è ·un'intensa p1•opaganda so rialista ln conqul~ta de-I Yoto, .:1, 1rnrità di rou\lizione, ai c-it.ta (lini adulti <l'ambo i sc.,.:.1. La Yit~ fnr,1 il r<."•;to. La suffragetta Davidson e/te si è precipitata nel giorno delle corse sulla pista per attirare l'attenzione del Re ,! fng!tilterra sulle rive11dica– ::.io11i femmi11i!i delle proprie e suddite > è moria perc/11~ travolta e calpestala dal cavallo dei re. lt: finalità e i metodi tielle sujfragdte 11011 sono ce,·to i 11ostri, ma il coraggio eroico di thi ·vive e muore per un'idea, suscita 11ei socialislt tutti ttll sentùnenlo di viva simpatia, di solt'darietà e di venera– ziom· La nostra vore dtve però rimamre affatto distinta dal roro di compianto t. di esaltazione mi la stampa borgltese rirconda il nome della Da• 2•itlson. come u essa fosse runica do1111acorag– giosa e eroica elle la storia contemporanea conosca. Per noi socialiste non mmo eroiche della Da– 'l.lidsottsono le 1mmerose proletarie e socialiste c/u sull'alfare del lavoro e delfidea sanno sacrificare la propria 7•ita. Odiare per amare ~\Ol pos:si~uno fare a meno di odiare le ~ingole personf" detentric:i di priYilegi, per– ('lil' olliamo, c·ombattiarno distrt.1n"giamo il $istPma sociale che le gen.era e- Te tollera. E quando voi, donne proletarie, uscite ,folle un,idl' e se·ure YOSll·~ stamberghe, col– lo ~iomaco vuoto e nell'orecchio il o-rido dei bambini che Yi domandano pane. 0 e vi re– catenelle sariorif'I per cucire e mùmrare gli abiti alle ({ signon• >) che si presentano tutit rosee, gair, spe-nsierate. coperte dì pelliccie e di gioielli: in questo momento, proletarie, non basta che ay,·er~iate le poche e :,.;pudo– rc1te rapprescntnnti della società attuale. ma h_::rngna eh,~ il YO: -i.ro odio .,;/(1 phì profondo, più gennale. ]3i~ogna che aUrave1'SO ed ac– canto al grido dei bimbi vostri voi sentiate i gridi de~li altri innumeri che, non giun– gono all'orecchio YO'-tro. Ed :l('Cantn alla. ((signm:an chr ,·oi ÙoYete rendel'C- più be1la, pili grazio.-.u e pili (•leg:mfr - nwntre YOi .s~esse sciupate la Yost.rn :-;alute,_la vo..;fra g-ra zia, la zostra bellrz;,.a per c,uada,niarTi un pezzo di }Janr hi,og-na ('h; l'orcllio '\·ostro t('n,:ta pre~f'nti tutte lf' u signore n dw pos– sono al giorno di oggi ,iverl' ozio-.e ...;enza preoc·cup::n·.-;i che di ve.-;liti e cli din•rti111cnti. Rolo allora ,oi eomprendPret 0 c·he non si tr::itta d"una sernp]i(·e comhinaY.ione. cli un C'Uso quahinsi, ma ('he la radic•f'- dr,l malf' sta in tutt.o l'ordinamento socia1f>.E quandn ,·oi n·d<-te un prctt- ben nutrito. alleg-ro. f•iuico, predic-a1'\·i la rassegnazione, TicorchteYi cbe ('.onie lui w.. ne !