Critica Sociale - anno XLI - n. 18 - 16 settembre 1949
400 CRITICA SOCIALE nel 1917 si rendevano conto che si avv1cmavano alla vecchiaia e che la loro vita era stata assorbila interamente dalla vita militante in tutte le sue forme: dalla guerra clvUe, dalla carestia, dalla lotta ,per rimettere In marcia la macchina na– zionale, i piani quinquennnali, la preparazione a una nuova guerra mondiale e finalmente l'invasione. D'altra parte, essi avevano preso contatto con l'occi<lcnte, maledetto ma attraen– te... Vi fu un inizio di umanismo non-sociaHsta, ma sempli– cemente umano. Il focolaio fu Leningrado, la finestra aperta sull'occidente, fin dai giorni di Pietro Il Grande. Ma questa rivolta è stata Sl)ezzata, da Zdanov stesso, l'uomo di Lenin– grado. L'epurazione, -una volta di più, ha avuto ragione deÙe resistenze e delle stanchezze. · « La spada ·b~lscevica non è dunque smussata. Il ,paese pro– segue inesorabilmente hl suo cammino verso uno scopo lon– ta,no ma già tangibile ... « Questo è il fenomeno inquietante in Russia. Non soltanto il clima non vi si addolcisce, ma diventa sempre più aspro. E la dittatura non è stata imposta dall'esterno al capi comu– nisti come un male ,pa,sseggero, reso i-nevitabile dalla situa– zione tragica dei primi anni rivoluzionari: essa è li nocciolo dottrinale stesso della costituzione effettiva del ,paese. Senza dubbio, ogni regime " di transizione " ha la tendenza a eter– narsi, ma, infine, U terrore giacobino non si è mai presentato come un sistema politico dell'avvenire, come una forma più a-lta della democrazia popolare. Esso si è sempre scusato in– vocando la Vandea, gli alleati a Verdun, gli inglesi a Tolone o i• nemici della reipubblica cos,piranti a Parigi.' Appena il provvisorio ha mostrato di durare ci si è affrettati a sbaraz– zarsene. Ora, in Russia, il terrore poliziesco, la censura e lo spionaggio politico interno si normaUzzano. Sòtto Beria, essi non sono ,più diretti da uomini di sangue il cui nome fa fre– mere: è una amministrazione impeccabile che il pubblico fi– nisce per considerare come facente parte dello Stato normale. Essa è il cuore stesso della vita pubblica e questo cuore batte automaticamente. E' quello che permette al dirigenti di proseguire la loro politica senza aver troppo a temere di sor.prese venute dal basso. « Ma ben Inteso la MVD ,non basta ... Essa deve essere fian– cheggiata dalla propaganda. Questa è infinitamente pÌù abile cli quella di Goebbels come l'azione di Berla è superiore a' quella cli Himmler (che si riconobbe d'altra parte suo aldie– vo). Essa non grida, cerca di convincere ... Questa propaganda 010n si limita a quello che si dice la ·politica: essa si manifesta sotto tutte le forme ... « Ma tutto questo non basta ancora a spiegare la stabilità rivoluzionaria dell'U.R.S.S. Certo, con la polizia si può domare definitivamente ogni movimento s•pontaneo di collera, si può rendere .familiare a cias,cuno Pidea che la minima deviazione dalla linea è pura follia ..."Ma una simile stabHità finirebbe per diventa,re mortale se ll'ispirazione rivoluzionaria cominciasse a far difetto. La macchina può essere perfetta ma bisogna che essa conUnui a girare, a essere alimentata, a essere di– retta da una squadra di ingegneri impeccabili. E qui si pone la questione dei quadri comunisti in Russia. Come mai la usura normale non si è .prodotta in questo partito e in questo paese?... Ogni regime nuovo comporta privilegi nuovi per l gruppi giovani, ma questi privilegi stessi corrompono i mili– tanti. Aver conservato la purezza e l'intransigenza primitive è un fenomeno -,, mitico " nel senso soreliano del termine. « In una certa misura, questo fenomeno è fenomeno russO', il cui carattere nazionale è incontestabile. .M di fuori della Russia i quadri dei partiti comunisti sono certo molto effica– ci... ma il prestigio della Russia in seno al Cominform non sarebbe quello che è se i capi della chiesa militante (,in pa·rti– bus infidelium) non avessero nei confronti della chiesa trion– fante un ris·petto che ·può andare fino al servhlismo. Del re– sto, la mistica comunista non è identica a quella della Russia nuova. O piuttosto, tutt'e due portano l'impronta della mi– stica sociale aggressiva più formi·dabile che il mondo abbia conosciuto, quella della lotta di olasse. Si ha bel dire che i problemi dell'ora non so1110più ,problemi specificamente