La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 11 - 15 giugno 19

\ I Anno Il. • N. 1 1 15 Giugr1 1913 Conto cor;·entecolla Posta. N I r:Aeb lii il ESCE LA 1.'' E LA 3." I•OJUENICA DEL MESE li( ABBONAr,'!li:f'lTO: REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: A.nno L. 1.50 .Seml'strl'. . L. 0.80 Il ;,o copie. Un numero Cent. 5 L. 1.00 1or1 l'.o;,ie . L. 2.00 ESTERO IL. DOPPIO MILANO - Via S. Damiano, 16 - MILANO Il v to a ie d . nne discusso e respinto ella Camera Gli :u·g.oinenti che CMl fretta fl·bbrile :si sono discu:::si alla Canwra in questi g:'.orni e- <:he non possono pa:::sare inc,s::;en-:ni nè in Italia nè al– l'estero1 nè possono non lasciare traccia di sè nella storia. interessano in modo speciale le donne del popolo. Sono argomenti ddla più vi– tale importanza: militarismo. disoccupazione e, diriui amministrativi e politici delle donne. La stampa sociah~ta in ~:enere e il nostro grnrnale in parricolart' non hanuo mai cessat0 di occu– par:;:ene. trattandosi appunto di probkmi la cui -..oluzione appartiene ai cap: .. aldi dt•l programma sodalist~. Anche ::-e lo s;->«zio e il tempo ce lo perme:tessero. non cre<li:remmo nec:es~i-rio ripetere ;.lil ciò che innumere q,i~c su queste colonne ab– biamo detto. S:amo consenzienti con ciò che a nome del 1-artito. l' autore,-ole e dfit:are parola dei compagni Turati i: TreYeS ha chiarito al Par ls.ment0. Sian.io :-sicure che nes-.un:1 à~i nostri lettori e lettrbi si è lasciato ~ruggire rocca.-:;ione di l•·g-– gere e d! meditare il podtni::.o discorso cli Turati comro il militarismo nonchè l'ordine del g'iorno Tre\·es che dice mtte le ragioni di principio e di fa.::o che fanno del , oto ft-n1minile una delle riçendicazioni più urgL'Titi dcli' epoco. moderna. una delle armi più nt-ce,~arie per la lotta del prolerar.a.o di ambo i :.eo;;;;icontro il eapirnlismo, r,er la totale emancipazione della classe laYOra• trico. .\'ell' ordine ùel g'iorno TreYcs ,:;ono mcrad• gliosamente scolpite~ Il~ con..;ilil'rczioni per ~ui il \'Oto alle donne dai socialisti C corn·cpito e rinn– dicaro in modo bcH diver~o da qul'ilo delle fem– ministe e th•i portnYocc maschili ciel femminismo borgh..JHL'. L'al.,i.: o non potn.:l>be essere pill profondo t' piU il :--•:ffr:igio fcmminik dl\·eutu ljUCStione di attnalita. più ~i accentuano gli irriducibili a11- tag·oui::,;111Ì di cias:-;~ fra douna borghl'se e prole· tari;l. 1'.cl pro ...:.;i1110 mimcro riporteremo per esteso il dis,:or:-o ùi Tl'?.,·e:-;e ci occuperemo del modo Uinoristico con cui alla Camera e nella -:;tamµa si è trattato il ::,~lfl'raé;·io femminile. liileYiamo ... la Stl'a– lH.'ZZ;l dt.