Critica Sociale - anno XXXIX - n. 11 - 1 giugno 1947
202 CRITICA SOCIALE FATTI E, COMMENTI della stampa italiana ed estera IL PIANO BIENNALE CECOSLOVACCO, Nell'ultimo ntm:iero di Critica Sociale, St.iicus ha _accenn~to, parla.pdo dei plani francese ed inglese, anche al prnno .b1~n– nale cecoslovaCco. 6ià nel numero del 15_ott~br~ ~946 Cl sia– mo diffusamente occupati delle nazional1zzaz101p 1n . Cecosloi. vecchia. Ora, da un articolo di Josef PrazaJ_( pub_bhcato -n~l n. di maggio della R~vue française du traval'l (edit_a dal M1- n-istero del Lavoro francese) togUE\mO qualche particolare su quel piano, · Il piano biennale cecoslova·cco, promulgato soUo forma d'. legge il 28 ottobre 1946, ha i, com~iti ben prec1s~tt: 1) d1 portare la produzione industriale, naz1onal1zzata per 11 60-7()!_%~ 8 superare del· 10'%, aUa fine del 1948, quella del 1937; 2) d1 far raggiunge1·e alla produzione agricola il live1lo_ d'anteguer~ re• 3) di deostruire alloggi, reti stradali, ospedali ecc,; 4) d; ri;ortare i trasporti al volume del 1937; 5) di contribuire alla industrializzazione deHa Slovacchia in modo da portarla al Jlvello · del paesi cèchi; 6) di venire in aiuto alle regiopi colpite daUa guerra !! _ finora trascurate, Per tutti questi ,còmpiti, il piano stabll'.sce la quantità e il valore dei mezzi da il,Olpiegare: Ad esempio, per la produzio– ne del, carbone si prevedono, per di 1947, 16.374,000 tonnel– late e, per Il 1948, 17.746,000 tonnellate. Nel campo della edi– lizia si tratta di eostruire o ricostruire 125,000 alloggi per 15 ~iliardi di. Kronors (sebbep.e manchi~o quotazioni uf– ficiali s.i, può calcolare che UI)a corona cecoslovacca valga oggi poco più di 7 lire italiane),- strade e ponti per 3380 _miliardi di Krs, stabilimenti industriali per 7570 miliardi d1 Krs. Questi còmpiti sono dunque immensi, scrive il Prazak. data la situazione 'generale in cui si trova il paese dopo. sei anni di occupazione. E' evidente che per la loro retlizzazlone bi– sogna prima aver raggiunto certe CoÌldtzioni. La prb:na delle quali è, per la Cec0slovacchia, la mobilitazione della roano d'ope11a. Essa ve.i·rà attuata sotto fonma di mobilitazione dei , lavoratori e del ·lavoro stesso. Questa mobllitazione non è intesa nel senso militare, ma· in quello di un'azione org~– nizzata, suscettibile di generare un movimento di lavoro per la partecipazione più larga all'opera comune. La mobi!– ,litazione nazionale della mano d'opera si reallzza prima di tutto sulla base del lavoro volontario. Solo ·nel caso in cui non si fosse in grado .di r:nobiHtare in questo modo un nu– mero sufficiente di lavoratori, -si potrebbe ·attuare il lavoro obbligatorio, previsto da un decreto del Presidepte della R!>– pubblica per il caso di urgenza nazionale. La legge ;ul Piano biennale obbliga inoltre tutti gli im– prenditori e le arr.ministrazioni pubbll-che e private a uti– lizzare i loro funzionari, impiegati ed opera.i. razionalmente, cioè a non disporre che di up numero assolutamente\ im– dispensabile di personale. La riduzione del personale del settore improduttivo ed il ·suo passaggio al settore di p~o– duzione debbono effettuarsi tenendò conto degli interessi non soltanto economici, ma sociali. E' necessario assicurare un tenore di vita conveniente a tutti i lavoratori mobilitati. · Altre ,condizioni ,necessarie, di cui il piano si occupa p'a.I'-– ticolarmente, sono,· ad esEm1pio, ii. comr.nercio estero, le ri– cerche o realizzazioni nel senso del progresso tecnico e sciep.– tifico, ecc. IL PIANO QUINQUENNALE JUGOSLAVO, Simile per qualche lato al piano cecoslovacco. sebbene si., sti1\ attuando in una situazione asSai diversa, .in un paese politicamente ed lndustriahmente assai meno progredito ed in, un clilila di dittatura politica ,che _non può mancare di avere i suoi effetti sia sulla sua stesura ·sia sulla sua applicazione, è il piano· quinquennale jugoslavo 1947.-1951. Esso è stato approvato dall'Assemblea n&z.ionale Dell'aprile .scorso, e ,segue e conclude .il processo di naz.J.onalizzazio'ne dei mezzi di produzione e delle Banche,_ la redistribuzione delle· terre e tutte quelle misure che hanpo rivoluzionato la econoonia del paese: Qualche Ilotizia su qÌ.iesto plano la ricaviamo da Relazioni internazionali del 24 maggio. Per quanto. riguarda la creazione di una industria pe– sante nel paese, che è lo scopo principale del piano, sono previsti iJ}vestir.nenti per 278 miliardi d.i dinari (anche per il dinaro mancano quotaz\oni ufficiali; il ·su 0 valore è di circa 2 lire itaJiape), che dovrebbero permettere alJ'fadustrla jugoslava di raggiungere nel' 1951 un livello· cinque volte superiore _a quel·lo del 1939, Per l'elettrificazione del' paese I Biblioteca Gino Bianco • è prevista una spesa totale di 30· miliardi di dinari, che dovrebbe