Critica Sociale - anno XXXV - n. 8 - 16-30 aprile 1925

• oc1a· e RIVISTA. QUINDICINALE DEL SOCIALISMO Nel Regno: Anno L. 24 ·- Semestre L. 12 -. Ali' Estero: Anno L. ,lt. 30 - Semestre· L. 15 · DIREZIONE: Milano - Portici Galleria, 23. -· AMMINISTRAZIONE: Via Omenoni, 4 ~ Milano Anno XXXV - N.- 8 Il Numero separato L. UNA · li. . MIiano, 16 - 30 Aprile 1925 SOMMARIO POLITICA E. ATTUALITA': Lotte· di ola1ssi e ·lotte internazionali (Claudio TreYes). Discussion,i di P1J-t·tUo (La e: S. e Prof. Giovanni Zibordi). STUDI ECONOMICI E SOCIOLOGICI' Nel centena1·io della·nasoita <J,i, Feràinando-Lassalle (Angelo Trncs). Lassalle e noi (Arturo Labriola). Il Saoialismo di L<Lssalle (Franz Weiss). L'a]Jera 1U Lassa.Ile (Prof. Rodolfo Mondolfo), La8salle e i <iiritU-aoquisiti (Prof: Alessandro LeYi). 1-'ILOSOFIA, LETTERATURA, FATTI SOCIALI: La teoria. doll'epi,qene8i nel pensiero di Antonio La.brio/a (Luigi Dal Pane). · Annate arretrate d,i Critica Sociale. Lotte diclassi e lotte internazionali Due questioni premono il mondo: la questione sociale: rapporto di classi; la questione europea: rapporto di Stati. Il còmpilo del soci'alismo è di - ridurle ad unità effettivale. Ora non lo sono. Ora noi intuiamo i rapporti -che corrono tra una que– stione e l'altra, ma non sappiamo sistemarli or– gaajcamente. Ordinariamente le due qùestioni so– no discusse e trattate separa~amente. Anzi, la pri– ma'. sola è veramente ·'trattaL·a lutti i giorni dai giornali, dalle associa~ioni s.inclacali e professio– nali, dai Parlamenti e dai Governi. Essa riem– pie la cosidella polilica interna degli Stati. L'al– tra, la questione europea, è ignorata dal grande p~bblico. Essa è riserbata a pochi specia)isti che si danno l'aria di sacerdoti custodi dei misteri d'Iside. Il punto giusto di osservazione per cogliere l'u– nità della questione sociale e della questione eu– ropea, il punto che è come il centro comune dei due circoli, è la vita e lo. sviluppo del capitalismo. Il capitale, volgendosi verso l'internQ, vede il la– voro; volgendosi verso l'esterno, vede i mercati. All'interno è la fabbricazione, all'estero le sedi delle materie prime e le sedi di assorbimento dei prodotti. L'intero processo di produ~ione e di di– stribuzione connette, unifica la lotta di classe. al– l'interno e la lotta cogli Stati all'estero. L'internazionalità del socialismo rion è soltan– to - sebbene ciò sia moltissimo - solidarietà di sentimenti tra uomini costretti dallo stesso de– stino a ·soggiacere allo stesso sfruttamento del ca– pitale sul prodotto del proprio lavoro; questo sa– rebbe un internazionalismo puramente etico, u- . guale a quello suscitato dal sentimento religioso .. o det~rminato. da colleganza professionale o da qualsivoglia medesimez.za di vita e di costume tra uomini viventi in Stati diversi, L'internazionalità del socialismo è il principio riflesso deJla inter– n~zìunalità dell'intero processo capitalistico. Biblioteca .Ginò Bianco Il capitalismo .oggi procede attraverso una de– terminata distribuzione del potere tra i gruppi statali e ad essa si adatta, rompendqsi iri miriadj di processi concorrenti ·atteggiantisi· secondo le peculiarità del problema europeo, ma non· senza una intima speranza_ di superarlo m~diante un sistema federafr,,o sempre più vasto. La distribuzione del potere ·fra gli Stati, come è fissata attualmenle in base al trattato di Ver– saiUes, ha una influenza decisiva. sulla produ– zione e circolazione delle merci, non esclusa la ìnerce-lavoro, poichè le medesime barriere divi– sorie turbano la circolazione delle cose come la circolazione delle braècia, l'esportazione come la emigrazione. È chiara quindi l'intima coincidenza della que– stione sociale e della questione, europea. Di que– sto fatto il trattato di Versailles dà un'espressione) positiva, a prescindere dalle soluzioni che offre, per nulla coerenti tra loro,·medianlc il tentativo di regolare ~ un tempo i rapporti politici tra gli Stati alleati e vincitori e gli Stati vinti da una parte, e i rapporti sociali tra imprenditori e la– voràtori dall'altra. Chè se cotesti rapporti il Trat– tato consideri sempre in via internazionale, il ri– ferimento però degli stessi rapporti considerati internamente, come questione sociale, ~-chiaro e manifesto. Crediamo anzi sia il primo ·trattato di pace che assuma di legiferare in materia di rapporti privati tra .datori di lavoro ed operai, dando 'la dimostrazione documentale della con– nessione tra il problema sociale e il problema eu– ropeo: Si potrebbe anzi portare più oltre l'os– servazione, considerando la- prima parte del trat– tato, il Patto, coine il mediatore p'.astico tra le.di– sposizioni politiche e quelle sociali. L'Ufficio in– ternazionale del Lavoro non è che la prima e, per ora, la pili feconda creazione della Società delle Nazioni. Analogamente le questioni politiche finora riso– lute dal!a Società delle Nazioni sono quell~ 1 di con– tenuto prevalentemente ecònomico -·fimmziariò, -che si fraducono in crisi dei rapporti tra impren– ditori e salariati. Così la questione dell'Alta Sle– sia, il risanamento Iinanziario dell'Austria e del– l'Ungheria. Il piano Dawes, principio. della solu- 21one delle Riparazioni, fu ispirato e -criticato principalmente dal punto di vista che le Ripara– zi0ni, così in numerario .come in merce, non aves- , sero da ferire i rapporti di produzione dei diversi Stati, determinando forti disquilibrii nella situa– zioni delle economie nazionali e nei connessi rap– porti tra capitalisti e lavoratori. Il formidabile problema dei Debiti interalleati rimane insoluta, perchè la sua soluzione pronta e radicale rovine- . rebbe, senza esagerazione, tutti quanti: gli· Stati creditori, soffocati sollo la valanga dell'oro e del- •

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