Critica Sociale - anno XXXV - n.16 - 16-31 agosto 1925

208 CRITJUA SOCl A LE anzi cti certez-za. Non ostante il farneticare di gente che vede l'nmanilà C"n9annata a una perpetua lotta in– ·tcrnecina, cli cui le vicende si ripetono con aspetto e sorte immutabili, senza una possibilità di superamento e di liberazione, il fatto è che nel mondo va costituen– dosi un:1 solidarietà sempre più larga, la cui esatta sensazione può essere ,offuscata dal risorgere, che la guerra ha nroclotto, di sentimenti .'ltavici e di vecchie ideologie. rinverniciale con novità. cli frasi e cli giustifi~ cazioni dottrinarie; ma che dovrà far sentire (e non potrà non farlo) il suo m_onito imperioso e pere_ntori<>., se o-Ii. uomini 11011 vorrann0 tutti esser travolh: nell:'1 vor;gine cli morte che essi sperano di aver apertl'l, per la rovina esclusiva dei loro nemici, con vantagg-'o proprio. *** Per questo asnetto il libro del Nitti ha un'intDnrn· affinità con quello in cui Luigi Salvatorelli ha rac– colto alcuni suo.i' scritti nolcmic' (1). Anche qneslo libro interessa per l'analisi che lo scrittore fa dello: spirito reazionario che anima la dottrina e la pratica del nazionalismo, della sna coincidenza ,esclusiva con gli interessi di pochi ceti (i quali usurpano per. sè la rapprescnlanza della patria), in spregio cli ìnte1·essi i11f'inita111enlepiù vasti e, perc'ò, pi'ì1 legittimi; è in: tcressanle ner la ricerca sottile con cui l'Autore mette in luce lultÒ ci<'> che c'è di reazionario, di me.nzognero, di fazio~o, di pericoloso, di insidioso 1_1el nazionalismo, anliprolelario per intrinseca costituzione. Ma il succo del lihro. ,espresso anche nel til'olo, è nella rlimostrazione dell'antitesi fra l'ideologia nazio– nalistica e le esigenze insopprimibili della vita nazio– nale e internazionale. Anche il S. prende, in esame e critica aspranwnte molti di quegli stessi, fatti che for– mano oggetto dcll'espostzione e della renuisitoria del :'\itli. e mostra come cruesto preteso realismo, che ir– ride alle idealità e vuole libero lo ~fogo_a tutti ~i im- . pulsi più violenti, a tutte le più- I?estiali sopraffazioni, proclamando esser questa la legge eterna della vita, viene, viceversa, a recidere i germi e in.'lridire le fonti ' della vita, minacciando una generale rovina, se contro qurst:1 fosca e selvaggia in[atuazione non reagisca l'i– stin lo stesso rtella vita. E anclw il Salvatorelli spera, è certo che le ragioni della vita prevarranno, « Il primo quarto d_elsecolo XX - egli conclude - ha portato il principi9 roazionale alla esasperazione e all'assurdo, generando la guerra mondiale e.~ ad un parto, l'•oppressione interna · dei ponoli sotto le oligarchie e le dittature nazionalistiche .. E' b suprema rivolt:1 cli un passato « duro a rµorire ». I decen11'ì prossimi vedranno le nàz1oni avviarsi· - · se pacificamente, se :1ttraverso nuov.e. convulsioni, è il segreto di Dio - a creare l'Umanità; l'Umanità 11011 antina:7-ionak (come blaterano g1i stolti) ma su– pernazionale, potenziamento di ciascun popolo nella opera comune, non avvilimento e negazione i,. ~ MuG. Fattori etnici dei fatti economici In un librò u<;cilo in quesli giorni Hobe1·lo Michels si pro– pone cli prendere in esame un argomento sul quale, come egli avverte nell'.inlroduzione, i trattati di economia politica contengono appena un fuggevole e superficiale accenno. (2). , • Quale influsso ha la razza nel determinare la capacità di lavoro dei singoli yopoli, si'l per qu'anto riguarda l'intensità de.I lavoro e la sua produttività, sia per quanto riguarda il genere ciel lavoro e l'abilità con cui esso è compiuto? Vi sono fatti che già eia tempo han formalo oggeHo di osservazioni: per es. la maggior attitudhrn dei popoli anglo– sassoni a un lavoro metodico e coordinato, e dei popoli latini (o almeno cli certi popoli latini) a un lavoro per cui si richiede invece spirito di iniziativa c capacità d'invepzione, o per cLu è almeno consentita una maggiore autonomia della attività inclivieluale. So"n note d'altra parte certe te0rie che affermano essere esclusive di alcune razze le attitudini a forme di attività più elevale, e quindi accessibili solo ad esse certe forme cli lavoro, in cui l'abilità manuale è cosHtuita o devè esser' gùidala eia un ·cerio grado di sviluppo ÌnteUethrnle. Si LraUa di vedere quel che c'è di vero in queste osserva– zi6ni empiriche e in qu~ste teorie tradizionali, e se le ~pc- (l) Luigi Salvalorelli: · Irrealtà na=ionalista. - Edizioni Corbaccio, Milano. Pagg. 190; L. 9. (2) R. Michels, Lavoro e razza. - Milano, Fr. Vallardi, edi- tore; pagg. XV-334, L. 15. · · BibliotecaGino Bianco · ciali altitudini di certi popoli, come anche le vere o presun!e inferiorità di certe razze, sono prodotte rla