-,(;110 tanti e fanti alt1·i, il cui mestiere è di adclormcntare le <·o.,c·iPnze- non solo lo ,~ostra P cl~i v,htri ,·ic·ini - ma di intcrC' 1·l:1c,;siprole-t.arie; di c·alpc-;tare i diritti dei sofrl'renti. Rolo quando sarà viYo nel p:-,n.;iero Yostro il quarhu ]uguhre di h1tte qtwlle innumeri Yittimr- che an·ehbrro po– f.uto Yiverf• <' godC'J'<' t~ sono -invec·r obhl ig-n.tr a soffrire. die rl\TPblwro potuto vive-re, p go· dC'r<' e si tras,·in~no nl'i confe;..;sionali, di tutti' q1w11<" <-lw aYl'<'hlwro potuto nmare e pro<'rC>arl'. e sono inYer·e obbligate, a vendersi P prostituirsi . ..,olo allora YOi potrete rom– prC'nrl('rP quanto si1 11.-fasta l'opC'ra df'l pt<"'– t" n1lrato frdPlP 11el ('apitalismo. ·1ì qnnnclo mi wclet~ un rnlonnello 1Jre– !-,untuc,t,;c1, sonidc•nl<', ordinare, ai vostri fig-li di ... pararf> sni pnqwi frntf'lli, pensntr in qu<'l rnomenio fragiC'o. PhP qu<'sto (•olonne>llo non (• r·hr• imo de>i ta11ti c·lw fa spararP sui pro !dari. I~ quando YCJ M•11iilt>il fre.d1lo. la fome, tr1•m:1tf' rii 1·i111:111c•rr disoccupaiP, !-lf'f)f)Pllitc i vo~trj figli, rwnsalt·. donne proll'l:1ri<". (·hP c-0mr- voi soffrono mii-ioni <li :dtri ('s..;<"ri, e f'llf' ln c·a1ha clrl mnlP f' c·omunl", c·nmc> (-'c·o– mune a Yoi lntia la rnisM·ia. c> la t--<·hiaY·1ù ... f1o.;Ì sai-anno au1111111lntc-• l<" ,·ostri• soffrr('n :-:,, (, H•ro 111:1 ~i sH•gli<>rà i11 voi anc·lw la Yfl<•P. ,l1•lla c.oliclarir•h, umana, clrlla soli– '1a1·iP1i1 di r·lac.... f'!. Yoi f'omprc>ndf'rf'tf' rhP P it11J)fhsihiJ,. rima,wr1• ;ndiffr•rC"nti di fronte ali(• inµ-i11,tizir Nl allr rni,flrip soc·iali. E voi orlier(•tf'I profonrlanwntr " r.omhatterrl<• sc>n- 7.a 1rrg-un n(· riposo il r·apitalismo, il mili– tarismo, il ,,l,•rirnli~mo. f'lti non r·omhatt-<' qtu"..;ta nrfa~ta triplice ,dl.-.n111.:1 non fa il pr<Jpi-io clov('ro nè vt'r~o ]'111onniH1, né Yf'NO la propria famiglia. E qn, .. lJi r•hP odiano l'orliPrno sistema Aono ap punt,, i soli r·J,,. amnno l'Umanità, il bene, il vero. PitCOIE B grandi verità Rorpren<le·nclo questo cl"a1og-o tr· due ma– dri operaie: _l/aria. - E ("OSÌ, Rosa, ,·i siete quasi abituala a stare a ).filano? Non ,i vien pili la. voglia di scapparYene a] vostro paese, co· mf> dicevate i primi giorni cho eraYate qui? Nosa. - Tacete. per caTitò ! oggi. proprio mi trovate di luna per dir benr cli 1Iilano '. Jlaria. - Perchè? No:sa. - Figuratevi! avevo finalmente tro– vato un posto a bott.ega pf'-r il m•o rngaz7.,o maggiore di quattordici anni: lo accompa– gno a pre..-;entarsi e gli ilomandano il libre-t· to di l:ivoro. Lui presenta quello del paese e il padrone mi dite che non può accettare il ragazzo, se non porta la carta. di inscrizione alJa scuola della sera di )(ilano. }la se al pa.f'se lo ha finite le scuole .. fino alla secon– da dao;:se '. Dico io. E i1 padrone rimbocca: Jla qui a Milano la seconda non basta. Fino ai quindici anni i ragazzi che entro i dodici anni non hanno frequentata la quinta e la r;esta c1a&e devono andare alla ,orale od alla festirn per avere il libretto di ammissione provvisoria al lavoro. _l/aria. - E voi vi disperate- per questo? In.c.erivctelo