Critica Sociale - anno XXXVII - n. 6 - 30 novembre 1945

96 CHITICA SOCIALE tùalc, e le lrnsfonuazioni collurali e agrarie da ef– fettuarsi per costituirvi razionali aziende agricole; b) espropriare i lati.fondi, lasciando a dJi;posizione d.el proprietario quella parte sulla quale egli potesse dim ostrare di avere i mezzi necessari per compiervi la prescritta trasformazione agraria; e) corrispondere al proprietario, per la parte di terreno espropriato, un cànone enfiteutico ·da rive– d1ere ogni triennio e riscattabile; • d) concedere in affitto le terre espropriate'alle coo– perative agricole interessate, con l'obbligo di com– piervi le prescritte migliorie, .trasformazioni e boni- fiche agrarie; . e) far assegna1,e dallo Stato i necessari contributi per i miglioramenti, le bonifiche e le trasformazioni agrarie; l) di'sporre che il Ministero dell'Agricoltura, di concerto con -quello ,del Tesoro, fissi il programma generale per coordinare e sviluppare le iniziàtive delle· Commissioni agrarie provinciali; g} rivedere, modificare ed aggiornare, secondo lo s·pirito della nuova riforma, .la legge sulla bonifica integrale e le altre leggi sui miglioramenti agrari; h} trasformare l'Opera _Nazionale Combattenti in organo che operi a lato ed in collaborazione delle Comunità Agrarie. EMILIOC~EVARI Il socialismo è un "sistema statico"? Viene spesso affermato, dai critici del socialismo, che il socialismo è un sistema chiuso. In altri ter– mini, la dottrina s-ocialista predicherebbe una .formu– la •d1efinitiva, oltre la quale i socialisti non vedreb– bero possibilità. di evoluzione. La critica, nel senso .suddetto, conduce ,direttamente alla negazione della base democratica ,del socialismo oòntemporaneo. De– mocrazia è dialettica: negando la dialettica, si pre– dica la stasi, cioè la negazione. del divenire ·e la inutilità di ogni sforzo di superament-o, essendo inu– tile tentare •dJ migliorare quando si ponga per dato indiscusso l'attuale come superlativo .. Da tale pre– messa conseguirebbe una dinamicità contingente, tesa a_ realizzare la formula socialista, ma destinata· ad esaurirsi, ottenuto che sia lo scopo. Una simile s,o– cietà ,diverrebbe necessariamente spensierata e sta– gnante, essendo cessato ogni stimolo alla -lotta per un. i·d-eale da raggiungere. · Anzitutto, è vero che il socialismo attuale ha ne– cessità di porsi come una perfezione, un non plus 11!- . Ira nella scala evolutiva dei fenomeni sociali? Questa nec~ssità non c'è. Vi è anzi una necessità contraria. O~g•, l'uo~o europeo, uscito dal più tremendo cata– cl_1smasociale della stort.\l, guardandosi atton1'0 e me– di la_nd_osulla fragili!à 'é_ 1 discutibilità cli' ·certi , con" c~tt1 a1 q~iali av~v_abene• o,r~iale creduto, set1za troppo r1flett erv1 (tr_ad1z 1onale rl1nl10 delle genti, moderna-. mente smentito.in veste rn diritto internazionale· li- _h~rtù _i_ntesanei sens.i più svariati e. spesso cont;ad– cl1ltor11; dem?crazia .che .. per affermarsi, si nega at– \rnverso la v10lenza; poltt1ca estera di-certe nazioni 1~ co1_1trastoco_n i principii basilari della loro poli– I 1ca ..,1nter~a; mternazionalismo finalistico che si manifesta lll f_on1?adi iipperialismo attuale); quest'uo– mo europeo e divenuto un p,o.' soettico! E non po– trebbe assolutamente credere. ad un paraddso terrè– stre, a un qualche cosa di perfetto che gll assicuri il benessere supremo e definitivo. Può invece credere e v_uol ~redere a ,id~ali facilmente raggiungibili, che egh puo, per cosi dire, toccare con mano ,ond:c per·– spadersi eh~ non siano false apparenze. Forse così potremo attirare ,quest'uomo deluso invitandolo a oo.JJahorare c_on,noi, iper un progressi~o miglioramen– ~? :della s0~1eta, c~e dovr~ _re~lizzarsi giorno per "''ori:i,o.-Ogm c_onqu1~.tasara mc1tamento a ulteriori passi 111 avanti. Cosi e.gli riacquisterà fiducia in sè stesso. e nella u~ilit~ ,deJ.la vita. Non è, pertanto, ne– cessarra la pr~d11caz1one messianica, è necessari-o in– vece cercar d1 elevare continuamente la vita quoti- diana e viverl,a socialisticamente. • · _Ed ara, ripf'endiamo la questione se la nostra dot– li;rna conduca davvero ad un sistema. postulato come n_on.super_abiJe. Ebbent;, s~ si a_tJribuisce a noi il pen_ siero che 11sistema sociaJJsta s1 pone come definitivo . si d'ovrebòe dire ch·e_altrettanto' pensano, per il si:. stema loro, i( libe\·al-capilalisti; e se i liberali" cli– .cono che nel libcralism.o vi è 'Continuo superamento di sè · nella dialetfica individuo-società, altrettant-o possiamo d;ii•e noi ~lei socialismo. Non si comprende perchè nel gioco del liberalismo debba esservi ])oss·i- ,bilità di superamento- e nel gioco del socialism6 tale possibilità, ,debba venir negata. li sistema capitalista– liberale si difende dal socialismo (inteso come teoria integrale); altrimenti si negherebbe. Così, una ,;òlta superalo il sistema capitalista liberale, come sono stati superati il feud1alismo e l'ass,olutismo, · il socia– lismo attuale fatalmente si difenderà, finèhè potrà, da nuovi ideali iprogressis!i, che non mancheranno di sorgere attraverso una s-erie di esper.ienze socia,liste. Volutamente d1iciamo es-perienze sociaJiste, datò che varie son,o le ·dt0Hrine e i modi di appiicarle.f,llla p~atic~ realtà, e~ è cer_to che n~lla soc_ie~àsoci~Ust.a v1 sara una contmua vicenda d1 tentativi e d'cspen– menli economico-sociali, come per l'appunto nell11,so– cietà liberale, con l'unica differenza che l'ambiente eco~om_ioo sar~ coll_ett~vis.tico anzichè_ cap~tali~t~co. Un md1ce stor1co d1 ciò e nella Russia dei So-yieti. Ed è dav,,ero in.leressante, dato che il bolscevi~o è cO'Jisiderato la forma più cristallizzata di sociali– smo: cioè, una formula più economica che politica di socialismo in rapporto a-I concetto socialista c1·e– mocratico occidentale. Eppure noi abbiamo visto le fasi combattive ehe'si sono susseguite nel sistema eco– nomico-po:Jitico russo e possiamo intravvedere quelle che si susseguiranno, se. veramente assisteremo ad una ,democrafizzazione d 1ello Stato russo. Vogliamo• dire, insomma, che neanche col sistema più autoritario e rigido si. può risolvere tina volta per tutte il divenire sociali~ta! « fis~a.nd.o:lo, » ·iI?,~ma f~rmula. Lo sapno ·i comums.h degh altn paesi, 1 quah, nello sforzo osti– nato di adeguarsi alla attualità russa (affermare,· che questo sia un errore non' rientra nel presente-. argo- 0 mento), presciudend!O ,dalla propria 'realtà nazfonàle, sono· costretti a continuamente tener d'occhio le'-mu– tevoli vicende del fe1iomenò russQ interno cd estero. · E, ripetiamo, siamo, in questo caso, dl fronte ad una ,forma socialista tra le meno elastiche ila] p11nto dii vis.la politico. Ma oitre a tale indice storico che si svolge sotto i nos.lri occhi, vi è la prova d1ottrinale; J?esistenz.a n~i vari partiti socialisti, di con:ènti di pensier~ diverse e spesso contrastanti, ·che dànno luogo -a vi– vaci disctissioni (sulle -quali -coloro che mettono in ·d1ubbio il contenuto dernooratico.del socialismo do– vrebbero riflettere prima di railegrarsi) e a mbvi. menti di gruppi che si spostano, si flettono, si riçom– pongono. f: possibile che tanto. d'inamismo veniw a • cessare, raggiunta che sia trna qualsiasi forma di''"so– ciaHsmo? È ammissibile, che tutti questi spiriti irre– quieti si plachino come per virtù· di bacchetta ma– _1gica, così ad un tratto, ·nella soc'ietà socialista? Sa- rebbe illogico e a,ntistorico. . · \ ,· Non bisogna confondere ,due cose doistintc: le dot– : trine. socialiste e il movimento, sociali!ìta. IL sociali' • smo. e eterna come metodo, come << spinta in avanti »: Le. dott_rinc trai:nontano_ e riso~gon? n1;1Ia.~tori.a, frut– to quali sono d1 determma'le s1tuaz1om. C10 che Marx ha detto ieri, oggi può non valere in ogni sua parte ma la società continua nelle sue· reali'zzazi-0ni ·socia'. liste, anche nei momenti più heri della storia.· Cìò che ieri pareva sconvolgente pretesa rivoluzionaria · oggi è un fatto di ordinaria .amministrazione ·sociale'. Non si comprende poi perchè si debba· ritenere possibile la -evoluzione sociale e il miglioramento de– gl_iindividui soltanto mercè una impari lotta fra èa– .p1.{ale e lav-oro e attraverso la .costante sofferenza di una classe, e -non si debba invece considerare che - eliminata una p•attaforma dii loi:ta, .debbano su altri campi incontrarsi gli s-pir'iJi umani coli le loro ".di– versità di intenti e di ideali, dando luo'go ad altri mo– tivi dialettici. Diciamo dii· più: l'eterno individuali– smo umano non cesserà mai di tentare di evadere dalla collettività per distinguersi, ma lo farà su ter– reno più nobile che non sia l'interesse materiale· co– me reddito capitalistico. L. ERMETE ZALAPY. Direttore: Ugo• Guido Mondollo Redattore respons.: AnlònloGreppi AOtorizz.: .Allléd Publicatlons B.C. ~N. 288 • 10-8-1945 Arrhetipogroflo di Mllono S. A.• Vlole Umbria 54

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