Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 4 - 16 febbraio 1946

CRITlCA SOCIALE 61 Unnuovoprogettodiordinamento de.iC'onsigli di Gestione Su questo argomento., che è da terrypo all'ord. del g. e che ha suscitato t.anto e ben meritaito inter-esse, siamo lieti di pubblicare la lettera e il- progetto se– guenti inviatici dal compagno Sevei-gnini, che dà ai Consigli di gestione una formazione e funzioni sen– .sibilmeni'e diverse !fa quelle che s-mw state pròspel– .tate nelle proposte avanzate specialmente dai comu– nisti. Le consid'erazioni e il' progetto del Severgnini, /r14lto di un medita/o esame-dell'argomento, ci paion degni della pi·ù alte<nitaconsiderazione. •Cari c•ompagni della. Critica Sociale Milan·o Nella mìa qualità di Consultore finanziario diella •Commiss-ione teonica centrale d.ella Camera Confede– lfla•ledel Lavoro <:l'i Milano, ho elaborato un progetto di Consiglio di gestione, del quale unisco copia, pro– getto che il Segretari•o socialista dli detta Camera, Mariani, ha sottoposto alla Confederazione Generale dcl Lavoro a Romas • Nell'elaborazione di è.etto pro getto, c he ha inco-ntra– to il fav,ore di tutti i Partiti facen.ti parte di detta Commissione tecnioru, eccettuato il c omunista, ho con– siderato il Go'DsigliÒ di gestione non come un punto di arrivo nelle conquiste. del lavoro, ma bensì qrnafo punto di partenza, quasi un trampolino -di lancio per a-aggiungere quella maturiJà che permeLta alla classe operaia di p•arrtecipare co'D competenza e· oon senso• di responsabilità alla effettiva ges,ti-0ne delle ~zien– dle, che si ·òtterrà solamente mediante l'immissione, dei -rappresentanti dei lavoratori nelle tre funzioni aziendali: amministrazione, gestione· e controllo-. ·· Perbrunto, nel mio· p,rogetto, ho fatto assumere al Consiglio di gestiòne la veste di un organo collegiale, composto solamente ·dai rappresentanti dei lavor;i– tori, e ciò anche per il fatto che, essendo le imprese dli p•ropTietà esclusiva dei capi_talisti, non se~bra logico che questi ,d;eJ:tbano essere rap,presen~atl nei Consiglio dei lavoratori. Ho inollre dato carattere 'consultivo, anzichè de-· liberativ,o alle funzioni°-.dli ,detto Consiglio, per non intral~iar~, in questo momento assai critico per· l'in– dustria, lo svolgimento dèi normali organi èsecutivi dlell',a,zienoda e; per tale'niofivo 1 non ho creduto nem– meno di subord.inare. la nomh1a del r,esponsabile <;!ella produzione al gradimento del Consiglio di gestione.· A questo ri,guardlo-, ritengo op,port.uno -far presente che· Ja legge francese sui « Comités d'entreprise »; deUa quale sono venuto a conoscenza dopo che il progeLto in discors.o era già stato el•ah-o:rato, confe– risce a detti ongani le stesse caratteristiche da me adottate. Dato che la Francia non è certamente se– conda a noi in tema dli conquiste sodali, mi sembra che questa coincidenza stia ad avvalorare la ho:ntà della linea· di condotta da me seguita. Ho r itenuto poi conveniente stabilir.e eh.e i l 1 avo– rato.ri abbiano a votare sepa-ratamente ,per categoria (oper ai - impiegati e dirigenti tecnici _. impiegati e d[rigenti amministrativi), e·. ciò per i seguenti . m.oiivi: ' , · Je elezi,oni generali· (non per orut~goria) dareb– bero facilmente al. Consiglio di gestione up unico co.– )o,re politici> - non sò se ta,le sia il des~derioo,di chi s9stiene detta forma di elezi\Qne -, privandolo così cl/elle minoranz-e, il che, non ritengo o,pporù.ino, in _ quanto le minor.anze, obbligando la maggioranza ad . a.p,p,rorondire ,i problemi ,q;a portare in discussione, appunto per.chè; sa di essere esp•osta a critiche, espl,i-. cano una funzione ovviamente molto utile; 1 l'espe rienza fatta nei mesi scorsi ha dimostrato · ohe molti f.ra gli impiegati e i dirigenti preferiscono astenersi dlal v~Hop 0 iu.tt0sto•che votare con gli operai: trattasi di una pre~nzione che va combattuta e che • . sono certo, si riuscirà .a s•radicar:e col tempo. Per non p.rivar:e i Co,nsigli di gestiorte !della collabora– zione di detti element-i, la qwa,Je non ip,uò non essere a Gin, .B, .e importante, e per le altre r·agioni dianzi add!Otte non è perciò opportuno insistere sul sistema di elezioni generali. · Nel mio prroget!o ho avubo cura di· d:are ai comp·o– nenti il Consiglio di gestione la possibilità di far va– lere le loro ragioni qualora i rappresentanti del ca– pitale i•nsistessero, ip. un atteggiamento irragi-onevoie e scorretto, e d[ accordare alh:esì a detti componenti particolari salvaguardie contro eventuali rappres,a.