Critica Sociale - XXIV - n. 24 - 16-31 dicembre 1924

.. 372 ORITIOA -SOOIALE nostro l'imprésstone che il proletariato ha, nel– la rapp1~entanza ·sua ,più genuina, dato ve– ramente testimonianza di una maturità quale · forse nessuno di noi osava sperarie . .Sotto lo sti,molo di una ipersecuzfone violenta ,e c.riimi– nale, ,quale è quella sptto cui il ,partHo oggi dominante tiene, da, oltre tre anni. i là-vora– tori riuniti nel1e loro or,ganizz.azioni di classe,· (con la- tolleranza prima e, dall'ottobre 1922, con l~ complicità e p,er 1manclato·del, Governo) era molto fadlP che si acuissero in essi i pro– positi estremi1sti, che :rp.lrano a contrapporre violenza a vio.J.enza ,e sperano .c;Jal colpo di m{l– no ·1a lib.Prazione da un martellamento che Ti cnloi.sce g;iornò per giorno ,senza ~qtìie e senza ·alcun risroetto alle leggi d'umanità. Invece - come osserva anche Hton. Rigola - il ,proleta– riato hw ,serbato un ·meravi,g-lioso oeauilibrio: · ha, ,saput,o resistere alla f31Cìlesug,g,estfone del turbine di violenza in :cui tutto il mondo è tra– volto e· ha sentito che il suo trionfo non può essere affida,to aHe jnc,erte vic,ende di uno i;;foriro ,<li mt-itua •Sopraffazione, che è negazio– nr del principi-O che esso vuol ra,ppresentar-e e ,èlr] ilfriH0 <'he vnol f,aT v:=t.ler,e;ma dev,e -essere H trionfo di un .metodo diverso, Ls:pirato a una òivrrF:a c·oncezione della vita; sociale. per ·cui la forza vale non in quanto si sostituisce al comienso ,e ne supplisc_e _la mancanr,a, ma in quanto è ·espressione del •oonsenso e i-;caturisce esclusivamente da esso.: · · .Di qui la r-ia-ff,erma.zion~del rneto-do demo– cratico, chP vuol dir ripudio del principio Re– condo cui 1e minoranze -audaci -forzano l'iner– zia delle maggioran~ e .sovra,p,pongono ,e im– pongono la propria volontà .al1a loro; che vuol d!ire, per _conseguenza,. proposito di ,compiere un'opera di -pel'isuasione per forma.re nel ipro– letarjato una coscienza e una· volontà colletti– va, 1senzacui saranno ben~ possi·bili conauiste .ra,pide e improvvi-Re, ma -non sarà ipo,s,sibi1e 1111 elevaimen.to -graduale e continuo, i:H:illza lunghe soiste e, sopratutto, senza continui riitorni sul– le rposizioni che .si cr.edeva, volta a- volta, di aver superat,e pèr ,sefu.pr ,e. .' E' inutile che· 8/ggiuugiamo •parole no.stre per porre in rilievo il sig·rnifì.cato deU'inte– grazione (che si è voluto sandve anche in nna riforma dello statuto) dei còmpiti dell' orga– nizzazione, la qual-e non ha da esse-r tpiÙ sol– tanto uno strumento di lotta contro lo sfrut– taIDeI'l!toche nel regime ca;pitali:Stico .soffDe la classe -Operaia, ma vuol ,essere ariche una pa– lestra di .graduale pr,eparazione di detta clas– s,e ad assume!Fe la -gestione del1a, ,p.roduzione sociale -nell'interesse· ,so,ciale. Oerto, si tratta per or.a solo _ di un proiposito espresso nella formula idi una disposizione i-;tatutaria. Tra– durla in realtà signifi.c.a-aver caroacità di vin– cere una s,erie di resistenz-e e di osta,coli. Di a1'cuni ~i ebbe testimonianza ,e saggio quando fu ventilata fa propo,sta, di una legge ,sul con– tvollo delle fabbriche. Allora la r,esistenz.a, dei c,eti ind'nstriali s'irrigidì anche per il carat– tere che i com:uniRti dettero al movimento, dal quale la parte :più tumultuosa di essi pareva sollecita -di far nascere piutfosto il gie.rme di– sgreg,atore d·~ll'attna,le organizzazione del -si- B .bl' tstema;..urodu4:tivo