La Difesa delle Lavoratrici - anno II - n. 8 - 1 maggio 191

Anno Il. - N. Conto corrente colla Posta. I! Il E~E LA.. 1.~ E LA.. 3. DOMENICA.. DEL :M:ESE lii Ili ABBO:'-.!Ai'VlENTO: Anno . , . L. l .50 Semestre . . L. O.SO ESTERO IL DOPPIO REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONE: ,ur,ANO - Via S. Dami,ino, 16 - ,\lll,AXO Un numero Cen't, 5 50 copie . L. 1.00 100 copie . L. 2.00 ESTERO IL. DOPPIO PRIMO MAGGIO 1913 ! Partito Socia~~ista. Ita.1ia:n..o Donne lavoratrici! Compagne! Ad o"ni anno che passa, il Primo Maggio, da simbolico auspicio della redenzione del prolet~riato internazionale. diventa sempre più il giorno sacro alla rassegna delle forze p1·oletarie org-arrizzate. che crescono inccssanlemente, sempre meglio illuminate sulle cagioni di tutte le ingiustizie che opp,·imono gli uomini e le donne del lavoro, colla visione ogni giorno più chiara dell'ineluttabile lotta di classe, dcli' evoluzione fatale del rerrime capitalistico verso le fi·1alilà idealistiche del socialismo: soppressione delle classi,~ degli antagonismi di classe e dello sfrutl imento, mercé la socializzazione delle terre e dei mezzi di produzione. Il Primo Maggio, perciò, non è una semplice festa di più, aggiunta ai tanti santi ~e! calendario: è il giomo in cui lutti i lavoratori del mondo, arrestando il mecca– nismo che li stritola, si uniscono, in un formichlbile slancio di solidarietà, ad afiermarc !_ecomuni speranze ed aspirazioni, l"alri·alellamenlo e il riscatto di tulli gli oppressi. E il ,ri mo in cui tutta quanta la classe lavoratnce - uom1111e donne - non soltanto rechu~a il diritto a una giornata più breve di lavoro. quanto dire a un aumento di salute, tli forza, di istruzione e a una. parleci_p:izione . 1i1ù intensa a tutte le conquiste della civiltà, ma ritempra la lena e nnnova 1 propos1l1 che preludono a uno stato futuro cli e(Yuaalianza sodale e di giustizia umana. La 0 manifestazione del Primo Maggio è grido di ri,·olta contro tulle le tirannie e. le in!!iustizie del capitalismo. La vostra rnce, o donne del l,1voro, non può, non deve manc~'lre in questi mondiale affe1mazione d_ella missione. storica del ~roleta1:ialo d'ogni lingua, d'ogni stirpe. cl"ogm nazione: porche, sollo ogni cielo, siete voi le p1u oppresse, !A pi(1 sfrullalc, le martiri pi(1 vilipese della sc111"1·1tu, 11elle faJJbriche, nella risaia, 11elle opere dei campi. nel lavo,·o a domicilio, il più spietato fra lutti; schiave nelle stesse v•:stre famiglie e nella socif'lil, la quale vi condanna all'ostracismo, negandovi i diritti elementari di cittadini, il diritto al voto politico e amministrativo. Questo Primo Maggio dovrà inoltre suggellare il patto internazionale del prolc– taciato di una opposi.dono decisa ed energica contro la guerra, il militarismo e il ver– tiginoso ascendere delle spese militari. uno dei maggiori coeffìcienli dell'immiserimento dcli~ nazioni e delle classi lavoratrici. l vostri mariti, i vostri fratelli, i vostri rigli vi invita.no a stringervi con loro nella grande manifestazione, intesa ad imporre alle classi duminanli la fine delle guerre, l'arresto della lolle garn degli armamenti, la trasforma– zione del sistcllla barbaro ed iniquo, che consegna il vostro sangue, o madri, alle