Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946

CRITICA SOCIALE 39 ,l.ei socialist.i il conviincere tutti i• lavoratori triestini che non .solo da 1_1na Jugosla"i!;l di Tiro• essi .possono sperare compren– si ,o.ne per i loro bi.sogni e le loro asp<i:raziom,, ma anclie,' e più, da un'Italia democratica quale noi ·desideriamo,; •sia .compito. dei socialisti _dimo,strare che un'Italia ver~mente de- •. mocratica saprà avere piooo rispetto delle minoranze che re– steranno eventuahnente aJ di qua del nuo,vo confine :orien– tale, che essa, non vuole si· d•i;stacohi dal confine -etnico piµ 'd,i quanto è assolutamente richiesto da esigenze geog,ràfiche · ed eoonomiche. ·· . Tutto· ·ciò potrà sembrare a· q.ua -lcuno ·'in questo• moniento 11iù di interesse locale che di interesse. nazionale, ·ma co-sì non è. Mi, ricordo oo,,:;:•egi.à durante J.a guerra un amico-"so· -cialista mi ·aveva detro che· e-gli era oonvinto d.,lla ne'cessità di interessarsi alla V_enezia Giulia, pe,rchè rrtrnlsiasi ing'iu– stizia patita ,dall'ltalia in i:1uesto campo• sarebbe stata esca_ alle correnti ?eazionari,,' e nazionaliste, in ahre parole al fascismo, che è.aneora semp_re in a,gguato. :Basta _<;lare un'oc– chiata aì giÒrnali ehe tali! co-rrenti rappresentano per vedere quanto speculi su tali motivi chi. non pa una parola da dire al. cuore ,d-elle masse. . ·Ma la.« Greuelpropaganda >) e l'intransigenza dei nazio,na– listi ,non possono salvare l'i-tali'anifà di Trieste e della Vene– zia Giulia. Questo _è proprio un compito dei, soc~listi. '. Co-,dialmente · ARTURO PAscm . Òopo le sedute del Comitato Centrale del P. S. I. Le tre ·tendenze La quesNone della fusioine. Se diamo un.o sguardo alla: vita d-e>l ·nostro Partito dal giorll'O della sua ricostituzione in qua, essa; ci apparirà <l,omin_ata1daJlialotta 'interna, ,òra palese ora sord:;i,_fra quelli che, sootenuti da, un fortissimo. ap– poggio estenJo, mirano pertinacemente à << fonderfio, » cO'l Partito. Comunista'_:__ al quale va tutta la l'orn segreta ammirazione e fi,dlucia -:-, e quelli éhe, non avendo 1m1,.i. p-erduto, o, avendo via via acquislàto o riacquistato una· coscienza .semp-re più chiara deila perenne ragiione di essere del -Partito Socialista; si oppongono .a quella Iiquidaziop.,e che di esso si vuol far:e e si SJO'no accinti, non meno perti,na,cemenle, alla difesa deUa sua indipendenza. Qu,an1d.oquesta· difesa si fa strenua, i primi- «moJ.la:no >>o fingono di << mol-– lare », essend,o -la conservazione deI p-oter·e essenziale al fine che· si p,ropopgoniOI; quan,do si fa- meno vigile e si attenua, quelli sferran'o l',assa,lto oon tutti i· mez- • zi, per conquistare ,nuove posizioni.· Così, volta a volta, :oira'la fusi.o.ne è « inatfua1e », ora è da farsi « al 1>iù'p ,re.si~ o »; ona, ess1a1 idli.V'enta ,un.a « p,rospettiva sto– iica·»·, ,ora 11:na « J?'I"Osp,ettivapolitica,». , . . È qu.esta, lotta interna peT la sua propria esist.ènza 'Che ha sin qui l1ogorato e consumato, il Partifo. _:f'. que– .sl.a lotta .interna ·che, mantenendqlo in uno stato per– petuo di oscillazione fun.ambµlesca e vietandogli di tno,vare ogp.i ubi consistarri, lo ··va spi.ngend10, da una posizione idi primato. politico quale sembrava arri– derg1i subito dopo a,a. Iihenizione del !Paese, verso la deca<denza e la liquidazi1one (poichè questa lénta de– caclefiza, se non '1nfrenàta, è prn:·e -una maniera di liquidare il Pa'l'tito, e p,oitr'eb·be be.nissimo rappi:e-. sentare un surrogiall(} della «fusione».!).• . <Maè venuto· il ·momento di conc:Iudere la lotta· in– terna, ari::·estare la deca,dern:a -e1i(i}uidare i liquiidatoTi. La ap:p,arell'te unan:imità raccol.ta da1Jla mozione Perlini-Mora,ndi-Sifone nell'ot,top,re scorso si è disgr.e– gata. Non ci fa diffioilé prevedere (vedli « C. S. » del 15 inov·emb:re 1945) «1cor;iquale an·imo una paTte della maggioranza, e precisam~nie, que'lll,a che concentra nelle sue mani• i sòmmi p10:teri.esecutivi, adedv'a aUa · mozion•e e si apifj!res~a.Ya d applicarila », avendoÌia.vo:. tata sol,o,per non trovars,i isolatà e svelarsi minoran- ' za. La recente crisi deU,a scc;greteria (che ci fu gabel– -lata come «tecnica»!) e la 'recentissima riunione del ·tblioteca Gino Bianco Comitato. Centrale hanno confermato pi\mamente le nostre previsioni . li Congresso comunista . . Proprio mentl'e il C. C. si riuniva a Roma, il con– gress,o del Par:tito Comunista ci bia. gettato fra i piedi, un'altra volta, la bomba d,ella :«fusione>>. In. realtà i- . oonmnisti pr·etendevano un po' meno della .