che non il nucleo di una or- I 10eca \.j'lnQ ts1anco - ganizzazione nuova. ì\ia è altrettanto certo che la bor,ghesia nou di 1 fonderà con -minor te– nacia il suo privilegio di proprietà e di do– minio e il suo inoontrollato di.ritto di gover· nar,e la iproduzione, anche quando il proleta– riato proporrà uno schema eoncreto idi nuova organizzazio11e, inspirato al proposito di rag– gi ungere il massimo di « ofelimità » sociaJ.e. Qui,_ .appunto, potrà av,ere importanz-a enor– me il metodo d'azione che il ,proléa,riato sa– prà a,dottare e la dimostrazione che esso ,sa– prà dar,e. depa sua idoneità, a f,a,r coincider,e con l'interesse proiprio l'interesse della soc:te– tà. Il p;e.ricoio di compromessi, per cui si eer– chi, nell'àmbito !delle singole .industrie, di ot– tenere la conoessione di una partecipazione alla .gC'ls..tione _,dellafabbrica (,sotto la fo:rona di aziona:riaJto operaio o altrai· simile forma) con l'o 1 hbligo di 'so.ste-nere o, almeno, non osta-co– coLa.r,equelle ca:mpagne oon cù.i singole cate• gorfo di produttori miras&ero (come ogni gior- no mirano) a conseguire 1 p-articolari vantaggi a ,scàpito• degli interessi .più vasti del Paese, 1sopratutfo in quanto è collettività di consu– m,a,t,ori: un tal perioolo può a,d ogni ip.ass,oin– Ridi,a.r,e la dirittura ,e l',ef.:ficacia d"el movimen- to op,eraio. E' chiaro ·che una eoncessio,ne (non conquista) ottenuta sulla .:baisedi. questi compromessi potrebbe dare un vantaggi<;> tem– poraneo e illUJsorio ad alcun~ categori,e ·di la– voratori, ma l,e lieJ{her,ebbealla ,sorte del isi,ste– ma ,bor,g·hese e tagfiereooe lor,o ogni •possibilità di avv,enire, fin.o a che, almeuo, la forza delle cose rron provv.e.desse a ri:sainare 1e oonse.guenze ' d:el loro errore. ' _ A ,gue~ta ·,$tregua, noi considè1;ia~o anche la _que-stioJ1,e ,scottante del « partito del lavoro)), ch•e, (\Ome avv,erte l'a;mfoo Rigola, è stato pro– ~p-ettata dinanzi -al Congresso, 1 ma no1ì è ,stata risolt:a. Anzi ,è evident~ (e questo pure il '.Ri-· gofa nota) ,che. gli oratori c-he vi -hanno fatto accenno h!linno designato, con lo stesso nome, due cos,e notevolmente div,erse. · • · Nell'ac0enno del D'Aragona esso parve a– ·d:0m'brare una conc-ezione ,c,Oi•porativa,del ipar– tito ipolitico, .eioè il ·Sindacato oehe prende po– sto a-c:c.antoai ,partiti, come partito nuovo che si m1lmisc,edi tutti gli strumenti di azione po– litica, in primis · di una propria rap,presen– ta,nz:a parlaJ,nentare. E' chiaro che una siffat– ta tra,sf qmnazio1ie_ (o allllPliaimento) dell; atti– vità_ confederale sa1rebibe un gravissimo erro– :rie.Il ·Sindacato ha una logica sua ,e ,certe in– trinseche esi,genze che non può violar,e nè su– per.a.re . E' l'attività coordinata e consapevole della .classe che mira a .ottenere migliori con– dizioni nella vita del lavoro. I problemi sa– lruriali stanno al ·centro di 1questa sua attività. Essa obbedisce inoltre ,a; esigenze prevalent,e– mente contingenti : è « avv,eniristica >> fina– listica )), in quanto la via che essa percor– re conduc•e in,esorabilmente ad una cel'lta mrè– ta, e (si può aggiungere) in quanto i dirigenti hanno oonsa,pevolezza, di ciò; ma non in quan– to fa, m-èta, sia propo,sta continuamente come scopo delle .singole azioni, o come pietra di pa,ragone della loro intima rispond!enz-a ai fini dell'organizzazione- 1sindacale.

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