pro– letari e che, in particolare, la creazione indispensabile della - federazione europea riguarda egualmente tutti gli strati drula popol~ione. E' vero. ·Ma comunque, l'immensa maggioranza della classe operaia - i credenti come gli altri - banno il sentimento istintivo che da una parte vi sonò i borghesi che vi sfruttano e vi ingannano, dall'altra voi stessi con le vo– stre centtnaia di milioni di fratelli attraverso H mondo ... « Ecco perchè I dirigenti russi tengono alla loro purezza rivolµzionaria e proletaria come alla pupilla dei loro occhi. Essi .potranno cambiar tattica quanto spesso vogliono, fit·mare per esempio un trattato con Hitler che costituisce uno del più moommentali tradimenti dehla storia: niente di grave flnchè si mantiene il legame psicologico con le masse dei la- BibliotecaGino Bianco vorafuri, flnchè si ·continua ad es.prlmersi In un linguaggio che essi capiscono perchè è il loro ..• « La coscienza di classe (che non è vana parola nè inven– zione di Marx, ma una realtà. quotidiana, umile e temibile) basta a tutto ... « Ma dove è In realtà da " purezza " proletaria del capi bolscevichi nell'ora attuale? Non è essa scomparsa da tempo? Da molti anni il camiciotto rivoluzionario non è stato sop– piantato nella vita sovietica dalla giacca bo.rghese e dall'uni– forme militare o civile? SI, questo è vero In parte, e In effetto nulla è stato più disastroso per il mito russo che le fotogra– fie pubblicate nella stampa In cui si vedevano I soldati e gli ufficiali dell'Armata Rossa adorni di decorazioni, mentre i loro fratelli d'armi anglosassoni si mostravano Infinitamente ,più discreti... · « Tuttavia i russi hanno conservato la loro Idea di ugua– glianza sotto una certa forma. Essi hanno stabilito una scala di salari il cui ventaglio è più largo che nel paesi capitali– stici. Essi si sono fatti notare nei paesi occupati per la son– tuosità urtante dei loro ricevimenti. Oggi, tutti sanno che 111es– suna compagine governativa è guardata fisicamente come i responsabili sovietici... Tuttavia essi sono lontani dall'aver perduto il loro slancio vltaile che continuano a comunlc11re (per mezzo della loro gerarchia) alle masse che dirigono ... « Come ci sono riusciti? Non cessando di valersi, in seno al grup,po dirigente, dcl terrore del domani, della nozione del privilegi che sono da meritare di nuovo. Iintrattenendo presso tutti il senso del perico:lo permanente, si evita presso di loro quell'ammollimento inevitabile in ogni altro caso, quella «uma– nizzazione » che ,po.ria nello stesso tempo il gusto del com– promesso. Noi troviamo qui, forse, il segreto della stabHità e dell'instabilità rivoluzionaria in Russia. Stabilità, perchè il partito continua senza deflettere la sua azione rivoluzionaria; instabilità perchè mai nessuno potrà dire che il proprio av– venire è assicurato. Preciso: questa insta,bi!ltà nella vita ,pri– vata dei mi.Jitantl responsabili è la base e la condizione stes– sa della continuità •politica ». Ciò che si stampa GIUSEPPE AGNELLI: Lodi e i lodigiani nel 1848 - Biancardi Editore, Lodi, pag. 83 - L. 200. Un modesto ma non inutile contributo agli studi sul '48 italiano ,Porta il compagno Agnelli con questo suo volumetto In cui esamina Il moto risorgimentale in una cittadina lom– barda che rappresentò una ,parte di secondo piano negli av– venimenti di quel tempo. Fatti poco noti vengono cosi in luce, fornendo materiale per studi più ampi. Data l'Importanza, negativa, che l'atteg– giamento di Lodi ebbe nell'insurrezione milanese, in quanto l'esercito austriaco, non trovando ostacoli ,nella prima parte più di•sast,rosa della sua ritirata si potè facilmente ricosti– tuire, la documentazione offerta acquista particolare inte– resse. Tanto più che i,! libro ba il pregio di allargare spesso la propria visuale oltre il. ristretto campo cittadino. P. G. PANETTONE· PAN FRUTTO - TORTA MILLESTELLE- CAKES - BISCOTTI - AMARETTI - TORRONE - CIOCCOLATO - CARAMELLE - FONDENTI - PRALINES - CONFETTI - CONFETTURE - MARMELLATE - MOSTARDE - MARRONI· CANDITI - FRUTTA CANDITA - GELATINE DI FRUTf A - GELATI - SPUMANTI E LIQUORI - SCIROPPI - SEMILAVORATI. Direttore: UGO GUIDO llONDOLFO Vice-direttore respons.: ANTONIO GREPPI Autorizzazione Tribunale Milano 8/10/1948 n. 646 del Registro Ti,pografia Pinelli - Milano - Via Farnetl, 8
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