fattori o condizioni inseparabili dai loro caralleri etnici, o sono frutto, invece, di cause accidentali, o cli fattori storici, o cli speciali con– dizioni di clima, di ambiente tellurico e geografico, ecc., di modo che eliminale o modifical-e queste cause e circostanze, le a ti il ncli;1i dei popoli" possano modificarsi e 'le loro inetlitu- ' clini scomparire. . . Qnesto è il problema che il Michels paì·eva, essersi propo- sto di trattare con un'analisi sistemai ica. Invece egli si è poi lasciato prendere la mano dall'abbondanza e varietà del materiale consultalo e raccollo, e, dopo aver esposto numerosi dati sulle attitudini speciali di lavoro di molti popoli, europei ccl extraeuropei, ha conglobato nei successivi capitoli, insieme con dati e osservazioni attinenti al tema che s'era proposto di esaminare, anche falli· e argomt>nti che hanno con esso un 'a llinenza mollo indiretta. La trattazione procede così un 'PO' frammentaria e non se1i1pre bene ordinala: di modo che non appare preparata eia una sufficiente argomentazione la .conclusione contenuta nel cap. VIII (che può considerarsi, non ostante la sua posizione intermedia; come l'epilogo dell'opera), nella quale pure' noi consentiamo: che le alliludini, anche econorr.iiche, dei popoli sono in gran parte frullo di fai lori storici e ambientali, sicchè si modificano nel tempo e nello spazio·, con la scomparsa di quelle inferiorità che pure furono per lungo· tempo consicle- rn le insopprimibili. . • · Non ostante questo difetto, il libro è pieno di inie.resse, per l'importanza intrinseca del problema studiato e per la abbondanza e varietà dei dali e delle osservazioni raccolte. , Mua, PUBBLICAZIONI .PERVENUTE IN DONO. On. Genunzio Bentini: Una pagina di m~1rlirio: Difesa per l'omicidio di B. Emaldi alle Assise di Ravenna (18 marzo 1925), - Milano 1925, Libreria de la Giustizia, via Kramer. 19 (~. 1). Gino Baldesi ~ L'Economia capitalista e La. Inchiesla_ sulla produzione. - Pagg. 172. - Uff. Stamp,a della Confedera-· zione Generale cle-1Lavoro, l\>Iilan,o,Via, M. Fanp, 2 (L. 9). - [Dai volumi fin qui pubblicati della monumentale e verarpente preziosissima Enquéte sur la produclion, condotta dal Burcan Jnlcrnational du Trauail sotto la Direzione ciel ,j\'1iJhauct, il Balclesi estrae in rapidissima sinles1 il suc,co, cl1videndo m 4 parti il suo volume: 1. 0 I latti (Prezzi, salarii, disoccupa• zionc, ecc.); t 0 La crisi (i\faterie prime, produzione operai:i., rendi:nento operaio); 3. 0 1 diversi elementi dellà crJ3i: (materie prime, attrezzamento, ~rasporti, capitali, mercati, oambii ecc., cottimo e sa'larii a tempo, scioperi, caduta di produzione e 8 ore); -4,o li fallimento politico della guerra; il fallimento eco– nomko; la produzione capitalista e le sue crisi; la vittoriosa critica d·e1socialismo. - Questo sunl'o non sostituisce l'opera del · Bureau, che pochi ricercherebbero in Italia, ma ayvia a ricercarla, ed è vivificato dallo spi1'.itO dell'Autore. La im– portanza dell'inchiesta è attestala mirabilmente dalla protesta della rappresentanza padronale, che il Daldes.i trascrive intera nella Prefazione.] Pietro Bellemo: / fattori geografici nella localizzazione delle ind11strie. - Pnhblicaz. cl_ellaUniversità Cattolica del ,Sacro Cuore, della Serie V: Scienze storiche. ~ Pagg. 48, in-8. - Milano, 1925, Soc. ed. « Vita e Pensiero•, c. s. (L. 3); Lodovico Necchi: Lo studio e la classificazione dei fan– ciulli anormali secondo i principii della biologia generale; per un orientamento .biologico nel campo della neuropsichia– tria infantile. Pubblicaz. c. s., Voi. II clella Serie VI: Scienze biologiche. - Pagg. 96 i:i--8. - Milano, 1925, Soc. ed, < Vita e Pensiero», c. s. ~L. 6). r • Dott. Giu&eppina Pastori: Sulla freguenza della eredolues nei fanciulli anormali. - Pubblicaz. c. s., VoL III della Sede VI: Scienze biologiche. - Pagg. 132 in-8. - Milano, 1925, Soc. Ed. • Vita, e Pensiero », c. s. (L. 8). Do H. Umoerto A. Padovani: Vito Pomari. - Saggio sul pensiero religioso in llalia nel secolo XIX. - Pubblicaz. c. s., , voL I della Serie VII: Scienze religio~e. - · Pagg. 222 in-8. - Soc. e~. « Vita e Pensiero •, Milano, -1925· (L. 12). P. Mariano Cordovani: Il i:iuelalore, - Pubblicaz. c. s., voL II della Serie VII: Scienze religiose. - Pagg. 484, in-8. - Soc. ed. « Vita -e Pensiero •, Milano 1925 (L. 20). Prof. Francesco Coletii: La popolazione rurale in /taira e i suoi caratteri demografici, psicologici e sociali; Raccolta di slud1. - Pagg. XXIV-262. - Piacenza, 1925, Federaz. ita– liana dei Consorzii Agrari (L. 20). Rigamonti Giuseppe - Direttore ·responsabile OH.Tip. EIIRICO LAZZARI a t. - MILAHO (24) Via Barbavara; Z- Tel. 31-124

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