>l cont('g-110 delt' on. Merlanii ìl quale pur cs,:;t•ndo in:-critto se non erriamo al gruppo par• la!llentarc soc:iali.:ta, ha proposto cihJ il voto si concecfrss~ alle donne inscritte alla ramera cli commercio. Ordine dl'i giorno TreYes r<'spinio dalla rnag– ~ioranza. della Cmnçrn: '- La Uamcr:1 tl·nuta presente l'evoluzione eco– nomica della società dm ha trascmaco la donna nel ,·orr te dclr economia prodmtrice, decisa a ri– toBO::-cerc gradualmente alla donna i mezzi poli– tici per .:L rntl•la dei :suoi interet>"i, os::,crvanclo In immediatezza O.egli interessi sociali (:ella do1n1a che si c::.primono nell'ambito della vita anrn1ini• stra.in: . tldibera chl~ le donne siano inscntt0 tH·21e lititc elettorali amminbtratiTC e siano eleg– gibili agli uffici drsignati dalla legge \·igente alle cr,ndizitJHi da I s-,,a stabilite. Conte la chiesa si unisce al capitai~ per siruttare e op13rimere la classe lavoratrice. ~ti Congres"., tenutv,-i in questi giorni a .\li– lano a nome e '>Otto gli auspici della co~i detta Opr•ra di a.;;-;]-ctenza agli emigranti presieduta dal Ye,..c;rxo Bonor:i.elli, :-,i e: accennato anche a quelle ·-::-w.ioni addette agli ,;tabilimenti industriali al• 1• ... e;-, che clericali chiamano ca!-e-famiglie e che nni nor1 e-i..:iamo a chiamare recJu<:ori. Già la -.tampa de ro-.tri partito in genere e il fogli<., '.-,()ciaJi,.,taferr!!Il!ni!e re Su compagne! 11 che ha pre– c<.:duto la n,, .... ,. r Dife:;a u in it>peci" ~i .;ono !un– ;:: .rnf' .r.te occupati deil'argomento . . \m:;, :1 -.ac(·r– ~ote .\!,>--i,::, c~ucci, mi--c.ionari1,, parlando della ioler.ta camp ,;:;na -.ollevata da parte .;ociaìi:-.ta .-:ontro quelle .htit..izioni, accenna appunlo alla cam. - a~:-.a da -.oi 1,t.enuta quando, a cominc:are dal '(J'Jf, cù1 J:1a. s rif'. di pubblic.izioni e di conferenze :i~nunzia\ ;-.: prolr•rariato irali:1no e svizzero le in-.idie e i pHicoli del "i!-<tcm:tc-he i c:1pita.Ji-.;ti e i cl,:-ricali hanr,o inaugurato e chf' 1,- piic: istituzio– n; di a-..;i"'":"n7.,"cercano invar.o di ri:ibilitare. ':)i ,_réJ' 1 d; QUF-'-'fJ: i capitaJi..,'i; catfoiici, i,rne– E·i, prote--~ nt:,.liL-n· p"'n-:nor1 ecc .. per aver m. no d·ùf)':ra rr: no ccr.,to~a ~· piu drJd!e ricorrono all'aiu– u, ·folle monache. Qu,...,t,'. s·incaric;.1n1 di d:rig,:.re dt•i "cunvi .. i,. in cui le ragazze pa-.,~mo il tempo I eh ... nor. pa,..,ano neJJ,. ... !abilirrH•n ,. E cii, p,-r ""L •rnrre J,- Lv· rntrif'i a auah,:a~i ,i;: ffio di rivic:nr:fi. e.azioni ,.d~rne di Jr,tta' di eia·~*· p r ".,ilrngu:,r ,far'e + uaL-:"~· cùntaHo con <,rg,in:uazioni (• <ir. g-;ir,j77..:1i. .\ ~Uf- !<' r,rr:ip<r:itr, ·C-fi\:l~\-'éJJT'O, b~ ndc,ci su .una luriga.. <he. nz: .,:::i docuP1i:>ntat;1 inc-hi,·~ta ; tr ~rin solo t~ ragazze condannate a quesfo gf'.nere di r,·du ione m,,na--tic.:1 nrm hanrn, conu:1.tH , al– cuno col mondr, t ... ,_,.r:r,f" e.ma :Jnch1- la loro c0rri– ~pon,l,~:,za. ,. \'igilata ,~ c,evera.ment<· c 1 m1:<Jll~ta dal te suon·. -atr::im,~ntr• come nf-11" c...arc1-r1. f"'.. le kt: tt-rc chi j~ .. c.treU.,i:-r n-p<·lafl• il ,aicontr~ntCJ di que e, n;.!gim,. \'i:ng, , di~ ru·• 11. ·on b,1 ta. u "-·1nCJ le sur,r• che rice,..,_,no i! gu:Hfogn > drdl 1· ra– g:.tué e lo ammini-- 'ra.no a c~pri.c~i<,. I!if~lfi, J(: rn.g:inr• non h.tn: J,,, non 51JJtJ11d1r11to di di-,p<,rr<= d,-1 d(-naro g:uad:ignato :n:-1 non com,<..eono n 1 ·p pur':." il -,uù :.smmonran-. 