caserme e alla morte. li vo~tro interesse di salariate, la vosll'ct missione di donne vi impongono, dunque, il dovere di protestare contro le cause del vostro lu□go martirio, di afferma1·e il vostro diritto alla cittadinanza, reclamando alrine la scheda, arma poderosa e ci,·ile per la vostra difesa di slrnttale, cli oppresse, di schiacciate dalla servitù economica e domestica. Non disertale, o compagne, o vittime del lavoro, in questa giornata, l'esercito degli uomini liberi, che muovono in marcia serl'ata verso un migliore avvenire; siate and1e v0i cittadine e non schiave, abbandonate il quotidiano lavoro e, con le a\'anguarclie della massa operaia, reclamate per voi, pei vostri figli, per lutti i lavoralori il diritto che vi spella: lavorare per vivere, non vivere soltanto per lavorare! L'Unione nazionale delle donne socialiste. Il nostro II trionfo dei Socialismo tarie il bisogno di lottare per trasformare l'attuale assetto sociale. Vogliamo che tor– nino dalla manife$tazione col desiderio di approfondire ciò che hanno udito, di fare propria la convinzione e l'entusiasm.,o ch'e .-,: si hanno sentito e visto manifestarsi negli aitri. PRIMO MAGGIO V'è anche fra i no::;tri chi considera la manzfesta:;lOne del Primo .llag[JiO per una mani.fe .~tazionc 1upeTfl.ua, superata, e ciò perchè in lta'ia, in questo momento Mpra• tu to, e sa .n .tco!ge con delle apparenze rhe la po,,ono fare confondere con una dei'le ,oltte fe,te. ]fa -" tratta soltanto di appa– renze. E 1 cero: non tutti coloro che M a.'itengono dal, la1:oro e si recano ai ritrovi proletari 7,anno piena consape1:olezza del contenuto e del fiue rivoluzionario della ma• nife,taz'LOne del Pn,M Jlaggio, anche per– chè l' a.,ten 8 wne. dal la coro non incontra, da parte delìa classe capita1Utica e delle auto• r-ita quegli ostacoli che incontra in. altri pae- 1i e che in Italia incontrava Mi primi an• ni e incordrerà ancora nell'{lt1Jvenire, quan– do ÙJ, co1cuuza di claue sarà più matura tn entrambe le cla.uz e più acuti e pru cunsa– pe-i:oli ara1L1tOi <;onfiitti fra g 1 i ~fruttali e yli ,frullatori. Dipende da rwi soczali~ti, e• .•clusz·cameute da ,ioi, fare 1ì che anche i ibttgo·1ant. dice11.Lwo de, wilitanti. l{erw:lere piu.. cu.fcte,de,r,ente 1oclalt1ta la minoranza 9tà < •ocw.li ,ta e rendere cuttsape• -,,Ai del'.e zu9iu1tiZl.e e del'e disuguaglianze M.1cwlt gh indifferer,ti, ecco il nh1tro cum p,w. Tog'.ie,-e ai pro/etan l' 1llu. ton.f eh t. t possono jc,ttgg,art prim,a d'acer ollato , cwfo, wdicare i mezzi del~a folla, la ota dd trw,,fu, ,1ucztore d destdertu, la pa.,,1f.J• ,i..e della fotta, farue rnlwre /,t;. Ddlezza, la c,Aulta, fare co1t1tderare la 'Qtttorta f:f.Jme lo ,cupo pi u aml.11 ..to, la meta ptu glorttJJtJ, della cita u,du:W.:u11,, e e collett tva, ecco il graude, 1olen1te rin1luz1ouario 7uogramm 1t della llCntra feota. A que11ta TV.Jt un,c11c!tia11tt1 le prt1f1,t11r11- unche ,l primo .J/09910 lf:Jl:.L .\'t.Ji lr• l1'1:1- t1umu nd a,1fl'.uerBl dal lacuro nel[,,, ful1'1r, dtt ,, 11f::t compi ttOIL 11.Jlo,11ta anche do qual– aia11. a!trfJ lao1t1.J, fJl'.rche, al111l'.li.OLII 11111-l fJIOrno, pu .. 1uJ11tJdr,d1care il foro ltmpfJ. 