Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 15-16 - 1-16 agosto 1946

262 CRITICA SOCIALE 1936 (3), all'unificazione delle orga111izzazio111i del1a Gioventù Socialista e di quella Comunista, che, secondo le propor– zio111idelle due organizzazioni, doveva essere un'annessione dei comunisti all'organizzazione socialista, ma fu, di fallo, a causa dell'applicazione del sistema bolscevico dei quadri, la trasformazione della prima in una organizzazione comu– nista. Il Pa,rtito Socialista Operaio non seguì la stessa via, ma al1o s,coppio della guerra civile, rpochi mesi più taro.i, la corrente unificatrice predominava nell'Esecutivo Nazionale. Dato ,che la lotta fra le tre tendenze non ebbe conclusione prima -del conflitto, e l'azio111edegli uomini che di fatto di– rigevano l'oirganizzazione del Partito (4) si limitava alla ri• petizione delle parole d'ordine del Partito Comunista, ne venne un'assoluta inazione ·d-el socialismo spagnolo, sul piano nazionale, durante tutta la guerra civile. Malgrado l'esodo dei volontari v.erso il fronte e le susse– g\lenti mobilitazioni, le .federazioni, piro·vinciali del Partito Socialista Operaio, ed anche quelle della Gioventù So-cia– lista Unificata, continuarono la loro esistenza ed alcune fu– r•ono assai attive, specialmé,11e in quanto ooncerneva le c-01- lettivizzazioni agricole. Queste erano, nelle regio111igià lati– fon1istiche, creazioni sponLanee, ma la .Federazione dei La– voratori della Terra, sollo l'impulso• di Zabalza, Zancajo, Bullejos, Lopez-Quero ed altri, diede a q1iesto movimento l'impronta d'una ,cosciente orientazione verso un fine vera– mente 'so-cialista, cosicchè il risultato fu, malgrado tutte le difficoltà dd momento, oltremodo soddisfacente. E non fu certamente un caso •che i -dirigenti di queste -0peire apparte– nessero all'ala marxista del socialismo spag•no!-0·. Nel frattem11,o si effettuò u111 •cambiamento• profondo nelle relazioni fra le organizzazioni ,proletarie. La ·corrente anti• (3) Il Partito Socialista opel'aio spngnolo ebbe allora 80 seggi, il Partito Comunistn. 10 seggi nelle Cortes Repubblicane. ( 4) L'ex Presidente Ram6n Gonza,les Pena. e l'ex Segretario Ra– m6n Lamonedn pretendono, con alcuni altri, che gli esiliati in l!'ronci:1 e in Africn. del Nord non avessero il diritto di ricosti– tuirsi in pa-rtito e di eleggere un nuovo comitato direttivo, ma che solamente un Congresso futuro riunito in Ispagna in condizioni normalizzato pot,rebbe esimerli dalle loro ca.riche, dalle quali am– bedue disertaronc;> dopo la caduta di Barcellona. Essi formano, con Negrin e Alvarez del Vayo il « gruppo dissidente» del socialismo, la cui importanzf\ nell'emigrazione è infima e che rimase, dato il rifiuto dei compagni in Ispagna, senza contatto con l'interno ,del Paese. Con Roma e con Mosca( 1 ) Gli ult\n1i quarant'anni di Ì.otta tra co-ntadini ed agricol– <tori e, più generalmente, tra proletari e capitalisti, contras– segnali _purtro-pp,o da un p.-ogrcssivo sbandamènto e disgre– gamenlo della classe lavoratrice, sono dal Miglioli ripercorsi e valutati nella loro• ,p,ortata so-ciale .e politica. Quntunque tragga ispirazione da motivi evangelici e cristia111i,il Miglioli fonda implicitamente le sue indagini sul presupposto marxi– sta, sul quale tanto insistè Lenin: che il ,regime borghese e ·capitalistico, il quale per una ineluttabile dialettica eco– nomica deve sfociare nell'imperialismo,, gravido oom, 1 è di lotte sangui111osefra i popoli, sia l'unico responsabile •della catastrofe recentemente abbattutasi sul mondo intero. Di r,ontro agli eg,oismi ,c,onoorrenti ed alla ostinazione nel voler conserva.-e privilegi acquisiti, sopravalutando il diritto propri,o e sottovalutando· il diritto allirui; -di •contro a questo mondo in continua ebollizione, nel quale domma la guerra, sotto, forma di ,conflitto) economico, diiplomatico e politico dap,prima, e nella forma ad essii più naturale di conflagrazfo. ne poi; alle spalle di questo mondo senza Di-o, cui la guerra e non la ,pace è norma di -esistenza, v'è il popolo russo, · unico che, sec,ondo il Miglioli, abbia realizzato all'intertno l'unità di rutte 'le classi lavo,ratrici, oondizione indispensa– bile pe,rchè un popolo .possa inoltrarsi sul ,sentier-o della pace. ILa Russia sovietica infatti, attuando un socialismo inte– grale, maga'ri senza rendersene conto, ha, seoondo, il Mi– glioli, oompiuto· una ve.-a rivoluzione cristiana, quella rivo– luzione che sul continente euro:peo non sarebbe ancora pos-, sibile, propiri-o•per la mancata compenetrazione delle forze cristiane con quelle socialiste. Non ,che in Russia si sia ef- . fettivamente avuta questa ,compenetrazione; tuttavia, anche se all'unità della classe lavo'ratrice ed alla eliminazione delle sperequazioni stridenti si ,sia giunbi in. nome di Marx, ciò (1) Guroo MIOLIOLI: Oort Roma • con Mosca, Milano, G'arzantl, Bibif5tecaGino Bianco anarchica di certi, socialisti liberaleggianti sfumò nella col– labo,razione effettiva con l'organizzazione anarco-si111da,calista, da quanao, sotto 1a po·ess10111e de1la spontanea adesione degli operai sindacalisti, la C.N.'