1-.:-.. enr:I<, punita crm una multa qU(•ll;ciragazza chr• osas!->f!aprin: la buc.. 1 a umtt:n,~nte il pr,1-pri,>~iario. fJ~I -.alario \'ic:nr• (fr: (.l<,tto jl pn-n,, <l1•lla pl':nsirm1;, eh,- t:s<..r~ndo di ~) ,r(•ntF- .i.mi in mt: ~ <11 i4forn<J. Sorpass<-1di morto il w·ro \·a.lorf:' <1•·1\·itf.0. Carn1- !.C' .r~a (• dur:1. p:1 ,t non condita. poltnta, il vinn n<Jn !,i dà chi• in 1JC• ca,;;ioni rare. ctJm,:. in gl:'n(•ralP il mangiare la r::-1 molto a de-.i<lf"rnr<· f,t-r frt-.ch<-a .. a e qu:Jlità, ancn•; h parte di colorù che a ca'-a C('rto non sc,no r 1 • 1hituate alle ricche ménse. Che sia co~ì I<, (fm,i.. ,tra pun lo '-tato d'indf:b<Jlimento f: d';1n,.m'~ '!' - nerale in cui le ragav<' e-.cono dallv i,taLil"m · t ). B, nchf> lo ,copo per cui i genittJri Ja,-,ciano hpa• triarr, le propril:' figli, ,. di aw·rn,. un a;u!•J r.1 .... 1r-riale, le rngazze hanno da .;,up,-rnr, diffic<Jli·'t di 1Jj:!ni-.<Jrta per pou.·r m~qdare a ca-.a i .-Jr,pr: t-,,ua. d2gni. Le suore, (b buone economiste, ,·ogliono I h~ il danaro sia consumato nell'intc·rno dello .:;tabilimen– to e non di rado -.con-.igliano le ragazze di man– dare u troppo 1) ai g,;,nitori. È da notnre che tutto quanto potehe occorrere alle ragazze cs,;e lo devono comprare dalle suore che tengono dei negozi negli stabiliemnti :-.tes::.i, un trucksyslem in miniatura - e che le convittrici delle colonie religiosf' sono tenute a pagare delle multe che si appFcnno con un criterio abba.stanza \' aria.bi! <' e el::J...;:ico:per disordine nel dormitorio, di!',ubbidienza, liE:vi dimenticanzr·, ecc. t.;n'altra imposta ancora gnn·a sulle ragazze - quella de~li oboli più o meno \·olontari ch·e~.;,p deb– bono da.re agli amici e visitatori dei convitti. alle suore di Lourdes, ai m:-..sionari, ecc., (• l'obbliga. torietà d! una 1t elemo-.in,i n· settimanale a profitto della chiba. ~e:,<.,'.m controllo ,erio del danaro guad:ignnto dalle rn~azzf•; le ',uOre, e vero, tengono dei libretti e sono -.crupolo,amenle esatte nel m,indare ai ge– nitori de-11(• lavoratrici anche Jr> frazioni dei sol• di - ma l:1 prc·cio:,ionc non va molto oltn: la fra. z;one dei s<Jldi ... Gli oggetti si fanno pagare molto cari. tant'è vero che h· ragazze preft-ri--cono farsi mandare tul. to quan•o da ca-..a co-.ì eh,· · geni 1 of"i piuttosw c-he gu.idagnarf• vi rimNtono "· E n,1; dcicum,~nt;1mmo con una ..;eri1· di lellerc scritte da rngau(• é suon·, che i nostri lettori pos– -,nn<J 1rov:ire .;,ja nr,lln Dott. .