Critica Sociale - anno XXXVIII - n. 3 - 31 gennaio 1946
CRITICA SOCIALE 47 nali. Il travolgimento dello, Stato liberale ad opera dellii ca• mfoie nerll troncò ogni, discussione i.n meri.to e non se ne fece _più nulfa. Come· sì vllde, non si tratta _aff'!'ltodi· un 'idea pe– ,re~iina, ma di_.una legge che sarebbe in vigo.-e q.a aJcuni lustri, se-. gli avvenimenti politici, non !',avessero fatta rien• trare., Crediamo pertanto ,di"non farll cosa..foutile segnalando le linee fondamentali di quel di~eg1io di .legge che, a senso nostro, potrebbe ancora oggi esserli .riproposi,!)·, ove fosse in • qualc:h,e punt9 a·ggioe-nato. Seco~do la legge « 'po6SOno .conseguire la registrazione, dopo u111 :anno ~!alla loro costituzione: . . . · « e) le a-ssooia:ci10nidi lavoratori industrìaii e agricoli, abbi11no per principailll .sèopo la tutela degli interessi collet• tivi nella risoluzione dei problemi inerenti 'ai rapporti fra cap,ita-lè e la,vo·ro e,- in genere, lo studio della legislazione sociale;• « b) lii ~ssoèiazi~ni di proprietari agricoli e, in genere, di datori di ,lavoro agrioo,!i, che abbiano pe.- principale scopo la tutela degli interessi collettivi nèlla risoluzfon~ dei pro• blemi inereriJIJiai rappo-rti fra capitale e lavoro e, in gllnere; lo stud•i,o della •legislazione sod.ale; « e) le associazfoni di la,aoratori ,mdustriali e agricoli, di limpiegati di aziende private e d~1le pubbhche ammini,. straziioni, che si pro,pongono .la tute!J degli :·interessi_ pr,o.fes– ' sivnali degli assò,ciati, ed iI loro miglioramento economico· ».· Le associazioni sono distinte secondo la competenza. per te.-riliorfo e per materia in: ' · a) asso,cìazioni nazionali che coniprendono datori di· la– voro, lavoratori di o•gni ,industria e dell'agricoltura in ge• ~neral~; · _ . 1 _ b) as~ciazioni naziouali che, comprendono datori di la– voro e Lavo,ratori di una determin~ta i,ndustiia ·e gruppo di industrie affini, o·ppure una determinata produzlione agricola, o gruppo di produzioni· a·grioole affini; e) associazioni' inte.-regionali, regiouali, p.-ovinciali, lo– ca-li, ohe comprendono dà1ori di lavoro, o lavoratori di tutta · l'industria o dell'·agricoltuta in genere, -fumita,tamente al ier• ritorio sul quale espHcano la po-opria azione. ' Le domandii di registrazione .devon,o essere p,resentate alla Commissione isfituità p!MlSso H Ci,J'c~lo dell'1spettorato del Lavoro, corredate dai seguenti 'documenti in duplice -copia: 1. verb'a,le dell'assemblea: soda·fo ne!Ja quale fu deliberato di , chiedere- la iregistrazi<iue; 2. stlituio e regolamento· d'ell'as– sociazio111e; 3. eJ.enco dtI èompon_enti iI Cous.rglio direttivo dell'associazione; 4. copia del bilancio dèll'anno· precedente d".II'associazioue, qàl ·quaile deve risultare che alm_eno· i tre quinti delle entrate sono costituite dai contributi, dei sooi. Le Commis,sioni distre!Jtùa!i iscrivono in àppo•sito regastr,o le associazioni alle quaJ.i è stato .aècordato, i:l ricon,oscimènto e tÌ-asmetiono, nel tee-mine d;f cinque gi,òrni, l'ordinanza al · Ministero· deì Lavorò; l'ordinanz;i sarà immedi_atamente pub– blicata per estratto nel Bollettino di,! Lavoro e· della Previ– denza Sociale; entro, lo ·stesso termine, l'ordi,nanza sarà oo– municata alle associazi,oni initeres~ate. Gli statuti _del,leasso;eiazioni regfonali è nazio,nali che chi~– dono 'di esse.-e registrate devono determinar~ i diritti e i do– veri dei soci, i contributi dei soci ·che, pèr 'i soci singoli d'i associazioni di lavoratori., non devouo esse,:è inferiori a lire 0,50 mensili'; .le modalità per il'recesso e la eliminazioni, dei soci; ecc. ecc. Il· Consiglio. direttivo deve· essere éomposto di persone chll ablìiano superato l'età di élfoi,ouo arini. I, 1116ll1'1>ri e,Jettivi delle, co)llmissio111isono· eletti-.dalle associa– zioui registrate col sistema propor11ionale. - Ta,;.to ·1e associazioni dei lavoratori clie dti datori ili la, vÒro che abbian'.11• ·;,ònsegùito, 1~ regist-razione a te~mirii di legge son:O chianiàte ad eÌeggere e· a dtsignare, col metodo _della rapp,resentanza propo,rzionale, ip base -al numero di lavoratori rispettivamente controllati, i rapprè~nlanti dei lavoratoFi nei· pubblici con:sigli ed en~i istitÙiti dàlla pub– blica autorità, nei quali sono ami;nessr· deitti rappresentanti. Il problema del riconoscimento gitiJrid,ico dei sindacati e– con questa leggll risolto,: Allo stato presente dèlle cose non creQiamo che con.ven,ga dipartirsi da questo mecoani:smo ah- . bastanza semplice, se vogliamo conoi,!iare la, li-bertà con la neces.siltà di ,inserir.e i sindà•cati nell'appar-alio statalt. Una 1egge ·di qullsto. genere sk potrebbe anche fate ~ublito, ma è forse bene· attendere la convocazione. della Costituente ·per dar modo a•gli interessati di riordinare tullta· la ·mate.