consentire di, portare la produzione di energia da un miliardo di kwh. nel 1939 11 4 mi-liardi nel 1951, Per l'agricoltura è prevista una spesa di 20 miliardi di dinari, per elevare la protluzione agricola del 151% di fronte al 1939. Per lo sviluppo della rete di comunicazione è prevista una · spesa di 72 mlllardl di dinari, Un ru,olo Jmportante, infine, i,l piano assegna agli arti– giani: la produzione artigiana dovrà -salire dal 12 miliardi di dinar,i del 1939 .a 18 miliardi nel 1951, E questo, scrive la ri~ista, Sta a dimostrare l'intenzione del governo jugo– slavo di tutelare effettivamente la proprietà privata, STATI UNITI D'EUROPA, Nella rivista Foreign Afl,rir3 di aprile, Alexander Galin (Europe: split or uniled?) compie un esame critico del pro– getto di federazione europea recentemente propugnato spe,– cialmente da Churchill. L'A. passa prima ip. rassegna i varl progetti del passato, da quello dell'austriaco Coudenhove– Kalergi, formulato •nel 1922, 11 quello di Aristide Briand del 1929; veramente notevole quest'ultimo, poichè •non compren– deva solo pro)>leml politici ma, anche fondamentali questioni econOL'lliche amministrative e cultui:al!, Lo scopo di questo progetto e;a triplice: 1) ·stabilire un'egoononia ecopomica e politica della Fr11nc.:n su~ Continente; 2) opporsi all'Unione sovietica; 3) proteggere l'Europa dall'influenza pol<!ica ed economica degli Stati Uniti d'America. Risposte pi~ o meno favorevoli .si ottennero allora da: Flp.landia, Estonia, Let– .tonia, Lituania, Polonia, Romania, Bulgaria, Jug9slavia e Ce– coslovacchia, cioè dagli Stati che, con alla testa la Francia, costituivano .il cordone sanitario contro la Russia_. Il go– ·verno laburista i;ng:ese, invece, tenne un atteggiamento pru– dente. Dopo il 1932, la Co=issione europea d'inchiesta per la Unione europea, sorta nel 1930, cessò di funzionare, e piani e memoriali furono archi'viat,i. L'A: nota poi come l'ordine nuovo di Hitler seguisse, neÙ'interesse esclusivo dell'iimpe– Ì-ialismo tedesco, le tracce del piano Briand, cosi c'ome que– sto aveva seguito l'.idca napoleonica,. Sostenitore di un~ unione delle potepze ocèldent11li e_uropee fu poi il generale Franco nel 1944, per tentar di ·salvare, Hitler e Mussolini, In In– ghilterra eriche alcupi laburisti (fra cU.i. Laski) furono fa– vorevoli a un'unione, ma il partito noh accettò mai ufficial– mente J'idea. Quanto a 1 çhurchill, 1 dopo i ·suol attacchi con– tro la Russia ·a ·Fulton, il 5 marzo 1946, dichiarò, il 9 set– tEPJ.bre, con parole drammatiche, , che la sola via di sal– vezza erano gli Stati Unlti di Europa, Questo progetto su– scitò, e continua a suscitare, favori e d·1ssensi. Il Galin pone anzitutto· la domanda: che· cosa significa un!re l'Europa e quale è lo scopo dell'Unione? Secondo Churchill l'iniziativa dovrebbe essere presa dalla Francia e dalla Germania, la Germania delle tre zone ocC.:.dentali. Ma questà, che non è ancora democratica ed i cui probl~mi sono ancora lontani dalla soluzione come può assumere una . funzione di ini– ziativ0a? Inoltre' Church.[.J) non parla deJ ruolo dell'Inghil– terra. •Ora « ;no~ c'è probab1'Imente nessun uomo polil.1:ico al mondo che creda al disinteresse della po!Hica estera bri– tannica». L'A. eonsidera quindi i paesi che Churchill vor– rebbe .inCltidere:' Francia, Italia, Austria, Germania, Spa&na, PortogaU o Belgio, Danimarca, O1.anda, Svizzera ed i Paesi scandJnavÌ. Cosi « gli Stati Uniti d'Europa escluderebbero no,n solo l'U.Jtione Sovietica, ma anche la Finlandia, la Po– lonia, la RomaQia,. -l'Ungheria, la zona sovietica della Ger– mania, la Bulgaria, la Jugoslavia e la Cecoslovacchia»: Il proposito di ChurchiJ,J è quindi quello di unire r:netà dels l'Europa in un'unione politlca, economica e ·strategica contro l'altra metà, da;ndone simbolicamente la· guida alla Francia e alla Germania, mentre in realtà questa toccherebbe alla G:ran Bretagna. Questo piano, _ip.oltre, sarebbe diretto anche contro l'America allo scopo ,di creare « le condizioni più fpvorevoli ;per l;econoonia !>ritan1:11ca e per il SUO• dam.inio politi-co · in questa parte d'Europa». In realtà, sebbene. i.I Galin appaia preoccupato, da ru:ne– ricano, del1 contrapporsi di questo nuovo blocco all'influen-za del.PAmer..ica, è un fatto che la situazione creatasi in s~ guito al contrasto russo-a.mericano non può essere sanata dal rlaffiorare di un altro ,impèrialismo. E l'unità dei po– poli, che noli affondi le radici nel V'ivo -del- terreno sociale, .non può oggi (!SSere, sostenuta: ELEZIONI IN GERMANIA, Da Le Monde, da Documents e dal· Journal de Geneve ri– caviamo i dati seguenti sulle -elezioni nel-la zona britannica della Germania, Il partito socia! democ~atleo pùò esser~ ·considerato Il vin-
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