\ngelica lfabbanoff, racc-nlt:1 del ,,c;u Cf,mp:1gm'. !11 n,~Jl"opu-..colo ul.a r·hif•"tt al -.Prvizic, <Id c-·1pitalh,. Rc•la/ionc al <"ùn~rh-..tJ Int1-rnazic,n;1h: dic:ILibno P<·nsi<:ro"· fn sf•~uito alf~t no-;lra campagn:1 vt·nne falla un•inchi,'.sta dalla quali· ri qlta r:he le i!:>tituzioni chf: uffici. lmentr· -.i chiarn:1n<1 Cf1! nom(• tc· lhrc, frhr• \'f•r: mi" !f• ad f--..-..f• i,pr·ttf·rt·bbf• -.,! fo-.-,1•n1d1•lh· ,., rc• <:;1 .1· pr•r I•· or rii,·) .. \rb(•ilf•rin,wnlwim, MHHJ una apr•rta ,... 1rid1-n1i..,..,im:1 ,,mtrndd:1.i<mP n>lla stf•, ' Jr,~i-.1:tzic,nc·-.uJl,. fabbrichr·. 11 , gn:tari(1 npf'r:1io, inn1rin1to d1•Jl'inc-hir-..,t:1, prr·mf:'><,O r'-e la i,u,1 criti<"a i, "ali1·n:1 d:t 1,gni ani– rTl!JSitltw•r-,o I indiria:() t"nf,,!:>..,ion:1]1• dc,]li, ... ucirP 11, t.: eh<: (•gli nnn h:1 "null:1 in rcmlrari(J chi· -..iffatll· 1wr-,,,nr• ding:ino i conv1ui opc·r:d ,, •· avn·hbi· nm– ~idf"ratr~ la 11,rotutr·la p,·r una u 1Jr,ndic1·nr1 qualora f•S'-f• i ~st<:m•s<;•·rc1 da mc·ui di <",,..·rci;i<1n1• ,. <li \'io fa11.iùn·di libHtà ,1 dkr· fra allro: 1. ( hc· ni n i JJL ◊ f·S'-f>rf• qui ..ticinr• di 1il,1•rn e 1rri r,, ndf' v:1 eJJfHJrt c·1J1 genittiri; la corri-.p,m– dcn1.a ,·i1·n1· M,n-·egli:1t:, ,·,,m1• u1 una <a~a di p<•n;1, ,. lr• rN·)u ... ,- s.<mo N1 tn·t1r· :1 s.rriw·n· pun· :ti lc,ro ffE: -n.it, ,rid, 11': ,,,s,:- ,ff; t'n ,J:v,-r..,· a qur·Jlt• che pr-n'-Hlù in rf-:1!1:'l · 2. ( he I•· umv1trrici dr·ll'.\rbeit1·rin enh1·11n Stmù r'.nd1iu<,(• ,. non JJ'>"sonu u-.;cin· lib1·ram(•nre, J,<Jichi• un:1 c:1rtCJlina a noi perv1·nut;:1 ha dovutiJ e..-.,.r,· -,pr•dita da d<mn:i c..,trnn1•;1allo ,:;1al,ilimen :tJ. Pna simili· vir>lazione di libf•rtà a ,1:tnno di rngau,- rh,• 1•ntrano JitJ,·ramr•n:,- Of•II<· f:.tbhr·ch,~ comt ùp•·rai1~ per guadagn,1r-.i il rmn1· ,. mandare rlf:1 df-narn ai gr-nit<iri i: una c-0sa inaudita. fju<•qù r1•gc,l :i.mr• ntv Hga-;L<>lan· -.ta in "rrid1•n1ii,– ~1ma conlr'tddizion,· cùll" !-.piritù d,.,.11 lt·i:f ', ;i(,nt IJ, f;•Ll>riche (Jur•-.l;i !(•~islazicJnf' ha JJ' r o li( Ci tutclan' i lavoralori e, in i:.peci,1! modo le la– \·oratrici e quelli che non hanno ancor.1 18 anni, ·:npcdcnclone l'impiego nelle hbbrieh 0 • L:1 kgisla– J.ione .,,UJ!l• bbbrich(• vuol d:1n- a qut->-.·.t· pu..;onf• il hnpo necessmio pl'r il loro ..,viluppo. Ed ecco cLt· dc– f)i -..tabilimen,. v(•ng111w L collegnrsi alle fribbrichc, .. dopo chc k• ragazzt- :: 1nn(1 dato il mas-.imo del- 1'1 giornata di hnin, ;:\!(• fabbriche 1; ore - r,:~ n·ngono 1wl com·iui sotlonw~- . J ah,·! h• v:,,·i, ,1d ahre coazioni. nl'[J!)Ur un momento d(•\'C ; 1 )arte,1ere a lonl stc"w, pe" tutto quanto il lo. r..:i H:mpo clenmo C:s!>..:rt· i,un·egliatc come -,,e a,·cs– stro comme ... so dei delitti o ne pote ... sero commet– t..."ri.: uno ogni nrnrnén:o. Si insi'~n,urn a !oro le hccendf• dornestidw; ma l'nrticolo 1b ·jW scrive appunto che i fanciulii che non hanno ancor:-i 16 anni non devono lnvorare più di 11 ore compn•-;o I 'insegnamC'nlo sco]a. ~ico e n·li~iu,-o. La nrng:gior par:, .. d ·Ile ...::om it– t~ici del\'.