– glie da parte dei datori di lavoro, in dipendenza delle funzioni dia essi sv,olte. Ho, per ·contro, esclusa. la possibilità di rendere .pubbliche le decisioni del Consiglio di gestione, per il timore che tale pTocedimen!o possa determinare reazioni, anche inconsulte, nell'elemento operaio: ho preferito invece stabilire che, in caso d,i d1isaccordo, il Consiglio di gestione possa rivolgersi alle c·o:mpe~ tenfi organizzazioni, le quali decideranno circa la ·. linea di oondot bru da se guire. Sarò grato a codes.ta onorevoile Direzione se vqrr_à esaminare il pro•gett.o allegato e, al caso, pubblicarlo sulla « Critica Sociale». LIVIO SEVERGNINl PROGETTO DI ORDINAMENTO DEI CONSIGLI DI GESTIONE 1. ~ In ogni Impresa industriale che ~bbia una med:a di almeno 300 dipendenti nel corso di un anno lavo~ativo viene costitu:to un Consiglio di Gestione. Per aziende di enti{" inferiore la creazione del Consiglio di Gestione· do, 1 rà avvenire per accordi fra le orga• uizzazioni dei lavoratcri e qucllé <legli industriali interessati, me– diante decreto ministeriale. 2. - .J.l COnsigl'.o di gestione. è un organo coJ.legiale compasto di rar>presentanti dei litvoratori dell'Impresa in numero di 5 se l'ltnpresa,ha dai 300 a 799 dipendenti 7 se l'Impresa ba da Boo -a. 1999 dipendenti 9 se l'Impresa ha da 2000 in :;u dipendenti. I rappresentanti dei· lia.v0iratori òebbono aver compiuto i 25 anni cd appartenere allt.:izieuda da oltre due anni, e sono eletti J>Cr sin– gole categorie (operai - impiegat 1 i e· dirigenti tecnici ~- i111plegatl e dirigenti amministrativi), nel numero dctçrmincato per ciascuna di esse. Gli impiegal 1 i e i dirigenti nvi"anJ10 ctimplessivamente non meno di un terzo dei po;ti della rappresentanza. · I C'Olllù>Oneutiil Consiglio di gestione sono liberamente nom:nati dai lavoratori dell'lmpre:;a, che abb:ano ç-o.mpiuto .. i 21 -anni, mc-· diante voto ùirettb e segreto. . Sono eletti. nel numero detl•ruùnato, i rappresentanti di ciascuna cat1egor:a di lavoratori che abbiano riI)Orbato il maggior numero di voti. . . Il Consiglio di ge~tione l' presieduto dal Responsa:bile della produ- · zioue dell'ImPt:esa, il quale v:ene u'ominato d8t •COthsiglio d'Ammi- \ nistrazione nelle società per azioni, in ,accomandita per •azioni ed a resPOnsnbilità limitata, dai soci nelle società in nome coHettivo, dagli accomandatari nelle soci~t=à ill. accomandita semplice ·e dal prop1~ieOOrio nelle ,ditt~ indi,;iduali. 3. - Nel caso ill cui l'Impresa abbia· più sedi, sarà elettb, seguendo le modalità di cui all'art. 2, un Cons:glio di gestione in ognj pede che rientri nei limiti di cui nll':irt. L, Og1ù C0tnsiglio d; gestione .darà un rappresentanue sino a: ·300 .., ~ · dipendenti e due oltre t 300 dipendenti al Consiglio Central-ei 'iu, .... gestione., che si riun:rà- nlm~no una ,·olta ogni sei mesi, su i.ÒvitOo del Responsabile della produziolle. · ·· 4, - Il Consiglia di gestiioue avanza provoste al Responsabile della produz'.one, e deve comunqt.le· essère da --questo interpellato su tutto quànto ha attine.nz- a a ll'attltlazioa1e del progr~tllllla tecnico· di pro– duziqne, all' org:anizzaz.ione ed ai 1netodi di lavoro, funz~oni Queste che e~so Consiglio s vo·lge. •a~titolo cohsultivo. ' ~ Il Cous'glio di gesllione ha diritto inoltre al controllo sui risul– tati e.cCIDomici della gestione : 8. tale scoJ>O, quando l'Im.pres-~. è une. società per azioni, esso potrà' prendere visione, prima dell 'as– semblea generale degli azion:sti, del cont0i Perdil1e e Profitti, _dei · bilanci -annu.aJi e {lclla ,relazione dei Sindaci dell'azienda, come di qualsiasi altro documènto che vefrà sottO!POsto all'assemblea stessa. · Se vi è fond·ato sospetto di gravi irrcgolarttà nell'adempimento dei doveri deà'li Amministratori e dei Sindacì, il' Cons'gllo dl ge– stione può denunciare i. fatti al Tribunale, ai sensi .d'el1 1 art. 2409 del C. C. Il Consiglio di gestione ha dirittb altresi al controllo, su.ll' inven– tario delle materie. prime, ·dei seniilayorati e 'dei prodotti, finiti, nQnchè sulla destinazione dei fondi alle ·oper~ sociali ed assistlen– z:ali, .indipendentemente dall'origine e d.alla provenienza dei. me- de~imi.: . 5. - Il Com.sigHo di' gestione si riunisce alme"n~ una voltai ,al me~ su invito del Resl)Ollsabile della preduziotie é può inoltre essere convocatQ, su richiesta del~a · maggi01'8.nza dei suoi comux>nenl'i., in

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=