-ia in un sistema logico e-st.abiie; RINALDO RIGOLA · ca.GinoBiarico · Il problema tributario LINEE 'omETTIVE DI UN NUOVO ORDINAMENTO TRIBUTARIO .. Le imposte sui consilmi. Allo scopo ili r'aggiµngere il primo degli obieU\vi· precedentemente accennati, obiettivo-che per brevità chiamerò economico, occorre che l'imposta non sia vessatoria nei confronti di àlcune attività e p•rotettiva,. nei conkoniti. di altre; occorre che nessuna industria trov-i sul suo cammino ostacoli o spinte artificiali. In cas,o contrario, si finirebbe per costruire nuovamente un sistemà •economico ... antì,economico. Per questo ri. tepgo si ,debbano scartare, nei limiti 'del possibile, le ,imposte di fabbricazione, le quali, se ap;plicate su beni di prin1a ne,ce·ss,ità o, comuri,que,' a domanda ri– gida, s.i riducono in un p,es.o enorme p,er i reddliti minori (assenza del requisito ,della socialità), mentre, se .ap,plicate su beni a domanda el-astica, vengono ad. ostacolare· i ,produttori dei beni colpiti, favorendo artifioialmente i pro,dutto,ri di beni a .quelli sostitui– bili, - éd! in ogni ca.so richi,edono un'analoga '{)r-ote– zione doganale per evit•are la conco,rrenza est.era. Considerazioni in parte· analoghe possono farsi- per tutte le varie specie di i'.mposte sui consumi. ·Un'imposta che colpisca i redditi, indipendente– mente ,dJall'attività dalla quale esso re·ddito, proviene, pone tutte le attività su uno stesso piano, fa.sciando al gioco deUe forze economiche, ed in particoiare. all'azione~_della conc•orrrrenza, lo stabilire i· volumi id:ella p,roduzLone dei singoli\rami ,drindustria e delle singol-e imprese. Inoltre un'imposta congegnata in' fai modo non permette il fenomeno deUa tràslazioné sui •consumatori dei beni prodotti. L'esclusione, almeno in linea dii principio, deHe 'imposte· sui consumi avrebbe anche un notevole van– taggio di' ordine politico: :È risapùto che spesso dazi ,doganali, imposte di consumo e di fabbricazione ven– gono disposti in segllito a p,ressioni ·sui poteri politici dia.parte dei potenti ·ambienti interessati, collb s·éopo, di p,roteggere le proprie attività. L'es.élusione de,I principio escluderebbe le pnessioni e, di conseguen– za, i protezioni"smi e le vessazioni, con eviidente van– .faggi.o gen_eraìe: nè è dia dimenticare che la prote- zione .accord~ta ad un'industria richiama inevitabil– mente analogo p·rovved.imento nei confronti di al1re. Se guardiamo om ralll'obièttivor sociale del sistema tributario, non si può che riconfermare quanto espo-· sto fi_nora circa le imposte sui consumi, specie per quelle (e sono( la maggior parte) che in Viario niodo col,piscono i beni a· dopianda rigida. Sono precisa– mente queste imposte che finiscono per ridurre qual– siasi sistema fiscale in un sistema ad aliquote inver– sàmente progressive, ni.entre, come già si è d.etto, si deve fondere al risultato opposto. · L'imposta generale pl"Ogl"ess,iva sul I"edJdil!o,. Eq:ò qtiindi sorgere· l'opportun,ità di' imperniare il siste;ma llribut.ario su di un'imposta progr,essiva, fa quale per sua natura ,dev'essere pe,rsonale e commi– surata al to~a.Jereddito del contribuente. Tale irilposla esiste nel nostro sistema- tributario: soltanto dovreba bé ·assurgere a ma,ggi-oTe· in:Ìportanza. nei confronti de!,!e imposte reali sui redditi di R. M. e sui redditi immobiliari, sì che queste, se anche n6n assorbùe; pas.sino però in seconda linea rispetto a quella. Lè aliquotle delle imposte reali dovre-hbero venir rid·otte e, sulla base dei redditi per esse rilevati e di ògn i aHro p,ossibile sistema di a.ccertamento (non esclusi quelli induttivi), si do-vrebbe cos-tilui-re una vera e propria anagrafe .fisoa,le per l'accertamento d,ei red– diti agli effetti dell'applicazione dell'imposta génerale progressiva. . _ Le a:Uquote p.otrebbero• essere anche fortemente prog,ressive, senza temere 'con_ ciò di mortificare le .attività p·roduttive. È sufficiente che, aumentando il red·ddt:o lol'ldo, risulti pure congruamente crescente il reddito n'"'etto, fatta deduzione dell'imposta, perché.
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