\rhciterinnenheim, non hanno ancora 1b anni. È una viol:1zionc- ddl'articolo 16 quC'l!o <li rubare n ques!e fanciulle n:nu·.e lil>eramcnre nello :--tabilimcnto. ogni minuto libt:ro. f: contnJ qu<•sto ch·:o chi,~clo \ 'intc:rventu dc!!~ autoritù. :\°('Ila 1utek1 del ben('-;.;ere fi.;·co (· intclle!tuak dL·gli operai, la legisl.1/ione -,ulle fabbriche: porla un limi re ali 'inger .... nz·, del hbl>ricante e h:i sta– b(lito norme gitu-i<licht (h·l con1rnuo <li lnsoro, al di ];\ del q11;1lc il fabLr:cante nbn ha nessun di– ritto sull'operaio. Con ci:) ,·iene d;::ito all'operaio, bcnchì· io mi-;urn ben ristretta, poichè ,;i tratta eh un_a giornata di lavoro ùi 1 1 ore - un tempo in c~1 e~.so è ,1c::o;;olu1amentc lil:ero. f..: una gra\·i~sima vvJ!az1one drlln lcggt: il fatao che uno stabi!;mento anne~so nl!e (ahbr·iche !:>i appropria dei diritti au– torilari sugli opcrn.i e li prh·a della loro libertà. ln cui inviol:1h!!ità è preci~,m1ente gMantita dallo. legge. ;,,.·on(· nerpur<' da dubitar:::.i che queste via• !azioni sieno dcll,1 compePnza delle a.utoritf1 fedc– r,1li, a cui, coll'art. 18 ùc!lc lc-ggi sulle fabbriche viene affidato il controllo dell'applicazione di quc. st<:: leggi. l convilli per !e operail' possono continuare a <'sistere. ma i regolamenti interni debbono essere approvati dal go\erno cantonale e controllati come vengono control! ,1.tc le applicaizoni dei rc~olamenti de-11e fabbriche. S11·ebbe a;,.surdo, mentre si con. troll:1 1 ·0.:-<srrv:rnz:1 rigorosa delle ore prescritte per i f,:..i,...li 1::: pc-1 ii ripu:--o. di chiuÒLù' gii occhi di– nan;,i a innudite violazioni di libertà. come quelle citate più ,;;opra. Così ~i scri\'eva nel 1qo➔• E per og:f!i tralciamo da quella n~bzione un:-i pane sola. quelle che ,;;ta– hili'-i:(' In viol 0 nza 'aperta della lee:is:lazione sulle fabbriche. L·1ùdtra volla citen.:mo fatti ben più g:rnvi. :'\e! 1q13 a",sistiarno r1!1'edificante spettacolo di con'.e-;se e di n,·._ ... ;C'l.,,,ri np:,Ji ,_j .;ono riuniti a Congresso nel P;!lazzo dei Ciech, nella presuntuo– ._, speranza di poter wtc:bre e guidare quei J:1. voratori e quelle lr:xora:rici che ..;ono ancora tnnto ciechi da non avn -..:1puto ancora lib':'n:i.r ..:. dalla tutela e dalla. protezione dei parnsi.;iti. quale no. biltà, cleric.1lu1m·. bor~he,;ia :1rricchita ! E per colmo d·ip0cri.;;ia i monsignori e le pie <lanw cFch::-ir:111< di preoccup:ir<;i sopratutto della moro/e d('l!e imrnigranli. E proprio <la que,;;to pulpito de, ono venire le prediche' di morale? E i.;ono propri,1 preti, que'-li :-.ignori e c;igno.-1·,ehe -,i dc\·ono permf•her · d: misu. rare la doo;c di {( libc·rU1 ►l c-he può. :-;econdo il loro illuminato pt•n-.iero, es ..ere conce ... so ,tlle rng:vze !;Chia\·e della fabbrica? E se ...,j oc-cupai.;sero della morale propria e li– mitas~ero la J;hertà che regna nri loro ritrovi, nei confes.:;ionali, ecc .. e lasciassero lét tutela dei pro. pri interes~i <: della propria di~nità a chi dcll'o. norc ha un concr·llo certo c;upt'rÌore a quello che non -;ia :1 conrPIIO dPlle f( -..ignore per !),-neu e dei loro pii a-;-;i<;lcnti? .