1·ou cPntrtue la loro altenzùJne iu cio cft,, , ,l loro f'011tpilo 1501·ia/r-,. r,,9l,a1110 f:/1I"' almf'nf.J /Il qutl guunt1 I 1,·u1 t ,n 1·1u la cdf(J(/1n11 cl,r, o piro all'u fJWl!Jl,anza e al'a 9tu.1t1zu1. alla l lJF!rla. l'r1 [J1w1110 clv, atlrai·erJo i t!•~cur•1 det rw:sffl orafor, e ddle 1it:1.d re oratnri, nutriti di fat– ò di pen. iero 8ocitil:ilta, 1,orga neUe prole• Noi d'un cuor solo e con un solo rito A' tuoi santi e a' tuoi morii, o libertà, Libiamo li vin del lunerai convllo, Come la Grecia ne le antiche età. Ahi, ma libando a' gloriosi estinti Ne I dì fBustl la greca gioventù Rommemorova I regi uccisi e i vinti E in Atene regnavi unica tu. li vostro sangue, o eroi, nudrì le rose Di lira11nl lascivi n l'origlier. Da I monti al mar lt, bianca turbn, ere/In In su le tombe, guarda, e sta: Rlposernnno il dì de In vendeltt1 De la giustizia e de In liberti,. G. CARDUCCI. E alle nostre propagandiste, alle care co1ll– pagne che in que,/, giorno a,çsol·ve1·wt1w il d·ifficile compito della propaganda, augu• 1'iamo che la loro parola riesca ad incitare le l{J/l)oratrici al pensiero operoso, all'orga– nizzazione, alla solidarietà fra gli sfruttati di tutto il mondo. Auguriamo di fare .~ì che dopo le loro conferenze le proletarie non si rassegnino 71iù umili e avvilite dal dolo– re. alla loro vita di schiave. ma che sentano 1:mperioso, inrincihile 1·l bisogno di spez::a• re tutte le catene, di rivendicare tu.tti i di– ritti, di dedicare tutte le loro energie alla Gonquista della libe1'tà, dell'uguaglianza e della giustizia sociale. E siccome il socialismo ci dà il 1nodo di additare (lii proletariatn le cause precise del· le innumeri ingiustizie e miserw che op• primono e disonorano l'attuale assetto socia– le, siccom,e attraverso il socialismo possia– mo rendere l proidar,, consape,,oli di ctò che :umo le con:sc9uc11':e del capllalumo, - di– pc:ndenza eco,wmtca e politica, denutrunen• to, malessere Jis1cu e murale, abbrutimento mentu!e, guerre, d1soccupa::..1or1,1,,eccidi, M... ·luuvttù, umtlta::..wne, • e :stc:cumc tl socwJi– suw ci dà il modo dt preparare una società u1, cut sarall,/W sparllc, col capttalis;no, tut• le le su~ nefaste CO/l:SC!JUCJLZC, COSL il.OL COl/,– :s1derUww per tl ywnu1 più ltctu della no• .\tra vliu, it vWnw u1, cut puxsiu,,w, alle mul– lttuduu sollrultc alle fabf.Jnc/td e ai campi, e~purre che cosa sta, che cosa voglta il .1;0~ cw.ltsmo. b' L1l questo :seusu noi pure consi– dcrtw,w il f-Jrww .1/uyvw pCI' uu« /est«. La fc,tu del luvuru e della nuellione a tutte le wvwsltzte . .la festa dolla dt!)ittlà uma1i.a che SL a/ferma e cht' prepara tl trwn/o di tutti L autttt co1tculcal1,. lJL tutte le l1,1,gue O!J!JL SL eleva un 11rnu alla libertà. Le voc1, /t.:11wu11,tli SL con/u11,do1w cuJL le maschili. U91i1,nuova vvce che st a991un9e al solenne curo ct fa .;eJLttre tutto l'orgoglto dell'opera trasfor11wlnce che ,l socwltsmo sta compie,i• do. :-iuno vuc, sottratte alle litanie delle cl/lese, alle cen11w11,1,epatrwtt1che, alle te st111wntaaze di sottonusstone at ricchi e ai puteJLti. Sono voci di clu, senza il socwlumo 1 ·opporterebbe, - .mptno e umile - 1 "l !JW[JO delle disu9wtvl1anze di rlu, ill1.t• muwlo dalla, coscùmza. sociali.,ta, lo scuote per $è e per gli innumeri schiavi del capi~ tolismo.

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