alla serale e il ragazzo sarà ao eettato al lavoro. Rosa. - (col viso d,un tratto malincoui– <:ù). Gii1, fatr presto ,oi a dire: inscrivetelo: )la se è inscritto, don·à anche andarci alla. scuola se non vuol essere manda.to via da bottega.. e voi non sapele, :Maria, che sa– lute ha quel po,e·ro figliolo'. Dopo dieci ore dì fatica .. dove le- trova le forze di star due ore a scuOla? L'ho· sah·ato per miracolo da piccOlo! ... B ... sapt"te che ho prop1·io bisogno <·hemi aiuti a tirar~ innanzi la famiglia. Suo padre da mesi è disoccupato. salvo qualche n1agra giornata che riesce a fare og-ni tanto! 111 aria. - Già "edete: è più facile che re– stino disoccupati i padri e la gente grande che i ragazzi e le ragazze. I padroni tro,a– no comodo sfruttare la fatica dei fanciulli c:he pagano poco e mandare a spa~so gli no· mini e le donne'. Sarebb meglio. Rosa, che noi operai potessimo mandare. a scuola un pezzo i nostri figli (chè là almeno farebbero un po' le ossa e si istruirebbero) e che i pa droni dessero la•:oro ben pagato a noi! ... Rosa. - Ne avete detta una proprio giu· sta, J.faria'. Xon c·i aYevo mai pensato'. con questi salari di fame siamo costretti a far la,orare anche i ragazzi. E poi. come si fa ceYa nl mio paese a mandaro a scuola un pezzo i ragazzi, quando non c'erano le scuo– le? Soltanto il fattore che possiede cavalli e carrozza poteva mandare i suoi figli al borgo g-rando doYe ci sono le scuoio alte!. Jlarùi. - Almeno nella vo,tra frazi(lnf" c'e– ra la seconda. l'iella bass-:i,Italia, dove ero io, non c'era neanche la prima! Si cresoe,a c.:ome le bestioline'. Io ho imparato a leggt>Te all'estero! Per fortuna i miei baJubini li ho portati piccoli qui e vanno a scuola'. Rosu. - ::Ua dite un po' Maria, questo Governo che. pretende il libretto di lavoro (e sarebbe una cosa ~iusta. eh si andasse a] laYoro con un po' d'istruzione!) non fa· rebbe parte del suo dovere se facesse le t'iC·uole che ci vogliono dappcrh1Uo? Abbiamo torlo noi. so le scuole non ci sono? Ilaria. - Brava'. Questa ,olla ne avete drtta Yoi una. giusta'. )Iu ... '-apcte? ... il go~erno ha delle altre coso pC"r la te.-;ta '.. ha da fare la guerra in Libia .. ha da fare le scuole ix:r i fi~li degli arnhi, dopo che ha massacrati i l;ro pa.dri '... Pensate, Rosa, quante scuole si ~a rl'bbero potuto fare con mille e cinquecento milioni clie l'Italia ha pesi già per questa hnrbara guerra. Rnsa. - R intanto eh-i paga ... siamo noi ... i nostri figli ... disgraziati da quando li met· tiaino al mondo storpiati per la nostra fati– (•a •.• fino a quando ce li mandano in gue1Ta a raclero sulle sabbie insanguinate del san g-tw fr.a.1.erno. ibliano o turco che sia!. .. Questo dialogo tragico ecl ammonitore vor– remmo riJ)<'tere ai reggitori della politica borghese d'Italia! ... " La Difesadelle Lavoratrici ,, Abbonamenti: anno L. , , 50 semestre. " 0,80

RkJQdWJsaXNoZXIy