\feno i1Jocril:1 (• mi>no i,tomach1·voh• s.irC'bbc <,la– to l ':1tteg:g:ianwnto d(:i Congr(• ;~isti ;.t an•-.sno di– c-hi:1r:1to;1pertam,·nt<· eh<.· lo -;copo c-nmunt a tutti ~li inkrvenuti mi-;-,ionari, con..;oli, r.1pprht·nlan. ti r,Hlc.- R 1 •~i<· ,\utorilà, con\t-~'->l', patro1w..,:-..t:, ccc. non (•ra :il1n>, ;mdw in ~,n1:1g:gioal ;.(•n1im(•n10d'i– talianilà ,, di cri..;tianit;\ clw non hanno mai ces ... ato ,r,•~ahan· duranl1• ]C' loro u laborio~(• -..1·du1c II eh< qw·llo di unin· t,ulli gli -.rorz; 01:dl· foro1in· l;t mano d'opr-ra it; li na :il i'apitali,mo -.trnnit:ro c·bn•1, 1·d <·r<:tico :1ll1• rondizioni pili vantaggio..,(•... pl·r ~li -,fru!lalori. Per le compagne operale. \'dfo Ha ullima ri1mio111 il Co111italn della c;;e. J ,,,, Sorialilln \film1t'H• ha deciso di rid11rr(' In ,111ofa1111·11.t:ill' p 'T le comp,,gm• operai1• iw,-riltc al h Cttml'Ta del Lavoro a ante-imi _;o. Queslo pT1,vt1 l'dimen/o è stato prcsu dietro lit doma11du del r;r11ppo h·mminifo Sociali~ta ,. prr 1'1·.~prcsso desi– drrio d1 1111mt·roselavornlrhi. Sio11111 liete a11::i di a111111nrinrt> d,,. 1oz buu11;:rupt)() di operail' da tempo ,/esidt'ro,e di i11H"ri..•er)i allri Sc::.ivnc lla,mo iwviata la loro domanda. li comp11,;m percht• alle do1Jne ~periamo _çia 01rvio rivol~1•re alcuna 'Tarconwndaci<me ai com– par:11i dunque alfidia..mQ il compito cli diffondere la ,wti:;ia e di favorire la in~crfr.iu11e ddle operaie che rn mmo c,mtcue monero~e nel partito. ESTERO IL. DOPPIO LOTTE E DIFESA DEL LAVORO Gli scioperi in risaia. L 1i!J!/l'l's.~,u.11, 1 if'~,[i ay, ù·uftoJ'i. Le 1non. drtrtso si JO!lU dif,~.\·r• 1•11t'l'[/tU11nN1t1•. - La fryye swlrt r stwt costr111/rm/'11/t- 1'/o– lala. - Le JJf'ÙJUJdrnu11c1e. i liti.'IJ1i1si ""lO mess, (l'acw,cto pe1 1-2g– g1on1J"e le c011U1z1tHJI de 1 laroraLi1·i. 1::--.:-ii l,anno 111ltsoe inle111lo1to profittare della d1- :jOLcupaz10,1e die rmpen L·r.-.u nd ti.li.i, J opuaw per metl re il laccw al eollo alla povera gente che larora. !fanno incomi11c1u,O a San )Jartino dello scorso anno coi contadmi. I fittal.JiJ hanno boicottati gli uffici di collocamento ed hanno stracciato i palt, colonici per al'er libere I~. mani e taglieggiare fin do\e poten1110, i gia troppo taglieggianti larorato,·i della t~rrt~. l contad1rn s1 mettono oggi sul piede d1 difef.:a e presto si batterranw-1. 