Critica Sociale - anno XXXVII - n. 7 - 15 dicembre 1945

CRITICA SOCIALE 111 mo, ponendolo in uno stàto di abbrutimento nei con– fronti del lavoro, al socialismo incombe il difficile compito di s;ganciarci da queste_strutture .antiumane, dando all'istruzione-professionale quel carattere uma– nistièo che apre all'uomo nuovi oriz:i;onti e gli con– . serva intera la· sua pers,onalità. Non si deve dimen- - ti.care che l'uomo è non solo i:l pro·diuttore, ma. anche, e soprattutto, il civis, i cui valori spirituali debbono . essere salva,guardati ad ogni costo da una perniciosa fossilizzazione. · · Lo stesso p;oblema dell'istruzipne Profossionale non va perci0 esaminato ·solo da un punto di vista stret– tamente tecnico; st tratta di un. problema aminente– mente spirituale, un problema ;dli educazione, cui è 'collegato il buon andamento· della produzion_e. nazio- ·nale. · . · · · ' · · Com~ abbiam,o ·detto, l'uomo ·non' è solo il mòtÒre, l'agente d·ella: n:iaechina, ma è l'anima st·essa· de11a. macchina, il' cui pulsare ritmicò rapprèse_nta per lui quasi il ba"ttito di un cuore fedele · e' amico. E per .imme·dtesiqiarsi così nella macchina l'uomo deve sen- - .tir:la, deve. comJjrencler:la, nç>n so lo conos cendone alla .. perfezfone. i vari pezzi, ma deve sape.re ~ quali risul– . lati pµò condurre ~on i suoi movimenti 1cg11:ali e con– tinui', deve sapere l'irnportanzà del ciel.o pro_duttivo a éu'i •la macchina stessa è· asservita,. ·' · - _ Operai ed intellettuali Ci semora interessall!te, se anche in qualche punfo meticolosa,. l'indagine con cui il compagno prof. To– relli, del/' Universita di Bologna, uno studioso di grande valore, cercà di mettere in luce i tori.i reci– proci che han (enuro sin qui spiritualmente lontani, e reciprocamente qua,si saegnosi o diffìd'enti, operai manuaff e· intellettuali. C'é, ndle sue• indagini, un ansioso desiderio di abbaUeré barriere create da. pregwdizi e da i11Jcompre·nsione,·ai giungere a sen– tire una fratetlanzà· di spfriti e una comunanza di fede.· Venendo da un uomo come il Torelli, abituato alle ricerche austere nell'austera· solitudine a'el suo . studio, alieno perciò da demàgogismi e da fatue ma– . nie d,i popolarzta, q,uéste enuneiazioni acquistano un sintomatico significato aeua nuova posi_zzone che i ceti in-lell"ett'ualisentono di dover prendere n•ella,fase o"dierna della fotta per (a democrazia e per la giu– sti;zia, per -l'avvento d'el sòcialismo. LA C. S. Solo attraverso -I'istruzionè :professiò~~le · che Lo ' ponga dri-fronte ai problemi tecnici, ma gli apra an– -che più vasti orizzonti .politici economi-ci e sociali, , il lavo,ratore può rendersi oon,to delL'im;portanza ch'e · assume il ,suo lavoro,•singolo, individuale, nel quadro della produzione n~zimiale e pu_ò essere .gil!.stamente · orgoglioso ·dèlla pòtem; .. a che è racchìusa in lui stesso, atomo vivo e vitale 1 d,i -un organismo vasto e com– plessò, la cqi esistenza dipende in gran parte dall'or- Tra i « Punti fondamentali» posti da Ignazio Si– Ione neLprimo numero di Critica Sociale, non manca !'aspirazione aéL'uri,a assai stretta intimità dì rapporti tra operai e contadini e tra i ceti-intellettuali, anche· elevap, e. la aam;pagna. ln un articolo cosi ricco di constatazioni. ·e di propositi precisi, questa breve f.o,t-mulazione-"'.d'un p,ostuiato necessario na indubbia– mente tutto" il suo valore di « punto fondamentale». 1\la i ceti intellettuali, che dei resto non dovranno avvicin1arsi alla campagp.a soUanto, sono qui richia– maci pr,opno . co.s-i naturalmente e spontaneament!!