«federa– zion~ » immediata. <iMa,.è. poi vero' - si era chiesto ·il Longo nel suo disoo•rso -'- che· 1a,fusione si,a, oggi, così poco matura.che 1110n valga la pena di parlarne? . Vediamo che l'unità ,d'azioD:e, ma~grado tutti g_liosta– oo<li-che la impacciano, va già oltre i limiti di un semplice. accordo d'azione comune, per assume·re, in molti casi ed in molti luoghi, figura e consz'st'enza di una vem e prppria. wni'tà organizzativ'(JJ ». Ed· .a r,ipro– va idi questo gi,us.tissimo rilievo. il Longo citava, oltre . le Giunte d 'inte.sa centrali e :p•eriferiche, moltì' casi di lavoro comune .fra i due Partiti, di certe iniziative comuni, « -dalla giornata deHa· Cos .tifuen.te del ·14 ot– tobre,, ai tre quotiçliani .e cinque settimanali redatti, · amministrati, diffusi in comune». Ed infine e reife- ·ratamente; riç,o,rdava una vecchia decisione' d-ei due Partiti (.febbmio 1945, anteriore ci1oè alla liberazione dell'Italia del Nord!)' di presentarsi aMe prossime ele– zioni amministrative con un solo programma e· con una sola lista di càndid.ati: << Anche questo fatto è una man1ifestar:done di maturità del processo éhe ci deve portare alla fusione». Come certi mercanti orientali . insomma, i èomunisti chiedevano moHo idi più · (1~ << federazi,one » immediata). pei:- contentarsi di meno, per contentarsi della riCJonferrna della veèchi,a· déci– sione elettorale, _come· prova che il P. S. non inl'ende e,Zudere il pr_oble_madi.ella «fusione», ma, pur· dich.ia – randola « immei:tura», vuole farla « maturll'J'e » con fatU concreti. · · ' · Le sedute ·del C. C. - I ,: . • . ·1 , Ed i comunisti s,o,rno stati accontentati. Con com.mo ~ vente conispondenza di ·amorosi s·ènsi Nenni sfo– der? _fin dall'inizio dei' lavori del ;,-C. c. la vecchia dec1s1one e l,a;.fece approvare ---, prima ancora che lo specifico argiomen.to , della tattica elettoral<e venisse in disC1U.Ssione !·-, riproducendola in. un ordine del : giQ,rno·FaraBi. L.a famosa decisione fu poi rincarata da un o: d 1• g.. Geroni, il qilaJ.e - wntro l'op1nione deIIia; minor.anza che. chiedeva per le FederaQ:ioni, · conformè. alla cos.tante tradizione del !Pa1iito una r~.gionevoJe autonomia ele.ttorale' - fa es:pTes;ò di– vieto alle nostre sezi,oni di accedere a blocchi dei quali non facci,ano parie i comupisti .(non ·già si badi . a: bJ,<icchi dai· quali si p[·etenidesse escludere' i comu:. nisti',. che_ è oosa pen diversa), facendo, così i comu– nisti, in _molti casi, arb-itri dell'a.tteggiamento del no-· stro partito·. , · · . . · · C,ome si· ricor.derà, dop 1 0 l,a1deli-berazitme del Con– siglio Nazionale dell'estate scorsa, in cui l'avvento della « ~usione » era reclamato « aJ più presto» (1) e. che « -d1 tanto. mal fu ma,dr,e » i liquidatoti fecero ·un~ riti_rnta ~tnitegica. Subito. :èliòpo il C. N., · Ne.nni' SCf'!SSemfat_h, che la (<fusione», non era più « attua– le.)> e che b1s,o,gna-vanon parlarne più come non se . ne parlò pun.to nella celebre mozione Pertini-Mor'an- di-Silone del successivo ott!ohre. . , . Si vede ora che i liquidatori han ripreso' l'offensiva rinnegando l'« immaturità» dellil «fusione». Il 1,o,r~•– ~uovo motto è fu~ion,e i~ maturazione: ecco truan.to e _emerso, neHe numom d-el C. C. dai <discorsi ·di N~nni, Basso, Li~za.dri, ecc., i quali 'n,on avevano mai così apertamente negate ogni specifica funzione. dei P. ~- e, quindi,_ la necessità della_.sua auton,omia. Tut- . tavra, P•~rm~gho raggiungere il loro' scop10,e s,~scita'i:·e ~el Partito 1~mpressjone che la maggi,olfanza ael C. C. h ~egl!e, essi han -dovuto ritinare _una loro moz~one fu~10msta, p·resentare come « estraneo alle terndenze » _(szc!) l'o·, d. g. Faralli p,iù sopra menzionato,· evitare e~e la mozione "Pertini fosse messa ai ·voti ~ racèo– ghess~, forse, l'a1esione dell:;i maggioT1anza. S~nonchè la manovra è riuscita sol,o,,in parte, gra- (1} Al C. C. . è~·risultato. che questa frase venne inserita nella mozio_ne all'ultimo momento, non si sa da chi. r

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