11rn1 so:u per il rip,·ist,no dei patti colonici, ma anche per migliorarli risponclentemente ai nuori b'sogni della l'ila. . Lo s_tessosisiema 11,ato per i contadini, 1fittab1l1han110ce,·c·aiodi usare per le mun– dine. Fecel'Obalenare cla,·anti agli occhi del– le povere donne lo ,peltro della cr:soccupa– z.one, all'uopo cli wstring •rie al larnl'O per paghe mise abili. l pr m, salari offerti s·ag– g1rano intorno alle J .20 al giorno per ~ ore di lavoro. La Federnzinne Prol'inciale \I ilanese dei Contad.ni non indugiò un secondo. Si butlò a capofillo in mezzo alle masse di risaia ,pi~gendole_ all"azione. Aci Abbiategrasso si lotto energicamente per mantenere i patti conqui~·tati. LP 2.6,J oltenute l'iinno sr·orso do\'ellem essere confermate anche quesl ·an– no per Lui ta la durala della stagione e si impose la distribuz,'one delle squadre a mez– zo dcll'Uflkìo di Collocamento che i fitta– bili non volevano assolulament~ riconoscere. A Rosale si fecero ele,·are i salari eia l. 70 a L. 2.50 al giorno. Senza il krumirnggio. tanto acl Abbiate– grasso che a Rosate, si sarebbero potuto st,.appare le rtto ore di lavo,o. Sarà per l'anno venturo. A Binasco, senza bisogno di ricorrere al– lo sciope,o. si mantenne l'orario cli 8 ore e si tiappò un lieve miglioramento di sa– lario. A Loclirncci1io si ebbe la maggiore bat· taglia. Si strapparono le 8 ore di larnro e si fecero aumentare le paghe di dirca 75 centesimi al giorno. Gli scioperi di Abbiategrasso, Rosate e Lo– divecchio fecero automaticamente aumenta– re i salari in lutti i paesi o'rcos ant,. :'-/oisiamo lietissimi dell'ottimo risultato della agitazione e ci compiacciamo C"olle mondariso che seppern battersi c:on tanta 1:1nerg-ia P con tanta fierç1za. Se rimar,·anno legate - come speriamo - alla propria organizzazione. negli anni v~nluri potranno cons~;.{uir(' molto pili C(ll1- sidrrevoli miglioramenti La legge sulle ri,a,c è purtroppo mah·a– gi ,mente massacrata. li modo ('011CLh sono trattate le mondine forestiere - e spesso an('he quelle locali è s('andaloso. Le fo– rrst1erc si fanno larnrarr JJèl-Sino 12 ore. s, mettono a dormire sui cascinali. ,i tlit a bere lorn l'aequa dei fossati e si manten– gono tun un cilJo ollrt..'('hè insufikienle. an– r·he seaùenle. I eaporali aiutano gli agricol– ton nell'opera crimmosa cli pa,glieggiamento rfpffepon•n· donm• Huhano ad esse pcr,;ino 30 \.IJ-50 r·cnlesimi al gin•'"' sul salario. 11 11 fittabile ci C"onfc,sarn candidamente chi• i r·aporal1 in 3:'i giorni d1 monda soltanto sulla pa, te rii salario rubato alle mondinP seroc·raiv, un biglietto eia mille. .\Ile mondine forali non si c·onr-edono I i– prN suflì ·1rnt1 e alle clonne che allattano i h,1mb111i non si la,r·ia loro il lem1,o p,·e– scritto dalla legge per allattare le picr·ole r·rr-;:1turr. Nr,, a!Jhianw a,·a11zalt• le pnmt· drnunc-i(' 1·ontl'/)pa1·i,r•r·h1f,ttabili rlell'Abbiatense (' del Lorl1g1an{).Continueremo la raecia con– tro I br;ganti della moncla. fino alla fine rlella stagione. Le monrl111P l'he hanno rlei reclami da fare si ril'olgano alle Camere riel Lavoro o alla F1·rlrrazio1w Pml'inrt'ale dei Contadini. CARLO AZI\IO~Tl.

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