– .come que11i degli <i;p,erai e dei contadmi, o solo per un rag1onamenw ·rirtesso? Perchè noUcposso nascon– dermi che la precisazione « anche elevati »· hir un poco✓,l'arila d'una poncessione ... E di solito, veramen– te, in discorsi ed, articoli, sebbene non dell'impor– tanza e valore che alle parole- del Sifone danno il contenute>, sostanziai.e e la soiennità decisiva del mo– mento, l'aggiunta di ·« mtellettuali » accanto ad « .ope– rai e con,tadinì >>, non solo sembr,a avere, ma eviden- ganizzazione del lavoro. · • · Allora il lavor.atore avrà il ·desiderio•._di viverer-la vita nella iua completa, perfetta realtà; aUora com– prenderà che non p·uò' e no,n •deve limitare il su'o orizzonte a] mondo della fabbrica, dell'àzi'ènda, del– l'officina, riia deve andare più oltre; •dòeve superare· i confini troppo ristrett.i delle sue. "i:ogn_iziò11imecèa– nìèhe, per· entrare nel campo, attraente e fàscihatore, della cÙ1fora; nel senso p 1 iù ampio della-p·arola. A questo mira, in ultima. analisi, l'istruzione pro- · ~ fessi,onaJe, creando nel. lavoratore una .sua prop"iia .co-scienza, eh ,,gli, ~-à h1-ir:~sponsabilità del P.ro: ii:rio-la-·. viqi:ò non solo,. ma'. anche quel'la superior'ità morale sen~a la quale nessun 1ndiividuo può sentirsi, realmen– te· uomo. ·cpnsci.o della propria pe_rizia, della propria ahi– IUà, ~icuro di conwiere esattamente fino in fondo il proprio dovere accanto all11macchina, che gli è stata • ~ assegnata, il lavoratore non è più un - automa, ma, è. un individuo ·c.onsàpevole -della propria .forza mo– ra}e, oltre che matedale, e come {ale veramente pro- .duttore è cittadino. ARTÙR<i CA_S'l'IGLIONE ' Molte riviste. alle "quali noi abbiamo sin daz' primi - numeri mand'ata la nostra in cambio, non hanno an– cora fattg alt'rettanfo verso di noi. Le preg~iamo di' voler al più presto pro,vvede,re, · perchè desideriamo ~i conoscer~ quello che· g~i altri ·scrivono per pofrr avere quìndì una conoscenza più precisa delle cor- ,' renfi qi pensiei:o che informan-0 oggi i fTIOVimenti Mlitic,i 1 italiani. Un invito special.e· rivolgz'amo alle redaziolni di tutti i giornali e rivz'ste del Partito, c·he d':_side,riamo rz'cevere per farci un'idea esatta delle tendenze e _aspirazioni ch'e si a{fitano in mezzo alle file de( nostri compagni per poter tenerne conto anche n'ella com– pilazione della, nastro rivista. . temente ha; tuuo il sapore ... d'un'a-ggiunta, d'iufinter– polazion~ à freddo. ~ell'editoriale_ dello stess_o primo numero di Cri– tica, iw: tra. gli · « 1ammonimenti · del passato » è un lungo ed esp.resso·riconoociment,o: « Sarebbe st olto e ingmsto, se, per una Wogica considerazione ed es.al– tazionè esclusiva •dei diritti dei lavoratori manuali, noi dis.conoscessimo i· diritti e otf.endessimo la di- .. gnità ,dei lavoratori intellettuali, negando ad essi il grado che Jo,ro spetta nella scala dei valori soèi;lli. · .Noi vogliamo anzi considerarli con simp,atia frateFila, . lieti. di >averne la compagnia e la gùida per le ascen- ~ stòni che il proletariato deve compiere anche nella ·vita spi.rituale». Si tratta, notiamoio,- d'un ammoni– mento· del :passato: l'esperienza ha cioè mostrato e dimostrato i vecchi .error:i: asitensione dal partecipare _·al ,governo, imprecisiohe di programmi;. rncompren– sione dello stato' d'animo popolare dOiPOla guerra del '14-'18, intransigenza verso forze estrane-e ma utili, pretesà dittatura, anzi monopol1o permanente d'un solo partito;· e, dopo tutto questo, l'esperienza avreb– be .anche mostrato - ·buon ultimo - l'errore del– l'esclusione delle classi intellettuali o, per .lo meno, di una non nascosta diJ!ìdenza _verso di ess~. UltimQ errore? Io ricordo comm.osso le parole di Con cetto Ma rnhes'i, rettore dell'Università di Padova, che, quan.do poteva costargli la vita, proclamava pub– . blicamente: « La·via che va dalla scuola all'officf_n.a, -dai laboratori scientifici -alla zolla arata e seminata », ormai diritta e larga, ci condurrà « al senso fraterno di una comune nece-s-sità ». Cedo; pureJ. queste stesse parole, ripetute ~or non è molto in un iarticolo di -giornale, senza più l'alone eroico del perico,Io, mi diedero un senso diverso: il senso dell'aspirazione imprecisa, d'una meta· non n_ettamente visibile e chia– ra ... propriQ quello che, ·per tornare alla fonte di d-0ive siamo :p,artifi, lia direzione ,di Critica Sociale non vuo'le. I E nessuno,· ormai, dovrebbe votere: perchè, del restp, non si potrebbero dire queste cose piµ preci– samente, ed anche più pianamente? E intanto, se gli st-~1di_ e gli' esperimenti d.i.la.horatorio si trà.duéono in

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