.f. era entrata nella lotta comune contro la minaccia fascista. D'altra parte si verificarono nu• mero-si connllti al fronte e nelle retrovie, a causa della ten• denza « assoirbente » del :Partito Comunista, la cui modesta compagine s'era gonfiata con l'adesione di numerosi elementi verso cui i so-cialisti eb-bero una crescente e giustificata sfi– ducia. Bisogna ammeHere che questi elementi furono bene inquadrati dal loro partito, e non recarono ce,rtamente un danno diretto, finchè la situ,azione sul fro111tenon divenne disperata. Ma la sfiducia c'era· e fu alimentala dal fatto che molti abusi di ,poteri s'effettuarono a danno dei soda– listi. Una reazione cirescente si manifestò quindi in seno, alle Federazio111i provinciali nel corso della guerra e verso, la sua fine capovolse lo stato ,delle alleanze proletarie. Le Federazioni gio-vanili ,si sta,ccarono• dall'organizzazione uni-· fi.cata e quel'te del Pao·tito ebbero dei contatti stretti coru l'anarco-sindacalismo•, mentre le loro relazioni con il Partito- 1... ,mu1111stadivennero assai lese. T~le, sit1:1a~io'?e di fatto si ripete dopo la confitta e gli anill di prig10Illa, trattandosi della ricostituzione del Partito Socialista Operaio, sia in esilio, ,sia nella clandestinità in Isrpagna. Q~elle espeirienze comportano una ri•pulsione ge– nerale del sistema bolscevico nelfo·rganizzazione del :Partito Operaio, benchè nèssu1110contesti la .sua effi.cacia tecnica in c.erte circo,stanze. Ritroviamo nel Partito ricostituito, nell'esi– li:° e_neU mte_rn?, i rappresentanti delle du!) ooirrenti prin– c'.pah. del ~ocialis~o spagnofo ·di una volta. Ma :di fatto la situazione e cambiata. C'è stata una secessione di coloro 'Che sosten~ero ~•unificazione a tutti i costi, senza però aderire al ,partilo ~l' loro scelta_. .Questi, poco numerosi, sono• soprat– tutto alcum ex depu_tati, ex ministiri ed ex dirigenti sinda,cali ~e11:3_U.G.T. C'è, d'altra parte, il Partil,o ricostituito nel– I es!l~o ~ulla base dello statuto tradizionale, per cui tutte le ~ecisiom sono determinate dal basso•. Qui appaiono in prima lmea ~oloro che formaro1110 l'ala marxista del &ociali 5 mo s~agnolo ~egli anni turbinosi del passato. L' evoluzio-ne teo– _rica non·? cert? p,aì-agona?ile a quella italiana, ma v'è una nu,o~a ori_eai_tazione che s avvia a dare U!l:1 base solida di te<;>nasoc1ahsta alla futura azione politica della classe 0 ,pe– raia spagnola. RODOLFO REVENTLOW 1110n~-sc~u~e-ch_es_i_sia compiuto un capovolgimento sociale al_-cUt !mute c1 si imbatte nell'ideale cristiano. A testimo– manza de~a ~ns~i~di,bili!à dell'ideale cristi.ano• da un pro- 1 gramma d, giustizia sociale sta il fatto che la rivoluzi<me b?lscev(ca ha stimolato nell'animo del lavoratore quelle ener– gie: '?di? a~~ ~uerra, amore ai poveri, passione per i1 s~pere, la cm v1tahta e stata sempre predicata dal Cristianesimo e.. che, se ~e111 radicate nello spirito, trascendono il oontinge~te rnnEegmmento di benefici terreni ed indirizzano l'individuo verso mete più alte, verso un mondo di finalità su cui ri– splende la luce divi111a: L_a_ stessa azi?ne della Russia, sul terreno• di,plomatioo e pohtioo, sarebbe. stat3: sempre il):lpegnata al servizio delila pace, estranea agh egoismi imperialistici e rivolta alla guerra s~lo 4:11ando questa si sarebbe imposta come una necessità difensiva da affrontare, se si fosse voluto evita,re l'enorme perdita sociale che sarehbe derivata dal lasciarsi passiva– mente sopraffare dalle forze politidie del mondo capitali– stioo. Nè è,. a dirsi, seoo~do il Miglioli, che la stipulazione' del patto di non aggressione tra Russia e Germania del 23 agosto 1939, abbia resa p-0ssibile la guerra. La Rus;ia s'in– duss-e a questo trattato, dopo il fallimento delle trattative con le_ due _de~ocirazie occidentali, le quali avrebbero pre– tes;o .di. addivemre ad. un accordo privo di reciprocità, rpoi– che, s!'. da un lato esigevano l'interventb dell'U.R.S.S. Iljel caso cti aggressione alla Francia attraverso l'Olanda ed il Belgio-, s/ rifiutavano tuttavia di offrire analoga garanzia aUa Russia, nel •caso ·di. aggressione lindirett,a, -cioè di inva- sione dei Paesi baltici. · La riluttanza, da parte delle potenze occidentali, a sti,pu– lare un trattato oon reciprocità di obblighi, sarebbe stata dlai Russi auribuita all'implicito desiderio delle democrazi~ di indirizzare le potenze 'fasciste contro l'Unione Sovietica• desideri-o che, quelle avrebbero costantemente perseguito ; che non avrebbero soffo,cato, neppure quand,o, per ['incal– zare tli altri avvenimenti, il loro ol'rie1tivo di lotta si sa,rebbe d_ovuto necessariamente spostare. Cosicchè H pallo stjpulato 00111 la Germania il 23 agosto del 1939, altro non sarebbe

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=